politica

Ravinale (AVS): “Solidarietà ai farmacisti dipendenti”

“basta profitti in crescita senza giustizia salariale”
«La spesa farmaceutica pubblica e privata continua a crescere, così come i profitti del settore. Le farmacie stanno assumendo sempre più un ruolo sanitario grazie alla formula delle farmacie dei servizi (evoluzione per molti versi problematica), mentre il Governo punta a spostare una parte consistente della distribuzione ospedaliera dei farmaci verso le farmacie convenzionate.
In questo contesto – tutt’altro che di “vacche magre” – gli unici a non aver visto un reale miglioramento economico sono le farmaciste e i farmacisti dipendenti. Il loro contratto, scaduto nell’agosto 2024, attende ancora un rinnovo: Federfarma non mostra una vera disponibilità al dialogo e gli aumenti proposti negli ultimi anni sono del tutto inadeguati rispetto al costo della vita.
È tempo che i titolari di farmacia redistribuiscano una parte dei profitti crescenti e riconoscano il valore professionale di un personale altamente qualificato, laureato e indispensabile per il funzionamento del servizio farmaceutico territoriale, ancora fermo a vecchie norme corporative che escludono i farmacisti dipendenti da ogni possibilità di titolarità e riconoscimento.
A loro va la nostra piena e convinta solidarietà e per questo sono stata in piazza al loro fianco questa mattina, nel primo sciopero unitario di questa categoria. Porteremo questa istanza in Regione, anche nella discussione del piano socio-sanitario: è tempo che le Regioni pretendono che i soggetti con cui sono attive convenzioni, da Federfarma ad Aiop e Aris, attive nella sanità privata, rispettino il diritto di lavoratori e lavoratrici ad un salario equo.
Difendere i farmacisti dipendenti significa difendere il valore dell’alta formazione conseguita, l’alta professionalità di questa categoria e l’indubbio ruolo nei servizi sanitari».


Alice Ravinale

Presidente Gruppo consiliare regionale
Alleanza Verdi Sinistra

Vannacci a Torino: “Il buon senso è morto”

IL TORINESE WEB TV

Di Francesco Valente

L’on. Roberto Vannacci, a margine del convegno “L’impatto del disagio sociale delle periferie torinesi sul sistema sicurezza”, ci ha rilasciato una breve intervista.

Guarda il video:

 

Regione: incardinati Defr, Legge di stabilità e Bilancio di previsione

In Commissione Bilancio del Consiglio regionale  sono stati incardinati tre documenti finanziari, il Defr 2026 – 2028, la Legge di stabilità regionale 2026 e il Bilancio di previsione finanziario 2026-2028.
Per tutti e tre i testi, presentati dall’assessore al Bilancio Andrea Tronzano, il presidente della Commissione Roberto Ravello sentiti i commissari, ha stabilito che il termine ultimo per depositare le memorie da parte di enti, associazioni e chiunque sia interessato, è il 28 novembre.
Tronzano ha chiarito che i provvedimenti saranno illustrati nel dettaglio nel corso della prossima seduta della Prima, prevista per martedì 11 novembre. Come di consuetudine ciascun assessore illustrerà nelle Commissioni di competenza le parti relative alle proprie competenze. Ravello ha anche chiesto, ottenendo il consenso di maggioranza e opposizione, un passaggio in Commissione Legalità.
Le opposizioni, con Alice Ravinale (Avs), Sarah Disabato e Alberto Unia (M5s) hanno contestato inizialmente le modalità di convocazione della Commissione. Per chiarimenti è intervenuta anche Gianna Pentenero (Pd).

Ufficio stampa CRP

Torino, Congresso provinciale del Partito Liberaldemocratico

Si terrà sabato 8 novembre, dalle 8:30 alle 12:30 in Via Saccarelli 3 a Torino, il primo
Congresso Provinciale del Partito Liberaldemocratico. L’incontro, aperto a iscritti e
simpatizzanti, rappresenta un momento fondamentale di confronto e crescita per la
comunità liberaldemocratica torinese.

Dopo i saluti iniziali, ai quali prenderanno parte: il Prof. Guido Saracco, già Rettore del
Politecnico di Torino e i rappresentanti delle principali forze politiche locali e territoriali, i
lavori verranno avviati dalla Segretaria Regionale Barbara Baino. La mattinata procederà
nell’elezione del Segretario e della Direzione Provinciale del Partito Liberaldemocratico,
un passo decisivo per consolidare la presenza del PLD in Piemonte e rafforzarne il
radicamento territoriale.

“Il Partito Liberaldemocratico vuole essere una casa aperta a chi crede in un futuro
fondato su competenza, responsabilità e opportunità per tutti” dichiara Francesco Aglieri
Rinella, Vicepresidente della Circoscrizione 3 e candidato alla segreteria del PLD
Torinese.

Il Congresso Provinciale di Torino si inserisce nel percorso di crescita organizzativa e
culturale del Partito Liberaldemocratico, che promuove un progetto politico ispirato ai
principi della democrazia liberale, dell’europeismo e dell’economia di mercato, con
l’obiettivo di unire competenza e visione per un’Italia più aperta, dinamica e competitiva.

Barbara Baino

Segretario Regionale del Piemonte
del Partito Liberaldemocratico

Alexandra Casu

Responsabile per il Piemonte della
Comunicazione del Partito Liberaldemocratico

Chiarelli: “La cultura è lavoro e futuro per i giovani”

L’assessore regionale a margine degli Stati Generali della Cultura: “Come Regione continuiamo a investire con convinzione – 148 milioni di euro nel nuovo piano triennale – perché la cultura non è un costo: è futuro, competitività e qualità della vita”

“Gli Stati generali della cultura sono un’occasione preziosa per ribadire che la cultura è il vero motore dello sviluppo del Piemonte e del Paese. Oggi parliamo di una cultura che genera impatto, che trasforma i territori e crea valore sociale ed economico, opportunità e lavoro. Il comparto culturale e creativo piemontese vale 7,8 miliardi di euro, con 122 mila occupati e il 3,5% del nostro PIL regionale. Sono numeri che raccontano che fare cultura significa creare impresa, occupazione qualificata e offrire ai giovani prospettive concrete: lo vediamo nel successo dei nostri eventi internazionali, sempre più attrattivi per gli under 35. Lavorare nella cultura e nella bellezza oggi significa essere al centro della trasformazione dei territori, dell’innovazione e della costruzione di comunità più aperte e competitive. Come Regione continuiamo a investire con convinzione – 148 milioni di euro nel nuovo piano triennale – perché la cultura non è un costo: è futuro, competitività e qualità della vita per la nostra comunità. E lo è soprattutto perché parla alle persone, ispira, unisce e accende passioni: la cultura è ciò che ci fa sentire parte di una storia comune e ci dà la forza e la responsabilità di costruire insieme il futuro.” Con queste parole l’assessore regionale alla Cultura Marina Chiarelli è intervenuta  agli Stati Generali della Cultura 2025, organizzati dal Sole 24 Ore e ospitati all’Auditorium del Grattacielo Intesa Sanpaolo di Torino. “Gli Stati generali della cultura sono un’occasione preziosa per ribadire che la cultura è il vero motore dello sviluppo del Piemonte e del Paese. Oggi parliamo di una cultura che genera impatto, che trasforma i territori e crea valore sociale ed economico, opportunità e lavoro. Il comparto culturale e creativo piemontese vale 7,8 miliardi di euro, con 122 mila occupati e il 3,5% del nostro PIL regionale. Sono numeri che raccontano che fare cultura significa creare impresa, occupazione qualificata e offrire ai giovani prospettive concrete: lo vediamo nel successo dei nostri eventi internazionali, sempre più attrattivi per gli under 35. Lavorare nella cultura e nella bellezza oggi significa essere al centro della trasformazione dei territori, dell’innovazione e della costruzione di comunità più aperte e competitive. Come Regione continuiamo a investire con convinzione – 148 milioni di euro nel nuovo piano triennale – perché la cultura non è un costo: è futuro, competitività e qualità della vita per la nostra comunità. E lo è soprattutto perché parla alle persone, ispira, unisce e accende passioni: la cultura è ciò che ci fa sentire parte di una storia comune e ci dà la forza e la responsabilità di costruire insieme il futuro.”

“Caro sindaco, bene non dare quella cittadinanza onoraria”

UNA LETTRICE CI SCRIVE

Caro direttore,

al sig Sindaco di Torino ed alla sua maggioranza un GRAZIE per non aver accettato la proposta di concedere la cittadinanza onoraria alla
dott. Albanese. Qualche perplessità, e poi il no anche del PD. Il Personaggio è capace, abile, super tv, ma molto, troppo divisivo, e soprattutto arrogante: non avrei accettato che lei prof LoRusso fosse schernito / oltraggiato come il Suo collega Massari di Reggio Emilia,  svillaneggiato pubblicamente dalla Signora.

Peraltro questi onori nel tempo fanno una brutta fine (rammentare ad esempio il cav Benito Mussolini,  slanci amorosi eccezionali e poi la corsa alla revoca – dopo la caduta , peraltro !), sono fonte di
contrasto e in questo caso poi, qualche riserva va fatta. Dimenticavo una banalissima considerazione… il Consiglio Comunale deve perdere tempo nell’ interessarsi a questi problemi , insignificanti

peraltro di fronte alle buche (esempio) ?

Cordialità
RENATA FRANCHI

Torino

Sospesa la delibera per due ospedali nel Vco

La commissione regionale Sanità, presieduta da Luigi Icardi, ha approvato all’unanimità la sospensione della delibera di Consiglio del 2023 relativa alla ristrutturazione degli ospedali di Verbania e Domodossola.

La decisione apre una nuova fase di studio e confronto con il territorio per definire la localizzazione del nuovo presidio ospedaliero dell’Asl Vco, in linea con le prescrizioni del Ministero della Salute. Il testo votato stabilisce che la sospensione resterà in vigore fino all’esito degli studi comparativi e, comunque, per un periodo massimo di un anno.

L’assessore alla Sanità Federico Riboldi, ha ricordato che la decisione nasce da precise prescrizioni ministeriali, che non consentono di mantenere due Dea di primo livello a Verbania e Domodossola. “Dal Ministero ci arriva un’indicazione chiara: non è possibile mantenere un doppio Dea. Di fronte a questo scenario – ha dichiarato Riboldi – abbiamo scelto di avviare il percorso per la realizzazione di un nuovo ospedale che risponda agli standard moderni, logisticamente efficiente, attrattivo per medici e professionisti, energeticamente sostenibile e accogliente per i pazienti”.
L’assessore ha sottolineato come la nuova struttura permetterà al Verbano Cusio Ossola di non restare l’unica provincia piemontese priva di un ospedale di nuova generazione.
“La scelta è difficile ma necessaria. Entro il 7 novembre i sindaci saranno chiamati a presentare le candidature delle aree potenzialmente idonee. Ringrazio il sindaco di Verbania per la collaborazione nel coordinare l’assemblea dei sindaci. È un momento di grande responsabilità: oggi i cittadini del Vco chiedono una struttura moderna, efficiente e sicura, e noi intendiamo dare loro una risposta concreta”, ha concluso Riboldi.

Durante il dibattito la consigliera Sarah Disabato(M5s) ha espresso soddisfazione per la decisione di tornare all’ipotesi dell’ospedale unico, pur ricordando le scelte della passata legislatura: “È un’occasione importante, ma la stessa che abbiamo perso sei anni fa. Sono contenta che oggi si sia scelta la strada dell’ospedale unico, più attrattivo per il personale e più funzionale per i cittadini di un territorio montano e di confine. Tuttavia, questa inversione di rotta arriva tardi e comporterà inevitabilmente dei costi aggiuntivi: se avessimo remato tutti nella stessa direzione allora, oggi avremmo già un progetto avanzato. Auspichiamo un dialogo costante con il territorio e una rapida individuazione dell’area”.

Vittoria Nallo (Sue) ha espresso voto favorevole alla realizzazione dell’ospedale unico, come sostenuto da tempo insieme ai sindaci e all’Ordine dei Medici: “Accogliamo positivamente questo cambio di rotta, dopo troppi rinvii. Un ospedale unico, nuovo e baricentrico è l’unica scelta possibile per garantire qualità e sicurezza delle cure. Ora la Regione chiarisca dove sono finiti i 200 milioni annunciati, definisca tempi certi e assicuri la piena operatività dei due Dea. Questa decisione deve inserirsi in un piano socio-sanitario che rafforzi la rete territoriale e tuteli anche i servizi più delicati, come il punto nascita e l’emergenza-urgenza”.

Icardi ha voluto chiarire il senso tecnico e politico della delibera approvata dalla Giunta: “Questa è una delibera che non cancella la precedente programmazione, ma ne sospende temporaneamente l’efficacia per permettere all’assessorato di valutare una nuova ipotesi di localizzazione del presidio ospedaliero del Vco, sentendo Sindaci e territori. È una sospensione che serve a fare chiarezza, a verificare le condizioni tecniche e territoriali eventualmente oggi mutate. Quando si scelse di rigenerare i due presidi – ha aggiunto – è’ stato perché in quel momento non c’erano le condizioni politiche e amministrative per individuare un sito condiviso per l’ospedale unico. Oggi, con questa delibera diamo sei mesi di tempo all’assessore per verificare la possibilità di riaprire quel percorso. Se l’esito sarà positivo ne saremo tutti soddisfatti, in caso contrario si tornerà automaticamente alla precedente programmazione regionale”.

Si apre dunque una nuova fase di pianificazione per la sanità del Verbano Cusio Ossola. La Regione avvierà nelle prossime settimane un confronto con i sindaci del territorio per valutare le aree disponibili e individuare la migliore collocazione per il nuovo ospedale.

Pompeo (PD): “24 mesi per un supporto psicologico: serve piano straordinario”

“Chiedo l’adesione della Regione alla campagna nazionale “Diritto a Stare Bene”.

 

4 novembre 2025 – “In Piemonte, in particolare negli anni post-pandemia da Covid-19, dal 2020 in poi, si registra un allarmante aumento delle richieste di supporto psicologico e psichiatrico, in particolare tra adolescenti, giovani adulti che, purtroppo, si scontra con lunghe liste di attesa, in alcuni casi addirittura di circa 24 mesi per la sola presa in carico, e una distribuzione disomogenea dei servizi territoriali, con criticità più marcate nelle aree rurali, ma anche nei centri urbani più densamente popolati. In questo quadro si colloca la campagna nazionale “Diritto a Stare Bene”, promossa da ETS e lanciata il 18 giugno scorso con lo scopo di presentare una proposta di legge di iniziativa popolare in Parlamento per istituire un servizio pubblico e gratuito di psicologia, riconoscendo il benessere psicologico come diritto universale e garantito” spiega la Consigliera regionale del Partito Democratico Laura Pompeo che ha presentato un atto di indirizzo in Consiglio regionale per chiedere l’adesione della Regione alla campagna.

 

“Penso che il sostegno ufficiale della Regione agli obiettivi e ai contenuti di questa campagna, anche promuovendone la diffusione attraverso i suoi canali istituzionali e invitando le altre Regioni a fare lo stesso, rappresenti un atto importante. Con il mio ordine del giorno, inoltre, chiedo alla Giunta regionale di impegnarsi ad implementare ulteriori misure di prevenzione, ascolto e supporto psicologico, con particolare attenzione ai giovani e alle fasce più vulnerabili della popolazione, in collaborazione con le ASL, le scuole, le università, i centri di aggregazione, le associazioni e gli Enti del Terzo Settore, a prevedere  un piano di incremento del personale sanitario dedicato e azioni di supporto psicologico rivolte ai lavoratori negli ambienti di lavoro e ai caregiver familiari e, infine, a predisporre, annualmente, un rapporto regionale sullo stato della salute mentale in Piemonte, con particolare riguardo ai dati su accessi, liste d’attesa, distribuzione territoriale dei servizi e criticità riscontrate, utile a orientare le politiche pubbliche e la programmazione sanitaria nell’ottica della massima trasparenza” aggiunge la Consigliera regionale Pd.

 

“Per noi il supporto formale da parte della Regione Piemonte è molto importante – commenta Albe-Tani, coordinatore di Diritto a Stare Bene in Piemonte – e a breve partiranno incontri partecipativi di approfondimento aperti a chiunque. Se durante la campagna di raccolta firme era importante che chi ha supportato la nostra proposta di legge ne comprendesse appieno il senso, ora che il testo sta per approdare in Parlamento è cruciale che cresca una piena consapevolezza, nella politica e nei cittadini, di quanto l’investimento nel benessere psicologico che chiediamo possa rappresentare un momento di svolta nella crescita del capitale umano personale e collettivo del Paese: investiamo oltre 80 miliardi l’anno nella formazione delle persone e, in Italia,  ci ritroviamo con due milioni di neets – tra i primi Paesi europei – un triste primato. Occorre un investimento shock per invertire la tendenza”.

 

“Auspico che, data l’importanza del tema, il mio ordine del giorno venga discusso e approvato in tempi rapidi. Si sono registrati, purtroppo, aumenti di ospedalizzazioni per disturbi alimentari e tentativi di suicidio tra i minori e, anche all’interno delle carceri, oltre il 15% dei detenuti soffre di disturbi mentali gravi. L’urgenza di un potenziamento del supporto psicologico è quanto mai attuale. Riconoscere il benessere psicologico come diritto universale non è solo una scelta di civiltà, ma un investimento strategico per il futuro del Piemonte e dell’intero Paese” conclude Laura Pompeo.

 

Avs, morte sul lavoro: “Tragedia inaccettabile”

“La morte di Tarcisio Valci, operaio di 56 anni originario della Val Formazza, deceduto  in seguito a un incidente sul lavoro presso la ditta Ossola Marmi e Graniti a Crevoladossola, è una tragedia che ci colpisce profondamente e che non può essere archiviata come una fatalità.
Secondo le prime ricostruzioni, Valci è caduto dal cassone di un autocarro nell’area esterna dell’azienda, dove si trovano i blocchi di marmo Palissandro estratti dalla cava. I tentativi di rianimazione si sono purtroppo rivelati inutili.
Alleanza Verdi e Sinistra esprime il proprio cordoglio alla famiglia, ai colleghi e alla comunità della Val Formazza, e si unisce alla richiesta di verità e giustizia.
Ancora una volta, un lavoratore perde la vita in un contesto produttivo dove la sicurezza dovrebbe essere una priorità assoluta. Non possiamo continuare ad assistere a incidenti mortali senza che venga messa in discussione l’organizzazione del lavoro, la formazione, il controllo e la responsabilità delle imprese.
Marco Grimaldi e Alice Ravinale, deputato e consigliera regionale AVS, chiedono che vengano accertate tutte le responsabilità e che le istituzioni competenti intervengano con urgenza per garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro, in particolare in settori ad alto rischio come quello lapideo. In Piemonte i controlli nel 2025 non hanno nemmeno ancora raggiunto il 5% previsto dai LEA: non bastano più le parole, occorre potenziare il personale di Spresal e altre agenze di controllo per fermare questa strage infinita.”

Paola Ambrogio (FdI): Torino è il fanalino di coda della sicurezza in Italia

“Sesta città per numero di reati denunciati, Torino è prima in Italia per danneggiamenti e terza per furti con strappo. Sono questi i numeri del fallimento della giunta Lo Russo.

Una città ormai ostaggio della criminalità, dove cittadini, commercianti e imprese sono presi di mira ogni giorno, in un clima di insicurezza esplosiva.

Il Governo Meloni ha investito in uomini, mezzi e riforme normative, ma Lo Russo continua a nicchiare, porgendo il fianco a antagonisti, centri sociali e sedicenti pro-Pace. È lui il responsabile del degrado, dell’assenza di controllo del territorio e di politiche sociali fallimentari”.

Così in una nota Paola Ambrogio, Senatore torinese di Fratelli d’Italia, dopo la pubblicazione delle statistiche della Banca Dati Interforze del Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno, diffuse da ‘Il Sole 24 Ore’.