politica- Pagina 187

Governo, Ruffino: dopo i proclami, i fatti

     Il centrodestra ha vinto con i proclami, ora deve convincere gli italiani con i fatti. Il passaggio dalla campagna elettorale al governo del Paese è un abisso in cui si può precipitare oppure superare, rinnegando ogni punto e virgola delle promesse farlocche della propaganda. Adesso è finita la solfa sull’abolizione della legge Fornero, sulle dentiere gratis agli anziani, sulla flat tax al 23 o al 15% o “a chi offre di meno”. Meloni ha mostrato, dai primi exit poll, di aver colto il mutamento radicale di scena e la parola “responsabilità” è quella che più ricorre nelle sue rare dichiarazioni.

     Diciamo pure che “la pacchia è finita” ma non per l’Europa, bensì per un centrodestra che si ritrova, molto frastornato, ad assumere le redini del governo in una condizione drammatica per l’Italia e per l’Europa. Dominare le pulsioni demagogiche dei suoi alleati è il primo, difficile compito a cui è attesa Meloni. Le insidie maggiori verranno per lei da Forza Italia e Lega, al di là degli equilibri di potere che si costruiscono. In Azione troverà un’opposizione ferma ma dialogante, pronti a sostenere le misure che riterremo utili per il Paese, e altrettanto pronti a contrastare con determinazione qualsiasi provvedimento dovesse mettere a rischio il già precario equilibrio della finanza pubblica o lo stato dei diritti. Nessuna insidia verrà a Meloni dalle altre opposizioni, troppo impegnate a guardarsi l’ombelico.

on. Daniela Ruffino (Azione)

Stellantis, Grimaldi (Verdi Sinistra): Piemonte fuori da crisi solo con centro mobilità sostenibile

Non solo auto elettrica e riciclo, ma trasporto collettivo e fotovoltaico.

“Nei primi 9 mesi del 2021 in Piemonte sono state autorizzate 201,7 milioni di ore di cassa integrazione: 7 volte il numero del 2019 e il 9% in più del 2010. Il nord produttivo è in crisi profonda da ben prima della pandemia e credo sia ormai chiaro che senza produzione un territorio muore. Se Mirafiori dovrà essere il nuovo hub del riciclo e polo dell’elettrico per Stellantis, dovremo presto comprendere il quadro occupazionale non solo degli stabilimenti ma anche dell’indotto: come verrà convertita la componentistica? C’è ancora la possibilità di attrarre parte dell’indotto dentro lo stabilimento di Mirafiori? Servono nuove assunzioni di giovani per dare continuità e prospettive allo stabilimento – dichiara il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi, appena eletto alla Camera con Alleanza Verdi Sinistra, Marco Grimaldi, a seguito delle comunicazioni del Presidente Cirio in seduta di Commissione III-VI sulla situazione di Stellantis.

“Al contempo, se immaginiamo una nuova mobilità non solo elettrica ma anche intermodale e condivisa e un Piemonte che sia centro della mobilità sostenibile, dovrà far parte della trasformazione anche Iveco, con il ritorno a Torino della produzione dei bus elettrici, a partire dalle batterie” – prosegue Grimaldi. – “Così come sarà fondamentale ragionare sulle infrastrutture, per arrivare davvero a 10 milioni di veicoli e 100mila punti di ricarica, e capire come le grandi aziende partecipate che gestiscono energia e rifiuti entreranno in questo processo, adeguandosi maggiormente a un futuro di economia circolare. Infine: credo che i tetti di Mirafiori dovrebbero essere interamente coperti da pannelli fotovoltaici, affinché la transizione sia davvero completa e quindi anche energetica”.

Fissolo (Moderati): “Il Po ha bisogno di risposte urgenti”

Da troppo tempo manca una progettualità chiara. Si avvii subito un percorso per dare un’identità precisa al nostro fiume.

Sono passati 6 anni dal naufragio di Valentino e Valentina, i due battelli che allietavano turisti e cittadini torinesi scorrendo nelle acque del nostro fiume e regalando punti di vista inaspettati sulla città.
Da quel giorno, al Po è mancato qualcosa, e qualcosa è mancato a Torino.
La storia della nostra città è ricca di attività svolte su e nel fiume, da quelle remiere alle sportive in generale, alle turistiche; purtroppo la terza opzione è ancora in attesa di essere rinvigorita.
Noi oggi siamo a un bivio: il cambiamento climatico di certo non aiuta nel prevedere come reagirà il fiume nel corso dei prossimi anni ma possiamo certamente pensare a una progettualità che comprenda la globale tutela ecologica del corso e una navigazione che vada oltre la diga Michelotti, magari fino a Sassi, vicino alla dentera di Superga.
Il Po è natura e sport; può essere anche turismo.

Simone Fissolo

Capogruppo dei Moderati

Tav, Giachino a Giovannini: l’Italia non disperda i fondi europei

 PER LA TRATTA NAZIONALE 

 
Premesso che l’Europa ha contribuito con propri fondi solo alla costruzione delle tratte internazionali (i tunnel come la TAV) della Nuova Rete AC che collegherà come una Metropolitana tutta l’Europa tanto è vero che il Terzo Valico , snodo fondamentale del Corridoio Genova Rotterdam e che si trova tutto in territorio italiano , è stato finanziato tutto dallo Stato Italiano.
Dopo le Grandi Manifestazioni SITAV del 10 Novembre 2018 e Gennaio 2019 e in vista della votazione della Mozione Notav dei 5 stelle , la Commissione europea si dichiarò disponibile a finanziare una quota della tratta italiana , Bussoleno- Torino.
La dichiarazione di Paolo Foietta , presidente della Commissione intergovernativa della Torino- Lione, conferma i ritardi sull’opera prodotti non solo da Toninelli ma anche dal governo giallorosso , Ministro Demicheli, e anche i tempi lunghi del Ministeo GIOVANNINI , un grande ambientalista che dovrebbe invece velocizzare un’opera che vuole  trasferire il traffico merci e passeggeri dalla strada alla rotaia.
La causa dei ritardi non è la crisi del Governo Draghi perché nella ordinaria amministrazione di un Ministro ci sta l’interesse nazionale e cioè fare tutto ciò che serve per ottenere l’ulteriore miliardo che potrebbe arrivare dall’Europa per la costruzione di un’opera fondamentale non solo per Torino ma per tutto il Paese come dimostra anche l’intervista data stamane a il Secolo XIX dal Ministro della Lituania.
A nome dei 40.000 che scesero pacificamente in piazza a favore della TAV , e che hanno il merito di aver persuaso l’Europa a cambiare la linea di finanziamento delle Reti TEN-T , chiedo al Ministro GIOVANNINI di fare tutte le cose che servono affinche’ l’Italia possa ricevere dall’Europa questo miliardo di euro aggiuntivo.
 
Mino GIACHINO 
SITAV SILAVORO

Congresso Associazione Pannella, le nuove cariche

Si sono conclusi ieri a Torino, al Centro “Mario Pannunzio” i lavori del IV Congresso dell’Associazione Marco Pannella di Torino.

I lavori, aperti dal saluto del Presidente della Regione Alberto Cirio e introdotti dal Prof. Pier Franco Quaglieni, Direttore del Centro Pannunzio, si sono svolti alla presenza di numerose personalità di diverse organizzazioni e movimenti politici di Torino e del Piemonte ed esponenti dell’opposizione democratica iraniana, venezuelana, tibetana, e dei cittadini di Hong Kong.

Durante i lavori Mario Barbaro membro della Segreteria del Partito Radicale non si è ricandidato alla carica di Coordinatore.

Eletti i nuovi organi: Sergio Rovasio è stato confermato Presidente. Daniele Robotti confermato Tesoriere, Il nuovo coordinatore dell’Associazione Daniele Iglina.

L’Associazione, che ha approvato la nuova mozione annuale con l’impegno a continuare a dare priorità ai temi del Partito Radicale sui temi della riforma della Giustizia, della difesa e promozione dei Diritti Umani e i Diritti Civili, e sui temi che da sempre caratterizzano l’impegno dei Radicali: Antiproibizionismo, diritti dei carcerati, riforma complessivo del sistema penitenziario. Nella mozione congressuale si ripropone anche l’impegno alla lotta alla fame nel mondo e dei temi transnazionali in particolare sul Tibet, sulla lotta alle dittature che violano costantemente i diritti umani dei propri popoli, Iran, Cina, Russia, Venezuela.

Nella foto: Marco Pannella con il professor Pier Franco Quaglieni

Fermata Frecciarossa, Colomb (Fi): successo per economia e turismo in Alta Val di Susa

Frecciarossa Milano-Parigi è ufficiale da dicembre una fermata in Alta Val di Susa a Bardonecchia

Il nuovo Frecciarossa Milano-Parigi dal prossimo dicembre è ufficiale fermerà in Alta Val di Susa alla stazione ferroviaria di Bardonecchia. Finalmente è arrivato il via libera alla Regione Piemonte lo scorso 28 settembre dopo una lunga e complessa trattativa con Trenitalia.

“È un grande risultato di cui vado personalmente fiero e orgoglioso – spiega Alberto Colomb esponente di Forza Italia che è stato grande sostenitore dell’iniziativa dal dicembre 2021 quando è partito il nuovo collegamento ferroviario ad alta velocità Milano-Parigi, con interlocuzioni dirette ai vertici nazionali di Trenitalia per chiedere di istituire una fermata del Frecciarossa in Alta Val di Susa. “Ringrazio il Governatore Alberto Cirio, l’assessore regionale ai Trasporti Marco Gabusi (FI) per il loro fondamentale appoggio e supporto dopo una lunga e delicata trattativa che ha visto protagonista la Regione Piemonte con numerose interlocuzioni e incontri con i vertici nazionali di Trenitalia. Non è stata semplice, confesso che ci sono stati momenti in cui sembrava impossibile portare a casa le nostre richieste ma alla fine l’abbiamo vinta la partita. Un successo straordinario per l’economia e per la promozione turistica dei comprensori di Bardonecchia e Vialattea che siamo sicuri porterà maggiori flussi turistici e maggiori collegamenti alle numerose località turistiche di villeggiatura dell’Alta Val di Susa e che le renderà ancora più attrattive e competitive a livello europeo e internazionale”.

Dago e Stecco (Lega): “Al lavoro con il neo Commissario Montani”

“Come Consiglieri regionali eletti nelle file della Lega nella XI legislatura nella provincia di Vercelli, intendiamo augurare buon lavoro al neo Commissario provinciale  Montani mettendoci a disposizione per tutte le attività future. Siamo e resteremo a disposizione del nostro partito e del Segretario regionale Molinari, nell’intento di rilanciare l’azione della Lega, continuando il lavoro sinora fatto collaborando in modo sinergico con i tanti nostri amministratori, sostenitori e militanti per un impegno continuo al servizio dei cittadini e della crescita del territorio”.

Così in una nota i Consiglieri regionali della Lega Salvini Piemonte Angelo Dago e Alessandro Stecco.

Al Centro Pannunzio il congresso dell’Associazione Marco Pannella

Si terranno domani, domenica 2 ottobre presso il Centro Pannunzio di Torino, Via Maria Vittoria, 35/H i lavori del IV Congresso dell’Associazione Marco Pannella di Torino, i lavori si svolgeranno dalle 9.30 alle 13.

Ai lavori, presieduti da Sergio Rovasio e Mario Barbaro, Presidente e Coordinatore dell’Associazione Marco Pannella, parteciperanno tra gli altri, il Direttore del Centro Pannunzio Pier Franco Quaglieni, l’Avv. Bruno Segre, Angelo Pezzana, già parlamentare radicale, Gianpiero Leo, Vice Presidente Comitato Diritti Umani Regione Piemonte, avvocati, giuristi, e personalità di diverse organizzazioni politiche di Torino e del Piemonte.
I temi dei lavori, ai quali parteciperanno diversi avvocati e giuristi, riguarderanno le lotte che da sempre l’Associazione Marco Pannella insieme ad altre personalità e organizzazioni, in primis il Partito Radicale, promuovono localmente a Torino e in Piemonte: Giustizia giusta, Carceri, Diritti Umani, Diritti Civili, Antiproibizionismo, Libertà e Democrazia e Informazione.

I lavori saranno aperti dal saluto del Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio e da una introduzione del Prof. Pier Franco Quaglieni, Direttore del Centro Pannunzio.
In apertura si terrà un ricordo di Gianfranco Spadaccia a cura di Sergio Rovasio.

Previsti gli interventi di:

– Irene Testa e Maurizio Turco, Tesoriera e Segretario del Partito Radicale Nonviolento, Transnazione e Transpartito
– Avv. Bruno Segre;
– Angelo Pezzana, Fondatore del Fuori, già parlamentare Radicale;
– Claudio Desirò, Segretario nazionale di Italia Liberale e Popolare;
– Gianpiero Leo, Vice Presidente Comitato Diritti Umani Regione Puemonte, Portavoce del movimento intercofessionale Noi siamo con Voi;
– Valter Vecellio, direttore di Notizie Radicali e Proposta Radicale;
– Rita Bernardini, Presidente di Nessuno Tocchi Caino
– Albero Nigra, già parlamentare;
– Yoosef Lesani, Associazione Iran libero e democratico;
– Caterina Simiand;
– Tseten Longhini, Presidente Comunità tibetana in Italia;
– Edoardo Fiammotto, Scuola di Liberalismo;
– Simona Giannetti, Avvocato, Consigliere Generale del Partito Radicale, Comitato Promotore Referendum Giistizia;
– Pier Paolo Segneri, scrittore e regista;
– Avv. Gianluca Pescatori, Comitato Referendum Giustizia
– Avv. Fabio Fracon;
– Patrizia De Grazia, Associazione Adelaide Aglietta;
– Blanca Bicerno, Associazione Airesven;
– Avv. Davide Mosso;

Il programma dei lavori prevede:
– ore 9.30 apertura dei lavori con il saluto del Direttore del Centro Pannunzio Prof. Pier Franco Quaglieni;
– Intervento in ricordo di Gianfranco Spadaccia e Relazione del Presidente Sergio Rovasio;
– ore 9.45 intervento relazione del Coordinatore Mario Barbaro
– ore 10 intervento relazione del Tesoriere Daniele Robotti;
– ore 10.15 interventi degli ospiti e saluti esterni
– ore 11,45 Dibatttito generale (apertura iscrizioni a parlare dalle ore 9.30 presso il tavolo della presidenza);
– ore 12 proposte delle candidature per il nuovo anno associaativo e illustrazione
– ore 12.30 inizio procedure statutarie di eventuali proposte di modifica dello Statuto, illustrazione della Mozione congressuale, eventuali proposte di emendamento e relative votazioni della relazione del Tesoriere, degli emendamenti e della mozione generale e dei nuovi organi (Presidente, Coordinatore e Tesoriere).
– ore 13 conclusione dei lavori con l’elezioni degli organi dell’Associazione;
Invitiamo a preannunciare la propria partecipazione all’email:
radicaliprpiemonte@gmail.com

Medici in montagna 1/ : Avetta (Pd): riprendere progetti di Chiamparino

«La mancanza di medici di base nelle valli e nei piccoli Comuni è un’emergenza che non scopriamo certo ora, esiste da anni e su tutto il territorio nazionale. Più volte, quando ero Presidente di ANCI Piemonte, ho incontrato l’allora assessore alla Sanità Antonio Saitta, per trovare soluzioni a una carenza che penalizza tante famiglie nelle zone di montagna e di collina. Non solo si era riusciti ad ottenere risorse per finanziare borse di studio supplementari per i medici di famiglia, ma erano stati avviati interessanti progetti sperimentali in collaborazione con i Comuni (che mettevano a disposizione i locali per gli ambulatori) e studiati meccanismi incentivanti. Mi chiedo perché la Regione Piemonte non abbia voluto dare seguito a quanto fatto durante la Giunta Chiamparino. Si riparta da questi progetti sperimentali e si investa concretamente nella medicina territoriale, a cominciare dagli infermieri di comunità per arrivare alla telemedicina e alla diagnostica a domicilio. Molto è stato avviato in questo campo, ma, anziché ostinarsi a disfare il lavoro dei predecessori (come Cirio e Icardi hanno fatto nell’edilizia sanitaria, per cui oggi non c’è in cantiere nessun nuovo ospedale), bisognerebbe avere l’umiltà e la lungimiranza di riconoscere quanto di buono e utile è stato fatto e proseguire in quella direzione».

Alberto AVETTA, consigliere regionale Pd

Medici in montagna / 2 Merlo: adesso servono misure di emergenza 

“La garanzia e il mantenimento di un presidio sanitario nei territori montani è, oggi, la vera priorità per evitare la progressiva ed inarrestabile fuga dalla montagna da un lato e un profondo disservizio dall’altro. Se dobbiamo ringraziare la direzione dell’Asl TO 3 per la sensibilità e l’impegno dimostrato sino ad oggi per evitare l’assenza di medici nei territori montani, malgrado le oggettive difficoltà causa la sostanziale indisponibilità dei suddetti medici di recarsi in quei territori, non possiamo non evidenziare che siamo giunti ad un bivio. E cioè, o la direzione sanitaria di riferimento, o la Regione devono, stante le attuali difficoltà, assumere una iniziativa concreta – seppur nel rispetto delle leggi e dei relativi regolamenti di settore – che sia in grado di precettare il personale medico affinchè proprio i territori montani non siano pesantemente penalizzati dalle ‘non’ scelte dei medici di svolgere la loro professione in montagna.

Una iniziativa, cioè, che non esponga questo tema alla pura casualità o alla fortuna. Com’è capitato recentemente al Comune di Pragelato con la scelta, all’ultimo minuto utile, del Dott. Francis Dongmo di lavorare nella nostra comunità. Il problema, com’è ormai evidente a tutti, riguarda quasi tutti i territori montani. Per questi motivi, e di fronte ad una situazione emergenziale, non si può che affrontarla con strumenti eccezionali e altrettanto emergenziali. In discussione infatti, c’è il futuro della permanenza delle persone nei territori montani e, soprattutto, la garanzia di essere curati per l’attuale popolazione residente. Che, come tutti sanno, in molti casi è particolarmente anziana e che richiede, di conseguenza, maggiori cure e attenzione da parte del personale medico”.

Giorgio Merlo, Sindaco Pragelato, Consigliere Nazionale Anci.