Ha sottolineato che probabilmente questo suo proposito avrebbe fatto felice il gruppo grillino, che lo aveva interpellato sull’aumento delle tasse. “E magari sarebbe contento anche il centrodestra” ha precisato, ma vedendo che nei banchi della maggioranza qualcuno prendeva nota (a futura memoria) del suo impegno, ha aggiunto “e forse anche del Pd!”
Certo che ci voleva un gran gigione come Sergio Chiamparino per parlare in modo beffardo del debito della Regione, in un contesto un po’ drammatico e un po’ drammatizzato (ad arte) come quello del dibattito a Palazzo Lascaris. E’ accaduto quando il presidente dei governatori, con consumata ars demagogica, ha detto: “Non aumenterò mai l’Irap, su questo ci metto la faccia, piuttosto mi dimetto e lascio a qualcun altro di occuparsi della Regione!”.
Vedendo che l’effetto era stato raggiunto, di fronte a un’aula insolitamente silenziosa e disciplinata, ha sottolineato con ironia che probabilmente questo suo proposito avrebbe fatto felice il gruppo grillino, che lo aveva puntualmente interpellato sull’aumento delle tasse. “E magari sarebbe contento anche il centrodestra” ha precisato, ma vedendo che nei banchi della maggioranza qualcuno prendeva nota (a futura memoria) del suo impegno, ha aggiunto “e forse anche del Pd!”.
Comunque, se sull’Irap Chiamparino è stato tranchant, non per questo i contribuenti piemontesi possono dormire sonni tranquilli, perché sull’addizionale Irpef si è limitato a dire che cercherà di far salve dall’aumento le fasce sociali più deboli, mentre per i redditi medio-alti l’aumento è pressoché scontato, perché in caso di salvataggio “a Roma chiedono sempre il massimo aumento delle tasse”.
Ghinotto
(Foto: www.regione.piemonte.it – P. Juzzolino)