Ma la forchetta va posizionata a destra o a sinistra? E il cucchiaino per il dessert? Quante volte, per fare bella figura coi nostri ospiti a casa, ci siamo messi a leggere cosa dettavano le regole del galateo a tavola…
In origine, intorno al 200 a.c. ,vennero proposte le prime regole comportamentali riguardanti lo stare a tavola, al vestirsi, come utilizzare i profumi, ecc… Nei primi anni dell’Umanesimo, il galateo, e in generale il bon ton di cui Erasmo da Rotterdam scrive nel “ De civilitate morum puerilium” , aggiunse caratteri più sottili relativi e veri e propri obblighi morali che ogni classe sociale doveva assumere, compresi i bambini. Proprio questo aspetto relativo alle modalità di interazione personale, si aggiunge in maniera importante al carattere “ gastronomico” che i più intendono quando si parla di galateo.
Le regole di comportamento cambiano coi tempi e coi luoghi dove sapersi rapportare col proprio interlocutore, comprendere lo spazio in cui ci si trova, sapere accogliere gli ospiti con quelle piccole accortezze che esaltano il piacere a trovarsi ad un tavolo con loro, non è una questione di nicchia, ma fanno parte di quei dictat comportamentali che dovrebbero apparire normali quando ci si trova nei contesti sociali che animano la nostra quotidianità.
Barbara Ronchi della Rocca, giornalista che collabora con numerosi settimanali e varie testate tv Rai e mediaset, è consuelente di cerimoniale e protocollo di importanti Aziende ed Enti, e Claudio Porchia, giornalista che scrive su diverse testate on line e collaboratore con diverse case editrici , curatore di siti internet e promotore di molti eventi culturali legati sopratutto al mondo del food e del wine, sono i curatori del corso “ Il Galateo e l’arte del ricevere” , che si svolgerà a Torino il 30 novembre presso “ Il quartiere è la mia casa” di via Cibrario 23.
La giornata, che si svolge sia al mattino che al pomeriggio dalle 10.30 alle 13 e dalle 14.30 alle 17.30, è costituito da un contenuto ben preciso e mirato: si parlerà di galateo a casa e al ristorante, ma anche delle espressioni da usare e quali no quando ci si incontra nei vari contesti socio- culturali, come rivolgersi alle persone e quale abbigliamento indossare in relazione all’ambiente in cui si presenta; ancora, la scelta del menu adatto per l’occasione , l’illustrazione delle regole per una corretta apparecchiatura e e le modalità di comportamento da assumere davanti a cibi “ difficili “…
Al termine del corso, verrà rilasciato un attestato di partecipazione: una bella occasione, quindi, per gli addetti ai lavori ma anche semplicemente per coloro che amano relazionarsi con un stile, modi corretti e semplicità.
Chiara Vannini
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In October, supermarkets and grocery stores fill up with Halloween costumes, themed treats and gadgets for tricks. Some Italians complain that this is a tradition imported from the USA and that we already have the February Carnival to dress up. What if I told you that’s not the case? Actually, this celebration of Celtic origins has many similarities with ancient traditions of Piedmont. The night between 1 and 2 November represented, in fact, the transition between the harvest season and that of the rest of the countryside as well as a moment of closeness to the dead. In the Piedmontese villages and valleys, on Halloween evening, it was customary to visit the cemetery leaving the table set, so that the souls of the dead could return to their homes and feast; the return of the living to the houses was announced by the sound of the bells, so that the dead could disappear. Another tradition was to sleep on the edge of the bed to allow the deceased to rest next to their loved ones. The tradition of the carved and illuminated pumpkin is also present in Piedmont, as well as that of the dried pumpkin filled with wine. After all, we are the region of Barolo, the King of wines.
From October 28 to December 12,
In
From 5 to 7 November,
La più ampia collezione temporanea mai proposta, che rappresenta, in realtà, una piccola parte dell’ampia collezione di 282 mila pezzi conservata presso il Castello di Barolo (www.wimubarolo.it).
Il ritratto di Dorian Grey è un romanzo del 1890 scritto da Oscar Wilde dove il personaggio Dorian Grey, temendo la vecchiaia, vende la sua anima al diavolo pur di rimanere giovane per l’eternità.