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Ianno’ (Libero Pensiero): il senso del Primo Maggio

Si deve tornare al rispetto della dignità delle persone e del valore del lavoro

“Ha ancora senso celebrare il 1° maggio come Festa del Lavoro, simbolo delle rivendicazioni operaie?

E’ diventato solo un giorno di vacanza per i più, occasione per fare un ponte o la giornata fuori porta e si sono perse le motivazioni originarie, troppo spesso alla gente interessa la pausa e non il perchè della festività.

Potrebbe sembrare un pensiero retorico, ma la reale fotografia dell’Italia lo dimostra, l’importanza di qualcosa che non c’è più da tempo.

In un Paese dove la disoccupazione non diminuisce, i diritti dei lavoratori sono sempre meno, il lavoro scarseggia e c’è lo sfruttamento, manca la sicurezza, una nazione poco votata al miglioramento continuo e dove ormai c’è scarsa propensione ad avviare un’attività consolidata e priva di cuscinetti sociali.

Ci sono grandi ed ottime idee, avremmo insomma le carte giuste, ma gli investimenti sono bassi e il mercato stagna.

Bisognerebbe trovare, forse, spazio per festeggiare l’innovazione e il cambiamento del lavoro, per cambiare ed evolvere, cercando di creare veri posti di lavoro (non precari), generare investimenti e migliorare un sistema fiscale esagerato sia per i singoli che per le aziende.

Si dovrebbe tornare ad avere il rispetto della dignità delle persone e del valore del lavoro, indipendentemente dal fatto che siano lavoratori dipendenti o imprenditori e allora sì che il 1° maggio sarebbe da celebrare!”     
                 

Giuseppe IANNO’

Consigliere comunale di Torino Libero Pensiero

Beria e Merlo: No a presenze di nuove specie animali in Piemonte

A proposito delle polemiche sull’orso.

“Le polemiche di queste ultime settimane legate alla morte di un giovane studente universitario
nella provincia di Trento dopo l’aggressione di un’orsa, ha innescato un dibattito intenso e senza
esclusione di colpi a livello politico e soprattutto mediatico.
Ora, al di là delle pregiudiziali e dei pregiudizi che sempre campeggiano attorno a temi delicati e
complessi come questi, l’unica osservazione che ci sentiamo di avanzare – con spirito costruttivo
e senza alcuna polemica – è che nei nostri territori, nello specifico il comparto territoriale delle
Unione Montana Comuni Olimpici Via Lattea, non sarebbe affatto praticabile la proposta di avere
l’immissione di nuove specie animali. E ci riferiamo, per citarne solo alcune, a quelle specie come
l’orso, la lince, lo sciacallo dorato, le nutrie e via discorrendo. Come ha ricordato il consigliere
regionale Valter Marin in un ordine del giorno presentato recentemente in Consiglio Regionale.
Certo, è sempre più necessario al riguardo, avere linee guida e decisioni concrete da parte del
Governo Italiano che vietino l’immissione di nuove specie che possono, e lo diciamo senza alcuna
polemica pregiudiziale, creare problemi gravi ed irrisolvibili per la tutela stessa della sicurezza
pubblica, dell’eco sistema e, al contempo, per evitare ulteriori danni al settore economico e
produttivo montano. Da quello agro-pastorale allo stesso turismo.
Una proposta, la nostra, a semplice difesa dei nostri terrori e della loro antica e moderna
vocazione economica, produttiva, turistica e sportiva”.

Maurizio Beria, Presidente Unione Montana Comuni Olimpici Via Lattea.
Giorgio Merlo, Sindaco Pragelato, Consigliere Nazionale Anci.

Andrea Cane (Lega): “Canavese e Valli, 16 progetti Pnrr per rigenerare il territorio”

 

Sono 16 i progetti in Canavese e Valli che si sono aggiudicati risorse del Pnrr per rigenerare un sito di interesse storico. 

“Il bando riservato a Comuni che ospitano un sito di interesse storico – spiega il canavesano Andrea Cane, Responsabile enti locali della Lega Salvini Piemonte – offre la possibilità di  rigenerazione del bene grazie ai fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Sono compresi edifici, chiese e antichi casali tra cui, nella nostra zona, il risanamento della Baita rurale di Pian Belfè con annesso antico lavatoio e abbeveratoio per il bestiame ad Ala di Stura, il recupero del paesaggio rurale di Pessano adiacente alla chiesetta di Santissimi Pietro e Paolo e il restauro chiesetta di Santa Eurosia entrambi nel Comune di Bollengo”.

“Ancora a Borgiallo verrà garantito un restauro conservativo di diverse edicole votive e pitture murarie sacre presenti lungo antiche strade vicinali e sentieri – dettaglia Andrea Cane –  mentre la cappella dell’Assunta presso il Castello di Castellamonte verrà valorizzata, affinché ritorni ad essere un elemento di riferimento per la comunità locale. 

In località Vernetti-Salto a Cuorgnè ci sarà il restauro della casa Forte di Torre Pietra, a Groscavallo il consolidamento, restauro e recupero della chiesetta alpina del 1522″.

“Anche il mio Comune di Ingria – prosegue Andrea Cane che siede nel consiglio comunale – in Frazione Querio beneficeremo del bando per la casa museo dell’Arrotino. Il progetto prevede il recupero e il restauro conservativo della casa alpina, consistente in un’opera di conservazione di tutti gli elementi costruttivi presenti. A Lanzo Torinese si provvederà al recupero della Cappella campestre di San Giacinto e al ripristino dell’area prospiciente per favorirne la fruizione e valorizzare la componente storico, culturale e paesaggistica del sito, ubicato in una posizione panoramica nella riserva naturale del Ponte del Diavolo di Lanzo Torinese Belvedere di San Giacinto. Sempre in Valle il restauro conservativo e il risanamento del percorso di arte sacra della cappella San Giuseppe di Mezzenile, mentre Ribordone recupererà il crotin, edificio rurale tipo per la stagionatura formaggi e il forno di borgata in Località Boscalera.

San Carlo Canavese punta sul conservativo e recupero funzionale della cappella di San Gerolamo.

Settimo Vittone, invece, ha investito sul risanamento conservativo dell’abitazione rurale e dei Pilun siti in località Piole e lungo la via Francigena e al risanamento conservativo della cascina Località Pissapolla. Per termineare questo elenco di valori storici e culturali canavesani, Sparone ha scommesso su casa di forte di Onzino per recupero e restauro, mentre 

Valchiusa presso la Borgata di Cantoncello riporterà allo splendore i fabbricati storici. Il rilancio del Canavese passa da questi progetti e dall’attenzione che questa amministrazione regionale a traino Lega sta dimostrando costantemente: per queste ragioni sono orgoglioso di poter lavorare per questi territori ed enti locali”.

DEF, Grimaldi (AVS): Dalla maggioranza una vera manifestazione di DEF-icienza

“Una promessa l’avete mantenuta: avete fatto ‘il ponte’. Altro che campate uniche, altro che unire Villa San Giovanni a Messina. Avete ‘bucato’ uno dei più importanti appuntamenti di questa legislatura: 45 assenze sul documento di programmazione economica e finanziaria su cui ci aspettavamo risposte sulla sanità, sui salari, sull’inflazione. Mi auguro davvero una ‘sostituzione etica’ dei deputati di quei banchi. Non contenti, come se fosse un gioco, avete chiesto la moviola, il Var. E ora vi ripresentate in un’aula vuota con un DEF in cui avete aggiunto 7 parole che semplicemente vi eravate dimenticati. Si è trattato proprio di quella che il dizionario chiama ‘accentuata scarsità di rendimento o di disponibilità’: ovvero di DEF-icienza. Dovete chiedere scusa non a noi, ma al Paese” – così questa mattina alla Camera il Vice-capogruppo di Alleanza Verdi Sinistra, Marco Grimaldi.

Governo. Ruffino: in totale confusione, disastroso su Pnrr, Mes e Sanità

“Più passano le settimane e più il governo annaspa, scollegato dalle reali emergenze del Paese, incapace di dare risposte e trovare soluzioni ai problemi degli italiani”. Lo afferma Daniela Ruffino, deputata di Azione, che aggiunge: “Sul Pnrr si è perso e si continua a perdere tempo, ma c’è ancora spazio per intervenire e mettere a terra quel grande piano di investimenti e di riforme di cui l’Italia ha assoluto bisogno. I Comuni hanno dimostrato di saper progettare, pur non avendo risorse per il personale oppure per affidare i progetti all’esterno, chi invece è in ritardo e genera totale confusione è il governo, tra notizie contrastanti e una cacofonia senza confini. Un disastro anche la gestione del capitolo Mes, la cui mancata ratifica da parte dell’Italia, unico Paese che ancora manca all’appello, sta creando problemi a tutta l’Europa. E poi c’è l’emergenza Sanità, su cui do un consiglio al governo: vada al mattino all’ingresso degli ospedali per toccare con mano lo stato della Sanità pubblica. Potrebbe essere un modo per capire finalmente come stanno le cose e darsi una sveglia prima che sia troppo tardi”, conclude Ruffino.

Ambrogio (Fdi): “Allarmante incontro revisionista al Gioberti”

“Questa mattina i militanti di Azione Studentesca Torino, organizzazione giovanile di Fratelli d’Italia, hanno organizzato un presidio di fronte al Liceo Gioberti per protestare contro l’organizzazione di una conferenza, avvenuta il 20 aprile scorso, con relatore Eric Gobetti – noto storico negazionista delle Foibe e grande estimatore di Tito, autore del libro “E allora le Foibe?”, il principale saggio revisionista presente in Italia sul tema.
“Riteniamo inaccettabile la presenza di Gobetti in uno degli istituti più grandi di Torino” – affermano i militanti di Azione Studentesca, che aggiungono: “Questa conferenza è avvenuta, sostanzialmente, di nascosto, in quanto né la scuola né l’autore hanno pubblicizzato l’evento prima che si svolgesse come, invece, accade solitamente tramite post promozionali sui social network. Questa modalità lascia chiaramente trasparire la consapevolezza dei promotori stessi di star organizzando una conferenza negazionista, che avrebbe suscitato l’opposizione e lo sdegno degli studenti”, concludono gli esponenti di Azione Studentesca.
“Abbiamo appreso con indignazione l’organizzazione di un convegno su un libro come quello in oggetto all’interno del Liceo Gioberti” – aggiungono Paola Ambrogio, Senatore di Fratelli d’Italia e Consigliere comunale di Torino e Roberto Ravello, Dirigente regionale FdI -. “Riteniamo particolarmente grave che a tali soggetti vengano dati spazi per mistificare la storia, indottrinare i giovani e denigrare le sofferenze del popolo italiano all’interno delle nostre scuole, il tutto facendolo ‘di nascosto’ in modo da quasi obbligare gli studenti ad assistere a questo spettacolo indegno”. “Auspichiamo – concludono Ambrogio e Ravello – che la scuola, a questo punto, organizzi un evento per ricordare adeguatamente i nostri connazionali torturati e infoibati sul confine orientale, ponendo fine a questa sgrammaticatura che si è venuta a creare con la presenza di Gobetti nell’istituto”.
Sen. Paola Ambrogio Roberto Ravello Azione Studentesca Torino

FdI: Da un mese in Circoscrizione 4 non vengono convocati i Consigli

Da ormai un mese in Circoscrizione 4 non vengono convocati i Consigli Circoscrizionali, volti alla discussione dei documenti atti a risolvere le problematiche dei quartieri. Questa situazione, che si verifica solo ed esclusivamente in questa Circoscrizione, sta scatenando l’ira e lo sdegno dei cittadini, che attendo risposte dal Presidente e dalla sua Giunta. Sul punto sono intervenuti  i Consiglieri di Fratelli d’Italia in Circoscrizione, Raffaele Marascio e Luca Maggia.

“Quanto sta avvenendo in Circoscrizione 4 da oltre un mese a questa parte è scandaloso.” – dichiarano i Consiglieri di Fratelli d’Italia in Circoscrizione 4 Raffaele Marascio e Luca Maggia – “Da ormai un mese il Presidente Alberto Re si rifiuta di convocare i Consigli volti a discutere i documenti presentati dai Consiglieri in rappresentanza dei cittadini e delle problematiche che affrancano la nostra Circoscrizione”- continuano – “Siamo di fronte alla paralisi più totale dell’ente circoscrizionale che viene in tal modo spogliato del suo valore di unità territoriale nata per svolgere funzioni di governo e gestire servizi di base nel modo più possibile vicino alla cittadinanza” – proseguono –”Una Giunta immobile, probabilmente troppo impegnata in giochetti di palazzo,  ormai da settimane non permette alle opposizioni e al Consiglio nella sua interezza di portare avanti le problematiche dei quartieri di San Donato, Campidoglio e Parella. Non accetteremo ulteriormente questa situazione di totale immobilismo, altamente irrispettosa nei confronti dei residenti. Siamo pronti a valerci degli strumenti giuridici e amministrativi di cui disponiamo per sbloccare questa situazione vergognosa e a scendere in piazza con i cittadini ormai stanchi del menefreghismo del Presidente e della Giunta. Torneremo presto a farci sentire, dentro e fuori dall’aula”.

Città di Torino, via libera al rendiconto di bilancio

Il Consiglio comunale ha approvato a maggioranza, con 25 voti, il rendiconto di bilancio per il 2022, presentato in aula dall’assessora Nardelli a nome della Giunta. Le riscossioni dell’anno passato sono state pari a circa 2.513.500. 000 di euro, mentre i pagamenti effettuati si sono attestati intorno ai 2.462.600.000 di euro. Il fondo cassa di Palazzo Civico, che al 1° gennaio dell’anno scorso ammontava a circa 132.675.000 euro, al 31 dicembre era di 183.500.000 euro circa.

Presentando il documento all’assemblea consiliare l’assessora Gabriella Nardelli ha specificato come sia stato un anno che ha visto tutti i settori dell’amministrazione impegnati nello straordinario sforzo di rilanciare la Città, grazie alla mole di interventi previsti dai Fondi del PNRR, dal Fondo Complementare e dai fondi europei e ministeriali, senza perdere di vista la qualità e la quantità dei servizi ai cittadini, coniugando in maniera efficiente e sinergica l’attività ordinaria e quella straordinaria, per riorganizzare la spesa e ridurre sprechi e sovrapposizioni. Per quanto riguarda la gestione finanziaria, ha proseguito Nardelli, l’elemento più rilevante è stato la sottoscrizione del Patto per Torino che ha riconosciuto alla Città un contributo complessivo di  1120 milioni di euro per 20 anni, ed impegna l’Ente al raggiungimento di obiettivi di grande respiro: miglioramento della riscossione, revisione della macchina comunale, riduzione del debito da finanziamento, riduzione dell’anticipazione di tesoreria ,rispetto dei tempi di pagamento, rispetto degli obiettivi correlati al PNRR e al PNC. Per contro, ha precisato l’assessora al Bilancio, gli elementi esogeni negativi che hanno caratterizzato la gestione finanziaria e costretto a rivedere la programmazione della Città, sono stati l’aumento del costo di energia e materie prime e interessi passivi. L’indebitamento, ha concluso Nardelli, conferma il trend di discesa attestandosi su euro 3.008 milioni, passando da un indebitamento pro capite di euro 3.812 nel 2020 a 3.492 nel 2022, mentre migliora anche l’indicatore di tempestività dei pagamenti del 2022 che è pari a -12,90 giorni, mentre quello ponderato è pari a – 15 giorni.

L’approvazione del rendiconto 2022, nei giorni scorsi esaminato dalla Commissioni consiliari, è stata preceduta da un dibattito in Aula del quale viene qui riportata una breve sintesi:

Nel dibattito in aula, il consigliere Andrea Russi (M5S), annunciando la non partecipazione al voto del suo Gruppo, ha criticato i risultati amministrativi, ritenendoli insufficienti e impalpabili, pur avendo riscosso i frutti del lavoro della precedente Amministrazione, in particolare su GTT ed eventi. Anzi – ha sostenuto – sono aumentate le tasse, le occupazioni abusive di alloggi ATC e la presenza di clochard e le società partecipate sono diventate un ufficio di collocamento del PD.

Silvio Viale (Lista Civica per Torino) non ha condiviso il pessimismo del consigliere Russi. Ha però criticato l’assenza nel Rendiconto delle prese di posizione che il Consiglio Comunale ha invitato Sindaco e Giunta a prendere, come ad esempio sulla registrazione dei figli di coppie omogenitoriali.

Secondo Pierlucio Firrao (Torino Bellissima) la Giunta ha realizzato poco rispetto quanto promesso nelle linee programmatiche come la riduzione dei tempi di rilascio dei certificati dell’anagrafe, la riapertura dei Murazzi e dei locali al Valentino. E le opposizioni non sono ascoltate – ha aggiunto -; soltanto il dieci per cento degli atti di indirizzo approvati sono stati eseguiti.

Il consigliere della Lega Giuseppe Catizone ha poi evidenziato le potenzialità non espresse dall’amministrazione comunale: se da un lato i conti migliorano grazie al Patto per Torino purtroppo la città continua ad essere sporca e non si appronta un piano per il rilancio delle aree industriali dismesse. Occorre nei prossimi anni un rilancio dell’azione della Giunta.

Per Nadia Conticelli (PD), la Giunta ha dovuto lavorare in condizioni avverse, partendo da zero, senza continuità con l’Amministrazione precedente. Ha lavorato alle scadenze dei grandi progetti senza dimenticare il quotidiano e rilanciando tutta la città (peccato l’occasione persa delle Olimpiadi), anche le periferie. Un segnale di attenzione per quelle zone dove la crisi, economica e pandemica, ha inciso di più. Questa Amministrazione ha dimostrato che si sono potuti mettere i conti in regola e insieme pensare allo sviluppo della città.

Rifondazione Comunista Torino: “25 aprile antifascista e di pace”

 La fiaccolata del 24 aprile a Torino, ha visto la partecipazione di migliaia di persone, decise a rimarcare i valori della Resistenza, anche a fronte di un governo guidato da chi apertamente espone, senza mai rinnegarla, la propria matrice neofascista. Anche quest’anno pero’ si e’ ripetuta la provocazione organizzata dai Radicali, guidati dall’ineffabile Silvio Viale, che si sono presentati in piazza Arbarello sotto le bandiere della NATO. La Liberazione del nostro Paese e’ giunta al culmine di una feroce guerra mondiale e non a caso i Costituenti hanno voluto ribadire, all’art.11, il ripudio della guerra. Le bandiere della NATO, il 25 aprile, sono una contraddizione in termini, sia se si pensa al ruolo dell’alleanza atlantica nella guerra in Ucraina, senza dubbio non meno inaccettabile dell’invasione da parte della Russia, sia se si pensa al ruolo nefasto giocato, negli anni, e in più occasioni, dagli USA e quindi dalla NATO (sanguinosi golpe in Cile, Argentina, Brasile, Grecia; guerre e invasioni in Vietnam, Afghanistan, Iraq). Ci si chiede quale sia il ruolo giocato dal Comune di Torino, organizzatore della fiaccolata, nel consentire ad una formazione politica come i Radicali di presentarsi in piazza, in modo ampiamente preannunciato, con una provocazione premeditata, per giunta nelle prime file della manifestazione, alimentando così, come si e’ visto, una situazione di tensione e di prevedibile scontro. Si ponga fine alle provocazioni! Si restituisca alla Citta’ un 25 aprile antifascista e di Pace! No alla NATO nel corteo del 25 aprile!
Fausto Cristofari Segretario provinciale Rifondazione Comunista Torino

Centro, il progetto politico va avanti con o senza Calenda

“Il partito di Centro e la ‘politica di centro’ devono andare avanti. Con o senza Calenda. Del resto,
la politica non si può fermare di fronte alle pregiudiziali ideologiche o, peggio ancora, ai pregiudizi
di carattere personale. Un progetto politico è credibile, e si può realisticamente percorrere, solo se
non prevalgono queste degenerazioni e queste derive. E la prospettiva centrista, riformista e
democratica è oggi quantomai essenziale e necessaria. Un Centro plurale che deve vedere la
presenza decisiva e determinante di più culture politiche. A cominciare da quella cattolico
democratica e popolare. I pregiudizi personali, e ideologici, sono esterni ed estranei a questo
progetto che prosegue perchè è semplicemente importante ed indispensabile per la qualità della
nostra democrazia contro ogni forma di radicalizzazione della lotta politica che può sempre
degenerare nella deriva degli “opposti estremismi”.

Giorgio Merlo, Dirigente nazionale Popolari.