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Giachino (Fdi): ma l’aeroporto di Torino è solo tredicesimo

Nel 2022 tra gli aeroporti italiani per traffico passeggeri e ha rinunciato al traffico merci.

Caro Direttore,
Come sempre “da che punto guardi il mondo tutto dipende”. Bene l’aumento dei passeggeri al nostro aeroporto ma per avere la dimensione reale se si guarda alle statistiche dell’Enac si vede che nel 2022 Torino , la quarta Città italiana per abitanti , la terza per PIL , nella classifica passeggeri degli aeroporti italiani è stata solo 13* come capita ormai da anni.
Nei primi mesi 2023 è undicesimo ma probabilmente la stagione estiva del turismo potrebbe riportarlo indietro.
Per gli aeroporti non conta solo il numero dei passeggeri ma la qualità dei voli che ovviamente fa la differenza tra il traffico per ritornare in Romania e il traffico degli imorenditori che viaggiano per affari. Così , vista  la qualità dei voli e dei passeggeri oggi,  l’aeroporto di Caselle da un contributo alla economia regionale ridotto rispetto ad altre Città , vedi Bologna che ha il doppio dei passeggeri ma ha anche molti più passeggeri businessman che sono quelli più ricchi..
Insomma si può fare di più se Città e Regione con Assessori ai trasporti con maggiore esperienza e competenza si facessero sentire di più e meglio.
Il tutto per far crescere il nostro PIL e il lavoro
Molte grazie della attenzione,
Mino GIACHINO
Responsabile piemontese trasporti e logistica FDI

Trafficanti di uomini, Grimaldi (AVS): altro che manette, picchetto d’onore a Palazzo Chigi per Trabelsi

“Meloni non ha bisogno di scandagliare tutto l’orbe terracqueo per trovare i trafficanti di esseri umani. Su invito vengono direttamente a casa sua. Così Imad Trabelsi, ministro dell’Interno libico, accolto a Palazzo Chigi insieme a una delegazione del governo di unità nazionale. Sul piatto accordi energetici e un’intensificazione degli sforzi per contrastare il traffico di migranti, leggasi per respingere chi tenta la fuga. Ci si accorda con quello stesso Trabelsi che, come denunciammo già a marzo, Amnesty e ONU individuano come come uno dei principali capi del traffico di esseri umani in Libia e destinatario di fondi ottenuti illegalmente con il traffico di petrolio. Invece di rispondere alla nostra interrogazione, il Governo risponde con i fatti: Trabelsi non è stato arrestato in base al decreto Cutro, i suoi beni non sono stati confiscati, è stato invece ricevuto con un picchetto d’onore. Un’istantanea di tutta l’ipocrisia di questo Governo” – così il Vice-capogruppo di Alleanza Verdi Sinistra, Marco Grimaldi.

Camera. Ruffino: maternità serena diritto per tutte, non privilegio per poche

“Che una madre, una deputata, sia potuta entrare per la prima volta in Aula con il suo bambino in braccio è un segnale, ma non è sufficiente. Il diritto ad affrontare la propria maternità serenamente, anche sul luogo di lavoro, non può essere un privilegio per poche. Noi presenteremo una proposta di legge affinché sia garantito a ogni donna”. Lo dichiara Daniela Ruffino, deputata di Azione-Italia Viva, che aggiunge: “La strada da fare purtroppo è ancora lunga, perché sui territori i servizi fondamentali a sostegno delle donne-madri sono ancora carenti o, in alcune aree del Paese, addirittura inesistenti. C’è bisogno di asili nido accessibili a tutti, perché non è accettabile che costino 500 euro al mese, 800 euro addirittura i privati. E c’è bisogno di tempo pieno, di una Sanità in grado di dare risposte, di consultori che funzionano. Il governo sblocchi il Family Act scrivendo i decreti attuativi, altrimenti questo resterà un momento significativo ma vuoto. Oggi voglio perciò pensare alle donne che lottano ogni giorno per ottenere ciò che gli spetta, e cioè una rete di servizi adeguata, efficiente. A tutte loro – conclude Ruffino – dobbiamo dare risposte, garanzie, soluzioni concrete”.

Grassano: “Valle sarebbe candidato forte contro Cirio”

È stato un onore poter conoscere e vivere la nascita politica di Daniele Valle, candidato in pectore PD come presidente della Regione.
Tutto iniziò nel 2006 entrambi neo eletti in circoscrizione e riconfermati nel 2011,Valle come presidente,il sottoscritto sempre consigliere.
Nel 2014 Daniele interrompe anzitempo il suo mandato per esser eletto consigliere regionale,riconfermato nel 2019.Daniele Valle è l’unico candidato in grado di sconfiggere il fortissimo, attuale presidente Cirio.
Tutte le altre candidature non hanno speranze di vittoria.
Né alle primarie, tantomeno contro il super Cirio.

Enzo Grassano
Già consigliere Circoscrizionale

Fdi: “Vietata la festa abusiva dei centri sociali”

MARRONE-LOMANTO: “I CENTRI SPORTIVI SONO DEI CITTADINI, NON DEI FIGLI DI PAPA’ ABITUATI A NON RISPETTARE LE REGOLE”

La festa “abusiva” dei centri sociali prevista presso il campo sportivo Oxilia non si svolgerà. A vietarla è stata la Circoscrizione 6 di Torino, dopo aver appurato che le realtà organizzatrici non sono in possesso delle autorizzazioni necessarie. Ad organizzare per la giornata dell’11 giugno l’evento “PlayOxilia” è risultato essere un comitato informale espressione dei centri sociali torinesi Askatasuna e RadioBlackout che, noncurante delle regole, avrebbe voluto trasformare un campo sportivo pubblico in una depandance del centro sociale per riunioni politiche con festa “abusiva” annessa e dj.

“I centri sportivi pubblici dei quartieri sono destinati ai cittadini perbene e alle attività davvero sportive del territorio, non alle grigliate domenicali dei centri sociali a spese dei contribuenti – dichiara l’assessore regionale alle politiche sociali Maurizio Marrone -. Dove amministra e amministrava il PD immagino che la sinistra antagonista sia abituata a fare ciò che le pare degli immobili pubblici dati in concessione, calpestando norme e impegni, ma fortunatamente nei quartieri dove a governare è Fratelli d’Italia le regole valgono anche per i figli di papà dei centri sociali, che questa volta dovranno rinunciare alla loro festicciola abusiva”.

“Il campo Oxilia viene concesso gratuitamente per le attività di allenamento di alcune associazioni del territorio, certamente non per dj set e feste – dichiara il presidente della Circoscrizione 6 Valerio Lomanto -. Per questo motivo abbiamo comunicato agli organizzatori che la manifestazione non è stata autorizzata e che in Circoscrizione 6 la musica è cambiata, le regole devono essere rispettate”.

Internazionalizzazione delle imprese, tavola rotonda a Torino organizzata dall’eurodeputato Panza

Venerdì 9 giugno alle ore 10, presso la Sala Toniolo di palazzo Ceriana Mayneri in Corso Stati Uniti 27 a Torino, si svolgerà l’incontro “Dall’Europa agli USA, le opportunità per le imprese, dai fondi europei all’internazionalizzazione” organizzato dall’On. Alessandro Panza del Gruppo Lega – Identità e Democrazia al parlamento europeo in collaborazione con la Camera di Commercio italo-americana, per illustrare le possibilità di internazionalizzazione delle aziende italiane che vogliano sviluppare il loro potenziale all’estero.
All’incontro porterà i saluti anche l’assessore all’internazionalizzazione di Regione Piemonte Fabrizio Ricca.
Per partecipare è sufficiente compilare il modulo a questo link: https://forms.gle/JCZGdxFN7xHSCMPQA

La ‘terza forza’ e i temi etici

E ci risiamo. Accanto ad un ormai collaudato e consolidato “bipolarismo selvaggio” prende
sempre più spazio anche un insopportabile “bipolarismo etico”. Del resto, non può che essere
questo l’epilogo di una crescente e strutturale radicalizzazione del conflitto politico supportato e
sponsorizzato da una altrettanto nociva polarizzazione ideologica. E la vittoria di Elly Schlein alle singolari primarie del Pd ha accentuato e accelerato, e di gran lunga, questa deriva
profondamente anti democratica. Ora, il ritiro del patrocinio della Regione Lazio al ‘gay pride’ di Roma ha nuovamente innescato una polemica, ormai vecchia e stantia, che rilancia il solito derby tra le opposte tifoserie. Tifoserie politiche che saranno accompagnate, come da copione, dal solito e conosciutissimocaravanserraglio di opinionisti, conduttori televisivi, artisti milionari, esponenti dell’altissima
borghesia, tuttologi e predicatori vari. Una sorta di lotta tra ‘guelfi’ e ‘ghibellini’ all’incontrario che
appassiona sempre meno perchè il copione, appunto, è sempre lo stesso e anche il suo fi
nale di spettacolo.
Ma, al di là di questa ennesima caricatura, quello che possiamo sottolineare – e proprio attorno a
temi delicati e complessi come l’universo etico – è la sostanziale, per non dire radicale, assenza
di una “terza forza” che sia in grado di ritagliare un confronto costruttivo e di avviare, al
contempo, un dibattito che sappia costruire una sintesi sufficientemente condivisa da entrambe le
tifoserie. Non una mediazione al ribasso, come ovvio, frutto e conseguenza di un mero
compromesso burocratico e protocollare. No, una mediazione che sia in grado di costruire
soluzioni e proposte, appunto, condivise. Penso, per fare un solo esempio ancora recente, al
ruolo che seppe giocare un partito come la Margherita che, al di là della sua articolazione
culturale e del suo progetto politico, riuscì attraverso i suoi esponenti più significativi a trovare leconvergenze possibili e praticabili anche attorno a temi che apparivano inconciliabili e destinati a
non trovare alcuna soluzione. Certo, se il clima generale resta quello di accentuare la
radicalizzazione del conflitto politico e da quella polarizzazione trarre la propria ragione specifica
nella dialettica politica quotidiana, qualsiasi confronto è da bandire sin dall’inizio.
Ecco perchè quando si parla della necessità di riavere nella geografia politica italiana una “terza
forza”, e non un “terzo polo”, che sia in grado di ricucire gli strappi che provengono dalle
contrapposte tifoserie, non si invoca un pratica dorotea nè si risponde ad una logica di mera ratifica
di accordi al ribasso. Semmai, e al contrario, si tratta di recuperare sino in fondo il
magistero, e l’approccio moroteo, nonchè di tutta la miglior cultura del cattolicesimo politico
italiano che hanno sempre saputo conciliare in una sintesi feconda e costruttiva “la coscienza di
sè e l’apertura verso gli altri”. Ma per centrare questo obiettivo sono necessari ed indispensabili
alcuni ingredienti di fondo: la presenza politica vera e credibile di una “terza forza”; la cultura del
confronto e del dialogo; il rifiuto
di qualsiasi radicalizzazione politica e polarizzazione ideologica e,
in ultimo, avere un patrimonio culturale che non abbia nel suo dna la demonizzazione morale
dell’avversario e che non persegua la sua demolizione politica come arma finale
della contesa.
Elementi, questi, che si possono riassumere come l’essenza della qualità della nostra democrazia.
Giorgio Merlo

Moderati: il Consiglio comunale sui Centri di Incontro

 

In seguito alla presa visione dell’analisi del Sole24Ore sulla Qualità della vita 2022, da cui Torino risultava all’80° posto su 107 città metropolitane per i servizi agli anziani,  il Consiglio Comunale ha approvato all’unanimità la Mozione dei Moderati, a prima firma della Vicecapogruppo Ivana Garione, che chiede che vengano sostenuti i Centri d’incontro della nostra Città.

Tale mozione ha come punto di partenza l’emendamento al Documento Unico di Programmazione 2023-2025 presentato dal Capogruppo dei Moderati Simone Fissolo che prevedeva appunto il supporto ai Centri d’incontro, quale misura di sostegno alle politiche per l’invecchiamento attivo.

Un percorso che i Moderati ritengono non si concluda oggi ma sia da monitorare nel tempo.

Simone Fissolo, Capogruppo dei Moderati in Comune

Ivana Garione, Vicecapogruppo Moderati in Comune

Avetta (Pd): “Personale sanitario Ivrea patrimonio prezioso”

Il consigliere regionale Alberto AVETTA ha presenziato all’inaugurazione della nuova terapia intensiva di Ivrea.

«L’ampliamento della Terapia intensiva e subintensiva dell’ospedale di Ivrea, inaugurata quest’oggi, è una buona notizia per la sanità canavesana. Il vero patrimonio della nostra sanità pubblica è la squadra di medici, infermieri, oss, tecnici e amministrativi che lavorano nell’attuale ospedale. Devono essere difesi e valorizzati perché è grazie a loro se il nostro ospedale è di nuovo attrattivo. Servono ancora interventi manutentivi e tecnologici. A cominciare da quella risonanza magnetica, tanto attesa, che senza l’azione di pungolo del PD forse sarebbe rimasta solo una promessa. Nell’occasione il Presidente Cirio ha ribadito che la decisione sulla location del nuovo ospedale sarà presa entro luglio. Da tempo ascoltiamo promesse e impegni che poi la Giunta regionale puntualmente è costretta a rinnovare: speriamo sia la volta buona, perché bisogna recuperare il ritardo accumulato».

Nuovo ospedale ASL To5, Sarno (Pd): “Dall’assessore una non risposta”

SARNO (PD): “ASL TO5: ICARDI NON SI SMENTISCE E AI MIEI RILIEVI SULLE CRITICITA’ DEL PROTOCOLLO D’INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL NUOVO OSPEDALE DA’ UNA “NON RISPOSTA””

6 giugno 2023 – “Il 4 aprile scorso il Consiglio regionale ha approvato la PDCR relativa al progetto del nuovo Ospedale unico dell’Asl To5 presso l’area demaniale di Cambiano, una vera e propria forzatura da parte del centrodestra e dell’Assessore regionale alla sanità che non hanno mai consentito un confronto democratico, né tanto meno un approfondimento su una questione di grande importanza per i territori interessati. Sulla base di questa delibera, è stato approvato il 25 maggio un Protocollo d’intesa per la realizzazione del nuovo Ospedale tra Regione Piemonte, Comune di Cambiano e Asl To5. Peccato che questo protocollo presenti diverse criticità delle quali ho chiesto conto all’Assessore Icardi” spiega il Consigliere regionale del Partito Democratico Diego Sarno.

“Tra queste – prosegue l’esponente dem – fa sorgere parecchi dubbi la composizione dell’area su cui dovrebbe sorgere il futuro ospedale. Infatti, quest’area è incentrata sul compendio Demaniale denominato ex “Parco Veicoli Inefficienti” con una superficie di 110.500 mq già antropizzata, alla quale, può essere inserita, ove ritenuta in necessaria in esito agli studi ed approfondimenti in corso, la disponibilità di un’area a destinazione industriale di 60.000 mq e una zona agricola, non di pregio e interclusa con la tangenziale, per ulteriori 241.000 mq. Penso che l’Assessore ricordi perfettamente che l’utilizzo potenziale di una così vasta zona agricola era stato uno dei motivi dell’esclusione dell’Area di Vadò, ai confini tra Moncalieri e Trofarello, precedentemente individuata come collocazione del nuovo Ospedale. Ma nel caso di Cambiano tutto sembra lecito!”.

“Nella delibera di approvazione del Protocollo d’Intesa – afferma Sarno – è, inoltre, esplicitata l’opportunità di “rendere rapide, chiare e trasparenti le attività amministrative e tecniche” relative all’iter di realizzazione del nuovo Ospedale ASL TO5. In aperta contraddizione con tale obiettivo di trasparenza, l’articolo 8 (Riservatezza) dello stesso Protocollo d’intesa recita: “Tutti i dati, documenti o altri materiali che verranno scambiati tra le Parti in esecuzione del presente Protocollo dovranno essere considerati come “informazioni riservate”, ove qualificati come tali dalla Parte che li comunica”. Quella della “clausola di riservatezza” è una criticità che si profila come uno strumento di limitazione alla partecipazione all’informazione non solo dei soggetti titolati, ma anche dei singoli cittadini, primi portatori d’interesse dell’opera”.

“Nella sua risposta l’Assessore Icardi ha affermato che “l’Asl To5 ha comunicato che la clausola di riservatezza è stata doverosamente apposta in via cautelativa a salvaguardia di soggetti terzi, quando viene previsto, per finalità istituzionali, il trattamento di dati personali aventi natura sensibile” ed è stato, inoltre, precisato che “nell’ambito della collaborazione istituzionale il dovere di trasparenza non include l’accesso ad informazioni strategiche che potrebbero comportare, se diffuse anzitempo, un indebito vantaggio”. Si tratta di una risposta evasiva e formale. La riservatezza sui documenti per eventuali bandi, infatti, è automatica e quindi questo articolo è inutile. L’Assessore Icardi non si smentisce e ancora una volta ci fornisce una “non risposta” che spero non abbia altri obiettivi. Continueremo a vigilare sui tempi, sui contenuti e sulla trasparenza dei procedimenti e degli atti” conclude Sarno.