Coniugare una visione di ampio respiro con le emergenze e i problemi quotidiani che riguardano la mobilità delle persone è la sfida che l’amministrazione regionale intende raccogliere con il nuovo Piano regionale della mobilità e dei trasporti. Tra gli obiettivi il taglio del 48% delle merci su strada, nessuna vittima negli incidenti e zero consumo di suolo, il consumo zero di carburanti fossili nei centri urbani, il taglio del 60% dei gas serra (rispetto al ’90), per quanto riguarda le città, -30% auto e moto, +30% tpl, +14% bici.
“L’ultimo piano strategico dei Trasporti – ha ricordato il Presidente Sergio Chiamparino – risale al 1979: il nuovo piano regionale della mobilità e dei trasporti della Regione ha un orizzonte temporale di ampio respiro e ci consente di immaginare il sistema dei trasporti del futuro, sia delle persone che delle merci, in grado di conciliare le esigenze di mobilità con il rispetto dell’ambiente”.
La mobilità nel prossimo futuro subirà profondi cambiamenti grazie all’evoluzione delle tecnologie, alla crescente sensibilità ambientale e al cambiamento delle abitudini degli utenti stessi. La posizione strategica della nostra regione attraversata da due dei principali corridoi europei, il corridoio Mediterraneo e il Corridoio Reno-Alpi, con il completamento delle opere del Terzo Valico dei Giovi e del Traforo della Torino-Lione proietteranno il Piemonte al centro dei traffici merci internazionali.
“Non possiamo prevedere con certezza gli scenari che il combinato disposto di questi fattori produrrà, – ha sottolineato l’assessore ai Trasporti della Regione Piemonte Francesco Balocco – e non è questo lo scopo specifico di questo piano, ma possiamo dotarci di strumenti in grado di saper leggere le tendenze in atto e di metterci in condizione di intervenire a livello politico e amministrativo per saper coglierne le opportunità e orientare la nostra azione”.
Attraverso l’adozione di Piano regionale della mobilità e dei trasporti, il Piemonte si propone di delineare le linee guida di sviluppo nel settore della mobilità che dovranno, di qui ai prossimi anni, essere il punto di riferimento anche degli interventi infrastrutturali che saranno realizzati nella nostra regione. Il piano si attuerà mediante politiche integrate: la pianificazione dei trasporti produce effetti indiretti sui altri settori; lo stesso vale anche per le scelte della politica per l’ambiente, per l’energia, per il governo del territorio o per i servizi ai cittadini,
L’assessore Balocco ha infine ricordato che “Il Piano è il frutto di un percorso partecipato che ha visto il coinvolgimento degli stakeholders, delle istituzioni, delle associazioni e del Consiglio Regionale, ed è stato redatto con collaborazione di SITI, grazie ad un contributo della Fondazione Sanpaolo, del supporto di esperti qualificati, del contributo dell’Agenzia per la Mobilità Piemontese, di IRES, di 5T e del lavoro dei funzionari del settore trasporti della Regione” .
Ora il PRMT è in fase di valutazione. Sono stati coinvolti i soggetti con competenza ambientale, i rappresentati del comparto trasporti ma anche tutti i soggetti che avevano partecipato al workshop di apertura dei lavori. Tutti potranno esprimere osservazioni prima della sua approvazione in Consiglio regionale.
“Proporremo alle province e ai Comuni di condividere formalmente il piano –ha aggiunto Chiamparino– perché è evidente che le istituzioni su un tema così importante e che impatta sulla vita dei cittadini, non possono andare in ordine sparso ma devono concorrere ad un disegno definito e coerente.”