ECONOMIA- Pagina 78

Oltre 17 mln di euro per la valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico

Operazione di Invimit e Regione Piemonte

 

Invimit SGR, società partecipata al 100% dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, e Regione Piemonte annunciano oggi il conferimento al Fondo i3-Sviluppo Italia (Comparto Regione Piemonte) di sei immobili a Torino.

Alla conferenza stampa, che si è svolta ieri nella storica Villa Javelli, hanno partecipato il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, l’Assessore al Patrimonio della Regione Piemonte, Andrea Tronzano, il Presidente di Invimit SGR, Nuccio Altieri, e l’Amministratore delegato di Invimit SGR, ⁠Giovanna Della Posta.

I sei immobili oggetto dell’operazione, tutti localizzati a Torino, sono Villa Javelli in via Petrarca 44 e Villa Gualino in via Settimio Severo 65, oltre agli edifici in Corso Bolzano 44, Via Principe Amedeo 17, Corso Principe Eugenio 36 e Via Garibaldi 4.

L’obiettivo principale dell’iniziativa è valorizzare il portafoglio immobiliare della Regione attraverso l’affitto, la vendita o la ristrutturazione degli edifici apportati al Fondo, sulla base delle condizioni espresse dal mercato, di concerto con l’ente e con i partecipanti del Fondo. Oltre a permettere la valorizzazione di diversi edifici, l’iniziativa è anche particolarmente strategica sotto il profilo economico, in quanto garantirà alla Regione un immediato ritorno finanziario e la partecipazione, pro quota, agli utili dei percorsi di valorizzazione che saranno individuati per i singoli immobili. Il comitato di gestione del Fondo è composto da tre membri, di cui due rappresentati della Regione Piemonte.

Con questo accordo la Regione attiva una modalità di gestione innovativa, sia del proprio patrimonio immobiliare sia della sua valorizzazione, grazie al contributo professionale e all’esperienza di Invimit. La Regione non è un’agenzia immobiliare e ha il dovere di gestire il proprio patrimonio con oculatezza e preservando le risorse pubbliche. L’abbiamo realizzato con il trasloco al Grattacielo Piemonte, che garantisce ogni anno un risparmio tra gli 11 e i 18 milioni di euro, l’abbiamo fatto con il palazzo di piazza Castello, ceduto alla Corte dei Conti e quindi rimasto nel patrimonio pubblico, e lo facciamo ora con questi immobili”, dichiarano il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e l’assessore al Patrimonio, Andrea Tronzano.

L’operazione che abbiamo realizzato con la Regione Piemonte è la testimonianza che la collaborazione pubblico-pubblico può generare iniziative di alto valore sociale ed economico”, ha commentato Giovanna Della Posta, Amministratore Delegato di Invimit SGR. “Dopo una proficua interlocuzione, supporteremo il Presidente Cirio e tutta la sua squadra nella valorizzazione e nella riqualificazione del patrimonio immobiliare della Regione, affinché questo possa rappresentare non solo una risorsa a livello locale, ma anche un elemento di attrazione di capitali, risorse aggiuntive – sia nazionali che internazionali – in grado di innescare un fattore moltiplicativo sul territorio”.

Con la creazione del comparto Piemonte – ha spiegato il Presidente di Invimit Nuccio Altieri – si apre una grande opportunità per la valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico della Regione ma anche dei comuni e delle province del Piemonte. Abbiamo già avviato interlocuzioni con Novara, Alessandria, Asti e Torino e oggi grazie a questo primo apporto della Regione Piemonte abbiamo un fondo che può operare a favore di tutti gli Enti locali del territorio. Il patrimonio immobiliare pubblico è una grande risorsa economica e sociale se gestito in maniera professionale e moderna, questa è la mission di Invimit che, grazie alla decisione del Presidente Cirio, diventa operativa anche in Piemonte”.

L’annuncio di oggi segue l’atto stipulato lo scorso 20 dicembre in base al quale la Regione ha conferito al Fondo gestito da Invimit una quota pari al 70,2% del diritto di piena proprietà degli immobili in cambio di quote del Fondo per un valore di 12,4 milioni euro. Il restante 29,8%, invece, è stato venduto al Fondo per un valore pari a 5,2 milioni grazie all’investimento del Fondo i3 Core (INAIL) gestito dalla Sgr. L’ammontare complessivo dell’operazione è di 17,7 milioni.

Questa iniziativa trae spunto da quanto realizzato con successo già dalla Regione Lazio a partire dal 2014, che ha portato l’Istituzione a dotarsi di un fondo multi-comparto volto a valorizzare sia gli stabili regionali che quelli di altri Enti.

Il procedimento presentato oggi sarà replicato, nei prossimi mesi, per ulteriori edifici. In questo caso gli immobili si trovano su tutto il territorio piemontese e a Bruxelles, nella sede della Regione.

Torino, gli agricoltori: “La nostra protesta a Bruxelles perché è in Europa che si prendono le grandi decisioni”

A Bruxelles a protestare contro le politiche dell’Unione europea che bloccano l’agricoltura c’era anche una folta delegazione di agricoltori del Torinese guidati dal presidente di Coldiretti Torino, il leinicese Bruno Mecca Cici, la vice presidente Tiziana Merlo, di Argentera-Rivarolo, dalla delegata Coldiretti Giovani Impresa, la rivolese Claudia Roggero, la coordinatrice provinciale di Coldiretti Donne Impresa, Mirella Abbà, di Favria, dal valsusino Sergio Barone, presidente provincia e regionale del movimento pensionati di Coldiretti, oltre ai segretari Coldiretti di zona di Chieri-Carmagnola, Pinerolo, Ivrea-Rivarolo, Ciriè, Torino, Chivasso-Caluso, Rivoli-Bussoleno.

«Siamo stati a Bruxelles perché è in Unione europea che si prendono le decisioni – spiega il presidente Bruno mecca Cici – Coldiretti Torino nelle sue 183 sezioni comunali e nei suoi 12 Uffici di Zona ascolta quotidianamente le ragioni degli agricoltori. Noi stessi siamo coltivatori e viviamo sulla nostra pelle le scelte scellerate che ci impone l’Unione europea. Conosciamo bene le ragioni dei nostri agricoltori. Ed è per  questo che siamo andati a Bruxelles. Siamo andati davanti al Consiglio d’Europa mentre si svolgeva il Vertice straordinario dei capi di governo europei perché è in Europa che andava portata la nostra protesta insieme agli altri sindacati europei con cui Coldiretti si coordina da sempre in Europa. Siamo stati in mezzo a quei 1.300 trattori che hanno paralizzato il quartier generale Ue. In serata, il nostro presidente nazionale Ettore Prandini ha incontrato la presidente dell’Unione europea Ursula Von der Leyen e il commissario all’agricoltura Janusz Wojciechowski con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni insieme ai rappresentanti degli altri sindacati europei. Dall’incontro abbiamo ottenuto l’impegno di dare priorità all’esame delle nostre richieste».

Il presidente di Coldiretti Torino ribadisce le istanze portate ai vertici europei con la protesta di piazza di Bruxelles.

«Chiediamo che sull’import ci sia un netto stop all’ingresso di prodotti da fuori dei confini Ue che non rispettano i nostri stessi standard. Non possiamo più sopportare questa concorrenza sleale, che mette a rischio la salute dei cittadini e la sopravvivenza delle imprese agricole. Sugli accordi commerciali occorre garantire il principio di reciprocità e in tale ottica è positivo l’annuncio della Commissione Ue sul fatto che “non sono soddisfatte le condizioni” per raggiungere un accordo commerciale con i Paesi del Mercosur, il mercato comune dell’America meridionale. Coldiretti chiede di tornare a investire nella sovranità e nella sicurezza alimentare europea assicurando più fondi alla Politica agricola comune anche per investimenti adeguati nella difesa attiva e passiva dai cambiamenti climatici. Vogliamo anche aumentare gli investimenti in agricoltura garantendo più sostegni ai giovani per il ricambio generazionale nel nostro settore. Ma soprattutto serve la cancellazione dell’obbligo di lasciare incolto il 4% dei terreni destinati a seminativi imposto dalla Politica agricola comune (Pac). Ma l’Europa deve sostenere anche gli accordi di filiera per costruire mercati più equi. La nuova Politica agricola comune dovrà incentivare questo modello che rafforza i rapporti tra produzione, trasformazione e commercializzazione, anche per contrastare le pratiche sleali. Alla presidente Meloni chiediamo di continuare a tutelare gli agricoltori italiani portando in Europa le nostre ragioni. Serve un cambio di passo rispetto al recente passato. Non ci può essere più spazio per politiche ideologiche che hanno penalizzato gli agricoltori, mettendo a rischio tante filiere anche nel nostro Paese».

Riaprirà il Golden Palace Hotel di Torino

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Riaprirà i battenti il Golden Palace Hotel di via Arcivescovado, in quello che un tempo era il “Palazzo Toro”, vero e proprio modello di architettura del secondo dopoguerra.

Il fondo immobiliare GERAS 2 gestito da REAM SGR ha acquisito l’edificio che manterrà la sua funzione e verrà dato in locazione ad una importante catena alberghiera internazionale.

L’immobile si sviluppa su sei piani fuori terra per una superficie complessiva commerciale di circa 20mila metri quadrati. Sarà oggetto di un importante processo di ristrutturazione, con cui si candida a diventare un punto di riferimento per il settore ricettivo in un segmento di lusso.

“La riapertura del Golden Palace – afferma il sindaco Stefano Lo Russo- è una buona notizia per la Città e testimonia l’interesse crescente per lo sviluppo turistico di Torino. Vogliamo continuare su questa strada e auspichiamo che questi risultati possano consolidarsi nel tempo.”

Il marketplace torinese di integratori alimentari naturali raggiunge i 2 milioni di fatturato

Italian Elite la startup torinese che commercia integratori alimentari naturali nata da un’idea di  Stefano Giacone ed Edoardo Chiapino (originari di Chivasso) ha registrato nel 2023 un milione di euro di fatturato, raggiungendo così i 2 milioni euro complessivi dall’avvio del progetto.

Una crescita esponenziale che nel 2023 ha superato del 100% le performance dell’anno precedente e che è dovuta a una grande attenzione all’assistenza immediata al cliente, una produzione diversificata (suddivisa in 4 aziende fornitrici tra l’Italia e il Regno Unito) e una continua ricerca per la migliorazione delle formule.

In Italia sono più di 22 milioni e mezzo le persone che acquistano in rete, regolarmente o saltuariamente, prodotti per la salute e il benessere e nel 2023 le vitamine e gli integratori sono stati i prodotti più venduti, registrando il 48% degli acquisti totali su  piattaforme online.

Secondo Italian Elite, i consumatori di oggi preferiscono un canale d’acquisto virtuale, ma ricercano sempre – soprattutto per l’acquisto di prodotti per la propria salute – un riscontro tangibile, meglio se proveniente da una persona fisica.

Per questo Italian Elite, startup nata nel 2019 da un’idea di Edoardo Chiapino e Stefano Giacone, oltre ad essere un marketplace  mette a disposizione dei propri clienti un team di professionisti e
nutrizionisti in grado di guidarli durante la scelta del prodotto giusto.

Turismo Torino, le novità in programma

Si è tenuto  mercoledì 31 gennaio, il 21° Consiglio di Amministrazione dell’ATL Turismo Torino e Provincia presieduto dal Presidente Maurizio Vitale.  Nel corso del Consiglio sono state presentate le principali attività che vedranno l’ATL impegnata su più fronti nel corso dell’anno.
Proseguono le azioni di comunicazione e accoglienza turistica a supporto degli eventi che si svolgono a Torino e in provincia: dallo Storico Carnevale Ivrea alle Frecciarossa Final Eight, da Exposed Torino Foto Festival ai grandi eventi sportivi come il Giro D’Italia e il Tour De France dal Salone Del Vino a quello dell”auto sino alla Stagione Teatro Regio 2023/24 e alla quarta edizione delle Nitto Atp Finals, per citarne alcuni.
Molteplici le attività di media partnership e co-marketing instaurate dall’ATL: con il magazine Giovani Genitori per la produzione di contenuti web e social sul target family; con Trenitalia che prevede il rinnovo delle agevolazioni per i possessori di biglietto Frecciarossa con destinazione Torino (seconda Torino+Piemonte Card al 50%) oltre al rinnovo degli Uffici del Turismo come rivenditori biglietti Trenitalia per la mobilità sul territorio; con Drivalia che diventerà mobility partner di Turismo Torino e Provincia mettendo a sua disposizione diverse vetture della propria flotta green.
Proseguono le attività per il progetto Via Francigena For All tra cui la mappatura per l’accessibilità e fruibilità dei percorsi per adulti autistici, sessioni di formazione per gli operatori, la realizzazione di un sistema di monitoraggio dei passaggi, la progettazione, realizzazione e installazione di pannelli multisensoriali lungo i percorsi, la realizzazione di aree sosta accessibili lungo i percorsi, l’adeguamento degli uffici del turismo di Avigliana, Cesana, Claviere, Ivrea, Oulx, Susa e Stand e la partecipazione alla Fiera Fa’ la cosa giusta – Fiera dei Grandi Cammini di Milano (22-24 marzo).
Sul fronte congressuale prosegue la collaborazione con Convention Bureau Italia nella ricerca e contatto dei “Knowledge Leaders” (accademici, professori, medici, ecc.) torinesi coinvolti in associazioni internazionali. L’ATL sarà inoltre presente con un desk di informazione turistica in sede di evento al Congresso Nazionale del Notariato (17-15 maggio, 1000 partecipanti) al Congresso LREC-COLING (22-24 maggio, 2000 partecipanti) al Convention DoTERRA (23-25 maggio, 7000 partecipanti) al Convention WordCamp Europe (13-15 giugno 3000 partecipanti) all’Europe Energy Conference (26-28 giugno, 600 partecipanti).
Dall’11 al 14 dicembre Torino ospita Italy at Hand, The Event, l’evento business di punta ideato da Convention Bureau Italia e ENIT per far conoscere ai migliori decision maker dell’industria MICE internazionale le destinazioni italiane e i suoi operatori, con incontri B2B e attività di networking. 100 top buyer internazionali altamente profilati per 4 giorni visiteranno le principali sedi per eventi e conosceranno gli operatori del territorio.
Intensa inoltre la partecipazione dell’ATL a fiere e workshop a livello nazionale e internazionale per la promozione della destinazione Torino e provincia e l’organizzazione di educational tour per gli operatori turistici e press tour per i media cartacei e digitali.
Ai fini del racconto di una Torino giovane e universitaria in vista delle Universiadi Torino 2025 si aggiunge ai canali social ufficiali dell’ATL, il profilo TikTok.
Maurizio Vitale, Presidente di Turismo Torino e Provincia “Pur in un contesto internazionale particolarmente complicato, Turismo Torino e Provincia affronta il 2024 forte della fiducia dei propri Soci, di un modello organizzativo solido e di flussi turistici incoraggianti”

A San Mauro pubblico e privato insieme per assumere 100 persone

Firmato il protocollo d’intesa fra Regione, Argotec, Agenzia Piemonte Lavoro e Comune di San Mauro

La compagnia aerospaziale si avvarrà della rete regionale dei servizi pubblici per il lavoro per il suo nuovo stabilimento

Mercoledì 31 gennaio 2024 nella sala della giunta comunale di San Mauro Torinese, in via Martiri della libertà 150, la compagnia aerospaziale Argotec, l’ente strumentale di Regione Piemonte che coordina i Centri per l’impiego piemontesi in materia di politiche attive del lavoro Agenzia Piemonte Lavoro e Comune di San Mauro hanno firmato un protocollo d’intesa finalizzato a favorire la ricerca, selezione e assunzione di personale per il nuovo insediamento produttivo sul territorio comunale.

La società, specializzata nella produzione di microsatelliti, aprirà infatti in Piemonte lo SpacePark, un nuovo grande stabilimento che, dal 2025, negli spazi delle ex cartiere Burgo ospiterà anche la sede societaria, che al momento ha base a Torino. Lo stabilimento di San Mauro Torinese creerà nuovi posti di lavoro per circa 100 persone, che potenzieranno l’organico aziendale, attualmente di  170 dipendenti: un piano straordinario di assunzioni, con varie figure ricercate, soprattutto ingegneri aerospaziali, elettronici, informatici, e delle telecomunicazioni ma anche profili tecnici per le operazioni di produzione, nonché professionisti dell’area amministrativa, legale, marketing e comunicazione.

Le dichiarazioni

«Orgogliosi che una realtà virtuosa come Argotec scelga di investire sul territorio. Come Regione abbiamo il dovere di mettere in campo ogni sforzo possibile per fare incontrare domanda e offerta, certi che sul territorio piemontese siano presenti competenze ed eccellenze uniche, che meritano di essere valorizzate». dichiara l’assessore regionale all’Istruzione e merito, lavoro, formazione professionale, diritto allo studio universitario Elena Chiorino.

«Questa collaborazione ci consente di supportare concretamente una realtà solida come Argotec nella ricerca di personale in possesso sia di competenze tradizionali sia nuove ed emergenti, mostrando che il sistema regionale è dinamico e in continua evoluzione, come l’attuale mercato del lavoro», aggiunge la direttrice di Agenzia Piemonte Lavoro Federica Deyme.

«Siamo soddisfatti di aver fatto da raccordo per questo accordo che rappresenta un ulteriore passo nel rilancio dell’area del Pescarito, con importanti ricadute sul tessuto socio economico ed occupazionale della nostra città», commenta la sindaca di San Mauro Giulia Guazzora.

«Il nostro piano di assunzioni conferma le ambizioni e le prospettive di crescita del Gruppo – spiega Romana Garavet, alla guida della funzione Human Capital di Argotec – Nell’ultimo anno abbiamo raddoppiato il numero dei colleghi, in Italia e negli Stati Uniti, ed è su questa falsariga che intendiamo proseguire, creando un forte impatto occupazionale sul territorio».

Attrezzature agricole, “Parla con Me” incontra Gambacorta

Giovedì primo febbraio, alle 18:00, “Parla con Me”, trasmissione ideata da Simona Riccio, Agrifood e Organic Specialist, e fondatrice del programma, torna in diretta con i titolari dell’azienda Gambacorta Srl. Fondata nel 1963, Gambacorta Srl si distingue per la vendita di attrezzature agricole e ricambi, attrezzature zootecniche e soluzioni all’avanguardia per l’agricoltura 4.0.

 

Protagonisti della serata saranno Filippo Gambacorta, A.D. dell’azienda, e Francesco Gambacorta, esperto di supporto tecnico e venditore, che guideranno gli spettatori attraverso un viaggio informativo sull’innovazione rivoluzionaria del settore agricolo. La puntata si concentrerà sull’analisi approfondita dell’importanza cruciale delle moderne macchine agricole di precisione. Filippo e Francesco condivideranno la loro expertise, evidenziando come queste tecnologie rivoluzionarie siano fondamentali per migliorare significativamente il lavoro degli agricoltori. Dal momento che la tecnologia agricola continua a evolvere, le macchine di precisione rappresentano un passo avanti cruciale, consentendo un lavoro più preciso e mirato.

Particolare attenzione sarà dedicata alla pianificazione del lavoro agricolo, sottolineando l’importanza di un approccio attento e sostenibile. La tutela del terreno sarà al centro della discussione, dimostrando come l’adozione di pratiche agricole oculate possa contribuire alla conservazione del suolo e alla sostenibilità ambientale In un mondo in continua trasformazione, durante la puntata si vogliono informare gli spettatori sulle innovazioni chiave del settore agricolo, incoraggiando pratiche capaci di coniugare la modernità tecnologica con la responsabilità ambientale. Si tratta di un’importante occasione per apprendere dai titolari d’azienda, e dalle loro esperienze dirette, come l’Agritech made in Italy stia ridefinendo il panorama agricolo globale.

“Parla con Me” sarà trasmesso in diretta sulla pagina Linkedin Top Voices e Facebook di Simona Riccio, oltre al canale Youtube di “Parla con Me”. Per riascoltare le puntate e per ulteriori informazioni, visitate il sito ufficiale www.parlaconmeofficial.it

 

Mara Martellotta

Pnrr, la Regione: “Avviato il 99,9 per cento dei progetti, quasi il 70 per cento in corso o completato”

«E’ stato avviato il 99,9 per cento dei progetti Pnrr su cui la Regione Piemonte ha competenza diretta. Di questi quasi il 70 per cento è già in corso o completato: una fotografia molto positiva che conferma le buone performance del Piemonte nel rispetto della tempistica e nella realizzazione dei lavori. In particolare è già concluso il 50 per cento dei progetti finanziati dalle misure per l’istruzione e la ricerca.
Per quanto riguarda gli interventi della sanità è già concluso il 20 degli interventi e il 70 è in corso: trattandosi di interventi importanti per la salute dei cittadini, abbiamo assegnato alle Asl scadenze più stringenti rispetto a quelle imposte dallo Stato per avere ulteriori garanzie di rispettare i tempi e scongiurare ritardi. Siamo stati tra i primi ad avviare un sistema di monitoraggio interno per garantire il controllo costante su andamento, scadenze e livello di raggiungimento degli obiettivi e, nel caso, individuare tempestivamente eventuali criticità, facilitandone la successiva gestione».
Lo dichiara il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, al termine dell’audizione di fronte alla Sezione di controllo della Corte dei Conti per illustrare i risultati del monitoraggio sull’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, effettuato dagli uffici regionali prendendo in esame i dati aggiornati al 31 dicembre 2023.
Il Pnrr assegna al Piemonte 1,6 miliardi di euro per l’attuazione di 976 interventi su cui la Regione esercita una competenza diretta, è soggetto attuatore o risulta essere l’ente coordinatore e supervisore rispetto all’attuazione e alla rendicontazione.
Il monitoraggio realizzato dalla Regione evidenzia che è stata avviata la quasi totalità dei progetti, il 99,93 per cento, corrispondente al 99,98 per cento delle risorse assegnate, è già completato il 13 per cento degli interventi e il 55 è in corso di realizzazione. La Regione ha peraltro stabilito di separare la fase di avviamento, che riguarda la progettazione e le procedure, da quella dei cantieri in corso, in modo da avere una fotografia ancora più puntuale dello stato di attuazione.
In particolare:
Missione 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo:
Risultano avviati il 99,73 per cento dei 367 progetti, corrispondente al 99,53 per cento degli 80 milioni di euro assegnati. Sono in corso interventi per la metà delle risorse assegnate, gli altri sono in avvio nei prossimi mesi.
Missione 2 – Rivoluzione verde e transizione ecologica:
E’ stata avviata la totalità dei 199 progetti, finanziati con 340 milioni di euro. Di questi il 45 per cento è concluso o in corso.
Missione 3 – Infrastrutture per una mobilità sostenibile:
Sono in corso tutti gli interventi per un valore di oltre 140 milioni di euro, in particolare quelli sulla Torino-Ceres appena aperta al traffico ferroviario fino a Germagnano, e sulla linea Canavesana per opere di sicurezza e adeguamento, tra cui l’abbattimento dei passaggi a livello.
Missione 4 – Istruzione e ricerca:
Già concluso il 50 per centro dei progetti, l’altra metà è avviato per un totale di oltre 30 milioni di euro.
Missione 5 – Inclusione e coesione:
E’ già concluso il 20 per cento degli interventi ed è in corso il restante 80 per cento per un totale di 363 progetti, finanziati con oltre 204 milioni di euro
Missione 6 – Salute:
Sono stati avviati tutti i 430 progetti di questa misura, finanziati con circa 800 milioni di euro. E’ già in corso il 70 per cento degli interventi, pari a oltre l’80 per cento delle risorse ed è concluso il 20 per cento. In particolare per quanto riguarda le Case di Comunità, sono già stati firmati i contratti di appalti per 71 delle 82 strutture previste dal Pnrr, e in 22 sono già in corso i lavori. Lavori partiti anche in 9 ospedali di comunità, mentre per quanto riguarda le Cot, le centrali operative territoriali, 26 sono state completate e in funzione, 7 con lavori oltre il 90 per cento.
«Questi numeri confermano che il “cantiere Pnrr” è in pieno svolgimento e che il Piemonte si conferma Regione virtuosa nella spesa dei fondi pubblici e nel suo monitoraggio – ha aggiunto il presidente Cirio – a cui lavorano i nostri uffici, grazie anche alle azioni di controllo collaborativo con la Corte dei Conti, e insieme alla Guardia di Finanza con cui abbiamo già condiviso un protocollo che sarà sottoscritto nelle prossime settimane. Il Pnrr rappresenta per il nostro territorio una grandissima opportunità che impegna tutti noi all’oculato uso delle risorse che sono davvero un investimento per il futuro e per lo sviluppo del territorio».
Il monitoraggio costante dei progetti è disponibile sul sito internet della Regione Piemonte – pnrr.regione.piemonte.it – da oggi on line in una versione rinnovata che consente, per ogni progetto, di conoscere dettagli, risorse, soggetti coinvolti e lo stato di avanzamento.
Il sito è stato concepito per diventare uno strumento di consultazione completo, aggiornato e intuitivo per cittadini, enti locali e imprese, in cui trovare informazioni sullo stato di avanzamento dei progetti, la loro localizzazione e sulle opportunità di finanziamento attive.
La sezione dedicata ai bandi viene infatti aggiornata ogni quindici giorni e fotografa tutti bandi, avvisi e gare del Pnrr, sia a livello regionale sia a livello nazionale, rivolte a enti locali, imprese, terzo settore e cittadini. L’utente può filtrare le opportunità selezionando la missione di appartenenza, la scadenza prevista e i soggetti a cui sono rivolte, con la certezza di individuare facilmente le informazioni di proprio interesse.

Agricoltori in piazza “contro le follie dell’Unione Europea”

Coldiretti: da Torino un centinaio in viaggio verso Bruxelles

 

Sono circa un centinaio gli agricoltori del Torinese che hanno risposto all’appello alla mobilitazione lanciato da Coldiretti per una grande manifestazione di Bruxelles per fermare le politiche europee che minacciano l’agricoltura italiana.

«Una chiamata a raccolta organizzata in Europa, dove serve fare sentire, forte, la voce delle nostre aziende agricole – osserva il presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici – Una mobilitazione in vista del Vertice europeo che sta avendo una grande risposta da parte dei nostri soci, a dimostrazione di quanto la nostra agricoltura senta sulla propria pelle l’effetto di politiche europee sconsiderate che limitano le funzioni dell’agricoltura preziose per tutta la società: dalla produzione di cibo naturale e non sintetico, fino al presidio contro il dissesto del territorio».

La manifestazione è, infatti, indetta in occasione del Vertice europeo straordinario sul bilancio dell’Ue, al quale partecipa anche il premier Giorgia Meloni, dove la Commissione europea presenterà la proposta per la deroga alle norme Ue sull’obbligo di mantenere i terreni incolti previsto dalla Politica agricola comune (Pac).

L’appuntamento “Non è l’Europa che vogliamo” è per giovedì 1° febbraio alle ore 9 in Place du Luxembourg, di fronte al Parlamento europeo, dove assieme al presidente della Coldiretti Ettore Prandini ci saranno oltre un migliaio di contadini e allevatori provenienti da tutta Italia per sostenere la proposta e denunciare, con eclatanti azioni dimostrative, gli effetti delle politiche europee che mettono in pericolo la sopravvivenza delle campagne. Un obiettivo che è il risultato della lunga battaglia della Coldiretti insieme alle altre grandi organizzazioni agricole europee a partire dalla francese Fnsea con la quale è stato costruito un fronte comune. Nelle ultime settimane Coldiretti ha intensificato gli incontri con altre realtà europee e con Ministri dell’agricoltura di altri Stati membri.

«Bene la proposta di deroga, che avevamo già ottenuto per la crisi Ucraina, ma ora è necessario sia cancellato definitivamente l’obbligo di lasciare incolto il 4% dei terreni destinati a seminativi imposto dalla Politica agricola comune (Pac).  È una delle eredità dell’era Timmermans, e, come diciamo da anni, è una scelta sbagliata. Non ha senso impedire agli agricoltori di non coltivare quote dei loro terreni, quando poi si è costretti ad importare» ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nell’annunciare la protesta contro le follie dell’Unione Europea.

Coldiretti chiede di tornare a investire nella sovranità e nella sicurezza alimentare europea assicurando più fondi alla Politica agricola comune dopo che la pandemia e le guerre hanno dimostrato tutta la fragilità dell’Unione europea davanti al blocco del commercio mondiale. «Anche per questo – conclude Prandini – serve una decisa svolta nelle politiche Europee per valorizzare le proprie terre fertili e fermare le importazioni sleali per fare in modo che tutti i prodotti che entrano nell’Unione rispettino gli stessi standard dal punto di vista ambientale, sanitario e del rispetto delle norme sul lavoro previsti nel mercato interno. La nostra battaglia in Europa continuerà in maniera forte e continuativa con proposte per il futuro degli agricoltori».

 

ANCHE CONFAGRICOLTURA A BRUXELLES

In molti Paesi dell’Unione, tra i quali l’Italia, sono in atto proteste da parte di alcuni rappresentanti del mondo agricolo. Il comune denominatore delle rimostranze è la contestazione della PAC – Politica Agricola Comune – e del “Green Deal” applicato all’agricoltura.

Scrive Confagricoltura: “Anche in questa occasione, Confagricoltura, da sempre in prima linea per rappresentare le istanze degli agricoltori, partendo dall’ascolto e comprendendo il disagio del settore, conferma il proprio impegno per portare le questioni poste nelle sedi competenti, in Europa. La Confederazione, infatti, condivide l’attenzione del Governo nazionale rispetto alle richieste degli agricoltori, ma auspica risposte più incisive ed urgenti da parte dell’Unione.

 

In questo senso, la giunta di Confagricoltura, da poco riunitasi a Palazzo della Valle, ha deciso di avviare una serie di iniziative a Bruxelles per chiedere che le richieste degli agricoltori vengano affrontate con maggiore sollecitudine, a tutela di un settore trainante della nostra economia che subisce le conseguenze economiche di uno scenario internazionale ad alta instabilità.

 

Le iniziative già avviate potrebbero portare ad un primo risultato già nei prossimi giorni, segnala Confagricoltura, con il rinnovo della deroga all’obbligo di destinare a finalità non produttive una parte dei seminativi.

 

L’impegno di Confagricoltura punta al raggiungimento dei seguenti obiettivi: assicurare un reddito adeguato ai produttori agricoli; migliorare la sostenibilità ambientale senza tagli produttivi; favorire la diffusione delle innovazioni tecnologiche per far fronte alle sfide del cambiamento climatico, salvaguardare i prodotti italiani ed europei nei confronti di una concorrenza non allineata con le regole dell’Unione per la sicurezza alimentare, la tutela delle risorse naturali e del lavoro, il benessere degli animali”.

 

La Confederazione annuncia un’Assemblea Straordinaria a Bruxelles, convocata per il 26 febbraio, durante la quale verrà illustrata la visione dell’Associazione sul futuro dell’agricoltura e sulla nuova PAC.

Tecnologia piemontese per gli impianti sportivi francesi

Per la realizzazione della nuova LDLC ARENA di Lione, la più grande arena sportiva indoor di Francia fuori da Parigi, una delle più avanzate dal punto di vista tecnologico e ambientale, la regione francese di Auvergne-Rhône-Alpes ha affidato alla piemontese Sintra, Società Benefit specializzata in Sistemi Innovativi di Trattamento dell’Aria, la progettazione e la realizzazione del sistema di areazione, riscaldamento e climatizzazione degli ambienti dell’intera struttura.

Con una capacità di 16mila persone per i concerti e 12mila per le competizioni sportive, una superficie di 3136 m² e un’altezza di 28 metri, la LDLC Arena ospiterà fra i 100 e i 120 eventi all’anno.

Sintra è stata selezionata per la realizzazione degli aspetti più innovativi e sostenibili del nuovo stadio. L’uniformità della temperatura e l’assenza di sprechi energetici in un simile contesto saranno garantite dai sistemi brevettati MIX-IND® di Sintra per la pulsione dell’aria ambiente. La stessa tecnologia è in grado di adattarsi e soddisfare esigenze diverse a seconda delle situazioni di utilizzo della struttura.

“SINTRA è stata coinvolta fin dalla fase di ideazione del progetto – spiega Maxime Vercollier, responsabile commerciale Grand Est di Sintra France – Abbiamo collaborato con l’Ufficio Tecnico di Progettazione di Artelia, gruppo internazionale specializzato in ingegneria integrata, per studiare una soluzione in grado di garantire prestazioni e comfort omogenei per ogni evento. Il sistema di diffusione doveva essere estremamente flessibile per contrastare gli sprechi e far fronte alle esigenze altamente variabili a seconda delle situazioni. I nostri sistemi sono progettati proprio per adattarsi ai diversi contesti”.

Con sole 6 unità da 50.000 m3/h ciascuna, il sistema di Sintra permetterà di adattarsi  perfettamente alle esigenze effettive della sede in qualsiasi situazione, con un risparmio dei consumi energetici dell’80% rispetto ad impianti tradizionali, con una garanzia di tempi brevissimi di messa a regime per la climatizzazione della struttura e l’eliminazione totale del problema della stratificazione del calore.

Non è la prima volta che Sintra si trova a gestire in Francia spazi di notevoli dimensioni, dove le fonti di calore interne ed esterne sono in costante evoluzione ed è quindi particolarmente difficile mantenere omogenee sia le temperature interne sia il comfort per le persone. L’azienda novarese ha infatti già realizzato i sistemi di riscaldamento e climatizzazione dell’Arena Paris La Defense, il più grande stadio coperto d’Europa e location delle gare di nuoto delle prossimi Olimpiadi 2024.

L’Arena è alta ben 40 metri, ma grazie alla tecnologia italiana di Sintra la temperatura è costante dal parterre fino all’ultimo gradino, così come la qualità dell’aria, anche con 40.000 persone, la piena capacità della struttura.

Il mercato francese è fondamentale per l’azienda italiana, che qui ha già realizzato importanti installazioni in diversi grandi spazi pubblici e privati ed è presente con una filiale dal 2017.

Nel settore automotive, Sintra collabora da oltre 30 anni con il Gruppo PSA, con oltre 400 impianti realizzati, e recentemente è stata coinvolta da ACC – Automotive Cells Company per il progetto della nuova Gigafactory francese, simbolo della transizione dell’Europa verso nuove forme di mobilità e destinata a ospitare 2.500 dipendenti che produrranno 800.000 veicoli elettrici.