politica- Pagina 355

Indimenticabile Carpanini

Sono passati 20 anni senza di Te,  Caro Domenico Carpanini. Il 28 febbraio del 2000, verso le 22 il telefono di casa squillò. Domenico è morto.

Che stai dicendo? sei matto? No , non sono matto,  dai vieni al salone dell Ascom. Vestendomi non ci credevo ancora, arrivai verso le 23, 30.

Tanta gente sbigottita , nulla da fare. Tornando a casa mi chiesi: ed ora? Che capiterà? Caro Domenico eri il candidato ed il sicuro Sindaco di Torino. Non avevi eguali. Dal 1973 iscritto al PCI, dopo lo Psiup che si era dovuto e voluto sciogliere. Dall’80 in consiglio comunale. Da consigliere a vice Sindaco. Seconda volta per Valentino Castellani. Ballottaggio con Costa ex ministro liberale approdato in Forza Italia. Lui era in vantaggio e Castellani vinse per una manciata di voti.
Durante lo spoglio molto nervosismo. Scherzavi con Castellani: vinco io, non ci torno a lavorare in banca.  Non mi piace .il Sindaco uscente era bianco come un cencio. Terrorizzato di non farcela. Tu la città la conoscevi palmo a palmo. Dopo l’amabile sfotto’ lo rassenerasti: non ti preoccupare rivinciamo. Castellani: ti invidio.  Come fai ad essere così sicuro. Semplice,  ora arrivano i seggi meno popolosi.  Centro , Gran Madre e Crocetta. Poi arriveranno i piu popolosi delle periferie. E fu così.  Non c’erano dubbi.
Da vice Sindaco avevi la delega ai Vigili urbani. Dierei proprio una brutta ” rogna ” . Delibera di giunta che istituiva il servizio di pattugliamento notturno. Con compagni fidati feci il giro di controllo . Alcune sezioni, credendo di fare i furbi non fecero nulla. Mattino successivo convocasti il Capo dei Vigili. Mortificato prese i provvedimenti del caso. La tua ironia e sarcasmo erano proverbiali. Si mangiava all’Arcadia nelle speranza di trovarti. E poi fino alle 16 a discutere. Riformista convinto e grande amico di Giuliano Ferrara. Raccontasti di una cena romana con il tuo vecchio amico diventato un ex comunista. Continuavi ( ovviamente ) nel volergli bene , rimanendo sbigottito, non sapeva manco più quanto era lo stipendio mensile di un operaio Fiat. Folla al tuo funerale. Alla Camera Ardente arrivo’ Giuliano che piangeva. Abbracci ed ancora abbracci , con le divisioni , per un attimo superate. Qualcuno a Torino come a Roma non voleva che tu fossi il candidato. Per la prima volta ci furono gli autoconvocati.  Sala strapiena alla GAM. Non c’era storia tu eri il candidato naturale e fu così. 20 anni senza di Te sono tanti e sei morto troppo giovane. Avevi bisogno di Torino come Torino aveva bisogno di Te. Voglio ricordare quella stupenda frase : una città dove far crescere i propri figli. Scusaci Domenico se  non siamo stati all’altezza. Indimenticabile,  convinti che saresti stato un ottimo Sindaco.

Patrizio Tosetto

Covid, Ruffino: “Chiudere tutto è facile, ma la politica deve distinguere”

Decidere l’ennesimo lockdown fino a Pasqua è la strada più semplice da prendere. Distinguere, invece, dovrebbe essere il primo dovere della politica.

Regioni e Comuni hanno messo a punto nuovi protocolli di sicurezza, talvolta d’intesa con il ministero della Salute, rafforzando la profilassi anti-Covid. Nessuna sottovaluta l’aggressività del virus e delle sue varianti, ma non sarebbe realistica la scelta di chiusure generalizzate che non tengano in conto la capacità di reazione e l’organizzazione di ristoratori, gestori di palestre, piscine o bar.

     Ci sono imprese, soprattutto a conduzione familiare, che rispettano alla lettera i protocolli sanitari. In molti casi, anzi, li hanno ulteriormente potenziati con iniziative proprie. Come si può chiedere a loro di adeguarsi e chiudere tutto ben oltre Pasqua? Forse, dal 25 marzo, riaprono i musei. Se il governo si fida dell’organizzazione di chi dirige un museo, perché non dovrebbe fidarsi di chi gestisce una palestra o un ristorante? Nessun ristoratore e nessuna palestra hanno interesse a far circolare il virus perché sanno che li aspetta una chiusura prolungata. Il governo è impegnato ad accelerare sul piano vaccinazioni, e fa bene, ma non condanni a morte le attività economiche in regola con la profilassi.

on. Daniela Ruffino, deputata di “Cambiamo!”

Torino Tricolore contro i parcheggiatori abusivi

Riceviamo e pubblichiamo / Questa mattina, una ventina di volontari di Torino
Tricolore, ha presidiato il posteggio della stazione Porta Nuova per
impedire ai posteggiatori abusivi di chiedere il pizzo ai torinesi.
“Stamattina abbiamo deciso di presidiare il posteggio di Porta Nuova
occupato, ogni giorno, da posteggiatori abusivi che, sotto minaccia,
estorcono soldi ai mal capitati – ha dichiarato Matteo Rossino portavoce
di Torino Tricolore – un problema che esiste da troppi anni e che sembra
essere diventato parte della città ormai.”
“Pochi giorni fa un signore anziano è stato aggredito proprio in questo
posteggio per aver dato una mancia troppo misera a un posteggiatore,
ieri davanti all’ospedale Regina Margherita un’altra persona è stata
minacciata per aver detto di non voler pagare – continua Rossino – La
situazione è decisamente scappata di mano a chi dovrebbe garantire la
sicurezza dei cittadini, questo fenomeno esiste da tempo e sta
peggiorando.”
“Per una mattina abbiamo permesso ai torinesi di posteggiare in piena
libertà e soprattutto in sicurezza, senza temere per la propria
incolumità e per la propria auto – ha concluso Rossino – ci auguriamo
che, dopo questi episodi gravissimi, chi di dovere inizi a occuparsene
seriamente prima che succeda qualcosa di peggio, se no torneremo noi a
presidiare.”

Costanzo: “Bene la riconferma di Todde al Mise”

“Accolgo con favore la riconferma di Alessandra Todde, questa volta nel ruolo di vice-ministra, al MISE. È importante che il proficuo lavoro portato avanti dal dicastero nel corso del precedente governo non venga disperso.

Il primo passo in questo senso deve, a mio avviso, essere rivolto ai lavoratori ex-Embraco. Proprio Todde ha avuto un ruolo decisivo nella nascita del nuovo polo italiano dei compressori Italcomp, che dovrebbe portare al rilancio e alla fusione della Ex-Embraco e della Acc di Belluno. In questo senso, la nomina del piemontese Gilberto Pichetto come vice-ministro a fianco della Todde potrà mi auguro contribuire a porre la questione Embraco al centro dell’azione del nuovo dicastero.

Dopo il no della Commissione Europea alla richiesta dell’Italia di dare la garanzia in favore di ACC, è quanto mai urgente riconvocare un tavolo al Mise con le parti sociali  per definire con urgenza la procedura di prestito da parte di Sace e procedere finalmente con il piano di rilancio”.

Così in una nota la deputata torinese in Commissione Lavoro Jessica Costanzo.

Caos in Via Gorizia, Grimaldi (LUV): “sembrava la notte della Taranta”

 “altro che disguido informatico, due soli centri a Torino sono troppo pochi”

“La buona notizia è che presto molti insegnanti forse usciranno dall’anno peggiore della loro vita, la notizia brutta è che, per farlo, sono costretti ancora a passare per situazioni come quella di via Gorizia: per evitarlo servivano un centro a Circoscrizione o almeno uno per quadrante, come avevamo suggerito.
Due soli centri per le vaccinazioni in una città di 900 mila abitanti sono una barzelletta: proveranno a dare la colpa al sistema informatico ma la responsabilità è solo di chi ha pensato questa follia. Si cerca in tutti i modi di evitare assembramenti ma i vertici della Regione hanno trasformato il centro di via Gorizia nella ‘notte della Taranta’.
Speriamo che sia chiaro a tutti la necessità di un salto di qualità, altrimenti non vedremo la fine di quest’incubo prima del prossimo anno” – è il commento di Marco Grimaldi, capogruppo di Liberi Uguali Verdi in regione alle lunghe file all’Asl di via Gorizia.

Il peso del Piemonte

Sulla nomina dei sottosegretari una sola certezza: Torino ed il Piemonte non contano più nulla e del resto, purtroppo non è una novità.

Ma che rabbia,  tanta rabbia. Abbiamo fatto l’Italia e l’Italia si è letteralmente scordata di noi. Comunque le nostre precise responsabilità ce le abbiamo. Credo che sia la prima volta.  Mai così in basso. Con una incompetente come la Castelli che per la terza volta viene riconfermata,  e un competente ed affidabile come Andrea Giorgis che non viene riconfermato. Speriamo ( almeno) che qualcosa riesca a fare Gilberto Pichetto. Ex repubblicano,  biellese doc che personalmente conosciamo ed apprezziamo. Da più di 35 anni in politica e sicuramente persona capace.
Auguri per il suo lavoro. Per il resto che sconsolazione.  Italia Viva si è tirata fuori dal cosiddetto  manuale Cencelli. Leu con il suo solito capolavoro ha eletto il gruppettaro Fratoianni che ha votato contro. Il pd locale….
Stendiamo un velo pietoso e i leghisti contano zero,  men che zero. Matteo Salvini docet punto e basta. Poi chiamalo stupido,  su 39 sottosegretari 9 sono suoi e Zingaretti si ferma a 6. Oramai lo danno tutti come prossimo ad aprire un agriturismo in Lazio.
Ma poi,  scusate,  chi è causa del suo male pianga se stesso.  Come la vicenda delle infrastrutture in Piemonte. Presi in giro da più di 10 anni e nessuno che ha banfato. Tav totalmente ferma e non per quei quattro untorelli di quartordine che con il solito passamontagna si dilettano nel lanciare molotov. Ma non sono politici.  Sindacati e datori di lavoro che stanno a guardare. Ogni tanto qualche apparente protesta,  sceneggiate per auto legittimarsi  e continuare nel prendere stipendi. Anche loro,  non si sono stancati di essere presi in giro? Anche loro,  non hanno dei figli che vorrebbero studiare e lavorare nella loro natia Torino?
Continuo ad essere preoccupato che la massa di soldi che arriverà in Italia,  andrà in tutta Italia,  tranne che nella nostra città , come nella nostra Regione. Invecchiamo senza dare un futuro ai nostri figli. Porcaccia la miseria,  ma cosa aspettiamo ad alzare la voce? Francamente non me ne capacito.
Sull’insieme dei sottosegretari,  caro Mario Draghi fai tu. Anche se ( di fatto ) qualcosa non torna. Come la Bergonzoni sottosegretaria alla cultura.  Ha rivendicato orgogliosamente che sono 4 anni che non legge un libro. Con tutto il rispetto dovuto,  cosa c’entra con la cultura ? Per giunta la Cultura con la C maiuscola. Mistero.  Per il resto non possiamo manco dirci delusi.
Non avevo aspettative e su questo “siamo stati accontetati”. In molti sostengono che non si può e non si deve giudicare questo governo con le categorie di una volta. Possibile,  magari probabile . Ma il manuale Cencelli non è stato scritto da un Grillino 6 mesi fa. Scritto da Cencelli (Democristiano) più di 60 anni fa.  Con il piccolo dettaglio che la ripartizione dei Ministeri era proporzionale al peso elettorale e delle tessere . In una fase in cui i partiti esistevano e nel limite del lecito democraticamente definito. Ora , mi sembra,  che ripetendosi,  è semplicemente una brutta copia di quello che è stato. Ieri ero moderatamente pessimista. Ora sono decisamente pessimista,  ma non rassegnato. Qualcosa  ci inventeremo per far sentire la nostra voce.

Patrizio Tosetto

Nucleare: Fregolent (Iv), sul deposito piu’ tempo a Comuni

“Con l’approvazione del Milleproroghe i comuni avranno maggiori strumenti per salvaguardare i loro territori dalla presenza potenzialmente dannosa del deposito nazionale di scorie radioattive.
Nel provvedimento è stato infatti inserito un emendamento, sostenuto da Italia Viva, che consente agli enti locali maggior tempo per coinvolgere le comunità e depositare memorie, osservazioni, pareri ed istanze sui siti individuati da Sogin”: è quanto dichiara Silvia Fregolent, capogruppo Iv della Commissione Ambiente della Camera, sul testo approvato oggi, martedì 23 febbraio, dall’Aula di Montecitorio.
“Con questo atto si ripara parzialmente ad una scelta sbagliata dello scorso Governo da subito criticata da Italia Viva che aveva portato ad individuare zone ricche di prodotti agricoli di qualità, parchi naturali o beni Unesco: le modalità ed i criteri per individuare i siti erano infatti opachi, insensati e soprattutto in netta contrapposizione con le indicazioni dell’Ispra. Mi auguro che il nuovo esecutivo voglia ora rivedere complessivamente tali parametri ed instaurare una concertazione seria e credibile con i territori interessati: confido nelle competenze, nella professionalità e nella capacità di ascolto del neo Ministro della transizione ecologica Roberto Cingolani”: conclude Silvia Fregolent.

Bilancio regionale: “più attenzione a chi ha bisogno”

“Nel maxiemendamento abbiamo voluto lanciare un segnale a chi fa più fatica ad arrivare alla fine del mese”. Lo ha detto l’assessore al bilancio Andrea Tronzano in prima Commissione, presieduta da Carlo Riva Vercellotti, illustrando il maxiemendamento al bilancio di previsione 2021-23. 

L’assessore ha ricordato come il maxiemendamento sia il frutto di un confronto proficuo nella maggioranza e che sono state rispettate le prescrizioni della Corte dei Conti: ridurre la spesa corrente e garantire il finanziamento prioritario delle spese obbligatorie e indifferibili.

Nel maxiemendamento vengono aumentate le risorse di un milione per i banchi alimentari, che hanno visto ingrossarsi le file alla distribuzione dei pasti gratuiti.

Due milioni in più vanno per le manutenzioni degli alloggi Atc, in modo da metterli a disposizione degli sfrattati. Aumentano anche le risorse per gli extraLea, di 4 milioni, e per la cultura, più 5 milioni. “Non taglieremo 30 milioni alla cultura, come è stato erroneamente detto in questi giorni”, ha spiegato Tronzano. “Alla fine, con l’ultimo aumento, la riduzione rispetto al 2020 dovrebbe essere sui 3 milioni, il massimo sforzo possibile”.

Più risorse per il turismo, 1,5 milioni. Incrementati di oltre 2 milioni anche i fondi per il dissesto idrogeologico. Risorse aggiuntive, 2,8 milioni, vanno all’edilizia scolastica, e vengono aumentati gli accordi di programma in questo settore per numerose province piemontesi. Per quanto riguarda le infrastrutture, 1 milione viene messo a disposizione per la progettazione, in modo da essere pronti quando arriveranno i fondi statali.

“Abbiamo fatto di tutto per non incidere in modo gravoso su nessun attore della società piemontese”, ha sottolineato Tronzano.

In attesa delle tabelle che specificano le dotazioni dei singoli capitoli, dall’opposizione sono state chieste precisazioni ed esternate preoccupazioni. Sono state chieste garanzie sulle risorse per il trasporto pubblico locale (Raffaele Gallo,Pd);sulla scuola, il diritto allo studiola cultura (Marco Grimaldi, Lev, e Daniele Valle, Pd); sull’utilizzo dei beni confiscati alla mafia (Diego Sarno, Pd).

L’assessore ha fornito le cifre richieste, rinviando gli approfondimenti agli incontri nelle Commissioni con gli assessori competenti.

Italexit con Paragone: “Spaccio in Barriera drammatico da anni”

Negli ultimi giorni Barriera di Milano è diventata un caso nazionale dopo la notizia dell’arrivo dell’esercito e il servizio shock mandato in onda da “Le Iene” sul triangolo dello spaccio tra Corso Giulio Cesare e Corso Palermo.

I residenti convivono ormai da anni con questa situazione drammatica e, tra lockdown e coprifuoco, è violentemente emersa la realtà che le istituzioni pretendevano di non conoscere: Barriera è un quartiere popolare fatto di lavoratori e persone perbene tenute in ostaggio dalla criminalità organizzata.

Italexit punta il dito contro i fantomatici progetti di riqualificazione delle ultime amministrazioni e chiede un intervento radicale per risolvere la questione: “Le immagini mandate in onda sono l’emblema del fallimento del progetto Urban e simili, con i famosi murales e le panchine artistiche usate come base operativa per gli spacciatori del quartiere. La riqualificazione di questa area si ottiene solo in un modo: rendendo Barriera un quartiere vivibile, con servizi di qualità per i cittadini e senza il rischio di essere rapinati – o peggio – quando si fa sera. I blindati dell’esercito vanno bene giusto come spot elettorale e infatti arrivano solo in prossimità delle votazioni per poi sparire subito dopo. Al contrario è necessario un controllo non invasivo ma costante, ad esempio con nuovi presidi di sicurezza di prossimità nelle zone più difficili: gli spazi fisici non mancano, la volontà politica invece sì. Per questo motivo sabato saremo in Piazza Foroni a raccogliere le firme per chiedere un rapido intervento in questa direzione”

“Azienda zero”, le perplessità di Gallo (Pd)

 La Commissione Sanità del Consiglio regionale ha incardinato, oggi, la proposta di legge sull’ “Azienda Sanitaria Zero”.

“Un’Azienda Zero che coordini le attività di Asl e Aso o una nuova struttura che genera ulteriori costi e svuota le Asl? La proposta della Lega suscita perplessità e ha molte criticità delle quali vogliamo discutere. Innanzitutto, ci saremmo attesi una riforma globale della sanità che adeguasse il settore alle esigenze che l’impatto devastante della pandemia ha creato o reso più allarmanti, la riscrittura di un nuovo Piano sociosanitario e la rimodulazione della governance. Invece ci siamo trovati di fronte a tante proposte che rischiano di avere un impatto limitato e frammentario sul comparto” dichiara il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Raffaele Gallo.

“L’elenco delle funzioni che la proposta di legge attribuisce all’Azienda Zero è lunghissimo – rileva Gallo – e ci sembra che una simile concentrazione svuoti non soltanto l’Assessorato regionale delle proprie competenze, ma limiti, di fatto, anche i compiti delle Asl regionali. Certo il coordinamento è importante, ma non deve trasformarsi in una concentrazione di deleghe a danno delle attività delle singole Asl”.

“Anche il tema del personale ci suscita dubbi e interrogativi – conclude Raffaele Gallo – E’ vero che la super Azienda sarà dotata di personale proprio acquisito mediante mobilità dalla Regione, dagli Enti del Servizio Sanitario regionale e da enti pubblici e eventuali assunzioni per funzioni assegnate dalla Giunta regionale comporteranno il venire meno delle analoghe posizioni ricoperte presso le aziende del SSR di provenienza, ma questo non significherà impoverire di risorse le singole Aziende? Forse sarebbe più utile ampliare la forza lavoro complessiva, non spostare solo le risorse. Coordinamento non deve significare accentramento che molto spesso può vuol dire burocrazia e allungamento della catena di comando. Entreremo nel merito delle singole questioni durante il dibattito”.