“Spero che la nuova aggiudicataria acceleri”
Di Mino Giachino
“Spero che la nuova aggiudicataria acceleri”
Di Mino Giachino
A Torino la Festa delle Startup di Réseau Entreprendre Piemonte. L’evento dedicato a chi fa impresa, innovando
Storie vere, testimonianze, punti di vista unici, raccontati da imprese emergenti, da appassionati del fare impresa e da rappresentanti di un ecosistema territoriale evoluto – quello piemontese – che mette al centro la persona e il valore delle sue azioni. Questo il focus di “IntraprendiAMO”, evento organizzato dal Club delle Startup di Réseau Entreprendre Piemonte (REP) dedicato a chi fa impresa innovando, in programma a Torino venerdì 10 novembre a partire dalle 17 negli spazi del CAP10100 (corso Moncalieri 18).
Réseau Entreprendre Piemonte è un’associazione senza scopo di lucro con sede a Torino e con sezioni locali a Cuneo, Alba, Alessandria e Biella, che opera in tutta la Regione proponendo alle neo imprese un accompagnamento gratuito per il loro sviluppo. Oggi conta 70 associati e 60 neo imprese, grazie alle quali ha potuto creare circa 500nuovi posti di lavoro.
È la prima realtà nata in Italia, nel 2010, sul modello francese, per supportare le giovani imprese del territorio con un elevato impatto sociale, attraverso attività di scouting, matchmaking e mentoring. REP supporta le neo imprese in tutti gli aspetti e in tutte le fasi aziendali: dalla governance al management, passando per lo sviluppo commerciale e l’analisi degli obblighi e delle responsabilità, fino ad arrivare all’accesso ai finanziamenti.
“IntraprendiAMO” si pone come momento di confronto e di festa in cui una rappresentanza delle startup REP si presenta, in dialogo con gli attori che le hanno accompagnate e supportate nella loro crescita. È anche un’importante occasione di networking per chi fa già impresa, o vorrebbe iniziare.
Al centro, l’imprenditore, con le sue esperienze, la sua creatività, i dubbi, i tentativi, lo studio. In una parola, il valore umano che qualifica l’essere impresa, secondo i tre principi cardine che muovono il lavoro quotidiano delle imprese che abbracciano il mondo REP: persona, gratuità, reciprocità.
Protagoniste dell’incontro saranno le startup di REP, ma anche alcuni attori istituzionali dell’ecosistema dell’innovazione sociale e dell’innovazione tout court, quali il Segretario Generale della Fondazione Compagnia di San Paolo, Alberto Francesco Anfossi, e il Coordinatore dell’ESA BIC di Torino, Giuseppe Scellato. Durante l’evento verrà anche trasmessa una intervista preregistrata a Federico Grom, fondatore di Grom.
L’evento è aperto a tutti gli attori dell’ecosistema imprenditoriale piemontese: imprenditori, investitori, professionisti, enti del terzo settore e a chiunque sia interessato all’innovazione, alla crescita delle imprese e alla creazione di nuovi posti di lavoro. Prima ancora della diffusione dell’evento, si sono già iscritte oltre 150 persone.
“Réseau penso sia la sintesi tra passione e voglia di trasferire ad altri, in particolare ai neo imprenditori, la capacità di fare impresa – spiega il Presidente di Réseau Entreprendre Piemonte Giovanni Radis –. È un modo per operare nel terzo settore attraverso azioni che, oltre all’aiuto in se stesso, possono generare valore. Per poter fare questo, bisogna essere strutturati e saper sintetizzare le competenze dei nostri associati ed essere parte attiva di un ecosistema territoriale e dei suoi stakeholder. L’interconnessione con una Federazione Internazionale, poi, è un valore aggiunto che mettiamo a disposizione della nostra rete”.
Piemonte, culla delle startup
Perché Réseau Entreprendre è nata per prima proprio in Piemonte? Perché il Piemonte è da sempre una delle regioni più innovative, in cui le startup trovano terreno fertile di sviluppo.
Nel primo trimestre 2023, in Piemonte risultano registrate e attive 779 startup, che lavorano nel campo dell’innovazione, della sostenibilità, ma anche del recupero e della valorizzazione delle tradizioni e delle eccellenze artigiane, rivisitate in chiave moderna. In particolare, Torino è al 4° posto tra le città italiane con più startup, ben 538, dopo Milano, Roma e Napoli.
Il 49,17% delle startup piemontesi opera nel settore ICT, tecnologie dell’informazione e dei nuovi media, come e-commerce e social media; il 20,81% è impegnato nel settore industriale, il 14,86% in quello biomedicale, l’8,45% nel cleantech per la sostenibilità ambientale.
È in questo contesto che la Regione Piemonte, che da anni supporta le giovani realtà imprenditoriali, ha appena deciso di investire 5 milioni di euro per le startup ad alto contenuto tecnologico.
Fondazione Compagnia di San Paolo è attiva in Piemonte dal 1563 e sostiene attivamente il territorio supportando progetti in grado di generare impatto sociale, culturale ed economico. Compagnia di San Paolo è anche tra i più importanti sostenitori di Réseau Entreprendre Piemonte.
Info e programma
L’incontro è organizzato in due tempi. Un primo momento di racconto e confronto, coordinato da Giampaolo Rossi, founder della Fabbrica di Lampadine, in cui interverranno rappresentanti di REP, ospiti speciali protagonisti dell’ecosistema dell’innovazione e dell’imprenditorialità e, soprattutto, le startup REP, che saliranno sul palco per presentarsi e in particolare testimoniare, con la loro storia, cosa significa oggi concretamente fare impresa.
Il secondo momento sarà conviviale, un aperitivo di networking, per scambiarsi opinioni, creare contatti e generare possibili sinergie.
Programma:
Bikesquare, DL Novel Food, FELFIL, Hydro-mec, I-SEE, Januss, Mercato Itinerante, Re-box, Restworld, Syndiag, Vortex, We4Guest, Wonderfulitaly,
+ testimonianza di Federico Grom (intervento video pre-registrato)
Giuseppe Scellato, Coordinatore ESA BIC di Torino
Lisa Orefice, Direttore di Réseau Entreprendre Piemonte
Segue Aperitivo di Networking.
“IntraprendiAMO” è un evento completamente gratuito.
Per partecipare è necessario registrarsi sul sito di REP:
https://www.reseau-entreprendre.org/piemonte/2023/11/03/intraprendiamo-al-cuore-delle-imprese/
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Chi è Réseau Entreprendre
Réseau Entreprendre è un’associazione senza scopo di lucro nata in Francia nel 1986 e impegnata nel supporto alla crescita e al consolidamento delle imprese e degli imprenditori attraverso interazioni “da pari a pari”, con l’obiettivo principe di creare occupazione. Attiva in oltre 10 Paesi con 65 associazioni e 134 sezioni, ha creato nel mondo una rete di oltre 14.500 imprenditori, con 9.620 mentor, 15.500 nuove imprese accompagnate e 150mila posti di lavoro creati o salvati.
Presente in Piemonte dal 2010 grazie al sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo, è riuscita a raggiungere numeri importanti con 70 associati, 60 neoimprese e circa 500 posti di lavoro creati. Réseau Entreprendre Piemonte (REP) opera in tutta la Regione proponendo alle neoimprese un accompagnamento gratuito.
REP sostiene le startup e le giovani imprese attraverso diversi programmi e percorsi di accompagnamento e accelerazione, anche verticali, come “Impact”, iniziativa gratuita che prevede l’accompagnamento di imprese e startup innovative a vocazione sociale, imprese e cooperative sociali e altri enti del terzo settore; e Agribusiness, per tutte le realtà imprenditoriali del settore. Tra gli ultimi progetti, “Collective Projects 2023-2024“, promosso in collaborazione con Fondazione Compagnia di San Paolo e ESCP Business School Torino in tema di open innovation e integrazione tra differenti sistemi al fine di far dialogare università, imprese, startup e terzo settore.
La Reggia di Venaria ha riaperto le porte alle creazioni di lusso, al gusto e al benessere made in Piemonte con la seconda edizione di Experience Piemonte Luxury Design Wellness Taste: arredo, design, moda e accessori, tessile, agroalimentare, cosmesi e benessere e, novità di questa edizione, gioielleria sono i comparti di eccellenza proposti dalle 88 imprese piemontesi presenti ad un centinaio di operatori di Europa, USA, Canada, Paesi del Golfo, Sud Est Asiatico. Oltre 750 i b2b.
Complessivamente, questa edizione registra +20% di aziende piemontesi, +85% di operatori stranieri e + 60% di 2b2 organizzati rispetto allo scorso anno: numeri in crescita che confermano il Piemonte e le sue produzioni di alta qualità e di nicchia come destinazione di business per gli operatori esteri del lusso.
L’iniziativa, voluta e sostenuta dalla Regione Piemonte, è stata organizzata da Ceipiemonte nell’ambito dei Progetti Integrati di Filiera “Abbigliamento/Alta Gamma/Design”, “Agroalimentare”, “Tessile” e “Salute e Benessere”, promossi da Regione Piemonte e co-finanziati nell’ambito del Piano di Sviluppo e Coesione 2000-2020.
Ad inaugurare i lavori una conferenza che ha approfondito l’andamento e i trend del mercato dei beni di consumo nello scenario internazionale a cui hanno preso parte istituzioni ed esperti di settore che hanno condiviso le proprie esperienze, strategie e visioni. L’importanza di questi segmenti in Piemonte è confermata anche dagli ultimi dati relativi al primo semestre 2023 legati alle produzioni dei comparti alta gamma, tessile, agroalimentare, cosmesi e benessere che hanno registrato un export di 7.8 miliardi di euro, ovvero circa il 24% del totale regionale, con una crescita rispetto al primo semestre 2022 del 9% (dati Istat).
Si è iniziato con i saluti istituzionali dell’assessore all’Internazionalizzazione della Regione Piemonte Fabrizio Ricca, del segretario generale di Unioncamere Piemonte Paolo Bertolino, dei presidenti di Confindustria Piemonte Marco Gay, di Ceipiemonte Dario Peirone e della Regione Piemonte Alberto Cirio.
Il presidente Cirio ha evidenziato che “il Piemonte investe sulle proprie eccellenze in modo concreto e con diverse iniziative. Qui c’è un esempio delle grandi potenzialità delle nostre aziende e della capacità e dell’ingegno dei nostri imprenditori, proposti a quasi 100 buyes di tutto il mondo, la cui presenza è motivo di orgoglio, ma soprattutto di economia, di ricchezza e di posti di lavoro in un settore così importante come quello del lusso. La differenza – ha aggiunto – la fanno sempre le persone, che in questi settori mettono la loro capacità artistica e di invenzione. Non è pertanto un caso che i più grandi brand del lusso abbiano scelto di essere in Piemonte, ma lo hanno fatto perché ci sono tante eccellenze”.
L’assessore Ricca ha sostenuto che “l’aumento della presenza di aziende piemontesi e della committenza internazionale è la conferma di come il Piemonte e le sue produzioni di alta qualità e di nicchia siano una destinazione di business apprezzata dagli operatori esteri del lusso. A fronte di questo scenario la Regione intende confermare le politiche e gli strumenti a sostegno dell’internazionalizzazione del proprio sistema economico”.
“Experience Piemonte – ha affermato il presidente Peirone – vuole offrire opportunità concrete alle imprese del nostro territorio e i numeri in forte crescita di buyer e di aziende partecipanti sono un segnale importante. Abbiamo organizzato questa seconda edizione mettendo in campo la capacità dei team di Ceipiemonte nell’abbinare l’offerta del Piemonte con la domanda internazionale e gli oltre 80 importanti operatori esteri presenti sono il frutto di un lavoro di matchmaking su oltre 20 Paesi”.
Due i panel moderati da Andrea Cabrini, direttore editoriale di Class CNBC. Il primo, dal titolo “Piemonte: un’eccellenza che si fa ricordare”, ha visto la partecipazione di Lamberto Vallarino Gancia, presidente di Brainscapital, Licia Mattioli, ad di Mattioli spa e Alfredo Russo, chef stellato del ristorante Dolce Stil Novo. Insieme hanno accompagnato la platea in un viaggio tra le eccellenze piemontesi, testimoniando il ruolo sempre maggiore del territorio a livello mondiale in un segmento esigente, in cui i consumatori abbinano il lusso all’esperienza che in Piemonte è un insieme vincente di gusto, artigianalità, creatività, manifattura di alto livello, qualità nella scelta dei materiali e della materia prima. A seguire il secondo panel “Lusso è ciò che dura: tra tradizione e innovazione”, focalizzato su questo binomio vincente che caratterizza i beni di alta gamma come elemento duraturo nel tempo e alla base delle scelte dei consumatori, che ha visto un interessante confronto tra Diana Heredia, fabric director di Carolina Herrera, Paolo Garella, fondatore e ad di Manifattura Automobili Torino, Ginevra Rossello Paglieri, board director di Paglieri, Dario Casalini, ad Oscalito e fondatore di Slow Fiber. Ricerca di prodotto, personalizzazione, sostenibilità: sono state queste le parole chiave che hanno fatto emergere come i clienti siano sempre di più orientati a un lusso senza tempo, ma ricercato e attento all’ambiente, tutte tendenze in cui il Piemonte è portavoce sui mercati internazionali.
A cornice di tutto un percorso-mostra allestito nell’elegante cornice della Citroniera con una selezione di prodotti delle imprese piemontesi che partecipano all’iniziativa e che rappresentano l’alta gamma regionale di: tessuti, abiti ricercati, gioielli unici, complementi di arredo, golosità agroalimentari e prodotti per la cosmesi e il benessere.
Con loro anche il maestro cioccolatiere Guido Castagna, coordinatore del Comitato promotore del riconoscimento del Gianduiotto Piemonte Igp, e l’avvocato Antonio Borra.
L’incontro, che si è svolto ieri pomeriggio in videocollegamento, era stato preannunciato l’altro ieri al termine di un confronto organizzato dal presidente Cirio con esponenti del Consiglio regionale, i rappresentanti del Comitato e con la partecipazione telefonica del ministro dell’agricoltura Francesco Lollobrigida.
Il commissario Wojciechowski ha ringraziato la Regione per aver segnalato questa problematica e ha assicurato che nel rispetto delle regole europee in tema di tutela delle denominazioni farà tutto ciò che è in suo potere per difendere il legame tra i marchi dei prodotti e la loro città o Regione d’origine. Alla luce delle verifiche effettuate, la Regione e il Comitato intendono proseguire nella richiesta inoltrata al Ministero, certi oggi anche più di ieri della correttezza delle proprie istanze a tutela del proprio territorio.
Durante l’incontro sono state ripercorse le tappe dell’iter di riconoscimento della denominazione, iniziato a marzo del 2022, a cui la Regione ha dato parere positivo a settembre dello stesso anno. La pratica è ora all’esame del Ministero dell’Agricoltura con l’opposizione di una multinazionale che rivendica la titolarità del marchio e obietta sulla titolarità del Comitato di proteggere la denominazione con la richiesta del riconoscimento Igp.
“Il riconoscimento Igp non vuole essere un marchio commerciale, ma uno strumento per garantire questa eccellenza dolciaria come patrimonio comune di tutto il Piemonte e dei cioccolatieri che vorranno seguire la ricetta autentica”, dichiara il presidente Cirio.
È quanto è emerso nella terza Commissione del Consiglio regionale (presidente Claudio Leone) durante l’audizione degli Spresal delle Aziende sanitarie locali, dell’Ispettorato del Lavoro e dell’Inail in merito all’indagine conoscitiva richiesta dall’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale. L’obiettivo è elaborare una programmazione delle politiche regionali per migliorare la prevenzione e diffondere la cultura della sicurezza sui posti di lavoro. In Piemonte nel 2022, ci sono stati 50 infortuni mortali, mentre al 31 luglio di quest’anno erano già 42 le persone decedute sul posto di lavoro.
Nel corso dei vari interventi ci si è soffermati sulla novità del 2023 dei piani mirati di prevenzione, con lo scopo di diffondere nelle aziende le buone pratiche di sicurezza. Ma, come ribadito in più occasioni, uno dei problemi più evidenti da superare rimane quello della carenza di personale per pensionamenti e trasferimenti dei medici del lavoro e dei tecnici della prevenzione. In Piemonte esiste una sola scuola di specializzazione per i medici del lavoro.
Il territorio biellese è emblematico per la forte impronta data dalle microimprese, che sono il 95 per cento del totale, ed è soprattutto in questi limitati contesti lavorativi che si fa fatica a diffondere la cultura della prevenzione.
Mentre nel Cuneese sono soprattutto le aziende agricole esposte al forte rischio di incidenti, nel corso dell’audizione si è fatto cenno anche alle malattie professionali, dai tumori dell’apparato respiratorio alle lesioni per il sovraccarico dell’apparato muscolo-scheletrico, e agli infortuni nel contesto dell’alternanza scuola-lavoro.
Pier Luigi Pavanelli dello Spresal della Città di Torino si è soffermato sull’introduzione del codice degli appalti con l’importante sottoscrizione del protocollo d’intesa tra tutti i soggetti istituzionali dopo il tragico crollo della gru in via Genova nel dicembre del 2021.
Da parte dell’Inail c’è stato il forte richiamo agli investimenti per la sicurezza, che passa anche dalla collaborazione tra tutti i soggetti e lo scambio dei dati tra enti diversi.
Sergio Fossati, capo dell’Ispettorato territoriale del lavoro per il Piemonte Sud (Cuneo, Asti e Alessandria) ha sottolineato che nell’area di sua competenza quest’anno sono state effettuate 564 ispezioni, accertando 1059 violazioni.
Per delucidazioni sono intervenuti Francesca Frediani (M4o), Diego Sarno (Pd), Silvana Accossato (Luv), e Sarah Disabato (M5s).
Se ne discute martedì 14 novembre in piazza dei Mestieri alla presenza di Carlo Giacometto e Claudia Porchietto
Obiettivo Piemonte presenta il libro dal titolo “INTELLIGENZA ARTIFICIALE E NOI? UNA SFIDA ALLA NOSTRA UMANITÀ”. La sede di presentazione sarà Piazza dei Mestieri, in via Jacopo Duranti nella Sala Polifunzionale, martedì 14 novembre alle ore 18.30.
Parteciperanno Carlo Giacometto, presidente di Obiettivo Piemonte, Claudia Porchietto, presidente diSmartCommunitiesTech, Antonio Palmieri, Fondatore e presidente Fondazione Pensiero Solido. Moderatrice la giornalista Cinzia Gatti.
Si tratta di una raccolta di venticinque contributi chiari e comprensibili a tutti, testi brevi, che focalizzano i punti chiave del rapporto tra l’uomo e l’intelligenza artificiale. Pensatori laici e religiosi, accademici, ricercatori, esponenti delle grandi aziende tecnologiche, ricercatori sociali, tecnologi, imprenditori, professionisti e manager si sono confrontati su questo tema rispondendo a domande quali il modo in cui possiamo orientarci tra scenari apocalittici e concezioni salvifiche della tecnologia. Ci si è interrogati anche sul modo di capire potenzialità e rischi dell’intelligenza artificiale.
Mara Martellotta
Si è conclusa con numeri da fiera internazionale Tutto Mele a Cavour, pochi km da Torino per una grande fiera nel nome della mela.
Frutto indispensabile sulle nostre tavole, l incontro con i coltivatori di questo frutto non è solo importante per conoscerne la professionalità ma l amore e l’ attenzione con cui curano e studiamo l evolversi delle piante. Qui abbiamo trovato anche i frutti bollinati che in città costano il triplo.. Attenzione alla natura e alle nostre radici, con il confronto di prodotti ed espositori da tutta Italia.
Musica e buon vino per un gran finale in attesa della prossima edizione .
GABRIELLA DAGHERO
La società sta invecchiando e “lavorare per il futuro significa continuare a investire per una socialità inclusiva, solidale e sostenibile: servono un approccio e strumenti adeguati ai tempi, ecco perché è importante dare voce e ascoltare coloro i quali hanno competenza e conoscenza”. Così Giorgio Marsiaj, il presidente uscente degli industriali di Torino, nel dibattito con Paolo Mieli nel corso dell’assemblea generale dell’Ui: “Torino, spazio al futuro” tenutasi al Teatro Regio. Quattro i filoni strategici scelti in occasione dell’evento: geopolitica, ambiente e salute, innovazione e intelligenza artificiale, attrattività del territorio, con l’aglio interventi di Dario Fabbri, analista geopolitico e direttore di Domino, Ilaria Capua, Senior Fellow for Global Health, Johns Hopkins University, Barbara Caputo, direttrice del Centro di Eccellenza per l’Intelligenza Artificiale del Politecnico di Torino, e Giovanni Sandri, responsabile BlackRock per il Sud Europa. In platea il sindaco Stefano Lo Russo, il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi e Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica. Marsiaj ha detto che è importante che “oggi ci siano anche i ragazzi ad ascoltarci: è nostro dovere riflettere con loro sul mondo del lavoro e dell’impresa in cui stanno per entrare, cosi che abbiano la possibilità di conoscere in concreto i problemi di una società industriale avanzata”.
Sono convinto che, come ha ricordato anche il Presidente di The Chocolate Way Nino Scivoletto, la ricaduta economica del cioccolato sulla città non vada sottovalutata bensì incoraggiata. Questo riconoscimento europeo sottolineerà una volta di più la straordinarietà di Torino e della nostra Regione!