Il vice Presidente del Consiglio regionale Daniele Valle: “Continuano a mancare risposte chiare su costi di personale, impianti e gestione.”
«I numeri illustrati in IV Commissione segnalano che c’è l’ambizione di crescere, ma che al momento i numeri non supportano la proposta. Anzi, direi che non hanno proprio idea dei maggiori costi di questa operazione». Lo afferma il vice Presidente del Consiglio regionale Daniele VALLE a margine della seduta della IV Commissione dove si è svolta l’audizione sul progetto di istituzione della nuova azienda sanitaria Ospedale Infantile Regina Margherita.
«C’è una grande distanza che separa oggi il Regina Margherita dagli altri grandi ospedali pediatrici d’Italia. Il Gaslini di Genova con 27.000 pazienti, ne attrae il 43% da fuori regione. Il Bambin Gesù di Roma registra 75.000 ricoveri, 30% da fuori. Il Meyer di Firenze 26%. Il Regina Margherita, invece, il 6% su 13000 pazienti. Il Bambin Gesù effettua 2700 interventi chirurgici, il 25% da fuori regione. Al Regina Margherita siamo a 500, di cui esterni 6%. A questo tutto ciò si deve aggiungere il terribile trend demografico che interessa il Piemonte. Senza dimenticare che il Regima Margherita sconta un passivo di 20 mln euro all’anno. Ad oggi non sono arrivate risposte chiare sul tema dei costi di personale, impianti, gestione, ecc., nonostante le relazioni quantomeno problematiche predisposte dai dirigenti dell’AOU Città della Salute. Per quanto riguarda la neonatologia prevista al nuovo Regina Margherita, si tratterebbe della presa in carico della struttura ospedaliera del Sant’Anna. Toccherà al commissario distinguere percorsi e responsabilità fra ostetricia e ginecologia da un lato e neonatologia dall’altro, senza escludere la realizzazione di un nuovo punto nascite al Sant’Anna al momento del trasferimento di questo presidio nel nuovo Parco della Salute».