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Lucianella Presta, PdF Piemonte: “No alla depenalizzazione dell’omicidio di consenziente“

“No alla cannabis libera, no al DDL Zan… a breve no al green pass”

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

È molto esplicita Lucianella Presta nell’ esprimere soddisfazioni sul fronte di tre sconfitte registrate nell’arco degli ultimi mesi da quei partiti ed associazioni che tentano di imporre leggi relative alla cosiddetta affermazione dei diritti civili.

« Il 15 febbraio Marco Cappato ha incassato la prima sconfitta. Il giorno dopo ne ha incassata un’altra – dichiara Lucianella Presta, Coordinatore regionale del Popolo della Famiglia- La Consulta ha infatti rigettato il quesito referendario sull’eutanasia ed anche quello sulla cannabis. Marco Cappato ha cercato di imbrogliare gli italiani montando una raccolta firme per l’eutanasia quando sapeva perfettamente che il quesito era irricevibile in quanto  riguardava unicamente la depenalizzazione dell’omicidio di consenziente (art, 579 C. P.). Se fosse stato approvato ci saremmo trovati davanti ad un vuoto normativo per cui chiunque avrebbe potuto uccidere un consenziente, nei modi più disparati, senza essere punibile. Ha mentito sapendo di mentire, persino sul numero delle firme raccolte: 1.200.000, mentre solo poco più di 500.000 sono state ammesse. Il nostro partito è stato il solo a sbugiardarlo per mesi, dicendoglielo in faccia e con chiarezza. Cappato ha tentato di costruire indebite pressioni sul sistema politico, in un momento in cui il nostro Paese ha ben altre emergenze.

Come non è necessaria una legge liberticida quale sarebbe nata dall’approvazione del DDL Zan, volto ad impedire la libertà di opinione, altrettanto gli italiani non sentono l’esigenza di una legge che stravolga la visione della cura dei malati. Gli italiani siano aiutati piuttosto dallo Stato a prendersi cura dei propri cari nei momenti in cui la sofferenza si fa intollerabile. Gli italiani non hanno bisogno di legittimare lo sballo, che andrebbe a diseducare e danneggiare essenzialmente i nostri giovani cui si toglie tutto, persino il diritto alla scuola, al lavoro, ad una propria famiglia. L’emergenza ora è uscire da una dittatura imposta contro ogni principio costituzionale e che costringe, dal 15 febbraio, gli ultracinquantenni che non si sono piegati all’inoculazione, a rinunciare al lavoro ed allo stipendio.

Il 5 marzo saremo a Roma per una grande manifestazione che aggregherà tutte le forze politiche ed associative antigovernative per chiedere la cessazione dello stato d’emergenza al 31 marzo, l’abolizione del marchio verde, la costituzione di una coalizione che consenta di ripristinare l’esercizio della democrazia nel nostro Paese. Questa la prossima battaglia, e, a Dio piacendo, la vinceremo!»

Il Popolo della famiglia Piemonte

Carceri: Iv, vigilare che Polizia penitenziaria Asti sia impiegata in compiti istituzionali

“Il Ministero della Giustizia ha assicurato che il personale di Polizia penitenziaria del carcere di Asti non possa e non debba essere impiegato in compiti non istituzionali”: è quanto dichiarano le deputate di Italia Viva Lucia Annibali e Silvia Fregolent sulla discussione della loro interrogazione svolta oggi, giovedì 17 febbraio, a Montecitorio. L’atto poneva l’attenzione sull’utilizzo, segnalato dalle organizzazioni sindacali, degli agenti di polizia penitenziaria per mansioni non consone, come lavori agricoli o di muratura.
“Il Ministero ha però ammesso che è stato comunque autorizzato il taglio, da parte di un agente, di un albero pericolante. Sarà nostra premura vigilare nei prossimi mesi affinchè ad Asti come in tutta Italia la Polizia penitenziaria, già sottoposta a turni massacranti e sotto organico, sia occupata in funzioni appropriate e in piena sicurezza”: concludono Lucia Annibali e Silvia Fregolent.

Calleri di Sala, Irpef: “bene le scuse del sindaco, ma ora si cambi”

“La notizia dell’aumento dell’Irpef da parte del Sindaco di Torino e anche le sue scuse rivolte ai 12 mila contribuenti che verranno toccati dal provvedimento non possono essere considerati un brillante inizio di mandato. Anche se il provvedimento riguarderà una percentuale minima di contribuenti, l’augurio che possiamo fare è che le risorse servano a migliorare i servizi comunali che oggi sono, purtroppo, carenti.
Senza alcuna polemica strumentale e politica, ci si rammarica per un provvedimento che andrà a colpire dei contribuenti e le scuse, purtroppo, non fanno che ingigantire il problema e non ci sono scuse anche se si è appena insediati. Un’attenta gestione da parte delle precedenti amministrazioni avrebbe, magari, evitato questa situazione di palese difficolta economica e finanziaria.”

Guido Calleri di Sala – Segretario Provinciale “Noi Di Centro” della Città Metropolitana di Torino.

Piemonte: Gariglio (Pd), dal Cipess 6,3 miliardi di euro per le infrastrutture

“In arrivo nuove risorse per le infrastrutture del Piemonte: il Cipess (il Comitato interministeriale per la programmazione economica) ha infatti approvato una serie di interventi complessivi per 6,3 miliardi di euro, a valere sul Fondo di Sviluppo e Coesione”: è quanto dichiara Davide Gariglio, capogruppo Pd in Commissione Trasporti di Montecitorio.

“Entrando nel dettaglio segnaliamo che è stato finanziato, con 25 milioni di euro, il collegamento stradale Lombardore-Salassa e con 20 milioni di euro il terzo ponte di Alba. Rimangono per ora in stand by, in attesa del progetto di fattibilità tecnica e economica, l’intervento sulla statale 11 Padana superiore (Vercelli-Novara), per cui era stato richiesto un investimento di 50 milioni, nonché il completamento della tangenziale di Asti. Per quest’ultima infrastruttura, la somma richiesta dalla Regione era di 40 milioni, sufficiente per un primo lotto del sistema tangenziale, mentre per il completamento occorrerà far inserire l’opera all’interno del nuovo contratto di programma tra Stato e Anas”: conclude Davide Gariglio.

Stellantis, Fratoianni e Grimaldi (SI): Ritardo mostruoso sulla transizione all’elettrico

 Il Governo Draghi dia un segnale

“Se si teme che Stellantis possa essere al centro di uno squilibrio tra Italia e Francia nel settore dell’automotive, il sostegno di Governo e Parlamento non potrà non passare dalla presenza dello Stato attraverso l’intervento di Cassa Depositi e Prestiti e – come chiedono i sindacati – dal coinvolgimento di lavoratori e lavoratrici nella ricerca, nello sviluppo e nella produzione” – dichiarano il Segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, e il Responsabile transizione ecologica, Marco Grimaldi.

“Ma c’è di più: il ritardo dell’Italia verso la creazione di infrastrutture elettriche è mostruoso” – proseguono Fratoianni e Grimaldi – “Ci ricordiamo bene che l’ex amministratore delegato di Fca, Sergio Marchionne, di elettrico non ne voleva sapere. Sarebbe bene che il Governo Draghi mostrasse finalmente l’intenzione di avviare questa transizione e prendere in carico il destino di tutti i lavoratori oggi costretti alla cassa integrazione”.

Merlo: Caro bollette, subito sostegni per i piccoli Comuni

A rischio i bilanci.

“Sui rincari delle bollette, dall’energia elettrica al riscaldamento al carburante, è indispensabile varare al più presto misure che garantiscano al sistema delle autonomie locali la possibilità di poter continuare a fare investimenti e garantire l’ordinaria amministrazione. Due elementi, questi, che rischiano di mettere in ginocchio irreversibilmente i piccoli comuni, in particolare quelli montani a forte vocazione turistica. Il Governo Draghi si è dimostrato, al riguardo, sensibile al richiamo dell’Anci nazionale. Ma, sotto questo versante, è indispensabile prestare particolare attenzione all’intero sistema delle autonomie locali. Perchè, di fronte a questi aumenti spropositati ed ingenti, il problema principale è quello che i bilanci dei Comuni montani non riescano più a coprire neanche il costo della cosiddetta ordinaria amministrazione.

Una preoccupazione, questa, di cui non può non farsi carico anche la Regione Piemonte e la stessa Città metropolitana di Torino. Perchè, come tutti sanno, buona parte dei territori che compongono la Città metropolitana torinese sono Comuni al di sotto dei 1000 abitanti e in larga parte montani o collinari.

Ecco perchè, adesso, servono misure urgenti – sostegni o ristori – che siano in grado di rassicurare la stesura dei futuri bilanci di queste amministrazioni comunali da un lato e, soprattutto, che non si faccia pesare ancora una volta questo aggravio sul reddito dei cittadini dall’altro”.

Giorgio Merlo, Sindaco Pragelato, Consigliere Nazionale Anci.

BiIancio Regione: nel 2022 entrate minori per 120 milioni di euro

Nel 2022 il bilancio di previsione della Regione Piemonte sconterà minori entrate extratributarie per circa 120 milioni di euro. Lo ha comunicato l’assessore regionale Andrea Tronzano alla prima Commissione, presieduta da Carlo Riva Vercellotti.

Le minori entrate, ha spiegato Tronzano, “derivano da rientri da FinPiemonte ridotti rispetto agli anni passati, e dal fatto che il recupero Irpef e Irap da parte della Agenzia dell’entrate segna una diminuzione sull’anno precedente di circa 30 milioni di euro”.

Tronzano ha anche annunciato che il preconsuntivo del 2021 è stato approvato entro il 31 gennaio e che è stato rispettato il rientro del disavanzo.

In precedenza la Commissione aveva rinviato alla prossima settimana il parere sulla norma finanziaria del testo unificato sui disturbi alimentari, per verificare la possibilità di integrare le risorse sulla base della spesa storica e degli spazi di bilancio.

Durante la seduta sono intervenuti i consiglieri Silvio Magliano (Moderati), Domenico Rossi e Maurizio Marello (Pd), Sara Zambaia (Lega), Sean Sacco (M5s), Marco Grimaldi (Luv). I relatori del bilancio di previsione 2022-24 sono per ora Federico Perugini (Lega), Maurizio Marello (Pd), Sean Sacco (M5s), Marco Grimaldi (Luv) e Silvio Magliano (Moderati).

Aumento Irpef, il sindaco: “Mi scuso con i torinesi ma non avevamo alternative”

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Sull’aumento dell’Irpef il sindaco Stefano Lo Russo è intervenuto in Consiglio comunale:  “E’ il primo passo di un’inversione di ciclo e il contributo di solidarietà che chiedo, scusandomi con i torinesi che verranno toccati. Servirà  a migliorare i servizi e costruire una città che inverte il trend sulle spese ordinarie: prima del provvedimento il rischio era il pre-dissesto”. Il  Centrodestra parla di “sinistra sanguisuga” che mette le mani nelle tasche dei torinesi proprio in un momento di crisi. Aggiunge il sindaco: “I parametri dell’accordo sono estremamente vantaggiosi per la città e credo che il sacrificio chiesto ai torinesi possa essere sostenibile: verranno toccati da questo aumento dell’aliquota Irpef il 28% dei contribuenti, il 2% dei quali sopra i 100 mila euro. Non avevo alternative che chiedere un aiuto diretto al Governo”.

Case di comunità, discussione in Consiglio regionale

È iniziato in Commissione Sanità, presidente Alessandro Stecco, l’esame della proposta di delibera al Consiglio regionale per l’“Approvazione della programmazione sanitaria relativa alle Strutture di prossimità nelle Asl: Case di comunità e Centrali operative territoriali”.

Il provvedimento, su cui si è svolta la discussione generale dopo l’illustrazione per la Giunta da parte dell’assessore alla Sanità Luigi Icardi, “prevede la localizzazione di 91 Case di comunità, 29 Ospedali di comunità e 43 Centrali operative territoriali, per un investimento complessivo di 214 milioni di euro tra finanziamenti del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e altri finanziamenti”.

“Abbiamo lavorato a ritmi serrati – ha dichiarato l’assessore – sulla base delle indicazioni fornite di volta in volta dall’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas). Abbiamo chiesto ai direttori sanitari di valutare dove potessero essere ubicate le strutture, coinvolgendo anche informalmente i sindaci, privilegiando l’utilizzo di immobili già esistenti, di proprietà aziendale o comunale, come richiesto dalle indicazioni nazionali e senza compromettere ulteriore suolo”.

“Il Piano – ha aggiunto – include 9 Case di comunità e 2 Ospedali di comunità in più rispetto a quelli finanziati dal Pnrr. Abbiamo scelto di integrare i fondi tagliati dal Governo per non penalizzare parti del territorio che sarebbero risultate escluse dal Piano. Entro il 28 febbraio dovremo inviare la delibera ad Agenas per sottoporla all’approvazione del Ministero”.

Nel corso del dibattito generale sono intervenuti per il Pd Domenico Rossi, Daniele Valle e Diego Sarno che, con sfumature diverse, hanno rimproverato alla Giunta “di non aver coinvolto a sufficienza il territorio in scelte così cruciali. “Sarebbe stato utile – hanno sottolineato – confrontarsi con il territorio attraverso i quadranti, gli enti locali, le parti sociali e politiche. Ci auguriamo di disporre del tempo necessario, in Commissione e in Aula, per essere cassa di risonanza delle criticità che giungono dal territorio e prevedere emendamenti”.

Per Fdi Carlo Riva Vercellotti ha annunciato il voto favorevole del proprio partito, dicendosi “dispiaciuto del comportamento del Governo, che ha ridotto i fondi destinati alla nostra Regione ma soddisfatto di quanto fatto dall’assessore e di quanto farà per sopperire alla mancanza di risorse destinate al Piemonte”.

Di diverso avviso Marco Grimaldi (Luv), che ha evidenziato come “Case e Ospedali di comunità, senza la previsione di un piano d’investimento per medici, infermieri e operatori sociosanitari rischi di ridursi a un’operazione di edilizia sanitaria”.

Per la Lega Alberto Preioni ha sottolineato come “con questa delibera abbia inizio il grande percorso della medicina territoriale in Piemonte. Si tratta del primo fondamentale passo, frutto di concertazione tra Asl e Comuni per identificare le sedi più opportune”.

Sarah Disabato (M5s) ha espresso la “necessità di audire in Commissione le rappresentanze dei soggetti interessati alla localizzazione delle Case e degli Ospedali di comunità e di discutere il fabbisogno del personale che sarà necessario al loro funzionamento”.

L’assessore Icardi ha replicato che “i tempi stretti sono frutto delle urgenze scandite da Roma. Solo a fine novembre Agenas ha pubblicato la circolare sui criteri cui attenersi per la programmazione, mentre il decreto di assegnazione dei fondi non c’è ancora. La continua variazione dei finanziamenti e degli orizzonti temporali ci hanno imposto tempi strettissimi, andando probabilmente a scapito di una maggiore condivisione”.

“Le decisioni – ha aggiunto – sono state prese alla luce dei dati Ires e del confronto con i sindacati. Per quanto riguarda il personale, non dobbiamo dimenticare che anche se le trattative per il contratto dei medici di base sono ancora in corso, disponiamo di previsioni e di criteri condivisi per il loro impiego”.

In Consiglio Comunale la distribuzione di profilattici maschili e femminili

14 FEBBRAIO GIORNATA MONDIALE DEL PRESERVATIVO

Due preservativi, uno maschile e uno femminile, sono stati distribuiti oggi in
Consiglio Comunale dalla Cellula torinese dell’Associazione Luca Coscioni.
Destinatari “dell’omaggio” il sindaco Stefano Lo Russo, la Giunta Comunale e i
Capigruppo presenti per la seduta.

Ad accompagnare il gesto una lettera con la quale la Cellula ha voluto sensibilizzare
sull’uso del profilattico, ma soprattutto mettere in luce l’esistenza e la scarsa
reperibilità dei preservativi per i genitali femminili e dei “Dental Dam”, fogli di
silicone per sesso orale, che prevengono malattie come le neoplasie del cavo orale,
causate da papillomavirus.

Mentre un classico e tradizionale condom può essere infatti trovato all’ultimo
minuto e con estrema facilità in qualsiasi distributore automatico, il preservativo
vaginale, così come il Dental Dam, sono estremamente difficili da reperire anche
nelle farmacie e obbligano i consumatori a ordinarli preventivamente su siti ecommerce.

Con questo atto si è chiesto all’Amministrazione Comunale un impegno concreto
affinché tutti i profilattici, maschili e femminili, siano disponibili almeno nelle
farmacie comunali e di estendere la riduzione della tassazione per i profilattici così
come già fatto per i prodotti sanitari femminili.