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Ambrogio (Fdi): “Anagrafi, continuano i disagi”

“BASTA PAROLE VUOTE, SI PASSI AI FATTI CONCRETI. PRESENTERÒ MOZIONE PER ISTITUZIONE
COMMISSIONE SPECIALE CHE APPROFONDISCA LA TEMATICA”
“Passano i mesi ma i torinesi continuano a dover affrontare seri problemi relativi alle anagrafi
cittadine, con tempi di attesa infiniti per fissare appuntamenti o rilascio di documenti che viene
smaltito troppo lentamente.
Il malfunzionamento del sistema è ormai insostenibile e rappresenta una vera e propria emergenza
per la città.
I cittadini hanno il diritto di accedere ai servizi pubblici rapidamente e questi devono essere efficienti
ed efficaci, ma al momento l’amministrazione non sta offrendo le risorse necessarie.
Nonostante la passerella del Sindaco Lo Russo di pochi mesi fa alle OGR, in cui veniva rappresentata
una città modello ed efficiente, dove le anagrafi funzionavano a pieno regime, nulla è in realtà
cambiato, anzi il quadro generale è sicuramente peggiorato. I cittadini chiedono risposte concrete,
ebbene, se non riuscirà il Sindaco Lo Russo o l’Assessore Tresso a darle, è opportuno utilizzare uno
degli strumenti nella disponibilità del Consiglio comunale. A questo proposito, presenterò una
mozione istitutiva di una commissione consiliare speciale a composizione sia tecnica che politica, in
modo da approfondire propriamente il tema e valutare le azioni necessarie per risolvere il problema”.
Così Paola Ambrogio, Senatore di Fratelli d’Italia e Consigliere comunale di Torino.

Presta (PdF):«sensibilizzare sul “consenso informato” per la libera educazione dei figli»

Riceviamo e pubblichiamo

«Dal 20 febbraio parte in tutta Italia la campagna di sensibilizzazione sul “consenso informato” per la libera scelta dei genitori circa l’educazione dei loro figli»

Il Popolo della Famiglia-Piemonte segnala che dal 20 febbraio è partita una campagna informativa principalmente tramite manifesti murali e distribuzione di volantini.
«Intendiamo sensibilizzare i genitori circa la propaganda ideologica genderistica imposta nella scuola italiana tramite la legge 107/2015, su ispirazione di normative europee. I genitori che non la condividessero possono evitarla ai loro figli, tramite il “consenso informato”da firmare e consegnare presso la segreteria della scuola – dichiara Lucianella Presta, coordinatore regionale del PdF- I ragazzi saranno in tal modo esentati dalle attività extracurricolari non condivise dai genitori, che sono di diritto i primi educatori dei loro figli.
ll modulo si può anche scaricare dal manifesto tramite QR code e va consegnato alla segreteria della propria scuola, in conformità alla Nota Ministeriale n. 19534 del 20-11-2018, la quale precisa che “tutte le attività didattiche inserite nel PTOF devono essere portate tempestivamente a conoscenza delle famiglie, soprattutto se non rientrano nel curricolo obbligatorio, incluse quelle inserite nell’ampliamento dell’offerta formativa”, per le quali è prevista la richiesta del consenso dei genitori (art. 9 O.P.R.M. 275-1999)».
« Secondo l’ideologia gender- continua Presta – il sesso, maschile o femminile al momento della nascita, cessa di essere un inequivocabile dato di fatto, e diviene una scelta della persona. Si tratta di una visione che, effettivamente, compromette le fondamenta antropologiche della nostra civiltà. Denunciamo l’ideologia invasiva della Commissione Europea in campo etico, e ci appelliamo al Premier Giorgia Meloni, affinché affermi la sovranità del nostro Paese e respinga al mittente di Bruxelles le indebite ingerenze, come aveva peraltro promesso prima delle elezioni, impegnando il suo partito a cancellare “la Buona Scuola” renziana, che è stata mantenuta in vigore dai successivi Governi Conte e Draghi».
Non vogliamo che accada in Italia quanto accaduto in Spagna con la cosiddetta “legge trans”.
Lucianella Presta (PdF Piemonte)

Italia Liberale Popolare, una proposta fiscale per il ceto medio

Il nostro Paese sta affrontando un contesto economico e sociale sempre più preoccupante: i dati economici disegnano una piramide sociale che si allarga verso la base, confermando un impoverimento generale e, per questo motivo, risulta ancora più urgente mettere mano ad una profonda Riforma Fiscale, per ridare fiato e capacità di spesa alle Famiglie Italiane.
“Da molti anni, anzi troppi, si parla di possibili proposte di Riforma, senza che vengano mai realmente portate a termine: i dati economici attuali, e la situazione generale tra Inflazione, Aumento di Tassi e Tariffe, Crisi Energetica ed Instabilità Internazionale rendono ancora più urgente la necessità di interventi profondi a sostegno dell’economia del nostro Paese. Primo fra tutti, una Riforma Fiscale che liberi risorse di spesa per tutti gli italiani, a partire da quel Ceto Medio di cui la politica non si occupa da anni”, così Claudio DesiròSegretario di Italia Liberale e Popolare, introduce la proposta di Riforma Fiscale elaborata dall’Associazione.
Stando ai dati estrapolati dalle ultime dichiarazioni dei redditi disponibili, su 41 milioni di contribuenti solo 5 milioni di essi, da soli, si caricano il 60% dell’ Irpef versata.
Inoltre, solo il 13% dei lavoratori dichiara più di 35k all’anno.
Le possibili cause di questa situazione sono due: stipendi che non crescono da 30 anni ed evasione fiscale.
“In uno scenario simile, quali possono essere le soluzioni? Si devono percorrere 2 strade parallele: minor pressione fiscale e lotta all’evasione. Sul primo punto, la nostra idea è quella di 4 aliquote Irpef per tutti i lavoratori: un minimo esente fino a 10 mila Euro, 23% fino ai 28 mila, 27% fino a 50 mila e 40% dai 50 mila in su”, così Yuri BrioschiEsperto di Economia e Finanza di Italia Liberale e Popolare.
“Nella nostra proposta di Riforma dovrebbe essere anche abbassata la soglia della flat tax a 50k per eliminare la sperequazione tra lavoro autonomo e dipendente. A fianco della riduzione della pressione fiscale, risulta evidente la necessità del rafforzamento della lotta all’evasione: il tax gap ad oggi è al 18,5%,mentre l’obiettivo PNRR è di portarlo al 15,8%”, conclude Brioschi.
Italia Liberale e Popolare continua sulla strada delle proposte concrete, sia territoriali che nazionali, con una visione distante dall’approccio demagogico ed ideologizzato per portare avanti soluzioni complesse ai problemi complessi che il nostro Paese affronta.
“Mai come oggi la politica deve tornare ad essere concreta, per occuparsi davvero delle istanze del Paese. Ringrazio Yuri ed il suo gruppo di lavoro per questa ennesima proposta che va nella direzione di una maggior attenzione verso quel Ceto Medio bistrattato, impoverito e di cui non ci si occupa da troppo tempo”, conclude Desirò.

Parco Salute, Ambrogio (Fdi): “Il Comune ha predisposto analisi di impatto?”

“NOMINA COMMISSARIO STRAORDINARIO TASSELLO FONDAMENTALE”

“La nomina del commissario straordinario per la realizzazione del Parco della Salute, della Ricerca e dell’Innovazione di Torino è tassello fondamentale nell’azione di rilancio del progetto. Si tratta di un motivo di orgoglio, con il Governo che ha dimostrato grande sensibilità e risolutezza nel rispondere positivamente alle condivisibili sollecitazioni della Regione Piemonte e del Presidente Cirio”.
Così Paola Ambrogio, Senatore di Fratelli d’Italia e Consigliere Comunale di Torino, che aggiunge: “Un’opera imprescindibile per Torino e per i nostri territori che, giustamente, merita l’applicazione del ‘modello Genova’: grazie al commissario, con funzioni di stazione appaltante, si potrà accelerare verso la cantierizzazione dell’opera. Un cambio di marcia che, spero, possa trovare pronto il Comune di Torino: la ricollocazione avrà prevedibili effetti sul tessuto economico-commerciale direttamente o indirettamente legato all’attuale Città della Salute. L’amministrazione ha elaborato un’analisi di impatto per gestire al meglio il processo?
In ogni caso, è necessaria l’attivazione di un tavolo permanente che unisca tutti i soggetti coinvolti – dalla Regione all’azienda ospedaliera, dalle associazioni ai commercianti della zona – in modo da poter affrontare questa sfida nel miglior modo possibile”.

Parco della salute, Corsini Commissario

Intesa tra Regione e Governo sul nome che ora sarà formalizzato da un decreto del presidente del Consiglio Meloni

È giunta in queste ore la lettera del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Alfredo Mantovano con la richiesta di intesa sul nome scelto come commissario per l’espletamento delle attività di progettazione, di affidamento e di esecuzione dei necessari interventi per la realizzazione del Parco della salute, della ricerca e dell’innovazione di Torino.

È l’avvocato dello Stato Marco Corsini, che ha il parere favorevole della Regione Piemonte essendo stato proposto dal presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio in accordo con la Cabina di monitoraggio per il Parco della Salute di cui fanno parte anche il Comune di Torino, la Prefettura, l’Università e il Politecnico di Torino e la Città della Salute, che è anche l’attuale stazione appaltante di cui le funzioni passeranno ora in capo al commissario.

Sarà adesso il presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni a procedere con un proprio decreto alla formalizzazione della nomina.

“Siamo molto fiduciosi perché l’avvocato Corsini è un professionista di altissimo livello e siamo certi che metterà la sua competenza a servizio della realizzazione di un’opera di importanza enorme, non solo per il Piemonte ma per tutta l’offerta sanitaria del nostro Paese – sottolineano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi -. Ringraziamo il Governo per aver dimostrato immediatamente attenzione su questo tema e aver accolto la nostra richiesta di una figura con poteri speciali, perché in un momento in cui i rincari delle materie prime e dell’energia stanno creando problemi a ogni tipo di cantiere poter contare su un commissario con poteri straordinari è fondamentale per andare avanti”.

Merlo: Popolari in campo per una nuova Margherita al Centro

“Dal convegno di ieri a Torino, e in vista della Convention Nazionale di sabato prossimo al Parco dei Principi a Roma che riunirà tutti i comitati regionali Popolari, è partito il progetto della ‘ricomposizione’ politica ed organizzativa dell’area Popolare e cattolico sociale per contribuire, con altre culture politiche e altri movimenti, alla formazione di un partito che sappia declinare una vera ed autentica ‘politica di centro’. E durante il confronto a più voci di Torino è emersa con forza la necessità di riscoprire e rilanciare la cultura popolare e, al contempo, rafforzare il ruolo e la mission di un ‘centro’ dinamico, innovativo, moderno e riformista

Ma, per centrare questo obbiettivo, è sempre più indispensabile costruire un partito che sia autenticamente plurale, democratico al suo interno e realmente riformista. Dopodichè si deciderà sulla collocazione politica dell’area Popolare nello schieramento politico nazionale. Ma, al momento, quel che conta è definire l’identità culturale e il progetto politico dei Popolari che devono uscire da una situazione, come quella contemporanea, puramente ornamentale e del tutto ininfluente all’interno di alcuni partiti. Compreso, e soprattutto, all’interno del Partito democratico.
E il partito di centro, riformista, plurale e con una vera cultura di governo non può che guardare all’esperienza della Margherita. E non, come ovvio e scontato, per replicare quel partito ma perchè il ‘metodo’ che caratterizzava il profilo di quel partito era quello di un soggetto politico culturalmente plurale, democratico al suo interno e riformista nella proposta politica. E quindi basta con i partiti personali, con i cartelli elettorali e con i partiti che coltivano un altro progetto politico e culturale. Al centro, oggi, serve un partito che riproponga quel metodo. E la presenza e il contribuito dei Popolari, importante in molte altre stagioni storiche e politiche del nostro paese, può essere ancora una volta decisivo per la qualità della nostra democrazia e per battere quella radicalizzazione del conflitto politico che poi, inesorabilmente, sfocia nel ‘bipolarismo selvaggio’ e nella logica degli ‘opposti estremismi’. Come è puntualmente capitato in questi ultimi anni.
Una nuova, aggiornata e rivista Margherita per ridare spazio alle culture riformiste da un lato – tra cui, e soprattutto, quella cattolico popolare – e dar vita ad un partito, dall’altro, autenticamente democratico e schiettamente plurale al suo interno”.

Giorgio Merlo, Presidente Pop-Popolari Piemonte. 

Giachino (FdI): La logistica in Piemonte può e deve crescere di più

nell’interesse dell’economia piemontese

I dati di Banca d’Italia sulla logistica piemontese, meno sviluppata di quella nazionale sono stati il punto di partenza del primo incontro del Gruppo regionale logistica di Fratelli d’Italia organizzato ieri dal nuovo responsabile  Mino Giachino nella sede di via Nizza. Sviluppare maggiormente la logistica piemontese forti della sua posizione strategica dietro i porti liguri e punto di passaggio verso Francia e Svizzera, è un obiettivo strategico per ottenere le massime ricadute economiche della costruzione del Terzo Valico e della TAV. Se cresce una logistica competitiva crescerà maggiormente la economia di una Regione che paga le conseguenze del calo industriale di Torino.
Giachino ha annunciato di aver iniziato un giro d’orizzonte con i più importanti operatori piemontesi per arrivare a definire proposte da presentare al Presidente Cirio al più presto.
Nei prossimi giorni una delegazione guidata dall’on. Fabrizio Comba e da Mino Mino Giachino visiterà il cantiere della TAV e del Terzo Valico

Marco Fontana (Fi): “Solidarietà a Montaruli e rispetto delle istituzioni, ma la politica si difenda”

Il sapore di tutto il processo ha tanto di politico e ideologico e ben poco di ricerca della verità processuale. La sensazione è che la morte di Angelo Burzi non sia ancora servita ad attivare le coscienze”

Piena solidarietá ad Augusta Montaruli. Comprendo il rispetto delle istituzioni ma è dovere della politica resistere e difendersi in ogni sede e luogo. Le sentenze si rispettano ma si ha per fortuna ancora il diritto di commentarle e sull’inchiesta di Rimborsopoli pesa come un macigno il doppiopesismo utilizzato. Anche sotto il profilo del diritto permane un’ampia zona grigia e dubbi sull’interpretazione utilizzata per le condanne. Il sapore di tutto il processo ha tanto di politico e ideologico e ben poco di ricerca della verità processuale. La sensazione è che la morte di Angelo Burzi non sia ancora servita ad attivare le coscienze”. Ad affermarlo il coordinatore cittadino di Forza Italia a Torino Marco Fontana.

Montaruli si dimette: “Sono certa della mia innocenza”

Augusta Montaruli, torinese, esponente di spicco di Fdi a livello nazionale  si è dimessa da sottosegretario all’Università, dopo la condanna definitiva in Cassazione per l’uso improprio dei fondi dei gruppi consiliari del Piemonte negli anni dal 2010 al 2014, la cosiddetta “rimborsopoli”, quando era consigliera regionale. “Ho deciso di dimettermi dall’incarico di Governo – commenta – per difendere le istituzioni certa della mia innocenza”.

Bonaccini “mister preferenze” alle primarie Pd nella Città Metropolitana

Stefano Bonaccini, con 1.820 voti, è il più votato tra i candidati alle primarie del Partito Democratico nella Città Metropolitana di Torino.

Il governatore  della Regione Emilia-Romagna ha ottenuto  il 53,86%, Elly Schlein, il 31,81% (1.075 voti), Gianni Cuperlo il 13% (436 voti) e Paola De Micheli l’1,42% (48 voti).

Questi i risultati definitivi delle riunioni di circolo. Nel territorio della Città Metropolitana di Torino hanno partecipato al voto 3.399 iscritti.