lifestyle- Pagina 17

Animali, spettacoli e magia al bioparco Zoom

Quest’estate, un palinsesto ricco di novità animerà Zoom fino a tarda sera con tantissimi eventi e con un’offerta di intrattenimento capace di coinvolgere, divertire e educare.

Esibizioni teatrali al chiaro di luna, show di magia e abili illusionisti, animazione per bambini e, a partire da luglio, tanta musica live.

Il 21 giugno (ore 20.45) in occasione della Giornata Mondiale della Giraffa, ospite d’eccezione il duo Gi&Raf: Raf, ventriloquo, illusionista ed attore salirà sul palco insieme all’inseparabile e dispettosa giraffa Gi.

il 22 e 29 giugno (ore 21:45) le due Magic Night con Luca Bono: giovane illusionista, campione italiano di magia.

Nuvola Lavazza compie 6 anni e festeggia il suo compleanno con la mostra “The Torineser”

La mostra è visitabile dal lunedi al sabato, sino al 15 settembre 2024 presso l’atrio della Nuvola Lavazza in Via Bologna 32.

 

Nuvola Lavazza, la sede del Gruppo Lavazza, compie 6 anni e in occasione di questo nuovo anniversario, ospita la mostra “The Torineser”, che sarà aperta al pubblico, all’interno dell’atrio di Nuvola Lavazza, da sabato 15 giugno fino al 15 di settembre 2024.

Fondata nel 1895 a Torino, Lavazza ha mantenuto nel tempo una forte connessione con la sua città.

Attraverso il suo percorso di sviluppo internazionale, che l’ha portata a diventare un gruppo multinazionale, conosciuto in tutto il mondo, Lavazza ha sempre mantenuto vivo il contatto e il dialogo con la città di Torino, il territorio e la sua comunità, anche attraverso l’attivazione di progetti di community engagement.

Nuvola Lavazza, il complesso architettonico firmato dall’architetto Cino Zucchi, si trova nel quartiere Aurora di Torino ed è stato pensato come uno spazio dinamico e aperto alla condivisione, un ecosistema articolato in una pluralità di espressioni, che unisce gli Uffici del Gruppo al Museo Lavazza, uno dei musei d’impresa più innovativi d’Italia, alla Piazza Verde, il giardino botanico che si trova nel cuore del complesso, al ristorante stellato Condividere, al Bistrot Casa Lavazza e alla Centrale, lo spazio destinato agli eventi.

Un unico luogo in cui bellezza, cultura, cibo, arte e nuove idee si incontrano per stimolare un continuo e vivace racconto, unendo Lavazza e Torino con il resto del mondo.

Ed è proprio per l’attenzione che da sempre Lavazza pone sul territorio e sulla valorizzazione delle sue bellezze architettoniche, artistiche, di design e di food, che l’azienda ha trovato nel format “THE TORINESER”, una affinità valoriale.

In questi 6 anni, infatti, Nuvola Lavazza ha accolto nel suo Museo quasi 400.000 visitatori e ospitato più di 400 eventi nella Centrale coinvolgendo circa 200.000 persone.

“Torineser in mostra” nell’atrio di Nuvola

Dal desiderio di narrare la città di Torino, attraverso l’illustrazione grafica, nasce “The Torineser”, un progetto collettivo che riunisce più artisti illustratori sotto un’unica visione: creare le copertine di una rivista immaginaria. Diverse e complementari, poetiche e umoristiche, ironiche o realistiche, queste illustrazioni sono finestre aperte su una città affascinante e tutta da scoprire.

“The Torineser” vuole rappresentare Torino nella sua quotidianità, con le sue luci e ombre, con le storie celebri dei suoi abitanti e i suoi angoli meno conosciuti. Ispirato al celebre “The New Yorker”, anche nel formato e nell’estetica, il progetto seleziona ogni settimana la copertina più creativa.

L’esposizione presenta una selezione di opere di diversi artisti, tra i quali il collettivo Truly Design e Ilaria Urbinati che catturano l’essenza di Torino, realizzando un viaggio visivo nella quotidianità e nell’arte del caffè. Le opere esposte rappresentano momenti di vita quotidiana a Torino, con una particolare enfasi sul caffè come simbolo culturale.

Truly Design e Ilaria Urbinati

Truly Design cattura l’essenza della città, celebrando l’incontro tra il ritmo quotidiano e l’arte del caffè, simbolo della cultura torinese. In una composizione surreale una figura femminile si staglia tra elementi urbani, immersa in un’architettura di portici. In questo scenario, coesistono due momenti distinti di vita cittadina: una pausa caffè e una passeggiata per le vie di Torino.

Ilaria Urbinati evoca l’essenza di Torino offrendo una visione poetica del rapporto tra la città e il caffè. Una donna sorseggia un caffè davanti a una finestra che affaccia su Piazza Carlo Alberto. Lo sguardo si rivolge verso l’esterno dove le tende si sollevano delicatamente rivelando la Mole Antonelliana. Tra dettagli sottili e simbolismi raffinati si palesa l’identità di Torino con l’esperienza del caffè.

Gli altri illustratori in esposizione sono:

Helga Aversa, Aurora Bartoli, Katia Boarino, Chiara Chinaglia, Alessandro Damin, Luca Grassi, Erica Lazzeri, Nice and the Fox, Cinzia Piazza, Luna Ronco, Alessandra Sartoris, Valerio Sigismondi, Taccigram, Andrea Tomasino, Vittoria Zorzi.

The Torineser” è curato e supportato dal team di Curve Creative Studio, che garantisce la qualità dei contenuti nonché il rispetto del lavoro degli illustratori.  

Europei, pescato fresco e novità gastronomiche con Daniele Meini. Questa è l’estate al Mercato Centrale

 

 

L’estate di Mercato Centrale Torino sarà contraddistinto da tre note: gli Europei, il pescato fresco e le novità gastronomiche. Una nuova bottega si unisce alla grande famiglia degli artigiani di Mercato Centrale Torino, giusto in tempo per festeggiare la stagione estiva. Il Mercato Centrale Torino festeggia l’arrivo dei Campionati Europei di Calcio 2024 con una speciale programmazione al secondo piano. Sabato 15 Italia Vs Albania, giovedì 20 Spagna Vs Italia e lunedì 24 Croazia Vs Italia, le partire degli Azzurri saranno le assolute protagoniste delle serate di festa in Spazio Fare e in terrazza, al secondo piano del Mercato Centrale. Un video wall mostrerà le partite alla platea e, nel frattempo, il nuovo artigiano del Mercato Centrale, Daniele Meini, allestirà un’area dove si potranno trovare tutti i piatti tipico da stadio, dall’hot dog al panino con salamelle, al formaggio, ai peperoni arrostiti e cipolla e, ovviamente, un accompagnamento di birra.

L’evento è gratuito e a ingresso libero fino a esaurimento posti.

Preferibile la prenotazione a info.torino@mercatocentrale.it

La grande novità di quest’estate al Mercato Centrale sarà il fatto che Daniele Meini curerà l’area food degli europei. Sua sarà la nuova bottega della mozzarella e dei formaggi, che proporrà i migliori prodotti caseari e i formaggi più ricercati attraverso la selezione dei migliori produttori. Dopo un percorso nella ristorazione che l’ha portato a collaborare anche con il maestro Gualtiero Marchesi, Daniele Meini ha aperto il suo caseificio a Volterra e ha approfondito la conoscenza dei formaggi che oggi selezione per la sua bottega al Mercato Centrale : dalla robiola alla mozzarella, i formaggi della nuova bottega di Meini vengono affiancati a una proposta di taglieri di salumi, verdure, panini succulenti e deliziosi gnocchi al pecorino romano o parmigiano, cucinati direttamente nella forma di formaggio. Oltre a questa proposta, l’artigiano Daniele Meini inaugurerà per l’estate una bottega temporary all’ingresso del mercato, tutte le settimane dal venerdì alla domenica, dalle 10 alle 17, con un’offerta di centrifugati freschi a base di frutta, verdura e toast, panini preparati sul momento e da mangiare godendosi il fresco del dehor. Tra le novità estive del Mercato Centrale segnaliamo la promozione della bottega del pesce L’Angolo del mare, che vanta una delle proposte ittiche più interessanti e di qualità della città. Ogni domenica sera i piatti del menù della bottega (fatta eccezione e l’errore il plateau royale e la grigliata mista ) saranno vendute al prezzo incredibile di 9.90 euro, con la possibilità di aggiungere un contorno a 3 euro. Molte, quindi, le occasioni per fare un salto questa estate al Mercato Centrale di Torino.

 

Mara Martellotta

Sofar Sounds: l’evento musicale misterioso a Torino

E’ un venerdì sera qualunque a Torino, una di quelle serata che portano con il sapore di un’ estate che fa fatica ad arrivare ma che mette ugualmente voglia di uscire. Per questo si va in centro, al civico 45/A di Via Maria Vittoria dove ha sede quella che un tempo era una ex officina trasformata ad oggi una vera e propria boutique di architettura che prende il nome “Officina8A”.

Lo studio d’architetti associati è uno spazio bellissimo in cui, tra ampie scrivanie e pianti rampicanti, si ha la sensazione di essere in un luogo in cui la creatività fa da padrona. Ed è questa la perfetta location che Sofar Sounds Torino ha scelto per ospitare il concerto del mese di maggio.

Sofar Sounds un format internazionale- nato a Londra nel 2009 ed oggi attivo in più di 400 città in tutto il mondo spaziando da Parigi a New York Cityla cui intenzione è quella di trasformare uno spazio inusuale in una location per concerti intimi e delicati dove la musica faccia da padrona assoluta alla scena. Non solo il luogo, ma anche le modalità di fruizione sono diverse da quello a cui siamo normalmente abituati: gli spettatori possono sedersi direttamente per terra o su cuscini e portarsi qualcosa da bere da casa e, proprio da lì, assistere al concerto che prende vita nella stanza. Questo ambiente crea immediatamente un’atmosfera intima data dalla forte vicinanza- fisica ed emotiva- tra l’artista e il pubblico e da vita ad una vera e propria magia.

L’intenzione del format è quella di plasmare un’ irripetibile atmosfera che è non è realizzabile in altri luoghi e che vuole esprimere dal nome scelto per questo evento ovveroSofarche sta per songs from a room”, canzoni da una stanza, ideata dai creatori da Rafe Offer, Rocky Start e Dave Alexander.

Il centro della scena rimane la musica, che viene appositamente scelta dalla squadra di curator di ciascuna città che selezionano gli artisti per la serata tra band emergenti, ma anche cantanti affermati. In alcuni Sofar internazionali hanno preso parte alle esibizioni anche alcuni cantanti che avrebbero poi calcato i palchi di tutto il mondo.

E anche a Torino, l’ultimo venerdì di maggio, questa magia si è ripetuta al Sofar che si è svolto nello studio di “Officina8A” dove per più di due ore si sono esibiti 3 artisti che hanno avuto la capacità di intrattenere il pubblico con la musica da loro scritta e prodotta. Diversi per stili e tipologia di approccio musicale, l’ultimo Sofar Sounds Torino ha ospitato gli artisti Zoë,
Leandro
e il gruppo The Spell Of Ducks. La diversità di genere musicale dei 3 protagonisti ha permesso al pubblico di spaziare su note e stili molto diversi fra di loro dando la possibilità di sperimentare di diversi sound, che hanno reso l’intrattenimento ancora più interessante. L’organizzazione del Sofar Sounds Torino è curata da un impeccabile squadra di volontari che, grazie ad una perfetta organizzazione, gestiscono tutte le sfumature dell’evento: dal marketing, alla scelta degli artisti, passando per la selezione del locale alla comunicazione via social.

Il team torinese è composto da Bruno Bertelli (curator), Giacomo Bera, Elena Rajteri e Giovanni Zabardi (alla produzione), Asya Benedini (alla Direzione artistica), Carlo Conversano
(
fotografo), Vittorio Elia e Alberto Costa (in qualità di videomaker) e da Angelo Tarditi, Matilde Capello (alla comunicazione).

Per partecipare ai prossimi eventi torinesi è necessario inserire la propria email sul sito ufficiale dell’evento (https://www.sofarsounds.com/) e, se selezionati, si dovrà attendere la conferma. Da lì a pochi giorni prima dell’evento verrà comunicata la location, che rimane misteriosa fino all’ultimo momento. Sofar Sounds si conferma, quindi, come un’iniziativa internazionale unica nel suo genere che finalmente anima la notte anche della nostra città.

Valeria Rombolà

Al Forte di Vinadio” tornano ad esplodere i profumi di primavera

“Forte in fiore”

Sabato 8 e domenica 9 giugno

Vinadio (Cuneo)

Il “Forte” (insieme alle Fortificazioni di Fenestrelle ed Exilles, fra i più significativi esempi di architettura militare dell’arco alpino) già di per sé val bene una visita. Se poi per due giorni diventa prezioso ed eclettico “palcoscenico” di manifestazioni improntate all’esposizione del ricco patrimonio culturale di un territorio più che mai fertile e generoso sotto vari aspetti, allora si moltiplica l’interesse di un weekend (o anche solo di qualche ora) da passare fra le sue mura, che, su tre livelli, racchiudono ben 10 chilometri di percorsi interni. Fatto erigere da Carlo Alberto di Savoia nel 1834 e completamente restaurato negli anni Duemila, il “Forte Albertino” di Vinadio (Cuneo), sabato 8 (dalle 14 alle 21) e domenica 9 giugno (dalle 9,30 alle 19) torna ad  aprire le porte ai colori e ai profumi della primavera con la quarta edizione di “Forte in fiore”, la mostra mercato “dedicata alla natura, alla creatività e all’artigianato” organizzata da “Fondazione Artea”in collaborazione con il Comune di Vinadio, negli spazi del “Rivellino” e nel Fossato di “Porta Francia”. Oltre alla presenza di espositori provenienti da tutta Italia, l’evento sarà arricchito da un fitto programma di “proposte culturali”, attraverso incontri, approfondimenti, spettacoli, laboratori e momenti di piacevole intrattenimento.

Per partecipare a “Forte in fiore” è previsto un biglietto a tariffa unica di 3 euro, con ingresso gratuito riservato ai bambini fino ai 10 anni e, per il solo pomeriggio del sabato, ai residenti nel Comune di Vinadio. Con una promozione speciale, al costo di 5 euro, sarà inoltre possibile aggiungere alla visita della “mostra-mercato”, il percorso multimediale “Montagna in Movimento”, la mostra “Messaggeri Alati” e l’“Orto segreto”.

Per ulteriori info: tel. 0171/1670042 o www.fortedivinadio.com

D’obbligo un bel giro di ricognizione alla “mostra-mercato”, dove gli espositori promuoveranno le eccellenze della Valle Stura e del territorio, insieme a realtà e prodotti provenienti da altre zone d’Italia per presentare un’offerta assolutamente ricca e variegata: piante grasse, da frutto, aromatiche e ornamentali, specie botaniche rare, rose antiche e moderne, fiori stagionali e da collezione, così come prelibatezze

enogastronomiche, accanto (per cambiar discorso!) a pregiati tessuti orientali, abiti e accessori sostenibili della moda upcycling e opere di artigianato. Di tutto e di più.

Nello spazio “Rivellino”, anche quest’anno sarà presente la “Libreria” di “Forte in fiore”, con manuali e opere dell’editoria cuneese e dove, sotto il titolo di “Storie di vita in montagna” si terranno anche talk e spettacoli teatrali e musicali, dedicati in particolare, quest’anno, alle tante sfaccettature dell’universo montano visto da una prospettiva femminile, con “Donne forti” (sabato 8, alle 15,30) – finestra aperta e reale sulle ragioni e sulle conseguenze del vivere e lavorare in montagna – e con l’incontro (sempre sabato 8, alle 16,30) con donne “di montagna” protagoniste di imprese sportive straordinarie, dall’“indigena” Stefania Belmondo (orgoglio azzurro dello sci nordico, vincitrice di ben 23 gare di “Coppa del Mondo” e 10 “medaglie olimpiche”) a Katia Tomatis (campionessa nazionale di scialpinismo, passata da un sicuro lavoro in banca a gestire oggi un suo rifugio in Alta Valle Stura) e a Linda Cottino (giornalista e grande appassionata di sport montani). Ad intervallare gli interventi, sono previsti canti tradizionali della cultura popolare occitana. A chiudere la serata (alle 18,30) sarà lo spettacolo teatrale “Corde Rosa. Trame di donne in vetta” di Elena Lo Muzio: sei monologhi interpretati da Ancilla Oggioni.

Sempre nello Spazio del “Rivellino”, da non perdere “CROUSET – Fiore all’occhiello della Valle Stura”, il programma di attività ed offerte culinarie curato dal Gruppo “La Rasdouireto” per avvicinare il pubblico alla tradizionale “pasta fresca”, la “crouset”, di Vinadio, attraverso un “laboratorio per bambini” (sabato, alle 15) e una “dimostrazione live” per adulti, in programma domenica, dalle 10 alle 18. Un’autentica squisitezza! Che sarà possibile gustare, sabato a cena e domenica a pranzo, nei vari ristoranti locali, in accoppiata con un’ampia offerta di sughi e condimenti. Da leccarsi i baffi!

g. m.

Nelle foto: immagini di repertorio e Mostre “Messaggeri Alati” e l’“Orto segreto”

Open House: il nostro viaggio tra il Centro e zona Lingotto

Grazie ad Open House quello appena passato è stato per Torino un weekend alla scoperta delle più belle case, palazzi e luoghi di interesse culturale della città che per due giorni hanno aperto le porte rendendoci partecipi della loro magia e bellezza. Il format internazionale, che nell’annata precedente ha coinvolto 20730 visitatori per 41170 visite, si riconferma anche per il 2024 come uno degli eventi più apprezzati dai cittadini garantendo, attraverso tour guidati e approfonditi, il vero spirito di questa iniziativa:“un invito alla coperta, una grande festa per la curiosità e il senso di appartenenza”. I luoghi visitabili si estendevano per tutta la città offrendo la possibilità di esplorare  zone meno conosciute e molto diverse per stile e cultura, ai fini di carpire al meglio la versatilità della città.

Società Canottieri Caprera- Zona Centro

Affacciato sulla sponda del fiume Po e costeggiato dall’imponente Ponte Umberto I, in una location nascosta e affascinante sorge uno dei circoli di canottaggio più antichi d’Italia e tra le più importanti della città: la Società Canottieri Caprera.

La storia secolare del circolo inizia nel 1883 per volontà dei soci fondatori che già appartenevano alla Società ginnastica, dalla quale decisero di separarsi, dando vita ad una associazione completamente dedicata al canottaggio. Il nome della stessa viene scelto per rendere omaggio all’ isola sarda in cui era spirato Garibaldi. L’uguale richiamo alla tradizione garibaldina vi è anche nella scelta iniziale del colore delle divise sociali completamente rosse. L’affascinante storia di questo posto è anche legata alla sua ubicazione che divenne definitiva solo nel 1914 quando la sede ufficiale venne finalmente inaugurata e definitivamente messa appunto nel 1929 con la costruzione di un ampio laboratorio di rimessaggio e manutenzione delle imbarcazioni. La Società Canottieri Caprera è stata in grado di distinguersi grazie alle eccellenti squadre di atleti che all’interno di questo posto si sono formate e hanno avuto modo di partecipare anche a competizioni olimpioniche. Sarà per questo che l’impressione che si ha entrando è quella di un luogo in cui vi sia un perfetto connubio tra la storia secolare sportiva che risiede al suo interno e la capacità di sapere integrare la modernità del tempo attuale. Questo anche grazie alle numerose attività, sportive e non, che il circolo è stato in grado di offrire rendendolo un vero luogo di socialità torinese: dalla sala di burraco, al ristorante con l’ampio terrazzino, ai campi da tennis, alla piscina e alla terrazza che verrà inaugurata proprio sabato 8 giugno. La caratteristica unica e affascinante di questo posto rimangono le ampie sale che ospitano le barche e i relativi pontili affacciati sul Po dal quale è possibile immergersi nell’atmosfera naturale e meditativa di questo posto, che permette di dimenticarsi di essere in una città.


Casa MOI(TO)– Zona Lingotto
Una casa completamente ripensata come un vero percorso tra arte e architettura e messa a nuovo per dare nuova vita e futura speranza ad un quartiere controverso passato- nel giro di pochi anni- dalla vivacità del periodo delle Olimpiadi del 2006 alle numerose difficoltà sopraggiunte gli anni successivi.

L’idea di Casa MOI(TO) nasce dalla creatività indiscussa delle due Architette Silvia Scalia e Silvia Somma, che già dal nome dell’appartamento hanno convintamente riportato all’interno delle mura la vivacità del quartiere circostante. Il MOI era, infatti, il grande Mercato Ortofrutticolo all’ Ingrosso che per anni è stato il centro nevralgico della zona. Non solo il nome, ma anche le decorazioni della parete della casa- create mediante la tirata ad hoc dalle colla della piastrelle- riprendono le forme e la disposizione del Mercato circostante. Un appartamento su due piani curatissimo per dettagli e giochi di luce, ove ogni angolo trova la sua perfetta funzionalità nell’ambiente complessivo. Il pavimento riprende la tecnica del Kintsugi ovvero delle riparazioni effettuate con il filo d’oro” e diventa così espressione del profondo lavoro che le due architette hanno messo nella realizzazione dello stesso. Il tocco finale della casa è l’utilizzo del pezzo originale di un vecchio modello della ‘500 trasformato in un angolo bar che diventa rievocazione dell’ antica storia del quartiere Lingotto.

Valeria Rombolà

Motogirovespa attraverso le terre del Canavese

7° Memorial “Paolo Mangeruga con partenza da Bosconero.

Unisciti a noi per una indimenticabile giornata in sella alle due ruote”

Anche quest’anno, all’interno della kermesse “Sagra dell’Agnolotto di Bosconero”, l’Associazione “Amici della Rusà”, in collaborazione con “Bosconero Bikers”, ha organizzato per il settimo anno consecutivo – escluso gli anni del Covid – il Memorial dedicato a Paolo Mangeruga. Questo evento – dedicato agli appassionati del mondo motoristico a due ruote – si terrà domenica 28 luglio alla Borgata Rusà di Bosconero(To), classico luogo di partenza. Ci si ritrova presso il Capannone delle Feste intorno alle 14.00, da qui inizia il “Tour del Canavese” per un totale di circa 100 chilometri. Breve tappa per un “piccolo aperitivo” a Castelnuovo Nigra(To) e si ritorna alla borgata Rusà dopo le 18.00. Alle 21.00 cena conviviale con tutti i partecipanti al “Motogirovespa”, in tavola i prodotti tipici del territorio. Il tutto accompagnato da musica (cover 883). Si raccomanda vivamente di fare il pieno carburante per evitare spiacevoli situazioni durante il percorso. Le prenotazioni devono avvenire entro e non oltre il 22 luglio. Ci si può rivolgere ai numeri 3317198636 oppure 3473671227.

Open House 2024: il nostro viaggio alla scoperta delle case del Quartiere San Salvario

Grazie ad Open House quello appena passato è stato per Torino un weekend alla scoperta delle più belle case, palazzi e luoghi di interesse culturale della città che per due giorni hanno aperto le porte rendendoci partecipi della loro magia e bellezza. Il format internazionale, che nell’annata precedente ha coinvolto 20730 visitatori per 41170 visite, si riconferma anche per il 2024 come uno degli eventi più apprezzati dai cittadini garantendo, attraverso tour guidati e approfonditi, il vero spirito di questa iniziativa:“un invito alla scoperta, una grande festa per la curiosità e il senso di appartenenza”.

Villa Sanquirico- Quartiere San Salvario


La villa, costruita nel 1896, è un luogo di fascino da lasciar senza fiato per l’impressionante stile architettonico, il glorioso giardino, l’ecletticità delle opere intere e l’ubicazione. Affacciata sul Parco del Valentino, Villa Sanquirico ha visto l’avvicendarsi di diversi proprietari in grado di rispettare l’originale impianto dell’abitazione ma anche apportando innovazione e contemporaneità al luogo. Distribuita su due piani in pieno stile liberty, colpisce subito l’ampio ingresso arricchito dall’imponente finestra a volta che diventa subito simbolo di questo luogo magico e dal quale si dislocano saloni, sale da te, bagni, cucine, sale da ballo dal fascino malinconico di un tempo passato che sembra però vicinissimo. Ogni stanza ha un diverso stile riconoscibile da elementi più o meno evidenti che evocano emozioni e sensazioni sempre diverse: dalla sala degli gnomi, alla più intima stanza giapponese dal raffinato soffitto in blu. Grazie alla capacità e alla sapiente cultura dell’odierno proprietario, Villa Sanquirico si arricchisse di ulteriore fascino e diventa spazio espositivo di numerose installazione e opere d’arte. Durante il weekend di Open House, infatti, erano in mostra le opere dell’artista bulgaro Kiril Hadzhiev raffigurative di evocative figure di uomini “orfani del loro tempo, che stanno nella pittura come unico luogo possibile per l’intuizione di un qualche significato“. Sapientemente distribuite tra le stanze anche le affascinanti fotografie di Chiara Ferrando, caratterizzate dall’altissima qualità di scatto. L’ ultima perla di questo posto è la piscina sotterranea che rende Villa Sanquirico il perfetto connubio del sogno in grado di divenire realtà.


Coppiano Maison- Quartiere San Salvario


Marisa e Franca Coppiano sono le proprietarie dello studio e dell’abitazione ubicati in un bellissimo palazzo storico sito nel cuore pulsante di San Salvario. L’edificio, realizzato da un unico costruttore all’inizio del 900, rispecchia ancora oggi lo stile architettonico di un tempo. Al primo piano, in uno spazio coloratissimo e raffinato, è situato l’eclettico ufficio delle due sorelle che colpisce per la varietà di pezzi d’arte presenti al suo interno e nati dalla sperimentazione artistica di Marisa Coppiano la quale è stata in grado trasformare ricordi di vita in vere opere d’arte. Le stesse spaziano dalle stampe, a pezzi di interno quali piatti e oggetti fino ad arrivare alle vivaci carte da parati. Sullo stesso piano vi è anche lo studio di textile art di Franca Coppiano ricco di stoffe che l’artista ha trasformato in pregiati quadri.

Il terzo piano ospita l’abitazione che accoglie il visitatore nel suo ampio corridoio da cui si dislocano le varie stanze e al cui interno si trovano opere d’arte e pezzi di design differenti per stili e genere ma perfettamente combinati tra di loro. Un luogo caldo e accogliente in grado di dar voce all’eclettica creatività e personalità delle due sorelle Coppiano.

C’era una volta- Quartiere San Salvario


In una piccolissima abitazione di Via Saluzzo 23, lo studio
R3architetti (degli architetti Marco Pippione, Alexandru Popescu, Matteo Restagno, Gian Nicola Ricci) ha dato vita ad un progetto di recupero e restauro architettonico ripristinando un tesoro nascosto per lungo tempo.

Situato al piano nobile di un palazzo del tardo novecento, l’ appartamento è stato ristrutturato in modo funzionale tale da combinare la modernità al valore storico della piccola abitazione. La vera particolarità dell’appartamento risiede, però, nell’ incredibile volta strutturale che caratterizza tutta la zona giorno e che, grazie al sapiente lavoro di R3architetti, è stata completamente liberata da una serie di controsoffitti stratificati e restituita al suo valore originario. La zona giorno e notte sono divise da una semplice traslucido e tutte le funzioni necessarie sono ben studiate in uno spazio all’avanguardia ma funzionale. Un piccolo appartamento, unico nel suo genere, in grado di mixare perfettamente il moderno con il fascino dell’antico.

VALERIA ROMBOLA’

copyright foto: OPEN HOUSE TORINO

Una visita alla scoperta del giardino dei monaci Antoniani

Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso

Domenica 2 giugno, ore 15.30

Hortus Conclusus

“Hortus Conclusus” è una visita alla Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso alla scoperta del giardino, tema centrale delle cure dei monaci Antoniani. Partendo da una passeggiata sull’antica via Francigena si andrà alla scoperta della Precettoria, luogo di arte, storia e antiche cure.

Il tema della medicina del Medioevo sarà lo spunto che condurrà attraverso le strutture dell’antico complesso Antoniano: l’ospedale, il portico, il chiostro, la chiesa e il giardino interno, luogo in cui terminerà il viaggio immersivo, con letture e riflessioni sul tema della cura, del corpo e dell’anima.

L’appuntamento è organizzato in collaborazione con APGI – Associazione Parchi e Giardini d’Italia.

 

INFO

Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso

Località Sant’Antonio di Ranverso, Buttigliera Alta (TO)

Domenica 2 giugno, ore 15.30

Hortus Conclusus

Costo della visita: 5 euro, oltre il prezzo del biglietto

Biglietto di ingresso: intero 5 euro, ridotto 4 euro

Hanno diritto alla riduzione: minori di 18 anni, over 65, gruppi min. 15 persone

Fino a 6 anni e possessori di Abbonamento Musei: biglietto ingresso gratuito

Prenotazione obbligatoria entro il venerdì

Info e prenotazioni (dal mercoledì alla domenica):

011 6200603ranverso@biglietteria.ordinemauriziano.it

www.ordinemauriziano.it

Al Combo: “Avanti e indietro Africa-Italia”, incrocio creativo di arte e moda

 

Malaika (Barbara Ebbli) e Marina Tabacco presentano ALLERS RETOURS AFRIQUE – ITALIE sabato 1 giugno dalle ore 14 alle ore 20 – ingresso libero – ospiti dell’Echo Festival Torino 2024 al Combo corso Regina Margherita 128. Una designer e un’artista italiane, legate indissolubilmente all’Africa per nascita e per scelta propongono una mini capsule di moda realizzata unendo lo stile del brand Malaika con i tessuti stampati dalle opere pittoriche di Marina Tabacco. Barbara Ebbli è nata e vissuta in Costa d’Avorio fino a 14 anni, Marina Tabacco ha soggiornato per molti periodi in Senegal e recentemente in Benin. Da questo vissuto derivano le scelte cromatiche, stilistiche e ideologiche dei loro modelli coordinati dal savoir faire italiano il tutto realizzato a km zero, a Torino. Potrete quindi ammirare e toccare e sognare con i quadri della Tabacco dai quali sono stati stampati i tessuti e gli abiti realizzati nello stile del brand Malaika, unendo tessuti del suo archivio a impreziosire i capi esposti. L’arte è intesa da Marina Tabacco come “movimento”, metafora di un viaggio in terre sconosciute, apprese superficialmente come desertiche ma che percorse compaiono fascinosamente paradisi, e ribadisce il concetto dell’importanza per una artista della curiosità, della esplorazione, della conoscenza, della lotta per trasmettere un messaggio di condivisione, tolleranza, speranza. Espone in Italia, Francia Senegal e Benin. Ha partecipato alla Dak’art – Biennale di arte contemporanea a Dakar 2018 e all’ambasciata del Senegal a Roma nel 2022. Nel 2019 ha collaborato con la stilista Stella Jean per la collezione Resort 2020 Milano Fashion Week.

Malaika brand fondato e registrato nel 2019 a Torino, ha l’obiettivo di trasmettere un messaggio di unicità attraverso elementi naturali, diversi e sostenibili, in particolare un archivio di tessuti collezionati e raccolti dagli anni 60 in tutto il mondo e una raccolta di conchiglie (vere, raccolte spiaggiate negli anni). Il suo sogno è di diffondere una filosofia “Slow” tutto fatto a km0 in Torino, che racchiuda la sua esperienza di vita nei vari continenti in cui ha vissuto, oltre all’Africa, Indonesia e Stati Uniti, con un messaggio di “Unity in Diversity”. On line: http://marinatabacco.wixsite.com/marinatabacco; fb marina tabacco @marinatabacco marinatabacco61gmail.com; www.malaika.biz fb malaika019& @Malaika_Barbara_Ebbli co-workshop@wworks