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Arrivare a scuola in orario? Missione (quasi) impossibile

La Giunta interloquisca con GTT e con l’Agenzia della Mobilità Piemontese: urge potenziare il servizio – soprattutto lungo le linee 75, 49 e 8 (Torino) – e lo chiederò  in Aula con un Question Time . Anche garantendo un servizio di trasporto pubblico affidabile si difende il diritto allo studio degli studenti piemontesi

Potenziamento dei servizi GTT: serve urgentemente, per garantire puntualità e per salvaguardare il diritto allo studio. La Giunta ha intenzione di intervenire per aiutare gli studenti a raggiungere in orario la propria scuola?  Lo chiederò  in Consiglio Regionale con un’interpellanza a risposta immediata. La sostanziale impossibilità – da parte degli studenti di alcuni Istituti: il Liceo Einstein, l’Istituto Beccari, l’Istituto Bodoni, l’Istituto Birago di Torino tra gli altri – di giungere in tempo utile alle elezioni a causa delle varie corse “saltate” dai mezzi ha reso urgente la discussione in Aula di questo tema. Talvolta il bus passa, sì, in orario, ma risulta talmente affollato da non potervi accedere. Le linee maggiormente interessate da queste criticità sono la linea 75 (Torino, direzione Cimitero Monumentale), la linea 49 (da Settimo verso Torino) e la linea 8 (da San Mauro verso Torino). Sono direttrici di viabilità a traffico intenso specialmente nelle ore mattutine: proprio la fascia oraria 7.00-8.00 fa registrare i disservizi più gravi. Ormai, diversi Istituti scolastici torinesi accettano la giustificazione per ritardo dei pullman. Quali iniziative intende assumere la Giunta nei confronti dell’Agenzia della Mobilità Piemontese e di GTT per assicurare agli studenti un servizio affidabile e puntuale?

Silvio Magliano – Presidente Gruppo Consiliare Moderati, Consiglio Regionale del Piemonte.

La voce del Piemonte al “Festival delle Regioni”

 

A  Milano la prima edizione del Festival organizzato dalla Conferenza delle Regioni. Nel 2023 si svolgerà in Piemonte.

Tra i temi in primo piano: PNRR e Autonomia.

Il presidente Cirio: “Autonomia vuole dire responsabilità.Dobbiamo andare avanti con un percorso di attuazione equilibrato come previsto dalla Costituzione”


Prima giornata ieri a Milano nel Palazzo della Regione Lombardia de “L’Italia delle Regioni”, l’evento organizzato dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome per valorizzare la ricchezza, l’identità e la specificità dei territori italiani ed avviare una riflessione articolata sulle prospettive del nuovo regionalismo nel nostro Paese, con particolare riguardo al tema delle reti nelle sue diverse articolazioni infrastrutturali, energetiche, sociali, sanitarie e digitali.

I lavori, a cui hanno preso parte tutti i governatori delle Regioni italiane, sono stati aperti dal presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga e sono stati caratterizzati dagli interventi in videocollegamento del presidente del Consiglio Giorgia Meloni da Roma e del ministro Matteo Salvini da Bruxelles, mentre sono intervenuti in presenza i ministri Roberto Calderoli e Raffaele Fitto.

“Ho apprezzato le parole del premier Giorgia Meloni, perché il suo è stato un intervento di merito, concreto e pragmatico sui problemi reali che ci ritroviamo ad affrontare sul territorio ogni giorno – ha sottolineato il presidente Cirio -. Sono anche soddisfatto che il Governo abbia confermato la volontà di dare attuazione all’autonomia differenziata richiesta da alcune Regioni, tra le quali il Piemonte, e sono fermamente convinto che questo debba avvenire con un percorso equilibrato, senza generare della diversità nel nostro Paese, ma dando la possibilità a chi lo desidera di governare il proprio territorio con maggiore autonomia, così come prevede la nostra Costituzione. Ricordando che autonomia vuol dire responsabilità, vuol dire chilometro zero nella filiera delle decisioni tra governanti e governati, cosa che si è sempre dimostrata efficace nell’interesse dei cittadini”.

Altro tema in primo piano i fondi europei, con il Pnrr al centro di uno dei tavoli tematici presieduto nel pomeriggio proprio dal governatore del Piemonte, che è stato chiamato a coordinare uno degli argomenti di confronto più significativi e di maggiore attualità.

“Sulla gestione del Pnrr le Regioni avevano già lamentato al Governo Draghi di non essere state sufficientemente coinvolte – ha evidenziato il presidente Cirio -. Un’impostazione molto centralistica con l’idea, forse anche legittima, di voler fare prima. Questo però si è rivelato spesso un problema, perché su alcuni interventi le Regioni rischiano di non avere piena consapevolezza. Su questo sia il ministro Calderoli sia il ministro Fitto hanno dato disponibilità a rimediare con una cabina di regia che veda le Regioni accanto al Governo e agli Enti locali, perché non è possibile che chi vive sui territori non venga coinvolto nelle scelte a livello centrale”.

Presenti a Milano anche l’assessore alle Infrastrutture e Trasporti Marco Gabusi e l’assessore all’Agricoltura Marco Protopapa.

Domani l’evento sarà chiuso nella Villa Reale di Monza dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella e vedrà il passaggio ufficiale di testimone tra Lombardia e Piemonte, che ospiterà a Torino la seconda edizione nell’autunno 2023.

Barriere, Cellula Coscioni: presentazione “PDL Marin” è primo passo

Cellula Coscioni Torino- Associazione Aglietta:  per attuazione legge vecchia di 36 anni. Occorre il contributo di tutti per arrivare ad approvazione legge entro fine legislatura.

Il consigliere regionale Valter Marin ha presentato, insieme agli altri consiglieri leghisti, la Proposta di Legge n. 230 “Disposizioni per l’accessibilità e l’eliminazione delle barriere architettoniche”, che è stata assegnata in sede referente alla II commissione consiliare (Pianificazione e urbanistica) e in sede consultiva alla I Commissione (Bilancio).

Miriam Abate (coordinatrice Cellula Coscioni Torino) e Andrea Turi (coordinatore Associazione radicale Adelaide Aglietta):

“Il giorno 3 Dicembre 2021 avevamo presentato in Consiglio Regionale una petizione, ai sensi dell’art. 18 comma 4 dello Statuto, per l’eliminazione delle barriere architettoniche, come previsto dall’articolo 31 e 32 della legge 41 del lontanissimo 1986.

Diamo atto al consigliere Marin di essersi impegnato seriamente nella predisposizione della proposta di legge, coinvolgendo le associazioni a tutela della disabilità.
La presentazione della PDL è il primo, indispensabile, passo per superare l’intollerabile stallo di questi anni, di questi decenni, ed arrivare alla costruzione di una rete di Piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche (PEBA) estesa a tutti i 1200 Comuni piemontesi.

Siamo perfettamente consapevoli che il testo della PDL può e deve essere migliorato: l’esame delle commissioni competenti e poi del plenum serve a questo. Siamo come sempre disponibili a dare il nostro contributo affinché entro la fine della legislatura il Consiglio Regionale possa approvare una legge per l’abbattimento delle barriere architettoniche e superare in questo modo le condotte discriminatorie apparentemente neutre che impediscono l’accesso al nostro territorio da parte dei disabili.”

Link a PDL n. 230 “Disposizioni per l’accessibilità e l’eliminazione delle barriere architettoniche”

http://arianna.cr.piemonte.it/iterlegfo/datiiter.do?numAttoLungo=110230

Pos e commissioni bancarie, le proposte di Italia Liberale Popolare

Le polemiche sull’innalzamento della soglia a cui scatta l’obbligo di accettare pagamenti elettronici sono condite da diffusa demagogia e spirito populista, soprattutto quando si dà per assodato che il pagamento in contanti sia sotteso all’evasione fiscale e non si alloca il giusto peso all’incidenza delle spese e delle commissioni su cifre di scarsa entità.

Secondo Claudio DesiròSegretario di Italia Liberale e Popolare, “al netto che di fronte a qualsiasi tipo di pagamento, l’acquirente dovrebbe/potrebbe pretendere relativa ricevuta per assicurarsi che non vi sia possibilità di evasione fiscale, come Italia Liberale e Popolare, riteniamo sia doveroso mettere in atto misure che vengano incontro alle esigenze di commercianti e professionisti all fine di ridurre l’impatto della spese e delle commissioni sulla loro attività”,
“Per questo”, aggiunge Desirò, “proponiamo un intervento di Bankitalia per innalzare la soglia delle transazioni prive di commissioni, dai 10 Euro attuali a 25 Euro, ed una misura che trasformi in credito d’imposta le restanti commissioni fino alla soglia di 50 Euro”, conclude.
Per Alessandra GirardelloResponsabile Commercio di Lib-Pop Piemonte, “un aiuto concreto al mondo del piccolo commercio di prossimità, in un momento in cui lo stesso è messo in pesante difficoltà a causa dell’innalzamento vertiginoso delle spese fisse, tra costi energetici ed inflazione, è quanto mai necessario”.
L’impatto delle commissioni bancarie su transazioni di piccola entità pesa in modo determinante sulle attività e per questo andrebbero ridotte o azzerate per permettere un utilizzo della moneta elettronica senza inficiare pesantemente l’utile di impresa.
“Al commerciante, così come al piccolo professionista, l’utilizzo dei circuiti elettronici sarebbe utile anche per prevenire l’eccesso di contante in cassa con tutto ciò che si porta con sé, dal rischio rapina al tempo necessario per il suo successivo deposito, ma le commissione associate ne ostacolano un’accettazione più capillare”, conclude Girardello.
“Un bel gesto di vicinanza al mondo del piccolo commercio da parte del circuito bancario, potrebbe essere la decisione autonoma di aumentare la soglia priva di commissioni per i pagamenti elettronici” aggiunge Yuri BrioschiEsperto Economico di Italia Liberale e Popolare.
“In assenza di questa decisione autonoma, l’intervento di Bankitalia da un lato ed il credito di imposta dall’altro, sono misure utili a sgravare il settore di un fardello che ne appesantisce le possibilità di impresa”, conclude Brioschi.
Italia Liberale e Popolare, vicina al mondo del commercio, delle professioni e della piccola e media impresa, vuole sensibilizzare le istituzioni ad intraprendere misure atte a sostenere quei settori che sono il vero e proprio motore economico del nostro Paese.

Merlo: Sindaci e l’abuso d’ufficio, finalmente si parte per la riforma

“Finalmente decolla il percorso politico e parlamentare per rivedere il reato dell’abuso d’ufficio per
i Sindaci italiani e, si spera, anche per affrontare il progetto della riforma delle autonomie locali nel
nostro paese.

Ma, per fermarsi ai Sindaci, ci voleva la determinazione del Premier Giorgia Meloni
e del Ministro della Giustizia Carlo Nordio per recepire le indicazioni e le proposte che da tempo
avanza l’Anci a livello nazionale con il suo Presidente Decaro. Nessuno, al riguardo, vuole
ripristinare una sorta di impunità per i Sindaci ma è di tutta evidenza che gli stessi Sindaci non
possono continuare ad essere responsabili di tutto ciò che capita all’interno di un Comune. Ed è
positivo che il Ministro della Giustizia si sia reso disponibile anche per la revisione del Tuel, per
ridefinire le responsabilità precise in capo ai Sindaci. Perchè, è bene dirlo con franchezza, non si
può essere ritenuti responsabili solo perchè si ha un ruolo. Non può esistere, cioè, una sorta di
‘reato di ruolo’. E quindi, la revisione dei temi dell’abuso d’ufficio, della cosiddetta responsabilità
oggettiva di posizione, della responsabilità erariale e della sospensione dalla carica in caso di
procedimento penale rivestono un carattere di urgenza per tutti gli amministratori locali italiani.
Ora tocca al Parlamento procedere su questo tema che da troppi anni attende una risposta
concreta e convincente. Al di là dei 5 stelle, credo sia importante che tutti i partiti, e in primis i
partiti della maggioranza di Governo, confermino la propria sensibilità e il proprio impegno
nell’affrontare e nel risolvere questo endemico problema che penalizza i Sindaci e allontana gli
amministratori locali dall’impegno nei Comuni con norme profondamente ingiuste e nocive”.

Giorgio Merlo, Sindaco Pragelato, Consigliere Nazionale Anci.

Settore forestale, Valle (Pd): “Servono più risorse”

 “PER LA CURA DEL TERRITORIO E LA GESTIONE DEI BOSCHI SERVONO PIÙ PERSONALE E PIÙ ATTREZZATURE”

Il Vicepresidente del Consiglio regionale : “Vigileremo affinché la Giunta mantenga gli impegni presi”

«La tenuta dei territori, soprattutto collinari e montani, costituisce una vera e propria emergenza: occorre fronteggiare fenomeni di dissesto idrogeologico, gestire boschi e foreste, garantire condizioni di vivibilità anche nelle aree più disagiate. Un ruolo fondamentale nella cura e nella gestione del territorio è svolto dagli operatori forestali, che si trovano a lavorare in condizioni non facili sia per insufficienza del personale sia per carenza di attrezzature e di macchinari. Per questo ho sollecitato la Giunta regionale, attraverso un’Interrogazione, per avere un quadro preciso della situazione e per capire se il settore forestale sia considerato strategico per la Regione Piemonte oppure no. Secondo quanto illustrato in Aula dall’assessore Marco Gabusi, attualmente il Piemonte conta su 351 operatori forestali (229 tempi indeterminati, 122 tempi determinati). Le ultime assunzioni risalgono al 2019, mente nell’anno passato si sono stabilizzati 32 Otd. L’assessore ha promesso nuove assunzioni e/o stabilizzazioni, ma richiamando l’attenzione soprattutto alle nuove misure organizzative adottate: il nuovo Settore per la gestione dl personale attivo da febbraio, la gestione informatizzata delle presenze, la programmazione ordinata degli interventi. Sul versante delle attrezzature, risulterebbero impegnate tutte le risorse disponibili: 122mila euro per attrezzature forestali, 134mila per le macchine cingolate, 134mila per un impianto irriguo, 27mila per i Dpi. Prendiamo atto di questi numeri e degli impegni presi, ma è evidente che le risorse sul versante delle macchine e delle attrezzature non sono sufficienti a mettere i forestali in condizioni di lavorare meglio e in modo più efficace, e, senza togliere nulla all’importanza della riorganizzazione, resta fondamentale aumentare le risorse umane. Consideriamo quello forestale un settore di grande importanza e da troppo tempo trascurato. Vigileremo affinché la Giunta non venga meno agli impegni presi»: lo afferma il Vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte Daniele Valle.

Io speriamo che me la cavo

Io speriamo che me la cavo. E speriamo che se la cavino le persone a me care tra parenti, amici ed amiche. Che altro dire?
Siamo in guerra tra di noi e con altri e manco ce ne accorgiamo. La natura è in guerra con noi.  Non ne può più e si ribella. La burocrazia italiana ci odia e ci considera dei sudditi e non dei cittadini. Ora grazie ad uno studio emerito dell’Università di Torvergata a Roma si scopre che gli sprechi nella pubblica amministrazione non sono figli della corruzione della politica.  Ma per  il 75% della burocrazia inetta ed incapace. Tra tasse, alcune volte chieste ingiustamente, e magari inutili protocolli in sanità, che mettono a dura prova il nostro equilibrio mentale. Siamo stanchi, fin troppo stanchi ed esasperati. Mancano i medici di base.  Non solo nelle vallate montane ma anche nelle città come Torino.
Il perché è molto semplice: chi va in pensione non viene sostituito. Colpevolmente mi sono dimenticato di parlare della violenza sulle donne. Violenza degli uomini sulle donne.  Come se fossero le uniche responsabili dei nostri fallimenti. O anche le morti sul lavoro,  tipico di un paese non civile. Qui la tragedia non è diventata farsa, bensì disastro, solo un angosciante disastro. La politica che fa ? I politici che fanno?  Direi poco o nulla.
Si, assolutamente dopo il disastro o le morti bianche tante parole di esecrazione.  Dopo, il ritorno al più totale oblio. Mi sa che per Torino è ancora peggio.  Ora pure le dimissioni di tutto il cda Juventus. Difatto un’ammissione di colpa o certamente la consapevolezza di un radicale fallimento.
Eppure prima di Ronaldo era un gioiellino come squadra e società. Vincevano scudetti e soprattutto, in qualche modo i conti economici tornavano. Ma che c’entra Torino?
Oramai l’immagine di una Torino vincente si è offuscata, deteriorata. Sembra proprio che tutto tra burocrazia e politica, passando per gli imprenditori e i loro dirigenti, si siano dati l’appuntamento per sancire il fallimento del paese. Con la più totale incoerenza e negazione della realtà. Si produce una falsa coscienza della realtà diventando solo ed esclusivamente ideologia. Ad esempio basta cambiare ruolo per cambiare opinione sulla realtà e sul suo perché. Emblematica la politica.  Se dall’opposizione passi ad essere forza di governo diventi un altra cosa. Come chi passa all’opposizione al governo dice oggi cose che in passato non avrebbe mai detto. Anche qui mi sembra un gioco delle parti. Un Pd arroccato nel suo marasma di congresso. Dovrebbe essere un congresso rifondativo. Vedo tanti che si candidano e poca discussione sui contenuti del proprio essere. Una delle poche al di fuori del coro è Anna Rossomando. Continua a fare la spola tra Roma e Torino, tra le istituzioni, vice presidente del Senato ed il Nazareno.
Ultimamente molto presente in Barriera di Milano.  Galvanizzare questo “corpo” atrofizzato è difficile, se non impossibile, ma Anna Rossomando ci prova con tutte le sue forze.  Decisamente encomiabile.
La Frediani passa con Potere al Popolo.
I vecchi amori non si scordano mai e l’Appendino è… oramai sempre a Roma.
Per i pentastellati il territorio è zero.
Fratelli d’Italia appaiono inebetiti nel loro ruolo di governo.  Ma non rinunciano alle polemiche e giochini politici con gli alleati leghisti. Leghisti boccheggianti. Unico in palla è Giorgetti:  lui è Giorgia Meloni sono diventati gli ultimi moicani di Mario Draghi.
Aspettate , aspettate ci sono anch’io: Pichetto da Biella.  Dopo tanti sacrifici ministro a tutti gli effetti.  Nessuno pensava che questo ministro avesse la verve di volere mandare in galera i sindaci che hanno permesso l’abusivismo. Poi ha coretto il tiro.  Espressione decisamente molto forte, ma sostanzialmente corretta. Subito Salvini che replica tra i sindaci ed i burocrati , manderei i burocrati in galera.  Va beh, sceneggiate.
Tanto sia i politici come i burocrati non pagheranno mai per gli errori compiuti. Anche per questo ” io speriamo che me la cavo ” .
E non ci resta che piangere. Giusto per finire in bellezza . Con lo scetticismo d’obbligo.

PATRIZIO TOSETTO

Ruffino (Azione): “Sui trasporti meno annunci e più fatti”

Il trasporto pubblico locale ha uno sviluppo, per certi versi inevitabile, a macchia di leopardo, anche se in alcuni, ancora troppi casi non esiste. 

L’idea di ulteriori tagli è intollerabile: è uno dei pochi settori su cui bisogna, al pari della sanità, aggiungere risorse.
Inutile parlare di ambiente se il parco degli autobus in circolazione è fra i più vetusti d’Europa. Il ministro Salvini tenga bene a mente alcuni aspetti, come l’avvio di nuovi tratti di metropolitana necessari per servire le aree dove sorgono ospedali. Troppi proclami creano confusione. Sul cosa davvero farà Salvini è un mistero, parta dalle piccole cose, dal garantire i servizi essenziali. Se davvero il governo vuole contrastare il fenomeno dell’abbandono delle aree interne e dei piccoli Comuni come non considerare strategico un efficiente sistema di trasporto pubblico?

On Daniela Ruffino (Azione)

Nazione Futura: “La Casa dei conservatori Piemontesi”

Il think-tank di centro destra con i suoi vertici nazionali inaugurerà a Torino, giorno Sabato 3 dicembre 2022, alle ore 17:30 in Corso Giulio Cesare 338, “La Casa dei conservatori Piemontesi”. Presenzieranno all’evento, oltre al Presidente Francesco Giubilei, al Vicepresidente De Benedictis ed ai coordinatori territoriali, ospiti illustri e grandi amici di Nazione Futura, tra i quali spiccano i nomi del sottosegretario all’Università On. Augusta Montaruli e dell’assessore Regionale Maurizio Marrone.
Il percorso di crescita di Nazione Futura prosegue incessante. Dopo le numerose iniziative di cui è stato protagonista nel corso degli ultimi quattro anni, il circolo Torinese, sotto la guida del Vicepresidente Nazionale Ferrante De Benedictis, punta ad un sempre maggior radicamento sul territorio piemontese.
Il Vicepresidente Ferrante De Benedictis oltre a ringraziare tutti coloro che hanno permesso il raggiungimento di questo importante traguardo, dichiara: – ”La sede di Nazione Futura Piemonte nasce dall’esigenza di dare voce ad una politica matura e consapevole, offrendo così uno spazio di discussione attorno al quale coagulare idee e progetti”- e aggiunge inoltre : -”il nostro sarà un lavoro prepolitico che ci auguriamo possa essere utile al percorso che ci porterà alle prossime importanti elezioni regionali in Piemonte. Siamo certi di poter offrire un contributo di idee e di competenze utili al centro destra”-.

Amedeo Varese
Responsabile Comunicazione Nazione Futura Piemonte

Accossato interviene su Parco della Salute e futuro della sanità in Piemonte

La Cgil in questi giorni ha chiesto a gran voce che si apra un dibattito pubblico sulla costruzione del Parco della Salute e più in generale sul futuro della sanità in Piemonte. La pandemia ha evidenziato ancor di più l’importanza di avere una sanità pubblica efficiente e ci ha insegnato che i posti letto sono indispensabili e non vanno tagliati. Il sindacato ha quindi chiesto che il Parco della Salute venga costruito con soldi pubblici, sostenendo che ci siano circa 700 milioni sul capitolo dei finanziamenti statali ex-articolo 20. Bene ha fatto la Cgil a porre questi temi che sono stati ripresi e condivisi anche dal sindacato dei medici Anaao Assomed che da sempre esprime perplessità sulla scelta del Ppp, lo strumento del partenariato pubblico privato scelto per realizzare il polo sanitario torinese.

L’Assessore Icardi  ha risposto, sull’edizione locale di un quotidiano, parlando di anarchia dei numeri da parte della sinistra e dando un quadro dettagliato di come sarebbero già impegnate le risorse statali dell’articolo 20. Ha poi aggiunto che sul Parco della Salute, a gara in corso, il “dibattito pubblico” non sarebbe più ammesso dalle norme del Codice degli appalti e dall’Anac, confermando tuttavia massima disponibilità al confronto con tutti sul piano politico.

Vista  la disponibilità dell’Assessore annunciata sui giornali, durante la riunione dei capigruppo, ho richiesto, sostenuta anche dal collega del PD, un’informativa dell’Assessore Icardi in Commissione o in Consiglio regionale in modo che ci sia presto la possibilità di un confronto nelle sedi opportune.

Silvana Accossato

Capogruppo Liberi Uguali Verdi

Consiglio regionale del Piemonte