“ll notaio – spiega Remo Morone, notaio torinese presso lo studio Morone, di antiche tradizioni – si pone come un elemento di collegamento tra il cittadino e le istituzioni”
Il notariato vanta origini molto antiche che, nei Paesi di diritto latino, risalgono al diritto romano, anche se figure simili non mancavano già presso gli antichi Greci. Nella società attuale, in rapida trasformazione, la figura del notaio si è trovata a partecipare direttamente al processo di modernizzazione del Paese. “ll notaio – spiega Remo Morone, notaio torinese presso lo studio Morone, di antiche tradizioni – si pone come un elemento di collegamento tra il cittadino e le istituzioni. La sua funzione deve consistere in un’attività ermeneutica di interpretazione della volontà delle parti e, per questa ragione, l’ufficio notarile si differenzia dagli altri due uffici puramente giuridici dell’avvocato e del giudice per il diverso modo di “fare diritto”. Ritengo che il notaio debba incarnare la sintesi tra il libero professionista ed il pubblico ufficiale e, perciò, a lui sono richieste anche doti di “empatia” per rispondere al cliente, che ha sempre bisogno di un rapporto umano e di essere accolto e capito, prima ancora di ricevere una soluzione al suo caso”. “Il notaio – aggiunge Remo Morone – oggi più che mai deve svolgere un ruolo utile nella cosiddetta “giuridizione preventiva”, in quanto è opportuno che alcuni contratti siano scritti da un soggetto imparziale. Tanto più, infatti, si coinvolge il notaio nelle trattative e nel preliminare delle compravendite immobiliari, già a partire dalla firma della proposta, tanto più si eviterà di incorrere in spiacevoli sorprese: il notaio, in questo caso, ha, infatti, un ruolo per così dire di “giurisdizione preventiva”.
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“Un altro ruolo notarile importante – sottolinea il notaio Remo Morone – è quello di consulenza, essendo specializzato in alcune materie, quali le successioni, i passaggi generazionali e le operazioni societarie. Il notaio è in grado di assicurare, quindi, una valida consulenza in materia fiscale, per far spendere di meno alle parti, per esempio al momento dell’acquisto di un immobile.” “Imparzialità e terzietà – aggiunge Remo Morone – devono rimanere caratteristiche peculiari del notariato e sono proprio queste a collocarlo in un’area in certo modo “pubblicistica”. Il futuro del notariato, secondo me, sarà quello di una più stretta collaborazione con altre figure professionali, quali avvocati, commercialisti e geometri. Con gli avvocati è auspicabile una collaborazione nell’ambito dell’attività stragiudiziale degli stessi, nella stipula dei contratti e nelle operazioni commerciali e societarie ; con i geometri nell’ambito dell’approfondimento delle tematiche urbanistiche e edilizie, prima della stipula dei contratti immobiliari. Sempre in tema di contrattazione immobiliare, aggiungerei che dal notaio, ritengo sia indispensabile recarsi fin da subito, ad esempio, per specificare le spese condominiali straordinarie, in caso di frazionamenti preventivi, o per scegliere la migliore intestazione di un bene da parte del soggetto acquirente. Consiglio, quando si decide di acquistare un bene immobiliare, di affiancare sin dal primo momento all’agenzia immobiliare la figura notarile a scopo preventivo di mediazione. Il notaio può infine diventare figura anche estremamente preziosa nel caso di acquisto di beni mobili, quando è opportuna una figura super partes, in situazioni di particolare conflittualità “. Come si dice, allora, “tanto più notaio, tanto meno giudice”; ed è un auspicio che mai come oggi è attuale.
Mara Martellotta