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Merlo. 25 aprile, festa di tutti i democratici

Cattolici decisivi, come altre culture politiche democratiche.

“La festa del 25 aprile è importante e decisiva nel nostro paese perchè è una data che segna la
ripartenza della democrazia e la riconquista delle libertà. Di tutte le libertà. Una festa che, come
ovvio, non può essere divisiva e nè, men che meno, appannaggio di qualche partito o di qualche
cultura politica a scapito di altre. È la festa di tutti i cittadini democratici, a qualsiasi fede politica e
culturale appartengano.
E, per quanto riguarda i cattolici, possiamo dire ad alta voce e con forza che sono stati decisivi e
determinanti – ovviamente con donne e uomini di altre culture politiche democratiche – per
riconquistare la democrazia nel nostro paese. E, dopo la vittoria contro il fascismo, per diventare
autorevole classe dirigente politica e di governo a livello nazionale come importanti leader e
statisti della Democrazia Cristiana. È sufficiente citare 4 di questi leader per rendersi conto di cosa
è stata la Resistenza, la riconquista della libertà, la salvaguardia della democrazia e la garanzia
della governabilità per i cattolici nel nostro paese dopo il 25 aprile 1945: Tina Anselmi, Benigno
Zaccagnini, Carlo Donat-Cattin e Albertino Marcora.
Insomma, il 25 aprile come festa di tutti i cittadini democratici perchè è una data che ha registrato
una partecipazione politica plurale per raggiungere lo stesso obiettivo politico”.

Giorgio Merlo, Dirigente nazionale Popolari

Italia Liberale e Popolare: “preoccupa la presenza delle mafie”

“L’ultima Relazione della DIA evidenzia una situazione delinquenziale particolarmente variegata e preoccupante per quanto riguarda il territorio di Torino e della sua Provincia, che vede la presenza contemporanea di cosche legate alla ‘ndrangheta, ramificazioni internazionali e gruppi autonomi collaboranti”, così Claudio DesiròSegretario di Italia Liberale e Popolare, commenta il rapporto DIA relativo all’attività di indagine antimafia del primo semestre 2022, pubblicato in questi giorni.
“Emergono importanti ed inquietanti infiltrazioni nel tessuto socio-economico della città, così come la presenza ed i relativi interessi nel contesto pubblico, con conseguenti distorsioni utilizzate per perseguire e conseguire le proprie finalità illecite a discapito della società”, aggiunge Desirò.
“Nonostante gli importanti successi ottenuti con le azioni di prevenzione e contrasto, poste in essere da FF.OO e Tribunale, il territorio di Torino risulta essere infiltrato ed in qualche modo controllato, da interessi illeciti e distanti dall’interesse pubblico. Una situazione che si aggiunge alle gravi problematiche causate dalla microcriminalità, dallo spaccio e dalle Baby Gang, fenomeno di devianza giovanile particolarmente evidente in Centro, a San Salvario e Vanchiglia”, continua Desirò.
“Un fenomeno che, purtroppo, sembra essere stato notevolmente sottostimato dalla classe dirigente degli ultimi anni e che dovrà essere affrontato efficacemente e nel merito, affinché le mafie e le loro diramazioni, non ritrovino nelle difficoltà sociali ed economiche che Torino sta affrontando da tempo, terreno fertile per un’ulteriore crescita, radicamento ed affermazione”, conclude Desirò.
Italia Liberale e Popolare 

Tovaglieri, Lega. “10 cv di giovani meglio di Di Maio”

“Se Luigi di Maio presentasse domanda per lavorare in uno degli organismi Ue, la sua richiesta verrebbe respinta. Per essere assunti da Bruxelles occorrono infatti i requisiti minimi della laurea triennale o dell’esperienza lavorativa qualificata e della conoscenza fluente di due lingue dell’Unione. Restiamo sorpresi e sconcertati dalla decisione di nominare come rappresentante Ue nel Golfo una persona che, come dell’ex Ministro degli Esteri italiano, non avrebbe i requisiti minimi per lavorare nell’ultimo ufficio delle istituzioni comunitarie. Se l’Alto rappresentante
Borrell non aveva a disposizione profili adeguati per fare una scelta più consona, glieli forniamo noi”.

Così l’eurodeputata Isabella Tovaglieri (Lega), che ha inviato una lettera all’Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrel, in cui chiede conto dei criteri con cui è stato nominato Di Maio e segnala una decina di curricula di giovani con titoli accademici nel campo della politica e delle relazioni internazionali, superiori a quelli di Di Maio.

“Quanto accaduto è un bruttissimo messaggio ai giovani di tutta Italia che credono ancora nella meritocrazia e nella competenza. Non è accettabile – conclude Tovaglieri – che un incarico così importante e delicato sul piano geopolitico sia affidato a una persona priva persino di quei minimi titoli accademici che vengono richiesti ai comuni cittadini europei per lavorare nelle istituzioni comunitarie”.

Merlo: Regionali Piemonte 2024, il Centro vada unito. Alleanza senza i populisti

“In vista delle regionali del 2024 anche in Piemonte è indispensabile avere una lista centrista unita.
Una lista, cioè, di Centro che sia in grado di unire tutti i vari tronconi centristi, al di là e al di sopra
dei personalismi che in queste ultime settimane hanno avuto il sopravvento rispetto alla politica e
alla sua concreta elaborazione progettuale.
Una lista unita che poi, come ovvio e scontato, non si riduca ad essere una presenza meramente
testimoniale e, di conseguenza, puramente velleitaria. E quindi, partecipare ad una alleanza
democratica e di governo che sia distinta, distante e alternativa al populismo che abbiamo
conosciuto in questi ultimi anni. Su questo versante ci sarà la piena adesione dei Popolari che
hanno scelto di ricostruire, con altri, un Centro politico, culturale e di governo a livello locale e a
livello nazionale.
Nelle prossime settimane partirà un confronto in Piemonte aperto a partiti e movimenti per
individuare, anche alla luce del sistema elettorale, lo strumento più idoneo per dar vita ad un largo
consenso sul prossimo programma regionale”.
Giorgio Merlo, Presidente Regionale Popolari-in rete

Rifondazione “per un 25 aprile antifascista, contro la guerra e contro la Nato”

 Il governo delle destre si sta caratterizzando da un lato, con la perfetta continuità verso  il neoliberismo in economia e atlantismo più estremo in politica estera. Dall’altro, mantenendo  legami mai recisi con le origini neofascista della Meloni e dello schieramento che la sostiene, di cui le esternazioni di denigrazione della lotta partigiana, di richiamo alla “sostituzione etnica”, di negazione del carattere antifascista della Costituzione sono solo la punta dell’iceberg. Le politiche razziste sono invece il risvolto concreto delle male parole dette.
Ribadiamo l’assoluta necessità di riaffermare le radici antifasciste della democrazia e di schierarsi, coerentemente con l’art. 11 della nostra Costituzione, contro la guerra, contro l’invio di armi, contro il bellicismo falsamente patriottico dichiara Fausto Cristofari segretario provinciale del Partito della Rifondazione Comunista Torino che aggiunge : anche quest’anno c’è chi rilancia la provocazione, annunciando di voler partecipare alla tradizionale fiaccolata cittadina sotto le bandiere della NATO. Sin dall’inizio abbiamo condannato l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia di Putin, ma altrettanto chiare ci sono apparse le responsabilità della NATO, che proprio a Torino farà sorgere il suo polo tecnologico.
Anche in questo 25 aprile conclude Cristofari, diremo NO a qualsiasi giustificazionismo verso il fascismo, forti delle  migliaia di firme raccolte per chiedere le dimissioni del presidente del Senato Ignazio Benito La Russa, e SI ad una politica di pace, contro il bellicismo di Putin e della NATO, la cui eventuale presenza nel corteo non ha alcun senso.
Rifondazione Comunista

Merlo. Regionali Piemonte, il Centro dev’essere unito

Decisivo il ruolo dei Popolari.

“Le prossime elezioni regionali piemontesi sono anche un test politico importante per misurare il
peso dei vari partiti e i relativi progetti politici. Al riguardo, il tanto decantato Centro non può non
presentarsi unito e compatto alle elezioni. Ma lo può fare, appunto, solo unitariamente. E cioè, al
di là e al di fuori delle beghe che hanno investito i vertici nazionali dell’ormai ex ‘terzo polo’.
È del tutto naturale, del resto – e in vista di costruire alleanze in chiave rigorosamente anti
populista – che tutte le forze e i movimenti con un profilo centrista e democratico debbono
presentarsi sotto uno stesso tetto politico con un progetto di governo sul futuro e la prospettiva
del territorio piemontese.
Solo attraverso questo percorso politico sarà possibile ridare linfa e fiato al Centro e ad una vera e
propria ‘politica di Centro’ anche in Piemonte. E dove il ruolo e la presenza politica dei cattolici
democratici e popolari sia visibile e determinante”.
Giorgio Merlo, Dirigente nazionale Popolari.

Grimaldi (AVS): “La Russa si crede Ministro della propaganda”

“Abbiamo sentito parole indegne pronunciate dalla seconda carica dello Stato. L’antifascismo è l’anima stessa della Costituzione, la sua genesi, la ragione per cui quella Costituzione esiste. Costituzione che, come tutti e tutte sanno, contiene il divieto di riforganizzare il disciolto partito fascista. Io non credo che La Russa non sappia, credo che si senta soprattutto Ministro della propaganda. La Russa cerca una conciliazione che in realtà è rimozione completa di ciò che è stato il regime di Mussolini, la sua violenza, il suo collaborazionismo con la Germania nazista e di ciò che sono stati l’antifascismo e la Resistenza. Qualunque sia il 25 aprile di chi cerca di riscrivere la storia, non sarà mai il mio e non potrà mai essere di tutte e tutti”. – così il Vice-capogruppo di Alleanza Verdi Sinistra, Marco Grimaldi.

Preioni (Lega): “Con la Lega conti in ordine, tanti interventi per il Piemonte”

“E l’impegno per l’azzeramento del bollo auto per le auto a metano, Gpl e ibride. Noi la pressione fiscale la abbassiamo mentre con il loro non voto le opposizioni si confermano il partito delle tasse”

Nelle dichiarazioni finali di voto, il leghista Alberto Preioni ha spiegato il sì convinto del gruppo Lega Salvini Piemonte al bilancio di previsione 2023-25 e presentato la mozione che porterà all’azzeramento del bollo per le auto a metano, Gpl e ibride in Piemonte.

“La Lega non fa marcia indietro ma si mette in corsia di sorpasso, come è nella sua storia lunga 36 anni – assicura Preioni -, e con questa mozione annuncia l’esenzione o la riduzione in assestamento di bilancio del bollo per le auto a metano, Gpl e ibride. Noi le tasse le riduciamo, specialmente quando questo può fare anche bene al nostro ambiente. Le opposizioni, scegliendo di non votare dando presenza, si confermano invece il partito delle tasse E tra qualche settimana questo assestamento potrà essere fatto grazie alle risorse garantite dalla legge sul grande idroelettrico, decine e decine milioni di euro in più resi disponibili da un successo targato Lega Salvini Piemonte”.

“Vogliamo quindi ringraziare il nostro assessore Andrea Tronzano per la pazienza e l’equilibrio che ci hanno consegnato un bilancio con i conti a posto e senza aumentare le tasse – aveva poi sottolineato Preioni -, nonostante i derivati e i 600 milioni di euro di mutui ereditati dal centrosinistra. Un centrosinistra che forse non vive nella realtà, che ci accusa falsamente di non spendere i fondi del Pnrr e che ignora l’ottimo giudizio che i piemontesi hanno di questa maggioranza. Quindi è forse meglio restare sulla realtà e non sulla fantasia spiegando cosa c’è in questo bilancio. Ovvero i 22 milioni di euro che tornano ai territori montani delle nostre provincie grazie alla legge della Lega sui Canoni Idrici, i 26 milioni per l’agricoltura, i 17,5 a sostegno delle attività turistiche, i 43 milioni sugli extra Lea con 3 milioni aggiuntivi rispetto allo scorso anno, il Fondo Sociale per la casa che straordinariamente passa da 7 a 12 milioni o i 15 milioni per l’edilizia sociale ai quali si sommano i 10 milioni delle ex Gescal”.

“Poi un altro provvedimento atteso da anni – ha continuato Preioni -, un milione e mezzo in più per la stabilizzazione dei forestali, i 5 milioni in più che portano a 42 milioni gli stanziamenti per la Cultura, con buona pace di chi sostiene che la Lega non si interessa di questo settore strategico, i 53 milioni per la qualità dell’aria, quando ci accusano di non far niente per l’ambiente, gli 8,6 milioni di euro per gli impianti e le piste degli sport invernali che generano ricadute dieci volte più grandi, un milione per le terme, risorse per le meravigliose pro loco, per i nostri eroici vigili del fuoco volontari, per gli angeli delle montagne del soccorso alpino e speleologico, per gli scuolabus per i nostri figli e per gli spazzaneve per la viabilità di montagna”.

Trasporto pubblico, Gallo (Pd): La Regione non adegua e rinvia”

 “RIMANDATO TUTTO ALL’ASSESTAMENTO. AZIENDE E UTENTI RESTANO NELL’INCERTEZZA”

 “Ho interrogato l’Assessore regionale ai Trasporti per sapere quali siano le ragioni per cui la Regione Piemonte non ha previsto un adeguamento di fondi a favore del trasporto pubblico locale, utile a compensare gli aumenti dovuti all’inflazione. Quello del trasporto pubblico infatti, è un settore di cruciale importanza che prima ha subito le conseguenze delle chiusure imposte dalla pandemia e, da un anno a questa parte, si trova in difficoltà a causa degli aumenti dei costi di energia e carburanti, pur in presenza di risorse regionali, nei fatti disponibili” spiega il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale, Raffaele Gallo.

“Lo Stato, con il Governo Draghi, – prosegue l’esponente dem – ha previsto per il Piemonte un incremento del Fondo Nazionale, stabilendo per il 2023 uno stanziamento di 500 milioni di euro, per il 2024 di 510 milioni e per ciascuno degli anni 2025 e 2026 di 520 milioni, un aumento che tiene conto, appunto, del caro carburanti e energia. Le risorse regionali per il TPL, invece, ammontano a 65 milioni per gli stessi anni e non viene previsto alcun adeguamento degli stanziamenti, scelta che, di fatto, considerando gli effetti dell’inflazione, taglia i fondi e quindi corse per questo settore”.

“Devo sottolineare, inoltre che, nel Bilancio di previsione 2023-2025, all’esame dell’Aula, L’Amministrazione regionale ha deciso, sul fronte delle spese, di ricorrere ai fondi europei per sostenere diversi settori, dalle borse di studio fino alla domiciliarità, dimostrando, così, di non avere intenzione di investire risorse regionali, che comunque ci sarebbero, in ambiti tanto rilevanti come il TPL” precisa il Presidente Pd.

“Nella sua risposta l’Assessore regionale ai Trasporti ha confermato che i fondi regionali per il Tpl sono rimasti invariati rispetto agli anni scorsi, pur precisando che in sede di Assestamento di Bilancio si provvederà ad aumentarli per contrastare l’impatto dell’inflazione. Aziende e utenti restano in una situazione di incertezza e di preoccupazione. Monitoreremo con attenzione che questo avvenga perché se la Regione non provvedesse a implementare il fondo per il Tpl ne conseguirà un proporzionale taglio di corse e servizi per gli utenti che, in questa particolare congiuntura, risulta una mossa sbagliatissima” conclude il Consigliere Pd.

Sinistra Ecologista: “Rivalutare l’asfalto in Via Po”

 
Le consigliere comunali Ravinale e Diena e il consigliere della 1 Stefanuto: “E’ vitale che il rifacimento di Via Po avvenga guardando al futuro, e in coerenza con gli obiettivi e gli impegni assunti dalla Città in materia di resilienza climatica”.

Partirà nei prossimi mesi il completo rifacimento della più importante via storica di Torino, la seicentesca via Po. Un’opera pubblica fondamentale per la Città, i cui risultati dureranno idealmente per molti decenni.

“Non si tratta di un’operazione ordinaria, ma straordinaria per dimensioni e impatti”, affermano le consigliere comunali di Sinistra Ecologista, Alice Ravinale e Sara Diena. “E’ vitale che il rifacimento di Via Po avvenga guardando al futuro, e in coerenza con gli obiettivi e gli impegni assunti dalla Città in materia di resilienza climatica”.

“L’attuale progetto prevede, oltre al rifacimento dei sottoservizi e dei binari, anche la sostituzione delle storiche lose di pietra con l’asfalto nella parte centrale della via”, spiega invece Samuele Stefanuto, coordinatore alla commissione Ambiente della Circoscrizione 1. “Siamo perplessi rispetto a questa ipotesi progettuale di pavimentazione: va nella direzione opposta rispetto alle linee guida internazionali sull’adattamento al cambiamento climatico in ambito urbano, che raccomandano l’adozione di ‘cool materials’, pavimentazioni in materiali con maggiore capacità di riflettere le radiazioni solari, e di soluzioni attente ai servizi ecosistemici, che consentano a esempio l’infiltrazione dell’acqua”.

“Infatti, l’asfalto scuro è il materiale che più contribuisce ad accentuare l’effetto ‘isole di calore’ nei mesi estivi, data anche la mancanza di verde nel centro città, oltre a necessitare di manutenzioni molto più frequenti”, aggiungono ancora le consigliere rossoverdi. “Per questo chiediamo di rivalutare i materiali per la pavimentazione della via, tenendo in maggiore considerazione gli obiettivi di resilienza climatica”.

“Insieme alla completa pedonalizzazione di via Roma, voluta dall’assessora Foglietta e che condividiamo pienamente, quello di una nuova via Po con una pavimentazione che riduca l’isola di calore e ne rispetti il carattere storico rappresenterebbe un enorme passo avanti nella rigenerazione urbana del centro cittadino”, conclude la capogruppo di Sinistra Ecologista Alice Ravinale.

(Foto Paolo Liguori)