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Carcere Lorusso e Cutugno, Grimaldi (LUV): Non basta ristrutturare il Sestante

“Servono pene alternative e riduzione dei numeri di tutta la struttura”

“Abbiamo visitato il Sestante , preso visione dei lavori di ristrutturazione e incontrato la ditta incaricata. Nella sezione ci sono ancora sei detenuti che attendono di uscire o essere riassegnati. Queste persone hanno diritto a un percorso detentivo che sia davvero rieducativo e capace di garantire un pieno reinserimento nella società, in percorsi di lavoro e formazione e, ogni volta che si può, a misure alternative al carcere. Il Sestante, che solo oggi ha avuto tanta eco mediatica, è – come diciamo da tempo – un problema nel problema: la ristrutturazione, che dovrebbe porre fine alla vergogna dei bagni a vista, è un passaggio necessario, ma non risolverà l’ingiustizia di tenere rinchiuse persone che avrebbero bisogno di una diversa gestione del loro disagio psichico. Come tutte e tutti noi, i detenuti hanno diritto a ogni cura sanitaria, psichiatrica e di assistenza, così come hanno diritto a mantenere i legami con il mondo fuori e a percorsi di inserimento a fine pena” – dichiara il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi, Marco Grimaldi, che da anni effettua sopralluoghi nelle carceri piemontesi nell’ambito del percorso “Codice a sbarre”. Grimaldi ha visionato i lavori che interesseranno le sezioni 7 e 8, ma non solo.

“Siamo qui anche per rispondere con la presenza alla lettera di Marina, Stefania, Sara, Teresina, Ylenia, Valentina, Laura Debora, Monica, Deborah, Regina, Alice, Erica, Rosa, Janette e Hindi, che ci hanno scritto tempo fa per segnalare le tante difficoltà delle detenute e dei detenuti” – prosegue Grimaldi. – “Dal 17 al 23 le detenute saranno in protesta con lo ‘sciopero del carrello’, per chiedere la liberazione anticipata di 75 giorni per tutti, perché la pandemia ha significato ancora maggiore isolamento per le persone private della libertà, interruzione di percorsi di lavoro e formazione, lontananza dagli affetti più cari”.

“Attualmente” – conclude Grimaldi – “il carcere ospita 1369 persone (più 54 in regime di semilibertà) ed è sovraffollato al 35%. Andrebbe decongestionato anche per permettere la ristrutturazione totale di interi padiglioni fatiscenti e inadeguati e per rendere più vivibili le sezioni per i detenuti e le detenute”.

La targa del Milite Ignoto arriva in Circoscrizione 4, ma non può entrare

La protesta di Fratelli d’Italia

Dopo la bocciatura da parte del Consiglio della Circoscrizione 4 della mozione volta ad ottenere l’apposizione di una targa commemorativa del Milite Ignoto nei locali della sede della Circoscrizione 4, arriva la protesta ad opera di Fratelli d’Italia, tramite i consiglieri Raffaele Marascio e Luca Maggia. I Consiglieri si sono recati davanti alla sede di via Servais  con due cartelli: uno rappresentante la targa che avrebbero voluto fosse posta in Circoscrizione e un altro con scritto “io non posso entrare” a rappresentare simbolicamente la contrarietà per la votazione della sinistra al ricordo dei caduti italiani.

“Dopo il vergognoso Consiglio, in cui la sinistra ha negato la possibilità di apporre una targa commemorativa del Milite Ignoto in occasione del centenario, quest’oggi ci siamo recati presso la sede della Circoscrizione 4 con la targa che avremmo voluto potesse entrare nei locali della sede della nostra Circoscrizione.” – dichiarano i Consiglieri di Fratelli d’Italia Raffaele Marascio e Luca Maggia – “Questo non sarà possibile, perché a causa di una votazione scellerata, la targa sarà costretta a stare fuori, come indicato dal cartello che simbolicamente abbiamo portato con noi.” – continuano – “Con questa azione simbolica abbiamo voluto ribadire che la scelta di bocciare la nostra mozione resta inaccettabile, perché non rende onore e rispetto a chi si è sacrificato per darci un’Italia libera e unita. Non molleremo di un centimetro e continueremo a lottare perché i nostri caduti possano avere il rispetto che meritano, nonostante qualcuno vorrebbe negarne il ricordo” – concludono.

Ambrogio (Fdi) chiede audizione per studenti disabili

“Nella giornata di oggi ho richiesto che venga disposta l’audizione del Sindaco Lo Russo, nonché degli Assessori Salerno, Foglietta e Rosatelli in II Commissione (Trasporti), a seguito della lettera di diffida che hanno ricevuto dalla Consulta per le Persone in Difficoltà.
È necessario procedere ad un’audizione perché l’amministrazione deve urgentemente chiarire come intenderà tutelare il diritto allo studio ed il trasporto degli studenti disabili durante l’anno scolastico 2021/2022, visto che – ad oggi – non è stata ancora formulata una programmazione certa e adeguata”.

Paola Ambrogio Consigliere Fdi Comune di Torino

Amazon, Grimaldi (LUV-SI): Una sanzione sproporzionata?

“Condotta spregiudicata ai danni di operatori concorrenti”

“Misurazione delle performance, negazione di vantaggi essenziali per ottenere visibilità e migliorare le vendite. Amazon ha apertamente danneggiato gli operatori concorrenti di logistica per e-commerce e favorito il proprio servizio di logistica, ma ha ancora il coraggio di dire che la sanzione dell’Autorità è ingiustificata e sproporzionata” – dichiara il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi e responsabile Transizione Ecologica per Sinistra Italiana, Marco Grimaldi, commentando la sanzione di oltre 1 miliardo di euro (1.128.596.156,33 euro) imposta dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato alle società Amazon Europe Core, Amazon Services Europe, Amazon, Amazon Italia Services e Amazon Italia Logistica per violazione dell’art. 102 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea.

“La condotta di Amazon è spregiudicata in Italia e in ogni parte del mondo” – prosegue Grimaldi. – “Basti pensare alle indagini Ue in corso nei suoi confronti per l’utilizzo improprio dei dati aziendali non pubblici dei venditori indipendenti che usano la sua piattaforma, una pratica che anche in questo caso danneggerebbe i venditori terzi. Da tempo diciamo che le istituzioni europee devono alzare la testa e porre un argine agli abusi dei ‘primi irraggiungibili’. Speriamo che si prosegua in tal senso. Noi chiediamo intanto l’iscrizione della nostra proposta di rimodulazione dell’Irap per i giganti dell’e-commerce e del GDO in Piemonte. Vi ricordate a che punto è la proposta di Tele Cirio sul tema?”.

Sciopero generale, Fi: l’Italia non ha bisogno di una prova muscolare

ZANGRILLO (FI): TUTTI POSSONO ESSERE PROTAGONISTI, ANCHE CGIL E UIL A CONDIZIONE DI ACCANTONARE AUTOREFERENZIALITA’

“È vero, come ricorda il segretario della UIL Bombardieri, che lo sciopero è un diritto costituzionalmente garantito, ma come ogni diritto va rivendicato e utilizzato con senso di responsabilità e consapevolezza del contesto. In un Italia che sta facendo ancora i conti con la pandemia e le sue drammatiche ricadute economiche, una classe politica che si è autotassata accettando un governo di unità nazionale, lo sciopero generale è qualche cosa di cui non si sentiva proprio il bisogno. La tutela degli interessi di lavoratori e pensionati passa necessariamente dalla capacità di stare insieme, coltivando il dialogo ed il confronto tra governo e parti sociali, in quell’esercizio idoneo a trasferire ai cittadini la volontà di condividere problemi e soluzioni senza strappi e forzature. Due rilevanti forze sindacali come CGIL e UIL hanno certamente la possibilità di essere protagonisti della ripresa, a condizione che la disponibilità a fare squadra prevalga su una sempre discutibile autoreferenzialità”. A denunciarlo in una nota il deputato di Forza Italia Paolo Zangrillo, capogruppo in Commissione Lavoro per gli azzurri e coordinatore regionale di Forza Italia in Piemonte.

Finalmente riparte il “centro”

Finalmente riparte una esperienza politica nel nostro paese che in questi ultimi anni, in ossequio ai dogmi del populismo anti politico, demagogico, giustizialista ed antiparlamentare dei 5 stelle, non aveva più diritto di cittadinanza.

Si tratta del “centro”. O meglio, di una “politica di centro”. Certo, negli anni in cui dominavano – cioè in questi ultimi 10 anni – alcune regole di fondo, quella esperienza non poteva esistere. Le riassumo per maggior chiarezza: no alla cultura della mediazione, no alla cultura di governo, sì ad una classe dirigente improvvisata e casuale, no alla competenza della classe politica ed amministrativa, sì al giustizialismo manettaro, no alle culture politiche del passato e, dulcis in fondo, assolutamente no a tutti i partiti tradizionali del passato in quanto accozzaglie di malcostume politico e di incapacità di sintonizzarsi con le nuove domande ed esigenze della pubblica opinione.
Com’è finita la storia è sotto gli occhi tutti. Il populismo è sostanzialmente fallito, la classe politica è stata, di fatto, commissariata – e per fortuna al Colle c’è una persona che si chiama Sergio Mattarella e al governo è approdato un signore che si chiama Mario Draghi -, i partiti sono ridotti a grigi cartelli elettorali e le culture politiche, riformiste e costituzionali, stentano a decollare in quanto cancellate.
Ora, sabato scorso al Teatro Brancaccio di Roma, su iniziativa di Clemente Mastella e di moltissimi esponenti politici – dirigenti politici ed amministratori locali di quasi tutte le regioni italiane – è decollato un partito denominato “NOI DI CENTRO” che ha un grande obiettivo e che coltiva una grande ambizione. E cioè, ridar vita ad una sorta di “Margherita 2.0”. Ovvero una federazione che raggruppi le varie sensibilità riformiste presenti nel nostro paese e che sono state sacrificate in questi ultimi anni sull’altare degli “opposti estremismi”, cioè di due colazioni che avevano – e che hanno – il solo compito di perseguire la reciproca delegittimazione morale e politica. Cioè ognuno lavora per distruggere sistematicamente l’altro.
Un progetto politico, comunque sia, che non guarda al passato nè è tentato da regressioni nostalgiche. Ma, al contrario, punta deliberatamente a costruire un polo politico e di governo distante da ogni sorta di populismo della sinistra e di sovranismo della destra.
Del resto, l’esperienza di un centro riformista e democratico, ha caratterizzato le migliori stagioni politiche del nostro paese e ha contribuito, con le sue scelte e con la sua classe dirigente, a guidarlo. Anche nelle fasi più difficili, più drammatiche e più convulse. È di tutta evidenza che il fallimento politico e di governo delle forze populiste e sovraniste impone quasi per decreto un rapido cambiamento di rotta. E l’iniziativa di Mastella, e con lui di molti altri esponenti dell’area liberal democratica, cattolico popolare e sociale e liberal, può davvero contribuire ad invertire la rotta. Al contempo, si dovranno superare tutte quelle rivalità personali che da sempre, purtroppo, accompagnano il cammino quotidiano della politica. Ma, come diceva Alexis de Tocqueville, quando “un progetto è chiaro e credibile un leader si trova per strada”.
Ecco perchè, soprattutto in vista delle prossime elezioni generali, il quadro politico attuale è destinato a cambiare. E a cambiare in profondità. E il “centro” di governo, democratico e riformista tornerà ad avere un ruolo importante nello scenario politico italiano. Come del resto è sempre stato, salvo la triste e decadente stagione politica di questi ultimi anni.

Giorgio Merlo

Un’enciclopedia del laicismo

Percorsi laici.  Solo il titolo mi appassiona e mi intriga. Proprio il sottoscritto che arriva da altre culture ed altre formazioni, diciamo così ideologiche. Diciamo così perché, se ho capito bene, ideologia è un concetto e categoria filosofica opposta al laicismo.

Il laicismo non nega le idee altrui, nega i dogmi che sovraintendono le ideologie.  Di conseguenza il termine percorsi, cammino alla ricerca della verità, non rilevata bensì dimostrata.  Tempi duri per i laici . Ma i miei amici Tulio Monti e Marco Chiuzza non mollano.  Sono in minoranza, ma non se ne dolgono. Abituati per secoli.  Partendo da Giordano Bruno. Sempre presenti!, come protagonisti nelle grandi rotture storiche come la rivoluzione francese o la resistenza italiana al nazifascismo. E sempre, successivamente delusi delle conclusioni post rivoluzione. Emblematico il caso del Partito d’Azione.  Attivissimo durante la resistenza con le Brigate Giustizia e libertà.

 Con successiva ed ampia delusione alle prime elezioni ed il relativo scioglimento. Ma il liberal socialismo è sempre stato un fiume carsico e di tanto in tanto riemergeva.

Tullio Monti è uno di questi.  Da giovane liberale a socialista Craxiano in prima linea. Inventore della Consulta Laica.  Eredi della tradizione dell’eroe antifascista Gobetti. Il termine eroe è tutt’altro  che fuori luogo.

Che Tempi.  Torino non solo culla politica della classe operaia, ma anche culla del liberalismo.  Che Tempi. Una Torino che aveva “partorito” i salesiani.  Ora la congregazione cattolica più diffusa nel mondo.  Un tempo in cui  l’altro, e lo scontro dialettico con l’altro era arricchente. Torino dove il 54 % voto’ per isocialisti. Una triade quasi perfetta.  Mondo socialista , mondo cattolico e mondo laico. Vi fu la comunità ebraica intellettualmente, moralmente , ed attivamente attiva nella resistenza.  Torino, dove  si respirava classe operaia e cultura, con gli oratori inventati da Don Bosco.

La convivenza tra questi tre mondi non è mai stata semplice. Uniti dal fine comune dell’anti fascismo e divisisi, molto dal  metodo del raggiungere la separazione tra le funzioni dello Stato e della chiesa. L’espressione politica del laicismo fu il partito d’Azione. Poi dopo gli scarsi risultati elettorali il laicismo prese i mille rivoli della cultura politica di sinistra . Dal Repubblicano La malfa a Lombardi ed i Socialisti.  Anche il Pci ne accolse, ma indubbiamente non fu una convivenza facile. Socialisti e comunisti doc che privilegiando la classe non capivano il laicismo che parlava di individuo e suoi diritti all interno di una collettività.  O la ricerca della verità.  Per i laici capita nell’osservare la realtà , per cattolici e comunisti come realtà rivelata. Tullio Monti, su di me ha un tale ascendente nel conoscere e capire questo mondo che in verità non mi apparteteneva.  C’è stato anche un laicismo direi pratico.  Come quello del mio amico Nando Cabrini. Prima mio professore e poi mio amico.

Sempre  presente al liceo scientifico Albert Einstein dove Chiuzza fa il Presidente. Piccolo il mondo. Ma grande ( allora ) questa Torino.  Cabrini fu tra i fondatori dell’Associazione per i diritti dei carcerati.  Primi anni 70. Sembravano dei marziani. Quando gli ho telefonato mi ha subito detto : non ti dimenticare dell’avvocato ultracentenario Segre attivissimo per difendere i diritti.  Segre ovviamente ebreo. Orbene questo mondo mi ha sempre affascinato. Ed allora perché non esiste una Enciclopedia del laicismo. O perlomeno io non ne sono a conoscenza. Dopo i percorsi laici dare senso e valore all’idea della ricerca e del muoversi. L’Enciclopedia che fissa trovando sintesi e definizione.  Probabilmente non c’è perché è decisamente complesso realizzarla. Sarebbe un’intrigante sfida intellettuale.  Speriamo che qualcuno la realizzi prima o poi.

Patrizio Tosetto

Regione, Gallo (Pd): “Una commissione speciale per i fondi Pnrr”

 “ PERCHE’ IL FUTURO DEL PIEMONTE DEVE ESSERE SCRITTO CON IL CONTRIBUTO DI TUTTI. IL CENTRODESTRA PREFERISCE RINVIARE LA DECISIONE”

“In apertura di seduta del Consiglio regionale  ho chiesto con forza la discussione di un ordine del giorno, sottoscritto da tutte le opposizioni, che prevede l’istituzione di una Commissione speciale per monitorare l’utilizzo dei fondi del PNRR perché il futuro del Piemonte deve essere scritto con il contributo e l’apporto di tutti. La maggioranza di centrodestra, però, ha preferito rinviare il voto su un atto che ha lo scopo di interrompere il monologo della Giunta Cirio e di constringerla a un confronto attento e capillare con il Consiglio. Sarebbe interessante capire perché nelle Regioni dove il centrodestra è all’opposizione ha avanzato la stessa richiesta che in Piemonte sta ostacolando. Chiediamo, quindi, l’istituzione di una Commissione speciale per monitorare l’utilizzo dei fondi del PNRR perché il futuro del Piemonte deve essere scritto con il contributo e l’apporto di tutti” dichiara il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Raffaele Gallo.

“Il PNRR rappresenta un’occasione unica per la nostra Regione – prosegue Gallo – e la programmazione della destinazione delle risorse delle diverse misure deve essere fatta nel miglior modo possibile. Il Gruppo Pd ha, ancora recentemente, denunciato il mancato coinvolgimento del Consiglio regionale nella predisposizione degli schemi di ripartizione dei fondi. Mentre a livello nazionale è stata, infatti, ricercata e fortemente voluta la concertazione di tutti gli attori interessati, in Piemonte il confronto è stato evitato e la Giunta Cirio ha deciso di procedere da sola”.

“Dal Consiglio regionale – conclude Gallo – si continua a pretendere la semplice ratifica di ciò che la Giunta decide in autonomia. Basti pensare, a titolo esemplificativo, all’utilizzo dei 535 milioni di euro destinati dal PNRR – missione 6 per gli investimenti nella sanità piemontese. A meno 15 giorni dalla scadenza per l’invio restiamo all’oscuro dei contenuti”.

Lega Salvini Piemonte,  i Congressi cittadini: ecco tutti i Segretari eletti

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Numerosi e partecipati congressi cittadini, tra cui i capoluoghi di provincia Alessandria, Cuneo, Novara, Biella e Verbania, con l’elezione da parte delle assemblee degli iscritti dei segretari di sezione, e dei direttivi.

E’ ripartita a spron battuto, nel fine settimana, la stagione dei congressi della Lega Salvini Piemonte, ma anche in tutto il resto del paese: un centinaio complessivamente i congressi del week end.

“La Lega – sottolinea l’On. Riccardo Molinari, nella sua veste di Segretario piemontese del Carroccio – è un partito di popolo, e di persone abituate ad incontrarsi e confrontarsi nelle sezioni, oltre che ai gazebo e in mezzo alla gente. Questi due anni di pandemia hanno particolarmente pesato sui nostri militanti e attivisti, che davvero non vedevano l’ora di poter tornare a fare politica in presenza, guardandosi negli occhi e affrontando in maniera diretta e appassionata i problemi delle loro comunità locali. Auguro quindi buon lavoro a tutti i nuovi segretari cittadini, e ai loro direttivi: sono loro la spina dorsale della Lega, e la vera forza del nostro partito”.

Elenco segretari cittadini eletti nel week end in Piemonte

 

Alessandria

Segretario Paolo Lumi

Arquata Scrivia/Val Borbera

Segretario Paolo Caviglia

Ovada

Segretario Monica Negrini

Valenza

Segretario Daniele Boccardi

Biella

Segretario Andrea Ferrero

Cossato

Segretario Alessia Caneparo

Cuneo

Segretario Mauro Simone

Ceva

Segretario Giorgio Bove

Fossano

Segretario Dario Tallone

Santo Stefano Belbo

Segretario Stefano Patetta

 

Novara

Segretario Marco Fontaneto

 

 

Verbania

Segretario Luigi Airoldi

Avigliana (To)

Segretario Cesare Borello

Sant’Ambrogio di Torino (To)

Segretario Paolo Tonasso

Orbassano (To)

Segretario Andrea Nava

 

San Damiano d’Asti (AT)

Segretario Andrea Sacco

 

 

Santhià (VC)

Segretario Carla Camoriano

Il Consiglio comunale: “Processo equo per Patrick Zaki“

La presidente del Consiglio comunale Maria Grazia Grippo, la Conferenza dei capigruppo e l’Ufficio di presidenza di Palazzo Civico esprimono la loro soddisfazione a fronte dell’annunciata scarcerazione di Patrick Zaki, attivista per i diritti umani detenuto senza processo in Egitto sin dal 7 febbraio dell’anno scorso.

Nel corso di questo calvario protrattosi per quasi due anni, il Consiglio comunale di Torino ha più volte unito la propria voce a quella di altre istituzioni, movimenti, associazioni e cittadini in sostegno al giovane egiziano, studente presso l’ateneo bolognese, imprigionato arbitrariamente con accuse di “propaganda sovversiva” e “diffusione di notizie false” per le quali non è mai stato processato.
L’ assemblea elettiva di Palazzo Civico aveva votato alla fine del 2020 una richiesta al Presidente della Repubblica e al Governo per la concessione della cittadinanza italiana al giovane egiziano e già nei mesi precedenti ne aveva formalmente reclamato la scarcerazione.
La presidente, la Conferenza dei capigruppo e l’Ufficio di presidenza auspicano che a Patrick Zaki sia ora garantito un processo equo e regolare dato che la scarcerazione non ha interrotto l’azione giudiziaria contro di lui intentata dalle autorità del Cairo.