Domenica 10 novembre scorso, presso il Caramella Choco Bistrot, all’interno del calendario di incontri del salotto letterario ideato da Paola Caramella, gli autori Ilenia Dell’Aquila e Fabio Partemi hanno presentato i loro libri, rispettivamente il romanzo “Sussurri dall’anima” e la silloge “Incendi-poesie indocili”, alla presenza della giornalista Mara Martellotta e dell’avvocato Alberto Cochis, che hanno tenuto le redini di un’intensa presentazione. Dell’Aquila e Partemi hanno saputo toccare corde emotive profonde attraverso pensieri e riflessioni che si possono definire “universali”, lo straordinario legame di parole che un letterato consapevole dona al lettore, creando una sorta di specchio che accomuna le vite di ognuno di noi.
L’importanza della parola sembra essere il fil rouge che unisce due opere sostanzialmente diverse, sorelle nella capacità di “creare mondo”, un pensiero che ci riporta alle “Vie dei Canti” di Bruce Chatwin, in cui si narra della magia che gli aborigeni australiani evocavano attraverso il canto, fondamentale per creare il mondo che li circondava. Forse le parole sono soltanto l’ombra delle cose che vogliono rappresentare, ma il gesto dello scrivere ci conduce all’epoca dei primi uomini, al momento in cui nella pittura rupestre si potevano scorgere i prodromi di quella che oggi chiamiamo scrittura, al momento in cui dal ballo e dal canto nacque la poesia.
Nel romanzo di Ilenia Dell’Aquila “Sussurri dall’anima” si viene guidati nell’inconscio di Aura, la giovane ragazza protagonista della vicenda (e che assume quasi la funzione di Virgilio nella Commedia dantesca), affetta da una malattia che le ha strappato violentemente la vita da adolescente. La parola diventa luce che illumina di coraggio, che elenca (cito Carlo Emilio Gadda) tutto ciò che prima era ombra della notte, abbattendo muri, scoprendo segreti.
Le poesie di Fabio Partemi, contenute nella silloge “Incendi-poesie indocili”, si immergono in tutti quegli stati d’animo ricchi di vuoto, assenze amorose e estraneità dal mondo in cui si vive. I versi paiono rappresentare la salvezza dell’uomo, ancor prima che del poeta, e contemporaneamente la condanna che il fanciullino presente in ogni poeta rappresenta verso la bellezza. Tutto il simbolismo che riguarda la natura riporta alla mente il pensiero del poeta John Keats, per il quale “il poeta è l’essere più impoetico del mondo, poiché portatore di tutte le voci a parte la propria”.
Ilenia Dell’Aquila è una linguista orientata verso l’emergente ramo della linguistica clinica o, più specificatamente, la neurolinguistica. Dopo la laurea magistrale in Scienze linguistiche, e dopo un Master di II livello in Didattica della lingua latina, insegna lettere, latino e geo-storia presso la scuola secondaria di secondo grado. Ha di recente pubblicato un personale contributo dal nome “Disturbi linguistici e comunicativi derivanti da lesioni degli emisferi cerebrali: un focus sulle afasie epilettiche” in “Le lingue della malattia-Seconda serie”, edito da Mimesis Edizioni e curato da Raffaella Scarpa, docente di Linguistica medica e clinica all’Università di Torino.
Fabio Partemi ha da sempre coltivato il sogno di diventare violinista, pur non essendoci musicisti in famiglia. Si avvicina, però, alla batteria e, successivamente, alle percussioni, mettendo a frutto l’innata ecletticità che gli consente di spaziare tra i più disparati ed esotici strumenti. Coltiva l’arte dello scrivere attraverso recensioni, articoli, poesie, storie e testi di canzoni. Viene spesso invitato in numerosi convegni per esporre il proprio punto di vista su come musica e cultura possano trasformare profondamente le relazioni umane. Nel 2021, con il nome d’arte Falunaa, pubblica il suo primo singolo musicale, “Elek”, seguito nel 2022 dall’album “A guardia dei sogni”.
Gian Giacomo Della Porta