Augusta Montaruli, torinese, esponente di spicco di Fdi a livello nazionale si è dimessa da sottosegretario all’Università, dopo la condanna definitiva in Cassazione per l’uso improprio dei fondi dei gruppi consiliari del Piemonte negli anni dal 2010 al 2014, la cosiddetta “rimborsopoli”, quando era consigliera regionale. “Ho deciso di dimettermi dall’incarico di Governo – commenta – per difendere le istituzioni certa della mia innocenza”.
Stefano Bonaccini, con 1.820 voti, è il più votato tra i candidati alle primarie del Partito Democratico nella Città Metropolitana di Torino.
Il governatore della Regione Emilia-Romagna ha ottenuto il 53,86%, Elly Schlein, il 31,81% (1.075 voti), Gianni Cuperlo il 13% (436 voti) e Paola De Micheli l’1,42% (48 voti).
Questi i risultati definitivi delle riunioni di circolo. Nel territorio della Città Metropolitana di Torino hanno partecipato al voto 3.399 iscritti.
La Cassazione ha confermato le condanne relative alla cosiddetta Rimborsopoli della Regione Piemonte. Tra queste Augusta Montaruli, sottosegretaria al ministero dell’Università e alla Ricerca, dieci anni fa consigliera regionale, è stata condannata a un anno e sei mesi per peculato. La Cassazione ha confermato anche la condanna a un anno e sette mesi per l’ex presidente della Regione, Roberto Cota e per l’ex deputato ed già sindaco di Borgosesia Paolo Tiramani, leghista, a un anno e 5 mesi.
«Il Presidente Cirio non ha fatto in tempo di terminare l’annuncio della decisione della Regione Piemonte di intervenire acquisendo da banche e intermediari finanziari parte dei crediti legati al Superbonus 110%, che il Governo “amico” ha bloccato tutto. Infatti, il nuovo decreto varato ieri impedisce a Regioni e Comuni di acquistare i crediti fiscali legati al Superbonus. Ora, l’iniziativa della Regione Piemonte era più che altro simbolica, visto che veniva a interessare una manciata di condomini su tutto il Piemonte. Era comunque un segnale che come Pd abbiamo apprezzato, pur evidenziando una serie di limiti e di rischi. Ma quello che ci lascia spiazzati è vedere come nel giro di pochi giorni l’annuncio di Cirio è stato smentito dal “suo” Governo: ma quando il Presidente Cirio si reca settimanalmente a Roma, si limita a fare selfie con i ministri oppure ci parla? Nessuno aveva pensato di avvertirlo delle intenzioni del Governo? Oppure, la sindrome dell’annuncite è diventata tanto incontrollabile, che Cirio non riesce più a trattenersi? Per un titolo di giornale oggi e qualche applauso, vale davvero la pena esporsi a smentite e brutte figure? Evidentemente c’è un problema di “dialogo” tra il Governo nazionale e il Presidente Cirio. Ciò detto, anche se il Superbonus è nato male, ora lo stop del Governo Meloni rischia di danneggiare imprese e famiglie e attendiamo di sapere cosa Cirio intenda concretamente fare per aiutarle: lo aspettiamo in Aula e sollecitiamo una audizione con gli operatori del settore».
OSPEDALE DA CAMPO DELLA REGIONE PIEMONTE. ORGOGLIO PER NOSTRI
SANITARI E VOLONTARI PROTEZIONE CIVILE, ESEMPIO IN TUTTO IL MONDO
“Le dichiarazioni del Ministro degli Esteri Tajani – che riportano la gratitudine del suo omologo turco
per l’arrivo dell’ospedale da campo ad Antiochia – devono renderci orgogliosi come piemontesi e
italiani.
La Regione è stata in prima linea fin dall’inizio dell’emergenza a seguito dei devastanti terremoti in
Turchia e Siria e, grazie l’instancabile e fondamentale lavoro dei sanitari e della Protezione Civile, è
riuscita a rendere quasi operativo l’ospedale da campo “emt2”, uno dei pochi ospedali da campo
esistenti al mondo che comprende 14 tende per strutture mediche, oltre a 16 tende per servizi e
logistica.
Anche in questo momento di profondo dolore per le popolazioni turche e siriane, abbiamo dimostrato
che il nostro territorio tenderà sempre la mano ai più bisognosi: oggi, ancora più di ogni giorno, fieri
del nostro Piemonte!”.
Così Paola Ambrogio, Senatore di Fratelli d’Italia e Consigliere comunale di Torino.
Maiolo, Cospito e la Giustizia
“Un appello al Ministro Nordio perché sospenda il 41bis a Cospito. La civiltà di una società si evince anche dalle condizioni dei detenuti e delle proprie carceri. Si rivedano le misure e si ridefiniscano i percorsi di recupero dei rei”, così Tiziana Maiolo interviene al dibattito “Per una giustizia giusta” che ha avuto luogo a Torino, presso il Centro Culturale Pannunzio, in occasione della presentazione del suo giallo ’28 Marzo. Il fattaccio di Viale Famagosta’.
La politica alla ricerca del centro
RIPARTIRE DALLE RADICI POPOLARI
Ricomporre i Popolari per rilanciare la politica di centro. Convegno a Torino.
“Ripartire dalle radici popolari. La politica alla ricerca del Centro” è il titolo del convegno che si terrà sabato 18 febbraio a partire dalle 10 a Torino presso l’Educatorio della Provvidenza, corso Trento 13.
L’iniziativa rientra nel progetto nazionale di costruire un movimento politico che punta alla ‘ricomposizione’ dell’area Popolare e cattolico sociale per rilanciare la ‘politica di centro’ nel nostro paese.
La Convention nazionale del Movimento che riunisce i vari comitati promotori a livello regionale si terrà a Roma il 25 febbraio all’Hotel Parco dei Principi.
Il convegno piemontese sarà introdotto da Giuseppe Novero.
I contributi politici saranno di Alessandro Bizjak, Marco Calgaro, Osvaldo Napoli e Gianluca Susta.
Conclude il convegno Giorgio Merlo. Modera l’incontro Luca Rolandi.
Aumentati i sinistri stradali. Enormi danni al comparto agricolo.
15 febbraio 2023 – “L’emergenza ungulati continua a non trovare soluzioni e il problema è ancora più evidente in Piemonte che è una delle regioni d’Europa dove la presenza di questi animali è maggiore, in particolare a causa del numero di cinghiali. La situazione parrebbe essere fuori controllo. Le derive riguardano aspetti precisi: i danni al comparto agricolo, la sicurezza pubblica, l’aumento delle spese a ristoro dei danni, l’impatto negativo sulla biodiversità. All’emergenza generale si aggiunge quella specifica della Peste Suina Africana la cui gestione presenta criticità che abbiamo denunciato pubblicamente più volte purtroppo senza essere ascoltati dalla destra al governo del Piemonte” dichiarano la Vicepresidente della III Commissione del Consiglio regionale Monica Canalis e il Consigliere regionale Pd Domenico Ravetti.
“Non è un caso – proseguono gli esponenti dem – se in Consiglio regionale abbiamo proposto l’istituzione di una Commissione d’inchiesta sulla gestione degli ungulati e della Peste Suina Africana. E non è un caso se la maggioranza in Consiglio regionale ha respinto la nostra proposta. In quella sede avremmo voluto elaborare con precisione i dati a disposizione, approfondire le dinamiche gestionali, analizzare gli strumenti a disposizione e migliorarli. Non è stato possibile. Così in Piemonte rispetto ai sinistri stradali causati dagli ungulati siamo passati dai 236 del 2018 con quantificazione dei danni pari a circa 650 mila euro, a 809 del 2022 con quantificazione dei danni pari a circa 1 milione e 750 mila euro. Una crescita del 37% in soli quattro anni. Gli ultimi dati a disposizione rispetto ai danni alle colture causati dai cinghiali risalgono al 2021 e riportano 5733 domande accertate da parte degli agricoltori, per un importo pari a circa 5 milioni e 700 mila euro. Mentre nel 2021 i danni alle colture causati dai caprioli sono rilevabili dalle 507 domande accertate per importi pari a circa 738 mila euro”.
“In Piemonte, insomma, – concludono Canalis e Ravetti – il numero eccessivo di ungulati è ormai una calamità, alla quale la Giunta regionale dovrebbe rispondere con più decisione, non solo per salvaguardare l’ecosistema e le attività agricole, ma anche per garantire la sicurezza e l’ordine pubblico per tutti i cittadini piemontesi. E’ finalmente arrivato il momento di impostare nuove e più efficaci progettualità di contenimento. Quanto fatto finora è evidentemente insufficiente. Noi siamo a disposizione”.
“Apprendiamo dagli organi di informazione che l’Assessore regionale alla Sanità, a seguito di un incontro al quale hanno partecipato il Presidente della Commissione Sanità del Consiglio regionale Alessandro Stecco, il consigliere regionale Dago e gli amministratori del Vercellese ha annunciato di avere preso l’impegno di tenere riunioni periodiche presso la sede dell’Asl di Vercelli, per mantenere un confronto costante e costruttivo sui temi sanitari di maggiore importanza. Sarebbe un’ottima notizia se ci fosse la stessa attenzione per le altre province e per l’intera regione. Ci stupisce che questa decisione arrivi a un anno dalla fine della legislatura e si limiti a un solo territorio. Occorre evitare che si trasformi in un’iniziativa dal sapore elettorale” commentano il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Raffaele Gallo e il Vicepresidente della Commissione Sanità Domenico Rossi.
“Si aprano tavoli simili anche nelle altre province – proseguono Gallo e Rossi – coinvolgendo i consiglieri regionali del territorio, dando spazio anche alle forze di minoranza. Ricordiamo che servirebbe un nuovo Piano sociosanitario, che si attende orma da troppo tempo che il sistema sociosanitario venga rilanciato attraverso una politica seria il più possibile condivisa con i territori. Dopo quattro anni la Giunta Cirio non l’ha ancora fatto e la decisione di iniziare adesso ci sembra un chiaro annuncio di stampo elettorale”.