Tre artisti italiani e tre attivi a Berlino dialogano in un confronto serrato sulla perenne evoluzione delle città e degli spazi che circondano l’uomo
La finanza apre le porte all’arte. Da tre anni, infatti, la Deutsche Bank di Torino, Finanza e Futuro, ospita nella sua sede di corso Matteotti 39, alla fine del mese di ottobre una rassegna artistica di interesse, aprendo le porte di un mondo apparentemente freddo come quello finanziario economico a espressioni artistiche e dell’anima. È stata inaugurata ieri, nell’ambito della rassegna “Torino incontra Berlino”, l’esposizione intitolata “Under construction”, a cura della galleria Opere Scelte di via Matteo Pescatore a Torino. La mostra si focalizza sulla continua evoluzione cui è soggetta la città; le opere esposte rispecchiano la percezione da parte degli artisti di questi continui mutamenti e evoluzioni, spesso bruschi e incontrollati. Attraverso le opere vengono indagate le trasformazioni in ambito architettonico e strutturale della città e analizzate anche dimensioni concettuali legate alle sovrapposizioni del tempo, della realtà circostante e del tessuto sociale. Gli artisti coinvolti sono Sven Druhl, Jan Muche, Susanna Schiricht, e le italiane Silvia Margaria, Giulia Gallo e Donatella Tassone.
La ricerca artistica di Silvia Margaria, nata a Savigliano nel 1985, ma attiva a Torino, si concentra sulla memoria racchiusa in oggetti e immagini testimoni di vite altrui che, per qualche ragione, sono divenuti detriti del passato. La sovrapposizione, scelta come metodologia di indagine, le permette di scandagliare, selezionare, sommare, per costruire un rapporto costante con il presente, in dialogo continuo con il passato. Giulia Gallo, nata nel 1988 a Torino dove vive e lavora, è stata tra le giovani artiste selezionate per l’edizione di “Motori di ricerca, percorsi d’artista tra coreografia e arti visive”, del Centro di Eccellenza per la danza della Lavanderia a Vapore di Collegno. La sua ricerca si basa su esperienze personali e sui territori vissuti, tradotti con disegni, collage, installazione, video e azioni performative, con cui propone un processo di trasformazione e sovrapposizione tendente alla purezza. Utilizza molto il riciclo e la conversione dei materiali.
Donatella Tassone, nata a Milano nel 1971, dove vive e lavora, crea città fantasma, costituite da oggetti in disuso. Il primo step della sua creazione artistica è quello di dare origine a una scenografia primaria, in cui il microcosmo estetico è costituito da una tavola di compensato di dimensioni ridotte 50 × 50, su cui vengono applicati acrilici, terre, plastilina e svariati oggetti di scarto. Nasce così un paesaggio metafisico. Gli ambienti vengono, quindi, fotografati, lo spazio acquista dinamicità, paesaggio e personaggi stimolano interpretazioni diverse. Dal lontano 2005 i suoi paesaggi si sono poi animati di piccoli personaggi, anche loro parte del circuito dello scarto.
Sven Druhl, nato nel 1968 a Nassau, vive e lavora a Berlino. La sua pittura concettuale indaga artisticamente dipinti storici e contemporanei. Alcuni suoi dittici e trittici rappresentano una continuazione del tema del remix, creati da frammenti di uranio separati e sono citazioni di opere. Jan Muche, nato nel ’75 a Hetford, vive e lavora a Berlino. I soggetti delle sue opere prendono spunto dalla vita quotidiana, ma, una volta entrati nelle tele, vengono mescolati per comporre scene irreali e paradossali. Susanne Schiricht, nata nel ’72 a Meschede, ma attiva a Berlino, crea installazioni e fotografie, incentrate sulla percezione del vedere. In molte delle sue installazioni emergono la società e l’interazione umane. Nell’ambito di “Torino incontra Berlino” la galleria Opere Scelte propone “Under construction (B)erlin” con gli artisti Sven Druhl, Jan Muche e Susanne Schuricht. La mostra inaugura il 30 ottobre in via Matteo Pescatore 11/d e sarà visitabile fino al 9 gennaio 2016.
Mara Martellotta