La milanese “Fiera Nazionale dell’Editoria Indipendente” farà coppia con il “Salone Internazionale del Libro” di Torino
Obiettivo: “Dare solidità all’evento e costruire nuove forme di visibilità per la piccola e media editoria indipendente”. Spiegano così i responsabili di “ADEI – Associazione degli Editori Indipendenti”, promotori di “Book Pride – Fiera Nazionale dell’Editoria Indipendente”, la mano tesa e la volontà di camminare insieme messe in atto di recente fra la Fiera milanese (nata nel 2014, per dare maggiore visibilità a quella parte di editoria indipendente debitrice di maggiore attenzione da più parti e che tanto in pochi anni è riuscita ad imporsi nel calendario degli appuntamenti editoriali nazionali tanto da raddoppiarsi con l’arrivo, nel 2017, di “Book Pride Genova”) ed il “Salone Internazionale del Libro” di Torino.
In questi anni la manifestazione meneghina, grazie al lavoro concreto e collegiale dei suoi associati, ha sicuramente compiuto passi in avanti notevoli e coraggiosi che hanno contribuito direttamente e in parte alla sua crescita, ma la “sua persistente debolezza finanziaria – sottolineano ancora gli editori – acuita dai due anni di stop obbligato per il Covid, hanno fatto sì che si accumulasse una situazione debitoria tale da richiedere un cambio di rotta urgente e un nuovo modello industriale”. Di qui, dunque, l’intesa con il “Salone” subalpino e la massima integrazione all’interno dei suoi progetti. Il tutto per spianare la strada a una “fase nuova”, atta a mettere in sicurezza la “Fiera” e a trasmetterle nuova “linfa” vitale. A facilitare la regia di questa operazione, la presenza dell’azienda torinese “Eventi 3 Srl” come azionista di entrambe le manifestazioni e soggetto che farà da ponte tra la vecchia e la nuova gestione.

Nell’ottica del “Salone del Libro”, il suo ingresso nella gestione della “Fiera” è volto “a favorire la costruzione di una casa più solida per l’editoria indipendente, per tutti i piccoli e medi editori di progetto”. La manifestazione, dunque, continuerà a lavorare “insieme a un comparto da sempre sinonimo di innovazione e qualità, per promuovere nuove occasioni di incontro con il pubblico”.
“Gli editori indipendenti – dichiara Isabella Ferretti, presidente uscente della ‘Fiera’- hanno protetto il Salone nei suoi anni di maggiore difficoltà. Sono quindi felice che oggi il ‘Salone’ offra le proprie competenze a sostegno di un segmento così ricco e fecondo come quello dell’editoria indipendente per permettere a questa avventura di continuare e di continuarla insieme”.
“L’editoria di progetto è uno dei cardini della qualità libraria italiana – commenta, da parte sua, Silvio Viale, presidente dell’‘Associazione Torino, città del Libro’ – e il ‘Salone del Libro’ è da sempre al suo fianco. Attraverso ‘Book Pride’ vogliamo lavorare con gli editori che faticano ad emergere nelle librerie e nei punti vendita, per crescere insieme e raggiungere sempre più lettori e lettrici. In tal senso, il ‘Salone’ raccoglie il testimone conscio della storia di ‘Book Pride’ per scrivere un nuovo capitolo insieme a tutta la filiera del libro”. Del resto, negli ultimi anni, sono stati più d’uno i progetti culturali creati in giro per l’Italia dal “Salone Internazionale del Libro”: da Saluzzo a Parma a Bari. Ora, con l’arrivo di “Book Pride”, la sua rete di attività di “promozione della lettura” si rafforza ulteriormente, “aumentando la sua capacità di dialogo con i territori e offrendo ai lettori una programmazione annuale ancora più ricca”.
A quando, dunque, le prime uscite “in accoppiata”? L’appuntamento (per le case editrici, per tutta la filiera del libro e per il pubblico) con il “Salone del Libro” e “Book Pride” – ormai “coppia di fatto” – è a Milano (IX edizione), negli spazi di “Superstudio Maxi” (via Moncucco, 35) dal 21 al 23 marzo e a Genova, in “Palazzo Ducale”, dal 3 al 5 ottobre.
Per info: “Eventi 3 srl”, via Pietro Giannone 10, Torino; tel. 011/5693665 o www.e23.it
g.m.
Nelle foto: “Book Pride”, immagini di repertorio
RUBRICA SETTIMANALE A CURA DI LAURA GORIA
Voce narrante è quella di Ingrid, scrittrice che ha appena pubblicato il suo ultimo libro, intenta al tour del firma copie. Viene così a sapere che la reporter di guerra Martha, amica negli anni Ottanta e di cui aveva perso le tracce, è ricoverata per un cancro che la sta uccidendo. Non si vedono da una vita, ma quando va a trovarla in ospedale il tempo si azzera e tutto torna come prima.
Tracy Chevalier (nata in America 61 anni fa, naturalizzata inglese nel 1984) è la scrittrice che 25 anni fa raggiunse il successo planetario con “La ragazza con l’orecchino di perla”. Ora torna con un altro romanzo storico, in cui ricompaiono anche le perle che qui, però, sono di vetro. L’arco temporale si snoda attraverso i secoli; dalla Venezia rinascimentale a quella odierna, meta turistica gettonatissima.
E’ una saga familiare scritta a quattro mani e racconta ascesa, vicende e declino dell’importante famiglia Badoni, il cui palcoscenico è l’imponente villa, simbolo dei cambiamenti nel corso del 900. La dimora è il punto fisso e riferimento intorno al quale si muove questo potente romanzo in parte storico.
L’ autrice è filosofa del linguaggio all’Università di Torino, e in questo smilzo libro riflette sul nuoto che, come ogni altro sport, è molto più che semplice movimento. Di fatto queste scorrevolissime 128 pagine sono l’apologia dello sport acquatico.



RUBRICA SETTIMANALE A CURA DI LAURA GORIA
Dopo generazioni che hanno sudato fatica e duro lavoro, la famiglia Cook è riuscita nell’ardua impresa di trasformare una terra inospitale in una delle tenute più floride della contea di Zebulon, nell’Iowa.
Siamo padroni del nostro destino? Quello che siamo, pensiamo, scegliamo, il nostro carattere, affondano radici profonde nella famiglia e alla latitudine del globo in cui nasciamo?
A 13 anni dalla scomparsa (nel 2012) della brillante scrittrice e sceneggiatrice newyorkese Nora Ephron, stroncata da leucemia fulminante, questo libro è la prima biografia italiana che ne ripercorre la vita in modo anomalo, ovvero attraverso un ricettario. Scritta dalla responsabile editoriale di Cook, Angela Frenda, ci racconta l’esistenza, i tormenti e le delusioni, ma anche i piatti tanto apprezzati dalla scrittrice.
Non avremmo mai pensato che un testo come questo fosse nelle corde della scrittrice da 12 milioni di copie vendute, Sveva Casati Modignani; nom de plume di Bice Cairati, classe 1938 e da sempre in vetta alle classifiche con la sua narrativa spesso snobbata dalla critica.



