Saranno le “dentate scintillanti vette “, i panorami dei laghi, il vino delle Langhe e del Monferrato o i monumenti della nostra “capitale”. L’unica cosa che non c’è è il mare: ma questo non è un problema, la Riviera della Liguria, la nostra cintura naturale a sud, potrà costituire una vacanza davvero completa.
I più recenti dati statistici, elaborati dalla Regione Piemonte, confermano, per tutta la regione, un trend turistico sempre in crescita: la città di Verbania è seconda dopo Torino, per numero di giornate di presenza: nel 2016 sono state 886.000; al terzo posto Stresa con 530 mila, poi Baveno.
Le Valli montane del Verbano Cusio Ossola fanno rilevare una buona performance nei mesi estivi: l’ottimo andamento è dovuto alla qualità dell’offerta turistica, a livello europeo e ai luoghi straordinari che annovera, come la Cascata del Toce in Val Formazza, , la Val Grande, la Valle Antrona (con i suoi stambecchi acrobati), i centri termali come quello della Val Bognanco, recentemente rinnovato.
Craveggia, dal canto suo, fa registrare, un balzo notevole nei giorni medi di presenza (quanto si è fermato, mediamente, il turista, ndr). È uno dei borghi più pittoreschi della Val Vigezzo (e quindi dell’Ossola) ed è famoso per i suoi innumerevoli camini in pietra che svettano sopra i tetti in beole delle case. In passato i camini erano considerati simbolo di ricchezza delle famiglie, che ne costruivano tanti per ogni tetto e imponenti.
“Per quanto riguarda i dati più recenti” ci conferma Miriam Corgiat dall’Assessorato al Turismo della Regione ” da una verifica presso gli operatori, risulta che tutto il comparto (lago + montagna) è attualmente in notevole vantaggio sui dati che riguardano l’anno in corso: per il 2017 si prevede un aumento del 5 – 6 %.”
A Stresa, abbiamo anche fatto una verifica diretta: secondo Stefano Zanetta (col fratello Davide, titolare dell’hotel LA PALMA) ” siamo in crescita, anche se le presenze (con una media di 3-4 giorni per ciascuno) sono sempre più concentrate nei 6 mesi da Aprile a Settembre”.
In Piemonte non si dimentichino le altre zone a vocazione turistica, anche se con caratteristiche diverse: tra queste c’è Alba (famosa per i tartufi), ci sono le Langhe (Alte e Basse) e il Roero, dove prevale un turismo di tipo enogastronomico: i nomi Barolo, Barbaresco, ad esempio, vengono ormai associati, in tutto il mondo, direttamente al tipo di vino prodotto, mentre sono “anche” i nomi dei piccoli centri, a sud – est della nostra regione; chi non ha mai bevuto un bicchiere di Roero Arneis , ad esempio? Venni, vidi, mangiai e anche … bevvi … un po’.
Elio Motella
Nelle foto: Verbania Intra, Mergozzo, Hotel La Palma : parte dello Staff