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Sit in dei lavoratori ex Embraco per evitare i licenziamenti

Venerdì 26 marzo, alle 10, si tiene un sit-in davanti alla prefettura  in piazza Castello

Manca un mese alla scadenza della procedura che prevede il licenziamento dei 400 lavoratori della ex Embraco di Riva di Chieri.

I sindacati vogliono ribadire al Governo la richiesta di intervenire  rapidamente nella vicenda Italcomp, con la creazione della newco non tempi brevi  per mettere in sicurezza i lavoratori di Torino e quelli Acc di Belluno.

Lavoratori ex Embraco, Costanzo (M5s): “Primo banco di prova per Draghi”

“Ho partecipato al presidio dei lavoratori ex-Embraco davanti ai cancelli del sito di Riva presso Chieri. I lavoratori hanno appena scritto e spedito una lettera indirizzata al presidente del Consiglio in pectore Mario Draghi.

Nella lettera hanno ripercorso la loro vicenda e hanno chiesto un suo esplicito intervento per sbloccare i finanziamenti da parte degli istituti di credito, decisivi per consentire al nuovo polo di Italcomp di partire con il piano industriale.
Com’è evidente ormai a tutti, nonostante quanto stabilito nel decreto liquidità, il tema della ritrosia degli istituti di credito a concedere finanziamenti alle aziende in crisi di liquidità è all’ordine del giorno, nonostante lo stesso decreto avesse previsto garanzie statali per le banche fino al 90%.
SACE, l’istituto di garanzia di Cassa Depositi e Prestiti, ha peraltro comunicato di non aver ancora ricevuto al momento alcuna richiesta di garanzie da parte di nessun istituto di credito. Qualcosa dunque sembra non tornare.
Ecco perché questa vicenda può costituire  il primo vero banco di prova per Mario Draghi, per le competenze e le conoscenze indiscusse che ha sul fronte bancario e per quanto da lui sempre sostenuto da Governatore della Banca d’Italia in merito alla necessità che le imprese fossero aiutate dagli istituti di credito in concorso con le garanzie statali”.
Così in una nota la deputata M5S in Commissione Lavoro, Jessica Costanzo.

L’appello dei lavoratori Embraco a Mario Draghi

Con il progetto Italcomp si garantirebbe l’avvio dell’attività produttiva del sito Embraco di Riva di Chieri.

E’ quanto scrivono i lavoratori dell’ex Embraco in una lettera inviata al presidente del Consiglio Mario Draghi, scritta durante un presidio ai cancelli della fabbrica.

 Per rilanciare l’economia di Torino, affermano i sindacati,  è necessario non perdere altri posti di lavoro conservando il nostro tessuto industriale con un chiaro progetto di reindustrializzazione.

Embraco, Valle (Pd): “Convocare tavolo di emergenza”

 “Sosteniamo con forza la richiesta, avanzata dalle organizzazioni sindacali alla Regione Piemonte, di convocare, con urgenza, il tavolo di crisi con il curatore fallimentare di Ventures Production (ex Embraco).

La notizia dell’avvio delle procedure di licenziamento collettivo per tutti i 398 lavoratori dello stabilimento di Riva di Chieri ci spinge a non temporeggiare e a essere tempestivi e incisivi” dichiara il Consigliere regionale del Partito Democratico Daniele Valle.

“E’ importante – prosegue Valle – intervenire perché venga sospesa la procedura di licenziamento. Tutte le Istituzioni interessate devono lavorare per costituire una nuova società e salvare i posti di lavoro. In un momento economico e sociale tanto complesso è fondamentale riuscire a tutelare i lavoratori e le loro famiglie”.