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Un’edizione rinnovata di Stradegustando

Nel territorio di Marene il 4 maggio prossimo

 

Il 4 maggio prossimo si rinnoverà la passeggiata enogastronomica con tipicità locali, nota come “Stradegustando”, tipicità che vanno dalla carne bovina di razza piemontese al marenotto.

Stradegustando nasce nel 2015 per volontà della Pro Loco di Marene, allo scopo di valorizzare il patrimonio culturale del territorio piemontese attraverso lo sviluppo della cultura popolare costituita dell’agricoltura, dell’allevamento, dai prodotti e piatti tipici e dalla riscoperta del territorio rurale. Le sinergie necessarie per la sua realizzazione sono costituite da persone che vivono il territorio e che, in diversi ambiti, decidono di sperimentare le proprie capacità, le collaborazioni e le relazioni con le istituzioni, gli enti e le associazioni del territorio, che hanno dato vita ad una rete di rapporti che ha permesso in queste edizioni di formare un team sinergico.

Stradegustando è un percorso enogastronomico di circa 8 km. che si sviluppa attraverso i territori rurali che circondano Marene ed è costituito da sette tappe degustative dalla colazione al dolce. Buona parte delle tappe sono ubicate in un contesto rurale di tipica cascina piemontese con la stalla, la casa padronale, il fienile e il cortile, l’aia piemontese.

Stradegustando presenta anche un aspetto green perché, oltre a svolgersi in un territorio rurale, prevede posti a sedere per degustare al meglio le pietanze, e il servizio è composto da posate in acciaio e piatti di ceramica, favorendo la riduzione di inquinamento e di rifiuti. Attenta allo spreco, preserva la natura. Questa edizione è caratterizzata dalla presenza di Ricicletta, un’ecocompattrice per il recupero del pet; si tratta di un progetto italiano piemontese di una macchina dotata di pressa azionata tramite pedali che compattano le bottiglie, ideata per momenti ludico- promozionali per avvicinare i cittadini alla raccolta selettiva della plastica.

Il ritrovo per i partecipanti di Stradegustando è in piazza Carignano a Marene. Alle 9, alla presenza delle autorità, vi sarà il taglio del nastro e l’avvio della IX edizione di Stradegustando, dalle 9.30 alle 13 la partenza da piazza Carignano e dalle 9.35 alle 20 lo svolgimento della manifestazione.

“Manifestazioni come Stradegustando – ha spiegato l’assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Caccia e Pesca, Parchi della Regione Piemonte, Paolo Bongioanni – vanno nella stessa direzione del brand ‘Eccellenza Piemonte-Piemonte is’ che abbiamo presentato a Vinitaly e che accompagnerà le produzioni di qualità dell’agroalimentare piemontese. I prodotti che verranno serviti sono infatti tutti espressione del territorio di Marene e di qualità garantita. È importante che “Stradegustando” possa ottenere il riconoscimento come manifestazione di interesse regionale. Per la prima volta dopo 25 anni torneremo a finanziare le fiere legate alle produzioni tipiche del territorio, con le opportunità di sviluppo che ne possono derivare”.

 

Mara Martellotta

Molto più di una insalata di patate

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Un secondo fresco e sempre adatto

 Una preparazione semplice e sfiziosa che potete personalizzare secondo i vostri gusti per un piatto sempre diverso.
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Ingredienti:
3 grosse patate
1 scatoletta di tonno sott’olio
4 cucchiai di maionese
1 limone
1 pizzico di curcuma (facoltativo)
1 fetta spessa di prosciutto di Praga
Sale, pepe, prezzemolo o basilico
***
Pelare le patate, tagliarle a bastoncini e cuocerle a vapore.
Frullare il tonno, mescolare alla maionese, aggiungere il succo del limone, il sale, il pepe, e la curcuma. Tagliare a listarelle il prosciutto privato dell’eventuale grasso, unirlo alle patate, aggiungere la salsa tonnata ed il prezzemolo. Mescolare con cura. Servire freddo guarnito con fette di limone.

Paperita Patty

Derthona 2.0

Derthona 2.0 è l’evento imperdibile per tutti gli appassionati di vino e per i professionisti del settore!
Un weekend dedicato interamente al Derthona Timorasso, il grande bianco dei Colli Tortonesi,
con la possibilità di degustare le nuove annate direttamente dai produttori.
Derthona Due.Zero
Museo Orsi, Via Emilia, 446, Tortona (AL)
Sabato 29 marzo, ore 10:00 – 18:00
Domenica 30 marzo, ore 10:00 – 18:00
Lunedì 31 marzo, ore 11:00 – 16:00
 
Masterclass Domenica 30 Marzo alle 16.00
Il vitigno Timorasso e il vino Derthona
 
Alcune note tecniche :
Il Timorasso è un vitigno autoctono a bacca bianca originario dei Colli Tortonesi, nel Piemonte sud-orientale. Il vino prodotto da queste uve è stato tradizionalmente conosciuto come “Colli Tortonesi Timorasso DOC”. Recentemente, per rafforzare il legame con il territorio, è stata introdotta la sottozona “Derthona”, l’antico nome di Tortona, che identifica i vini ottenuti da uve Timorasso coltivate in questa area specifica .
Il disciplinare di produzione per il “Colli Tortonesi Timorasso DOC” stabilisce che il vino deve essere composto da almeno il 95% di uve Timorasso, con la possibilità di utilizzare fino al 5% di altri vitigni a bacca bianca non aromatici idonei alla coltivazione nella regione Piemonte .
Per quanto riguarda la sottozona “Derthona“, il disciplinare prevede che il vino sia ottenuto esclusivamente da uve Timorasso prodotte nella zona delimitata. Inoltre, è obbligatoria l’indicazione dell’annata di produzione delle uve sull’etichetta .
Queste normative mirano a garantire la qualità e l’autenticità dei vini prodotti, sottolineando il forte legame tra il vitigno Timorasso e il territorio dei Colli Tortonesi.
Ecco i vini che mi hanno particolarmente colpito:

Vigneti Giacomo Boveri

Derthona Lacrime del bricco 2020 , 2018 , 2016
Vigne del 2006 a Montegioco (AL) , metri 300, versante sud ovest, terreno marna bianca, tappo vite.
Pressatura soffice, sulle fecce nobili per 18 mesi con batonnage settimanale .
Progressione fantastica di complessità, sapidità e armonicità mantenuta nel tempo.
Grazie Giacomo per la bella chiacchierata.

Ricci

Derthona 2022 vino biologico
(no filtro no chiarifica) blend di vigne tra i 5/25 anni ,versante sud ovest , media di mt 370 ,
San Leto marna Tortoniana bianca e azzurra , Sarezzano argilla rossa con componenti calcare e terreno sciolto
10 giorni sulle bucce, vinificato in acciaio, no filtrazione e poi 32 mesi sulle fecce nobili
Derthona San Leto Riserva 2020
(no filtro no chiarifica) blend di vigne del 1986 (50%) e del 1992 (50%) mt320, marna Tortoniana bianca e azzurra ,versante sud,
10 giorni sulle bucce poi tra i 12 e i 18 mesi in botti Gamba d’acacia da 700 lavorate a vapore
Vino bianco Il giallo di Costa 2022
100% Timorasso
(no filtro no chiarifica) blend di vigne del 2000(50%) e del 2015 (50%) marna Tortoniana bianca e azzurra ,versante sud/est
Cinque giorni all’aperto nelle cassette, poi 90 giorni sulle bucce e raspo con un acino perfetto
Vino bianco Io cammino da solo 2020
100% Timorasso
Vigne del 1956 (10%)
Vinificato in anfore interrate da 1000 litri , con uve acino perfetto e maturazione perfetta .
Vino bianco C.C.C. ( blend 2013 e 2015 )
“come un cane in chiesa”
100% Timorasso
0 gg sulle bucce , 8 anni botte usate d’acacia Gamba Scolma da 700 lavorate a vapore .
Derthona San Leto 2015
(no filtro no chiarifica)
8 anni botte usate d’acacia Gamba da 700 lavorate a vapore
Grazie Daniele per la bella chiacchierata .

I Carpini

Timorasso Riserva 2020 2017 2011
Vigna Brigitte a Pozzol groppo di 15 anni, metri 370, terreno Marne marine bianche con presenza di fossili , versante sud e sud-est, poi 36 mesi sulle fecce nobili in acciaio, 24 mesi bottiglia .
Grazie Carlo per la bella chiacchierata.

La Colombera

Derthona 2023
Blend Vigne del 1998 a Sarezzano , Vho e Cascina Marchetti , tra 200/250 mt, terreno Tortoniano, con componenti di argilla e calcare , solo tre ore sulle bucce ,vinificato in acciaio.
Derthona Santacroce 2023
Vigna a Sarezzano in una cava di calce terreno bianco, vinificato per 6 mesi tonneaux (50%)e acciaio (50%)
Derthona Il Montino 2023
Vigna del 1997, vicino alla cantina, terreno argilloso e poi calcareo .
Grazie Silvia per la bella chiacchierata .

Boveri Luigi

Derthona Filari di Timorasso 2022 2021 2020
Vigne di 18 anni a Montesoro ,mt 300, terreno prettamente marnoso, calcareo e tufo povero (scheletro per il 30% ), versante sud.
Pressatura soffice, sulle fecce nobili per 12 mesi con batonnage settimanale .
Grazie Matteo e Luigi per la bella chiacchierata .

Claudio Mariotto

Derthona Bricco San Michele 2023
Vigna di 10 anni a Sarizzola (AL), mt 200 versante sud-est, terreno argilloso con componenti calcare e marna Bianca, 15 giorni sulle bucce ,vinificato in acciaio .
Pressatura soffice, sulle fecce nobili per 12 mesi con batonnage settimanale .
Derthona Cavallina 2021 2020
Vigne del 2005, metri 300 , terreno di Marne bianche ,versante sud-est, 10 giorni sulle bucce ,vinificato in acciaio.
Derthona Picasso 2021 e 2007 Magnum
Vigna del 1999, metri 350 ,terreno bianco e forti componenti di Marne di Sant’Agata,
Pressatura soffice 12 mesi sulle fecce nobili in vasche d’acciaio .
L’imbevibile 2020 vino soprannaturale
1 mese sulle bucce poi 12 mesi di cemento
Vino macerato long time
Grazie Claudio per la bella chiacchierata .

Francesco Iandolo

Derthona 2022 2021 2020
Vigne a Brignano Frascata, località Cà dell’Aglio Vigna del 2017, metri 380 ,terreno prettamente argilloso, calcareo . solo tre ore sulle bucce .
Pressatura soffice, sulle fecce nobili per 10 mesi con batonnage settimanale .Temperatura tra 7-10 gradi .
Grazie Francesco per la bella chiacchierata .

Davico Stefano

Derthona Regina 2023
Vigne di di 30 anni a Monleale e Monte Marzino ,metri 400, versante ovest terreno Marna sciolta, 48 ore sulle bucce ,vinificato in acciaio , tappo a vite.
Grazie Pierluigi per la bella chiacchierata .

Ezio Poggio

Metodo classico millesimato 2020
dosaggio zero ,36 mesi sui lieviti, sboccatura maggio 2024
Timorasso Archetipo 2021 2019 Magnum
Terre di Libarna , vigna di montagna del 2003 e 2005, mt 400/600 ,versante sud sud-ovest terreno composto prettamente da sassi, calcare e argilla .
Sulle bucce per 10 ore, Pressatura soffice, sulle fecce nobili per 12 mesi con batonnage settimanale .Temperatura 10 gradi .
Grazie Ezio per la bella chiacchierata .

Borgogno

Derthona 2023
Vigna di 15 anni, versante sud-est, metri 250, Terreno principalmente sabbioso limoso, fermentazione spontanea in cemento a circa 17°C di temperatura per 25 giorni
Affinamento sulle fecce fini per 10 mesi
Derthona Scaldapulce 2021
Vigna Monleale di 15 anni, versante est , mt 300 è una selezione. Terreno principalmente calcareo limoso .fermentazione spontanea in cemento a circa 17°C di temperatura per 25 giorni. Affinamento sulle fecce fini per 18 mesi
Grazie Maria Giovanna per la bella chiacchierata

Oltretorrente

Derthona 2023 2016
Vigne a Paderna (AL) parte di circa 30 anni e 10 anni, Esposizione sud e nord, metri 300, terreno Tortoniano Bianco con marna medio compatta e limo.
Pressatura soffice ad uva intera poi affinamento per 10 mesi fecce fini in vasche di cemento.
Grazie Chiara per la bella chiacchierata .

Cascina Montagnola

Timorasso Morasso 2017 2013 2015
Vigna presso Montagnola del 2003 a Viguzzolo (AL) 3 ettari , versante sud sud-ovest , mt 150, terreno argilloso con un substrato marnoso-argilloso , zero giorni sulle bucce , pressatura soffice, sulle fecce nobili per 12 mesi con batonnage settimanale . Temperatura circa 10 gradi .
Grazie Valentina per la bella chiacchierata .
Alla prossima !
LUCA GANDIN

Tonno di coniglio, tradizione monferrina

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Una ricetta della cultura contadina, tipica del Monferrato.

Una ricetta antica dal sapore delicato ed aromatico riproposta oggi anche nei ristoranti piu’ raffinati. Si chiama cosi’ perche’ la carne del coniglio, dopo la cottura, sara’ conservata sotto’olio a macerare con aglio ed aromi e diventera’ tenera e saporita proprio come… il tonno.

 

Ingredienti

 

1 kg. di coniglio intero

1 carota

1 cipolla

1 costa di sedano

6 spicchi di aglio

2 chiodi di garofano

2 bacche di ginepro

1 mazzetto di salvia

4 foglie di alloro

1 rametto di rosmarino

1ciuffo di prezzemolo

Olio evo

Sale, pepe q.b.

 

Lavare bene il coniglio in acqua e aceto. Tagliare a pezzi la carota, il sedano e la cipolla, metterli in una pentola con due litri di acqua, unire tutti gli aromi (tranne la salvia e  l’aglio), il pepe, il sale, portare a bollore, aggiungere il coniglio e cuocere per circa 90 minuti. A cottura ultimata, lasciar raffreddare e spolpare la carne a pezzi non troppo piccoli. Pelare gli spicchi di aglio, lavare e asciugare la salvia. Prendere un contenitore, preferibilmente in vetro, versare dell’olio sul fondo, fare uno strato di coniglio con foglie di salvia e aglio, aggiungere altro olio e proseguire con gli strati sino ad esaurimento degli ingredienti, coprire il tutto con altro olio. Lasciare riposare in frigo per almeno 48 ore. Servire a temperatura ambiente decorando a piacere.

Paperita Patty        

Benvenuto Arneis

L’Enoteca Regionale del Roero ha promosso un evento nella domenica che segna l’inizio della primavera.
Un appuntamento per aprire una nuova stagione di enoturismo e di accoglienza.
Tema della giornata il Roero Arneis, grande vino bianco del territorio, e fiore all’occhiello per molti viticoltori.
Nei locali dell’Enoteca Regionale, in via Roma 57, a Canale ( CN) con orario 11:00-18:00 e’stato allestito un banco d’assaggio con una selezione al calice di oltre 40 etichette della nuova annata 2024 del Roero Arneis.
Ecco un primo elenco delle cantine che aderiscono all’evento
 
Angelo Negro – Monteu Roero
Battaglino Fabrizio – Vezza d’Alba
Cascina Chicco – Canale
Casetta F.lli – Vezza d’Alba
Cascina Cà Rossa – Canale
Cascina del Pozzo – Castellinaldo
Cascina Goregn – Castagnito
Cascina Lanzarotti – Monteu Roero
Cascina Torniero – Castellinaldo
Ceste Vini – Govone
Correggia – Canale
Costa Catterina – Castagnito
Mario Costa – Canale
Teo Costa – Castellinaldo
Deltetto – Canale
Demarie – Vezza d’Alba
Destefanis – Canale
Filippo Gallino – Canale
Francone – Neive
Generaj – Montà
Malabaila – Canale
Massucco F.lli – Castagnito
Nizza Silvano – Santo Stefano Roero
Pelassa – Montà
Poderi Moretti – Monteu Roero
Marco Porello – Canale
Produttori di Govone – Govone
Enrico Serafino – Canale
Tenuta Carretta – Piobesi d’Alba
Tibaldi – Pocapaglia
Alcune note tecniche :
Il vitigno Arneis è utilizzato nella produzione di vini (DOCG) come il Roero Arneis e nella (DOC) Langhe Arneis. Entrambe le denominazioni hanno specifici disciplinari di produzione che regolamentano la coltivazione delle uve e la vinificazione.
Roero Arneis DOCG
Il disciplinare di produzione del Roero DOCG prevede le seguenti caratteristiche per il vino Roero Arneis:
• Vitigno principale: Arneis minimo 95%; possono concorrere altri vitigni a bacca bianca non aromatici idonei alla coltivazione nella Regione Piemonte fino a un massimo del 5%.
• Zona di produzione: comprende numerosi comuni in provincia di Cuneo, tra cui Canale, Corneliano d’Alba, Piobesi d’Alba, Vezza d’Alba e altri.
• Resa massima per ettaro: 100 quintali.
• Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00% vol.
• Caratteristiche organolettiche:
• Colore: giallo paglierino più o meno intenso.
• Odore: caratteristico, fine, intenso.
• Sapore: secco, fresco, delicato.
 
Resa massima uva/vino: La resa non deve superare il 70%, con una produzione massima di 70 hl per ettaro. Se la resa supera il 75%, l’intero prodotto perde il diritto alla denominazione.
È prevista anche la tipologia Roero Arneis Spumante, con una spuma fine e persistente e un titolo alcolometrico minimo di 11,50% vol.
Langhe Arneis DOC
Il disciplinare della denominazione Langhe DOC prevede per la tipologia Langhe Arneis le seguenti caratteristiche:
• Vitigno principale: Arneis per almeno l’85%; possono concorrere altri vitigni a bacca bianca non aromatici idonei alla coltivazione nella Regione Piemonte fino a un massimo del 15%.
• Resa massima per ettaro: 110 quintali.
• Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10,50% vol.
• Caratteristiche organolettiche:
• Colore: giallo paglierino.
• Odore: caratteristico, fine, intenso con eventuali sentori di legno.
• Sapore: asciutto, fresco, delicato, talvolta vivace.
Resa massima uva/vino: La resa non deve superare il 70%, con una produzione massima di 77 hl per ettaro. Se la resa supera il 75%, l’eccedenza non ha diritto alla DOC; oltre tale limite, l’intero prodotto perde la denominazione.
Esiste anche la versione Langhe Arneis Passito, che prevede un periodo di invecchiamento di almeno 10 mesi a partire dal 1° novembre dell’anno di raccolta delle uve. L’immissione al consumo è consentita dal 1° settembre dell’anno successivo alla raccolta. Infine deve avere un titolo alcolometrico minimo di 15,50% vol., di cui almeno 11,00% svolti.
Per ulteriori dettagli, consultate il sito
Consorzio tutela del Roero
Alcune caratteristiche di degustazione
L’Arneis si presenta con un colore giallo paglierino tenue, arricchito da riflessi verdolini che ne sottolineano la freschezza. Al naso si distingue per un bouquet delicato e raffinato, note di fiori bianchi come biancospino e camomilla, con sentori di frutta a polpa bianca come pera e mela, accenni di mandorla fresca e una leggera vena minerale.
Al palato offre un profilo secco e armonico, la freschezza vivace e la sapidità marcata con persistenza fine e piacevole con note di mandorla e una delicata mineralità.
Ecco i vini che mi sono particolarmente piaciuti:
Roero Arneis Serra Lupini 2024 – Angelo Negro, Monteu Roero
Roero Arneis 2024 – Barbero Giacomo, Canale
Roero Arneis Merica 2024 – Cascina Cà Rossa, Canale
Roero Arneis 2024 – Cascina Lanzarotti, Monteu Roero
Roero Arneis Cornarea 2024 – Cornarea, Canale
Roero Arneis 2024 – Correggia, Canale
Roero Arneis Arsivel 2024 – Costa Catterina, Castagnito
Roero Arneis Daivej 2024 – Deltetto, Canale
Roero Arneis San Michele 2024 – Deltetto, Canale
Roero Arneis 2024 – Ferrero Michele, Canale
Roero Arneis 2024 – Filippo Gallino, Canale
Roero Arneis Magia 2024 – Francone, Neive
Roero Arneis Bric Varomaldo 2024 – Generaj, Montà
Roero Arneis Pradvaj 2024 – Malabaila, Canale
Roero Arneis 2024 – Morra Stefanino, Castellinaldo
Roero Arneis Jemej 2024 – Nizza Silvano, Santo Stefano Roero
Roero Arneis Pace 2024 – Pace, Canale
Roero Arneis San Vito 2024 – Pelassa, Montà
Roero Arneis Camestrì 2024 – Marco Porello, Canale
Roero Arneis Poggio di Caro 2024 – Enrico Serafino, Canale
Roero Arneis Cayega 2024 – Tenuta Carretta, Piobesi d’Alba
Terre Alfieri Arneis Macadi 2024 – Carlin de Paolo, San Damiano d’Asti

Campioni della Longevità

I vini che seguiranno rappresentano senza ombra di dubbio la dimostrazione evidente e scientifica della longevità dell’ Arneis .
Tutte queste bottiglie hanno dimostrato con tappi diversi (sughero naturale, tappo a vite , diam ) di mantenere una freschezza e una vivacità nel tempo , virando su sentori terziari uniti a livelli di sapidità , complessità , note di mentolato e idrocarburi davvero esaltanti !
Roero Arneis 7 anni 2016 Angelo Negro
Monteu Roero
Mt 320, vigne 20 anni ,versante sud, terreno calcareo sabbioso con conchiglie fossili , 6mesi sui lieviti in acciaio poi min 7 anni bottiglia
Roero Arneis San Michele 2011 Deltetto Canale
Mt 300 , vigne del 1977 poi 2004 , terreno di marna marina azzurra a strati , sotto 1 mt c’è argilla e poi sabbia calcare e marna , zero sui lieviti, poi 6mesi 30% in Barrique usate e continui rimontaggi ogni 15 gg
Roero Arneis giuan da pas 2015 Pace Canale
Oggi Cru Mompellini
Mt 260/280 vigne 20/30 anni terreno sciolto
poca sabbia , argilla e marna bianca ,zero sulle bucce, poi 12 mesi sui lieviti in acciaio poi bottiglia
Roero Arneis San Vito 2013 Pelassa Daniele Monta’
Mt 330 vigne 30 anni ,terreno con sabbia rossa ghiaia con forti componenti ferrose e argilla 15%
12 gg a 16 gradi , 6 mesi sui lieviti in acciaio poi bottiglia
Alla prossima.
LUCA GANDIN

Vecchio Piemonte: pesche ripiene all’antica

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Un antico dessert estivo tipico del Piemonte, tutto da gustare. Una preparazione semplice e genuina realizzata con pesche dolci e mature, farcite da un goloso ripieno a base di cioccolato fondente e amaretti, un abbinamento davvero delizioso e irresistibile.

Ingredienti:

6 pesche mature a pasta bianca

80 gr. di amaretti

60 gr.di cioccolato fondente

2 tuorli

30 gr. di zucchero a velo

Poco burro

Lavare ed asciugare le pesche. Tagliarle a meta’ ed eliminare il nocciolo. Scavare un poco la polpa e metterla in una terrina. Preparare il ripieno mescolando la polpa delle pesche tritata con il cioccolato grattugiato e gli amaretti sbriciolati, unire parte dello zucchero a velo e i due tuorli. Disporre le mezze pesche in una pirofila da forno, precedentemente imburrata, riempirle con il ripieno di amaretti ed un fiocchetto di burro. Cuocere in forno a 190 gradi per circa 30 minuti. Servire a piacere tiepide o fredde cosparse di zucchero a velo.

Paperita Patty

Gelato Week 2025: Torino si trasforma nella Capitale del Gelato Artigianale

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Torino, città di storia, arte e cultura, si prepara ad accogliere la Gelato Week 2025, un evento che trasformerà il capoluogo piemontese nella capitale del gelato artigianale.

Dal 25 al 30 marzo, le migliori gelaterie della città apriranno le loro porte per offrire un’esperienza gustativa unica, un viaggio alla scoperta di sapori autentici e creazioni innovative.

Un Percorso tra i Sapori di Torino

La Gelato Week 2025 propone un format originale e coinvolgente: un percorso a tappe attraverso le gelaterie più rinomate di Torino, suddiviso in due itinerari tematici ispirati ai colori simbolo della città: il Giallo e il Blu. Ogni percorso include la visita a cinque gelaterie, accuratamente selezionate per la qualità dei loro prodotti e l’originalità delle loro proposte.

Come partecipare:

Per partecipare a questa dolce avventura, è sufficiente acquistare un biglietto, scegliendo tra due opzioni:

  • Biglietto Standard “Coppetta”: Permette di assaporare il gelato in formato mini in tutte le gelaterie del percorso scelto. L’opzione ideale per chi desidera provare più gusti e scoprire nuove combinazioni.

  • Biglietto Premium “Cono”: Offre porzioni più generose e vantaggi esclusivi, come sconti presso i partner dell’evento. Un’esperienza più completa per i veri appassionati del gelato.

I Percorsi del Gusto

Ogni percorso è stato studiato per offrire un’esperienza diversificata e rappresentativa del panorama gelatiero torinese.

  • Percorso Giallo:

    • @alberto_marchetti_gelaterie

    • @gelateria_miretti

    • @maradeiboschi

    • @papalele_gelatipasticcini

    • @ottimogelati

  • Percorso Blu:

    • @gelatidantan

    • @serraricardo23

    • @modo_gelato

    • @aria_gelateria

    • @viatrento_gelato

Un’Esperienza che Coinvolge Tutti i Sensi

La Gelato Week 2025 non è solo una degustazione di gelato, ma un’esperienza immersiva che coinvolge tutti i sensi.

Passeggiando per le vie di Torino, si potranno scoprire le storie e le passioni dei maestri gelatieri, assaporare le eccellenze del territorio e lasciarsi conquistare dalla creatività degli abbinamenti.

Un’occasione per:

  • Scoprire i segreti del gelato artigianale: La Gelato Week offre l’opportunità di conoscere da vicino i processi di produzione, gli ingredienti di qualità e le tecniche innovative che rendono unico il gelato artigianale.

  • Sostenere le eccellenze locali: Partecipare all’evento significa supportare le gelaterie artigianali, custodi di un’antica tradizione e promotrici del Made in Italy.

  • Vivere Torino in modo originale: La Gelato Week è un’occasione per esplorare la città da una prospettiva diversa, scoprendo angoli nascosti e assaporando la sua vivace atmosfera.

Non perdete l’occasione di partecipare alla Gelato Week 2025: un’esperienza indimenticabile per tutti gli amanti del gelato e della buona cucina.

CRISTINA TAVERNITI

Il lusso del gusto e dell’accoglienza… nella sua semplicità etica

Marcel Proust narrava : “Portai alle labbra un cucchiaino di tè, in cui avevo inzuppato un pezzetto di madeleine. Ma nel momento stesso che quel sorso misto a briciole di biscotto toccò il mio palato, trasalii, attento a quanto avveniva in me di straordinario..” Amabile interpretazione della delizia diviene il senso di queste parole…Un inno di delicata ammirazione che definisce il gusto come l’elevazione del piacere e di tutto ciò che esso può sussurrarci.… Mangiare è incorporare un territorio, è, che lo vogliate o no, un buon piatto, scoperta, brivido, stupore, sogno, prodigio, affinità, adorazione, qualità… e la capacità di saper scegliere nella delizia del panorama gastronomico… Se non fosse tutto questo, si chiamerebbe solo cibo. Pensateci bene: le ore più belle della nostra vita sono in gran parte collegate, con un legame più o meno tangibile, a un qualche ricordo della tavola e dell’ambiente che ha saputo ospitarla. Non si sa di nessuno che sia riuscito a sedurre con ciò che aveva offerto da mangiare, ma esiste un lungo elenco appartenente a coloro che hanno sedotto spiegando quello che si stava per mangiare. Tutto questo ci insegna quindi anche la morale del cibo, della sua qualità e del suo valore.

Quante le citazioni, nel corso dei secoli, legate al cibo e alla cultura del gusto.? innumerevoli. Da qui riusciamo a comprendere come sia variegato e importante il pensiero dedicato all’alimentazione, all’approccio con l’alimento. Ci si nutre molto spesso solo per sfamarsi, ma ci si dimentica di nutrirsi per salvaguardare innanzitutto il nostro corpo e la nostra mente, perché la cultura dell’essere passa anche da qui. Per cui cibo, salute e ambiente sono strettamente connessi. Un’alimentazione più sana e sostenibile ha effetti positivi sul nostro corpo, come del resto anche l’ambiente dove la si consuma. Non c’è niente di meglio che trascorrere dei momenti in compagnia di amici, colleghi di lavoro e perché no, persino da soli, in un ambiente spazioso e funzionale, confortevole e perfettamente idoneo alle nostre esigenze.

Ci sono milioni di italiani e di stranieri, più o meno frenetici, che escono per andare a pranzo o per sorseggiare un aperitivo di fine giornata. Trasportati dalla curiosità di conoscere e sperimentare necessitano di un luogo dove poter entrare senza dover troppo pensare di aver fatto la scelta giusta su quel luogo di ristorazione, quello che dovrebbe divenire il miglior posto per loro. Un pubblico che si identifica in svariate fasce: dalla mamma che esce con il suo bambino a passeggio, agli studenti che cercano un posto dinamico per rifocillarsi ma anche per conversare e studiare con i propri amici, al funzionario di banca, alla commessa, all’imprenditore, al professionista stacanovista che brama una location dove mangiare velocemente senza spendere troppo, nel piacere però di un sano relax che possa offrigli ciò di cui davvero necessita il suo stomaco e il suo spirito.

Fra tutti questi personaggi, si lega un comune denominatore : agio e qualità. Cresce in loro l’attenzione verso gli ingredienti e al valore delle materie prime. Diviene quindi una chiave di lettura il poter contare su menù specifici per intolleranze e allergie e per il semplice desiderio di soddisfare tutti i tipi di gusti o quasi. Nasce per questo, nel cuore di Torino, il C’ENTRO FOOD GARDEN (via Arcivescovado 2 – 011.4174684 – info@italiantastesrl.com). Un’oasi di piacere, gusto, qualità e comunicazione. Non lo si può proprio definire un semplice luogo di ristorazione, o meglio, la semplicità in questo caso prende il suo punteggio di forza per la sua unicità a 360°. Potremmo denominarla forse come “la belle maison du monde”, dove ognuno di noi, straniero e non, può davvero navigare nell’appagamento e nella delizia del proprio piacere Colazione, pranzo, caffè e aperitivo divengono le soluzioni vincenti per grandi e piccini.

C’entro Food Garden è sicuramente un punto di ristoro innovativo, studiato accuratamente per le esigenze di un pubblico dinamico e spiritoso, un punto di ritrovo molto arioso , versatile e funzionale, studiato con elementi strutturali e di arredo all’avanguardia, con sedute comode e tavoli capaci di ospitare da un tête à tête a un momento conviviale, una casa ariosa e accattivante nella quale sostare senza noia, una serra artificiale che accarezza lo spirito di chi ne rimane attratto al primo impatto. Le sale da pranzo sono open space, ventilate e senza odore. Sono l’ambiente ideale per condividere il pasto con la famiglia e gli amici, creando un’atmosfera accogliente, perfetta per stare in piena comodità. Il colore verde impera sulle pareti con le gradazioni e le sfumature della natura che donano a questa location grazia e rilassatezza, mentre le sedute comode in midollino sussurrano all’ambientazione un nonsochè di coloniale. L’impatto è comunque internazionale, capace davvero di ospitare e soddisfare un pubblico proveniente da ogni dove, offrendo ad esso, oltre che una location davvero confortevole, anche una posizione geografica ottimale, nel cuore di una città meravigliosa, adiacente ai punti di interesse più famosi e caratterizzanti. Progettato minuziosamente da esperti del settore della ristorazione, al C’ENTRO FOOD GARDEN nulla è lasciato al caso. Inoltre la struttura e il suo staff sono anche in grado di organizzare eventi personalizzati sul posto, capaci di rendere davvero ottimale e originale ogni tipo di occasione conviviale, senza dimenticare la possibilità di gestire catering esterni, take away e delivery.

E’ una ambientazione questa destinata alla coltivazione del gusto e alla conservazione del suo piacere naturale, perché crea, mantiene e raccoglie la qualità dei suoi prodotti assolutamente sostenibili, selezionati per linee guida nutrizionali, offrendo oltretutto un rapporto di qualità/prezzo eccellente. Un vero tesoro di qualità e virtù. E’ praticamente finita l’era del “mangio ciò che voglio”, perché una cattiva alimentazione è pericolosa quanto il fumo, sebbene non ci sia la stessa consapevolezza nell’assumere abitudini alimentari sbagliate. Proprio per questo motivo lo staff di C’ENTRO FOOD GARDEN, ha affinato menù molto centrati sull’argomento, che vanno seguendo la stagionalità degli ingredienti, frutto di un’accurata ricerca sul territorio. La cosa assolutamente unica è che il servizio offre un panorama davvero eclettico di varietà gastronomiche, con il supporto di un team giovane e dinamico che al momento è in grado di improvvisare le tavolozze culinarie più disparate nel rispetto dei gusti di ognuno, esibendo il cibo a vista e disponendolo con autenticità e cura, supportato anche da tempi di breve attesa. I piatti più gettonati sono la verza, il cavolo nero, il cavolo rosso, il radicchio, le carote e i fagiolini in salsa di soia, i finocchi, gli spinaci , le cime di rapa alle mandorle tostate, la caponata siciliana, il ratatouille di verdura, la zucca ecc.. Per non parlare del salmone affumicato, il pollo grigliato in crosta di sesamo, le polpette al sugo, il pollo al curry e alle mandorle, il pollo con crema di zucca, il pollo ai peperoni… Torte salate (più di 20 gusti differenti) e torte dolci, un po’ come quelle che faceva la nonna, che certo non cucinava torte industriali ma si deliziava con uova fresche di galline allevate a terra e di limoni raccolti dall’albero in giardino. Frutta, verdura e i suoi centrifugati sono fatti al momento.

E poi ancora il flan di spinaci, di zucca, i formaggi, le uova sode, filetti di tonno , il riso basmati, il riso nero, venere e il riso integrale… Ed infine gli ingredienti fondamentali : qualità, cortesia e uno chef davvero eclettico sempre pronto a soddisfare personalmente il suo pubblico con passione e dedizione. C’entro Food Garden è un brand eccellente , gestito magistralmente da Roberto e Alessandro Garosci, che con grande esperienza ormai, hanno saputo coniugare eccellenza e professionalità con amore, impegno e stile. Qualità ormai sempre più rare, in una società ormai incapace di lavorare con etica, impegno e dedizione, dilaniata purtroppo dalla globalizzazione dei cibi, non curante di quella educazione alimentare e non solo, che disegna ormai la ristorazione come una banca indigesta di numeri, ma non di valori, addirittura da gustare… Il progetto di C’entro Food Garden fa quindi la differenza, ed è proprio quella la filosofia vincente che lo rende accogliente e unico, in grado quindi di offrire una cucina assolutamente naturale, con sapori e ricette capaci di soddisfare i gusti di tutti, alleggerendo i piatti per renderli digeribili anche dallo stomaco delicato dell’avventore del Terzio Millennio. Menù quindi di uno spirito allegro e oculato per il C’entro Food Garden è : “risotto di cultura, grigliata di nozioni con contorno di coscienza e dessert a base di sapere…”, della serie…dimmi cosa mangi, dove mangi e ti dirò chi sei! C’ENTRO FOOD GARDEN : Ci entro ? Si assolutamente.

MONICA DI MARIA CHIUSANO

Il Barolo e il Derthona sono andati in scena a Milano

 4a edizione
Giovedì 13 marzo 2025: si è tenuto un percorso di degustazione ideale fra le Langhe e i Colli Tortonesi nel cuore di Milano
Per il quarto anno consecutivo la Strada de il Barolo e grandi vini di Langa e Terre Derthona – Strada del Vino e dei Sapori dei Colli Tortonesi approdano a Milano per uno straordinario evento di degustazione promosso dal Consorzio Tutela Vini Colli Tortonesi e I Vini del Piemonte in partnership con Confcommercio Milano e con la collaborazione di Go Wine, associazione che promuove la cultura del vino e l’enoturismo.
Palazzo Bovara si trasformerà in un percorso ideale attraverso le Langhe e i Colli Tortonesi dove il pubblico di wine lovers e operatori del settore selezionati avrà l’occasione di degustare decine di etichette di Barolo Docg e Timorasso Derthona Doc che i produttori presenteranno di persona nelle loro molteplici sfaccettature, proponendo in degustazione cru e annate differenti.
Durante l’evento era previsto anche un salotto-degustazione con protagonisti Elisa Semino, la “Regina del Timorasso”, titolare dell’azienda La Colombera di Vho (AL), e Andrea Farinetti, titolare della storica cantina Giacomo Borgogno & Figli di Barolo (CN), che hanno raccontato la loro esperienza e proposto in degustazione vini particolarmente rappresentativi della loro produzione, non presenti ai banchi di assaggio allestiti nelle sale del palazzo. A condurre il salotto Francesco Quarna, DJ e vignaiolo, appassionato di viticoltura e di enogastronomia, che conduce il podcast “Deejay Wine Club” e “Summer Camp” in diretta su Radio Deejay.
Prima dell’apertura al pubblico era in programma una Masterclass di approfondimento su Barolo Docg e Timorasso Derthona Doc riservata (su invito) ai ristoratori e agli operatori del settore, organizzata in collaborazione con Confcommercio Milano ed EPAM – Associazione Provinciale Milanese Pubblici Esercizi, che è stata condotta da Davide Buongiorno, Diplomato Wine & Spirit Education Trust (WSET), Certified Educator WSET e giudice ai Decanter World Wine Awards.
PRODUTTORI DI TIMORASSO DERTHONA:
Cantine Volpi, Tortona (AL)
Claudio Mariotto, Tortona (AL)
Davico Stefano, Montemarzino (AL)
Ezio Poggio, Vignole Borbera (AL)
La Colombera, Tortona (AL)
6 La Stellara, Ovada (AL)
Paolo Poggio, Brignano Frascata (AL)
Sassaia, Capriata d’Orba (AL)
Tenute RaDe – Poderi Cusmano, San Marzano Oliveto (AT)
10 Terre di Sarizzola, Sarizzola (AL)
11 Vietti, Castiglione Falletto (CN)
12 Vigneti Repetto, Sarezzano (AL)
PRODUTTORI DI BAROLO:
Bel Colle, Verduno (CN)
Diego Morra, Verduno (CN)
Dosio Vigneti, La Morra (CN)
Giacomo Borgogno & Figli, Barolo (CN)
Gigi Rosso, Castiglione Falletto (CN)
Josetta Saffirio, Monforte d’Alba (CN)
L”Astemia, Barolo (CN)
Le Strette, Novello (CN)
Luigi Vico, Serralunga d’Alba (CN)
10 Poderi Colla, Alba (CN)
11 Savigliano Fratelli, Diano d’Alba (CN)
12 Sordo Giovanni, Castiglione Falletto (CN)
13 Vietti, Castiglione Falletto (CN)
PRODUTTORI FOOD:
Cascina Boschetto, Stazzano P.te (AL)
Cascina Roveta, Bubbio (AT)
Fork in Travel, Acqui Terme (AL)
Mosto Ardente, Castellino Tanaro (CN)
5 Banco di assaggio di prodotti agroalimentari di eccellenza delle terre Derthona
 
Ecco i vini che mi sono particolarmente piaciuti:

TIMORASSO

Sassaia

Derthona Riserva Platinum 2021
Vigne del 2004 a Val Curone e Val Grue vicino a Monleale, metri 410, terreno bianco tufo calcareo con un po’ di argilla, no macerazione, poi 8 mesi in Barrique Chassin .

Claudio Mariotto

Derthona Bricco San Michele 2023
Vigna di 20 anni a Sarizzola (AL), mt 200 versante sud-est, terreno argilloso con componenti calcare e marna Bianca, 15 giorni sulle bucce ,vinificato in acciaio .
Derthona Cavallina 2021
Vigne di 35 anni, metri 300 , versante sud-est, 10 giorni sulle bucce ,vinificato in acciaio.
Derthona Picasso 2017
Vigna di 50 anni, metri 350 ,terreno bianco e forti componenti di Marne di Sant’Agata, vinificato in acciaio

Davico Stefano

Derthona Regina 2023
Vigne di di 30 anni a Monleale e Monte Marzino ,metri 400, versante ovest terreno Marna sciolta, 48 ore sulle bucce ,vinificato in acciaio , tappo a vite.

La Colombera

Derthona 2023
Vigne del 1998, tra 200/250 mt, terreno Tortoniano, con componenti di argilla e calcare , solo tre ore sulle bucce ,vinificato in acciaio.
Derthona Santa Croce 2023
Vigna a Sarizzola in una cava di calce terreno bianco, vinificato in acciaio.
Derthona Il Montino 2021
Vigna del 1997, vicino alla cantina, terreno argilloso e poi calcareo .

Cantine Volpi

Derthona La Zerba 2023
Vigna del 2003 mt 250/300, terreno di marna Bianca sciolta , zero giorni sulle bucce, 10 mesi di cemento .

Borgogno

Derthona 2023
Vigna di 15 anni, versante sud-est, metri 300, Terreno principalmente sabbioso limoso, vinificato in acciaio.

BAROLO

Borgogno

Langhe Nebbiolo (100%) Bartomè 2022
Vigne a Barolo Cru Liste 30 e 50 anni ,200 mt , in cemento con 100% di raspo intero, 12 mesi di botte rovere di Slavonia da 5000 di media tostatura poi 2 mesi di cemento.
Barolo Comune di Barolo 2021
Cinque vigne di Barolo (Liste, Fossati, Cannubi, San Lorenzo, San Pietro, Case nere) , in cemento 15 giorni a cappello sommerso, poi 30 mesi di botte di rovere di Slavonia da 5000 poi di nuovo cemento.
Barolo Fossati 2020
Vigne del 1980 /90 di circa 30 anni, metri 340 versante sud est, terreno nella parte alta sabbioso poi sotto Marne e argilla, fermentazioni 15 giorni in cemento poi malolattica in botte di rovere di Slavonia da 5000 , 34 mesi in botte di rovere di Slavonia da 5000 poco tostate .

Sordo Giovanni

Nebbiolo d’Alba 2022
Vigna a Grinzane, terreno sabbioso, metri 250, in acciaio poi 12 mesi di botte grande di Slavonia da 1000 e poi di nuovo acciaio.
Barolo Ravera Novello 2020
Vigna degli anni 80 , terreno con Marne di Sant’Agata laminate, 60 giorni sulle bucce , in acciaio poi 24 mesi di botte di rovere di Slavonia da 5000 poi di nuovo acciaio .
Barolo Gabutti Castiglione Falletto 2020
Terreno Lequio ,60 giorni sulle bucce ,in acciaio poi 24 mesi di botte di rovere di Slavonia da 5000 poi di nuovo acciaio per 6 mesi.

Luigi Vico

Langhe Nebbiolo Serralunga 2021
Vigna Rivetta vicino alla cantina, terreno di Marne calcare, 400 m, 20 giorni sulle bucce, poi acciaio e poi 12 mesi botte austriaca da 2000, poi di nuovo acciaio .
Barolo Comune di Serralunga 2020
Vinificato 24 mesi botte francese da 1600
Barolo Prapo’ 2018
Vigna del 1990,28 giorni sulle bucce in acciaio poi 24 mesi di botte francesi da 2600 Garbellotto , il terreno di Lequio compatto, versante molto ripido e vecchio.
Fantastico.

Le Strette

Nebbiolo d’Alba Pasinot 2022
Vigna di 10 anni, 24 giorni sulle bucce poi 12 mesi di un mix di legni poi 12 mesi di rovere austriaco da 1000 e 1500
Barolo Corini – Pallaretta 2019
Barolo Bergera – Pezzole 2020
Entrambi dimostrano la mano del produttore su terreni bianchi e la propensione a lunghissimo invecchiamento e alla grandissima eleganza .
Alla prossima.
LUCA GANDIN

In visita al Salone del Vino

Il Salone del Vino di Torino è tornato alle OGR Torino per la sua terza edizione: un evento dedicato all’eccellenza vitivinicola del Piemonte e alla ricchezza del suo territorio. Da sabato 1 a lunedì 3 marzo, le OGR Torino sono state coinvolte più di 500 cantine, tra gli stand, le masterclass e i talk in programma, offrendo a wine lovers e professionisti/e un’esperienza unica all’insegna della cultura del vino.
Alle OGR Torino è stato possibile scoprire cantine provenienti da tutto il Piemonte: dalle realtà artigiane alle storiche eccellenze vitivinicole. A completare l’esposizione vitivinicola era presente una sezione dedicata a rappresentanze nazionali e internazionali. Al Salone del Vino Torino era possibile incontrare consorzi, associazioni di tutela e promozione, enoteche regionali e una vasta selezione di cantine. Un’occasione per approfondire il panorama enologico piemontese e conoscere i vini di altre regioni e paesi.
Ecco alcuni vini che mi sono particolarmente piaciuti:

Josetta Saffirio

Barbera d’Alba Superiore 2022
Vigne di 10 anni a Roddino, sulle bucce per 5 giorni , affinamento 13 mesi 50% Barrique 50% botte francese da 3000; e poi tre mesi di cemento .
Barolo Comune dí Monforte 2019
Le uve provengono dai Cru Perno per il 40% e da Castelletto per il 60% , sulle bucce per 21 giorni poi acciaio e quindi affinamento per 19 mesi in botte francese da 3000 per il 90% e Barrique per il 10%. Poi due mesi di cemento.
Barolo Ravera Novello 2019
Mt 450, terreno soprattutto roccioso, sulle bucce per 21 giorni; vinificazione in acciaio e 18 mesi di botte francese da 1500 e poi in bottiglia .
Barolo Castelletto Riserva 2017 Monforte
Vigne del 1948 ed in media oltre sessant’anni, mt 420 terreno prevalentemente sabbioso, sulle bucce per 30 giorni, fermentazione solo in Barrique, poi 25 mesi in botti da 1500 quindi ceramica da 3 a 6 mesi .

Cascina Valle Asinari

Barbera d’Asti 2022 San Marzano Oliveto
Vigne di 20 anni, mt 300 , terreno prevalentemente sabbioso limoso, sulle bucce per 10 giorni poi cemento quindi 3 mesi di botte grande di Slavonia da 5000 e poi di nuovo cemento per almeno 1 mese .
Barbera d’Asti Superiore 2022
Stesse vigne di 20 anni ,selezionate nella parte centrale intorno a 200 mt, cemento poi affinamento 10 mesi in botte di rovere di Slovenia da 5000 poi di nuovo cemento per 2 mesi .
Barbera Nizza 2020
Vigne vicino a Moasca, mt 300, vinificato in cemento poi 20 mesi di botte grande Slavonia non tostata da 5000 e poi di nuovo cemento .

Luca Leggero

Erbaluce TURCIAURA 2023
“Torchiato d’oro”
Vigne del 2015, Villareggia (To), terreno composto da sabbia ciottoli e detriti morenici,
7 mesi di anfora poi leggero passaggio in tonneaux usato per 20 giorni .
Erbaluce Rend Nen 2022 e 2021
“Non rende !”
7 mesi di anfora , acidità alta da 3 ph
Langhe Dolcetto Retro’ 2023
Vigne a Murazzano, metri 750, ceppi del 1940 in parte reimpiantati nel 2014, sulle bucce 10 giorni vinificato in acciaio
Canavese Nebbiolo La Vila 2022
Mt 250/350 , clone picotenero, terreno con scheletro glaciale composto da sabbia, vinificato in acciaio poi 10 mesi di botte Rovere austriaco da 2500 e 5000 e poi tino troncoconico di Garbellotto poi 5 mesi di anfora .
Canavese Nebbiolo Maura Nen 2021
“Non matura !”
Gran Cru selezione sulle masse di Nebbiolo , terreno roccioso ,sulle bucce per 30 giorni poi 10 mesi di botte grande austriaca e minimo 6 mesi anfora alla fine .Molto buono .

Giro di vite

Pinerolo (To)
Vertuj 2023
Vigne di 5 anni di Bian Ver, metri 450 ,versante sud /ovest, terreno prevalentemente sabbioso e con componenti di argilla , 0 giorni sulle bucce, tenuto a 0° per tre giorni poi a 16° per circa 20 giorni. Buonissimo.
Carbune’ 2020
Vigne di chatus , vinificazione a cappello sommerso per 20 giorni e poi 24 mesi di tonneaux di media tostatura e poi 3 mesi in acciaio . Buonissimo.
Arcansiel 2021
Vigne di Ramìe ad alberello, vendemmia tardiva, 15 giorni sulle bucce ,vinificato in acciaio poi 12 mesi di Barrique usate e poi di nuovo acciaio .
Elianta 2022
Vigne di Malvasia moscata, verificate in acciaio, 40% sulle bucce e 40% senza bucce .
Errante 2021
Blend di 30% di Freisa 40% di Barbera e il resto Bonarda e dolcetto . vinificato in acciaio.
Scarpentà 2022
Vigne di 15 anni, terreno composto da graffite, mt 500 , vinificato in acciaio poi 12 mesi di Barrique . Fantastico!

Dellerba

Pinerolo (To)
Remu 2024
Vigne degli anni 70, terreno minerale e composto da graffite, 15 giorni sulle bucce ,vinificato in acciaio , 30% di Barbera 70% di vitigni autoctoni pinerolesi .
La Bifa D Bòsch 2023
” non me la racconti giusta “
vigne di Barbera pinerolese, 15 giorni sulle bucce , 8 mesi di botte francese di secondo passaggio da 1000 .
Brigate Neir 2023
Vigne di Freisa zona Santa Brigida, vigne del 2016,15 giorni sulle bucce, vinificato in acciaio, 10 mesi di botte francese da 1000 e poi di nuovo acciaio .molto buono .

Stefano Rossotto

Chieri
Albugnano Jubè 2021
Mt 400 , terreno marnoso e sabbia, 40 giorni sulle bucce , vinificato in acciaio poi 12 mesi di Barrique usate e poi di nuovo acciaio.
Freisa Andvinà 2022
Sulle bucce per 35 giorni, vinificato in acciaio poi 9 mesi di Barrique usate per il 50% e poi di nuovo acciaio.

La Tribuleira

Santo Stefano Belbo ( Cn)
Albarossa Carlò 2021
Vigne di 23 anni, terreno sabbioso con marne, mt 250 , versante s/e , 15 gg sulle bucce , vinificato in acciaio e poi 24 mesi di botte rovere di Slavonia da 1500 e poi di nuovo acciaio .
Nascetta lunica 2022
Terreni sabbiosi con marne ,mt 250, vers s/e , vigne 20 anni , vinificato in acciaio , 6 mesi sulle bucce fini.

Le Marie

Barge (To)
Debarges 2022
Nebbiolo 100%, terreno di roccia, oltre mt 400 sulle bucce per sei giorni, vinificato in acciaio e poi 10 mesi di botte di rovere di Slavonia da 2500 .
Barbera 2022
Terreno di roccia, oltre metri 400, sulle bucce per 10 giorni vinificato in acciaio per 12 mesi.

Cascina Gilli

Castelnuovo Don Bosco (AT)
Arvelè 2021
100% Freisa , mt 360 , versante s/e , terreno Marna argillosa grigio azzurra con importante componente calcarea, vinificato in acciaio poi 24 mesi Barrique usate .
Albugnano Notturno 2021
100% Nebbiolo Albugnano, mt 440, versante s/e
terreno marna argillosa grigia con importanti componente calcarea, sulle bucce per 15 giorni ,minimo 12 mesi 70% in botte grande 30% Barrique usate .
Alla prossima !
LUCA GANDIN