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Consiglio regionale, appello a Francesco: no alla guerra

“Le rivolgiamo questo appello in quanto uomini e donne di ogni appartenenza politica e religiosa, con storie diverse e convinzioni anche divergenti su singoli temi, ma uniti nell’angoscia per ciò che la guerra in corso rappresenta”. Queste le parole dell’appello al Papa firmato da tutte le forze politiche dell’Assemblea.
“Ho raccolto una sollecitazione del Comitato regionale per i Diritti Umani affinché Papa Francesco, con la sua voce autorevole, si faccia tramite verso le diplomazie internazionali per una rapida soluzione del conflitto tra Russia e Ucraina e il raggiungimento della pace in Europa”, spiega il presidente del Consiglio regionale e del Comitato Stefano Allasia.
L’appello prosegue con la preoccupazione per la popolazione ucraina “sottoposta ormai da tempo a gravi sofferenze. È  diventato chiaro a tutti che il conflitto in corso ha una portata ben più ampia. È come se i frammenti di ciò che Lei chiamava “guerra mondiale a pezzi” si fossero unificati, e oggi noi abbiamo un conflitto aperto tra le maggiori potenze per la supremazia. Mai come in questo momento il mondo è stato vicino al baratro. E, anche se non si dovesse giungere ad azioni estreme, vaste aree del mondo possono essere investite dalle conseguenze economiche di ciò che accade. In particolare sulla nostra Europa è in procinto di abbattersi una crisi senza precedenti in questo dopoguerra, con grave devastazione del tessuto sociale”.

Giachino: “Le dimissioni della Sindaca di Bussoleno sono una sconfitta dei NOTAV”

“Perché senza la TAV ci perdono la Val Susa e l’Italia”

 
Le dimissioni di Bruna Consolini , sindaco di Bussoleno, importante Comune della Valle di Susa contro le proteste dei NOTAV rispetto alla convenzione affinché il Comune ricevesse i soldi delle compensazioni per la costruzione della TAV, sono una sconfitta dei NOTAV che dimostrano anche in questa occasione di essere contro il Bene Comune o l’interesse della Valle di Susa.
Lo Stato che compensa i Comuni nei quali passa un’opera di interesse nazionale come la TAV fa il suo dovere perché il 7 Agosto 2019 il Senato a stragrande maggioranza boccio’ la Mozione NOTAV dei cinque stelle . Costruire la TAV significa rilanciare la economia di una Nazione che negli ultimi 20 anni è stata ultima in Europa per tasso di crescita cosicché il PIL pro capite del Piemonte è sceso da 120/100 (media della Europa a 27) del 2003 ai 100/100 di oggi. L’Italia negli ultimi vent’anni si è mangiata cioè la ricchezza frutto dei primi quarant’anni del dopoguerra.
Senza sviluppo non ci saranno nuovi posti di lavoro veri e gli effetti depressivi li vediamo nelle nostre periferie e nella Bassa Valle. Non a caso Papà Paolo VI diceva che “lo sviluppo è il nuovo nome della Pace”.
La posizione dei NOTAV, ora è chiaro, è contro lo sviluppo e contro la creazione dei nuovi posti di lavoro. Un Movimento che dopo le dichiarazioni dell’ex Premier Conte, secondo il quale la TAV si farà’, ormai non ha più rappresentanza in Parlamento. Questa vicenda dimostra quanto sia indispensabile accelerare i lavori della TAV e delle altre infrastrutture ferroviarie il modo più certo per spostare il trasporto dalla strada alla rotaia e diminuire inquinamento e incidentalità stradale.
Lo chiedo a nome dei quarantamila che quattro anni fa domani scesero in piazza Castello a Torino contro la Decrescita economica e sociale.
Mino GIACHINO
SITAV SILAVORO

I referenti di Europa Verde nel Vco

I co-portavoce regionali di Europa Verde – Verdi Piemonte annunciano la nomina dei due referenti di Europa Verde per la provincia del Verbano – Cusio – Ossola si tratta di Monica Valenti e di Fortunato Vitello.

Monica Valenti ha 41 anni è un’insegnante, sposata e madre di due figlie. Nata e cresciuta a Omegna, vive a Verbania dal 2016. Laureata in lingue e letterature straniere e diplomata in flauto traverso. Impegnata da sempre nell’associazionismo culturale e sociale. Ritiene la questione ambientale la priorità politica e ineludibile dei nostri tempi.

Fortunato Vitello di 38 anni nato a Palermo, laureato in Giurisprudenza, presta servizio come Funzionario del Ministero della Giustizia a Verbania, dove si trasferisce nel 2018, impegnato sin da giovanissimo nei movimenti studenteschi e universitari della città di Palermo, facendosi sempre promotore di valori quali l’antimafia, la tutela dell’ambiente, dei diritti civili e dei lavoratori.

“Buon lavoro a Monica e Fortunato!” Le parole di Mariella Grisà co-portavoce regionale di Europa Verde “In questo periodo così difficile politicamente, occorre una forte rappresentanza ecologista sui nostri territori, abbiamo bisogno di voci democratiche, ecologiste e progressiste, che guardino al futuro. La loro adesione al nostro progetto politico è una bella notizia che rafforza il partito, soprattutto in questa fase significativa di espansione di Europa Verde in tutta Italia”.

Continua il radicamento dei Verdi sul territorio piemontese nella società e tra i giovani, i nuovi referenti del Verbano-Cusio-Ossola arricchiscono la Federazione regionale con la loro preparazione, entusiasmo e attivismo, coniugando l’ecologia con il civismo, la giustizia sociale e quella ambientale.

Mauro Trombin co-portavoce regionale rimarca: “Dobbiamo essere proattivi verso la risoluzione di un’emergenza che riguarda tutti noi, perché la crisi climatica è un problema collettivo per questo tutti dobbiamo fare la nostra parte perché tutti subiremo l’impatto di questa crisi.”

Anche la provincia di Verbania avrà una rappresentanza dei Verdi sul suo territorio pronta a collaborare con le associazioni, i comitati e tutti i cittadini della zona

Ravetti (pd): Una commissione sulla peste suina africana

 “MI ASPETTO IL “VIA LIBERA” DA PARTE DELLA MAGGIORANZA

“Ho depositato  dopo avere raccolto le firme dei colleghi, una mozione collegata alla Variazione del Bilancio di previsione, in discussione in Aula, che impegna la Giunta regionale a istituire una Commissione di Inchiesta della durata di 12 mesi sulla gestione della peste suina africana e, più in generale sulla gestione degli ungulati in Piemonte. E’ importante, infatti, fare chiarezza su questi problemi sempre più allarmanti!” dichiara il Consigliere regionale del Partito Democratico Domenico Ravetti.

“Il problema del contagio della peste suina africana – prosegue l’esponente dem – è diventato, con il passare dei mesi, sempre più preoccupante e, in occasione di un Consiglio regionale straordinario, tenutosi nel luglio scorso, la Giunta regionale era stata sollecitata dagli allevatori, dagli agricoltori, dalle imprese e dalle associazioni del settore turistico ricettivo e dai cacciatori, a impegnarsi per velocizzare il completamento della recinzione metallica necessaria per isolare l’area infetta, a favorire, in tutti i modi possibili, un rapido incremento dell’azione di contenimento dei cinghiali e a prevedere opportuni ristori per i comparti economici danneggiati dall’emergenza”.

“Nonostante le richieste di impegni chiari e interventi tempestivi – spiega Ravetti – sembrerebbe che le misure messe in campo fino ad ora risultino essere meri palliativi che richiedono continui adeguamenti”.

“Dal momento che ritengo che sia compito della politica accertare eventuali errori di valutazione e di impegnarsi per migliorare le risposte all’attuale o ad analoghe situazioni di emergenza, auspico che la mia mozione possa essere approvata. Infatti, dovrebbe essere interesse comune e trasversale istituire una Commissione che possa analizzare la situazione e dare indicazioni per una migliore gestione del grave problema” conclude Domenico Ravetti.

Ambrogio (Fdi): “Qualità vita Torino, disastro annunciato”

AMMINISTRAZIONE BOCCIATA

“Provo preoccupazione nel vedere che la mia città sia scivolata dal 19esimo al 54esimo posto nella graduatoria sulla qualità della vita stilata dall’Università La Sapienza.
Non ci sono scuse per l’Amministrazione: questo risultato è un completo disastro e certifica il fallimento di decenni di politiche targate Pd e della giunta Lo Russo.
La classifica stilata dalla Sapienza altro non è che la conferma delle continue denunce di Fratelli d’Italia e dei cittadini: delinquenza e occupazioni incontrollate, spaccio dilagante e degrado nelle zone periferiche – insieme all’inerzia dell’Amministrazione – sono l’inquietante biglietto da visita che il Sindaco, dopo un anno di mandato, consegna ai cittadini.
Tra i principali temi che i cittadini ci segnalano come prioritari sicuramente la sicurezza occupa un posto di rilievo. È ora di un cambio di passo, Torino non può permettersi ulteriori errori”.

Sen. Paola Ambrogio

Grimaldi (Verdi Sinistra) al CPR con Thierno Balde: “Una ferita che non si rimargina”

“Purtroppo non possiamo rimarginare una ferita, quella terribile della famiglia di Moussa, ma anche quella che tutta la nostra comunità cittadina e nazionale dovrebbe sentire per la sua morte. Non lo può fare la visita di Thierno, con noi  nei luoghi dove suo fratello si è tolto la vita, non lo può fare la chiusura degli ospedaletti, luoghi di isolamento non previsti dalla normativa e per fortuna oggi non più usati. Non può farlo nemmeno una gestione più attenta ai diritti e ai bisogni dei trattenuti, perché i C.P.R. restano per la loro stessa natura spazi di privazione della dignità e dei diritti umani, dove sono trattenute persone che non hanno commesso alcun reato se non quello (amministrativo) di non possedere documenti. Continueremo a dire che vanno chiusi” – dichiara il Vicecapogruppo di Alleanza Verdi Sinistra, Marco Grimaldi, che  ha visitato il CPR di Corso Brunelleschi insieme a Thierno Amadou Balde, fratello di Moussa Balde, e all’avvocata Lorenza Della Pepa.

Attualmente al Centro vi sono 130 trattenuti su una capienza di 140; circa 60 fra loro assumono terapie, tuttavia, nel corso degli anni e in seguito a tagli, il servizio medico è passato da 24 a 8 ore al giorno, quello psichiatrico a sua volta è stato ridotto drasticamente.

 

“Le condizioni materiali nella struttura restano critiche soprattutto in piena estate e in pieno inverno: dormire senza riscaldamento può essere un grande problema se non si ha una porta da settimane, anche per questo siamo stati qui ancora una volta e ci hanno garantito che domani attiveranno i riscaldamenti. Ma i trattenuti segnalano problemi anche per quanto riguarda la qualità dei pasti, l’accesso alle visite specialistiche e naturalmente alle telefonate” – prosegue Grimaldi. – “Sappiamo che in molti casi il problema è il regolamento del C.P.R. stesso, oltre alla legge, ma tutto ciò contribuisce al senso di ingiustizia che le persone vivono qui. Tanti avrebbero forse diritto a chiedere un permesso di protezione speciale ma non sanno di poterlo fare. La frustrazione e il dolore diventano velocemente fragilità psichica e la promiscuità può essere un fattore di rischio, come dimostrano gesti di autolesionismo, un tentativo di suicidio e un’aggressione di cui siamo venuti a conoscenza. Per quanto si possa divenire più attenti nel valutare l’idoneità di coloro che entrano, chi, una volta varcata quella soglia, non è vulnerabile?”.

Salizzoni (Pd): Case di comunità, l’assessore la pensa come il ministro?

Il consigliere regionale Mauro SALIZZONI (Pd) annuncia un Question Time: “Rimettere in discussione quanto previsto dal PNRR in sanità sarebbe una scelta veramente irresponsabile. In Piemonte le Case di Comunità si faranno o si ferma tutto?”.

«Il ministro Schillaci nei giorni scorsi ha dichiarato che occorre valutare se le Case di Comunità “siano la risposta giusta per il territorio”. Eppure, le Case di Comunità insieme agli Ospedali di Comunità e alle Cot-Centrali Operative Territoriali, sono i tre perni del PNRR in ambito sanitario, con l’obiettivo di potenziare la medicina territoriale. Nel frattempo, l’assessore Icardi in un’intervista ad un giornale locale ha ribadito che in Piemonte “nascerà una rete di 91 Case di Comunità”. Confesso di essere un po’ disorientato. Ma le Case di Comunità si fanno, oppure si vuole “ripensarle” come annunciato dal ministro? Ho presentato un Question Time proprio per sapere cosa pensa l’assessore Icardi della “riflessione attenta” annunciata dal ministro. La pandemia ci ha consegnato, tra le altre, due importanti lezioni: che in Piemonte servono urgentemente nuovi e moderni ospedali e che serve una rete di medicina territoriale forte ed efficiente. Ora, per quanto riguarda i nuovi ospedali, la situazione registra l’impasse sul Parco della Salute, i ripensamenti sulle location degli ospedali dell’AslTO5 e del VCO con conseguente ulteriore perdita di tempo, mentre per il resto siamo agli annunci. Sulla medicina territoriale pensavano che i fondi del PNRR finalmente consentissero la realizzazione di una rete di strutture sanitarie in grado di decongestionare gli ospedali e di dare risposte ai bisogni di malati cronici, anziani e non autosufficienti. Certamente occorre che le Case della Salute non finiscano con l’essere delle scatole più o meno vuote, ma rimetterle in discussione mi sembra una scelta veramente irresponsabile. Possiamo tirare un colpo di spugna su quanto deciso nell’ambito del PNRR? Voglio sperare che i ripensamenti del ministro non siano dettati da spinte conservative, presenti anche all’interno del mondo sanitario, refrattarie ad ogni cambiamento. Ma soprattutto, vogliamo capire se i vari “pallini” che i Direttori Generali hanno messo nei mesi scorsi sulle cartine delle loro Asl, indicando dove sarebbero sorte le Case e gli Ospedali di Comunità, erano solo uno scherzo, un Risiko che ora deve essere ricominciare da capo. Con il rischio che ancora una volta il “domani” diventi “mai”».

Mauro SALIZZONI

Consigliere regionale PD

Ruffino (Azione): cinismo e bandiera identitaria

Dichiarazione dell’on. Daniela Ruffino (Azione):

     Il canovaccio è ormai ben conosciuto: all’inizio si impediscono le operazioni di sbarco degli immigrati raccolti in acque internazionali dalla flottiglia delle Ong. Poi si accorda il permesso di sbarco ad anziani, donne e bambini e si lasciano gli adulti a mollo sotto il sole. Si aprono le trattative, ci scappa qualche morto tra i disgraziati in fuga, e allora scendono tutti gli altri. Tanto cinismo, al solo scopo di far sventolare la bandiera identitaria della destra, a chi è utile? Perché tutte le persone ragionevoli sono indignate di fronte al commercio di carne umana su cui si arricchiscono gli scafisti con l’ausilio, immagino, della criminalità organizzata italiana. A nessuno piace vedere in giro per le nostre città torme di clandestini arrivati da chissà dove e lasciati allo sbando.

     Le autorità pubbliche e i ministri competenti sono inadempienti rispetto a una politica di accoglienza seria, ben organizzata: il primo modo per colpire le organizzazioni criminali che lucrano sulla pelle dei clandestini è tagliare l’erba sotto i loro piedi. Come? Ad esempio concedendo un alloggio agli immigrati che arrivano provvisti di documenti personali e sanitari, e dividerli da quelli che si affidano invece alla criminalità. Mettere gli immigrati in conflitto con i loro sfruttatori. È un’idea che a mio giudizio va esplorata con molta cautela. Ne parlerò con il mio gruppo per assumere eventualmente un’iniziativa legislativa.

Preioni (Lega): “Aumento capitale sociale Distretto dei laghi, promessa mantenuta”

“Ora tocca a privati, Consorzi e Comuni fare la loro parte”

Il presidente del gruppo Lega Salvini Piemonte, Alberto Preioni, commenta con soddisfazione l’attesa delibera di giunta che, di fatto, ha consentito di sbloccare le risorse necessarie: la Regione passa così al 40%. Per la Lega un’altra promessa mantenuta.

“Conscia dell’importanza che il Vco e l’Alto Novarese ricoprono all’interno dello scacchiere piemontese in tema di turismo e accoglienza, l’amministrazione regionale in carica a maggioranza Lega ha voluto dare un segnale molto forte deliberando l’aumento di capitale al 40%. Un Distretto dei laghi economicamente più robusto e indipendente – rimarca Preioni – potrà, infatti, influire maggiormente sulle dinamiche turistiche, attirando vacanzieri nei nostri laghi e sui nostri monti, luoghi che nulla hanno da invidiare alle migliori bellezze paesaggistiche a livello internazionale e che fanno del territorio delle due province piemontesi un’area di assoluto valore”.

“L’aumento di capitale ­- prosegue Preioni – è anche un passaggio significativo e concreto a favore di un’area che dalla precedente amministrazione di sinistra veniva considerata periferica e che, alla luce delle difficoltà seguite alla pandemia, è risultata essere tra le più colpite. Noi abbiamo fatto la nostra parte – sottolinea Preioni -: ora ci aspettiamo che tutti i Comuni diano una ulteriore mano e che i Consorzi privati entrino nel Distretto, come già accade, per esempio, in Langhe e Roero. Solo così, facendo rete, l’ente diretto da Francesco Gaiardelli potrà avere una marcia in più e decollare”. Il presidente del gruppo Lega Salvini Piemonte ricorda, infine, che il Distretto Turistico dei laghi rappresenta il fiore all’occhiello di tutto il Piemonte, con circa 4 milioni di presenze annue.

L’assemblea di Torino Domani

Riceviamo e pubblichiamo

Decentramento, stabilità politica e sviluppo locale: dimensioni da tenere insieme nel contesto attuale di “geografia del malcontento” e delle crescenti divisioni tra luoghi, persone, gruppi che si sentono lasciati indietro. Perché se il decentramento non funziona vanno in crisi i sistemi democratici di partecipazione. È quindi necessario rendere i sistemi di decentramento più efficienti e capaci di rispondere alle domande delle esperienze associative che nascono nei quartieri e nei comuni “cerniera” delle aree metropolitane.

Per questa ragione, sabato 12 novembre, dalle 10.30, negli spazi di Baltea 3, l’associazione Torino Domani mette a confronto due universi: quello del “decentramento istituzionale” (circoscrizioni, assessorati e comuni) e quello delle associazioni che si impegnano a dare voce alle istanze di altri cittadini. Un confronto per capire come tenere insieme, rafforzandole, le istituzioni che amministrano porzioni significative di territorio e le esperienze di cittadinanza attiva, che si rivolgono a quelle stesse istituzioni per trovare sostegno operativo o per dare un senso compiuto al proprio impegno.

A discutere domande e proposte delle associazioni, e a dare cornice e risposte alle loro istanze, saranno la sindaca di San Mauro Torinese, Giulia Guazzora, la vicesindaca di Grugliasco Elisa Martina, la consigliera della Città Metropolitana, Valentina Cera, l’assessore al Decentramento del Comune di Torino, Francesco Tresso, la Presidente della Circoscrizione 1, Cristina Savio, le consigliere comunali Tiziana Ciampolini ed Elena Apollonio. Coordinerà Paolo Verri, consigliere della Circoscrizione 8 e promotore del primo piano strategico di una circoscrizione. L’incontro, al quale saranno presenti anche le elette e gli eletti di Torino Domani nelle Circoscrizioni, è una tappa di avvicinamento alla prima assemblea di Torino Domani che si svolgerà il 3 dicembre e avrà il compito di rinnovare presidenza e Comitato direttivo.

L’incontro intende essere propositivo rispetto alle sempre più urgenti e chiare necessità di coinvolgere la cittadinanza riunita in organizzazioni funzionali per attuare politiche di inclusione e di sviluppo locale.

Per maggiori informazioni sull’associazione Torino Domani: www.torinodomani.eu

Baltea 3 si trova a Torino, in via Baltea 3