GUSTO

“Sorsi e Morsi”. Al “Pannunzio” sulle orme di Soldati

MERCOLEDÌ 5 NOVEMBRE ALLE ORE 17 

In via Maria Vittoria 35 h sede del Centro Pannunzio avrà luogo un incontro dedicato alla presentazione del programma televisivo “SORSI E MORSI”.  Da “Viaggio nella valle del Po” ai social: la divulgazione del cibo e del vino in televisione (di cui fu antesignano Mario Soldati) dal dopoguerra ad oggi. Modererà Mara ANTONACCIO.

Quaglieni e Soldati

Torino, 1.500 ristoranti uniti per portare la cucina italiana all’UNESCO

Torino si conferma capitale del gusto e della cultura gastronomica. In questi giorni, oltre 1.500 ristoranti e locali torinesi hanno deciso di unirsi per sostenere la candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale dell’umanità UNESCO.

L’iniziativa, promossa da Epat Ascom Torino, rappresenta un gesto corale che unisce chef, ristoratori e cittadini nel nome di una tradizione che da secoli racconta l’identità del nostro Paese.

Con il progetto “Io amo la cucina italiana”, i locali aderenti esporranno locandine, materiali informativi e simboli visivi per sensibilizzare clienti e turisti sull’importanza di questa candidatura. L’obiettivo è valorizzare la cucina non solo come insieme di piatti, ma come un vero e proprio patrimonio di saperi, gesti e convivialità.

La decisione dell’UNESCO è attesa per il 10 dicembre, durante la riunione del comitato a Nuova Delhi.

L’Italia ha scelto questa candidatura come unica proposta per il biennio 2024-2025, con un dossier coordinato dal professor Pier Luigi Petrillo, già protagonista di altri riconoscimenti internazionali per il patrimonio culturale italiano.

Il Piemonte, e Torino in particolare, rappresentano un simbolo perfetto di questo legame tra tradizione e innovazione. 

Secondo i dati di Epat, nella provincia operano oltre 5.000 imprese della ristorazione, che danno lavoro a migliaia di persone e generano un indotto fondamentale per il turismo locale. Dalla cucina popolare delle osterie storiche ai ristoranti stellati, la varietà del panorama torinese testimonia la ricchezza della gastronomia italiana e il suo valore culturale.

I nostri ristoratori sono ambasciatori della cultura italiana nel mondo,” ha dichiarato la presidente di Epat Torino, ricordando come la cucina sia uno dei linguaggi più autentici dell’identità nazionale.

Anche figure come Carlo Petrini, fondatore di Slow Food, hanno sottolineato l’importanza di difendere e trasmettere il patrimonio gastronomico legato ai territori e alla biodiversità.

Nei prossimi mesi, Torino continuerà a promuovere eventi, degustazioni e momenti di incontro per sostenere la candidatura. In tutta Italia, oltre 120 città stanno organizzando grandi tavolate collettive per celebrare il valore sociale del mangiare insieme.

Se l’UNESCO dovesse accogliere la proposta, la cucina italiana entrerebbe ufficialmente tra i patrimoni immateriali dell’umanità: un riconoscimento che celebrerebbe la creatività, la storia e il cuore di un Paese che ha fatto della tavola il suo simbolo universale.

Un viaggio sensoriale tra il carattere della Freisa e la “suadenza” dell’Albugnano

Domenica 19 ottobre 2025 presso Enoteca Regionale di Albugnano si è svolta
nel programma Il diavolo e l’acqua santa
la degustazione Dal Frutto alla spezia:
il viaggio di Freisa e Albugnano nel tempo curata dalla delegazione AIS di Asti e condotta dal Presidente AIS Piemonte Mauro Carosso.
Freisa e Albugnano sono due anime del Piemonte vinicolo, diverse per carattere, stile e approccio, ma ugualmente autentiche.
La prima, intrigante, dinamica, capace di passare dalla freschezza del frutto rosso quando è giovane a suggestioni speziate e profonde dopo l’affinamento: la Freisa.
La seconda, fine, composta, con tannini levigati e passo aristocratico: l’Albugnano.
Insieme, sono l’incarnazione del contrasto.
Da questo nasce “Il diavolo e l’acqua santa”:
un evento che esalta le differenze, perché è nei contrasti che il vino racconta il meglio di sé.
È in quella dialettica tra energia e armonia, tra slancio e eleganza, che ogni sorso diventa esperienza.
Banchi d’assaggio con oltre 50 etichette in degustazione, selezionate e raccontate dai sommelier AIS Piemonte, Delegazione di Asti, che hanno accompagnato gli ospiti in un percorso sensoriale completo, tecnico ma accessibile, fatto di assaggi, racconti e scoperte.

Le cantine presenti

+ FreisaAdriano Marco E Vittorio, Cascina Gilli, Cascina Quarino, Crotin 1897, Erede Di, Chiappone Armando, Frasca La Guaragna, La Montagnetta, Claudio Mariotto, Paitin, Pianfiorito, Roggero Bruno E Marco, Scarpa, Tenuta Santa Caterina, Tenuta Tamburnin, Tenute Sussambrino, Terre Dei Santi, Vicara.
Albugnano 549Alle 3 Colline, Ca’ Mariuccia, Ca’ Vironi, Cantine Roggero, Cascina Gilli, Enrico Malfetti, Nebbia Tommaso, Orietta Perotto, Pianfiorito, Tenuta Tamburnin, Terre Dei Santi.
La Masterclass ha messo a confronto Freisa e Albugnano in diverse annate, per scoprirne l’evoluzione nel tempo e lasciarsi affascinare dal dialogo tra due personalità enologiche opposte ma complementari.
Un’occasione unica per ascoltare il vino, leggerne le sfumature più profonde e lasciarsi sorprendere dalle sue storie.
Dieci vini in assaggio :
Albugnano 549
Orietta Perotto Albugnano Doc Superiore
Oltre 500  2021
Al naso : floreale , delicato, piccoli frutti di bosco, un nebbiolo vicino al Roero
In bocca : buona freschezza, sentori di melograno, lampone non maturo, una bella eleganza e finezza easy; 18m di botte rovereAlle tre colline Albugnano Doc Superiore
Va’ anáit 2020
Al naso : frutta rossa matura, viola, avvolgente
In bocca : tannino incisivo, elegante, spezie+ , frutta- , arioso e masticabile Terre dei Santi Albugnano Doc 2019
Al naso :old style, pulito , easy
In bocca : armoniosità rotonda, pulito, fresco persistenza media, un vino sabaudo senza eccessi; 36 mesi di botte grande mt 350 , 140 soci intorno a Chieri Roggero Bruno e Mario Albugnano Doc Superiore 2018
Al naso :spezie, minerali, vegetalita’ aromatica
In bocca : sentori di legno, vino equilibrato; 18 mesi di tonneaux Tenuta Tamburnin Albugnano Doc Superiore 2017
Al naso : balsamico officinale leggero, spezie confettura oscura
In bocca : tannico, armonioso e complesso, duro fantasticamente pulito; veramente un bel vino!
+Freisa
Cascina Gilli Freisa d’Asti Doc Il Forno 2024
Al naso : rustico , terra , radice, china ,leggera affumicatura ,legg sottobosco, mora verde
In bocca : nota scura ,con finale acido/ fresco e tannino disteso ; solo acciaio La Montagnetta Piemonte Doc Freisa
Anphora 2021
Al naso : frutto , spezie , mora e ginepro , susina matura ( dolce ) , alcune note balsamiche
In bocca :buona rotondità , frutto oscuro,tannino tosto , con sapidità continua e long time ;
12 m di anforaScarpa Monferrato DOC Freisa 2021
Al naso :legg liquirizia, terra,radice , sentore quasi marino ; elegante
In bocca : morbido, rabarbaro con acidità vibrante quasi agrumata ; freisa austera in Boca solo acciaio Tenuta Santa Caterina Freisa d’Asti Doc SorìdiGiul 2017
Al naso : frutta dolce, graffite , olfatto dritto , old style
In bocca : fantastica armonia , acid/tannino , finale sapido ; almeno 12m di Tonneaux e botte grande Erede di Chiappone Armando Freisa d’Asti Doc Sanpedra 2013
Al naso : cioccolato, tabacco, tamarindo, china erbe distese
In bocca :freschezza attenuata con eleganza tannica , finale complex
ALLA PROSSIMA !
LUCA GANDIN

La cucina italiana candidata al Patrimonio Unesco

IL TORINESE WEB TV

1.500 RISTORANTI TORINESI IN CAMPO CON EPAT ASCOM

Una campagna diffusa nei ristoranti del territorio, per affermare la cucina italiana come patrimonio immateriale dell’umanità. Da Torino un messaggio al mondo: il valore universale della cucina italiana parte dalle radici. Torino, 29 ottobre 2025 – Epat, Associazione dei Pubblici Esercizi di Torino, aderente ad Ascom, presenta la campagna “Io amo la cucina italiana”, che coinvolgerà 1.500 ristoranti del territorio nel sostenere la candidatura della cucina italiana a Patrimonio Immateriale dell’Umanità UNESCO. In vista della decisione Unesco del 10 dicembre a Nuova Delhi, Epat ha riunito testimonial e attori della ristorazione torinese per dare voce a questo ambizioso traguardo. 5.168 imprese di ristorazione attive a Torino e provincia e oltre 9.800 sul territorio regionale sono portatrici di identità, memoria e passione e sviluppano un valore aggiunto per il turismo di quasi 137 milioni di euro (fonte FIPE). Questo prezioso tessuto imprenditoriale ben rappresenta i valori che l’UNESCO individua come criteri fondamentali per il riconoscimento: trasmissione tra generazioni, creatività condivisa, legame col territorio, rispetto delle diversità culturali, sostenibilità. La cucina italiana, oggi candidata a diventare Patrimonio Immateriale dell’Umanità UNESCO, è un’eredità collettiva, un insieme di pratiche, saperi, relazioni, territori, riti e identità che si tramandano e si rinnovano nel tempo. La campagna “Io amo la cucina italiana” prende avvio in un luogo simbolico, la sede di Ascom Torino, alla presenza di Maria Luisa Coppa, presidente Ascom Confcommercio Torino e provincia, Vincenzo Nasi, presidente EPAT Fipe, Claudia Porchietto, Sottosegretario alla Presidenza della Regione Piemonte, Paolo Chiavarino, assessore al Commercio della Città di Torino, Guido Bolatto, segretario generale Camera di commercio di Torino, Giulio Genti, segretario generale di ITS Academy Turismo Piemonte, con le testimonianze degli chef Matteo Baronetto e Marco Sacco, e dei ristoratori Stefano Vicina e Maurizio Zito. Insieme, hanno ribadito come la ristorazione non sia solo un settore economico, ma una comunità di senso, appartenenza e relazione. Sono questi i valori che Epat ed Ascom hanno deciso di rilanciare, affiancando i ristoratori con un’azione concreta: grazie alla collaborazione con gli Academist, ovvero gli studenti dell’ITS Academy Turismo Piemonte, i materiali promozionali saranno consegnati direttamente nei locali aderenti, accompagnati da momenti di dialogo e racconto da parte degli studenti. Ai ristoranti il compito di informare e sensibilizzare i clienti in modo da creare un vero sostegno corale e popolare alla candidatura Unesco. Il programma di promozione prevede, inoltre, una corposa campagna social. Ai nostri microfoni il presidente Epat Vincenzo Nasi.

Guarda il video:

Rosso Barbera 2025

Il Castello di Costigliole d’Asti torna a illuminarsi di RossoBarbera: il più grande evento dedicato al vitigno Barbera.
Oltre 200 cantine, più di 400 vini in degustazione, 8 sale tematiche e un programma che unisce cultura, convivialità e grandi esperienze: masterclass, isole gastronomiche, incontri, convegni ed eventi speciali.
Cosa puoi fare a RossoBarbera
  • Degustare oltre 400 etichette di Barbera provenienti da più di 200 cantine.
  • Scoprire le diverse tipologie e i territori di produzione, guidati dalla professionalità dei sommelier AIS Piemonte – Delegazione di Asti.
  • Viaggiare tra 8 sale tematiche del Castello, con percorsi dedicati:
    • Barbere di Costigliole
    • Barbere affinate in acciaio
    • Barbera d’Alba DOC
    • Barbere del Nord Piemonte e del Monferrato
    • Barbera d’Asti DOCG e Nizza DOCG
    • Barbere d’Italia
    • Regione ospite: Sardegna
    • “Barbera Forever”, etichette storiche e iconiche
Esperienze da vivere
  • Barbera Gourmet: isole gastronomiche con prodotti tipici e piatti artigianali in abbinamento ai vini.
  • La Sardegna a RossoBarbera: vini, tradizioni e cultura della regione ospite 2025.
  • Barbera Forever: un banco speciale dedicato alle annate storiche.
  • Barbera Academy: masterclass e degustazioni accessibili a tutti, dai giovani curiosi agli appassionati esperti.
  • Professional Day: una giornata riservata agli operatori del settore per networking e nuove opportunità di business.
  • Concorso “Vestire la Barbera”: premio alle etichette più innovative e comunicative.
  • Convegni e incontri: momenti di approfondimento su economia, mercato e futuro del vino.
  • INCLUSO NEL TICKET DI INGRESSO
    • Pianeta Grappa – il Salone del Distillato Italiano (con ANAG e Consorzio Grappa del Piemonte)
    • Delizie al Barbera – Campionato Regionale Istituti Alberghieri e workshop di pasticceria d’eccellenza
    • OLTRE ROSSOBARBERA – il Giro della Rocca – percorsi culturali tra musei, mostre, palazzi storici e mercatini d’arte
ORARI
Venerdì 31 Ottobre 18:00 – 22:00
Sabato 1 Novembre 11:00 – 20:00
Domenica 2 Novembre 11:00 – 20:00
Lunedì 3 Novembre 10:00 – 17:00
DOVE
Castello di Costigliole d’Asti
Piazza Vittorio Emanuele II, 8
14055 Costigliole d’Asti AT
Contatti
Telefono:+ 39.348.3059089
Email info@rossobarbera.it
Sito web : ROSSO BARBERA 2025
Tutte le informazioni sui prezzi ed eventi
Sono aggiornati sul sito qui sopra indicato.
ALLA PROSSIMA !
LUCA GANDIN

Assaggiate le linguine che sanno di mare

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Un primo dal sapore tipicamente mediterraneo, saporito, economico e pronto in pochi minuti. Le acciughe, fonte di preziosissime sostanze nutritive, sono le protagoniste di questo piatto, abbinate alla croccantezza dei pinoli e dei pistacchi non deluderanno i palati piu’ esigenti.
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Ingredienti
160gr. di pasta Linguine
4 filetti di acciughe sott’olio
½ spicchio di aglio
1 cucchiaio di pinoli
1 cucchiaio di pistacchi di Bronte
1 piccolo peperoncino
1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
1 mazzetto di prezzemolo
Olio evo q.b.
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Lavare il prezzemolo, asciugarlo, tritarlo grossolanamente con la mezzaluna insieme all’aglio, al peperoncino, due filetti di acciuga, i pinoli ed i pistacchi. Cuocere la pasta in acqua poco salata. In una larga padella scaldare due cucchiai di olio con i rimanenti filetti di acciuga, lasciarli sciogliere e poi, aggiungere il concentrato di pomodoro, mescolare bene. Scolare la pasta nella padella, aggiungere il pesto di acciughe diluito con mezzo mestolino di acqua di cottura, amalgamare il tutto e servire subito.

Paperita Patty

Halloween: dolci e praline per una notte indimenticabile

Tante golose novità firmate dai Pastry Chef Vitellozzi e Corbo, Gerla 1927 e Giraudi

Vuole la tradizione che ad Halloween i bambini, vestiti con costumi spaventosi e divertenti, si rechino di casa in casa e, suonando ai campanelli, formulino ai proprietari la celebre domanda: Dolcetto o scherzetto?

La festa delle streghe, dei fantasmi e dei mostri che si celebra la notte del 31 ottobre, benché di origini celtiche, nel corso degli anni è diventata sempre più popolare anche da noi ed è, oggi, una tradizione consolidata che porta con sé feste ed eventi per grandi e piccini. E come in tutte le occasioni di festa non possono mancare i dolci.

Per Halloween 2025, l’ingegno dei pasticceri e dei mastri cioccolatieri si è sbizzarrito nello sviluppo di speciali e gustose creazioni a tema.

Tra le più interessanti figurano quelle di tre eccellenze piemontesi. Il Teschio Croissant dei Pastry Chef Maicol Vitellozzi e Francesca Corbo è sicuramente una delle più originali. Questo dolce, disponibile in edizione limitata dal 30 ottobre al 2 novembre, è la reinterpretazione in chiave dark dell’iconica viennoiserie. Un connubio di sapori perfettamente equilibrato tra la croccantezza dell’impasto e la delicata bontà del suo squisito ripieno di chantilly al mascarpone e confettura di lampone. Un’armonia di gusto che sorprende e delizia.

Zucchette, pipistrelli e teschi – al cioccolato al latte o fondente – all’apparenza spaventosi ma mostruosamente buoni sono invece la proposta di Gerla 1927 che, il 31 ottobre, aprirà le porte del suo locale La Croisette di c.so Alcide De Gasperi 19E a Torino, per festeggiare in modo speciale Halloween e presentare le dolcezze più magiche della stagione.

Anche la Giraudi, rinomata cioccolateria artigianale di Castellazzo Bormida, in provincia di Alessandria, ma raggiungibile sul suo sito di ecommerce ed in tanti negozi torinesi, propone una gamma di praline speciali per Halloween. La confezione dedicata alla ricorrenza contiene 7 praline ed è pensata per coniugare divertimento e golosità. Tra le praline dal guscio di cioccolato all’arancia e cuori al pistacchio e al Gianduia, si nasconde, infatti, un intruso misterioso. Una pralina pronta a stupire con un ripieno scoppiettante che regala un’esperienza sensoriale inaspettata e divertente.

Un Halloween non solo di paura, quindi, ma anche ricco di golose tentazioni e di risate per tutti.

di Alessandro Sartore

 “Una mole di Panettoni” a Torino dal 28 al 30 novembre

Torna a Torino, dal 28 al 30 novembre 2025, la 14esima edizione di “Una Mole di Panettoni”, storica kermesse che celebra l’eccellenza artigianale nostrana nell’arte dei grandi lievitati. Lo storico concorso enogastronomico nazionale, che rispecchia dal Nord al Sud della Penisola gli orientamenti sul tradizionale dolce natalizio, quest’anno consacra una nuova tendenza inserendo il Panettone al Cioccolato come nuova categoria del concorso, accanto a quelle tradizionali del Panettone Scuola piemontese (basso con la glassa), Panettone Scuola milanese (alto senza glassa) e Panettone Creativo.
Dalla Campania al Piemonte, dalla Toscana alla Sicilia, dalla Liguria alle Marche, sono 30 i maestri lievitisti che verranno selezionati per gareggiare a una delle manifestazioni più rilevanti d’Italia sull’iconico dolce natalizio. La Giuria assegnerà ai panettoni, resi anonimi per la degustazione da parte dei sette professionisti del settore, un punteggio da 1 a 10, in base a vari parametri.

“L’arte pasticcera regionale comincia a disegnare una nuova geografia. A ‘Una Mole di Panettoni’ tutti potranno compiere un viaggio gourmet attraverso l’Italia del panettone: scoprire i segreti dei pasticceri, degustando, appagando i sensi e conoscendo da vicino il nostro ricco patrimonio agroalimentare – affermano le due fondatrici, Laura Severi e Matilde Sclopis di Salerano di Dettagli Eventi – Il panettone ha visto una notevole espansione negli ultimi anni, attirando l’attenzione di tanti, soprattutto delle nuove generazioni. La sfida è conquistare soprattutto i giovani con l’estetica e l’alta qualità della creazione”.

Hotel Principi di Piemonte
28 novembre – 30 novembre
via Piero Gobetti, 15, 10123 Torino
Acquisto online consigliato e prioritario tramite il quale sarà possibile prenotare la fascia oraria di accesso

Mara Martellotta

Mele al forno: sapori e ricordi d’infanzia

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Le mele cotte evocano ricordi e profumi d’infanzia, un comfort food della stagione invernale. Non necessitano di elaborate cotture, sono buone cosi’, nella loro semplicita’, un alimento prezioso per il nostro organismo per le loro spiccate proprieta’ benefiche. Di facile digestione rappresentano un dessert ideale per tutti, sia per un fine pasto che per una dolce merenda.

 ***

Ingredienti
 
4 grosse mele
La scorza di un limone
Una noce di burro
Poco vino bianco secco
2 chiodi di garofano
2 cucchiai di zucchero di canna
Un pizzico di zenzero in polvere
Un pizzico di cannella
Poca acqua
 

Lavare e asciugare bene le mele, sistemarle in una pirofila da forno, versare un dito di acqua e il vino bianco, aggiungere la scorza del limone, i chiodi di garofano e cospargere le mele con la cannella, lo zenzero, lo zucchero di canna e un poco burro. Cuocere a 200 gradi per circa 30 minuti o sino a quando il liquido  e’ diventato uno sciroppo caramellato.

Paperita Patty

Quanti formaggi al Festival piemontese!

 

 

Terza edizione

Savigliano (CN), 25-26 ottobre 2025

 

L’Italia si conferma patria dei grandi formaggi: nei primi sei mesi del 2025 il nostro Paese ha esportato oltre 97.000 tonnellate di formaggi, per un valore di quasi un miliardo di euro, superando perfino la Germania nei volumi complessivi. Un risultato che testimonia la forza di un settore in salute e in continua crescita, capace di coniugare tradizione e innovazione, territorio e qualità.

È in questo contesto che nasce e si consolida il Festival dei Formaggi Piemontesi, la manifestazione dedicata all’eccellenza lattiero-casearia regionale, organizzata da ONAF – Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggio

 

Un progetto corale

 

La terza edizione del Festival, promosso da ONAF – Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggio, con la piena collaborazione di tutte le Delegazioni piemontesi, si terrà a Savigliano sabato 25 e domenica 26 ottobre 2025, e già si annuncia un successo: oltre 200 i campioni di formaggi ovini, caprini e vaccini provenienti da tutto il Piemonte, iscritti al concorso.

A valutarli sarà una giuria di 60 Maestri Assaggiatori ONAF, provenienti da ogni parte d’Italia, che utilizzeranno le schede di valutazione ufficiali ONAF, garanzia di rigore tecnico e imparzialità.

Sotto: giudici ONAF al lavoro.

Sabato 25 ottobre, presso la Cooperativa Piemonte Latte (via Cuneo 41/c – Savigliano), si terranno le sessioni di assaggio e la valutazione dei formaggi in concorso.

Domenica 26 ottobre, nel Salone d’Onore di Palazzo Taffini d’Acceglio, si svolgerà la cerimonia di premiazione dei migliori formaggi piemontesi, suddivisi per categorie e tipologie produttive.

 

Il Festival dei Formaggi Piemontesi nasce con l’obiettivo di valorizzare la qualità, la varietà e la tradizione casearia del territorio, ma anche di offrire ai produttori strumenti concreti di crescita e confronto. Ogni azienda partecipante riceverà infatti una scheda di valutazione tecnica dettagliata, utile per migliorare ulteriormente i propri prodotti.

 

 

Novità 2025 – “Le vie del formaggio”

 

Dal concorso prenderà vita “Le vie del formaggio”, una guida dedicata ai formaggi piemontesi e alle aziende produttrici, disponibile in formato cartaceo e digitale.

Un progetto che vuole tracciare una vera e propria mappa del gusto del Piemonte, pensata per appassionati, turisti e operatori del settore, e destinata a diventare un punto di riferimento per la valorizzazione delle produzioni locali.

 

«Il Festival è più di un concorso – spiega il delegato ONAF di Cuneo e coordinatore della manifestazione Pier Angelo Battaglino – è un momento di riconoscimento e condivisione per chi ogni giorno lavora per mantenere viva la straordinaria biodiversità casearia piemontese. Diamo valore ai territori, alle mani e alle storie che stanno dietro a ogni forma di formaggio.»