La politica torinese è paralizzata dalle discussioni sulle reciproche responsabilità con il corollario delle inchieste che entrano nelle vicende anche più strettamente amministrative. Questo non è un bene. Non lo è perché è il male della città è diventato il continuo parlarsi addosso con molta ideologia e poca sostanza. Sarebbe ora di mettersi intorno ad un tavolo e studiare una strategia per il futuro. Dire è colpa mia, è colpa tua, hai l’avviso di garanzia tu, ce l’ho anch’io, ma il mio è diverso,
non porta da nessuna parte. Potrebbero esserci delle grandi opportunità , in fondo Torino è rimasta indietro ma non è ancora ultima e poi potrebbe essere davvero al centro della più grande area produttiva del paese. Un po’ più di respiro e meno beghe.COMUNICAZIONE AI LETTORI
In vista delle prossime elezioni politiche il quotidiano “il Torinese” pubblicherà gratuitamente in questo spazio interventi, comunicati e notizie inviatici da candidati o esponenti politici di movimenti e partiti. Scrivere a: edizionibest@libero.it
Nei giorni scorsi è fallita la Borsalino. Una azienda simbolo del
Sabato scorso al circolo della Stampa di Torino si è svolto un interessante convegno
da prestazione. Questa strategia è perdente. Occorre lavorare insieme e pensare ad una integrazione tra le due realtà. B)il referendum che si è svolto in Lombardia ha portato ad aprire una trattativa tra Milano e Roma per portare sul territorio nuove competenze. Torino non può rimanere indietro. C) Occorre pensare da subito ad un sistema di trasporti integrato perché l’alta velocità ed i treni regionali già oggi sono una metropolitana che collega le due città. Questi, a mio avviso, sono spunti che devono trovare posto nella prossima agenda politica.
Alle elezioni territoriali che si sono svolte domenica in Corsica ha trionfato la coa
affievolendosi. 
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Siamo quasi alla fine d
Nei giorni scorsi mi
Il Piemonte