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Croccanti spiedini di polpettine di pesce

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Gli spiedini che vi propongo questa settimana sono ideali come finger food per un aperitivo o come antipasto per un menu’ a base di pesce. Le polpettine, croccanti fuori e morbide dentro, si adattano ad essere preparate con diversi tipi di pesce, sono semplici e gustose, ottime servite calde o tiepide.

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Ingredienti

300gr. di filetti di nasello

1 fetta di pancarre’

2 uova

2 cucchiai di pecorino grattugiato

Latte q.b.

Prezzemolo q.b.

Succo di 1/2 limone

Olio per friggere

Sale e pepe q.b.

Pangrattato q.b.

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Cuocere a vapore i filetti di nasello acidulati con il succo del limone poi frullarli con la fetta di pancarre’, precedentemente bagnata nel latte, il pecorino, il sale, il pepe, il prezzemolo tritato e l’uovo intero. Con il composto ottenuto preparare delle piccole polpette che passerete prima nell’uovo sbattuto e poi nel pangrattato. Friggere in abbondante olio caldo, sgocciolare su carta assorbente ed infilzare sullo spiedino. Servire subito. Delicate e deliziose.

Paperita Patty

 

La 8a Sagra del Gorgonzola, eccellenza del territorio

Dal 23 aprile al 4 maggio, a Cavallermaggiore, main sponsor Biraghi SpA

 

Qualcuno, prendendo a prestito un titolo dalla filmografia di Julia Roberts, costruisce un nuovo “mangia balla ama” quale piacevole slogan per la 8a Sagra del Gorgonzola, anno di grazia 2025, in apertura a Cavallermaggiore il prossimo 23 aprile – in occasione della festività di San Giorgio, patrono della città, con chiusura il 4 maggio – e presentata nei giorni scorsi con successo presso lo store Biraghi in piazza San Carlo a Torino. Ancora una volta la Sagra, una tra le più partecipate della provincia, si arricchisce di un ricco programmi di appuntamenti che guardano agli spettacoli musicali, alle mostre fotografiche e pittoriche, agli intrattenimenti per bambini, alle fiere mercato con stand, agli espositori e ai promoter, non dimenticando quella che sarà una nutrita piazza dello street food dove gustare piatti dolci e salati, e chiaramente il gorgonzola a cui l’occasione è principalmente dedicata.

Biraghi SpA, storico marchio lattiero-caseario piemontese, raccoglie e lavora circa 465.000 litri di latte al giorno, per un totale di 170 milioni di litri l’anno, provenienti da circa 130 conferenti delle province di Cuneo Torino e Asti. La produzione di Gorgonzola DOP è di circa 180.000 forme all’ anno.

Fondata nel 1934 da Ferruccio e oggi portata avanti da Anna e Bruno e dall’affacciarsi delle più nuove generazioni, terzo produttore italiano di gorgonzola, oltre a essere main sponsor della manifestazione, organizzata dalla Pro Loco e dal Comune di Cavallermaggiore, proporrà, per la prima volta in fiera, il nuovo pack “green” del Gorgonzola DOP Selezione Biraghi 200g, una confezione eco-friendly che unisce innovazione e sostenibilità e un prodotto che “rappresenta una tradizione che fa storia da diversi decenni e che, grazie all’ottimo rapporto del sistema produttivo agricolo locale, permette a Biraghi di portare sule tavole degli italiani un prodotto ideale per soddisfare ogni tipo di palato.” Se ancora ce ne fosse bisogno, provare per credere, dal momento che il prelibato prodotto sarà la gourmandise finale dei nove appuntamenti – pranzi e cene – che si succederanno per l’intero corso della Sagra (costo per gli adulti euro 33,00, menù bimbi euro 16,00).

Con Biraghi, la Pro Loco cittadina e l’Amministrazione comunale, guidata questa dal sindaco Davide Sannazzaro: “Quando racconto la Sagra a sindaci e amministratori di altre province o regioni faticano tutti a credere a quello che abbiamo costruito in questi anni: la manifestazione è sempre più una vetrina per la nostra città, un’occasione per un lavoro in comune per il raggiungimento di un obiettivo comune.” Con una giusta punta d’orgoglio afferma Samuel Lerda, presidente della Pro Loco: “Tutti gli appuntamenti e gli eventi in programma sono frutto di mesi di riunioni a tavolino e molto lavoro individuale da parte dei tanti volontari e membri del direttivo: l’augurio che mi faccio, però, è che possa ogni anno essere percepita sempre più come un evento collettivo della nostra città, capace di attrarre a sé nuovi volontari e volontarie per far capire a tutti gli ospiti quanto si sta bene a Cavallermaggiore!” Ne è nata un’eccellenza dell’enogastronomia piemontese, seguitissima, di pieno successo già nelle trascorse edizioni, prodotta da un impegno costante, da una compatta sinergia, da un continuativo lavoro di squadra che anno dopo anno ha fatto avvertire sempre più maggiori risultati. In un’ottica di collaborazione territoriale, non può non esserci la partecipazione dell’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero, capitanato da Mariano Rabino, sempre pronto ad affiancarsi a questo che è un evento significativo e che s’inserisce a pieno titolo in un’offerta di alto livello nel panorama delle manifestazioni turistiche regionali e di valorizzazione dei prodotti gastronomici della nostra regione.”

Appuntamenti da non perdere, tra i tanti che si succederanno nelle giornate della Sagra, la mostra fotografico-paesaggistica di Giuliano Gariglio, architetto prestato alla fotografia, intesa come hobby “antistress”, ovvero il piacere di fissare momenti e luoghi, nelle ore più appartate, che in altri momenti della giornata, frettolosi, non hanno potuto attirare la giusta attenzione; ancora la mostra dedicata al cantautore Gianmaria Testa a cura di Alex Astegiano, le mostre di Tiziana Cravero e Sara Giuliani (fotografia e illustrazioni), a cui si uniranno le pitture di Ida Castronovo e Biagio Ventrella, una collezione di piccole immagini artistiche pubblicitarie d’epoca dovute alla passione di Giuseppe Mosca, nonché la mostra fotografica dal titolo “Storia di un partigiano d’eccellenza”, dedicata allo scrittore Nuto Revelli – a lui è intitolata la Biblioteca Civica dove la mostra è ospitata -, inaugurazione il 23 aprile alle 17 alla presenza del figlio Marco.

e. rb.

Nelle immagini, alcuni momenti della presentazione della Sagra presso lo store Biraghi in piazza San Carlo a Torino e di una passata edizione.

Un tenero salame di tonno e patate

Questo piatto e’ fresco, leggero e pratico, si può infatti preparare il giorno prima. Gustoso,delizioso, e morbido si accompagna perfettamente ad una bella insalata mista.

 

Buon appetito!

Ingredienti

500gr. di patate
200 gr.di tonno sott’olio
100gr. di parmigiano grattugiato
1 uovo ed 1 tuorlo
Sale, pepe q.b.

Cuocere le patate a vapore. Nel mixer impastare velocemente il tonno ben scolato, le patate, le uova, il parmigiano, il sale ed il pepe. L’impasto deve risultare sodo, eventualmente aggiungere del pangrattato, formare un filoncino compatto, lasciar riposare in frigo per circa un’ora poi, avvolgerlo in carta forno, chiuderlo bene ed avvolgere il tutto in carta stagnola chiusa a caramella. Cuocere con coperchio in acqua per circa 45 minuti. Lasciar raffreddare, tagliare a fette cosparso, a piacere, con una salsina a base di olio, prezzemolo tritato, capperi e limone. Accompagnare con una bella insalata.

Paperita Patty

Krumiri Rossi, un dolce pezzo di storia piemontese

Anche un biscotto può aggiungere fama ad una città come Casale Monferrato, già nota per aver dato i natali a grandi pittori e scultori, ad un politico della statura di Giovanni Lanza, a Stefano Guazzo autore della “Civil conversazione” oltre ad una nutrita presenza di chiese e palazzi settecenteschi, della Cattedrale con il magnifico nartece romanico, del castello Paleologo e di tutto quanto la rende la “Siena del Piemonte” come un tempo fu definita.

Ad attirare il turismo allo stesso modo concorrono i KrumiriRossi,  deliziosi biscotti inventati pochi anni dopo l’esito risorgimentale in una tranquilla serata allorché il pasticcere Domenico Rossi li sfornò nel suo laboratorio per farli gustare agli amici.

Ne uscì una prelibatezza dalla forma ricurva simile ai baffi di Re Vittorio Emanuele II di Savoia che con Cavour “Fece l’Italia”.

I dolci, attualmente forniti dagli eredi della famiglia Portinaro, che rilevò l’azienda nel 1953, sono rimasti identici a quelli originali ottocenteschi ottenuti con uova, farina, burro, zucchero, vaniglia a cui si aggiungeva un ingrediente, gelosamente tenuto segreto ancor oggi, al fine di ottenere il gusto inconfondibile ed inimitabile.

KrumiriLe belle scatole di latta rossa litografata contenenti i biscotti sono un ulteriore attrazione e talmente apprezzate da diventare oggetto di collezionismo.

Se l’arte, per essere tale, deve essere invenzione di qualcosa che prima non c’era e creatività, perché non pensare che i Krumiri, inventati e creati dal signor Rossi, non siano essi stessi opere d’arte.

Giuliana Romano Bussola

 

(Nella foto di copertina la latta gigante di Krumiri Rossi che riproduce un’antica confezione dei famosi biscotti)

 

Quante uova di Pasqua vi sono avanzate?

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PENSIERI SPARSI  di Didia Bargnani
Per qualche giorno ancora dopo Pasqua ci piace mangiare le uova di cioccolato ma arriva il momento in cui vorremmo non averle più in casa o perché ci hanno stufato, si sa, anche l’aragosta mangiata tutti i giorni, che barba, che noia o semplicemente perché non vogliamo più avere la tentazione di cedere alla golosità.
E allora finiamola una volta per tutte: una torta tenerina meravigliosa, fondente, umida e cioccolatosa è la soluzione perfetta.
Per uno stampo di circa 18/20 cm. mi serviranno:
200 gr. di cioccolato, 70 gr. di olio di semi, 3 uova, 90 gr. di zucchero a velo, 20gr. di farina o fecola.
Accendo il forno a 180 in modalità ventilato, sciolgo il cioccolato a bagno maria, faccio raffreddare, aggiungo l’olio.
In un’altra ciotola monto con le fruste elettriche le uova con lo zucchero e unisco la farina setacciata. Aggiungo il cioccolato precedentemente sciolto e mescolo il tutto.
Verso l’impasto nello stampo foderato con carta forno e possibilmente un po’ imburrato.
La Tenerina è pronta per essere infornata; il forno deve essere già a temperatura.
Dopo circa 30 minuti il dolce sarà pronto, se desidero una consistenza meno umida lascerò cuocere qualche minuto in più, cospargo di zucchero a velo e con una tazza di tè o un caffè dico addio alle uova di Pasqua, almeno fino al prossimo anno.

Golosi involtini pasquali in gelatina

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Un detto popolare recita ”Non c’e’ Pasqua senza uova”

Nel rispetto della tradizione, per una Pasqua all’insegna della convivialita’ e degli antichi sapori, vi propongo un facile e fresco antipasto ideale per il pranzo o per il picnic di Pasquetta che vede le uova come immancabili protagoniste del menu’ in una festa di colori e sapori.

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Ingredienti per 8 persone:

 

8 fette di prosciutto cotto tagliato spesso

6 uova sode

100 gr. di tonno sott’olio

1 cucchiaio di capperi

2 cucchiai di mayonnaise

1 cucchiaio di peperoni sott’aceto tagliati a striscioline

1 dado per gelatina

2,5 dl. di vino bianco

2,5 dl. di acqua

cucchiaio di aceto bianco

sale q.b.

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Tritare quattro uova sode con i capperi, il tonno, la mayonnaise;

farcire le fette di prosciutto, arrotolare ad involtino e sistemare in una pirofila preferibilmente in vetro. Nel frattempo preparare la gelatina: portare ad ebollizione l’acqua, far sciogliere il dado, mescolare, aggiungere il vino bianco e il cucchiaio di aceto, mescolare nuovamente e versare sugli involtini di prosciutto. Guarnire con le striscioline di peperone e le rimanenti uova tagliate a piacere. Lasciar raffreddare in frigo per almeno 3 ore.

Buona Pasqua a tutti i lettori.

Paperita Patty

Tortino allo zafferano. Anche con gli avanzi di riso

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E’ una torta salata che potrete proporre come primo piatto, una preparazione semplice, cremosa, dal gusto delicato che deliziera’ il palato di tutti i commensali.

Ideale anche per utilizzare del riso avanzato da condire a piacere.

Ingredienti

300gr. di riso Carnaroli
1 uovo intero
1 bustina di zafferano
100gr. di pancetta affumicata a cubetti o prosciutto cotto
200gr. di ricotta morbida
50gr. di parmigiano grattugiato
Sale, pepe, burro, latte qb.

Cuocere al dente il riso in acqua salata, scolare e lasciar raffreddare. Dorare in padella la pancetta a cubetti, asciugare su carta assorbente. In una terrina mescolare il riso con l’uovo intero, lo zafferano, la ricotta, la pancetta, metà parmigiano, il sale ed il pepe. Aggiungere poco latte per rendere la preparazione più morbida.
Ungere una teglia da forno con burro fuso, cospargere con pangrattato, versare il riso, coprire con il parmigiano rimasto e fiocchetti di burro. Infornare a 200 gradi per 10 minuti e per altri 5 minuti con funzione grill. Servire caldo.

Paperita Patty

“San Giors”, con torrefazione e pasticceria nasce un centro del gusto dalle radici ultracentenarie

Di Maurizio Tropeano

“Tra spazi vuoti e spazi pieni io, come architetto, prediligo i secondi, soprattutto se mi permettono di evitare l’abbandono di locali storici e di recuperare, rinnovandole, tradizioni secolari come la torrefazione o la gastronomia”. Simona Vlaic, che dal 2017 ha preso in mano l’albergo ristorante San Giors, racconta così il percorso che dalla metà di maggio porterà alla riapertura del Caffè Roma Torrefazione e anche ad ereditare l’arte pasticciera di Gino e Marina Viziale e del loro laboratorio artigianale.

E così i grandi locali alla confluenza tra Porta Palazzo e Borgo Dora, in quel tratto di corso Giulio Cesare che si può considerare la porta di accesso al centro di Torino diventeranno un polo enogastronomico di eccellenza.

“Siamo, e vorremmo essere ancor di più un punto di riferimento per questo territorio, e potremo farlo perché siamo riusciti a cogliere le opportunità legate a scelte personali che porteranno alla cessazione dell’attività”. O anche alla scelta di Carla Clemente, la proprietaria del bar, di condividere il progetto di rilancio della torrefazione. “Il San Giors è nato 210 anni fa e con il bar condivide una storia di 154 anni”.
Un legame che riprenderà a metà maggio nel segno del “sanguis” e della “tradizione piemontese che nasce dalla nostra cucina e dalle idee dello chef Giulio Carlo Ferrero”. Dunque, panini con il vitello tonnato o acciughe al verde o alla finanziera. Ma anche quelli classici. “Il San Giors dal 2013 è nell’elenco dei locali storici d’Italia e vogliamo trasferire la nostra esperienza di tradizione e qualità nella vita di tutti i giorni di un bar che vogliamo legato a questo territorio. Sarà un bar pop, insomma, dove la torinesità incontra le diversità e le ricchezze di un borgo che è sempre stato multietnico”, spiega ancora Vlaic.
E dai primi di maggio Gino e Marina Viziale, affiancheranno la squadra del San Giors che ha rilevato il loro laboratorio. “Andiamo in pensione – raccontano mentre Marina sta finendo di preparare i dolci della tradizione pasquale e Gino di riordinare – ma siamo contenti di poter trasmettere tutta la nostra esperienza nel mondo della pasticceria perché permetterà di portare avanti una tradizione familiare nata nel 1993”. Il laboratorio si affaccia sul cortile interno dell’isolato, lo stesso dove insiste il dehors del ristorante. Ancora l’architetta: “Andiamo a lezione con l’obiettivo di diventare autosufficienti nella produzione di pane, grissini, e piccola pasticceria.

L’autoproduzione ci permette di essere più sostenibili da un punto di vista economico e anche di allargare l’attività di catering”. Dopo il primo maggio si parte e “chissà – conclude la signora Marina – che da questa nostra collaborazione non nasca il dolce del San Giors”.
Questo, però, è il futuro. Intanto da alcune settimane sui tavoli del San Giors è arrivato il menù di primavera che, per la prima volta, sarà accompagnato anche dalla carta degli oli extravergine d’oliva del Piemonte. Una scelta nata da una partnership con il consorzio di tutela che dovrebbe permettere di far conoscere le caratteristiche uniche dell’Evo subalpino ad un numero sempre maggiore di consumatori.

A tutto Barolo, weekend Go Wine dedicato al grande rosso piemontese

MONFORTE D’ALBA – Palazzo Martinengo – Moda Venue, Via Cavour, 10
Sabato 12 e domenica 13 APRILE 2025
Un intero weekend di degustazione firmato
Go Wine dedicato al grande rosso piemontese!
📍 Sala Grifoni, Palazzo Martinengo
(Moda Venue, Monforte d’Alba) sabato 12 e domenica 13 aprile
Banco d’assaggio dalle 11 alle 18
articolato su 2 turni
(dalle 11 alle 14.30 e dalle 14:30 alle 18)
 
Giunto alla XVI edizione, I Grandi Terroir del Barolo è un weekend dedicato all’approfondimento sul campo della nuova annata di uno dei più grandi vini del mondo – il Barolo – mediante banchi d’assaggio d’incontro con le cantine, esclusive masterclass e visite in cantina.
Sabato 12 aprile è in programma anche il Master sul Barolo.
 
🤩 L’ospite speciale dell’evento: Consorzio Tutela Vini Valtellina che sarà presente all’evento per raccontare terroir e vini, con uno speciale focus, nel corso delle Masterclass e nello spazio allestito nel banco d’assaggio di Palazzo Martinengo (nelle ultime tre edizioni abbiamo avuto il piacere di ospitare il Consorzio Chianti Classico, il Consorzio Vini Alto Adige e il Consorzio Vini Etna).
 
👫 Ecco l’elenco delle cantine protagoniste in presenza diretta da diversi comuni del disciplinare con l’elenco dei i loro Barolo in degustazione nelle varie M.G.A.
ABBONA ANNA MARIA – Farigliano
Barolo Bricco San Pietro 2021
Barolo Bricco San Pietro 2020
Barolo Bricco San Pietro 2019
 
BOASSO – Serralunga d’Alba
Barolo del Comune di Serralunga d’Alba 2021
Barolo Lazzarito 2021
 
BOLMIDA SILVANO – Monforte d’Alba
Barolo Bussia 2021
Barolo Bussia Vigna dei Fantini 2021
Barolo Le Coste di Monforte 2021
 
BRICCO MAIOLICA – Diano d’Alba
Barolo del Comune di Diano d’Alba Contadin 2021
Barolo del Comune di Diano d’Alba Riserva 2019
 
CASCINA CHICCO – Canale
Barolo Rocche di Castelletto 2021
Barolo Riserva Ginestra 2018
 
DOSIO VIGNETI – La Morra
Barolo del Comune di La Morra 2021
Barolo Fossati 2020
Barolo Serradenari 2020
 
FORTEMASSO – Monforte d’Alba
Barolo del Comune di Monforte 2021
Barolo Castelletto 2020
 
L’ASTEMIA – Barolo
Barolo Cannubi 2020
Barolo Terlo 2020
 
MANZONE PAOLO – Serralunga d’Alba
Barolo del Comune di Serralunga d’Alba 2021
Barolo Meriame 2021
Barolo Riserva 2019
 
MARCHESI DI BAROLO – Barolo
Barolo del Comune di Barolo 2020
Barolo Cannubi 2020
Barolo Sarmassa 2020
 
MONCHIERO F.LLI – Castiglione Falletto
Barolo del Comune di La Morra 2021
Barolo Rocche di Castiglione 2021
Barolo Riserva Pernanno 2019
 
DIEGO MORRA – Verduno
Barolo del Comune di Verduno 2021
Barolo Monvigliero 2021
Barolo Zinzasco 2020
 
PIAZZO COMM. ARMANDO – Alba
Barolo Valente 2021
Barolo Sottocastello di Novello 2020
Barolo Riserva Sottocastello di Novello 2016
 
PODERI LUIGI EINAUDI – Dogliani
Barolo Ludo 2021
Barolo Monvigliero 2020
Barolo Bussia 2019
 
PORRO GUIDO – Serralunga d’Alba
Barolo Santa Caterina 2021
Barolo Lazzairasco 2021
 
REVA – Monforte d’Alba
Barolo 2021
Barolo Cannubi 2021
Barolo del Comune di Serralunga 2019
 
SAN BIAGIO – La Morra
Barolo Galina 2019
Barolo San Rocco 2019
Barolo Riserva Bricco di San Biagio 2019
 
AGR. SORDO GIOVANNI – Castiglione Falletto
Barolo Ravera 2021
Barolo Parussi 2020
Barolo Perno 2020
 
👨‍🏫 DEGUSTAZIONI GUIDATE
Durante le due giornate sono previste alcune degustazioni guidate condotte il dal giornalista Gianni Fabrizio (curatore della guida ai Vini d’Italia del Gambero Rosso)
 
🚌 MASTER SUL BAROLO
Sabato 12 aprile il Master sul Barolo:
un’intera giornata in cui si è potuto approfondire sul campo la conoscenza di questo vino fra lezioni, percorsi nel territorio di produzione e degustazioni.
 
Il Consorzio di Tutela dei Vini di Valtellina ospite speciale dell’evento
 
Valtellina è stato ospite speciale dell’evento, grazie alla collaborazione con il Consorzio di Tutela dei Vini di Valtellina. Terroir e vini saranno così raccontati, con uno speciale focus sulle sue sottozone che caratterizzano un territorio unico.
Lo amano definire il “Nebbiolo delle Alpi”, rappresenta un territorio di grande cultura del vino, condivide con le Langhe la presenza del nebbiolo.
Il suo paesaggio è unico, con i tanti muretti a secco che si osservano percorrendo le Valle e che ne fanno il territorio viticolo terrazzato più esteso in Italia.
Come ama definire il Consorzio …”il vino in Valtellina è il risultato del dialogo continuo tra le Alpi, l’energia del sole, la brezza del Lago di Como e l’attività agricola tra i terrazzamenti”.
Due masterclass dedicate al confronto fra Barolo e Valtellina, mentre un banco d’assaggio presenterà una selezione di nebbioli dalla Valtellina di differenti cantine del territorio.
 
Presentati in anteprima i vini al banco d’assaggio che sarà allestito a fianco delle cantine del Barolo
Ca’ Bianche – Tirano
Valtellina Superiore La Tèna 2022
Sforzato di Valtellina Fasèt 2022
Casa Vinicola Pietro Nera – Chiuro
Valtellina Superiore Inferno Riserva 2018
Sforzato di Valtellina Il Gheppio 2019
Folini – Chiuro
Valtellina Superiore Valgella Riserva 2020
Vigneto Dos Bel
Involt “Agnelot” – Tresenda di Teglio
Alpi Retiche Igt Carline 2015
La Grazia – Tirano
Valtellina Superiore Goccia 2017
La Perla di Marco Triacca – Tresenda di Teglio
Sforzato di Valtellina Quattro Soli 2017
La Spia – Andevenno
Alpi Retiche Igt Bianco 2023
Le Strie – Ponte in Valtellina
Rosso di Valtellina 2023
Valtellina Superiore 2011
Marcel Zanolari – Bianzone
Rosso di Valtellina L’Essenziale 2022
Valtellina Superiore 2018
Nino Negri – Chiuro
Alpi Retiche Igt Bianco 2023 (da uve Nebbiolo)
Valtellina Superiore Grumello Sassorosso 2020
Valtellina Superiore Riserva Nebbiolo 2018
Sforzato di Valtellina Sfursat Carlo Negri 2021
Rainoldi Aldo – Chiuro
Valtellina Superiore Sassella 2022
Sforzato di Valtellina Sfursat Fruttaio Ca’ Rizzieri 2021
Tenuta Scerscé – Tirano
Rosso di Valtellina Nettare 2023
Valtellina Superiore Sassella Petrato 2021
Sforzato di Valtellina Infinito 2020
Triacca – Villa di Tirano
Valtellina Superiore Prestigio 2020
Il Nebbiolo della Valtellina, localmente noto come Chiavennasca, è un vitigno autoctono coltivato nelle terrazze vitate della provincia di Sondrio, in Lombardia. Questo vitigno si distingue per la sua capacità di adattarsi ai terreni montuosi e al microclima alpino della Valtellina, producendo vini di notevole finezza e longevità.
Caratteristiche del Nebbiolo Valtellinese
• Adattamento al territorio: Il Nebbiolo prospera nei suoli magri e rocciosi delle terrazze valtellinesi, beneficiando di un’esposizione solare ottimale e di un microclima influenzato dalla vicinanza delle Alpi.
• Profilo organolettico: I vini ottenuti da questo vitigno presentano un colore rosso rubino che tende al granato con l’invecchiamento. Al naso emergono profumi di frutti rossi, fiori appassiti e spezie, mentre al palato si distinguono per eleganza, struttura e una piacevole tannicità.
Disciplinare di produzione del Valtellina Superiore DOCG
Il Valtellina Superiore DOCG è una delle denominazioni più prestigiose per i vini prodotti con Nebbiolo in Valtellina. Il disciplinare di produzione stabilisce:
• Composizione ampelografica: Minimo 90% di Nebbiolo (Chiavennasca); possono concorrere altri vitigni a bacca rossa non aromatici idonei alla coltivazione nella Regione Lombardia fino a un massimo del 10%.
• Zona di produzione: Comprende diversi comuni della provincia di Sondrio, tra cui Sondrio, Berbenno, Buglio in Monte, Castione Andevenno, Chiuro, Montagna in Valtellina, Poggiridenti, Ponte in Valtellina, Teglio e Tresivio.
• Resa massima: La produzione massima consentita è di 8 tonnellate per ettaro, con una resa in vino non superiore al 70%.
• Invecchiamento: Il vino deve essere sottoposto a un periodo di invecchiamento minimo di 24 mesi, di cui almeno 12 in botti di legno. Per la menzione “Riserva”, l’invecchiamento minimo è di 36 mesi.
• Caratteristiche organolettiche: Il Valtellina Superiore DOCG presenta un colore rosso rubino tendente al granato con l’invecchiamento, profumo caratteristico ed etereo con sentori di frutti rossi e spezie, sapore asciutto, armonico, vellutato, con fondo gradevolmente amarognolo.
Ecco i vini che mi hanno particolarmente colpito:

VALTELLINA

Nino Negri – Chiuro
Alpi Retiche Igt Bianco 2023 (da uve Nebbiolo)
Valtellina Superiore Riserva Nebbiolo 2018
Sforzato di Valtellina Sfursat Carlo Negri 2021
Le Strie – Ponte in Valtellina
Valtellina Superiore 2011
Ca’ Bianche – Tirano
Sforzato di Valtellina Fasèt 2022
Rainoldi Aldo – Chiuro
Sforzato di Valtellina Sfursat Fruttaio Ca’ Rizzieri 2021
Nera – Chiuro
Valtellina Superiore Inferno Riserva 2018
Marcel Zanolari – Bianzone
Rosso di Valtellina L’Essenziale 2022
Valtellina Superiore 2018
Mamete Prevostini – Mese
Sommarovina Sassella 2022
Vigna Sassina Grumello 2020
Folini – Chiuro
Valtellina Superiore Valgella Riserva 2020
Vigneto Dos Bel

BAROLO

MONCHIERO F.LLI – Castiglione FallettoBarolo Rocche di Castiglione 2021
Barolo Riserva Pernanno 2019
REVA – Monforte d’AlbaBarolo Cannubi 2021
BOLMIDA SILVANO – Monforte d’AlbaBarolo Bussia 2021
Barolo Le Coste di Monforte 2021
PORRO GUIDO – Serralunga d’Alba
Nebbiolo 2024
Barolo Santa Caterina 2021
Barolo Lazzairasco 2021
Barolo vigna Rionda 2021
DOSIO VIGNETI – La MorraBarolo Fossati 2020
Barolo Serradenari 2020
MARCHESI DI BAROLO – BaroloBarolo Cannubi 2020
Barolo Sarmassa 2020
CASCINA CHICCO – CanaleBarolo Riserva Ginestra 2018
ABBONA ANNA MARIA – FariglianoBarolo Bricco San Pietro 2021
Barolo Bricco San Pietro 2020
Barolo Bricco San Pietro 2019
BOASSO – Serralunga d’AlbaBarolo Lazzarito 2021
MANZONE PAOLO – Serralunga d’AlbaBarolo Meriame 2021
DIEGO MORRA – VerdunoBarolo Monvigliero 2021
PODERI LUIGI EINAUDI – DoglianiBarolo Bussia 2019
SAN BIAGIO – La MorraBarolo Riserva Bricco di San Biagio 2019
SORDO GIOVANNI – Castiglione FallettoBarolo Perno 2020
 
Alla prossima !
LUCA GANDIN

“La Grande Grigliata” al Mondo Verde

lunedì 21 aprile – ore 12.30

AL MONDO VERDE

Via Giuseppe Cavallo 34 -Venaria Reale (TO)

Il profumo della brace, le risate che si mescolano alla musica in sottofondo, l’atmosfera rilassata dello stare immersi nel verde…

Torna “La Grande Grigliata”, il format ideato da To Be Events che unisce buon cibo, natura e intrattenimento.

Per partecipare alla Grande Grigliata è necessario compilare il form al link:

https://shop.tobevents.it/event/lagrandegrigliata/

Chi ha compilato correttamente il form verrà ricontattato per la scelta del menù e per segnalare in quel momento eventuali allergie o intolleranze.

ATTENZIONE: la prenotazione è obbligatoria e i posti sono limitati.