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27 Novembre: il primo Panettone Day di Eataly. Uno sconto speciale su panettoni e pandori

Una presa di posizione simbolica e dolce contro la tendenza ormai radicata ad incentivare le persone ad acquistare durante il Black Friday qualsiasi tipo di bene, inclusi prodotti che non avrebbero mai acquistato.  

Il 27 novembre Eataly lancerà il suo primo Panettone Day, un giorno in cui ci sarà uno sconto speciale su panettoni e pandori.

 

Il messaggio di Eataly è da sempre “compra solo quello che ti serve, ma compralo di qualità.”

 

L’iniziativa, che parte quest’anno per la prima volta, intende infatti offrire uno sconto speciale su una categoria di prodotti che le persone considerano immancabili sulle tavole natalizie della nostra tradizione, rendendo quindi più dolce e accessibile l’acquisto di alcune specialità frutto del lavoro di tanti artigiani, piccoli produttori e marchi storici italiani.

 

Venerdì 27 novembre, in tutti gli Eataly in Italia e online, sarà possibile godere di uno sconto del 20% sull’acquisto di almeno due panettoni o pandori fra le oltre 50 varietà e marche dell’assortimento di Eataly.

 

L’assortimento 2020 di panettoni e pandori comprende storiche aziende e piccoli artigiani italiani, per citarne alcuni: il panettone Stratosferico della pasticceria artigianale Golosi di Salute, un tripudio di cioccolato fondente e nocciole Tonde Gentili Trilobate, e quello firmato dallo chef stellato Ugo Alciati con pregiati canditi di limone “Costa di Amalfi” e uvetta; il classico panettone Galup al Moscato d’Asti Moncucco docg oppure le specialità ai pistacchi di Bronte o ai Fichi e Malvasia della pasticceria artigianale siciliana Vincente; e ancora, il pandoro Tiramisù dei maestri pasticceri veneti Borsari, o il classico della pasticceria trevisana Fraccaro; il panettone ai marron glacé della piemontese Bonifanti, oppure il panettone Excellence in scatola dei milanesi Vergani realizzato con vaniglia in bacche Bourbon del Madagascar, scorze d’arancia di Sicilia candite fresche, zucchero di canna e miele d’acacia toscano. Senza dimenticare uno dei più amati, il “pere e cioccolato” dell’antica pasticceria umbra Tommaso Muzzi.

 

E visto che panettone e pandoro di anno in anno sono sempre più apprezzati anche all’estero, Eataly Monaco segue l’iniziativa italiana promuovendo la bontà dei due dolci tipici italiani, mentre gli Eataly di Medio Oriente, Turchia, Corea e Giappone avranno dei corner dedicati ai mitici dolci all’interno degli store.

 

 

 

www.eataly.it/panettoneday

Delizie di Moncalieri

Un successo l’Evento Diffuso Gastronomico Autunnale Moncalierese

Domenica 22 si è concluso l’Evento Diffuso Gastronomico Autunnale Moncalierese: il 7/8, 14/15 e 21/22 novembre sono stati infatti tre weekend all’insegna del buon cibo e dell’eccellenza, con la volontà di promuovere le specialità gastronomiche del territorio, in assenza delle consuete fiere autunnali ad esse dedicate (la Fiera Nazionale della Trippa di Moncalieri e la Fëra dij Subièt e Sua Maestà il Bollito) e nel rispetto delle normative igienico-sanitarie vigenti per il Covid-19.

Una scommessa vinta, alla luce del buon riscontro che l’iniziativa ha riscosso. Sono proprio alcuni dei proprietari dei ristoranti della Città di Moncalieri, protagonisti dell’Evento con le loro ricette a base del Gran Bollito Misto, della Trippa, del Salame di Trippa e del Lardo di Moncalieri, a rilasciare dichiarazioni più che positive.

“Grazie a questo Evento Gastronomico abbiamo lavorato molto bene sia con le consegne a domicilio che con il servizio di asporto” – dichiara Giorgio Picco, chef dell’Osteria e Gastronomia La Cadrega – “È stato bello constatare in un periodo così complesso la volontà di creare rete tra quasi tutti i ristoratori del territorio, per valorizzare nel miglior modo possibile i cibi moncalieresi di grande qualità”.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche Marco Albano, chef di Cà Mia Ristorante – Casa Albano, che afferma: “Nei weekend le ordinazioni per i menù dei piatti tipici moncalieresi sono arrivate e anche numerose. Un’iniziativa senz’altro interessante, che porta attenzione a noi ristoratori in questo brutto periodo”.

Davide Di Marzo del Ristorante Pizzeria I Mascalzoni, a tal proposito, ha sottolineato: “Le ordinazioni, in quantità diverse nei tre fine settimana, ci sono state e ci teniamo a ringraziare il Comune e l’Ufficio Commercio per il supporto e l’aiuto che ci hanno dato nel promuovere le nostre attività in questo momento difficile”.

Paola Manni del Ristorante Antica Trattoria della Rosa Rossa si è mostrata soddisfatta dell’esperienza appena conclusa: “Quest’iniziativa ha senza dubbio contribuito all’incremento degli ordini ricevuti durante i weekend: c’è stato un buon riscontro e ne siamo contenti”.

Il Comune di Moncalieri ha voluto far sentire la sua presenza in un momento difficile per tutti, sostenendo un progetto che, con la collaborazione di Pro Loco Moncalieri, ha valorizzato anche quest’anno il forte legame fra il territorio e i suoi rinomati prodotti tipici.

L’Evento, in virtù delle normative entrate in vigore a pochi giorni dal suo inizio, ha subìto in corsa inevitabili variazioni che han visto eliminare tutti gli eventi di contorno, ma è stato comunque raggiunto l’obiettivo primario: sostenere le attività locali e dare a tutti la possibilità di gustare le specialità moncalieresi, con prelibate ricette a cura degli chef che hanno aderito.

Angelo Ferrero, Assessore al Commercio e alle Attività Produttive, ha commentato: “Sono soddisfatto per l’ottimo punto di partenza di un Evento alla sua prima edizione e nato in un periodo estremamente difficile e in continuo mutamento. Ringrazio tutti i ristoratori e le ristoratrici che hanno creduto e aderito al progetto, oltre a Pro Loco Moncalieri, sempre presente nelle attività della Città”.

Un ringraziamento anche alle Aziende specializzate di Moncalieri che producono ed esportano le materie prime alla base dei menù autunnali proposti in queste settimane: l’Associazione Macellai di Moncalieri, La Tripa ‘d Muncalè e il Salumificio del Castello.

Ultimi, ma non ultimi…grazie ai ristoranti che hanno aderito all’Evento Diffuso Gastronomico Moncalierese: Osteria e Gastronomia La Cadrega, Cà Mia – Ristorante Casa Albano, Antica Trattoria della Rosa Rossa, I Mascalzoni, Ristorante Pizzeria Hotel Rigolfo, Ristorante Al Borgo Antico, Primopiano – Gasthaus, L’Oragiusta.

Dove mangiar bene in Canavese

” Mangiar bene, Canavese e dintorni” e’ una pagina facebook che nasce qualche settimana fa

“Visto il grande periodo di difficolta’ che stanno vivendo le aziende della ristorazione, – commenta l’ideatore Mario Zucaro – ho pensato di creare questa piccola vetrina per i ristoratori e produttori della zona del canavese e circondario.”

In questo spazio i titolari o lavoratori delle imprese possono publicizzare i loro locali e i loro prodotti.

Inizialmente servira’ per dare una mano ai ristoratori a mettere in risalto i loro servizi d’asporto e di consegne a domicilio, succesivamente, a emergenza conclusa l’ intento e’ quello di fare in modo che la pagina sia un punto di riferimento per i “lettori”,  per l’enogastronomia del nostro territorio e diventi un po’ una guida al dove mangiare bene. Ovviamente e’ tutto totalmente gratuito e senza fini di lucro.

 

https://www.facebook.com/Mangiar-bene-canavese-e-dintorni-105484734708514/

Medaglia d’Oro per il Vermouth di Torino Superiore al Barolo Del Professore

 Al Concours Mondial de Bruxelles – Spirit Selection 2020

Un grande riconoscimento, per il Vermouth di Torino Superiore al Barolo Del Professore, che ha ricevuto la Medaglia d’Oro del Concours Mondial de Bruxelles 2020 al recente Spirit Selectionevento internazionale alla sua 21a edizione, che premia i migliori spiriti di tutto il mondo e si è tenuto a Bruxelles dal 30 ottobre al 1 novembre. Un successo sempre maggiore per l’unico vermouth al mondo realizzato a partire da una base caratterizzata dal Re dei vini, il Barolo, nello specifico il Barolo del vigneto Cerretta, un grande cru della celebre cantina Ettore Germano di Serralunga d’Alba. Nato dalla ricerca e dalla creatività Del Professore, azienda fondata dal gruppo del The Jerry Thomas Project di Roma, il primo speakeasy italiano e da anni tra i migliori cocktail bar del mondo, il Vermouth di Torino Superiore al Barolo è un vero e proprio ritorno alle origini, ai tempi in cui un ottimo vermouth non poteva che nascere da un ottimo vino.

Una miscela segreta di erbe e spezie selezionate, tra cui assenzio, rabarbaro, vaniglia, china, chiodi di garofano, il doppio invecchiamento in botti di rovere, prima come vino Barolo e poi come vermouth, per circa 3 o 6 mesi. Un lavoro sapiente e paziente, in collaborazione con la distilleria Quagliache crea un vermouth caratterizzato dalla finezza dei profumi e con un’impronta elegante di tannini, che si arricchiscono della complessità delle spezie naturali. Un successo crescente per il Vermouth di Torino Superiore al Barolo Del Professore, in particolare in Paesi europei come Germania, Belgio, Inghilterra e Francia e già premiato due anni fa al Concorso The WineHunter Award, svoltosi durante il Merano Wine Festival.

Data la natura un po’ estrema del progetto – sottolinea Fabio Massazza Gal, commercial manager Del Professore – caratterizzata da un lato da un ritorno alle origini e dall’altro da una forte spinta pionieristica e da un pizzico di follia, non era semplice prevedere il tipo di risposta che il mercato avrebbe dato. Ma sembra che il coraggio sia stato premiato, alla luce della Medaglia d’Oro al Concours Mondial de Bruxelles. E anche in Italia, grazie alla crescita di vari siti per la vendita on line, tra cui thedrinkshop.it e enotecacostantinipiero.itassolutamente essenziali nel periodo che stiamo vivendo, i risultati commerciali sono lusinghieri e ci confermano che siamo sulla buona strada“.

Spirits Selection
, nato da una costola del Concours Mondial de Bruxelles, riconosciuto dall’Unione Europea e giunto alla 21a edizione, è l’appuntamento internazionale di riferimento che premia i migliori spiriti provenienti da tutto il mondo, unico nel suo genere ad essere itinerante. Grazie al panel internazionale di giudici, le sessioni formative a loro dedicate, le degustazioni “alla cieca” e un rigoroso controllo dei campioni ricevuti, il concorso si distingue per qualità, imparzialità e fiducia. L’edizione 2020, in tempi di pandemia, ha visto la presenza a Bruxelles ddegustatori professionali che hanno seguito regole sanitare scrupolose, per favorire uno svolgimento fluido della competizione.

Per maggiori informazioni: 

www.delprofessore.it
sales@delprofessore.it
www.facebook.com/VermouthDelProfessore/
www.instagram.com/delprofessore/

Nasce a Torino il nuovo Liceo Linguistico Artistico ed Enogastronomico

Il Liceo Madre Mazzarello, insieme a Fondazione Torino Musei e Slow Food, annuncia la nascita, a partire dall’anno scolastico 2021/2022 di un nuovo Liceo Linguistico che coniuga l’arte e le scienze gastronomiche.

 

Il Liceo Madre Mazzarello di Torino riprogetta il Liceo Linguistico, presente da molti anni all’interno dell’Istituto, proponendo un impianto innovativo.

 

Il nuovo corso di studi, nato dalla collaborazione con Fondazione Torino Musei e Slow Food, che prenderà il via a partire dall’anno scolastico 2021/2022, affiancherà allo studio delle lingue un percorso artistico ed enogastronomico, applicabile in contesti reali e qualificati. Gli studenti acquisiranno così un innovativo profilo culturale che consentirà di adattarsi ai diversi scenari internazionali.

 

Per tutto il percorso di studi della durata di 5 anni, all’insegnamento tradizionale delle varie materie verranno affiancate esperienze sul campo, grazie al supporto didattico di professionalità della Fondazione Torino Musei e di Slow Food, che guideranno gli studenti alla scoperta del mondo dell’arte e dell’enogastronomia.

Saranno affrontati temi specifici, come ad esempio la tutela e il restauro del patrimonio artistico, la curatela delle collezioni permanenti, delle mostre temporanee e delle attività didattiche e il management di un’istituzione culturale, ma anche la storia e la cultura del cibo, con focus su Torino e il Piemonte, l’educazione sensoriale, il binomio cibo e salute, la tutela della biodiversità e la valorizzazione dei prodotti di qualità.

 

Questi nuovi percorsi avranno una durata di circa 50 ore all’anno e si svolgeranno sia in aula, condotti dagli esperti individuati da Fondazione Torino Musei e Slow Food, sia nelle sale espositive dei musei (GAM – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica e MAO Museo d’Arte Orientale), e presso alcune realtà produttive che collaborano con Slow Food.

 

Le lezioni prevedono infatti anche attività di laboratorio, attività a gruppi, alcune delle quali svolte direttamente in lingua inglese.

 

Coniugare passione e professione: questo è l’obiettivo che il Liceo Mazzarello si è posto.

Al fine di ottenere tale risultato, il Linguistico si è ridisegnato, valorizzando le peculiarità che permettono di sfruttare al meglio la dimensione internazionale che caratterizza il nuovo percorso di studi.

 

Grazie all’apporto di Slow Food e Fondazione Torino Musei, l’internazionalità si fonderà con la valorizzazione delle realtà territoriali. La formazione che gli studenti riceveranno risulterà propedeutica anche alla frequentazione dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, permettendo un potenziamento altamente competitivo del profilo già acquisito.

 

75 parole per raccontare il vino

www.taste75.it è l’innovativo blog che vi racconterà il vino con brevi post giornalieri di 75 parole, come i centilitri contenuti in una bottiglia.

Appunti quotidiani su spunti formativi, degustazioni, abbinamenti, paesaggi, storie e citazioni artistiche, per stimolare la conoscenza e le emozioni legate al magico mondo del vino.

Parole e fotografie che, coinvolgendo la vostra curiosità, vi trascineranno alla ricerca di una bottiglia o di un piatto da assaggiare, alla scoperta di un libro o di una nuova canzone da ascoltare, alla visita di un borgo sconosciuto o, semplicemente, alla riscoperta di un Vostro ricordo o di una Vostra emozione. “L’amore per questo affascinante mondo mi ha spinto a leggere, studiare, ascoltare e viaggiare per svelare tutti i segreti che hanno vissuto e vivono dentro ogni bottiglia. Il vino rappresenta l’uomo, le sue fatiche, il suo territorio, la sua storia ed i suoi sogni. Ogni singolo bicchiere apre un mondo incredibile di emozioni e di conoscenza che spazia dal gusto alla cultura, dalla storia alla letteratura, dal collezionismo ai viaggi, dall’investimento all’arte. Questo blog nasce per trasmettere e condividere questa visione emozionale del mondo del vino. Ogni post racconterà una degustazione, parlerà di un territorio o di un produttore, riporterà la citazione di un film, di un libro o di una poesia. Sempre con 75 parole di testo o con 75 secondi di video. 75 come i centilitri, contenuti in una bottiglia, che raccontano la sua storia. Se incuriosito vivrai una nuova esperienza o una nuova emozione io avrò realizzato il mio sogno”

Parole di Paolo, appassionato di vino e di scrittura, e ideatore di questo piccolo grande appuntamento quotidiano.
Seguilo su www.taste75.it oppure sulla pagina Facebook Taste75. https://www.facebook.com/taste75.it

C’era una volta l’abitudine di uscire a cena fuori

C’era una volta l’abitudine di uscire a cena fuori, con gli amici o per altri motivi. Ci si dava appuntamento davanti al ristorante e all’amico ritardatario cronico gli si dava appuntamento un quarto d’ora prima, sperando che bastasse.

C’era una volta l’abitudine, pensate un po’, di fare anche l’aperitivo prima di andare a cena fuori con gli amici o per altri motivi, e con l’amico ritardatario cronico, per poi, talvolta, arrivare perfino a fare l’alba ai Murazzi.

C’erano una volta delle abitudini di convivialità che già, in passato, ci è stato chiesto di abbandonare e poi riprendere e poi di nuovo abbandonare, in attesa di riprenderle, sperando che non passi troppo tempo.

Grazie a Pier Rosito, fondatore della To Be Events, alla sua sapiente lungimiranza e alla sua capacità di saper interpretare come le abitudini, appunto, possano cambiare e si possono adattare anche nel breve periodo, possiamo ancora continuare a mantenere vive alcune consuetudini di convivialità.

Ieri sera infatti si è svolto un evento tanto difficile da spiegare quanto innovativo e fuori dagli schemi.

Martedì 10 novembre scorso si è svolto un evento di “Degustando(at)home”, il servizio Delivery ideato da To Be in collaborazione con alcuni tra i più grandi Chef torinesi, nato durante il primo lockdown primaverile e ulteriormente arricchitosi con Salvatore Romano, patron del Barz8, per il cocktail di benvenuto e una colonna sonora curata appositamente da Samuel in diretta dal “Golfo Mistico”, la sua centrale creativa.

Il meccanismo è stato semplicissimo e consisteva in due passaggi, ordinare il box contenente i piatti preparati dagli chef e, ricevuto il box a casa, ultimarli e connettersi alla diretta streaming per assistere alla preparazione del cocktail di benvenuto da parte di Salvatore Romano, e alla preparazione dei piatti da parte degli chef. Il tutto accompagnato dalle sonorità musicali di Samuel.

Il percorso culinario, invece, è stato curato da Niccolò Giugni del Bistrot Razzo e Stefano Sforza del ristorante Opera per gli antipasti, da Fabrizio Tesse del ristorante Carignano per il primo, da Marcello Trentini del ristorante Magorabin per il secondo e per il dolce, ultimo ma non per importanza, Lorenzo Careggio del ristorante Eragoffi.

 

Per la prossima cena assicuratevi che il vostro amico ritardatario sia a casa quando gli arriverà il box di Degustando(at)home!

 

Emanuele Farina Sansone

“Una Mole di Panettoni” torna con un dolcissimo sito e-commerce

Dedicato al panettone dei migliori artigiani italiani del lievito madre

 

Quest’anno la manifestazione dedicata ai grandi lievitati artigianali “Una Mole di Panettoni” presenta una grande novità: il primo sito e-commerce dedicato esclusivamente al panettone dei migliori artigiani del lievito madre, simbolo dolciario della pasticceria di eccellenza italiana, dove il pubblico potrà trovare una selezione davvero unica di prodotti.

In occasione del Natale 2020, sul sito http://www.unamoledipanettoni.com/ sarà disponibile per il pubblico nazionale e internazionale un’accuratissima selezione di piccole produzioni artigianali e grandi lievitati premiati, di capaci, intraprendenti, tenaci e creativi professionisti del settore della pasticceria che utilizzano solo lievito madre e ingredienti naturali.

 

Un contenitore di grande eccellenza, che vuole diventare un punto di riferimento per chi cerca i prodotti dei migliori pasticceri italiani. Non solo un e-commerce natalizio: è precisa intenzione dell’organizzazione puntare a destagionalizzare sempre di più un prodotto come il panettone, approfittando dell’enorme creatività di chi lo produce e delle tantissime varianti che ormai si trovano nelle migliori pasticcerie dello Stivale, e che permettono di gustare il panettone 365 giorni l’anno. Durante il 2020 saranno per questo in programma alcuni eventi primaverili ed estivi dedicati alla colomba, al panettone salato e all’aperitivo, al panettone estivo con il gelato nei luoghi di villeggiatura.

 

Una Mole di Panettoni 2020: il concorso

 

Nell’ottica di garantire sicurezza e minimizzare ogni possibile occasione di contagio, data la situazione sanitaria dovuta alla pandemia da COVID-19, quest’anno Una Mole di Panettoni prevede la sola attività di concorso.

 

Nell’ottica di dare continuità a un evento di successo, anche quest’anno l’appuntamento con Una Mole di Panettoni si terrà all’Hotel Principi di Piemonte di Torino, dove sabato 28 novembre si riunirà una giuria di esperti del settore, per decretare i migliori panettoni dell’anno.

 

Inoltre, quest’anno a far parte della giuria si unirà un componente del pubblico in qualità di giurato popolare, grazie a un’attività social dedicata al progetto. Verrà infatti chiesto al pubblico di scegliere, tra le foto dei panettoni in concorso pubblicate sulla pagina Facebook dell’evento, quella che più stuzzica la loro golosità, e di ripostarla accompagnata dall’hashtag #unamoledipanettoni. Il repost che riceverà più like si guadagnerà il diritto di partecipare alla giuria tecnica che si riunirà il 28 novembre e che assaggerà tutti i panettoni in gara. L’annuncio da parte della giuria dei risultati del concorso e la premiazione dei vincitori saranno trasmessi in diretta Facebook sulla pagina dell’evento per il pubblico degli appassionati.

 

Come ogni anno, i pasticceri di tutta Italia potranno presentare al concorso i loro panettoni, gareggiando in quattro categorie distinte:

 

Miglior panettone tradizionale scuola milanese (senza glassa)

Miglior panettone tradizionale scuola piemontese (basso con glassa)

Miglior panettone creativo

Miglior panettone salato

 

Per accedere al concorso i pasticceri devono firmare una rigorosa lettera di impegno sui metodi di lavorazione dei loro panettoni: sono ammessi al concorso solo ed esclusivamente lievitati prodotti con lievito madre e non sono ammessi panettoni contenenti mono e di gliceridi, conservanti in genere, coloranti o aromi di sintesi che non siano naturali.

 

Una Mole di Panettoni: la storia

 

Ideato e organizzato dall‘agenzia di eventi Dettagli, Una Mole di Panettoni ha celebrato la sua prima edizione nelle sale di Palazzo Cavour nel dicembre 2012 con la partecipazione di 5000 visitatori. La seconda e terza edizione si sono svolte nelle sale storiche del Museo del Risorgimento Italiano a Palazzo Carignano, mentre le edizioni successive si sono svolte nelle sale dell’Hotel Principi di Piemonte con la partecipazione di quaranta artigiani pasticceri provenienti da tutta Italia e di dodici mila visitatori.

Nato sicuramente a Milano più di 500 anni fa e diventato famoso in tutto il mondo, il panettone è un prodotto davvero unico, tra i pochi che ancora conservano l’antico metodo di lievitazione naturale. Una tradizione che, però, si rinnova. Infatti, negli ultimi venti anni, sono state proposte numerose variazioni: liscio, farcito, con o senza glassa, ripieno di crema, cioccolato o gelato, con o senza uvetta o frutta candita. La costante è sempre l’amore che gli Italiani hanno per questo dolce, immancabile su ogni tavola delle feste natalizie.

Dettaglieventi organizza e promuove eventi pubblici e privati di alto profilo in location eleganti e di grande fascino. Dettagli esordisce a Torino nel novembre 2010 con la Prima Edizione di Principi d’Eccellenza “esclusivamentemaschile”, e da allora realizza appuntamenti di grande successo: oltre a Una Mole di Panettoni, anche Una Mole di Olio, Una Mole di Colombe e Cioccolato, Una Mole di Pane e tante altre manifestazioni legate soprattutto al mondo dell’enogastronomia.

Signorvino, l’arte di Teo KayKay e la qualità del Giulio Ferrari uniti per l’italianità

Lo store di Signorvino a Torino è in via Lagrange.  Apre la corsa alle bottiglie Limited Edition realizzate in 30 pezzi dall’artista milanese dedicate al nostro tricolore e l’online cresce

Sono 30 le bottiglie decorate a mano e dedicate al nostro paese. L’artista Teo KayKaystreet artist italiano che ha scelto di applicare la street art sulle bottiglie di vino rendendole uniche ed ancora più preziose. Le bottiglie che “ospiteranno” le opere d’arte sono già sinonimo di armonia ed equilibrio: “Giulio Ferrari“, uno degli spumanti più celebri al mondo, dedicato al fondatore della cantina trentina. Un importante e prestigioso metodo classico maturato sui lieviti per ben 10 anni. Le bottiglie saranno in vendita sul canale online dal 13 novembre (www.signorvino.com).

Un messaggio di vicinanza e di incoraggiamento che Signorvino vuole mandare a tutti i clienti che ormai da quasi dieci anni si affidano agli store, considerandoli punti di riferimento in città in grado di proporre il meglio della produzione enogastronomica italiana. L’italianità deve essere un valore che oggi più che mai è in grado di farci sentire uniti e, speriamo ancora, orgogliosi. Un’etichetta per le feste, una bottiglia destinata ad essere un regalo di Natale speciale, unico e dal forte spirito patriottico.

“Siamo tutti preoccupati per la situazione che stiamo vivendo, sia a livello sanitario ma anche economico. Abbiamo voluto mettere in relazione un esempio di arte moderna ed italiana,  Teo Kay Kay con un’azienda simbolo della produzione vinicola del belpaese. Un connubio fra arte e vino che abbiamo voluto dedicare al nostro tricolore per un progetto che speriamo possa essere un messaggio positivo al nostro paese che non può arrendersi e che deve credere nella ripresa. Soprattutto le grandi aziende che devono essere mosse da un grande senso di responsabilità. Signorvino in questi mesi ha continuato ad investire, abbiamo due prossime aperture a breve su Milano e quindi numerose assunzioni imminenti: facciamo il possibile per dare il nostro contributo non soltanto in senso aziendale ma verso la collettività.” commenta Federico Veronesi, General Manager Signorvino.

In un anno che si conferma drammatico, soprattutto per il settore della ristorazione, Signorvino ha voluto reagire con positività incrementando le proposte online, il delivey, sviluppando il concetto di omnicanilità. Dopo l’apertura del nuovo punto vendita di Parma lo scorso luglio, l’enocatena 100% italiana conferma adesso anche la prossima apertura del terzo negozio a Milano, zona Navigli, entro fine anno. Una fiducia che sembra segnare alcuni, se pur minimi, segnali positivi. Il canale online ha infatti registrato una crescita mensile praticamente costante di un +30% dall’apertura di giugno 2020 ad oggi. Anche le attività social, sembrano indirizzare sempre di più le scelte del consumatore, che si trova ad acquistare le bottiglie consigliate durante momenti di formazione e degustazione svolti in diretta sui principali canali.

Resiliente (e digitale) la tappa di novembre di Terra Madre Salone del Gusto

Eventi nelle scuole e on line per ripartire insieme

Educazione al gusto per i più piccoli e rilancio delle terre alte grazie all’impegno di chi colline e alpeggi, boschi e foreste li vive ogni giorni, coltivando, allevando, raccogliendo e trasformando. Il viaggio di Terra Madre Salone del Gusto continua e nella sua tappa di novembre approfondisce, tra gli altri, due grandi temi legati alle politiche del cibo, dando voce alle testimonianze e alle esperienze delle comunità di tutto il mondo.

Dalla presentazione del quinto rapporto sulle mense scolastiche lungo lo stivale (pre e post Covid) di Foodinsider alla festa degli Orti in Condotta in cui 9000 alunni delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie italiane sperimenteranno la propria impronta idrica giocando; dal racconto delle comunità che vivono la montagna al dibattito con istituzioni e aziende sul ruolo della tecnologia e dei servizi per contribuire a ricostruire un tessuto sociale in aree che per anni sono state abbandonate e dimenticate. Ecco alcuni degli appuntamenti nell’agenda di novembre di Terra Madre Salone del Gusto.

 

Venerdì 6 e sabato 7 – webinar

Oltreterra. Nuove Economie sostenibili per le Comunità della Montagna Italiana

 

Venerdì 6 e sabato 7 ci spostiamo a Santa Sofia (Fc), nel cuore del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi dove si incontrano (virtualmente) le comunità delle terre alte per un webinar da tutta Italia in cui si parlerà di buone economie per la montagna. Due giorni intensi in cui istituzioni, aziende private e comunità discuteranno di strumenti normativi, orizzonti e nuovi progetti per far vivere la montagna. Tra i focus della due giorni, l’accordo di foresta e lo sviluppo di microfiliere forestali, essenziali per la rinascita di una gestione economica sostenibile delle foreste italiane, mentre ascolteremo le testimonianze di start up e progetti di comunità che mettono insieme turismo consapevole, enogastronomia e benessere del territorio e delle persone che lo vivono.

 

Martedì 10, ore 14 – conferenza stampa

La mensa pre e post lockdown: 5 Rating sui menù scolastici italiani

di Foodinsider in collaborazione con Slow Food

 

Qual è lo stato della mensa scolastica italiana? Come si evolve sia alla luce degli indicatori di salute e sostenibilità, sia in riferimento ai vincoli di sicurezza imposti dalla pandemia?

L’osservatorio di Foodinsider rappresenta un confronto utile per mettere in condivisione le buone pratiche dei Comuni più virtuosi. Giunto alla quinta edizione, il Rating ha affiancato all’indagine sui menù una nuova survey che ha rilevato opportunità e rischi della mensa post lockdown. La presentazione dei dati qualitativi e quantitativi dell’indagine introduce riflessioni che sollecitano interventi per migliorare la qualità del pasto e ridurne l’impatto ambientale.

In questa fase pandemica i menù scolastici hanno una grande responsabilità: quella di nutrire e rafforzare le difese immunitarie di tutti i bambini, soprattutto di chi rientra nelle fasce più deboli della popolazione, per i quali quello a scuola è l’unico vero pasto della giornata. Un dato che rimette al centro la scuola e la necessità di preservarla da un altro lockdown.

Intervengono:

On. Rossella Muroni, vice presidente Commissione Ambiente della Camera

Claudia Paltrinieri, direttrice Foodinsider

Francesca Rocchi, delegata Slow Food per le mense

Giulio Barocco, azienda sanitaria universitaria di Trieste

 

Mercoledì 11, attività in presenza in 465 classi italiane

Festa dell’Orto in Condotta: Acqua bene prezioso

 

Saranno 465 le classi di tutta Italia che anche quest’anno potranno concedersi un momento di riflessione e divertimento in occasione della Festa dell’Ort0 in Condotta 2020. Oltre 9000 alunni della scuola dell’infanzia e della primaria e secondaria che impareranno giocando qual è l’importanza dell’acqua e come possiamo ridurre la nostra impronta idrica, a partire da piccoli e semplici gesti quotidiani. Ma c’è di più! Quest’anno gli educatori di Slow Food hanno pensato a ogni evenienza, e così il kit con le attività da svolgere a scuola è facilmente replicabile a casa, insieme ai genitori!

E il giorno della festa l’appuntamento è anche on line, in diretta su Terra Madre Salone del Gusto, per sentirsi una volta di più parte di un’unica grande rete e svolgere insieme un’attività sull’acqua bene prezioso che darà inizio a tutti gli approfondimenti da fare in orto e in aula durante l’anno.

Giunta alla 13° edizione, la festa celebra lo storico progetto di educazione alimentare e del gusto e di educazione ambientale sviluppato da Slow Food per insegnanti, studenti, genitori e nonni ortolani. Come ogni anno la giornata dedicata all’Orto in Condotta coincide con San Martino, data tradizionale della messa a riposo dei campi in vista dell’inverno.

 

Venerdì 13 ore 17 – Conferenza

Riconnettere le Terre Alte

 

Qual è il ruolo della tecnologia e dei servizi nel futuro della montagna? Lo smart working, la crescita del numero di persone, spesso giovani, che tornano a intraprendere professioni abbandonate, la riscoperta del senso di comunità, l’attrattiva esercitata dai piccoli borghi, la riscoperta delle botteghe come luogo di socializzazione. Questi elementi devono essere sostenuti da una rivoluzione digitale in grado di coinvolgere tutti i soggetti erogatori di servizi, dalla pubblica amministrazione all’imprenditoria privata, da una tecnologia buona e virtuosa e da servizi che possano essere il filo di connessione tra aspetti sociologici, economici, etici e anche estetici. Un momento di riflessione, voluto da Slow Food e BBBell, sul presente e sul futuro della montagna insieme alle istituzioni, ai tecnici e a chi la montagna la vive tutti i giorni.

Intervengono:

Fabrizio Barca, economista, coordinatore del Forum Disuguaglianze e Diversità

Simone Bigotti, amministratore delegato BBBell

Marco Bussone, presidente nazionale UNCEM

Roberto Colombero, margaro, presidente Uncem Piemonte

Luca della Bitta, presidente commissione attività produttive e innovazione ANCI

Gabriele Locatelli, Slow Food Italia, responsabile progetto Oltreterra per la valorizzazione dell’economia di montagna

Con la partecipazione di Fabiana Dadone, Ministro per la Pubblica Amministrazione

Modera Luca Martinelli, giornalista

 

Sabato 14 ore 10, Conferenza

Una buona tecnologia per una buona agricoltura

 

L’agricoltura occidentale degli ultimi settant’anni è un settore produttivo tra i più voraci. Il bisogno di porzioni sempre più ampie di terre coltivabili, lavorate grazie a una meccanizzazione sempre più spinta e nutrite da molecole sempre più raffinate, ha provocato in molti paesi un esaurimento ormai conclamato della fertilità del suolo. Chi fa agricoltura si interroga su come ritrovare la loro vitalità perduta. Può la tecnologia offrire soluzioni e guidare la transizione verso un’agricoltura più pulita?

Ne discutono nella conferenza organizzata da Slow Food nell’ambito della Biennale Tecnologia:

Giuseppe Scellato, professore di Economia Aziendale ed Economia e Management dell’Innovazione presso il Politecnico di Torino

Francesco Sottile, agronomo e docente di Coltivazioni arboree e Biodiversità e qualità del Sistema Agroalimentare presso l’Università di Palermo

Modera Antonio Puzzi, giornalista

 

 

I Forum di Terra Madre

Il programma dei Forum, momenti in cui i membri della rete Slow Food discutono delle tematiche legate ad agricoltura, alimentazione, sostenibilità, biodiversità e modelli produttivi, affronta il tema delle foreste con una serie di appuntamenti pensati per coinvolgere i delegati da un angolo all’altro del mondo.

 

Giovedì 17 ore 11

Il cibo e il patrimonio culturale

 

Una tavola rotonda per esplorare le connessioni tra le politiche alimentari, agricole e culturali a partire dal documento programmatico Food is Culture, focalizzato sulla necessità di azioni dell’Ue per proteggere il patrimonio alimentare immateriale, insieme a raccomandazioni concrete su come integrare meglio le strategie agricole e culturali. I partecipanti saranno inoltre invitati a esplorare l’esibizione online Ciò che non sapevi esistesse che mette in mostra alcuni dei prodotti dell’Arca del Gusto di Slow Food.

Parteciperanno i rappresentanti della Commissione Europea, Europa Nostra e Slow Food.

 

Giovedì 19 ore 17
Le Foreste modello del Mediterraneo: comunità, prodotti, gestione

 

Le Foreste modello sono una rete di 60 realtà presenti in tutto il mondo. In questo forum presentiamo le buone pratiche per la gestione partecipata delle Foreste modello dei paesi che si affacciano sulle coste del Mediterraneo (dalla Spagna alla Croazia, dall’Italia all’Algeria) e raccontiamo possibili soluzioni per supportare le comunità, valorizzare i prodotti dell’agricoltura e della pastorizia e contrastare l’abbandono delle terre alte.

Intervengono, insieme a esponenti delle diverse Foreste modello del Mediterraneo:

Richard Verbisky (Canada), Dipartimento foreste del Governo canadese, segretario generale della rete internazionale delle Foreste modello

Toni Ventre (Italia), segretario della rete mediterranea delle Foreste modello

Paolo di Croce, segretario generale di Slow Food

 

Sabato 21, alle ore 9 e alle ore 17
Uomini e alberi: un paradosso

 

Boschi e foreste sono sistemi in pericolo da difendere, preservare e gestire in modo sostenibile. Eppure il rapporto degli uomini con gli alberi è paradossale. Da un lato la ricerca di nuove aree da destinare alle monocolture fa avanzare senza sosta il fronte della deforestazione. Dall’altro assistiamo a un incessante avanzata della vegetazione che ricopre territori una volta coltivati e gestiti dall’uomo e oggi abbandonati. Difendere e gestire in modo sostenibile boschi e foreste è una necessità sempre più impellente e passa dal recupero degli ambienti forestali degradati, dalla valorizzazione delle filiere storiche del legno, dal ripopolamento della montagna, dal recupero dei paesaggi agrari tradizionali, dei pascoli e dei coltivi anche in funzione turistica.

 

Sabato 21 ore 15
Il sistema alimentare dei popoli della foresta e la minaccia del landgrabbing

 

Un forum volto a sensibilizzare l’opinione pubblica sulle conseguenze che l’approccio “conservazionista” della foresta provoca sui popoli che la abitano, e per dimostrare che i popoli indigeni hanno vissuto in armonia con la natura, proteggendola effettivamente. Molti gli esempi su cui focalizzare l’attenzione: gli Ogiek e Senwger in Kenya; i Benet in Uganda; i Melayu e i Dayak in Indonesia; gli Juruna in Brasile; i Chinantla, i Totonacos e i Nahua in Messico. I rappresentanti dei popoli indigeni dialogano con esperti internazionali che lavorano in questo campo.

 

Martedì 24, alle ore 9 e alle ore 17
La rivoluzione delle urban food forest

 

Sono foreste urbane che producono cibo. Ospitano alberi da frutta, arbusti, orti. Spesso nascono in aree degradate delle città e rappresentano elementi di riqualificazione, estetica e sociale. Migliorano la qualità dell’aria e il clima delle città. Producono frutta, ortaggi ed erbe aromatiche, messe a disposizione della collettività. Spesso sono gestite in modo collettivo, dai cittadini stessi, e spesso si ispirano ai princìpi della permacultura. Spazi di condivisione e di educazione, le urban food forest si stanno moltiplicando in tutto il mondo e rappresentano uno dei modelli più innovativi per il rafforzamento della relazione tra ambiente urbano e aree rurali, a beneficio del clima e della vivibilità degli spazi.

 

Venerdì 27, alle ore 9 e alle ore 17

Il cibo che nasce e cresce nell’acqua: il riso

 

Il riso è il cibo principale per circa metà della popolazione mondiale, ed è coltivato in quasi tutti i paesi del globo. Ma è anche una delle filiere più critiche per il massiccio uso di pesticidi che comporta. Che impatto ha la risicoltura intensiva sul nostro pianeta? È possibile coltivare riso in modo sostenibile? Quali sono le buone pratiche agricole che rendono la risicoltura più sostenibile?

 

 

Le Food Talk

Tornano a novembre anche le Food Talk: video della durata di 10 minuti, trasmessi in streaming, durante i quali scrittori, economisti, filosofi, antropologi, ecologisti, educatori, cuochi, offrono la propria visione su ciò che più ci sta a cuore: l’ambiente, l’agricoltura, l’alimentazione. A novembre potremo assistere a sette Food Talk, ecco le prime anticipazioni.

 

Con Giorgio Vacchiano, ricercatore e docente in gestione e pianificazione forestale all’Università Statale di Milano, facciamo una riflessione su cosa sta accadendo alle foreste, come stanno affrontando la crisi climatica. Quali rischi corriamo con il persistere o l’aggravarsi di mutamenti troppo rapidi rispetto alle loro capacità di adattamento? Vacchiano, con i suoi studi, intende capire come gli alberi e le foreste rispondono al climate change e come gestirli in modo sostenibile assicurando la loro conservazione, la loro resilienza e la loro capacità di contrastare la crisi climatica in corso. Per la sua ricerca è stato indicato dalla rivista Nature come uno degli 11 scienziati emergenti nel mondo nel 2018.

 

Con il professor Wen Tiejun, Rettore esecutivo dell’Università del Popolo di Pechino, guarderemo a una visione globale del sistema alimentare, in relazione all’economia mondiale e alla crisi climatica, con un focus specifico sulla situazione agricola cinese e su come la ricostruzione rurale sia un’opportunità di rinascita ambientale e sociale. Esperto di macroeconomia e sviluppo sostenibile, ha fondato il Movimento di Ricostruzione Rurale, che promuove l’agroecologia, la sostenibilità e la rigenerazione rurale in Cina. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti e premi, tra cui il First Rank Award for Science and Technology Progress dal Ministero dell’Agricoltura cinese e il First Rank Award for Teaching and Education dal governo municipale di Pechino.

 

Pia Léon è chef e direttrice, insieme al marito Virgilio Martínez, dei ristoranti Central e Mil a Lima e Bar Mayo a Barranco, focalizzati sulla cultura gastronomica peruviana. Malena Martínez, medico nella sua vita precedente, attualmente ricopre l’incarico di direttrice del laboratorio di ricerca Mater Iniciativa, anima del noto ristorante Central del fratello Virgilio. Grazie a loro avremo un punto di vista privilegiato sul movimento che negli ultimi anni ha preso luogo nel Sud America, in questo caso in Perù, guidato da chef che vogliono proteggere e promuovere le biodiversità locali e sostenere le comunità indigene nel diventare più resilienti. Faranno inoltre una riflessione su come ricercatori e ristoratori possano collaborare per raggiungere un’etica alimentare e un sistema alimentare più equo. Due donne leader in America Latina, che ci mostrano come il ruolo femminile possa portare un respiro diverso nel mondo del cibo e nella conservazione delle tradizioni.

 

 

Uno sguardo all’estero

 

Terra Madre Brasil

Dal 17 al 22 la rete carioca di Slow Food sarà on line con tantissime attività virtuali, tra cui: tavole rotonde, dialoghi, laboratori del gusto, spazi educativi dedicati alla cultura del cibo, installazioni artistiche. Terra Madre Brasil, un evento online dedicato al cibo vero, in cui non mancheranno discussioni e proposte per la promozione del cibo buono, pulito e giusto. L’agricoltura familiare contadina, le diverse sfumature della biodiversità e la cultura alimentare brasiliana saranno tra i protagonisti di questo evento.

 

Slow Rice

Si terrà il 28 novembre a Wenzhou, nel villaggio di Qidu Qiansha, la prima edizione di Slow Rice, il festival organizzato dalla Comunità Slow Food di Wenzhou per la valorizzazione del territorio. Inserito in una tre giorni dedicata al cereale più importante del continente asiatico, Slow Rice presenta un mercato, laboratori per bambini di educazione alla natura, alla sostenibilità e alla sicurezza alimentare, degustazioni e workshop.