Sottoscrivendo il contratto con il Padiglione Italia, la Regione Piemonte ha potuto partecipare alla rappresentazione dell’Italia come “Sistema Paese” e lo ha fatto attraverso gli aspetti più significativi del suo territorio
A qualche mese dalla chiusura dei grandi cancelli , il fenomeno Expo continua a far parlare di sé. Dopo 184 giorni di lavoro, 21,5 milioni di visitatori tra cui 7 milioni di stranieri e 2 milioni di studenti, l’assalto al Decumano milanese si è trasformato da possibile fallimento (con tanto di inchiesta giudiziaria) a grande successo “made in Italy”. Il Sito Espositivo presente nel capoluogo lombardo ha rappresentato un ottimo trampolino di lancio per far conoscere le bellezze e le peculiarità di tutte le Regioni d’Italia, soprattutto per quanto riguarda il nostro Piemonte. L’ Esposizione Universale Expo 2015, richiamando un gran numero di opinion leader e visitatori, ha rappresentato una straordinaria occasione per promuovere l’immagine del Piemonte e per favorire le eccellenze del suo territorio, esaltando la qualità, la sostenibilità e l’innovazione di questa magnifica Regione.
Piemontexperience, ovvero il Piemonte come esperienza da vivere, è stato il concept scelto dalla Regione per far emergere le specificità e i tratti distintivi tipici di questo territorio, troppo spesso messo in ombra e poco valorizzato. Grazie alle grande vetrina universale dell’Expo 2015, il Piemonte è finalmente riuscito a mettersi in mostra a 360 gradi facendo conoscere al pubblico non solo i prodotti dall’eccellenza enogastronomica come il vino, i formaggi, il tartufo, le carni, il cioccolato e molti altri, ma anche facendo risaltare la bellezza delle Residenze Reali, dei paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, fino ad arrivare agli straordinari eventi culturali ed artistici.
Sottoscrivendo il contratto con il Padiglione Italia, la Regione Piemonte ha potuto partecipare alla rappresentazione dell’Italia come “Sistema Paese” e lo ha fatto attraverso gli aspetti più significativi del suo territorio. Nella “Mostra delle Regioni”, su i tre piani di un suggestivo e fantasmagorico Palazzo Italia, sono stati rappresentati artisticamente il paesaggio del Piemonte, il suo patrimonio architettonico-culturale e infine anche l’eccellenza della ricerca e dell’innovazione; nel “Vivaio Italia”, grande giardino concettuale, il Piemonte è stato rappresentato dal Nocciolo, albero simbolico, raffigurante la nostra produzione agro-alimentare.
La strategia di promozione è andata ben oltre l’Expo, che però è servito come richiamo mediatico e come portavoce di canali comunicativi per sostenere la ricchissima offerta di questo territorio. Nel 2014 ad esempio, è stato sottoscritto un accordo tra la Città di Torino, la Camera di Commercio di Torino e Unioncamere Piemonte, al fine di promuovere, sfruttando tutte le sinergie possibili, “Sistema Piemonte”, programma utilizzato per la valorizzazione del territorio e del suo sistema produttivo. La Regione è stata suddivisa in quattro quadranti “da vivere”: dalle terre dei laghi, alle montagne olimpiche e dall’area metropolitana, alle pianure del riso aventi come cornice la corona alpina.
Se l’Expo, sulle note di “Nel blu dipinto di blu”- intonate per l’occasione da un coro di bambini- il 31 ottobre 2015 ha chiuso i battenti, la Regione Piemonte ha continuato la sua scalata verso il successo, facendo registrare un numero sempre maggiore di turisti grazie anche alla bellezza di Torino, che con i suoi piccoli e suggestivi borghi, con i suoi musei, i suoi parchi e con il suo ricchissimo patrimonio storico e architettonico, mira ad arrivare sul podio nella classifica delle città d’Italia più belle da visitare.
Simona Pili Stella
(Foto: Essepiesse – Il Torinese)