La sua presenza migliora la capacità degli allievi ad apprendere e socializzare
Sono ancora molte le persone che provano una sensazione di fastidio quando vengono a sapere che, nel loro condominio, arriva una nuova famiglia in cui uno dei componenti è un cane.
Talvolta succede che nei giorni successivi l’insediamento dei nuovi venuti, compaiono cartelli sul portone d’ingresso in cui si invita, con una evidente punta di umorismo involontario, a “non far abbaiare i cani…”
Il migliore amico dell’uomo non può fare altro se non che proteggere il proprio territorio, manifestando il proprio disappunto rumoreggiando a modo suo e questo capita specie nei primi giorni in cui la simpatica bestiola si installa in maniera definitiva nella sua nuova sistemazione, imparando a conoscere e a distinguere quanto gli succede intorno, riuscendo a distinguere quali possano essere gli eventuali pericoli.
Il cane fa la guardia, è vero, ma non solo. Oltre ai noti compiti che gli vengono assegnati ne scopriamo uno nuovo, quello di poter essere impiegato come elemento tranquillizzante in un luogo dove l’irrequietezza non manca, come una classe composta da ragazzi di età compresa fra i 13 e i 16 anni.
Nella città di Ausburg, in Baviera, ne parlo con il professor Florian Dorfler che vedo arrivare in aula accompagnato da un bell’esemplare di Hovawart/ Border Collie, una cagnetta di medie dimensioni di nome “Bella”, con cui entra nell’aula in cui insegna, già occupata dai suoi allievi, per nulla sorpresi dell’arrivo di quella che, ormai, considerano una nuova compagna.
Il professore, poco più che trentenne, è il responsabile di un esperimento, finora unico nel suo genere nei licei di Augsburg, e per il quale la classe 5d è stata giudicata adatta ad una innovativa sperimentazione, sia in questo che nel prossimo anno scolastico.
Professore, come mai un cane in classe, fra gli allievi intenti ad ascoltare le sue lezioni?
“E’ un nuovo test. L’équipe di insegnanti sarà rafforzata dal mio cane Bella, che arricchirà la vita scolastica del Maria-Teresia–Gymnasium, soprattutto della 5d dall’inizio del secondo semestre. Bella è un cane da scuola certificato, e viene continuamente addestrato. Vive nella mia famiglia ed è abituata al contatto costante con i miei due figli, Simon ed Helene, di cinque e tre anni, è pertanto abituata all’irrequietezza tipica dei bimbi, quindi non si scompone di fronte a situazioni in cui è presente una notevole agitazione, in particolare durante i giochi, a cui non disdegna di partecipare. Ovviamente Bella è andata a scuola per essere preparata alla convivenza con i bambini, ha concluso il corso con il massimo dei voti, ed ha avuto la medaglietta, il segno distintivo di ogni alunno presente in quest’aula.
Il suo carattere e da quel momento, la sua capacità di affrontare lo stress quando ha a che fare con i bambini, sono già stati messi a dura prova più volte”.
Qual è il compito specifico da svolgere, a cui è chiamato il suo cane?
“Un cane da scuola è un cane con un addestramento speciale; viene valutato da una equipe di specialisti della materia che hanno il compito di accertare la natura equilibrata dell’animale. A Bella
che, come tutti i cani impiegati nel progetto, viene regolarmente controllata da un veterinario, vaccinata, sverminata ed a cui è applicata la profilassi parassitaria regolare per garantirne uno stato ottimale di salute, è stato assegnato il compito di svolgere il ruolo di cane da presenza in classe; per il momento mi accompagnerà nelle lezioni di tedesco solo per una doppia lezione (martedì, 08:00-09:30) e lavorerà con me, solo in squadra.
L‘uso di un cane da scuola può risultare assai positivo per i bambini, permettendo, sia di aiutare l’insegnante nel ridurre l’ansia, nei soggetti più emotivi, permettendo loro di ridurre squilibri derivanti da disagi familiari, riducendo in loro il senso della solitudine, aiutandoli a soffrire di meno dei disturbi del linguaggio, dell’attenzione e dell’aggressività. Il fedele amico dell’uomo permette una maggiore capacità di percezione e di comunicazione. Aiuta inoltre lo sviluppo delle abilità motorie, siaquelle grossolane che e quelle fini, lo sviluppo delle abilità sociali e della struttura della classe sociale.
“L’obiettivo principale che spero di raggiungere è quello di promuovere le competenze emotive e sociali degli studenti. Allo stesso tempo, la presenza motivante di un cane nelle lezioni di tedesco è un buon modo per allenare il contatto con questi animali, essendoci numerosi studi che confermano gli effetti positivi che un cane può avere sullo sviluppo della personalità complessiva di una persona”.
La presenza di una simpatica bestiola fra i banchi, per quanto tenera e educata, non può essere una fonte di distrazione per i giovani allievi?
“Per nulla. Vi sono numerosi lavori in cui vi è descritto che facilita la capacità di concentrazione, ed è un notevole stimolo per la creatività e l’immaginazione. Rappresenta un esempio ottimale della perseveranza, del senso di responsabilità e dell’empatia. Soddisfa il bisogno di vicinanza, e aiuta a restare sereni, svolgendo una funzione rincuorante sull’ l’umore. Incrementa la fiducia in sé stessi e, anche se può sembrare incredibile, migliora le abilità linguistiche e di lettura. E’ interessante notare che vi sono cani utilizzati proprio per la promozione della lettura perché, leggendo una novella ad un cane, i bambini si rilassano, non sono imbarazzati come quando leggono ad altri compagni. Accarezzandolo calmano lo stress, ed è stato dimostrato che la lettura avviene in maniera assai più fluida. Altri aspetti positivi dimostrati da un monitoraggio medico alla presenza di un cane, sono la riduzione della pressione sanguigna e della frequenza cardiaca, il rilassamento muscolare, gli effetti positivi sugli ormoni e un generale effetto positivo sulla salute”.
Vi sono stati problemi o incomprensioni con le famiglie dei suoi allievi?
“No, anzi, hanno dimostrato notevole entusiasmo e si sono dichiarate d’accordo nel tentare questa esperienza; del resto non poteva essere altrimenti di fronte alla prospettiva di un percorso didattico che si propone di permettere al proprio figlio di acquisire una maggiore fiducia, associata a un incremento dell’autostima, permettendo un miglioramento delle competenze sociali, a cui si deve aggiungere la scoperta di quel che un cane può offrire ad una persona, specie se molto giovane che assimila il concetto del rispetto dovuto ai nostri fratellini, che vogliamo minori, ma che sono in grado di insegnarci a crescere e donare a chi vuole loro bene, un affetto infinito. Si tratta di un esperimento a cui guardare con grande interesse, meritevole di essere esaminato a fondo, per poter essere replicato in tutti gli istituti scolastici, visti i notevoli benefici descritti da varie fonti specifiche.
Le istituzioni scolastiche si sono dimostrate soddisfatte di questo lavoro che intendo continuare, anche in futuro in un’altra sede scolastica, in una città diversa in cui presto mi trasferirò per proseguire un’esperienza la cui valutazione, da più parti, è stata riconosciuta come molto positiva.
Rodolfo Alessandro Neri