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Dalla Gioconda ai Krumiri i baffi fanno storia

Tra i più in voga quelli alla Nietzsche, alla Dalì, alla Clarke Gable, persino, anche se meno frequente perché foriero di brutti ricordi, alla Hitler. Ma il baffo più famoso resta quello a manubrio di Vittorio Emanuele II

La moda dei baffi ha fatto storia e, simbolo di virilità e fascino, non tramonta, addirittura si son venuti a creare prototipi prendendo spunto da uomini famosi nel tempo. Tra i più in voga il baffo alla Nietzsche, alla Dalì, alla Clarke Gable, persino, anche se meno frequente perché foriero di brutti ricordi, alla Hitler ma il baffo più famoso resta quello a manubrio di Vittorio Emanuele II.

Immortalato in innumerevoli ritratti, monumenti, medaglie, monete, considerato” Il Re Galantuomo” da chi nutriva sentimenti patriottici grazie alla sua difesa della libertà costituzionale dopo la disfatta di Novara e l’abdicazione di Carlo Alberto nel 1849   ma anche molto chiacchierato per le avventure amorose, in particolare con la Bella Rosina e l’attrice Laura Bon, aveva davvero un phisique du role avvalorato dalla prestanza fisica ma anche dai particolari baffi che hanno colpito l’immaginario collettivo.

 

 

Tant’è che proprio nel 1878, anno in cui morì il Re, un pasticcere di Casale, Domenico Rossi, ebbe l’idea di creare biscotti con la forma dei suoi baffi. Talmente buoni e simbolici al punto di ottenere riconoscimenti quali la medaglia di bronzo alla Esposizione Universale di Torino nel 1884, il diploma di Provveditore della Casa Reale del Duca d’Aosta e della Real Casa d’Italia, oltre al Gran Diploma d’Onore dell’Esposizione di Casale nel 1900. La notorietà si accrebbe negli anni 20 quando l’azienda fu rilevata da Angelo Ariotti per poi raggiungere fama internazionale nel 1953 con la famiglia Portinaro che tuttora ha affermazioni straordinarie; fa testo la lettera del Presidente Americano Clinton che, omaggiato da un consigliere regionale del Piemonte di una scatola di Krumiri, come furono denominati i biscotti,  ringraziò con un entusiastico “ Wonderful Krumiri”.

Un dolce baffo che può essere paragonato all’intuizione artistica di un pasticcere inventore che, senza rendersi conto, in qualche modo anticipò le allusioni Dada che elevavano a dignità d’arte oggetti quotidiani, in questo caso i biscotti. E, a proposito come non pensare al Duchamp della “ Gioconda coi baffi”?

Giuliana Romano

Barolo in festa

Un fine settimana in piazza fra musica, buon mangiare e buon bere e … magia, giocoleria, arti di strada e spettacolo

Sabato 7 e domenica 8 settembre

Barolo (Cuneo)

Cuore pulsante della Langa del Barolo (cui dà, a ragion veduta, il nome), l’antica gloriosa Barolo, fra i “Patrimoni UNESCO dell’Umanità” (il cui nome si dice derivare dal celtico “bas reul” – luogo basso”, come di fatto è rispetto ad altri paesi della zona) vivrà un weekend particolarmente intenso, sabato 7 e domenica 8 settembre, con due grandi eventi all’insegna della musica e dell’enogastronomia (ma non solo), in piazza Caduti per la Libertà(piazza del Municipio).

Ad aprire le danze, sarà Sonia De Castelliinsieme alla sua “Orchestra”, protagonista, sabato 7 settembre, di una serata a tutto “liscio” e all’insegna della “musica tradizionale” che promette letteralmente di infiammare la pista da ballo.

A partire dalle 19,30, sarà inoltre possibile degustare in piazza squisiti ravioli del plin artigianali, con battuta al coltello, insieme ai piatti della tradizione, grazie agli stand organizzati dalla “Pro Loco”, in collaborazione con la locale “Macelleria Sandrone”.

Savonese doc, cantante, intrattenitrice e presentatrice da 18 anni del fortunato programma televisivo del martedì “Ballando Le Cupole”Sonia De Castelli dopo alcuni anni in cui si è dedicata alla carriera televisiva, ha lanciato oggi una sua “Orchestra” che proprio in virtù della sua popolarità, ha subito raccolto grandi consensi, senza trascurare una produzione discografica, apprezzata in Italia e all’estero. 

 

Il piatto forte, domenica 8 settembre, con il ritorno, alle 16, di “Collisioni Circus”, seconda edizione, Festival gratuito dedicato, per eccellenza, ai più piccoli (oltre mille i partecipanti alla prima edizione dell’anno scorso) e alle loro famiglie, con una giornata di magia, giocoleria, arti di strada espettacolo dal titolo “The Incredible Magic Show”.

Sempre sotto la regia di Davide Demasi (in arte Mr David), fra gli ospiti troveremo Piero Osella (in arte Mago Budiní), Mago e prestigiatore influenzato dal cabaret tra i più apprezzati e amati in Piemonte, che “come il budino” può adattarsi a qualsiasi contenitore e al pubblico di ogni età. Ma anche Francesco Giorda, stand up comedian e comico torinese che da oltre 20 anni porta i suoi spettacoli nei teatri di tutta Europa.

Di forte richiamo anche Alp King, performer e busker italiano, capace di creare “bombe sonore” interattive con il pubblico mixando irresistibili gag al “rap” e al “freestyle”.

Ultimo, ma non per importanza, il grande Mago Contini, impegnato tra magia e cabaret che fa dell’interazione con il pubblico dei più piccoli il suo vero punto di forza.

Tutti gli eventi sono ad ingresso gratuito.

Per riservare i tavoli in occasione della serata di sabato 7 settembre con Sonia De Castelli, o riservare posti a sedere per la giornata dedicata ai più piccoli domenica 8 settembre, scrivere a: prenotazioni@collisioni.it

Oppure scrivere su whatsapp al numero 375/ 824735

 g. m.

Nelle foto: Immagine di piazza; Locandina Sonia De Castelli e Locandina “The Incredible Magic Show”

Reykjavik, una capitale vibrante

Arte moderna, murales e una vita sociale dinamica rendono felice la citta’.

Dopo 15 giorni di viaggio da sud a nord e viceversa , sfiorando il circolo polare artico, alla scoperta dell’Islanda, siamo approdati a Reykjavik, la capitale dell’isola. Le aspettative, riguardo alla vitalita’ e alla esuberanza della citta’ erano piuttosto modeste, i centri visitati durante il giro, infatti, compresi Akurery e Hafnarfjörður, sono apparsi essenziali e molto semplici sia riguardo l’urbanistica che da un punto di vista culturale e ludico. D’altronde l’Islanda, terra meravigliosa e unica ( e ancora non molto visitata), attrae e richiama un turismo votato alle sue prerogative naturali: vastissime praterie, molteplici sorgenti geo-termali, crateri e tracce laviche disseminate per tutta l’isola, ghiacci che arrivano fino al mare; insomma un sistema ecologico complesso, che regala scenari unici che sorprendono anche per la frequenza con cui si alternano, e un ambiente che ospita diverse specie animali incantevoli come foche, orche, balene, pulcinelle di mare oltre ad alci, pecore, meravigliosi cavalli e mucche.

Entrando nel cuore di Reykjavik abbiamo trovato, contrariamente a quanto previsto, un centro coloratissimo, vivace e pieno di dettagli interessanti e singolari. La “baia dei fumi” (significato del nome della citta’ dato dai suoi colonizzatori vichinghi, nell’ 870 circa, in virtu’ dei vapori geotermici tipici della zona) e’ una citta’ cool, per usare un termine attuale che include diverse qualita’, invitante e in grado di rendere gradevole la vita a diversi target di persone, dai piu’ giovani ai meno green.

Tra i siti da visitare quelli che saltano decisamente all’occhio da un punto di vista architettonico sono:

la Hallgrimskirkja, una chiesa situata in centro città che possiede una torre di 73 metri (visitabile pagamento). La sua forma e’ ispirata alle colonne di basalto della cascata di Svartifoss e desta molta attenzione perche’ crea la sagoma classica di una chiesa nordica attraverso l’utilizzo della tipica roccia nera di origine vulcanica.

L’edificio dell’ Harpa, inaugurato nel 2011 dopo la crisi finanziaria islandese, e’ un simbolo che rappresenta la rinascita. La sua facciata di vetro si affaccia sulla costa, sul porto di Reykjavík e bacia i cieli dell’Artico. Questo moderno contenitore ospita recital, spettacoli, concerti e mostre.

Il Perlan, invece, e’ una costruzione ultramoderna con una cupola di vetro che vista dall’alto sembra una margherita. E’ stato costruito sopra 5 serbatoi cilindrici di stoccaggio dell’acqua geotermica e al suo interno è allestito uno dei più popolari musei della città, il Viking Saga Museum.

Il centro citta’ e’ diviso in tre zone: il porto, area suggestiva e autentica, il quartiere vecchio e la strada Laugavegur, tutte e due molto animate e costellate da negozi di artigianato e abbigliamento tipico e foderate da deliziosi locali dove fare una pausa o consumare i pasti principali. Questi ultimi sono una delle grandi attrazioni di questo luogo sia per la loro ottima cucina, ma soprattutto per l’energia che regalano a questa citta’. Ragazzi, famiglie e anche molti anziani godono della compagnia degli amici e dello splendido scenario seduti all’interno o all’esterno di pub, ristoranti o Kaffe (bar islandesi).

Concerti, festival ed eventi di ogni tipo, come le sfilate di auto d’epoca, rallegrano e danno a Reykjavik un tono frizzante, cosi’ come la vita notturna nei vari locali, travolgente e spensierata. Nel week end, inoltre, e’ possibile visitare il mercato delle pulci Kolaportid dove non si puo’ andar via senza aver comprato maglioni tipici islandesi (lolapeysa).

Dulcis in fundo, non possiamo non citare i meravigliosi murales che caratterizzano le strade, le case e la personalita’ di questa citta’. Ce ne sono moltissimi e di tutti i tipi, sorprendono per la loro bellezza e la loro capacita’ di inserirsi perfettamente in una citta’ dalle geometrie semplici. Si viene totalmente coinvolti dalla pittura e dalle dimensioni di queste opere d’arte che raccontano storie, miti, esprimono l’arte moderna, volti e simboli della citta’. Non c’e’ bisogno di cercarli, sono ovunque, nelle vie principali e quelle meno di passaggio, decorano abitazioni, negozi e strade, rappresentano una straordinaria manifestazione di gioia e un mezzo efficace di comunicazione.

MARIA LA BARBERA

Musei Reali aperti in occasione di Vendemmia Reale

Dopo il successo delle precedenti edizioni, Club Silencio e Torino Wine Week aprono sabato 7 settembre le porte dei Musei Reali in occasione di Vendemmia Reale. Le due realtà portano avanti insieme il valore della sostenibilità con il coinvolgimento di oltre 40 cantine attente alla sostenibilità in vigna, che seguono una enologia tradizionale tesa a valorizzare il terroir.

 

Una serata speciale dove le degustazioni di alcuni dei migliori vini del Piemonte e da tutta Italia, potranno essere accompagnate alla scoperta dei luoghi dei Musei Reali che solitamente sono chiusi al pubblico.

 

Al centro, il Piemonte del vino, con la partecipazione delle oltre 15 cantine, dal pinerolese e la provincia di Torino, ai cru di Barolo e della Morra, e poi ancora l’astigiano, l’alessandrino, le terre del Roero e dell’albese.

 

Grazie alla straordinaria partecipazione del Consorzio Tutela Lugana, si avrà la possibilità di conoscere una delle prime DOC (1967) della Lombardia, e il suo impegno ad accompagnare le cantine verso un maggior investimento nella sostenibilità, con oltre il 50% degli ettari vitati che hanno già raggiunto certificazioni di sostenibilità.

 

Insieme al Consorzio Tutela Valcalepio si potrà inoltre scoprire il  vino di Bergamo, attraverso  il Valcalepio DOC e la neonata Terre del Colleoni DOC. Veri protagonisti della Valcalepio sono le cantine che, unite sotto l’egida del condottiero Bartolomeo Colleoni (simbolo del Consorzio), portano avanti il nome della viticoltura e dell’enologia bergamasca, con attenzione alla qualità e all’ambiente.

 

Il viaggio, per celebrare la vendemmia, continua attraverso la Liguria, il Friuli Venezia Giulia, la Toscana, l’Emilia Romagna, l’Umbria, la Campania, il Lazio, la Puglia, fino ad approdare in Sicilia.

 

Grazie a una straordinaria apertura serale sarà inoltre possibile visitare gli Appartamenti Reali di Vittorio Emanuele III, considerati i più antichi e pregevoli del Palazzo, e gli Appartamenti della Regina Elena che conservano un’elegante Sala da Bagno di fine Ottocento, preannunciante lo stile Liberty.

 

Si potrà, inoltre, prendere parte all’esclusiva visita guidata alle Cucine Reali di CoopCulture per conoscere alcune curiosità legate al cerimoniale della tavola di Palazzo Reale e partecipare all’esperienza di degustazione multisensoriale “Mindful Wine Tasting” a cura di Marta Indro di Giulio.

 

Il dj e producer leccese Populous che ha esordito per l’etichetta berlinese Morr Music e che ha collaborato come sound designer per le più famose case di moda come Gucci, Missoni e Vivienne Westwood, prenderà il controllo della consolle a seguito dell’opening act a cura di XNX Party.

 

Non mancheranno, infine, il cocktail bar, varie proposte food, le attività del Play Corner e la Virtual Reality Experience.

PER PARTECIPARE È NECESSARIO ACCREDITARSI QUI

 

INFO

Sabato 7 settembre, orario 19-24

Ultimo accesso evento ore 23:00

Ultimo accesso visite ore 22:45

Ingresso + 3 degustazioni di vino + calice + portabicchiere + visite: 25€ // LATE ENTRANCE Ingresso + drink: 15€ (posti limitati – accredito obbligatorio)

Visita guidata alle Cucine Reali: (+5€) (Posti limitati – acquisto in loco)

Mindful Wine Tasting: (+10€) (Posti limitati – acquisto in loco)

Ingresso ai Musei Reali da Piazzetta Reale 1, Torino

Orto aromatico e yoga nel parco del Castello di Miradolo

Venerdì 6 settembre 2024

 

 

 

L’orto del Castello di Miradolo disegnato da Paolo Pejrone ha forma circolare: armonioso, chiuso, protetto. Affaccia sulla corte rustica dell’antica dimora e ne completa l’originaria vocazione agricola, con stalla, fienile, forno, pollaio e lavatoio. Si sviluppa intorno all’asse centrale che attraversa il portale d’accesso all’antica “cassina”, l’aia e il Palazzo, fino alla torre rotonda. Visto dall’alto, l’orto è perfettamente inserito nel disegno del luogo. Al suo interno sono state inserite piante aromatiche utilizzabili soprattutto in cucina ma utili anche ad allontanare i parassiti dalle piante fiorite. Molto spesso le aromatiche sono piante sempreverdi che crescono spontanee in aree con inverni piuttosto miti: la passeggiata nell’orto permette di scoprire le specie presenti e raccogliere i consigli proposti dalla guida per la loro coltivazione ed utilizzo. La visita termina con l’allestimento di sacchettini di sali aromatici da usare in cucina o in bagni rilassanti.

Precede la visita, alle 18.30, “Yoga nel parco”, una seduta di yoga adatta a tutti nel Parco del Castello. Un appuntamento per prendersi del tempo per rallentare, per stare a contatto con i suoni della natura e respirare. Un momento per sé stessi.

INFO

Castello di Miradolo, via Cardonata 2, San Secondo di Pinerolo (TO)

Venerdì 6 settembre

Ore 18.30

Yoga nel parco

Costo: 15 euro (prezzo scontato per chi acquista più incontri)

Ore 20

Orto aromatico

In collaborazione con Cooperativa Arnica

Costo: 6 euro + biglietto di ingresso al parco

Biglietti:

MOSTRA: 15 € intero mostra + parco, 12 € ridotto gruppi, convenzioni e over 65, 10 € 12-26 anni, studenti universitari | PARCO: 6 € intero parco, 4 € ridotto scuole, PineCult

Gratuito: bambini 0-11 anni, Disability card e accompagnatore, Passaporto culturale, Tessera Abbonamento Musei

Orari:

Venerdì ore 15/23, sabato e domenica ore 10/19

Prenotazione obbligatoria: 0121 502761 prenotazioni@fondazionecosso.it

www.fondazionecosso.it

 

Omegna, Maurizio Scandurra: “Chiusura col botto per San Vito 2024″

L’opinionista de ‘La Zanzara’ di ‘Radio24’ racconta il successo della grande manifestazione che richiama numerosi visitatori da tutta Italia.


Considero il Verbano-Cusio-Ossola uno degli angoli più belli d’Italia. La triade Orta-Mergozzo-Maggiore è una fra le sintesi lacustri più affascinanti del mondo, in grado di richiamare ogni anno centinaia di migliaia di turisti da ogni parte de
l pianeta. E proprio per questo merita di essere apprezzata da un pubblico sempre maggiore”.

Così Maurizio Scandurra, noto opinionista de ‘La Zanzara’ di ‘Radio 24’, il programma radiofonico di successo condotto da Giuseppe Cruciani e David Parenzo, nonché giornalista radiotelevisivo e saggista (ha scritto libri con Paolo Limiti(amatissimo conduttore tv), il famoso criminologo e psichiatra Alessandro Meluzzi, i cantanti Andrea Mingardi, Renzo Arbore, Ivana Spagna, Pietruccio dei Dik Dik, Valerio Liboni de I Nuovi Angeli, i volti noti della televisione Antonio Lubrano e Cino Tortorella (l’indimenticato Mago Zurlì) e moltissimi altri).

Ho avuto modo di frequentare, visitare e conoscere più da vicino le meraviglie di questo territorio. Omegna, in particolare, ha catturato la mia attenzione. Una cittadina ricca di storia, arte, fascino, cultura, enogastronomia. Davvero incantevoli questi dieci giorni dedicati alla Festa Patronale di San Vito, evento che si celebra con immancabile puntualità e soluzione di continuità da oltre 120 anni. Ricorrenza che coinvolge e aggrega una comunità cittadina coesa: capace di creare un programma variegato in grado di soddisfare le esigenze e le richieste di una platea sempre più vasta e magnetica. Spettacolare lo show piromusicale sul lago, che quest’anno ha avuto il bis, con giochi di fuochi d’artificio in grado di richiamare di volta in volta appassionati daovunque”.

Per poi concludere con un appello sincero: “L’invito è rivolto a quanti cercano aree idonee al soggiorno e agli investimenti turistici, perché vedano in Omegna una potenziale opportunità in crescita per dare sfogo alla propria creatività d’impresa, contribuendo all’incremento dell’occupazione e al rilancio crescente di un contesto davvero in grado di fare la differenza anche sul piano sociale e industriale, dato altresì il passato importante che anche in questo ambito la città ricopre. Un plausoe un grazie all’Amministrazione Comunale, alla Parrocchia, al Comitato Festeggiamenti di San Vito, agli albergatori e ristoratori del luogo per la passione sincera, la precisione organizzativa e l’entusiasmo contagioso che profondono a piene mani in ogni iniziativa”, chiosa fiducioso Maurizio Scandurra, anche collezionista di autobus storici e corriere d’epoca, oltre che di ventilatori e campane antiche, cui ha altresì dedicato ampie monografie diventate un must nel settore.

Miradolo, visita al parco del castello

Com’è andata l’estate? Scopriamolo domenica 1 settembre, alle 17, con la visita guidata in compagnia di un esperto che ci racconta come hanno trascorso l’estate i grandi alberi del parco (6 euro + ingresso, prenotazione obbligatoria).
Domenica è visitabile anche la mostra “Giorgio Griffa. Una linea, Montale e qualcos’altro” con  le affascinanti opere site specific concepite dall’artista per rimanere esposte all’esterno e destinate quindi a includere i segni lasciati da tempo, umidità, pioggia, insetti e altro.
Appuntamento anche alla settimana successiva con la passeggiata ornitologica dell’8 settembre alle 17.Sabato 14 alle 10:30 ci attende la lezione di balance, per sperimentare una disciplina che unisce yoga, pilates e tai chi nell’affascinante contesto del parco storico (15 euro a lezione, prenotazione obbligatoria).Al termine brunch a cura della Caffetteria.
Tutte le attività sono su prenotazione: 0121/502761 prenotazioni@fondazionecosso.it
 IL CALENDARIO DI SETTEMBRE
NUOVO ORARIO A SETTEMBRE
Torna l’apertura serale il venerdì
Dal 6 al 22 settembre la mostra e il parco sono visitabili il venerdì dalle 15 alle 23 (ultimo ingresso ore 21.30), il sabato e la domenica dalle ore 10 alle ore 19 (ultimo ingresso ore 17.30). Dal 28 settembre saremo aperti sabato, domenica, lunedì ore 10/18:30 (ultimo ingresso ore 17).
Settembre è quindi l’ultima occasione per sperimentare lo yoga nel parco, le attività nell’orto al calare della sera, e per visitare la mostra in notturna:
yoga nel parco venerdì 6, 13, 20 settembre ore 18:30
Una pratica adatta a tutti, un appuntamento per prendersi del tempo per rallentare, per stare a contatto con i suoni della natura e respirare. Un momento speciale da dedicare a sé stessi.Costo: 15 euro a lezione. Pacchetto 3 incontri: 36 euro
I venerdì nell’orto
venerdì 6, 13, 20 settembre ore 20
Nell’orto disegnato da Paolo Pejrone sono tante le piante aromatiche utilizzabili in cucina ma utili anche ad allontanare i parassiti dalle piante fiorite, intorno. Venerdì 6 sperimentiamo insieme a Cooperativa Arnica come preparare sacchettini di sali aromatici da usare in cucina o in bagni rilassanti con l’attività “Orto aromatico”. Venerdì 13 scopriamo i segreti dell’orto autunnale e concludiamo venerdì 20 con “Erbe e fiori per i piatti (e non solo)”.Costo: 6 euro + ingresso
Tutte le attività sono su prenotazione: 0121 502761 prenotazioni@fondazionecosso.it
E al termine, la nostra Caffetteria propone APERICENA AL CASTELLO, a buffet, con le specialità di Antica Pasticceria Castino: dalle 18:30, su prenotazione (entro il giovedì).
LA MOSTRA
Attività per famiglie: Le sfumature dell’acquaDomenica 15 settembre ore 10:30
Nell’opera di Griffa il cromatismo si condensa in segni e in tratti che nel loro fluire libero e liquido segnano l’intelligenza di una sostanza capace di rinnovare sempre il binomio tela-colore.Abbiamo pensato ad un’attività per famiglie che prevede anche una passeggiata nel parco, tra le grandi opere site specific, per raccogliere materiale vegetale che in laboratorio si trasformerà in una grande scala cromatica sperimentando varie diluizioni di colore.Età: 6-9 anni.Costo: 6 euro a partecipante (per gli accompagnatori l’attività è compresa nel biglietto di ingresso).
Informazioni e prenotazioni: 0121 502761 prenotazioni@fondazionecosso.itLa mostra dedicata a Giorgio Griffa prosegue fino al 25 dicembre: torna a visitarla al cambio di ogni stagione per scoprire nuove atmosfere e inediti scenari intorno alle opere.

Al Forte di Fenestrelle si gioca con La Terra di Mezzo

Al Forte di Fenestrelle si può partecipare al più grande gioco di ruolo d’Italia tipologia Terra di Mezzo” il 31 agosto e l’1 settembre

 

Sabato 31 agosto e domenica primo settembre è fissato l’appuntamento a Fenestrelle per gli amanti di un tempo mitico con “La Terra di Mezzo”, che consente di vivere in un mondo fantastico dove draghi e umani convivono, e dove a regnare è la magia, con paesaggi incredibili e personaggi mitologici, oltre a tracciati popolati da creature fantastiche. La Terra di Mezzo consente ai visitatori di vivere nel più grande universo fantasy d’Italia, e sarà possibile girarlo liberamente attraverso un percorso in cui si indosseranno i panni dei propri eroi preferiti, diventando parte attiva della narrazione. Ci si potrà trasformare in elfi, guerrieri, fate, maghi e streghe, ascoltare le note dell’arpa celtica e sorseggiare idromele. Terra di Mezzo è visitabile presso il Forte di Fenestrelle sabato 31 agosto e domenica 1 settembre a partire dalle ore 11. Si richiede il biglietto stampato in formato digitale, risultando valido per la giornata selezionata. Non è necessario effettuare prenotazione.

 

Mara Martellotta

Empatia. Sentire, comprendere e accettare gli altri senza giudicare

“Ti capiva fin dove volevi essere capito, credeva in te fin dove ti sarebbe piaciuto credere in te, e ti assicurava di avere ricevuto da te esattamente l’impressione migliore che speravi di dare” diceva Francis Scott Fitzgerald. Questa è l’empatia, l’ inestimabile capacità di accogliere e sentire l’altro, di comprendere le sue emozioni e conoscere la sua esperienza senza calarsi nel giudizio o attivare una valutazione. 

E’ una facoltà abbastanza in controtendenza con il contemporaneoin contrasto con uno scenario sociale e culturale dove l’autocelebrazione, la continua competizione e l’egocentrismo sono le nuove virtù di riferimento e dove ascoltare l’altro anteponendo i suoi bisogni ai nostri, seppur episodicamentesembra un indicatore di  antiquata debolezza. Tuttavia qualcosa si è mosso, proprio in questo ultimo periodo questa gentildonna vestita di altrui sensazioni e conoscenza si è presentata alla nostra porta. L’esperienza di questo virus vissuta in condivisione,  la chiusura, il senso di impotenza, l’incertezza e il disorientamento che questo “veleno” ha portato con sé hanno stimolato la nostra capacità di  “coinvolgimento empatico”. Eravamo tutti lì, e parzialmente lo siamo ancora, a riorganizzarci la vita, il tempo, il lavoro, praticando rinunce e aspettando pazientemente che tutto finisse. Questa avventura ci ha costretto a “sentirci” di più, ci ha messo in una inedita posizione di comprensione.

Sapevamo perfettamente cosa provavano gli altri, in che situazione fossero, quali erano le difficoltà giornaliere da affrontare, sia emotive che pratiche. Bisogni, speranze, frustrazioni e nuove strategie di sopravvivenza ci hanno unito inevitabilmente e collocato sulla stessa lunghezza d’onda.Ecco cosa è l’empatia, non solo la capacità di “mettersi nei panni dell’altro”, ma avere ugualmente cognizione di ciò chel’altro sta vivendo, possedere le informazioni necessarie che ci garantiscano di poter  comprendere appieno la sua condizione di vita. Non solo implicazioni di tipo emotivo o sentimentali dunque, ma anche un impegno di tipo cognitivo, come afferma Lori Gruen autrice del bellissimo libro “La terza via dell’empatia”, e un lavoro continuo di aggiustamento e “calibrazione” del nostro esercizio empatico.

Pensare infatti che l’attività percettiva di cui siamo detentori sia innata o  esclusivamente connaturata è un errore, quest’ultima necessita di un lavoro giornaliero di ricerca, di sintonizzazione e rivisitazione, questo per non cadere in una eccessiva complicità sensoriale, tipica delle persone molto sensibili, o scadere, al contrario, nella completa e mancata identificazione e immedesimazione con il prossimo. Questa “percezione morale” va alimentata dunque, nutrita e sviluppata. Una mano ce la possono dare gli animali afferma la Gruen,che, capaci molto più di noi di entrare in comunione percettiva con i loro simili, sono in grado di partecipare emotivamente alla loro vita soddisfacendo così bisogni di assistenza e vicinanza. La loro spiccata  predisposizione allosservazione del comportamento altrui e la conseguente spinta all’ identificazione li rende maggiormente empatici degli appartenenti alla categoria del genere umano.

Dalla nostra storia recente dunque, dai fatti che ci hanno reso protagonisti involontari e impauriti, si rende necessario comprendere che abbiamo bisogno di empatia, di reciprocità, di scambio emotivo e conoscitivo. Al netto di ogni retorica e lungi dal conseguimento di facili adesioni cariche di sentimentalismi, dobbiamo convincerci che viaggiare abbandonati sul nostro binario, escludendo dalla nostra vita ogni corrispondenza con l’altro da noi, non può che portaci ad una malinconica solitudine.

Maria La Barbera

Miss Piemonte e Miss Valle d’Aosta, Francesca e Chiara: selezioni concluse

Le selezioni di Miss Italia Piemonte e Miss Valle d’Aosta 2024 si sono concluse mercoledì 28 agosto scorso nella splendida cornice di Barbaresco, terra patrimonio dell’UNESCO, la medesima che l’anno scorso ha incoronato Francesca Bergesio, Miss Italia attualmente in carica.

Il tour di Mirella Rocca ha toccato in tre mesi circa 24 località e le iscrizioni del casting sono state da record. Francesca Spinelli è  stata proclamata Miss Piemonte, ha 19 anni ed è  di Viù, 1.83 di bellezza ed eleganza, e Chiara Frezza, Miss Valle d’Aosta, ha 22 anni ed è  di Carmagnola. Entrambe sono torinesi.

Francesca e Chiara accederanno direttamente alla finale nazionale e all’Academy di Miss Italia in programma nelle Marche, il 4 settembre a Fano.

Francesca, oltre ad essere imprenditrice con la famiglia nel settoredella ristorazione sogna di fare cinema, mentre Chiara studia management imprenditoriale e vorrebbe realizzare un suo brand.

La cerimonia è  avvenuta nella piazza principale e vi hanno partecipato migliaia di persone,  tra cui in prima fila il sindaco Mario Zoppi, che ha fortemente voluto l’evento per il secondo anno consecutivo, ospiti d’onore Francesca e Chiara. Le ragazze hanno sfilato per Barbaresco già dal mattino e sono stati ospiti della celebre cantina della famiglia Giacosa, tra i produttori più importanti del Piemonte.

“Sono soddisfattissima anche di questa edizione di Miss Italia, che ha registrato in Piemonte un record di numeri per quanto riguarda la partecipazione delle ragazze. Nel corso dell’estate abbiamo attraversato la regione per un totale di 24 tappe, portando bellezza e divertimento – spiega Mirella Rocca agente regionale di Piemonte,  Liguria e Valle d’Aosta- Dopo aver vinto lo scorso anno, spero di ripetere il trionfo anche nel 2024. Le ragazze sono state selezionate e preparate  direttamente da me, dal primo casting alle finali. Ho scelto le migliori, miss belle e preparate. Ognuna di loro possiede un talento, cantano, ballano, recitano e sono riuscita a mettere in scena il musical Grease. Fosse stato per me le avrei premiate tutte”.

Mara  Martellotta