Il messaggio del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a Torino per inaugurare Terra Madre al Teatro Carignano è stato chiaro: “E’ un atto immorale sprecare il cibo mentre tante persone non ne hanno a sufficienza. E anche anti-sociale e anti-economico. Da buone idee, da sperimentazioni dal basso, da una condivisione di movimenti e di associazioni si sono sviluppate, anche nel nostro Paese, esperienze di redistribuzione di prodotti alimentari che hanno portato beneficio a migliaia di famiglie”. Il Capo dello Stato ha anche fatto una passeggiata tra gli stand del Salone del Gusto in piazza Castello, salutato dai venditori e applaudito dal pubblico. Il presidente ha parlato anche di Europa che ” può essere un motore credibile di una nuova fase di sviluppo. Se non sarà all’altezza del proprio compito, non ci saranno altri che riusciranno a rimpiazzarla. Deve essere consapevole della propria funzione equilibratrice nel mondo. Seguendo l’auspicio di Jacques Delors, auspico anche io che si riesca a compiere questo salto”. Alle 19,30 il Capo dello Stato si è recato in Consiglio regionale per apporre la medaglia d’oro al valor civile al gonfalone della Regione Piemonte, in memoria della Resistenza. In aula anche il presidente della Regione, Sergio Chiamparino, la sindaca Chiara Appendino e il presidente dell’Assemblea regionale Mauro Laus. L’iniziativa è stata promossa dal Comitato resistenza e Costituzione del Consiglio piemontese.
Le parole di Mattarela: “La lotta di Liberazione è divenuta subito lotta di popolo dove tanti, pur nelle diversità di censo, fede politica e religiosa, scelsero di battersi per riscattare l’onore offeso della Patria e riguadagnare la Libertà. Il riconoscimento che oggi ci viene conferito è un valore di tutti e per tutti. Ed è importante che se ne comprenda il senso profondo e lo si faccia nostro. Ecco perché l’esercizio della memoria storica deve, innanzitutto, espletare un compito fondamentale: quello di mantenere viva la memoria di quegli anni terribili, il ricordo di chi ha lottato per dare al Paese e alle generazioni future una speranza”.
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