PENSIERI SPARSI di Didia Bargnani





Sabato 14 e domenica 15 dicembre, La Perla di Torino riapre le porte per l’evento più magico del Natale:”Ho fatto l’albero”, un workshop rivolto a un pubblico di ogni età, durante il quale sarà possibile decorare e personalizzare un albero di Natale di cioccolato guidati dai maestri cioccolatieri dell’azienda. Un‘occasione imperdibile per realizzare un regalo speciale arricchito di dettagli unici. Il pubblico, composto da adulti e bambini, sarà accompagnato da maestri cioccolatieri nelle decorazioni di un albero di cioccolato. Sarà possibile dare libero sfogo alla fantasia personalizzando l’albero secondo i propri gusti. Un’occasione imperdibile per realizzare un dono natalizio artigianale e speciale, creato a mano e arricchito da dettagli unici. Al termine dell’attività ogni partecipante dovrà portare a casa la propria creazione confezionata con cura da un’elegante packaging completo di nastro e fiocco. Ogni partecipante riceverà un kit che comprenderà un albero di cioccolato scelto al momento della prenotazione con variante tra cui latte, fondente, bianco, pistacchio e senza lattosio, indumenti quali camice, guanti e calzari per accedere in sicurezza al laboratorio, strumenti per la decorazione tra cui cioccolato, pasta da zucchero e sac a poche, oltre a una confezione natalizia realizzata a mano dal team de La Perla. Il workshop si terrà presso il laboratorio dell’azienda situata in Lungodora Colletta, a Torino.
Per partecipare è necessario compilare il modulo di prenotazione sul sito www.laperladitorino.it, indicando il numero dei partecipanti, la data e l’orario desiderato. La durata dell’evento sarà di 90 minuti.
Mara Martellotta
Sabato 23 e domenica 24 novembre, dalle 9 alle 20.30, Ernyaldisco presenta nelle gallerie di Mondojuve Shopping Village la terza fiera del disco. Un appuntamento con ingresso gratuito dove appassionati e collezionisti potranno tuffarsi tra CD, dischi, vinili, nuovi, usati e da collezione.
La Fiera sarà un vero e proprio paradiso per i collezionisti e nostalgici del suono analogico, proponendo una vasta selezione di dischi in vinile a 33 e 45 giri, MIX e CD, sia nuovi, sia usati, fino ad arrivare a pezzi da collezione. Gli appassionati potranno immergersi in un universo musicale che spazia dal rock al jazz, dal punk alla musica classica, dal soul ai cantautori italiani, passando per generi come i metal, la psichedelica, il funky e molto altro. Durante l’evento i visitatori avranno l’opportunità di acquistare, vendere, scambiare i propri dischi, avvalendosi della competenza degli espositori presenti. Sarà un’occasione unica per incontrare altri appassionati, condividere storie, consigli e momenti di pura passione musicale, entrando a far parte di una vera e propria community.
Mara Martellotta
Una parata di stelle del mondo dello spettacolo sarà protagonista venerdì 22 e sabato 23 novembre in occasione della fase finale del concorso Foto Modelli del’Anno by Paolo Formia al Teatro Atlantic presso il B&B Hotel di Borgaro Torinese, concorso che vedrà la sua finalissima domenica 24 negli Studi di Canale Italia e Rubano (Padova)
‘Antipasto’ del ricco parterre di stelle sarà venerdì 22 con la serata dedicata altalento condotta da Jacques Avella, noto autore di programmi televisivi (ha lavorato tra gli altri con Paolo Limiti) che sarà affiancato da Denise Piretto, canavesana- Special guest saranno il notissimo Antonio Razzi, l’attore Stefano Sala, Joss Procino, astrologo e giornalista, il cantante Sario e attore e artista Davide cantore.
Sabato 23, invece, in una serata ad inviti ci sarà la semifinale nazionale del concorso Foto Modelli dell’anno nato da un’idea del dinamico del canavesano Paolo Formia organizzatore ed autore televisivo di lungo corso con ripetute collaborazioni con Rai e Mediaset. Gli ospiti sono tutti di alto livello a partire da Gabriel Garko attore e modello (‘Il bello delle donne’, ‘L’Onore e il Rispetto’, solo per citare alcune delle fiction che l’hanno visto protagonista), la cantante Orietta Berti uno dei volti più noti della televisione italiana, vincitrice di 6 dischi d’oro, 7 di platino e 2 d’argento, oltre che giudice fisso di Io Canto Generation, notissimo ed amatissimo ballerino, coreografo ed insegnante, Federico Moccia, regista e sceneggiatore figlio d’arte (è figlio di Giuseppe che con lo pseudonimo di Pipolo firmò insieme a Castellano moltissimo programmi di successo) e regista della Master Class con i partecipanti al concorso, Antonio Razzi nel ruolo di presidente di giuria, Elena Russo attrice di cinema e madrina della manifestazione e poi ancora il cantautore Pierdavide Carone (sue le bellissime ‘Di Notte’ e ‘Nanì’) che recentemente ha presentato il suo ultimo album, Stefano Sala, Gianluca Mach, Joss Procino, il Mago Heldin che si è esibito davanti al Papa, Davide Cantore, Sario, Tomas Fierro.
La serata sarà condotta da Jacques Avella e dalla bellissima Giulia Moon, con Paolo Formia.
La finalissima nazionale invece si terrà domenica 24 novembre negli studi televisivi di Canale Italia a Rubano in Provincia di Padova e verrà condotta da Adriana Volpe e Jacques Avella con la partecipazione di Raimondo Todaro, ballerino notissimo per la sue partecipazioni a Ballando con le Stelle, Garrson Federico Moccia, Pierdavide Carone, Elena Russo, Gianluca Mech, Antonio Razzi, Joss Procino, Mago Heldin, Davide Cantore, Tomas Fierro Sario.
MASSIMO IARETTI
Fare colazione fuori sta rapidamente diventando una delle attività più amate, non solo per iniziare la giornata, ma anche come vero e proprio rito sociale.
Un momento di pausa che sta conquistando sempre più persone, spingendo molti torinesi a scoprire nuovi locali o a tornare nelle caffetterie di fiducia per concedersi un piacere semplice ma gratificante.
Ma cosa c’è dietro questo nuovo trend che sta spopolando anche nel capoluogo piemontese?
Il risveglio sociale
Fino a qualche anno fa, la colazione fuori era sinonimo di una rapida bevanda presa al volo, magari al bancone di un bar, per poi proseguire con il ritmo frenetico della giornata. Oggi, però, questo concetto è stato completamente ridefinito.
Fare colazione fuori è diventato un vero e proprio appuntamento conviviale, un momento in cui prendersi una pausa dai ritmi serrati della settimana lavorativa.
Nel fine settimana, in particolare, sta sostituendo altre tradizioni sociali, come l’aperitivo o la cena. Si tratta di un’occasione per ritagliarsi uno spazio tutto per sé, per fermarsi a riflettere, per godersi una chiacchierata con amici o familiari, magari assaporando una brioche appena sfornata accompagnata da una calda tazza di caffè o tè.
Questo fenomeno non riguarda solo le grandi città, ma anche Torino, che sta vivendo una vera e propria esplosione di locali specializzati nella colazione.
Ogni angolo della città offre opzioni diverse: dai bar storici con le loro tradizioni, ai caffè gourmet che puntano su lievitati e bevande ricercate, fino ai nuovi locali più moderni che propongono alternative healthy e alternative vegane. In ogni caso, la colazione è diventata un’occasione da vivere e da condividere.
Un momento di relax e gusto a prezzi accessibili
Uno dei motivi per cui la colazione fuori sta prendendo piede è senza dubbio il vantaggio economico che comporta rispetto ad altri pasti.
Se pranzi e cene tendono ad avere prezzi più elevati, la colazione è un’opzione più accessibile, ma non per questo meno gustosa.
Molti locali offrono proposte di qualità, come croissant artigianali, yogurt freschi con frutta e muesli, e altre prelibatezze, a un prezzo contenuto. Questo permette alle persone di concedersi un piccolo lusso quotidiano senza incidere troppo sul budget.
Inoltre, la colazione fuori offre un’alternativa piacevole e rilassante alla routine, creando un’occasione perfetta per socializzare. Torino, con i suoi numerosi caffè e pasticcerie, è diventata una vera e propria meta per chi ama iniziare la giornata con calma, senza rinunciare al buon cibo. Il rito della colazione, quindi, non è più solo un bisogno, ma un vero e proprio momento di piacere.
Brinner: La tendenza che stiamo vivendo
Accanto al fenomeno della colazione fuori, un altro trend che sta crescendo a Torino e in altre città italiane è quello del “brinner”, ovvero la colazione a cena. Il brinner è una vera e propria moda gastronomica che unisce la colazione alla cena, unendo i comfort food tipici del primo pasto della giornata con piatti più sostanziosi.
Uova strapazzate, pancakes, bagel, toast e dolci tipici delle colazioni più classiche diventano i protagonisti anche della cena, creando nuove occasioni di convivialità.
Questo trend, che sta spopolando nelle metropoli, è una delle espressioni del desiderio di sperimentazione, di ritrovare il piacere dei cibi comfort, ma anche di ridurre la rigidità nelle abitudini alimentari. Torino, città storica con una forte tradizione culinaria, sta vivendo questo fenomeno con entusiasmo, facendo diventare il “brinner” un appuntamento sempre più gettonato, che unisce la convivialità alla scoperta di nuovi sapori e tendenze.
La colazione è il nuovo aperitivo? Sicuramente un’ esperienza che conquista Torino
La colazione fuori sta diventando una tradizione a Torino, un appuntamento da non perdere per chi cerca un angolo di relax prima di affrontare la frenesia quotidiana.
Questo trend non solo offre un’alternativa gustosa e conveniente, ma rappresenta anche un momento di socializzazione e scoperta gastronomica, che spinge sempre più persone ad esplorare nuovi locali ea fare della colazione un’esperienza da vivere e condividere.
Che si tratti di un caffè caldo con un cornetto fresco o di una colazione a base di piatti innovativi, Torino è pronta a continuare a questo rito quotidiano che ha conquistato anche i torinesi più esigenti.
CRISTINA TAVERNITI
Da Torino il ritorno della Temperino: un secolo dopo, il sogno di un’automobile italiana innovativa rinasce con la Eco-Vetturetta Temperino
Torino, 18 novembre 2024 – A cent’anni dalla chiusura della storica azienda fondata dai fratelli Temperino, pionieri dell’automobilismo italiano, il celebre marchio torinese torna a nuova vita con un progetto visionario: la Eco-Vetturetta Temperino, un quadriciclo elettrico pesante di categoria internazionale L7e, che unisce design, innovazione tecnologica e sostenibilità.
Il progetto, guidato da Lazzaro Garella, amministratore unico e titolare del marchio, rappresenta un omaggio alla tradizione torinese e piemontese dell’automobile, reinterpretata con uno sguardo al futuro. Garella, noto per la sua esperienza nelle eccellenze industriali del territorio e per la tradizione familiare legata al mondo dell’innovazione, ha saputo raccogliere il testimone dell’eredità Temperino, rilanciando il marchio con un’idea che fonde storia e modernità.
La rinascita della Temperino Automobili porta con sé un forte legame con l’innovazione tecnica che caratterizza la storia della famiglia Garella. Esempio emblematico è il contributo del nonno di Lazzaro Garella, Pilade, che durante la Seconda Guerra Mondiale sviluppò i celebri gassogeni Simplex, dispositivi che permettevano ai veicoli di utilizzare il gas di legna come carburante, senza modificare la struttura originaria.
Un secolo dopo Temperino torna a raccontare una storia di innovazione, confermandosi simbolo di un’eredità che guarda al futuro.
Una vetturetta per la mobilità sostenibile del futuro
La Eco-Vetturetta Temperino, progettata e realizzata interamente a Torino, è un quadriciclo elettrico pesante che coniuga caratteristiche tecniche all’avanguardia con una grande attenzione al design. Ideata dallo stesso Lazzaro Garella, che ha predisposto il concept delle linee, e disegnata dal designer Giorgio Caprioglio, questa vettura a due posti si presenta come una soluzione ideale per la mobilità urbana ed extraurbana sostenibile.
Le sue principali caratteristiche tecniche includono:
Un elemento distintivo è rappresentato dalla versione “Torino allestimento Lenci”, che celebra la tradizione artigianale torinese. Questa variante prevede:
Un futuro ricco di novità
La presentazione ufficiale della Eco-Vetturetta Temperino è prevista per settembre 2025, ma il progetto non si ferma qui. Sono già in fase di sviluppo altre versioni con future collaborazioni di eccellenze torinesi, come:
Una storia che guarda al futuro
Fondata nel 1906 a Torino come Officina Temperino, l’azienda dei fratelli Maurizio, Giacomo, Carlo e Secondo si distinse per la capacità di innovare e per la visione avanguardista, che portò alla creazione della prima utilitaria italiana. La Temperino 8/10 HP, presentata dopo la Prima Guerra Mondiale, fu una vera rivoluzione: leggera, economica e versatile, con un motore bicilindrico a V da 20 CV e un peso di soli 300 kg.
Conquistò anche il successo nelle competizioni, come la Sassi-Superga e il Giro del Sestriere, trovando mercato non solo in Italia, ma anche all’estero, fino in Inghilterra.
Il fallimento della Temperino nel 1924 sembrò segnare la fine di un’epoca, ma la passione e l’ingegno di Lazzaro Garella riportano oggi il marchio alla ribalta. Il nuovo progetto non è solo un omaggio alla storia, ma un ponte verso il futuro, grazie alla collaborazione con eccellenze locali come il Politecnico di Torino e all’utilizzo di tecnologie e materiali innovativi.
“Con la nuova Eco-Vetturetta TEMPERINO vogliamo riportare in vita lo spirito pionieristico che ha reso la Temperino un marchio leggendario,” ha dichiarato Lazzaro Garella, amministratore unico di Temperino Automobili.
“Non si tratta solo di celebrare il passato, ma di creare un prodotto che guardi al futuro, capace di offrire innovazione, eleganza e sostenibilità.”
Un progetto di rinascita per Torino
Il ritorno della Temperino rappresenta anche un simbolo del rilancio di Torino come capitale dell’innovazione automobilistica. La Eco-Vetturetta TEMPERINO è progettata e realizzata interamente in città, dimostrando che il territorio torinese, grazie alle sue risorse industriali, artigianali e accademiche, è ancora in grado di proporre eccellenze a livello internazionale.
A un secolo di distanza, la storia della Temperino non si è conclusa, ma si rinnova con un progetto che unisce radici e futuro.
Oltre 130.000 visitatori, circa 55.000 litri di birra, 47.000 piatti serviti e 16 giorni di festa con la tradizione bavarese sotto la Mole. Carlo Pallavicini: «Il maltempo non ha scoraggiato torinesi e turisti. Ottima sinergia con il Luna Park e con le istituzioni cittadine. Non vediamo l’ora di tornare il prossimo anno».
Spillato l’ultimo boccale di birra, Paulaner Oktoberfest Torino chiude la prima edizione con un bilancio più che positivo: oltre 130.000 i visitatori hanno partecipato ai 16 giorni di grande festa al Parco della Pellerina, sfidando le intemperie che hanno colpito la città nei giorni di evento.
Con più di 47.000 piatti serviti, tra cui 10.000 stinchi di maiale, 7.000 schnitzel, 4.000 primi piatti, 3.800 porzioni di gulasch di manzo, 2.000 würstel e 2.200 taglieri di salumi e formaggi, i partecipanti hanno potuto assaporare il meglio della cucina bavarese. Immancabili i tipici bretzel, con 21.000 porzioni, che contendono il record ai dolci, serviti in 20.000 porzioni. Ma la vera regina dell’Oktoberfest è stata la birra Paulaner circa 55.000 litri spillati durante la manifestazione. Il tutto rallegrato dalla musica del gruppo musicale bavarese, che al suono di ‘in alto i boccali’ ha trascinato tutto il pubblico in cori e brindisi collettivi.
«Grazie di cuore a Torino – commenta Carlo Pallavicini, della società organizzatrice Partners Eventi – per averci accolto con tanto entusiasmo e partecipazione. Un sincero ringraziamento va a tutte le istituzioni, alle autorità locali e ai nostri partner, ma anche ai ragazzi e alle ragazze che hanno contribuito al successo dell’evento, dimostrando professionalità e dedizione per tutti i 16 giorni di festa. Grazie allo staff di Paulaner Oktoberfest Torino, alle loro famiglie e amici, e agli organizzatori del Luna Park, con cui la collaborazione è stata davvero eccezionale».
Chiusa la prima edizione, si guarda già al futuro. «Se la città ci darà la sua fiducia – prosegue Carlo Pallavicini – saremo pronti a tornare il prossimo anno, con novità e nuove sinergie, per soddisfare e festeggiare ancora meglio con il nostro fantastico pubblico e tutto il territorio». Un saluto che guarda al futuro, con la promessa di un’esperienza ancora più coinvolgente per il prossimo Paulaner Oktoberfest Torino.
Per aggiornamenti e novità: www.oktoberfest.torino.it e i canali social ufficiali.
Ospiti del “Laboratorio di Resistenza Permanente” alla “Fondazione E. di Mirafiore”
Venerdì 15 novembre, ore 19
Serralunga d’Alba (Cuneo)
Esagerato chiamarli eroi? Certo un bel po’ oltre il “comune”, spesso, ci vanno. Non stiamo dunque a sottilizzare. E che siano due ospiti davvero d’eccezione è assolutamente vero. Bastano i nomi! Giovanni Soldini e Simone Moro: due delle figure più celebri nel mondo della vela e dell’alpinismo. Saranno loro i protagonisti del terzo incontro della XIV edizione del “Laboratorio di Resistenza Permanente” in programma venerdì prossimo 15 novembre, alle 19, all’interno del “Villaggio Narrante” in Fontanafredda, della “Fondazione E. di Mirafiore”, a Serralunga d’Alba (Cuneo).
Durante l’incontro con il pubblico, Soldini e Moro dialogheranno su ciò che il mare e la montagna rappresentano per loro: due mondi estremi e potenti che richiedono rispetto, preparazione e umiltà. Entrambi, infatti, sostengono che mare e montagna siano “ambienti dove l’arroganza non ha spazio e dove l’essere umano può sviluppare una profonda connessione, in grado di trasformarsi in un’amicizia rispettosa e autentica con la natura”. La loro “ospitata” è, inoltre, pienamente in linea con il fil rouge “#tempo” su cui si muove l’attuale stagione della “Fondazione”, voluta nel 2010 da Oscar Farinetti.
Quel “tempo”, per l’appunto, che è anche “elemento imprescindibile” delle discipline praticate, spesso a livelli “estremi”, da Soldini e Moro. Quel “tempo” che in mare, come in montagna, si rivela spesso come un imprevedibile amico/nemico, “come una forza silenziosa e inarrestabile, capace di determinare il successo o l’insuccesso, la sicurezza o il pericolo”. Ogni minuto in mare richiede presenza e consapevolezza, e “il passaggio del tempo diventa metafora della necessità di adattamento continuo all’ambiente e alla sua imprevedibilità”. Allo stesso modo, per Moro, il tempo in montagna è una dimensione sospesa tra vita e morte, dove ogni secondo può segnare la linea sottile tra sopravvivenza e pericolo.
Giovanni Soldini, nato a Milano nel 1966, è tra i più noti velisti italiani. Con una carriera ricca di avventure, tra cui la “Baule-Dakar” del 1991 e numerose regate oceaniche in solitaria, Soldini ha recentemente compiuto un viaggio intorno al mondo, collaborando con scienziati e attivisti impegnati nella conservazione degli oceani. Il suo percorso lo ha portato a esplorare rotte inesplorate e a raccogliere dati sul riscaldamento degli oceani e sull’assorbimento di CO₂. Le sue esperienze non solo testimoniano la bellezza e il fascino del mare, ma evidenziano anche l’urgenza di preservare questo fragile ecosistema.
Simone Moro, nato a Bergamo nel 1967, è uno dei più acclamati alpinisti a livello internazionale. Con oltre 36 spedizioni al suo attivo, tra cui quattro ascese all’Everest, Moro si è specializzato nelle scalate invernali sugli ottomila. Ha inoltre intrapreso una seconda carriera come pilota di elicottero, dedicandosi a operazioni di salvataggio in aree remote dell’Himalaya. La sua scelta nasce dall’osservazione delle difficoltà che i soccorsi tradizionali incontrano nelle condizioni estreme d’alta montagna, spingendolo a unire passione e impegno umanitario per salvare vite in uno dei territori meno a misura d’uomo del pianeta.
Per info e programma dettagliato del “Laboratorio di Resistenza Permanente”: Fondazione E. di Mirafiore, Villaggio Narrante in Fontanafredda, Fondazione E. di Mirafiore”, via Alba 15, Serralunga d’Alba (Cuneo); Tel. 377/0969923 o www.fondazionemirafiore.it
g.m.
Nelle foto:
– Giovanni Soldini
– Simone Moro
‘Experience Piemonte: performing Uniqueness’ rappresenta la vetrina di eccellenza dedicata al lusso Piemontese che riunirà, il 12 e 13 novembre, nella splendida cornice di Venaria Reale, le eccellenze manifatturiere dei settori arredo, design, moda e accessori, gioielleria, tessile, agroalimentare, cosmesi e benessere.
Oltre 110 buyer internazionali parteciperanno a incontri B2B con le aziende del territorio, mentre le esposizioni di prodotti di alta gamma e veicoli di grandi marchi, come GFG Style, MAT, Manifattura Automobili Torino, Erre Erre Fuoriserie, Kimera Automobili, Automobili Pininfarina, Podium Advanced Technologies, Italdesign e Totem Automobili srl, offriranno l’opportunità di scoprire da vicino l’innovazione e l’artigianalità piemontese in un contesto esclusivo.
La conferenza di apertura, che si terrà martedì 12 novembre alle 9.30 nella chiesa di Sant’Uberto alla Reggia di Venaria Reale, intende offrire un’analisi approfondita sui trend del lusso e dell’automotive attraverso interventi di spicco del settore. Dopo i saluti istituzionali di Andrea Tronzano, Assessore allo Sviluppo delle Attività produttive, Internazionalizzazione e Attrazione investimenti della Regione Piemonte e Paolo Bertolino, Segretario generale Unioncamere Piemonte, il Presidente Dario Peirone illustrerà le attività di CeiPiemonte per promuovere il lusso Piemontese sui mercati internazionali. A seguire il keynote speech di Alice Cassandro di Deloitte, che offrirà una panoramica strategica sul futuro del lusso, dando il via alla prima sessione tematica “Disegnare il nuovo lusso: opportunità e prospettive nei mercati internazionali. La seconda parte della conferenza sarà dedicata alla sessione tecnica sulle hypercar, esplorando il percorso creativo e produttivo capace di trasformare le visioni dei designer in veicoli ad alta prestazione, con interventi di Andrea Novello, coo Automobili Pininfarina, Fabrizio Giugiaro, ceo GFG Style, Saverio Lorgano, head of Pre Series and Production di Italdesign e altro.
Il secondo panel “Performance. Exploring the future of Hypercars” offrirà una discussione sulle innovazioni che stanno ridefinendo la guida, dall’elettrificazione all’uso di materiali avanzati.
Mara Martellotta