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Il Turin Palace Hotel sposa il progetto “I panini della rinascita”

Il panino, inteso come espressione dei valori gastronomici del territorio italiano, diventa parte della proposta food dello storico hotel nel cuore di Torino che, aderendo al progetto dell’Accademia del Panino Italiano, e in particolare all’iniziativa “I Panini della Rinascita – il menu di una nuova Unità d’Italia” ne riconosce il valore di icona del cibo di qualità e ne fa espressione di convivialità e condivisione.

“Il Turin Palace Hotel, per storicità e vocazione, è ambasciatore delle eccellenze offerte dal nostro ricco Paese. Grazie all’incontro con l’Accademia del Panino Italiano abbiamo compreso il grande valore che il panino ricopre anche nella storia della nostra tradizione gastronomica. Un prodotto unico nel suo genere che ci permette di raccontare ai nostri ospiti l’attenzione, la cura, la ricerca e la passione che tanti agricoltori, allevatori e artigiani italiani ripongono nel loro lavoro per regalarci sapori straordinari. Valori che condividiamo e che facciamo nostri quotidianamente nell’accogliere i nostri ospiti”, commenta così Piero Marzot, direttore del Turin Palace Hotel la decisione di prendere parte alla speciale iniziativa “I Panini della Rinascita – il menu di una nuova unità d’Italia”.

Il progetto nasce nel 2020 dalla collaborazione tra Accademia del Panino Italiano e Guido Bosticco – docente di scrittura creativa all’Università di Pavia – con l’intento di supportare, sul piano motivazionale e della comunicazione, i titolari di locali dedicati ad una delle più interessanti e variabili espressioni del cibo italiano, nel faticoso periodo del lockdown, in vista della ripresa. L’iniziativa, che oggi coinvolge 200 indirizzi in Italia, ha saputo mettere in luce anche il valore sociale del panino, facendosi l’interprete del desiderio di “ricominciare insieme” uniti da stessi concetti simbolici, diventati i titoli dei 5 Panini della Rinascita.

Lo chef e la brigata de Les Petites Madeleines (ristorante del Turin Palace Hotel) hanno così elaborato il proprio “Menù della Rinascita” articolato in proposte che, utilizzando ingredienti d’eccellenza del territorio italiano, interpretassero quattro delle cinque parole-simbolo identificate dagli organizzatori ( “Mai visto”, “Abbraccio”, “Vicini, “Noi”, “Il Sogno”) per descrivere l’approccio alla ripartenza.  Il panino è divenuto così non solo icona del Made in Italy e testimone dell’inesauribile biodiversità naturale, territoriale e culturale italiane, ma anche protagonista di un approccio gastronomico capace di incentivare il senso di appartenenza ad un Paese che ha fatto del buon cibo uno dei suoi tratti distintivi.

Per valorizzarlo ulteriormente, mettendo l’accento su altri prodotti di pregio del territorio, il Turin Palace Hotel propone “I Panini della Rinascita” anche in abbinamento ad alcune delle migliori etichette italiane e locali.

 “Accademia del Panino Italiano – dichiara Barbara Rizzardini, Direttrice della Accademia del Panino Italiano – si fregia oggi di un nuovo eccellente interprete del concetto di panino: il Turin Palace Hotel e ne siamo doppiamente felici perché non solo questo splendido esempio di Hotellerie abbraccia il progetto “I Panini della Rinascita”, dando un ulteriore segno di come la ripresa economica sia un concetto inclusivo di tutte le forze in campo, senza distinzione di rango, ma anche perché con questa occasione verrà riconosciuto dalla nostra Accademia come “autentico italiano” uno dei quattro straordinari panini appena entrati nel menù del ristorante “Les Petites Madeleines”, intitolato “Il Sogno di Beppe”. In fondo anche il panino, specie quello gustato durante l’infanzia e l’adolescenza, attiva quell’effetto “proustiano” sulla memoria. Ci auguriamo che questo ingresso nella nostra Community del Panino sia di ispirazione per molti altri hotel dalla forte identità che credono, come il Turin Palace, che il primo vero avamposto di un territorio sia l’albergo dove si soggiorna, e pertanto che se l’Hotel sceglie la voce del territorio e la accorda alla propria storia e identità, fa un dono a sé e alla propria clientela, anche attraverso un panino!”.

Il sogno di Beppe: un panino autenticato

Il marchio di autenticità “Panino Italiano” è un riconoscimento ufficiale rilasciato dal Comitato di Valutazione, interno alla Fondazione Accademia del Panino Italiano, a un panino in vendita in un locale in Italia o all’estero, che sia conforme al Disciplinare di Produzione redatto dall’Advisory Board dell’Accademia. Accademia del Panino Italiano, con la cessione del marchio Panino Italiano, offre ai player del settore di diventare parte del network della Fondazione e attiva per loro un piano di comunicazione integrato (online e offline) con lo scopo di valorizzare e far conoscere ogni singolo Panino Italiano Autentico.

Per il Turin Palace Hotel a fregiarsi di questo titolo è il panino “Il sogno di…Beppe”  che sceglie come ingredienti-principe ‘nduja di Spilinga, provola silana leggermente fusa, melanzane fritte a fette e insalata lollo. Lo chef del Ristorante Les Petites Madeleines Giuseppe Lisciotto, calabrese, ha dedicato questa proposta al suo paese d’origine che racconta attraverso i suoi sapori, desiderati come in un sogno durante i mesi in cui, a causa del lockdown, non ha potuto tornare alla sua terra.

“Spritzerò”, un locale tutto dedicato allo Spritz apre a Torino

La start up partenopea ha aperto venerdì 9 ottobre in San Salvario il suo locale dedicato allo Spritz

Lo store Spritzerò di Torino si trova al civico 8/E di Via Giuseppe Baretti, nel centro di San Salvario, tra le principali vie del by night torinese. Il nuovo spazio avrà il compito simbolico di rafforzare la community di clienti fedeli a Spritzerò e incarnerà a pieno la filosofia aziendale volta a “contribuire al miglioramento della società attraverso lo sviluppo della socialità e la condivisione di momenti di spensieratezza condita da Spritz di qualità”. 

Dal punto di vista progettuale, il nuovo store si ispira alla cultura milanese, con linee pulite e minimaliste, e ingloba nelle scelte stilistiche il mood dell’aperitivo, come la semplicità, la convivialità e l’informalità.

Mai come in questo periodo di crisi globale, post Coronavirus, l’apertura del primo monomarca al Nord Italia rispecchia pienamente il payoff del brand Spritzerò, “Aperitivo Italiano”: Davide Schiano, il proprietario del marchio esordisce con la sua volontà di “andare oltre”, porsi continuamente nuove sfide, superare le difficoltà, strabiliare le aspettative, non arrendersi e perseguire sempre con tenacia i propri obiettivi.

“I nostri Spritz Bar sono oramai realtà solide in tutta la Campania e Roma e siamo entusiasti di arrivare a Torino. Con questo nuovo importante store, implementeremo il format con una proposta qualitativa ancora maggiore, infatti utilizzeremo anche un vero e proprio calice. Siamo orgogliosi di aprire il primo store del Nord Italia nella città di Torino in questo momento storico così complesso. Abbiamo inviare un messaggio di ottimismo e resilienza perché crediamo fermamente che, a dispetto delle difficoltà di questo periodo, il mondo dell’aperitivo e in generale del food & beverage continuerà ad essere uno dei principali motori dell’economia nazionale”.

Il noto format è basato su 10 tipologie di spritz, serviti in 3 differenti taglie di bicchieri, per andare incontro sia alle possibilità di spesa del cliente che alla reale quantità di bevuta. Quindi tre formati (S – M – PERFECT SERVE) per tre differenti prezzi (2,50€ – 5€ – 7€) con gli immancabili arachidi in guscio serviti gratis, realizzati in un packaging tutto nuovo e customizzato Spritzerò. “Per lo store di Torino abbiamo pensato di omaggiare la città con due spritz special dedicati ai simboli cittadini, il Toro e la Mole, rispettivamente di colore granata e lilla, entrambi a base di vodka al passion fruit, per meglio identificare la passione dei torinesi”

“Dopo Torino, tra poche settimane apriremo il nostro primo store in Puglia, esattamente nella bellissima Trani. Il format è in crescita esponenziale e puntiamo ad avere uno store Spritzerò in tutte le regioni italiane più grandi già per la fine del 2021” conclude Davide Schiano.

Autoctono si nasce, Go Wine a Torino

LUNEDI’ 5 OTTOBRE 2020  StarHotel Majestic**** Corso Vittorio Emanuele II, 54 – Torino

Viste le vigenti norme Anti-Covid e la necessità di evitare assembramenti,
per partecipare all’evento è necessaria la prenotazione

 

Dopo alcuni appuntamenti in città Go Wine riprende l’attività in hotel a Torino, dopo la pausa dettata dall’emergenza Covid, promuovendo per il secondo anno in città un appuntamento dedicato ai vini autoctoni italiani.

E’ un evento nel segno della ripresa: si svolgerà in sicurezza e con il rispetto delle disposizioni in corso: su prenotazione in tre diverse fasce orarie e con numeri contingentati; distanziamento, evitando assembramenti in sala, presenza di igienizzanti per le mani, utilizzo di mascherine…
E’ necessaria attenzione su questo punto: bisogna prenotare per un corretto svolgimento dell’evento e utilizzo degli spazi a disposizione!

Sarà possibile conoscere ed apprezzare una selezione importante di vini da vitigni autoctoni, con un panorama di etichette articolato, dando voce anche a varietà meno conosciute e da scoprire.
Questo evento si propone come importante appuntamento d’autunno di Go Wine a Torino e si lega a tante iniziative che hanno sempre visto l’associazione privilegiare la cultura e la comunicazione a favore dei vitigni-vini di territorio.

Nelle sale dello StarHotel Majestic sarà presentato un banco d’assaggio con una selezione di cantine italiane direttamente presenti; un’enoteca completerà il panorama della degustazione.

 

Ecco l’elenco in continuo aggiornamento delle cantine presenti direttamente a incontrare il pubblico, e delle etichette in degustazione al banco enoteca

 

Al banco d’assaggio, con i loro vini da raccontare, le cantine:

BRICCO MAIOLICA – Diano d’Alba (Cn)
CASCINA CARLOT – Coazzolo (At)
COLLE CIOCCO – Montefalco (Pg)
CONTINI – Cabras (Or)
DEZZANI – Cocconato d’Asti (At)
GIGANTE ADRIANO – Corno di Rosazzo (Ud)
LA MONTAGNETTA – Roatto (At)
LA SOURCE – Saint Pierre (Ao)
NEGRO GIOVANNI – Monteu Roero (Cn)
TENUTA SANT’ANTONIO – Colognola ai Colli (Vr)
VETRÈRE – Taranto (TA)
ZENI 1870 – Bardolino (Vr)

VINONOVO con le cantine:
CASA BACCICHETTO – Ponte di Piave (Tv)
IL COLLE – San Pietro di Feletto (Tv)
TENUTA SORSEI – Cavaion Veronese (Vr)

PICCOLE VIGNE DEL PIEMONTE con le cantine:
PIETRO CASSINA – Lessona (Bi)
FERRARIS – Castagnole Monferrato (At)
MARENGO MAURO – Novello (Cn)
TORRACCIA DEL PIANTAVIGNA – Ghemme (No)
VIRNA – Barolo (Cn)

E con la selezione di grappe di:
DISTILLERIA SIBONA 
– Piobesi d’Alba (Cn)


Nella sezione enoteca i vini:

ALESSANDRO DI CAMPOREALE – Camporeale (Pa)
Sicilia bianco Catarratto “Benedè” 2019
Sicilia bianco Grillo “Vigna di Mandranova” 2019
Sicilia Nero d‘Avola “Donnatà” 2018

CANTINA SOCIALE DI QUISTELLO – Quistello (Mn)
Lambrusco Mantovano “Rossissimo”
Quistello Rosso “80 Vendemmie”

CANTINE DEL NOTAIO – Rionero in Volture (Pz)
Aglianico del Vùlture Rosato “Il Rogito” 2019
Aglianico del Vùlture “Il Repertorio” 2017

CASCINA CASTLET – Costigliole d’Asti (At)
Barbera d’Asti Superiore “Litina” 2016
Monferrato Rosso “Uceline” 2013

CONSORZIO CLUB DEL BUTTAFUOCO STORICO – Canneto Pavese (PV)
Buttafuoco “I Vignaioli del Buttafuoco Storico” 2015

MARISA CUOMO – Furore (Sa)
Costa d’Amalfi Furore Bianco “Fiorduva” 2018
Costa d’Amalfi Furore Riserva 2016
Costa d’Amalfi Ravello Rosso Riserva 2016

FAUSTA MANSIO – Siracusa
Sicilia igt Moscato Bianco “Micol” 2019

I PASTINI – Locorotondo (Ba)
Valle d’Itria Igt Bianco d’Alessano “Cupa” 2019
Valle d’Itria Igt Minutolo “Rampone” 2019

I VIGNAI DEL CASAVECCHIA – Pontelatone (Ce)
Terre del Volturno Igp Pallagrello bianco 2019
Terre del Volturno Casavecchia Igp “Erta dei ciliegi” 2018
Casavecchia di Pontelatone “Prea” 2015

LUNAE BOSONI – Castelnuovo Magra (Sp)
Liguria di Levante Igt bianco “Labianca” 2019
Colli di Luni Vermentino “Etichetta Nera” 2019
Liguria di Levante Igt rosso “Vermentino Nero” 2019

MANCINELLI STEFANO – Morro d’Alba (An)
Verdicchio dei Castelli di Jesi Superiore 2019
Lacrima di Morro d’Alba Superiore 2018

MARENGONI – Ponte dell’Olio (Pc)
Colli Piacentini frizzante “Valnure” 2019
Gutturnio Superiore “Migliorina” 2019
Gutturnio Riserva “Farosa” 2015

PALTRINIERI – Sorbara (Mo)
Lambrusco dell’Emilia “Solco” 2019
Lambrusco di Sorbara “Leclisse” 2019
Lambrusco di Sorbara “Radice” 2019

SCUBLA ROBERTO – Premariacco (Ud)
Colli Orientali del Friuli Ribolla Gialla 2019
Colli Orientali del Friuli Refosco dal Peduncolo Rosso 2017

STANIG – Prepotto (Ud)
Colli Orientali del Friuli “Ribollicine” 2019
Colli Orientali del Friuli Friulano 2019
Colli Orientali del Friuli Schioppettino di Prepotto 2017

SU’ENTU – Sanluri (Vs)
Vermentino di Sardegna “Su’ Orma” 2019
Vermentino di Sardegna “Su’ Imari” 2019
Bovale “Marmilla” 2018
Cannonau di Sardegna “Su’Anima” 2018

 

VITI, VIGNAIOLI IN TERRE DI IRPINIA con le cantine:

CANTINA DEL BARONE – Cesinali (Av)
Campania Fiano “Paòne” 2019
Campania Fiano “Particella 928” 2018

CANTINE DELL’ANGELO – Tufo (Av)
Irpinia Coda di Volpe “Dell’Angelo” 2018
Greco di Tufo “Miniere” 2018
Greco di Tufo “Torrefavale” 2018

IL CANCELLIERE – Montemarano (Av)
Irpinia Aglianico “Gioviano” 2017
Taurasi “Nero Né” 2015

Programma, orari e modalità di prenotazione:

Come detto per garantire la sicurezza dei partecipanti gli ingressi saranno contingentati e su prenotazione. Per permettere a un numero maggiore di persone di accedere al banco di assaggio, la degustazione verrà divisa in 3 turni a cui sarà obbligatorio attenersi.

Orari e turni di degustazione
Ore 15,30 -18,00: Anteprima: degustazione riservata esclusivamente ad operatori professionali qualificati (giornalisti del settore enogastronomico, soggetti riconosciuti che operano in enoteche, ristoranti, wine bar: una persona per locale, salvo motivate eccezioni)
L’accredito avviene tramite mail e prenotazione e conferma scritta da parte di Go Wine della stessa.
Si potranno accreditare professionisti.
Ore 18,00-20,00: primo turno di apertura del banco d’assaggio al pubblico di enoappassionati
Ore 20,00–22,00: secondo turno di apertura del banco d’assaggio al pubblico di enoappassionati

Il costo della degustazione per il pubblico è di € 20,00 (€ 12,00 Soci Go Wine, rid. soci associazioni di settore € 16,00). L’ingresso sarà gratuito per coloro che decidono di associarsi a Go Wine (benefit non valido per i soci familiari). L’iscrizione sarà valevole fino al 31 dicembre 2021.

Per partecipare alla degustazione è obbligatoria la prenotazione contattando Go Wine alla mail stampa.eventi@gowinet.it entro le ore 12 di lunedì 5 ottobre e verrà richiesto il pagamento anticipato. Le prenotazioni verranno accettate e fino a esaurimento dei posti in piedi disponibili.

Al presente link è possibile scaricare il modulo per la prenotazione

Lavazza riapre le porte della sua sede e ospita il Turin Coffee Festival

Un weekend per restituire Nuvola alla città

Il cuore pulsante dell’azienda riapre le porte al pubblico ospitando le iniziative del Turin Coffee Festival, accogliendo nel Museo Lavazza, in un’area dedicata, la macchina ISSpresso rientrata dallo Spazio e inaugurando una mostra celebrativa di Qualità Rossa.

 

Torino, 22 settembre – A partire dal weekend del 26 e 27 settembre Nuvola Lavazza e Museo Lavazza riaprono al pubblico, con tante novità nell’allestimento del Museo pensate per restituire al quartiere Aurora e a tutta la città di Torino l’offerta culturale di uno dei musei d’impresa più apprezzati in Italia. Numerose le iniziative che animeranno il cuore pulsante dell’azienda per offrire ai torinesi, e non solo, un’esperienza di intrattenimento ricca e stimolante. Nuvola sarà inoltre il palcoscenico del programma del Turin Coffee Festival.

LE ATTIVITA’ NEL MUSEO

Lavazza, che lo scorso aprile ha raccolto l’invito lanciato dalla campagna #iorestoacasa del MiBACT e dell’associazione Museimpresa aprendo virtualmente i contenuti esclusivi dell’Archivio Storico, punta ancora sull’innovazione presentando il progetto di audioguide per il Museo, con le stories di Instagram e il lancio del nuovo profilo @lavazzamuseo su Instagram. I visitatori potranno seguirlo e attivare le stories in highlights sul feed in corrispondenza delle apposite grafiche che saranno presenti nel percorso espositivo. Potranno così fruire di una visita guidata al percorso espositivo gratuitamente e direttamente dai loro smartphone. La voce delle Audioguide sarà quella del noto speaker radio-televisivo Federico Russo.

Nell’area Piazza del Museo Lavazza sarà protagonista la macchina originale ISSpresso, la prima macchina a capsule studiata da Lavazza e Argotec in partnership con l’Agenzia Spaziale Italiana per la stazione spaziale internazionale. Nel corso delle missioni Futura del 2015 e Vita del 2017 ISSpresso ha permesso ogni giorno a Samantha Cristoforetti, la prima donna italiana nello spazio, e successivamente a Paolo Nespoli di gustare l’autentico espresso italiano a 400 chilometri di distanza dalla Terra. Un video emozionale farà rivivere il momento in cui Samantha Cristoforetti gustò il suo primo espresso Lavazza nello spazio, grazie a quello che è un vero gioiello tecnologico e ingegneristico in grado di erogare il caffè anche in assenza di gravità.

Nell’area Atelier del Museo sarà inoltre completata l’esposizione dei Calendari Lavazza partendo dall’esordio, nel 1993, fino all’edizione dell’anno in corso, firmata da David LaChapelle.

Nel “Books & Kids corner”, posizionato nell’atrio di Nuvola, anche i più piccoli troveranno attività pensate per loro: verranno presentati i libri del Museo Lavazza, nati dalla collaborazione con la casa editrice Franco Cosimo Panini, “TOward 2030: what are you doing?” e “Come nasce il caffè”, ai quali sono collegati i laboratori didattici dal titolo “Disegna il tuo murales” e “Il viaggio del caffè”. Ogni bambino riceverà un diploma di partecipazione. L’illustratore Mattia Simeoni sarà presente sabato pomeriggio e domenica mattina per l’appuntamento firmacopie.

LE ATTIVITA’ IN NUVOLA

Nell’Atrio di Nuvola, si celebrerà il 50° anniversario del marchio e della miscela Qualità Rossa. I visitatori potranno degustarla nell’area Tasting del Museo Lavazza, insieme alla nuova esclusiva miscela Heritage Blend, ispirata alle ricette originali del fondatore Luigi Lavazza risalenti ai primi anni ’30 e custodite nei quaderni dell’Archivio Storico Lavazza. Lo Store del Museo avrà un allestimento interamente dedicato a Qualità Rossa, offrendo ai visitatori una selezione di oggetti iconici in edizione speciale per il 50° anniversario.

La Piazza Verde di Nuvola ospiterà il Turin Coffee Festival con seminari e workshop, cooking session e cocktail show durante i quali Chef, Pastry Chef e Bartender prepareranno piatti e drink a base di caffè. Ci saranno momenti dedicati allo yoga e al racconto dei benefici del caffè nella pratica dell’attività sportiva. Alcune delle iniziative coinvolgono partner dello stesso quartiere Aurora.

TOUR GUIDATI

Durante il weekend i visitatori potranno inoltre partecipare, in piena sicurezza e nel rispetto delle norme igienico-sanitarie in vigore, sia ai tour guidati del Museo Lavazza e dell’Area Archeologica all’interno di Nuvola, che a quelli in città, alla scoperta delle opere di street art del progetto TOward2030 e delle Caffetterie storiche del centro di Torino.

INFORMAZIONI

Tutte le attività in programma verranno svolte nel rispetto delle norme anti-Covid.

Per prenotazioni e per visionare il programma completo: https://www.lavazza.it/it/museo-lavazza/calendario-eventi/opening-museo-lavazza.html.

Le attività sono a titolo gratuito con prenotazione obbligatoria:

Turin Coffee Festival: https://www.turincoffee.it/appuntamenti-lavazza-2020

Museo Lavazza: tel. 011 217 9621 oppure scrivere a info.museo@lavazza.com

                Seguiteci anche sulle nostre pagine Facebook e Instagram @Lavazzamuseo.

Una casa-bottega in corso Belgio a Torino: ecco la stagione di Loftnovantadue

Giovedì 24 e venerdì 25 settembre la cena firmata da Mirko Pelosi
Anima del progetto è Elisa Carucci, classe 1996: in programma anche workshop, talk e degustazioni

Un loft recuperato nell’interno cortile di corso Belgio. Una casa che si trasforma per accogliere cene da massimo 16 persone. E’ questo il progetto Loftnovantadue che inaugura la stagione autunnale con due serate speciali, giovedì 24 e venerdì 25 settembre alle 20.

 

L’anima del luogo è Elisa Carucci, classe 1996, originaria di San Mauro, che lo scorso anno, dopo una laurea in Economia in inglese, un’esperienza di due anni a Londra e un presente (e passato) come fotografa, ha deciso di disegnare e realizzare un posto dei sogni, che sarebbe potuto nascere a New York o in una grande metropoli ma ha trovato a casa in Vanchiglietta, a Torino. Qui, nella sua casa-bottega, di design e super modulabile, ricavata dove fino a poco prima c’era un laboratorio di falegnameria, Elisa, che si definisce una startupper, ha il suo studio fotografico e ospita iniziative di vario genere. La fotografia e la cucina sono il collante.

 

L’home restaurant, caratterizzato dalla cucina nera open space e dai «social table» accoglieranno, in primis, il “Supper Club”: si tratta di cene con chef selezionati che cucineranno (a vista) e racconteranno i propri piatti, illustrandone provenienza, curiosità e storia. «E’ un’esperienza sociale ed enogastronomica in cui persone nuove si conoscono a suon di cibo, vino e buona musica. Lo chef fa parte del pubblico e il pubblico fa parte della cucina, senza barriere».

 

Si inizia giovedì 24 e venerdì 25 settembre con due “cene itagliane”: errore voluto visto che il protagonista è uno chef molto apprezzato all’estero. Mirko Pelosi, classe 1994, chef romagnolo doc trapiantato in Europa. Ha lavorato al Timberyard di Edimburgo, poi ad Oslo, per il ristorante tre stelle Maaemo, e, di nuovo, in Scozia, all’Edinburgh Food Studio.

La sua filosofia è nordica, data l’esperienza maturata in Nord Europa, rustica e rurale: nella sua cucina, si sfruttano le reali connessioni con i produttori e si dà valore alla genuinità. Da Loftnovantadue propone una cena tra autenticità e progresso, tra Piemonte e Romagna. Il menù, prevede nove portate con acqua, vino e caffè inclusi: pane, burro e latticello; zucca, nocciola Piemonte e salvia; crescione romagnolo, erbe selvatiche, formaggio di fossa; costa di bieta, capperi di nasturzio, saba 2001;

tuorlo marinato, riso vercellese, sake; tørrfisk, cipolla di Cureggio, uva spina; pollo, cavolfiore, fragola umeboshi; yogurt, castagna, castelmagno, miele fermentato; ciambella, ramassin.

 

Per realizzarlo, Mirko Pelosi arriverà a Torino già sabato 19 settembre, quasi una settimana prima dell’iniziativa. Prima si recherà insieme a Elisa a Fontaneto d’Agogna, nel Novarese, per comprare, nella giornata di domenica, la cipolla di Cureggio, presidio Slow Food, un modo per dare valore al piatto finale e all’esperienza della cena. «Il piatto sarà raccontato, spiegato, comunicato dallo chef per dare valore alla storia e al valore di ciò che si ha mangiato, partendo dal produttore e arrivando a tavola» spiega Elisa. Lunedì andranno insieme nel Cuneese, ad acquistare il Castelmagno d’alpeggio. Essendo la fotografia fil-rouge di questo progetto, tutto questo processo sarà documentato e narrato visivamente, come un reportage, dando valore ad etica ed estetica.

Costo della cena 55 euro. L’ingresso è riservato ai soci e per prenotarsi è sufficiente tesserarsi sul sito www.loftnovantadue.com e/o inviando una mail a eat@loftnovantadue.com.


I “Talk&Taste” sono, invece, incontri con produttori locali seguiti da una degustazione con aperitivo rustico offerto dalla casa.
Prenderanno il via ad ottobre: «Questo format vuole valorizzare il nostro territorio e i suoi frutti. Ogni incontro è una scoperta: di un luogo, di una produzione, di una famiglia, dal genepì alla menta, dal vino ai formaggi più pregiati: verranno scelti piccoli e medi produttori con una spiccata etica lavorativa, che amano il proprio lavoro e sono dediti ad una produzione di qualità» spiega ancora la Carucci.

 

Infine, i “Workshops”, laboratori manuali di una giornata dedicati alla scoperta di mondi antichi e contemporanei: panificazione, fermentazione, pasticceria. Dalla teoria alla pratica, in queste giornate ci si sporcherà le mani seguendo la filosofia dell’imparare per errori, facendo e creando, con tutti i vantaggi dello sentirsi a casa.


Loftnovantadue ha inaugurato a ottobre 2019 ma, dopo le prime cene e gli eventi di private dining ovvero cene private per occasioni speciali, dal compleanno all’evento aziendale), che hanno riscosso molto successo sotto Natale, si è fermato per la pandemia. Ora la vera partenza: «Qualsiasi iniziativa che nasce qui rispetta l’idea che il loft è una casa prima di tutto e ciò che viene offerto è sempre semplice, sincero e reale. Un progetto dinamico d’innovazione culturale, artistica e sociale, una casa in fermento» conclude Elisa.

Uno scorcio di Costa Azzurra nel cuore di Torino

Siamo al Turin Palace, a pochi metri dalla stazione di Porta Nuova, storico hotel a quattro stelle il cui ristorante “Les Petites Madeleines” si affaccia su una terrazza con vista mozzafiato: stiamo parlando di uno degli alberghi più esclusivi di Torino dagli inizi dell’Ottocento, maestosamente rinato da qualche anno a questa parte.

L’atmosfera è talmente magica che siamo subito trasportati con l’immaginazione in Costa Azzurra, meta molto amata dai torinesi.

L’aria fresca, le luci e le palme ricordano uno dei migliori ristoranti di lusso di Cannes.

Un angolo della terrazza è stato dedicato ad una festa di laurea molto soft ed elegante: la meta perfetta per un neo dottore o dottoressa in procinto di iniziare una carriera molto ambita.
Allo stesso tempo il luogo si presta bene non solo per le cene romantiche ma anche per quelle di business e chissà quali grandi affari sono stati decisi durante conversazioni avvenute ad alcuni di questi tavoli.

Ci accomodiamo al nostro, riservato e delicatamente illuminato da una lampada moderna che ben si sposa con il corredo della nostra tavola apparecchiata.
La cena inizia con un antipasto dai sapori contrastanti dove il dolce ed il salato si combinano gradualmente in un’alchimia perfetta.

Si comincia con una tacos guarnita di mousse al salmone, ananas e pepe nero; si assaggia poi un cubetto di anguria marinata al limone e arricchita da un pezzettino di filetto di acciuga per poi arrivare al sapore deciso del bignè al gorgonzola contornato da una granella di nocciole: il nostro palato inizia a deliziarsi.

Come primo piatto scegliamo dei tagliolini alle vongole con pomodorini gialli e basilico e una millefoglie composta da una tartare di tonno ammorbidita da foglie di capasanta, gambero e cialda al nero di seppia ai quali si aggiunge il tocco finale del cuoco che vi versa sopra, davanti al nostro sguardo curioso, una riduzione di cetriolo dal colore verde brillante.
E’ uno spettacolo per i nostri occhi e noi non possiamo che esserne estasiati mentre il sapore di questi piatti prelibati inizia a sciogliersi in bocca.

La nostra cena ittica prosegue con un secondo a base di salmone affumicato arricchito da burro e pepe nero e un astice cotto a bassa temperatura, leggermente scottato in superficie e guarnito da una riduzione composta da un brodo di funghi e scampi che raccoglie in sé i sapori peculiari del mare e della montagna.

In questa ricchezza di sapori ci lasciamo accompagnare da un buon vino bianco Gavi della cantina “Il Rocchin” e nel mentre i discorsi si susseguono scorrevoli e i ricordi estivi riaffiorano alla memoria: sulla terrazza del Turin Palace sembra che l’estate non possa finire mai.

Per concludere scegliamo un bunet della tradizione e un semifreddo agli agrumi arricchito di gelatine e sorbetto alle mandorle e ci facciamo conquistare da un calice di un corposo e dolce passito di Noto e un consistente Barolo Chinato.

Il servizio è eccezionale: accogliente e molto professionale, ci sentiamo come se fossimo tra le mura di casa in un luogo d’eccellenza.

Intorno a noi l’atmosfera rilassante ci avvolge e ci lasciamo cullare dalle note ricercate di Mario Biondi, contemplando una Mole Antonelliana che si scorge luminosa ed imponente davanti ai nostri occhi.

Posso garantirvi che l’effetto “Wow” è assicurato.

 

Irene Cane

 

Cibo e letteratura, un binomio vincente a villa Calleri

Alla base degli incontri che hanno avuto come cornice la dimora di Bricherasio, che vanta una storia secolare

 

Cibo e letteratura. Un binomio inscindibile e vincente, a partire già dai primi grandi esempi letterari del Novecento, tra cui l’Ulisse di James Joyce, che prende avvio illustrando i gusti culinari del protagonista Leopold Bloom. Cuochi ed osti popolano, d’altronde, già testi teatrali e romanzi ben anteriori, dal Falstaff shakespeariano alla Locandiera ed alla Bottega del Caffè di Goldoni.

Questo binomio ha ben rappresentato anche il fil rouge di una serie di incontri che hanno avuto come cornice l’elegante e storica Villa Calleri di Sala, a Bricherasio.

La villa appartenente, appunto, alla famiglia Calleri, che vanta tra i suoi esponenti il conte Edoardo Calleri di Sala, primo presidente della Regione Piemonte, già sindaco di Moncalieri e del Comune di Bricherasio, ha aperto i battenti al pubblico per accogliere un appuntamento pre serale in cui il racconto della storia della famiglia è  stato declinato accanto ai temi della valorizzazione del territorio. Protagonisti dell’incontro, promosso venerdì 11  settembre scorso, sono stati Rossana Turina, titolare di un agriturismo a Bricherasio nel Pinerolese, il giornalista e critico enogastronomico Paolo Massobrio ed il medico nutrizionista, vincitore di Masterchef, Federico Francesco Ferrero, con la supervisione di Guido Calleri di Sala. Ha anche partecipato all’incontro, patrocinato dal Comune di Brucherasio, l’attrice Daniela Cavallini.

L’occasione conviviale, unita al dialogo tra i partecipanti, ha affiancato al racconto di aneddoti della storia della famiglia e delle sue origini quella del territorio, delle sue tradizioni e della sua cultura materiale, indispensabili per sensibilizzare le nuove generazioni verso l’amore per il territorio e l’agricoltura. Il tutto si è concluso con una merenda sinora, una preziosa opportunità per incontrare i produttori del territorio.

Mara Martellotta

Serendipity: 50 storie di successi nati per caso

Venerdì 11 settembre, a partire dalle 18.30, presso lo “Spaccio di Cultura – Portineria di Comunità” in Piazza della Repubblica, Oscar Farinetti e Davide Pinto presentano il libro “Serendipity: 50 storie di successi nati per caso”. A seguire, un aperitivo da Affini Porta Palazzo R2 per gustare alcuni errori vincenti nel mondo dell’enogastronomia.

Errare humanum est: quando il caso diventa uno degli ingredienti fondamentali”. È questo il nome dell’evento che, nel rispetto delle regole di distanziamento imposte dall’emergenza Covid19, il Gruppo Affini organizza venerdì 11 settembre in Piazza della Repubblica a Torino.

Una serata all’insegna della cultura, della mixologia e del food pairing, con un filo conduttore ben definito: gli errori nella storia dell’enogastronomia che, per destino o abilità dei singoli, sono diventati dei successi inaspettati e planetari.

Si inizierà alle 18.30, quando l’area solitamente adibita al mercato di Porta Palazzo si trasformerà in un salotto letterario, grazie alla nuova Portineria di Comunità, sempre più cuore aggregativo e culturale del quartiere. Luogo innovativo di socialità e servizi per la comunità locale nato grazie all’intuizione della Rete italiana di cultura popolare.

Sarà infatti presentato il libro “Serendipity: 50 storie di successi nati per caso”. A guidare il pubblico alla scoperta degli errori vincenti più famosi, e altri meno conosciuti, nel mondo del food, sarà l’autore Oscar Farinetti, che nel proprio volume ha raccolto aneddoti e curiosità intriganti e divertenti attraverso 50 dialoghi-storie con personaggi del mondo della cultura, dello spettacolo, dell’arte e della cucina del calibro di Joe Bastianich, Bruno Barbieri, Carlo Cracco, Carlo Petrini, Vittorio Sgarbi, Edoardo Bennato, solo per citarne alcuni. Racconti ricchi di ironia e riflessione sul senso della vita, sulla ricerca continua per inventare qualcosa di nuovo, sul senso di quell’imperfezione tipicamente umana che ci rende così speciali e… difettosi.

Ad accompagnare Oscar Farinetti durante la presentazione sarà Davide Pinto, proprietario del Gruppo Affini e autore del capitolo dedicato al “Negroni sbagliato”, un esempio di cocktail conosciuto e apprezzato in tutto il mondo nato però da una miscelazione, solo apparentemente, sbagliata.

Ma questo viaggio pieno di errori non finisce qui. Dopo la presentazione del libro, infatti, la proposta di Affini Porta Palazzo R2 in Piazza della Repubblica 3, si caratterizzerà con un menù all’insegna del Serendipity , ideato da Michele Marzella, bar manager di Affini, composto da tre tapas e un drink: Tarte tatin alla cipolla con fonduta al gorgonzola, risotto alla milanese al salto con gamberi lardellati e maionese all’aglio nero e timo, spugna di panettone con tuorlo d’uovo fondente marinato alla worcestershire. Tutto accompagnato dal drink “Americano Sbagliato”, storico errore vincente di casa Affini.  A conclusione il caffè, bevanda italiana per eccellenza nata anch’essa per sbaglio…

“Parleremo di come affrontare le fatalità e trasformarle in opportunità. Ritengo sia molto attuale di questi tempi” Spiega Oscar Farinetti, autore di Serendipity.

“E’ per noi un grande onore poter ospitare Oscar Farinetti con la presentazione del suo libro. Un volume che, attraverso numerosi racconti entusiasmanti e divertenti, racconta molto di noi uomini: della nostra fallibilità ma anche della nostra capacità di rialzarci dopo un errore e di trasformare una sconfitta in una grande opportunità. Spiegano Davide Pinto e Michele Marzella, proprietari del Gruppo Affini – Sarà anche l’occasione per ripresentare e far gustare un nostro grande errore del passato, diventato poi una delle icone di Affini: l’Americano sbagliato. Qualche anno fa, in occasione di Vinitaly, interpretammo lo storico cocktail Americano sostituendo volontariamente la soda con il vino bianco per creare una nuova versione “Torino DOC”. Nell’esecuzione, però, sostituimmo erroneamente il vino bianco con il Freisa vivace di Chieri. Ne nacque, inavvertitamente, un cocktail made in Piemonte del tutto nuovo: policromatico, stratificato e, naturalmente, molto buono”.

La collaborazione tra Oscar Farinetti, Davide Pinto e Michele Marzella proseguirà poi nel nuovo progetto Green Pea, il primo green Retail Park al mondo dedicato al piacere, che aprirà entro la fine dell’anno a Torino, di fianco a Eataly Lingotto, e che al suo interno ospiterà il Bistrot 100 Vini&Affini.

Per maggiori informazioni

www.affinitorino.it

www.spacciocultura.it

L’antica drogheria sforna krumiri e giornali

Dal Piemonte / Mantenere la denominazione di “Antica Drogheria Corino” per la caffetteria, sorta da alcuni anni nei locali in cui dal 1920 esisteva la drogheria di Luigi Corino e anticamente nel 1764 una spezieria, è stata una lodevole iniziativa che ha conciliato il presente al passato, esigenze dell’oggi alle tradizioni facenti parte della storia minore di una città di fondamentale importanza per coglierne e tramandare lo spirito di continuità.


A ricordare la grande storia di Casale, ci pensa, al centro della piazza adiacente, il monumento equestre dedicato a Carlo Alberto nel 1843 alla presenza del Re Vittorio Emanuele II come imperituro ringraziamento di aver ridato alla città il Senato sotto forma di Corte d’Appello.  Al profumo delle spezie, che avvolgevano i passanti sotto i portici corti di via Roma davanti alla vecchia drogheria, si sostituisce ora l’aroma del caffè e dei Krumiri prodotti nel laboratorio artigianale installato dai gestori che usano offrire in omaggio un tipico biscotto a chiunque ordini una tazzina di caffè.


La proustiana inevitabile “Recherche du temps perdu”, che si insinua nell’entrare in un locale dove è passato un mondo che non c’è più, si attua e si placa nell’atmosfera colloquiale e familiare creata dal vecchio bancone primo novecento, dall’antico parquet a liste di legno consunto ma ancora agibile, dagli scaffali colmi di bottiglie di vino e di liquori,quasi introvabili, che erano vanto dei salotti delle nonne ora passati di moda, dai “Barat” di vetro che prima contenevano bonbons e dolci ora sostituiti dai krumiri quali novelle madeleine. E’ talmente forte la suggestione che pare di percepire con immaginazione olfattiva, prendendo a prestito “Boogie” di Paolo Conte, “Quell’afrore di coloniali che giungevano da una di quelle drogherie di una volta che avevano la porta aperta davanti alla primavera”.


E intanto, sotto lo sguardo severo e imperioso di Carlo Alberto addobbato come il Marco Aurelio del monumento equestre di Roma, piazza Mazzini si anima e vivacizza grazie alla riapertura dell’edicola, inattiva da qualche tempo, dove oltre ai giornali vengono promossi i prodotti in vendita nel Caffè.

Giuliana Romano Bussola

Menu stellato per la cena al 35° piano in total white

Il 3 settembre la cena di compleanno per festeggiare il successo dei primi dodici mesi del ristorante torinese guidato da chef Marco Sacco. Musica, intrattenimento, dress code total white e un menù stellato per brindare all’anno trascorso e mandare un augurio di ripartenza a tutta la Città

Giovedì 3 settembre Piano35, il ristorante torinese situato nel rooftop del grattacielo Intesa Sanpaolo, festeggerà il suo primo compleanno: una serata in cui si celebrerà al tempo stesso la passione per l’alta cucina e il successo della formula inaugurata lo scorso anno che vede la piena collaborazione tra i tre ingredienti fondamentali di Piano35: la bellissima sala ristorante a 150 metri d’altezza, il lounge bar con la sua vista unica su Torino e l’elegante spazio eventi a disposizione dei clienti per momenti conviviali privati o eventi pubblici.

La regia della serata vedrà infatti in continua sinergia i luoghi del sistema gastronomico del grattacielo Intesa Sanpaolo. Dalla terrazza dello spazio eventi, dove verrà servito l’aperitivo di benvenuto, si diffonderà l’intrattenimento musicale di dj Bird, artista affermato a livello internazionale attivo fra Nord Italia, Francia e Svizzera che accompagnerà la serata insieme alla simpatia travolgente di Luigi Orfeo, attore della compagnia dei Fools, personaggio artistico fra i più amati del panorama torinese. Per la cena, servita nella panoramica sala ristorante, lo chef Marco Sacco, già patron del ristorante due stelle Michelin il Piccolo Lago a Verbania, ha elaborato uno speciale menù che, attraverso il gusto e la raffinatezza delle sue creazioni più celebri, racconterà l’ultraventennale esperienza della famiglia Sacco, proponendo alcuni dei piatti che hanno segnato la carriera dello chef piemontese, dal preziosissimo Lingotto del Mergozzo, capolavoro di complessità e minimalismo, al trionfo di sapori sprigionato dalla Carbonara au Koque. Per l’occasione, in abbinamento a ogni portata gli spumanti Metodo Classico Trento DOC di casa Altemasi, una delle firme più prestigiose fra le aziende produttrici di bollicine in montagna. Si tornerà infine nella splendida terrazza del 36° piano per il taglio della torta di compleanno, momento finale che coinvolgerà anche i clienti del lounge bar per un brindisi tutti insieme.

In cucina, così come nella vita di tutti i giorni – commenta chef Sacco – ci sono annate che rappresentano una vera a propria sfida per chi è chiamato a viverle: complesse, combattute e, mai come quest’anno, imprevedibili. Ma attraverso passione, ispirazione e maestria è

possibile compiere anche le imprese più audaci. Festeggiare il primo anno di attività in una stagione difficile come quella 2020 è una precisa scelta di speranza e tenacia. Vogliamo lavorare concretamente per dare a Torino e a tutti i suoi abitanti un futuro carico di ottimismo e responsabilità”.

Una festa per deliziare i palati e dare un segnale di forza e ripartenza al settore dell’enogastronomia e a tutta la rete di aziende, imprenditori e produttori che lo compongono. L’evento sarà anche l’occasione per godere della splendida vista su Torino immersi in un colpo di colore davvero suggestivo: il dress code, per un vero e proprio tuffo fra le nuvole, sarà rigorosamente total white.

La sinergia con la Cantina Altemasi inizierà già da mercoledì 2 settembre presso il lounge bar di Piano35. Nel locale gestito dal giovane talento della mixology Simone Sacco, sarà infatti possibile degustare calici Altemasi con possibilità di food pairing dai due menù del lounge, lo “Street Food” più informale e semplice, o “Pescando dal gourmet” il nuovo menù che propone anche ai clienti del 37° piano alcuni piatti del ristorante Piano35.

Allego il comunicato stampa completo, il menù della serata e alcuni scatti dei momenti più significativi del primo anno di Piano35.
 
Costo €120 a persona. Per prenotare il proprio tavolo per l’evento del 3 settembre (fino ad esaurimento posti) chiamare lo 0114387800, rivolgersi all’indirizzo e-mail info@piano35.com, oppure utilizzare la piattaforma TheFork 
Instagram Piano35_torino