Ricordi e suggestioni della festa patronale del Beato Bernardo
Torna, come ogni secondo martedì del mese, ‘Moncalieri nelcuore’, lo spazio di approfondimento culturale dedicato ai racconti di vita dei Moncalieresi che si sono trasferiti in altre città e desiderano raccontarsi.
Martedì 13 febbraio verrà condotta da Gianfranco Chieppino e Rosalba Malta, con approfondimenti sulla festa padronale del Beato Bernardo, dipanando il filo dei ricordi insieme a Claudio Viola. Interviene l’assessore alla Cultura Laura Pompeo.“Moncalieri nel cuore” è il format nato per dare voce alle storie di quei moncalieresi le cui vicende di vita li hanno portati a lasciare la città e andare, per esempio, all’estero. Che ricordi hanno di Moncalieri, diretti o trasmessi da qualche familiare? Sono mai tornati a Moncalieri? E se sì come l’hanno trovata?
L’incontro verrà trasmesso sulla pagina Facebook della Biblioteca alle 19.
MARA MARTELLOTTA
Vezzolano saluta il suo presepio, viene smontato in una settimana e rimontato pezzo per pezzo nel laboratorio Nicola ad Aramengo d’Asti. Piace sempre di più e colleziona un altro record: quasi 16.000 visitatori fino al 4 febbraio, circa 300 persone al giorno, contro gli 11.000 visitatori del 2023. Il presepio di Vezzolano attira turisti da ogni parte del Piemonte e anche da altre regioni. Da 11 anni l’opera di Anna Rosa Nicola fa bella mostra di sé nell’Abbazia di Vezzolano, sulle colline astigiane di Albugnano, un’opera all’interno di un edificio religioso medievale tra i più importanti del Piemonte. Una cinquantina di mestieri animati da centinaia di personaggi, almeno 400, danno vita al presepio lungo una ventina di metri, curato alla perfezione, in ogni dettaglio e con grande passione da Anna Rosa, figlia di Guido Nicola e Maria Rosa, i famosi restauratori di Aramengo d’Asti. Alla fine del 2024 vedremo nuove scene, nuove ambientazioni, perché il presepio di Anna Rosa si arricchisce e si rinnova ogni volta a Natale. Presto però lascerà l’Abbazia di Vezzolano. Il 2024 è l’ultimo anno. I restauratori Nicola vogliono infatti esporlo tutto l’anno in un salone del loro laboratorio ad Aramengo.


Una tazzina di caffè interattiva, un ricco impianto multimediale e testi evocativi, accompagnano i visitatori nelle 5 sale del Museo, Casa Lavazza, La Fabbrica, La piazza, L’atelier e Universo, permettendo una fruizione personalizzata e immersiva per vivere una coffee experience davvero unica. Tutti i percorsi si concludono nell’area Testing in cui i Coffelier del Museo Lavazza prepareranno specialità di coffee design, incluse nel percorso museale.