Edison e Idronord hanno siglato un accordo per l’acquisto di un portafoglio di dieci centrali mini idroelettriche ad acqua fluente in Piemonte. L’operazione consente al gruppo di rilevare il 100% di tre società di scopo – Nuove Iniziative Energetiche, Cuorgnè e IdroRessia – facenti capo a Idronord, aumentando la propria presenza in una regione ad elevato potenziale nel settore idroelettrico. Gli impianti sono in Val di Susa e Valle dell’Orco e hanno una potenza totale di circa 11 Mw e una producibilità attesa complessiva di 44 Gwh annui.
Per L’assessore Chiorino “La sfida delle competenze è di fondamentale importanza per favorire la competitività delle imprese”. Per l’assessore Tronzano:” aiutiamo il sistema imprenditoriale a essere di alto profilo e competitivo “.
La Giunta regionale ha approvato nella seduta di lunedì, 18 dicembre, una delibera che consentirà di rafforzare le competenze del personale occupato utilizzando le opportunità dei fondi Pr Fesr 2021/2027.
La Misura, che incrementa il panorama di opportunità messo a disposizione delle imprese da parte della Regione Piemonte, mira a supportare l’ampliamento delle capacità e delle competenze interne delle mPMI (micro, piccole e medie imprese), attraverso quei percorsi formativi che si inseriscono nell’ambito di progetti di sviluppo aziendale e connessi ad attività di RSI (responsabilità sociale d’impresa). Per “percorso formativo” si intende il raggiungimento di servizi qualificati e specialistici in grado di rafforzare le proprie competenze, oggetto della domanda di agevolazione, a supporto del progetto di sviluppo aziendale. Per “progetto di sviluppo aziendale” si intende il piano che l’impresa ha intrapreso e che comprende lo sviluppo o l’integrazione di tecnologie, soluzioni, prodotti o processi innovativi (attività di RSI).
La Misura sostiene le azioni regionali a supporto della formazione per occupati, con particolare riferimento alle Academy di filiera, che coinvolgono direttamente le imprese nel sistema formativo stabilendo un raccordo organico e continuo tra lavoro e formazione, e all’apprendistato per l’alta formazione e ricerca, che consente ai giovani fino al compimento dei 30 anni di accedere al mondo del lavoro e nel contempo di svolgere attività di ricerca o conseguire un titolo di studio terziario accademico o non accademico.
“La sfida delle competenze è di fondamentale importanza per favorire la competitività delle imprese e garantire la crescita di un’occupazione stabile e qualificata. Saranno a disposizione maggiori risorse per rafforzare le Academy delle filiere Tessile, Green Jobs e Automotive, già avviate con ottimi risultati, e altre nove Academy di filiera a regime nel 2024. E per valorizzare il sistema dell’apprendistato duale di alta formazione e di ricerca, che offre la possibilità alle imprese di assumere un giovane già inserito in un percorso di alta formazione o di Istruzione Tecnica Superiore. Due modelli formativi con cui stiamo costruendo un futuro certo per i nostri giovani. E per garantire competenze specializzate ai nostri lavoratori e al sistema produttivo che diventano imprescindibili per la crescita dell’Italia” dichiara l’Assessore a Lavoro, Istruzione e Merito e Formazione Professionale, Elena Chiorino.
Nelle molteplici visite alle aziende che ho realizzato sul territorio piemontese – conferma l’Assessore alle attività produttive Andrea Tronzano – uno degli elementi che mi sottopongono spesso gli imprenditori è la ricerca di personale competente e qualificato. Compito di un’amministrazione, e la nostra Regione ha investito parecchio in questo settore, è stato quello di lavorare per rafforzare le competenze e i modelli formativi; così facendo – continua l’assessore Tronzano – aiutiamo il sistema imprenditoriale a essere di alto profilo e competitivo”.
Le risorse messe a disposizione a favore dei soggetti che presenteranno la domanda: mPMI, comprese le start up innovative, con sede operativa/produttiva in Piemonte, sono 5 milioni di euro. L’agevolazione è concessa nella forma di contributo a fondo perduto con un’intensità di aiuto variabile tra il 60% e l’80% dei costi ammissibili, in ragione della dimensione dell’impresa.
Le attività potranno essere erogate dai seguenti soggetti: Università, istituti di ricerca, centri di competenza e di trasferimento tecnologico rientranti nella definizione di Organismi di Ricerca; enti e società di formazione accreditati presso i sistemi regionali per la formazione professionale o in possesso di certificazione ISO 9001 EA37, operanti nel settore da almeno 5 anni; incubatori certificati iscritti alla sezione speciale del registro delle imprese presso le Camere di Commercio, Industria, Artigianato, Agricoltura, ex art. 25 D.L. 179/2012; altri centri di competenza ad elevata specializzazione quali ad esempio i Competence Center di cui al Piano nazionale Industria 4.0.
I soggetti erogatori dovranno inoltre aver realizzato nel triennio precedente almeno tre servizi analoghi a quelli oggetto di agevolazione. Le proposte progettuali dovranno essere comprese tra un minimo € 5.000,00, massimo € 70.000,00. Durata: da 6 fino a 24 mesi (36 nel caso di Dottorato Industriale).
Dalla Regione 24 milioni per le montagne piemontesi. La Giunta Regionale ha stabilito la programmazione delle risorse che verrà inviata al Dipartimento Affari regionali e autonomie per ottenerne il trasferimento.
«La Regione Piemonte rinnova con azioni concrete l’attenzione e il supporto ai propri territori montani e ai loro cittadini – dichiarano il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio e il vicepresidente e assessore alla Montagna, Fabio Carosso – Queste azioni danno diretta attuazione alle priorità individuate nella Strategia per le Montagne piemontesi, per perseguire complementarità e integrazione tra politiche e risorse europee, nazionali e regionali all’interno di una strategia di sviluppo unitaria, condivisa da tutti gli attori, istituzionali e non, con l’obiettivo di rilanciare la montagna e dotarla di servizi per chi la abita e vi porta avanti un’attività».
La ripartizione dei 24 milioni è stata definitiva a seguito della consultazione della Conferenza dei Presidenti delle Unioni Montane.
In particolare le risorse sono così suddivise:
– 9,6 milioni di euro per integrare la dotazione del Bando Green Communities: lo scorso 30 novembre è scaduto il termine per la presentazione delle candidature; si sono presentate 12 aggregazioni per un contributo richiesto complessivo pari a circa 23 milioni di euro
– 5,2 milioni di euro per misure di prevenzione del dissesto idrogeologico nei territori montani
– 5 milioni di euro per finanziare impianti per la produzione di energia termica e/o cogenerazione da fonti rinnovabili attraverso la valorizzazione della biomassa proveniente da scarti di lavorazione forestale.
– 3 milioni di euro per la salvaguardia del territorio montano e la tutela del paesaggio agrario nel contesto montano/collinare finanziando, attraverso interventi di manutenzione straordinaria, il ripristino di terrazzamenti già posti a coltivazione e che presentino fenomeni di dissesto, nonché il recupero a fini colturali dei terrazzamenti precedentemente coltivati e oggetto di colonizzazione da parte di boschi.
–1 milione di euro per l’installazione di defibrillatori presso gli edifici pubblici ed i rifugi gestiti del territorio montano piemontese.
Da scoprire, assaporare e raccontare. Al via la campagna promozionale
La Regione Piemonte, assessorato all’Agricoltura e Cibo, ha pianificato, con il supporto di Visit Piemonte, una campagna per la valorizzazione della carne di razza piemontese, rivolta ai consumatori, sulle testate locali piemontesi, sui canali social network istituzionali e sulla rivista agricoltura “Quaderni della Regione Piemonte”, nel numero del mese di dicembre 2023. Il claim lanciato nelle grafiche promozionali e sul profilo Facebook della Regione Piemonte è “Gustala nei piatti della tradizione piemontese e in tantissime altre specialità gastronomiche”.
“Richiamiamo l’attenzione dei consumatori – spiega l’assessore regionale all’Agricoltura e Cibo Marco Protopapa – per un prodotto di qualità certificata che rappresenta la gastronomia del Piemonte e che merita di stare al centro delle nostre tavole insieme ai prodotti eccellenti, in abbinamento ai vini piemontesi DOC e DOCG. Colgo anche l’occasione per rimarcare l’importante lavoro svolto dagli allevatori, i soggetti principali della filiera, senza i quali non avremmo un prodotto unico, quindi l’importanza di riconoscere il giusto prezzo del prodotto finale”.
La carne della razza piemontese è unica per la sua bontà e leggerezza dovuta al bassissimo tenore di grassi. La sua qualità è riconosciuta da due sistemi di certificazione approvati dal Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, oltre che dall’Unione Europea, il Fassone di razza piemontese, che si chiama SQNZ (Sistema di Qualità Nazionale Zootecnia) e i vitelloni piemontesi della coscia IGP, garantiti da rigorosi controlli lungo tutta la filiera.
Mara Martellotta
Nella puntata del 21 dicembre
Il 21 dicembre 2023, dalle ore 18:00 alle ore 19:00, andrà in onda la seconda puntata della quinta edizione di “Parla con Me”, condotto da Simona Riccio, Agrifood & Organic Specialist e fondatrice della trasmissione, che si concentra sull’agricoltura di precisione, l’industria 4.0, la digitalizzazione, l’intelligenza artificiale e l’innovazione all’interno del sistema agroalimentare.
Ospiti della puntata del 21 dicembre saranno Cristiano Spadoni, Project Development e Leader Image Line e Reporter Agronotizie; Salvatore Filippo Di Gennaro, ricercatore presso il CNR IBE (Consiglio Nazionale delle Ricerche Istituto per la BioEconomia); Francesco Civolano, tecnico agronomo e analista dati presso Ifarming srl. Image Line si occupa di servizi Internet, banche dati e soluzioni informatiche per l’agricoltura. Completano il panorama di portali informativi e banche dati appartenente a Image Line, agronotizie.it, il portale aggiornato quotidianamente e dedicato all’innovazione e all’agricoltura. Il CNR svolge attività di ricerca in ambito di agricoltura di precisione e field phenotyping. Hanno esperienza di acquisizione in analisi di dati telerilevati da piattaforma UAV e di parametri microdinamici da reti di sensori wireless per lo studio della variabilità spaziale e temporale della risposta ecofisiologica e produttiva delle colture. Ifarming è una Start-Up innovativa che promuove una agricoltura di precisione sostenibile, accessibile e remunerativa, riutilizzando le più moderne tecnologie sviluppate grazie alle potenzialità dell’IoT (intelligenza artificiale).
Parla con Me sarà trasmesso in diretta sulla pagina Linkedin Top Voices e sul profilo Facebook di Simona Riccio, oltre che sul canale Youtube della trasmissione.
La missione di Parla con Me si estende al coinvolgimento dei giovani promuovendo un cambio generazionale in un mondo che richiede sostenibilità e leggerezza.
Per ulteriori informazioni, consultare il sito www.parlaconmeofficial.it
Mara Martellotta
Secondo le analisi condotte dall’Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa, la domanda nelle grandi città a Luglio 2023 appare oggi concentrata prevalentemente sul trilocale che raccoglie il 40,0% delle richieste. A seguire il bilocale con il 25,1% e il quattro locali con il 22,7%. Il trilocale, quindi, si conferma la tipologia più ricercata come già accaduto sei mesi fa ma avanza il bilocale. Il piccolo taglio, quindi, vede un aumento della concentrazione di richieste a conferma, in parte, del ritorno degli investitori che in genere scelgono questa tipologia.
Si nota, al contrario, una diminuzione della concentrazione della domanda sui trilocali e sui quattro locali, come conseguenza dell’aumento dei prezzi che sta interessando le metropoli e dell’esaurirsi della spinta data dalla pandemia alla ricerca di abitazioni più ampie. Il trend si conferma ormai da tre semestri.
Se il trilocale prevale a livello italiano è il bilocale la tipologia più ricercata a Milano (47,5%), unica tra le grandi città a fare eccezione per la presenza importante di investitori e single tra gli acquirenti e per essere la città più costosa d’Italia, con un prezzo medio di 4219 € al mq per una tipologia usata e 5036 € al mq per il nuovo.
Il quattro locali prevale a Genova (44,4%) città dove i prezzi sono decisamente più contenuti e si aggirano intorno a 1114 € al mq per la tipologia usata e 1510 € al mq per quelle di nuova costruzione.
L’analisi della domanda nei capoluoghi di regione che non sono grandi città, conferma il trilocale come tipologia più ricercata con il 52,6%, seguito dal quattro locali (21,5%) e infine dal bilocale che raccoglie il 21,3%. In queste realtà cresce la percentuale di richieste di piccoli tagli come monolocali e bilocali, diminuisce quella sui trilocali e quattro locali confermando il trend registrato anche nelle metropoli. Si segnala però un aumento della percentuale di richieste dell’1% sui cinque locali (da 1,9% a 2,9%), in queste realtà più accessibile grazie ai prezzi più bassi. Tra i capoluoghi di regione la percentuale di richieste di trilocali è più elevata a Catanzaro (63,0%) e a Venezia (65,7%).
Fonte: Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa
Tav… ultima chiamata?
In data 18 Dicembre 2023 a Chiomonte ha aperto ufficialmente il cantiere del “tunnel di base” che per la prima volta, dopo anni di attesa, ha iniziato a scavare sul lato italiano. Per l’occasione era presente anche il ministro dei trasporti Matteo Salvini per mettere il “cappello” da parte del governo all’inizio dei lavori, accolto da un presidio NO TAV per ribadire il loro “non benvenuto” nella valle piemontese. Salvini ha presenziato per la firma tra TELT ( società italo-francese incaricata di realizzare la tratta internazionale del tunnel) e la cordata di imprese che realizzerà la galleria fino all’imbocco di Susa. Riguardo il cantiere sappiamo che verrà costruito il tunnel di base del Moncenisio di una lunghezza pari a 57,5 Km di cui 12,5 in Italia scavando 10m al giorno per un periodo di ben 7 anni e mezzo con data di fine lavori prevista per il 2032. Si tratta dunque di un’opera faraonica il cui progetto negli anni è cambiato più volte in quanto si inserisce in un contesto non facile per quel che riguarda i trasporti. Da poco è stato riaperto il Traforo del Monte Bianco a seguito di due mesi di lavori oltre al prolungamento delle tempistiche per il ripristino del Traforo del Frejus dopo la frana della scorsa Estate. Salvini insieme al presidente della regione Cirio ha festeggiato affermando ” è la vittoria dei sì” probabilmente non curante delle esperienze passate degli amministratori locali della Val di Susa come l’On. Osvaldo Napoli (nella foto) che si dice orgoglioso delle scelte fatte e delle battaglie sociali combattute in passato per difendere la realizzazione di quest’opera, in una nota della segreteria nazionale di Azione dichiara: “Ero sindaco di Giaveno, nel 1985, quando espressi il mio netto favore per l’opera straordinaria che doveva collegare Lisbona a Kiev. Oggi che sono stati avviati i lavori sul versante italiano mi piace rinnovare il mio orgoglio di piemontese e di amministratore locale” e prosegue dicendo “Ho affrontato contestazioni, anche dure, e ho ricevuto minacce quando proposi di far passare il tracciato sotto il territorio del mio Comune. Ritenni legittime le proteste locali, quando erano i valsusini a contestare l’opera – aggiunge -. Ho perso il numero delle riunioni in Comune, delle assemblee pubbliche con gli abitanti della valle. Valutazioni del progetto, contro valutazioni, commissioni. Per molti anni sono stato vice presidente dell’osservatorio e da quella posizione mantenni vivo il dialogo con la popolazione. Poi la contestazione ha assunto altre connotazioni. Sono arrivati gruppi di anarchici, centri sociali e umanità varia del tutto estranei alla Tav. E con loro la violenza e le aggressioni e gli atti di puro terrorismo. Chi oggi, come il ministro Salvini e il presidente Cirio, esulta legittimamente per l’avvio dei lavori, può farlo anche per quegli amministratori locali che in anni ormai remoti seppero tenere la barra dritta. Esultano tutti, anche qualcuno di coloro che erano contrari all’opera, salvo convertirsi sulla via di Lione”. Le parole dell’ On. Napoli riflettono la realtà della situazione nella Valle di Susa, coinvolta da anni in guerriglie tra anarchici e le forze dell’ordine, ma anche in contestazioni a livello sociale e burocratico. Dunque, mi sento di dire che alla luce di questa situazione complessa dare vita all’inizio dei lavori può essere un importante trampolino di lancio per l’economia locale e lo sviluppo dell’ area montana circostante.
Federico Audero
“Si tratta di progetti che rappresentano un passo significativo verso l’evoluzione delle reti e dei servizi intelligenti che attestano il ruolo di primo piano assunto da Torino quale hub di sperimentazione e innovazione
in ambito climatico, esempio virtuoso per tutte le altre città europee anche nell’utilizzo delle nuove tecnologie nel percorso di transizione ecologica e digitale”, spiegano le assessore Foglietta e Pentenero che con gli uffici hanno seguito l’iter di partecipazione della Città ai tre progetti che prevedono l’assegnazione di 1 milione e 500mila euro di fondi europei.
TIPS4PED progetterà, svilupperà e testerà l’efficacia e la fattibilità tecnico-economica di una piattaforma basata sulla creazione di un modello gemello digitale (Digital Twin), per supportare i comuni nell’implementazione di distretti a energia positiva (PED). Il progetto adotterà un approccio incentrato sulle persone, coinvolgendo, formando e responsabilizzando i cittadini e i potenziali stakeholder. I Positive Energy District richiedono infatti integrazione tra edifici, utenti e rete di energia, mobilità e sistemi IT. Un distretto energetico urbano a energia positiva – che è un ambiente urbano autosufficiente dal punto di vista energetico e di emissioni di C02 – unisce ambiente costruito, mobilità, produzione e consumo sostenibili per aumentare l’efficienza energetica e diminuire le emissioni di gas serra e per creare valore aggiunto per i cittadini. I Positive Energy District richiedono inoltre integrazione tra edifici, utenti e rete di energia, mobilità e sistemi IT. Le soluzioni TIPS4PED saranno sperimentate a Torino, scelta come città faro (Light House), mentre studi di replicabilità saranno condotti in tre città follower (Cork, Kozani e Budapest). La fase di sperimentazione e replicabilità porterà alla creazione di 4 città gemelle digitali e di mappe di decarbonizzazione.
Il progetto ENVELOPE mira a far avanzare il 5/6G in applicazioni legate alla mobilità connessa e automatizzata, studiando scenari di traffico “misto” in contesti urbani, sfruttando le comunicazioni tra il traffico autonomo (quello delle auto con tecnologia evoluta) e quello non autonomo, utilizzando infrastrutture esistenti e implementandone di nuove. A Torino si procederà, attraverso test sul campo, a utilizzare le nuove tecnologie per la gestione efficace di incidenti che coinvolgano veicoli autonomi. Il progetto aiuterà a convalidare la tecnologia e a sperimentarla in settori commerciali e industriali che sono prioritari per l’Europa.
Obiettivo di 5G4LIVES è anzitutto portare la copertura 5G in aree dove non è presente, al fine di dimostrare le potenzialità di tale protocollo di connettività, per abilitare la sperimentazione di un servizio per la prevenzione e la gestione di emergenze legate a fenomeni naturali. A Torino la sperimentazione riguarderà l’uso di droni abilitati da 5G per il monitoraggio di frane, inondazioni e altri disastri naturali. Un impiego, a supporto della Protezione Civile, che rappresenta una vera e propria innovazione nella gestione delle emergenze e che, associata ad altre tecnologie come l’Internet delle cose e la sensoristica, permette di avere uno scambio real-time di informazioni tra il territorio o le aree monitorate e una centrale operativa pronta a coordinare gli interventi in caso di necessità. Il patrimonio informativo raccolto potrà migliorare e completare la conoscenza del contesto e delle sue criticità, consentendo di incrementare il livello di sicurezza e resilienza di città, territori e infrastrutture.