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Terra Madre Salone del Gusto: buona la prima!

Cinque giorni di eventi fisici e digitali per riscoprire lo spirito di Terra Madre in tutto il mondo, nonostante il Covid-19

Dalla sede storica di Torino la kermesse si è ampliata al mondo


Alimentare la rete di Terra Madre in tutto il mondo, riunendo delegati, soci e attivisti intorno ai progetti più importanti di Slow Food, e mantenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica sui temi per i quali l’associazione si batte, a maggior ragione in questo momento in cui i riflettori sono quasi del tutto puntati sulla crisi sanitaria: i primi cinque giorni di questa tredicesima edizione di Terra Madre Salone del Gusto, al tempo del Covid, hanno confermato la bontà dell’intuizione degli organizzatori – Slow Food, Regione Piemonte e Città di Torino – che hanno accettato la sfida di sperimentare un evento rivoluzionato nei tempi, nei luoghi e nei format proposti. Questo esordio conferma che, anche nella nuova formulazione, l’evento riesce a conservare lo spirito che nelle passate edizioni lo ha reso unico al mondo e la capacità di trattare, con la voce autorevole di ospiti internazionali, temi quali la biodiversità agroalimentare come unica via per garantire il diritto a un cibo buono, pulito e giusto per tutti, e per affrontare la crisi climatica e ambientale, le storture dell’attuale sistema di produzione e distribuzione del cibo, le disuguaglianze economiche e sociali da esso causate.

Inoltre, questa formula ci permette di raggiungere un pubblico più vasto in ogni Paese del mondo grazie a contenuti online, in italiano e in altre lingue, sempre a disposizione dei visitatori della piattaforma www.terramadresalonedelgusto.com, senza vincoli di tempo e spazio.

Tutti i format sono fruibili gratuitamente. A sostegno di Terra Madre, ma soprattutto dei progetti che Slow Food porta avanti giorno dopo giorno in ogni angolo del pianeta, è stata lanciata la raccolta fondi Agire insieme per il bene comune.

«Questi primi giorni della manifestazione hanno costituito un banco di prova molto importante: abbiamo testato i format digitali, verificato la possibilità di organizzare eventi fisici in piena sicurezza e – soprattutto – confermato la nostra capacità di mantenere integra “l’anima” di Terra Madre. Durante le passate edizioni, grazie al dialogo diretto, gli abbracci e le ore trascorse fianco a fianco nei luoghi in cui si è sempre svolto l’evento, era facile respirare nell’aria quella magia che ha consentito la nascita di tanti progetti, tante relazioni, e ha garantito il consolidamento della stessa rete di Slow Food. I riscontri ricevuti in questi primi giorni ci confermano che abbiamo preso la strada giusta: l’energia che scorre dentro Terra Madre riesce a superare il distanziamento fisico e ci promette sei mesi di eventi che lasceranno il segno» commenta Paolo Di Croce, segretario generale di Slow Food.

Un esempio è l’alleanza contro la povertà alimentare fra tre grandi città del Nord Italia (Milano, Torino e Genova), lanciata dal sindaco meneghino Giuseppe Sala e subito accolta da Chiara Appendino e Marco Bucci, basata su progetti concreti, quali le azioni contro lo spreco, il recupero delle eccedenze e l’educazione alimentare. O il Manifesto del vino buono, pulito e giusto, lanciato da Slow Wine in trasferta al Sana di Bologna, che riunirà in una comunità Slow Food tutti i vignerons del mondo che producono il vino garantendo una crescita culturale, economica e sociale, etica e armonica sul loro territorio.

Significative le parole dei protagonisti della Staffetta intorno al mondo. «In India dove vivo e lavoro ben si vede l’impatto del cambiamento climatico sulle nostre vite. Colpisce i più poveri, i più marginalizzati. E questo nonostante tutti sappiano che sono il nostro modello di sviluppo, la nostra crescita, le nostre emissioni le cause della nostra autodistruzione. Diciamolo: oggi le vittime del cambiamento climatico sono i poveri ma domani lo saranno anche i ricchi» ci ha ricordato Sunita Narain, ambientalista e attivista indiana, direttrice generale del Centro per la scienza e l’ambiente, che ha partecipato alla puntata asiatica.

«L’umanità ha sempre considerato il cibo un elemento prezioso e poi all’improvviso gli ha tolto valore. Anzi oggi al cibo viene richiesto solo che sia economico e pronto, facile da mangiare. Ed è da qui che parte la nostra rivoluzione del cibo lento, un cibo che riacquista valore e si fa forte di principi di tutela, nutrimento, uguaglianza e rispetto della diversità. Non c’è un posto migliore del sistema scolastico pubblico per diffondere questi principi e su questo dobbiamo continuare a lavorare» ha rilanciato Alice Waters, cuoca e saggista statunitense, attivista per l’educazione alimentare, durante la puntata nordamericana.

«Dobbiamo ripensare al più presto questo modello di società, perché siamo tutti d’accordo sul fatto che il piatto più buono e nutriente sia quello più ricco di varietà e colori; però poi non si adotta lo stesso principio anche sul piano sociale. E noi abbiamo paura della monocoltura. E della “monoculturazione”. Perché ogni tipo di monocoltura uccide» sottolinea Célia Xakriabá, capa indigena del popolo Xakriabá, intervenuta nella puntata sudamericana.

Ma questa edizione di Terra Madre Salone del Gusto sono anche le centinaia di bambine e bambini che per la prima volta in tutta Italia hanno la possibilità di usufruire delle attività sulla biodiversità, grazie allo streaming del laboratorio organizzato per poter “entrare in classe” e ai kit didattici dedicati all’Arca del Gusto che decine di insegnanti stanno continuando a scaricare.

E se il sentimento di fraternità che lega delegati e attivisti, fondato sulla condivisione di idee e visioni, problematiche comuni e possibili soluzioni che superano lingue e confini, ha viaggiato attraverso la rete digitale nei forum, nelle parole degli esperti dei Food Talk, della Staffetta e delle conferenze, una Terra Madre inedita si è vissuta anche a Torino e in Piemonte. Qui la chiocciola ha raccontato i propri progetti attraverso gli orti urbani della periferia operaia di Torino, che la Comunità Slow Food Mirafood sta contribuendo a recuperare; le attività per le famiglie sulla gestione agroecologica degli orti nella stupenda Reggia di Venaria Reale e i percorsi ideati dai musei cittadini; il dialogo fra tradizioni gastronomiche lontane unite dagli stessi ingredienti e gli stessi principi che abbiamo visto nei Laboratori del Gusto a Eataly Lingotto e alla Piazza dei Mestieri. All’estero, nei giorni scorsi, i temi di Terra Madre Salone del Gusto hanno toccato, tra gli altri, la Gran Bretagna dove si è tenuto il Fringe festival; la Germania che ha dato il via alle attività sensibilizzando la cittadinanza sull’impatto della Pac sulle nostre tavole; le Filippine che hanno inaugurato i sei mesi di eventi fisici e on line sui temi della sicurezza alimentare in situazioni di crisi; il Montenegro con il Mercato della Terra dei prodotti tradizionali e dell’artigianato locale con oltre 40 espositori a Bijelo Polje; il festival Rebato a Castielfabib, in Spagna, un’esperienza di dialogo tra i contesti urbani e la natura.

«L’innalzamento della curva dei contagi, che proprio in questi giorni ha interessato tutto il mondo, Italia compresa, ha confermato la bontà della decisione che abbiamo preso in primavera: ospitare migliaia di delegati provenienti da ogni angolo del mondo sarebbe stato impossibile, e anche formule ridotte, con delegati ed espositori europei se non addirittura solo italiani, non sarebbero state realizzabili in condizioni di sicurezza. E nemmeno avrebbero avuto l’efficacia attesa. Nei format e le attività diffuse a cui abbiamo assistito in questi primi cinque giorni abbiamo invece trovato nuovi strumenti e linguaggi per raggiungere gli obiettivi di Terra Madre e già da queste ore siamo al lavoro per arricchire il palinsesto dei sei mesi. Intanto il calendario per i prossimi giorni è già ricco di appuntamenti: Terra Madre Salone del Gusto comincia oggi!» prosegue Di Croce.

Il viaggio di Terra Madre continua infatti con eventi fisici da vivere e digitali da rivivere comodamente da casa propria. Ecco i principali appuntamenti da non perdere nelle prossime settimane:

  • la Conferenza 20 anni in nome della biodiversità (sabato 17 ottobre alle 11 in presenza a Torino presso Nuvola Lavazza e in streaming sulla piattaforma) in cui Slow Food fa il punto su Presìdi e Arca del Gusto: numeri, protagonisti e prospettive future. La conferenza sarà l’occasione per lanciare il nuovo logo dei Presìdi Slow Food e per annunciare il millesimo prodotto dell’Arca del Gusto italiana. A raccontare il futuro dei progetti di tutela di Slow Food, le testimonianze di cinque produttori under 30 da diverse regioni italiane, la seconda generazione di custodi della biodiversità impegnata a salvare razze animali, varietà vegetali e tradizioni gastronomiche.
  • Domenica 18 ottobre in tutta Italia c’è la prima edizione di Presìdi aperti con decine di produttori che aprono le porte delle proprie aziende e laboratori di trasformazione per accogliere i consumatori e condividere una parte della loro quotidianità. Ecco qui i produttori che organizzano degustazioni e visite.
  • Sempre domenica 18, nell’ambito della quinta edizione del Festival della Partecipazione (a Bologna), Slow Food Italia anima due appuntamenti. Un hackaton dal titolo Noi giovani immaginiamo un mondo nuovo dedicato alla progettazione delle politiche necessarie per giungere allo scenario futuro auspicato, con premiazione delle proposte vincitrici. Il panel dal titolo La doppia crisi delle e degli invisibili: le distorsioni della filiera alimentare ai tempi di Covid-19 che indaga il rapporto tra partecipazione e filiera agroalimentare per capire come il coinvolgimento di lavoratori e lavoratrici, delle associazioni e dei consumatori può rendere equa la filiera agroalimentare.
  • Il 23 e 24 ottobre si parla di food policies con gli amministratori delle città che hanno firmato il Milan Urban Food Policy Pact, o che sono in via di adesione, e i delegati Slow Food riuniti per Terra Madre Bergamo. Due giorni, organizzati dal Comune di Bergamo, la Città di Milano e la Regione Lombardia, in cui verranno raccontati i migliori progetti su come nutrire le grandi città senza depauperare le risorse del pianeta. Al confronto tra i delegati – riuniti in laboratori tematici che seguono i percorsi indicati da Terra Madre Salone del Gusto 2020: Terre Alte, Terre Basse, Terre d’Acqua e Terre e città, con l’intento di elaborare gli impegni da raggiungere su ciascuna tematica – si affiancano appuntamenti e incontri rivolti alla cittadinanza tra i quali il Mercato della Terra di Bergamo.
  • Per uno sguardo all’estero ci soffermiamo sulla terza edizione di Terra Madre Brasile dal 17 al 22 novembre. Agli incontri virtuali partecipano agricoltori, attivisti, pescatori artigianali, casari, apicoltori, quilombolas (discendenti e testimoni delle comunità di ex schiavi), popolazioni indigene, giornalisti e cuochi che compongono la grande rete di Slow Food. Tre i temi principali: cultura alimentare e biodiversità, educazione al cibo e sicurezza alimentare, in particolare nelle scuole, impatto politico e mobilitazione della società civile.

La più importante manifestazione dedicata al cibo buono, pulito e giusto, è organizzata da Slow Food, Città di Torino e Regione Piemonte con il patrocinio di Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali e Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare. L’edizione 2020 di Terra Madre Salone del Gusto è possibile grazie al sostegno delle aziende che credono nel progetto. Tra tutte citiamo i Platinum partner: Pastificio Di Martino, Unicredit, Lavazza, Acqua S.Bernardo, Quality Beer Academy; i Gold partner: Agugiaro&Figna, Astoria, BBBell. Con il sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, Associazione delle fondazioni di origine bancaria del Piemonte. Con il contributo di IFAD, UE. In collaborazione con SANA e Turismo Torino e Provincia.

A Giaveno è tempo di “Fungo in festa”

LA 40ª EDIZIONE DI FUNGO IN FESTA SARÀ FIERA REGIONALE OTTENUTO IL RICONOSCIMENTO PER L’EDIZIONE DEL 2021

La 40ª edizione della manifestazione Fungo in Festa, quella che si svolgerà nell’autunno dl 2021, sarà una fiera regionale. La qualifica è arrivata nei giorni scorsi con la determina dirigenziale del settore commercio e terziario della Regione Piemonte.

Il possesso dei requisiti ha permesso di entrare nel “club” delle fiere più famose, accanto alla Sagra del Peperone di Carmagnola e alla Fiera del Tartufo di Alba, per citare le più famose e vicine.

Giaveno è l’unica città piemontese ad avere una fiera regionale dedicata al fungo.

La qualifica permette di essere inseriti in automatico nel calendario fieristico regionale e godere così della promozione dell’Ente attraverso tutti i suoi canali e del sostegno della Regione.

Un buon viatico già per questa edizione che si aprirà con il mese di ottobre e per cui si stanno preparando interessanti novità che si aggiungono agli appuntamenti tradizionali.

Sono una cinquantina, tra conferme e debutti come quello giavenese, le fiere del Piemonte che possono fregiarsi della qualifica regionale.

“Stiamo lavorando molto sul prodotto fungo affinché diventi davvero il nostro marchio caratteristico e faccia distinguere e riconoscere la nostra Città – afferma il Sindaco Carlo Giacone – Questo è il punto di approdo di tanto lavoro svolto in passato, ma anche il punto di partenza per obiettivi e traguardi ancora più alti. Abbiamo un prodotto di eccellenza che deve essere valorizzato sempre più, in modo da diventare volano di sviluppo economico e attrattiva per i nuovi tipi di turismo: per questo abbiamo richiesto con convinzione la qualifica di fiera regionale e siamo contenti di averla ottenuta”.

PROGRAMMA DELLA MANIFESTAZIONE  FUNGO IN FESTA 2020

 

PROGRAMMA DOMENICA 11 OTTOBRE

 

PIAZZA MAUTINO

Ore 9,00- 19,00

– MOSTRA MICOLOGICA e fotografica a cura dell’“ASSOCIAZIONE MICOLOGICA PIEMONTESE” di Venaria. Un’occasione per far conoscere i funghi commestibili e non del nostro territorio.

– Esposizione artistica di opere dedicate al “FUNGO” da parte dei nostri pittori…

– HUMOR FUNGO mostra di vignette a cura di Carlo Pognante

 

Ore 15,00 Show Cooking con la partecipazione degli Chef MATTEO BARONETTO (1 stella Michelin, Ristorante Del Cambio di Torino), ALESSANDRO MECCA (1 stella Michelin, Ristorante Spazio7 di Torino), CESARE GRANDI (Ristorante la Limonaia di Torino), GIORGIO COTTI (Ristorante Gaudenzio di Torino). Con la partecipazione del Sommelier ANTONIO DACOMO (Campione Italiano di sommelier nel 1992. Dal 1993 al ‘96 capo sommelier presso Ristorante l’Albereta di Gualtiero Marchesi).

I vini saranno offerti da: Azienda agricola Vitivinicola Prever di via Paraccia, 11 Villarbasse

Si ringrazia il Mobilificio Nino di Borgata Pontepietra 98, Giaveno che metterà a disposizione la cucina.

Durante il pomeriggio saranno presenti le telecamere dell’emittente televisiva Primantenna.

 

PIAZZA MOLINES

Ore 9,00-18,00 Stand con prodotti del territorio.

Ore 12,00 Stand della Nuova Proloco di Giaveno con distribuzione di funghi e patatine fritte da passeggio.

Ore 15,00 Spettacolo musicale con Piero Montanaro e la corale “Le Voci del Piemonte” offerto dai Signori Rita e Guido di Chatillon e a seguire la premiazione dei boulajour e degli chef del fungo di Giaveno alla presenza delle autorità.

VIA UMBERTO I – PIAZZA SCLOPIS – VIA MARIA AUSILIATRICE

Ore 9,00-18-00 Bancarelle della creatività e dei manufatti

PUNTO FOTOGRAFICO

PIAZZA SAN LORENZO – LATO SACRO CUORE

Ore 10,00 – 18,00 FUNGO BIMBI Divertimenti e attrazioni per bambini con giochi in legno itineranti

Ore 11,00 – 12,00 SHOW COOKING a cura di ANGELA ANNA VENTRUTI

VIA OSPEDALE

Ore 10,00 – 18,00 Raduno di auto d’epoca “Club de Voiture Ancienne de Saint Jean de Maurienne” paese gemellato con Giaveno organizzato da Nicola Azzariti

VIALE REGINA ELENA

Ore 09,00 – 18,00 Area Shopping

 

NELLE PIAZZE DEL CENTRO

GIAVENO AUTO E MODA (SFILATA DI MODA E DI AUTO D’EPOCA), shooting fotografico a cura del Cinema District Hub – esposizione di auto d’epoca con la presenza di modelle e modelli in abiti storici

NEI BOSCHI DI GIAVENO

CAMMINATA alla scoperta dei boschi e dei funghi per le famiglie a cura dell’Associazione Valsangone Turismo, per informazioni contattare l’Ufficio turistico al numero 011 9374053.

 

 

ALTRI EVENTI DEL MESE DI OTTOBRE

 

SABATO 3 OTTOBRE

Borgata Sala ore 16

FUNGOPEDALATA – pedalata enogastronomica lungo le vie di borgata Sala con arrivo presso l’azienda agricola Aldo Versino con visita della cascina e degustazione di formaggi vini e risotto ai funghi. Ritrovo alle 16 nei pressi di piazza Cavalieri di Vittorio Veneto (borgata Sala). Per informazioni contattare l’Ufficio turistico al numero 011 9374053

Ore 21,15 Chiesa dei Batù: 3° concerto Ottetto panarmonie (strumentisti dell’Orchestra del Teatro Regio di Torino). Musiche di Mozart, Krommer e Beethoven

 

DOMENICA 4 OTTOBRE

FIERA COMMERCIALE D’AUTUNNO dalle ore 8,00 alle 18,00

A cura dell’Assessorato al Commercio

– Dalle 14,30 alle 18,30 Sede Piazza San Rocco, 12 Giaveno: DONNE DI VALLE INCONTRA – 11° Compleanno dell’Associazione Culturale, di Incontro e Benessere con danza, scrittori, lotteria green, yoga, clown e caccia al tesoro per bambini. (info: donnedivalle@gmail.com)

 

SABATO 10 OTTOBRE

VILLA FAVORITA: Ore 17,00 Giaveno e li fungo, una risorsa per il territorio e il turismo.

Convegno su prodotti tipici e marketing turistico a cura di esperti del settore

NEI BOSCHI DI GIAVENO CAMMINATA PER ADULTI “UNA GIORNATA DA BOULAJEUR” a cura dell’Associazione Valsangone Turismo. Per informazioni contattare l’Ufficio turistico al numero 011 9374053

– Ore 21,15 Chiesa dei Batù: concerto Trio Gustav nell’ambito della rassegna I concerti della Chiesa dei Batù. Musiche di Brahms. Per informazioni 011 9365085.

 

SABATO 17 OTTOBRE

Parco Maria Teresa Marchini ore 14,30 Cammini nella terra del fungo, pomeriggio di conoscenza dei Gruppi di cammino a cura della Città di Giaveno e delL’Asl To 3 Promozione della salute.

 

DOMENICA 25 OTTOBRE

Dalle 16,00 alle 18,00 PROGETTO “L’ESSENZIALE È BAROCCO”. Visita guidata alla Chiesa dei Batù e alla Chiesa di San Rocco e mini concerto della Corale Giaveno Incanto, brani di Bach, Haendel e Vivaldi

– MERCATO DELLE PULCI E DEGLI HOBBISTI nelle vie del centro storico

– Piazza Mautino: BAGNA CAUDA a cura della Nuova Proloco

 

 

Accompagnano la manifestazione la settima edizione della Fiera del Libro, da giovedì 8 a domenica 18 ottobre, in piazza San Lorenzo lato ufficio turistico, e l’apertura del Museo del Fungo in via Stazione, da domenica 4 a domenica 11 ottobre.

 

 

Il Turin Palace Hotel sposa il progetto “I panini della rinascita”

Il panino, inteso come espressione dei valori gastronomici del territorio italiano, diventa parte della proposta food dello storico hotel nel cuore di Torino che, aderendo al progetto dell’Accademia del Panino Italiano, e in particolare all’iniziativa “I Panini della Rinascita – il menu di una nuova Unità d’Italia” ne riconosce il valore di icona del cibo di qualità e ne fa espressione di convivialità e condivisione.

“Il Turin Palace Hotel, per storicità e vocazione, è ambasciatore delle eccellenze offerte dal nostro ricco Paese. Grazie all’incontro con l’Accademia del Panino Italiano abbiamo compreso il grande valore che il panino ricopre anche nella storia della nostra tradizione gastronomica. Un prodotto unico nel suo genere che ci permette di raccontare ai nostri ospiti l’attenzione, la cura, la ricerca e la passione che tanti agricoltori, allevatori e artigiani italiani ripongono nel loro lavoro per regalarci sapori straordinari. Valori che condividiamo e che facciamo nostri quotidianamente nell’accogliere i nostri ospiti”, commenta così Piero Marzot, direttore del Turin Palace Hotel la decisione di prendere parte alla speciale iniziativa “I Panini della Rinascita – il menu di una nuova unità d’Italia”.

Il progetto nasce nel 2020 dalla collaborazione tra Accademia del Panino Italiano e Guido Bosticco – docente di scrittura creativa all’Università di Pavia – con l’intento di supportare, sul piano motivazionale e della comunicazione, i titolari di locali dedicati ad una delle più interessanti e variabili espressioni del cibo italiano, nel faticoso periodo del lockdown, in vista della ripresa. L’iniziativa, che oggi coinvolge 200 indirizzi in Italia, ha saputo mettere in luce anche il valore sociale del panino, facendosi l’interprete del desiderio di “ricominciare insieme” uniti da stessi concetti simbolici, diventati i titoli dei 5 Panini della Rinascita.

Lo chef e la brigata de Les Petites Madeleines (ristorante del Turin Palace Hotel) hanno così elaborato il proprio “Menù della Rinascita” articolato in proposte che, utilizzando ingredienti d’eccellenza del territorio italiano, interpretassero quattro delle cinque parole-simbolo identificate dagli organizzatori ( “Mai visto”, “Abbraccio”, “Vicini, “Noi”, “Il Sogno”) per descrivere l’approccio alla ripartenza.  Il panino è divenuto così non solo icona del Made in Italy e testimone dell’inesauribile biodiversità naturale, territoriale e culturale italiane, ma anche protagonista di un approccio gastronomico capace di incentivare il senso di appartenenza ad un Paese che ha fatto del buon cibo uno dei suoi tratti distintivi.

Per valorizzarlo ulteriormente, mettendo l’accento su altri prodotti di pregio del territorio, il Turin Palace Hotel propone “I Panini della Rinascita” anche in abbinamento ad alcune delle migliori etichette italiane e locali.

 “Accademia del Panino Italiano – dichiara Barbara Rizzardini, Direttrice della Accademia del Panino Italiano – si fregia oggi di un nuovo eccellente interprete del concetto di panino: il Turin Palace Hotel e ne siamo doppiamente felici perché non solo questo splendido esempio di Hotellerie abbraccia il progetto “I Panini della Rinascita”, dando un ulteriore segno di come la ripresa economica sia un concetto inclusivo di tutte le forze in campo, senza distinzione di rango, ma anche perché con questa occasione verrà riconosciuto dalla nostra Accademia come “autentico italiano” uno dei quattro straordinari panini appena entrati nel menù del ristorante “Les Petites Madeleines”, intitolato “Il Sogno di Beppe”. In fondo anche il panino, specie quello gustato durante l’infanzia e l’adolescenza, attiva quell’effetto “proustiano” sulla memoria. Ci auguriamo che questo ingresso nella nostra Community del Panino sia di ispirazione per molti altri hotel dalla forte identità che credono, come il Turin Palace, che il primo vero avamposto di un territorio sia l’albergo dove si soggiorna, e pertanto che se l’Hotel sceglie la voce del territorio e la accorda alla propria storia e identità, fa un dono a sé e alla propria clientela, anche attraverso un panino!”.

Il sogno di Beppe: un panino autenticato

Il marchio di autenticità “Panino Italiano” è un riconoscimento ufficiale rilasciato dal Comitato di Valutazione, interno alla Fondazione Accademia del Panino Italiano, a un panino in vendita in un locale in Italia o all’estero, che sia conforme al Disciplinare di Produzione redatto dall’Advisory Board dell’Accademia. Accademia del Panino Italiano, con la cessione del marchio Panino Italiano, offre ai player del settore di diventare parte del network della Fondazione e attiva per loro un piano di comunicazione integrato (online e offline) con lo scopo di valorizzare e far conoscere ogni singolo Panino Italiano Autentico.

Per il Turin Palace Hotel a fregiarsi di questo titolo è il panino “Il sogno di…Beppe”  che sceglie come ingredienti-principe ‘nduja di Spilinga, provola silana leggermente fusa, melanzane fritte a fette e insalata lollo. Lo chef del Ristorante Les Petites Madeleines Giuseppe Lisciotto, calabrese, ha dedicato questa proposta al suo paese d’origine che racconta attraverso i suoi sapori, desiderati come in un sogno durante i mesi in cui, a causa del lockdown, non ha potuto tornare alla sua terra.

Con le delizie di Gerla riapre il bistrot al Motor Vilage

La ripartenza di Torino passa anche dall’enogastronomia. Giovedì 8 ottobre, in Piazza Cattaneo, apre Motor Village Bistrot, l’area del Mirafiori Motor Village dedicata alla ristorazione.

Nello storico quartiere Mirafiori, il flagship store di FCA ha sempre rappresentato un punto d’ incontro e di riferimento per Torino ed ora torna a riappropriarsi della sua anima di centro polifunzionale, aperto alla città.

Mentre si pensa a come ripartire in sicurezza anche con gli eventi – il 29 novembre il Mirafiori Motor Village ospiterà TEDxTorino Salon – la notizia dell’apertura del bistrot è un ulteriore segnale positivo della voglia di futuro del quartiere e della città.

Il nuovo partner scelto da FCA per il rilancio del bistrot è Gerla 1927, storico brand torinese che porterà in piazza Cattaneo competenza, esperienza e qualità. Ad accompagnare la nascita del nuovo bistrot sarà Stefano Chiodi Latini, neo acquisto dello storico brand; lo store manager sarà invece Federico Todisco, un veterano del gruppo.

Dalla colazione alla cena, Motor Village Bistrot parlerà un linguaggio gastronomico semplice ma di qualità. Caffetteria, pasticceria, ristorazione e pizzeria saranno i cardini attorno ai quali si costruirà un’offerta capace di trasformarsi lungo tutto l’arco della giornata, dedicata proprio a tutti.

Fiore all’occhiello del nuovo Motor Village Bistrot sarà la pasticceria, curata dalla pastry chef Evi Polliotto; accanto alla torta Monviso, già vincitrice del Cake Start su Sky edizione 2018, anche le altre specialità di Gerla, la Bauhaus, la Sacher Façon, la Dibona, l’Extra fondente e la Nuova Gerla Rocher.

Grande attenzione verrà data anche alle farine, tutte Made in Italy; ad esempio, la pizza sarà preparata con grano italiano macinato a pietra, con una lievitazione fino a 72 ore.

Dalle ore 17 l’aperitivo sarà curato dal bartender Cosmo Violi, pioniere nei pre mix di frutta fresca, the e spezie orientali.

Tutto lo staff sarà dedicato ad offrire agli ospiti la migliore accoglienza e professionalità. Oltre 20 persone formeranno la squadra del nuovo Bistrot, tutte formate nella Gerla 1927 Academy.

Il Mirafiori Motor Village torna così ad offrire un servizio molto richiesto dai suoi clienti e visitatori, in una location accogliente e accessibile 7 giorni su 7 dalle 7.30 alle 22.30.

 

Cene, degustazioni, visite: i primi cinque giorni di Terra Madre Salone del Gusto

Torino e in Piemonte/ In tram, tra i filari di vite, nei palazzi storici: un appuntamento per ogni gusto

 

Cinque giorni di kick-off di un evento che durerà sei mesi e che, anche se si svolgerà in modalità differenti dal solito, mette come sempre Torino e il Piemonte al centro del proprio programma. E così, fin dall’8 ottobre, sono tanti gli appuntamenti rivolti al pubblico della regione e della città che, fin dal 1996, sono il simbolo di Terra Madre Salone del Gusto. Ecco quelli che sono segnare in agenda nei primi cinque giorni della 13esima edizione del più importante evento dedicato al cibo buono, pulito, sano e giusto e all’agricoltura di piccola scala in tutto il mondo. Punto di riferimento della manifestazione per consultare il programma (in continuo aggiornamento) e per partecipare agli appuntamenti digitali trasmessi on line è www.terramadresalonedelgusto.com.

 

Le cene e le degustazioni organizzate da Eataly

Cominciamo da un grande classico: gli Appuntamenti a Tavola, cioè le cene che vedono ai fornelli grandi chef che ogni giorno si impegnano a offrire ai propri clienti non solo piatti deliziosi, ma anche un’idea di cibo pulito e giusto, che tuteli la biodiversità, che rispetti la stagionalità dei prodotti, che assicuri condizioni di lavoro e di retribuzione eque a chi fornisce le materie prime. Le cene, che si svolgeranno presso Eataly Torino Lingotto, per cui è ancora possibile accaparrarsi uno degli ultimi posti disponibili sono:

A Trucco, agli inizi della Valle Roja, troviamo Casa Buono, dove Antonio chef con un passato in cucine tristellate, come braccio destro di Mauro Colagreco del Mirazur, ha deciso di aprire il suo ristorante. Insieme a lui, in questo appuntamento, Giuseppe (Beppe per tutti) Rambaldi, che ha lasciato i fornelli del Combal Zero per aprire Cucina Rambaldi ad Almese, all’imbocco della Val Susa.

Protagonisti di questo Appuntamento a Tavola chef di città che fanno parte dell’Alleanza Slow Food dei cuochi e premiati con la Chiocciola da Osterie d’Italia. Arriva da Milano Cesare Battisti del ristorante Ratanà, un locale immerso in un piccolo parco ai piedi dei nuovi grattaceli meneghini, punto di riferimento per chi vuole mangiare una cucina semplice ma di estrema qualità. Sono radicati a Bologna Tommaso e Flavio della Trattoria Via Serra, prototipo dell’osteria moderna, il luogo ideale per gustare la cucina bolognese e i sapori degli Appennini Emiliani.

 

Altro classico di Terra Madre Salone del Gusto sono i Laboratori del Gusto, cioè le degustazioni di salumi, formaggi, birre, vini e caffè. A Torino, da Eataly, Lingotto sono già 12 gli appuntamenti in programma, consultabili a questo link e ancora prenotabili fino al 7 ottobre. In particolare, segnaliamo tre appuntamenti per gli appassionati di salumi:

Una soppressata per ogni gusto: da quella al pistacchio a quella assai rara di suino di razza cinta senese, dalla salsiccia stagionata dolce di Monte San Biagio alla soppressata di Gioi, inclusa tra i Presìdi Slow Food: un laboratorio che è un viaggio per l’Italia, accompagnati da due diversi Franciacorta.

Che cosa distingue un salume naturale da uno che non lo è? Semplice: il modo in cui si fanno vivere gli animali – all’aria aperta, in allevamenti che ne tutelino il benessere – e l’assenza di nitriti e di nitrati. Quattro prodotti differenti, di cui tre Presìdi Slow Food, e due vini in abbinamento: il Grillo sulle Bucce di Valdibella, dalla Sicilia, e il “Triple A” Marche Rosato Rebecca 2017 di Di Giulia.

Prosciutto, lardo, pancetta e ventricina. Quattro salumi differenti, uniti però dall’essere di suino nero. Ottime carni che conservano un sapore per molti inedito, assicurato anche dal tradizionale allevamento brado.

Abbiamo pensato anche a chi non può fare a meno dei formaggi: il 9 ottobre è in programma il Laboratorio del Gusto intitolato Latti e caci di Sardegna: un omaggio alla Sardegna e alla sua straordinaria tradizione casearia.

 

Concludiamo la rassegna delle degustazioni con due Laboratori dedicati alle birre:

Alcuni ritengono che le Flemish Red Ales siano l’anello di congiunzione tra birra e vino: di certo c’è che la maturazione in botti di rovere assicurano un sapore molto particolare, da provare.

Sei birre italianissime, caratterizzate dal ricorso a lieviti autoctoni: una garanzia certificata anche dalla Guida alle birre d’Italia 2021 di Slow Food.

 

Le occasioni di convivialità a tavola non sono finite qui

– Le sere del 9 e del 10 ottobre, sul tram storico della GTT, sono in programma due Cene in movimento. Gli avventori potranno mangiare a bordo del tram, scoprendo la città di Torino semplicemente guardando dal finestrino e viaggiando tra i sapori della cucina piemontese. Peperone corno di bue di Carmagnola, mustardela delle valli Valdesi, gallina bionda di Saluzzo, sedano rosso di Orbassano, paste di meliga del Monregalese… Un itinerario tra storia e gusto, al grido di “cambiamo il clima cominciando dalla tavola”.
La sera del 9 ottobre, all’interno del Ristorante Piazza dei Mestieri di via Durandi, a Torino è in calendario anche la Cucina a misura di birra: lo chef Maurizio Camilli realizzerà cinque piatti utilizzando diversi prodotti dei Presìdi Slow Food abbinandoli a birre presenti sulla Guida alle Birre d’Italia 2021.
– Sempre il 9 ottobre, presso il Ristorante Il Giardino di via Barbaroux, ecco la cena dal titolo Il miele, la tavola, la cucina circolare: un pasto firmato dalla chef Maria Zingarelli, che proporrà piatti vegetariani usando come ingrediente principale il miele e mettendo in mostra la sua idea di cucina circolare, ovvero senza sprechi e sfruttando al meglio gli stessi ingredienti.
Il 10 ottobre, invece, si va a Cressa, nel novarese, per la Merenda sinoira: appuntamento alle 18.30 per assaggiare due specialità del Piemonte orientale, il tipico insaccato Duja Nuaresa e i formaggi della Val Borbera.
– Sempre sabato e sempre alle 18.30, ma in Piazza dei Mestieri a Torino, è in programma la degustazione dei Ravioli cosmopoliti. Dai ravioli cinesi di funghi shiitake a quelli di gamberi, curcuma e lemongrass, dagli agnolotti ai tre arrosti a quelli armeni, passando per le ricette siberiane, ucraine e polacche. Il tutto accompagnato da vermouth, sakè e vini rossi.
Domenica 11 ottobre, presso la Trattoria Decoratori e Imbianchini di via Francesco Lanfranchi 28, sono in programma un pranzo e una cena per salvare la Terra a tavola, a base di prodotti a km0 selezionati dai produttori Slow Food.
– Ancora domenica 11 ottobre, ma a Dogliani (nel Cuneese) si terrà la degustazione di formaggi caprini e ovini, in abbinamento al vino Dogliani Docg.
Pane, grissini e olio extravergine d’oliva saranno protagonisti invece della degustazione in programma il 12 ottobre alle 18.30 in Piazza dei Mestieri, a Torino.

 

Feste e concerti

Il 9 ottobre, alle 21, ci si ritrova all’Hiroshima Mon Amour di via Bossoli, a Torino, per divertirsi (sempre a distanza di sicurezza) accompagnati dalla musica dell’Orchestra Terra Madre, un ensemble di musicisti, cantanti, percussionisti da ogni latitudine del mondo diretti da Simone Campa.
La sera di sabato 10 ottobre, dalle 20 presso gli Orti Generali in via Strada Castello di Mirafiori, ecco il Gran Galà Miraorti: una bella occasione di festa, prima a cena (menù interamente realizzato con verdure dell’orto e cucinato dagli ortolani di Orti Generali), compresa la degustazione di distillati, poi con la musica degli Avanzi di Balera e infine con l’asta di beneficenza destinata a raccogliere fondi per riqualificare un’area di sei ettari di orti in questa zona a sud di Torino. Ah, attenzione al dress code: si raccomanda cappello e scarpe da orto!
– Grande festa anche l’indomani, domenica 11 ottobre alle 17. Ci si ritrova in piazza Vittorio dove i commercianti della Piazza offriranno una selezione enogastronomica di degustazioni, drink e menù realizzati in collaborazione con Slow Food e dedicati alle tematiche di Terra Madre Salone del Gusto 2020.
– Il pomeriggio di domenica, nuova occasione per ascoltare l’Orchestra di Terra Madre, questa volta nei giardini della Trattoria Decoratori e Imbianchini di via Francesco Lanfranchi 28. Aperitivo musicale compreso!
Lunedì 12 ottobre, dalle 15, la festa si sposta in Piazza Emanuele Filiberto, sempre a Torino, con degustazioni proposte dai commercianti tra piatti, drink e abbinamenti realizzati in collaborazione con Slow Food.

 

Le visite guidate, tra mercati e palazzi storici

Non mancheranno occasioni per girovagare per qualche angolo di Torino magari già conosciuto, ma guardandolo con occhi diversi. Ecco le visite guidate in programma:

Il 9 ottobre è la prima occasione per camminare tra i filari della Vigna delle Delitiae, l’antica vigna di Villa della Regina alle spalle della Gran Madre. Al termine, per chi desidera, sarà possibile assaggiare le deliziose “bacche rosse” di uva Freisa.
– Il 10 e l’11 ottobre apre le porte il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano per una visita molto particolare: si rileggerà la storia dell’Ottocento che ha portato all’unificazione d’Italia attraverso riferimenti culinari e ricette del XIX secolo, per andare alla scoperta dei sapori e dei piatti, e anche dei mutamenti dell’alimentazione, degli usi e delle abitudini vissuti in quell’epoca così importante.
Venaria Reale: l’11 ottobre, a partire dalle 11, si aprono le porte del capolavoro dell’architettura riconosciuto Patrimonio dell’umanità dall’Unesco. Sarà possibile visitare il Potager Royal, il Boschetto delle curiosità botaniche e il Patio dei Giardini e assistere a un concerto dell’Orchestra di Terra Madre nei Giardini di fronte alla Sala di Diana.
Pinacoteca Albertina: qualche ora più tardi, alle 15, la Pinacoteca di via Accademia Albertina ospiterà un workshop su come cibo e alimenti possono diventare soggetti principali nella pittura.
Alle 15.30 dell’11 ottobre si va a Superga: attraverso una visita alla Basilica, al chiostro, al monumento di Vittorio Amedeo II e alla sala del Re, si racconterà la sua vita e il suo legame con l’invenzione del grissino torinese.

 

Con il progetto Migrantour, invece, si esplorano le città lungo itinerari interculturali di turismo responsabile venendo accompagnati da cittadini migranti. Sono due i tour già in calendario nei primi giorni di Terra Madre Salone del Gusto a Torino:

 

Attività per famiglie

Il 10 ottobre sarà la Festa dei Contadini: tanti gli appuntamenti in programma nel piazzale antistante Eataly Lingotto, in Via Nizza 230. Eccone alcuni, pensati per le famiglie e i più piccoli.

  • Gastronomica: i frutti della biodiversità, 10 ottobre alle 10.30, in occasione della Festa dei Contadini organizzata sul piazzale di Eataly. Un incontro per parlare di biodiversità, stagionalità e il lavoro del contadino/produttore insieme all’esperto Eric Vassallo.
  • Stesso giorno e stessa ora per Mani in terra… contadini si diventa!, un laboratorio rivolto ai bambini tra i 6 e gli 11 anni. Insieme a Davide Lobue, naturalista e apicoltore, impareranno cosa significano biodiversità, stagionalità e orticoltura biologica, provando le tecniche di semina e piantumazione. Nasceranno tanti piccoli orticelli in miniatura, che i bambini partecipanti e i loro genitori potranno poi portare a casa per continuare a coltivarli.
  • Alle 11.30, ecco Il Produttour, tour guidato a cura dei ragazzi dello Slow Food Youth Network di Torino, la rete giovane di Slow Food in città, per conoscere contadini, artigiani e apicoltori e conoscere i loro prodotti.

Sempre il 10 ottobre, alle 15, ecco Mani e ceci a Nucetto, in provincia di Cuneo. Un evento per sensibilizzare i più piccoli a variare la propria dieta e alternare carne e legumi: lo chef Paolo Pavarino, insieme alla nutrizionista Chiara Porta, coinvolgerà quindi i bambini e i loro genitori nella creazione e realizzazione di una ricetta a base di ceci.

Ecco il portale per chi ama i tartufi

IL PORTALE PER GLI AMANTI DEL TARTUFO 2.0 / Riparte la stagione del tartufo, il calendario del Piemonte ha segnaato il 21 settembre come data di inizio: sono ancora molti i dubbi e incertezze perché il Covid -19 ha lasciato timori e punti interrogativi

Albergatori e strutture ricettive, ristoranti e agriturismi piemontesi devono fare i conti con un turismo titubante anche di fronte ad uno degli appuntamenti più importanti per la nostra regione.

Cosa ci aspettiamo dal mercato? Quali saranno le quotazioni del pregiato tartufo bianco d’Alba?

E le fiere e le sagre dedicate al tubero più famoso del mondo si faranno?

Se volete trovare risposte a tutte queste domande collegatevi a  www.piemontetartufi.it il portale di notizie e curiosità che esplora il mondo della “trifola” in tutte le sue sfaccettature: le diverse specie, i cani e il loro addestramento, i miti e le leggende che ammantano di un alone romantico e misterioso il mondo del tartufo, le ricette, le fiere dedicate a questo meraviglioso regalo dei boschi, i luoghi da visitare e le esperienze imperdibili per un turismo rispettoso della natura, legato alla tradizione e ai grandi sapori.

Il portale nasce grazie alla passione per il tartufo di Riccardo e Daniele, amici e cercatori: cane al guinzaglio, vanghino in spalla, nei boschi piemontesi alla ricerca del tartufo hanno deciso di unire le loro forze e competenze per creare un luogo virtuale nel quale il tartufo fosse il protagonista assoluto.

Sono tanti gli argomenti all’interno di questo spazio web dedicato agli appassionati, a chi è alla ricerca di eventi dedicati alla trifola, ai “cercatori”, agli operatori del settore, dai ristoranti a chi trasforma e propone prodotti a base di tartufo.

www.piemontetartufi.it è un portale in continua evoluzione: a breve, si aggiungerà un forum dedicato a chi cerca un luogo nel quale scambiare opinioni e consigli sull’affascinante mondo del tartufo.

“Spritzerò”, un locale tutto dedicato allo Spritz apre a Torino

La start up partenopea ha aperto venerdì 9 ottobre in San Salvario il suo locale dedicato allo Spritz

Lo store Spritzerò di Torino si trova al civico 8/E di Via Giuseppe Baretti, nel centro di San Salvario, tra le principali vie del by night torinese. Il nuovo spazio avrà il compito simbolico di rafforzare la community di clienti fedeli a Spritzerò e incarnerà a pieno la filosofia aziendale volta a “contribuire al miglioramento della società attraverso lo sviluppo della socialità e la condivisione di momenti di spensieratezza condita da Spritz di qualità”. 

Dal punto di vista progettuale, il nuovo store si ispira alla cultura milanese, con linee pulite e minimaliste, e ingloba nelle scelte stilistiche il mood dell’aperitivo, come la semplicità, la convivialità e l’informalità.

Mai come in questo periodo di crisi globale, post Coronavirus, l’apertura del primo monomarca al Nord Italia rispecchia pienamente il payoff del brand Spritzerò, “Aperitivo Italiano”: Davide Schiano, il proprietario del marchio esordisce con la sua volontà di “andare oltre”, porsi continuamente nuove sfide, superare le difficoltà, strabiliare le aspettative, non arrendersi e perseguire sempre con tenacia i propri obiettivi.

“I nostri Spritz Bar sono oramai realtà solide in tutta la Campania e Roma e siamo entusiasti di arrivare a Torino. Con questo nuovo importante store, implementeremo il format con una proposta qualitativa ancora maggiore, infatti utilizzeremo anche un vero e proprio calice. Siamo orgogliosi di aprire il primo store del Nord Italia nella città di Torino in questo momento storico così complesso. Abbiamo inviare un messaggio di ottimismo e resilienza perché crediamo fermamente che, a dispetto delle difficoltà di questo periodo, il mondo dell’aperitivo e in generale del food & beverage continuerà ad essere uno dei principali motori dell’economia nazionale”.

Il noto format è basato su 10 tipologie di spritz, serviti in 3 differenti taglie di bicchieri, per andare incontro sia alle possibilità di spesa del cliente che alla reale quantità di bevuta. Quindi tre formati (S – M – PERFECT SERVE) per tre differenti prezzi (2,50€ – 5€ – 7€) con gli immancabili arachidi in guscio serviti gratis, realizzati in un packaging tutto nuovo e customizzato Spritzerò. “Per lo store di Torino abbiamo pensato di omaggiare la città con due spritz special dedicati ai simboli cittadini, il Toro e la Mole, rispettivamente di colore granata e lilla, entrambi a base di vodka al passion fruit, per meglio identificare la passione dei torinesi”

“Dopo Torino, tra poche settimane apriremo il nostro primo store in Puglia, esattamente nella bellissima Trani. Il format è in crescita esponenziale e puntiamo ad avere uno store Spritzerò in tutte le regioni italiane più grandi già per la fine del 2021” conclude Davide Schiano.

“Noi del territorio”: un nuovo incontro

Neanche il Covid ferma le iniziative di  Silvio Sarri, promotore  di “Noi del territorio, prodotti e servizi” 

 

Con le dovute precauzioni legate al virus, il sodalizio che opera a Pino Torinese e sul territorio e promuove iniziative di valorizzazione delle eccellenze agroalimentari locali, ha tenuto di recente un nuovo appuntamento enogastronomico.

Le iniziative sono in genere destinate ad un numero massimo di 40 persone, in modo che non si crei confusione e l’organizzazione sia sempre efficiente. Protagonisti i prodotti tipici.

 

Gli incontri conviviali organizzati da questo gruppo di persone appassionate del loro territorio e riunitesi in comitati spontanei , consentono di creare dialogo e aggregazione tra la gente. L’obiettivo è di organizzare almeno un paio di incontri al mese.

Autoctono si nasce, Go Wine a Torino

LUNEDI’ 5 OTTOBRE 2020  StarHotel Majestic**** Corso Vittorio Emanuele II, 54 – Torino

Viste le vigenti norme Anti-Covid e la necessità di evitare assembramenti,
per partecipare all’evento è necessaria la prenotazione

 

Dopo alcuni appuntamenti in città Go Wine riprende l’attività in hotel a Torino, dopo la pausa dettata dall’emergenza Covid, promuovendo per il secondo anno in città un appuntamento dedicato ai vini autoctoni italiani.

E’ un evento nel segno della ripresa: si svolgerà in sicurezza e con il rispetto delle disposizioni in corso: su prenotazione in tre diverse fasce orarie e con numeri contingentati; distanziamento, evitando assembramenti in sala, presenza di igienizzanti per le mani, utilizzo di mascherine…
E’ necessaria attenzione su questo punto: bisogna prenotare per un corretto svolgimento dell’evento e utilizzo degli spazi a disposizione!

Sarà possibile conoscere ed apprezzare una selezione importante di vini da vitigni autoctoni, con un panorama di etichette articolato, dando voce anche a varietà meno conosciute e da scoprire.
Questo evento si propone come importante appuntamento d’autunno di Go Wine a Torino e si lega a tante iniziative che hanno sempre visto l’associazione privilegiare la cultura e la comunicazione a favore dei vitigni-vini di territorio.

Nelle sale dello StarHotel Majestic sarà presentato un banco d’assaggio con una selezione di cantine italiane direttamente presenti; un’enoteca completerà il panorama della degustazione.

 

Ecco l’elenco in continuo aggiornamento delle cantine presenti direttamente a incontrare il pubblico, e delle etichette in degustazione al banco enoteca

 

Al banco d’assaggio, con i loro vini da raccontare, le cantine:

BRICCO MAIOLICA – Diano d’Alba (Cn)
CASCINA CARLOT – Coazzolo (At)
COLLE CIOCCO – Montefalco (Pg)
CONTINI – Cabras (Or)
DEZZANI – Cocconato d’Asti (At)
GIGANTE ADRIANO – Corno di Rosazzo (Ud)
LA MONTAGNETTA – Roatto (At)
LA SOURCE – Saint Pierre (Ao)
NEGRO GIOVANNI – Monteu Roero (Cn)
TENUTA SANT’ANTONIO – Colognola ai Colli (Vr)
VETRÈRE – Taranto (TA)
ZENI 1870 – Bardolino (Vr)

VINONOVO con le cantine:
CASA BACCICHETTO – Ponte di Piave (Tv)
IL COLLE – San Pietro di Feletto (Tv)
TENUTA SORSEI – Cavaion Veronese (Vr)

PICCOLE VIGNE DEL PIEMONTE con le cantine:
PIETRO CASSINA – Lessona (Bi)
FERRARIS – Castagnole Monferrato (At)
MARENGO MAURO – Novello (Cn)
TORRACCIA DEL PIANTAVIGNA – Ghemme (No)
VIRNA – Barolo (Cn)

E con la selezione di grappe di:
DISTILLERIA SIBONA 
– Piobesi d’Alba (Cn)


Nella sezione enoteca i vini:

ALESSANDRO DI CAMPOREALE – Camporeale (Pa)
Sicilia bianco Catarratto “Benedè” 2019
Sicilia bianco Grillo “Vigna di Mandranova” 2019
Sicilia Nero d‘Avola “Donnatà” 2018

CANTINA SOCIALE DI QUISTELLO – Quistello (Mn)
Lambrusco Mantovano “Rossissimo”
Quistello Rosso “80 Vendemmie”

CANTINE DEL NOTAIO – Rionero in Volture (Pz)
Aglianico del Vùlture Rosato “Il Rogito” 2019
Aglianico del Vùlture “Il Repertorio” 2017

CASCINA CASTLET – Costigliole d’Asti (At)
Barbera d’Asti Superiore “Litina” 2016
Monferrato Rosso “Uceline” 2013

CONSORZIO CLUB DEL BUTTAFUOCO STORICO – Canneto Pavese (PV)
Buttafuoco “I Vignaioli del Buttafuoco Storico” 2015

MARISA CUOMO – Furore (Sa)
Costa d’Amalfi Furore Bianco “Fiorduva” 2018
Costa d’Amalfi Furore Riserva 2016
Costa d’Amalfi Ravello Rosso Riserva 2016

FAUSTA MANSIO – Siracusa
Sicilia igt Moscato Bianco “Micol” 2019

I PASTINI – Locorotondo (Ba)
Valle d’Itria Igt Bianco d’Alessano “Cupa” 2019
Valle d’Itria Igt Minutolo “Rampone” 2019

I VIGNAI DEL CASAVECCHIA – Pontelatone (Ce)
Terre del Volturno Igp Pallagrello bianco 2019
Terre del Volturno Casavecchia Igp “Erta dei ciliegi” 2018
Casavecchia di Pontelatone “Prea” 2015

LUNAE BOSONI – Castelnuovo Magra (Sp)
Liguria di Levante Igt bianco “Labianca” 2019
Colli di Luni Vermentino “Etichetta Nera” 2019
Liguria di Levante Igt rosso “Vermentino Nero” 2019

MANCINELLI STEFANO – Morro d’Alba (An)
Verdicchio dei Castelli di Jesi Superiore 2019
Lacrima di Morro d’Alba Superiore 2018

MARENGONI – Ponte dell’Olio (Pc)
Colli Piacentini frizzante “Valnure” 2019
Gutturnio Superiore “Migliorina” 2019
Gutturnio Riserva “Farosa” 2015

PALTRINIERI – Sorbara (Mo)
Lambrusco dell’Emilia “Solco” 2019
Lambrusco di Sorbara “Leclisse” 2019
Lambrusco di Sorbara “Radice” 2019

SCUBLA ROBERTO – Premariacco (Ud)
Colli Orientali del Friuli Ribolla Gialla 2019
Colli Orientali del Friuli Refosco dal Peduncolo Rosso 2017

STANIG – Prepotto (Ud)
Colli Orientali del Friuli “Ribollicine” 2019
Colli Orientali del Friuli Friulano 2019
Colli Orientali del Friuli Schioppettino di Prepotto 2017

SU’ENTU – Sanluri (Vs)
Vermentino di Sardegna “Su’ Orma” 2019
Vermentino di Sardegna “Su’ Imari” 2019
Bovale “Marmilla” 2018
Cannonau di Sardegna “Su’Anima” 2018

 

VITI, VIGNAIOLI IN TERRE DI IRPINIA con le cantine:

CANTINA DEL BARONE – Cesinali (Av)
Campania Fiano “Paòne” 2019
Campania Fiano “Particella 928” 2018

CANTINE DELL’ANGELO – Tufo (Av)
Irpinia Coda di Volpe “Dell’Angelo” 2018
Greco di Tufo “Miniere” 2018
Greco di Tufo “Torrefavale” 2018

IL CANCELLIERE – Montemarano (Av)
Irpinia Aglianico “Gioviano” 2017
Taurasi “Nero Né” 2015

Programma, orari e modalità di prenotazione:

Come detto per garantire la sicurezza dei partecipanti gli ingressi saranno contingentati e su prenotazione. Per permettere a un numero maggiore di persone di accedere al banco di assaggio, la degustazione verrà divisa in 3 turni a cui sarà obbligatorio attenersi.

Orari e turni di degustazione
Ore 15,30 -18,00: Anteprima: degustazione riservata esclusivamente ad operatori professionali qualificati (giornalisti del settore enogastronomico, soggetti riconosciuti che operano in enoteche, ristoranti, wine bar: una persona per locale, salvo motivate eccezioni)
L’accredito avviene tramite mail e prenotazione e conferma scritta da parte di Go Wine della stessa.
Si potranno accreditare professionisti.
Ore 18,00-20,00: primo turno di apertura del banco d’assaggio al pubblico di enoappassionati
Ore 20,00–22,00: secondo turno di apertura del banco d’assaggio al pubblico di enoappassionati

Il costo della degustazione per il pubblico è di € 20,00 (€ 12,00 Soci Go Wine, rid. soci associazioni di settore € 16,00). L’ingresso sarà gratuito per coloro che decidono di associarsi a Go Wine (benefit non valido per i soci familiari). L’iscrizione sarà valevole fino al 31 dicembre 2021.

Per partecipare alla degustazione è obbligatoria la prenotazione contattando Go Wine alla mail stampa.eventi@gowinet.it entro le ore 12 di lunedì 5 ottobre e verrà richiesto il pagamento anticipato. Le prenotazioni verranno accettate e fino a esaurimento dei posti in piedi disponibili.

Al presente link è possibile scaricare il modulo per la prenotazione

Lavazza riapre le porte della sua sede e ospita il Turin Coffee Festival

Un weekend per restituire Nuvola alla città

Il cuore pulsante dell’azienda riapre le porte al pubblico ospitando le iniziative del Turin Coffee Festival, accogliendo nel Museo Lavazza, in un’area dedicata, la macchina ISSpresso rientrata dallo Spazio e inaugurando una mostra celebrativa di Qualità Rossa.

 

Torino, 22 settembre – A partire dal weekend del 26 e 27 settembre Nuvola Lavazza e Museo Lavazza riaprono al pubblico, con tante novità nell’allestimento del Museo pensate per restituire al quartiere Aurora e a tutta la città di Torino l’offerta culturale di uno dei musei d’impresa più apprezzati in Italia. Numerose le iniziative che animeranno il cuore pulsante dell’azienda per offrire ai torinesi, e non solo, un’esperienza di intrattenimento ricca e stimolante. Nuvola sarà inoltre il palcoscenico del programma del Turin Coffee Festival.

LE ATTIVITA’ NEL MUSEO

Lavazza, che lo scorso aprile ha raccolto l’invito lanciato dalla campagna #iorestoacasa del MiBACT e dell’associazione Museimpresa aprendo virtualmente i contenuti esclusivi dell’Archivio Storico, punta ancora sull’innovazione presentando il progetto di audioguide per il Museo, con le stories di Instagram e il lancio del nuovo profilo @lavazzamuseo su Instagram. I visitatori potranno seguirlo e attivare le stories in highlights sul feed in corrispondenza delle apposite grafiche che saranno presenti nel percorso espositivo. Potranno così fruire di una visita guidata al percorso espositivo gratuitamente e direttamente dai loro smartphone. La voce delle Audioguide sarà quella del noto speaker radio-televisivo Federico Russo.

Nell’area Piazza del Museo Lavazza sarà protagonista la macchina originale ISSpresso, la prima macchina a capsule studiata da Lavazza e Argotec in partnership con l’Agenzia Spaziale Italiana per la stazione spaziale internazionale. Nel corso delle missioni Futura del 2015 e Vita del 2017 ISSpresso ha permesso ogni giorno a Samantha Cristoforetti, la prima donna italiana nello spazio, e successivamente a Paolo Nespoli di gustare l’autentico espresso italiano a 400 chilometri di distanza dalla Terra. Un video emozionale farà rivivere il momento in cui Samantha Cristoforetti gustò il suo primo espresso Lavazza nello spazio, grazie a quello che è un vero gioiello tecnologico e ingegneristico in grado di erogare il caffè anche in assenza di gravità.

Nell’area Atelier del Museo sarà inoltre completata l’esposizione dei Calendari Lavazza partendo dall’esordio, nel 1993, fino all’edizione dell’anno in corso, firmata da David LaChapelle.

Nel “Books & Kids corner”, posizionato nell’atrio di Nuvola, anche i più piccoli troveranno attività pensate per loro: verranno presentati i libri del Museo Lavazza, nati dalla collaborazione con la casa editrice Franco Cosimo Panini, “TOward 2030: what are you doing?” e “Come nasce il caffè”, ai quali sono collegati i laboratori didattici dal titolo “Disegna il tuo murales” e “Il viaggio del caffè”. Ogni bambino riceverà un diploma di partecipazione. L’illustratore Mattia Simeoni sarà presente sabato pomeriggio e domenica mattina per l’appuntamento firmacopie.

LE ATTIVITA’ IN NUVOLA

Nell’Atrio di Nuvola, si celebrerà il 50° anniversario del marchio e della miscela Qualità Rossa. I visitatori potranno degustarla nell’area Tasting del Museo Lavazza, insieme alla nuova esclusiva miscela Heritage Blend, ispirata alle ricette originali del fondatore Luigi Lavazza risalenti ai primi anni ’30 e custodite nei quaderni dell’Archivio Storico Lavazza. Lo Store del Museo avrà un allestimento interamente dedicato a Qualità Rossa, offrendo ai visitatori una selezione di oggetti iconici in edizione speciale per il 50° anniversario.

La Piazza Verde di Nuvola ospiterà il Turin Coffee Festival con seminari e workshop, cooking session e cocktail show durante i quali Chef, Pastry Chef e Bartender prepareranno piatti e drink a base di caffè. Ci saranno momenti dedicati allo yoga e al racconto dei benefici del caffè nella pratica dell’attività sportiva. Alcune delle iniziative coinvolgono partner dello stesso quartiere Aurora.

TOUR GUIDATI

Durante il weekend i visitatori potranno inoltre partecipare, in piena sicurezza e nel rispetto delle norme igienico-sanitarie in vigore, sia ai tour guidati del Museo Lavazza e dell’Area Archeologica all’interno di Nuvola, che a quelli in città, alla scoperta delle opere di street art del progetto TOward2030 e delle Caffetterie storiche del centro di Torino.

INFORMAZIONI

Tutte le attività in programma verranno svolte nel rispetto delle norme anti-Covid.

Per prenotazioni e per visionare il programma completo: https://www.lavazza.it/it/museo-lavazza/calendario-eventi/opening-museo-lavazza.html.

Le attività sono a titolo gratuito con prenotazione obbligatoria:

Turin Coffee Festival: https://www.turincoffee.it/appuntamenti-lavazza-2020

Museo Lavazza: tel. 011 217 9621 oppure scrivere a info.museo@lavazza.com

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