IL SENATORE PD ESPOSITO CHIEDE CHIARIMENTI AL MINISTRO LUPI IN COMMISSIONE TRASPORTI

“La Tav costa così cara? Non facciamola più”

TUNNEL2treno frecciaredLe indiscrezioni dei giornali parlano di un possibile aumento da 2,9 a 7 miliardi

 

Sono state le indiscrezioni dei giornali su un possibile aumento dei costi per la Tav da 2,9 a 7 miliardi, a fare andare su tutte le furie il senatore Stefano Esposito, da sempre a favore della Torino-Lione. L’esponente Pd ha chiesto una audizione urgente in Commissione Trasporti dei vertici di Rfi e del ministro Maurizio Lupi. “Se la cifra fosse confermata – ha dichiarato – non indugerò un solo minuto a presentare una mozione parlamentare per chiedere l’interruzione dei lavori e di rinunciare all’opera”.

 

Rfi, la società controllata dalle  Ferrovie che gestisce la rete ferroviaria e le nuove linee nel Contratto di programma 2012-2016 firmato con il ministro delle Infrastrutture Lupi ha dovuto fare i conti con la lunga durata del cantiere e con  i probabili incrementi dei costi (per esempio legati all’inflazione) . Ma il commissario  straordinario per la Torino-Lione Mario Virano afferma: “non ci saranno altri costi. Si tratta soltanto di criteri di calcolo differenti.”

 

Secondo il “Sole 24ore” il costo complessivo dell’opera, tunnel di base e stazioni internazionali, previsto sugli 8,5 miliardi, salirebbe a causa delle regole contabili diverse tra Italia e Francia a circa  12 miliardi, a cui si aggiungono 1,6 miliardi per studi e progettazione già finanziati. Insomma, a conti fatti, il finanziamento italiano dell’opera dovrebbe salire  a 6,9 miliardi, e se verrà confermato il finanziamento Ue del 40%, la quota italiana dovrebbe risultare di 4,1 miliardi, contro i 2,9 contabilizzati fino ad oggi.