SAUZE D’OULX – La situazione del Fondo di Solidarietà Comunale è ormai insostenibile ed il Sindaco di Sauze d’Oulx Mauro Meneguzzi ha scritto alla Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni e al Ministro del Turismo Daniela Santanchè e al Ministro dell’Economia e Finanze Giancarlo Giorgetti.
ll Sindaco Meneguzzi fa una premessa: “Non avendo mai avuto un riscontro in nessun senso, agli appelli che ho ed abbiamo presentato insieme a moltissimi Comuni “Turistici”, negli anni precedenti l’attuale Legislatura, ho deciso di rivolgermi all’attuale Governo in carica in quanto noi tutti 592 Comuni Turistici Italiani accomunati tristemente dal comparire nell’allegato 4, colonna 4, del D.P.C.M. 18 maggio 2016 Fondo di solidarietà comunale. Definizione e ripartizione delle risorse ……..”.
Il Sindaco Meneguzzi entra nel merito della questione: “La colonna 4, denominata “F.S.C. al netto degli accantonamenti (incapienti)”, individua i Comuni che, sostanzialmente, non
accedono al riparto del Fondo Solidarietà Comunale. Tale fondo, costituito con l’apporto da parte di ciascun Comune della quota del 22,43% del gettito IMU stimato, ad aliquota base, vede nei nostri casi, una ulteriore componente negativa che viene trattenuta dall’Agenzia delle Entrate, ad alimentare ulteriormente il F.S.C. (Comuni incapienti). In sostanza tutti i nostri Comuni alimentano tale fondo (in tanti casi con somme considerevoli) e non ricevono un euro dallo stesso”.
Mauro Meneguzzi sottolinea in particolare due aspetti: “Scorrendo l’elenco dei Comuni, si ritrovano gran parte dei Comuni turistici di questo Paese (le Regioni Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia non sono interessate dal DPCM) ed analizzando i dati ed i parametri che danno luogo alla definizione del F.S.C., non di facile comprensione, emergono comunque due fattori che, secondo me, penalizzano ingiustamente i Comuni turistici: si tratta della capacità fiscale e dei “fabbisogni standard”. Il D.M. determina una capacità fiscale pro-capite per ogni Comune, mentre i fabbisogni standard derivano dal lavoro della SOSE che avrebbe dovuto portare alla definizione dei costi standard dei servizi dei Comuni attraverso un meccanismo di rilevazione dei costi che aveva impegnato i nostri uffici, soprattutto il servizio finanziario, negli scorsi anni e, ne sentivamo proprio la mancanza, che, ci pare, abbia partorito un topolino”.
Il Sindaco di Sauze d’Oulx si sofferma sulla realtà dei Comuni turistici: “È fin troppo evidente che tali elementi tengono in poca considerazione la realtà dei Comuni turistici. Mi chiedo che senso abbia per i Comuni turistici prendere a riferimento la sola popolazione residente e non tenere in debita considerazione i flussi turistici: è evidente che i servizi ai cittadini ed ai turisti che siamo chiamati a fornire hanno costi che non possono essere parametrati ai soli residenti. A titolo esemplificativo nel documento “Relazione riepilogativa delle determinanti dei fabbisogni standard” elaborata dal MEF, si rileva che “La consistenza e la struttura del patrimonio immobiliare spiega circa il 7% del fabbisogno complessivo (rientrano in questo gruppo variabili come il numero degli immobili residenziali e non residenziali) e rappresenta una determinante importante del fabbisogno relativo al servizio di smaltimento dei rifiuti e ai servizi svolti dall’ufficio tributi”. Verrebbe da dire “tutto qui?”: perché il patrimonio immobiliare delle strutture turistiche e delle seconde case non è forse servito dalla viabilità, dalla pubblica illuminazione, dalle aree verdi, non genera forse un certo numero di pratiche edilizie, ecc. ?. Da una parte il turismo pare venga sempre più riconosciuto come un importante “sistema industriale” di questo Paese ed un settore strategico sul quale puntare e, dall’altra, tanti Comuni turistici si vedono sottratte risorse rilevanti, corrisposte dai propri contribuenti e non dispongono quindi di fondi per sostenere il settore”.
Il Sindaco Meneguzzi si focalizza sull’Alta Valle Susa: “Nel caso dei nostri Comuni Turistici sul territorio dell’Unione Montana Comuni Olimpici Via Lattea, la forbice tra la dimensione “residenziale” e quella “turistica” è particolarmente rilevante, come per molti dei Comuni Turistici Italiani: i residenti nei nostri 6 Comuni sono circa 4.300, ma il patrimonio immobiliare, da censimento Istat 2011, ammonta ad oltre 22.700 unità immobiliari (per dare l’idea simile a Città come Vercelli, Mantova o Macerata), abbiamo oltre 12.000 posti letto in strutture ricettive e oltre 600 unità locali relative ad imprese operanti nel settore turistico”.
Il caso di Sauze d’Oulx è emblematico come sottolinea Mauro Meneguzzi: “Si ratta certo di un fondo di solidarietà, ma non possiamo chiamarlo in tal modo quando assume una dimensione che non ha nulla a che vedere con un condivisibile, principio solidaristico (ci sono oltre 200 Comuni nei quali gli importi complessivi trattenuti dall’Agenzia delle Entrate sono superiori al 50% del gettito IMU ad aliquota base ed il Comune di Ceresole Reale era sul primo, non invidiato, gradino del podio con ben il 97,29%). Nel caso specifico del mio Comune Sauze d’Oulx, nell’anno 2023 appena conclusosi, a fronte di un gettito IMU presunto di € 4.550.000,00 il F.S.C. ha trattenuto ben € 2.376.915,00 pari ad una percentuale di prelievo del 52%! Mi spiace aver usato dei “tecnicismi” ma spero di aver fatto capire che c’è qualcosa che non funzione nel sistema”.
Ultimo tema che tocca il Sindaco Meneguzzi è relativo alla restituzione di fondi ai Comuni: “I nostri Comuni dell’Unione Montana Comuni Olimpici Via Lattea, avevano già impugnato al TAR Lazio il DPCM di determinazione del FSC per l’anno 2015 e susseguentemente ottenuto una sentenza a Noi favorevole dal successivo giudizio in Consiglio di Stato. Ahimè, ad oggi, nonostante detta sentenza, siamo ancora in attesa di ricevere la restituzione, dopo quasi 8 anni, delle somme a Noi spettanti in base a detta sentenza!”.