ECONOMIA- Pagina 69

Sovraindebitamento: che fare?

La legge parla di sovraindebitamento quando il debitore non è in grado di rimborsare in maniera regolare i propri debiti, anche considerando le disponibilità economiche dei successivi dodici mesi. Le persone possono trovarsi in questa situazione perché non hanno valutato attentamente la propria capacità, attuale ed in prospettiva, di rimborso dei debiti oppure perché sono subentrati eventi imprevisti e involontari che determinano nuove uscite, come ad esempio spese mediche, oppure minori entrate, pensiamo alla perdita del lavoro, alla cassa integrazione oppure alle malattie.

Il concetto di “sovraindebitamento” è stato introdotto nel sistema giuridico italiano dalla Legge 3/2012, conosciuta anche come “legge salva suicidi”. L’iter legislativo è iniziato al Senato nel settembre 2008. Il Parlamento ha approvato la legge nel gennaio 2012, con cui ha disciplinato una nuova tipologia di concordato per comporre le crisi di liquidità del singolo debitore, al quale non si possono applicare le ordinarie procedure concorsuali. Su tale disciplina è poi intervenuto il decreto-legge 179 del 2012, che ha modificato alcuni aspetti della procedura e ne ha esteso l’applicazione al sovraindebitamento del consumatore. Recentemente, parliamo di luglio 2022, la legge 3/2012 è stata sostituita dal Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza. Questo nuovo procedimento disciplina in modo esclusivo ed unitario le situazioni di crisi o insolvenza del debitore, sia esso consumatore, professionista o imprenditore, che eserciti, anche non a fini di lucro, un’attività commerciale, industriale, artigiana o agricola, operando quale persona fisica, persona giuridica o altro ente collettivo, gruppo di imprese o società pubblica, con esclusione dello Stato e degli enti qualificati pubblici dalla legge. Un nuovo strumento d’aiuto, dunque, per chi è in difficoltà.

L’associazione Codici è impegnata con i propri esperti a fornire assistenza anche per casi di sovraindebitamento. È possibile richiedere assistenza e chiarimenti telefonando al numero 065571996 o scrivendo a segreteria.sportello@codici.org.

Superbonus edilizia, l’allarme degli artigiani

“Ulteriore batosta per il comparto è la riduzione dell’aliquota agevolata per gli interventi recupero edilizio e riqualificazione energetica: dal 1° gennaio 2025 la detrazione è ridotta dal 50 al 36 percento e dal 1/1/2028 passa al 30 per cento”.

L’INTERVENTO DI CONFARTIGIANATO IMPRESE

Il settore edile rischia il default. Infatti, con il decreto 39/2024 il Governo ha deciso di mettere la parola fine al Superbonus inserendo un ritocco incisivo nelle detrazioni previsto dall’emendamento a firma del Ministro dell’Economia Giorgetti: l’allungamento a dieci rate del tempo di recupero di diversi sconti fiscali a partire dalle spese effettuate nel 2024.

Secondo i dati forniti dalla CGIA di Mestre, entro il 30 aprile scorso, gli interventi di ristrutturazione/efficientamento edilizio realizzati per mezzo del Superbonus sono stati poco meno di 500mila (precisamente 495.469). Il 4,1% del totale degli edifici residenziali presenti nel Paese è stato interessato dall’agevolazione fiscale.

A livello regionale è il Veneto ad aver registrato il ricorso più numeroso al 110%. Con 59.588 asseverazioni depositate, l’incidenza percentuale di queste ultime sul numero degli edifici residenziali esistenti è stata pari al 5,6 per cento.

In Piemonte sono state 35.986 le asseverazioni depositate sui 944.690 edifici residenziali pari al 3,8%.

A livello nazionale, l’onere medio a carico dello Stato è stato di 247.531 euro per edificio residenziale interessato da un intervento con il Superbonus. Il picco massimo lo scorgiamo in Valle d’Aosta con 401.671 euro per edificio.

In Piemonte il costo medio a carico dello Stato è stato di 252.079 euro.


L’obiettivo del Governo commenta Enzo Tanino, Presidente di Confartigianato Imprese ediliziaPiemonte è quello di riportare i bonus casa all’interno della dichiarazione dei redditi, limitando ilmeccanismo come la cessione del credito e lo sconto in fattura. Tutta questo tira e molla sul Superbonus sta penalizzando le imprese edili italiane e piemontesi generando incertezza e crisi di liquidità. “

“La rimodulazione della detraibilità in 10 anni delle spese sostenute per alcuni interventi edilizi a partire dal 2024 – continua Tanino e il divieto, con effetto dalle compensazioni eseguite dal 1° gennaio 2025, per le banche di compensare i propri crediti d’imposta derivanti da cessione del credito con contributi previdenziali, assistenziali e premi per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, colpisce imprese e famiglie bloccando interventi di riqualificazione già avviati”.

“Ulteriore batosta per il comparto-prosegue Tanino – è la riduzione dell’aliquota agevolata per gli interventi recupero edilizio e riqualificazione energetica: dal 1° gennaio 2025 la detrazione è ridotta dal 50 al 36 per cento e dal 1/1/2028 passa al 30 per cento”.

Il nuovo decreto – continua Tanino penalizzerà leimprese edili da cui le banche acquistano i crediti; infatti, più la compensazione si fa complicata, meno spazio fiscale hanno gli istituti per accogliere i crediti in entrata. La catena della cessione si arresterà e le aziende si troveranno impossibilitate a vendere i loro crediti. A breve si creerà un corto circuito e le impresedovranno fare i conti con la mancanza di liquidità che avevano messo in conto di incassare.

Dalla pubblicazione dell’art. 11 del DL 24/2020 (decreto che ha sancito il superbonus 110%), – conclude Tanino – abbiamo subito 32 modifiche. Il contenuto dell’articolo è talmente “astruso, burocratico, complesso” che ha generato una valanga di interpelli alla Agenzia Entrate: circa 25.000 mila!

Noi chiediamo solo di lavorare con regole certe e non con una tale incertezza / burocrazia che allontana sempre di più i giovani dall’aspirazione a diventareimprenditori”.

A Torino il “Gotha” della Finanza mondiale

Si terrà nel capoluogo piemontese l’edizione 2024 della “Conferenza Europea” dell’ “FMA – Financial Management Association”

Dal 12 al 14 giugno

Per tre giorni, da mercoledì 12 a venerdì 14 giugno, Torino accoglierà oltre 300 ospiti – accademici, decision-maker, membri di istituzioni finanziarie e banche centrali – provenienti da tutto il mondo per 33 diverse nazionalità, che si riuniranno sotto la Mole per analizzare il presente ed il futuro della Finanza, nell’ambito della “Conferenza Europea 2024”dell’“FMA-Financial Management Association”, l’Associazione Internazionale, fondata nel 1970, che riunisce molti dei più importanti esponenti della finanza globale, “con l’obiettivo di promuovere l’interazione professionale, la ricerca, l’educazione finanziaria e le migliori pratiche, approfondendo i principali temi della finanza contemporanea e le sue direzioni”.

La Conferenza si terrà presso il Grattacielo Intesa Sanpaolo (in corso Inghilterra 3) ed è in partnership con “ESCP Business School”, scuola fondata nel 1819, oggi articolata in vari “Campus” presenti a Berlino, Londra, Madrid, Parigi, Varsavia e, dal 2004, a Torino (“Turin Campus”, in corso Unione Sovietica 218 bis), grazie al supporto della Chambre de Commerce et d’Industrie de Paris, della Camera di Commercio torinese, dell’ Università degli Studi e del Politecnico di Torino, insieme a numerose “aziende partner”.

A presiedere la “Conferenza”, strutturata in circa ottanta sessioni di “presentazioni” e “discussioni”, saranno i professori Alberta Di Giuli, direttrice del “Campus di Torino”, Santiago Barraza, coordinatore del “Dipartimento di Finance di ESCP Business School”, e Vikas Agarwal, “Bank of America Distinguished Chair” e  docente di “Finance” della “Georgia State University”.

“Keynote speaker” (“oratore principale”, cui spetta d’aprire le danze, catturando la massima attenzione dal pubblico) sarà l’americana Laura Starks, tra i principali esperti internazionali dei temi “ESG – Environmental Social and Governance” (Bilanci di Sostenibilità Ambientale, Pubblicazione dati ambientali e sociali, nonché di governanceaziendale).

ll programma completo e i “paper” integrali che verranno presentati sono disponibili al link.

“Siamo felici di aver portato la Conferenza Europea dell’‘FMA’ a Torino – commenta Alberta Di Giulidirettrice del ‘Campus di Torino’ di ‘ESCP Business School’ – in un anno che vede la città ‘Capitale della Cultura d’Impresa’.  L’evento richiama gli esponenti più prestigiosi del panorama accademico e finanziario globale, che si riuniranno per condividere le loro ricerche e discutere delle prossime sfide per l’economia internazionale. La complessità crescente dello scenario globale rende ancora più importante lo sviluppo e la diffusione di competenze e l’interazione tra accademici e professionisti”.

 

Da ricordare ancora che la “Conferenza Europea FMA 2024”, organizzata anche con il supporto di “Turismo, Torino e Provincia”, fa parte del programma di iniziative ed eventi “Torino, spazio al futuro” per “Torino 2024 Capitale della Cultura d’Impresa”.

Per info: “ESCP Business School – Turin Campus”, corso Unione Sovietica, 218 bis, Torino; tel. 011/6705894 o www.escp-businessschool.it

g.m.

Nelle foto:

–       Prof.ssa Alberta Di Giuli

–       Prof. Santiago Barraza

–       Prof.ssa Laura Starks

Politecnico di Torino e UnipolTech: insieme per la mobilità

Si amplia il rapporto di collaborazione tra il Politecnico di Torino UnipolTech: l’Ateneo -tramite il centro Interdipartimentale SmartData@PoliTO – e la Società, con esperienza condivisa nell’ambito della ricerca e formazione, hanno siglato un accordo di partnership per sostenere i processi di sviluppo e innovazione che interessano oggi il settore della mobilità.

La collaborazione interesserà sia l’ambito della ricerca, sviluppo e innovazione – partecipando insieme a bandi di ricerca nazionali e internazionali, promuovendo la cultura scientifica e tecnologica sul territorio e organizzando eventi in sinergia con altri enti territoriali – sia l’ambito della didattica, alta formazione e formazione permanente – supportando lo svolgimento di tesi, progetti ed elaborati di laurea, organizzando visite e stage rivolti agli studenti e pianificando conferenze, dibattiti e seminari con interventi di docenti e ricercatori esperti del settore.

Nello specifico, le aree di ricerca condivise riguarderanno: l’analisi dei dati di mobilità e la creazione di modelli predittivi basati su Machine Learning e l’intelligenza artificiale, l’utilizzo dei dati di mobilità per le scelte di policy making a livello urbano ed extraurbano, e l’innovazione dei modelli di business basati sui dati di mobilità. Obiettivo della collaborazione, fornire studi a supporto dei processi decisionali per ridurre l’impatto ambientale e interpretare gli effetti che questi processi avranno sulle scelte degli individui.

UnipolTech è la società di servizi tecnologici e di mobilità del Gruppo Unipol, che progetta, sviluppa ed eroga servizi innovativi all’interno dell’ecosistema Mobility, garantisce inoltre scouting tecnologico anche all’ecosistema Property. Per garantire competitività e distintività al Gruppo assicurativo lavora costantemente con centri di Ricerca ed Università.

In ambito Mobility gestisce più di 4 milioni di clienti connessi garantendo loro servizi di sicurezza ed assistenza, inoltre grazie a più di 12 Mld di km percorsi dai clienti, ha un importante ruolo in ambito sociale contribuendo a studiare impatti in termini di rischio/pericolosità e traffico sull’intera rete stradale ed autostradale, importanti le soluzioni studiate per accompagnare la transizione ecologica.

A partire dal 2022 Unipoltech ha introdotto UnipolMove, la prima alternativa italiana nel mondo del telepedaggio, UnipolMove consente di evitare code ai caselli ma anche di pagare parcheggi ed accedere ad una vasta gamma di servizi di mobilità fruibili anche attraverso la App UnipolMove.

Insieme al centro interdipartimentale SmartData@PoliTO del Politecnico, la società intende sfruttare le potenzialità offerte dall’analisi dei Big Data e dalle opportunità offerte dal machine learning per innovativi progetti di ricerca basati sull’analisi dei dati di mobilità raccolti in ambiente urbano ed extraurbano, per supportare e contribuire alla trasformazione ecologica dei servizi sul territorio.

L’Ateneo e la Società si impegnano quindi a cooperare per offrire soluzioni innovative in termini di sostenibilità ambientale, assumendo un ruolo di primo piano nei processi di elettrificazione dei veicoli che si muovono all’interno e all’esterno delle città, in sinergia anche con i policymakers e gli stakeholders del settore.

I diplomi di “Ingegneria e gestione integrata delle reti autostradali”

AUTOSTRADE PER L’ITALIA: 19 I DIPLOMATI NELLA SECONDA EDIZIONE DEL MASTER IN “INGEGNERIA E GESTIONE INTEGRATA DELLE RETI AUTOSTRADALI”

Diplomi consegnati dall’AD Roberto Tomasi agli under 30, che vedono confermata l’assunzione a tempo indeterminato nel Gruppo proseguendo, così, il percorso iniziato due anni fa con l’inserimento in apprendistato di Alta Formazione. 

 

Con la consegna dei diplomi da parte dell’Amministratore Delegato di Autostrade per l’Italia, Roberto Tomasi, si è chiusa ieri la seconda edizione del Master universitario di secondo livello in “Ingegneria e gestione integrata delle reti autostradali”, percorso di formazione dedicato a ingegneri under 30, esperti delle infrastrutture stradali con competenze nel settore digitale e tech. I neodiplomati, che vedono confermata l’assunzione a tempo indeterminato nel Gruppo dopo i due anni di inserimento in apprendistato di Alta Formazione, potranno, sin da subito, contribuire alla crescita dell’azienda e partecipare da protagonisti alla strategia per una mobilità sempre più sostenibile. Il master è nato grazie alla partnership tra Autostrade per l’Italia e quattro eccellenze del contesto universitario, il Politecnico di Torino, la Scuola Master e Formazione Permanente del Politecnico di Torino, il Politecnico di Milano e il PoliMI Graduate School of Management. 

 

I ragazzi e le ragazze, in questi due anni di formazione e apprendistato, hanno alternato momenti di studio in aula con altri di formazione sul campo, entrando direttamente a contatto con le diverse realtà del Gruppo Aspi, dalle Società controllate alle Direzioni di Tronco, e confrontandosi così con le varie situazioni che quotidianamente popolano l’attività della vita autostradale. Inoltre, sono stati formati nella ricerca e attuazione di soluzioni innovative nell’ambito della gestione integrata delle reti autostradali, grazie a un programma teso a rafforzare competenze ingegneristiche di progettazione, gestione trasportistica, manutenzione e controllo delle infrastrutture stradali, competenze digitali applicate all’infrastruttura (Monitoraggio IoT, Infrastrutture Smart Mobility), oltre a competenze manageriali di project management.

 

Quella di oggi è stata anche l’occasione per mostrare i risultati ottenuti dal Gruppo, i progetti portati avanti per rigenerare le infrastrutture attraverso la sperimentazione di soluzioni digitali che nel medio e lungo periodo possano far arrivare a un’autostrada completamente automatizzata, in grado di accogliere un numero maggiore di veicoli e di inviare agli utenti sempre più informazioni utili in tempo reale.

 

L’iniziativa nasce in seno ad Autostrade Next Generation, framework che raccoglie tutti i progetti strutturati di formazione e inserimento in azienda, nato nell’ambito del più vasto programma di Autostrade del Sapere, avviato dal Gruppo Aspi attraverso una fitta rete di sinergie con scuole, Università e centri di ricerca finalizzata a produrre “saperi” in grado di far fronte alle grandi sfide nel mondo della mobilità.

 

La cerimonia, che si è svolta all’Auditorium Energy Center del Politecnico di Torino, è stata aperta con i saluti del Direttore della Master School Paolo Neirotti, del Professore Daniele Rocchi del Politecnico di Milano, e collegato da remoto, del Direttore PoliMI Graduate School of Management Vittorio Chiesa, per poi passare agli interventi di Gian Luca Orefice, Direttore  Human Capital and Organization di Autostrade per l’Italia, di Daniele Peila, Direttore scientifico del Master e Professore Ordinario, Dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture (DIATI), Politecnico di Torino, e di Antonio Calabrese, Professore Associato presso la Graduate School of Management del Politecnico di Milano.

Bennet promuove il talento

Il 2024 di Bennet si conferma come un anno all’insegna della promozione del talento, sul territorio ma anche all’interno all’azienda. Si è svolta infatti  presso la sede di Montano Lucino la cerimonia di premiazione di ‘Il bello di stare insieme’, una delle ultime iniziative promosse da Bennet per esercitare concretamente un ruolo attivo generando valore culturale e sociale.

Il progetto ‘Il bello di stare insieme’ ha visto la collaborazione dell’azienda con gli studenti del corso di Design del Tessile della Scuola Oliver Twist di Cometa, realtà impegnata nell’accoglienza e nella formazione di ragazzi e ragazze. Agli studenti Bennet ha chiesto di disegnare la prossima collezione, la quarta, delle nuove shopper riutilizzabili. La relazione di Bennet con Cometa, già attiva in passato, si è così aperta a una nuova prospettiva: da sostegno economico con contributi diretti o raccolta fondi, si è trasformata in una vera partnership educativa e formativa con lo sviluppo congiunto di un progetto tangibile.

Per la scuola Oliver Twist, fondata nel 2003, si è trattato di un incarico professionale conferito da un cliente esterno. Non un’esercitazione, quindi, ma un lavoro che ha messo gli studenti a confronto con strategie e azioni di comunicazione e design, dalla condivisione di un brief alla realizzazione dei prototipi da portare in produzione. Consigliati da Bennet e dai creativi dell’agenzia di comunicazione di Bennet stessa, DDB Italia, i ragazzi e le ragazze di Cometa hanno sviluppato numerose proposte originali intorno al concept che dà il nome all’iniziativa, ‘il bello di stare insieme’.

La scelta finale è caduta sui soggetti presentati da Vittoria Sommaruga, che con la tecnica del fumetto e un tono di voce sorridente e lieve ha rappresentato i possibili dialoghi tra una pasta a forma di farfalla e un pomodoro, un pezzo di formaggio e una pera, tra il pane ed il cioccolato.

Vista l’alta qualità dei risultati ottenuti, Bennet ha deciso di valorizzare anche altri lavori particolarmente meritevoli: Cristina Croci e le sue bustine del the piene di messaggi; Linda Secchi e l’idea della lista della spesa in cui non deve mancare l’amore; Giulia Villa e i suoi insoliti disegni sull’energia yin e yang dei cibi e Martina Leo con un originale puzzle di frutta e verdura.

Collaboriamo da tempo con Cometa, una delle realtà educative più significative del nostro territorio – ha dichiarato Riccardo Ranucci, direttore marketing e comunicazione di Bennetne conosciamo la serietà e l’impegno verso i giovani. Sono i partner più adatti per incidere in modo responsabile e socialmente utile sul territorio e sulle nuove generazioni. È di straordinaria importanza investire sul futuro e sulla professionalità di chi sta diventando adulto. Volevamo che i giovani delle classi selezionate da Cometa per il nostro progetto entrassero in contatto con il mondo del lavoro e ne conoscessero i meccanismi, pur in un contesto protetto. Mettersi alla prova su progetti reali, che non restano sulla carta ma sono destinati ad andare in produzione, è un buon modo per rivelare talenti e capacità, testando il mondo del lavoro e le logiche che adotta. Bennet è stata premiata con risultati eccellenti e un ottimo sforzo creativo di tutti”.

Gli studenti hanno accettato la sfida della commessa con entusiasmo ma anche timore, vista l’importanza del compito assegnato – ha commentato Silvia Testin, tutor della Scuola Oliver Twist di CometaNel percorso fatto sono stati molto utili i feedback in ogni fase di progetto da parte dei professionisti della comunicazione di Bennet. Hanno aiutato ragazzi e ragazze a concretizzare l’idea creativa e il suo sviluppo. Uno sguardo diverso, esterno alla scuola, sui loro elaborati è stata occasione di confronto e di crescita critica importantissima”.

Il lancio della nuova collezione delle shopper Bennet è previsto per la fine del 2024. Una quota delle borse vendute sarà devoluta a Cometa.

Negli ultimi anni, Bennet ha investito risorse e tempo nella preparazione dei propri collaboratori e nella valorizzazione dei loro talenti, con oltre 30mila ore di training nel 2023, dedicate a tutti i livelli professionali dell’azienda.

Dal people management che attraverso un percorso di sensibilizzazione permette di rafforzare in azienda la cultura del feedback, al percorso di e-learning, dedicato alle cassiere fornendo gli strumenti per interpretare e gestire le obiezioni dei clienti, aumentando così consapevolezza e benessere delle operatrici stesse.

Per i collaboratori che nei punti vendita operano nei reparti freschi di salumeria, gastronomia, ortofrutta sono stati svolti corsi in collaborazione con l’Università dei sapori di Perugia e in partnership con società esterne di alta formazione, per approfondire e migliorare le conoscenze merceologiche e le competenze pratico – operative.

Bennet coltiva inoltre da tempo rapporto diretto con le scuole del territorio, in particolare con gli istituti alberghieri, per i quali struttura con regolarità percorsi formativi utili a orientare gli studenti avvicinandoli al mondo del lavoro nei reparti pasticceria, gastronomia, panetteria.

Essere al centro dell’attenzione del cliente per assortimento, qualità del servizio, richiede una ricerca costante e un rinnovamento continuo di organizzazione e di metodologie – ha aggiunto Adriano De Zordi Amministratore Delegato di BennetCiò che può essere appreso e migliorato può creare inoltre maggiore benessere per tutti. Essere preparati al cambiamento significa saper affrontare le sfide del futuro con la serenità di coloro che conoscono i mezzi per vincerle”.

Infrastrutture di trasporto: accordo tra Politecnico e Autorità di regolazione

L’innovazione tecnologica nei servizi

Le due istituzioni si impegnano a collaborare in attività di ricerca e formazione per diffondere una cultura avanzata nel settore della regolazione dei trasporti e a sostenere lo sviluppo innovativo dei servizi e delle infrastrutture di mobilità

 

Il Politecnico di Torino e l’Autorità di regolazione dei trasporti hanno siglato  un accordo di collaborazione per svolgere attività e progetti di studio, ricerca e formazione, con interesse condiviso nell’ambito dell’innovazione tecnologica e delle conseguenti evoluzioni nei singoli segmenti del trasporto. Al centro della rinnovata sinergia, la diffusione di una cultura avanzata delle discipline afferenti alla regolazione dei trasporti, con l’intento di stimolare lo sviluppo delle competenze, gli approfondimenti e le attività di ricerca su tematiche di attuale interesse nei diversi ambiti di trasporto.

A tale scopo, l’accordo promuove iniziative rivolte sia agli studenti – attraverso moduli dedicati all’interno dei corsi di studio, programmi formativi post laurea e tirocini curriculari – sia indirizzate alla comunità accademica – tramite la promozione di convegni, tavole rotonde e seminari tra esperti del settore.

L’accordo, della durata di tre anni, impegna le due istituzioni a cooperare in programmi di ricerca per sperimentare modelli di mobilità all’avanguardia, che rispettino le condizioni minime di qualità dei servizi di trasporto e il contenuto minimo dei diritti che gli utenti possono esigere nei confronti dei gestori dei servizi e delle infrastrutture di trasporto.

Condivisione degli spaziaccesso alle rispettive banche dati e partecipazione dei propri esperti alle iniziative in programma: sono questi alcuni dei punti su cui convergono le aspettative dei due committenti, impegnati nel trasmettere alle giovani generazioni di lavoratori competenze specifiche relative al settore dei trasporti. Un impegno che guarda alle prossime sfide globali, dalla lotta al cambiamento climatico, alla gestione etica delle nuove tecnologie, con attenzione costante alla salvaguardia dei diritti dei cittadini.

Pil Piemonte, l’economia torna a crescere

PIL PIEMONTE: SEGNALI POSITIVI NEL PRIMO TRIMESTRE DEL 2024, L’ECONOMIA TORNA A CRESCERE

Si è registrato un +0,7% rispetto allo stesso trimestre del 2023, meglio della media nazionale ed europea. La stima è fatta dal Comitato Torino Finanza della Camera di commercio di Torino, attraverso lo strumento del PILNOW che anticipa di 2 anni le statistiche ufficiali.

Torna a sbuffare, in questo primo scorcio del 2024, la locomotiva economica piemontese: segnali positivi vengono dalle stime del Pil regionale realizzate dal Comitato Torino Finanza presso la Camera di commercio di Torino attraverso lo strumento del PILNOW, che è in grado di dare indicazioni sull’andamento economico regionale, anticipando di ben 7 trimestri le statistiche ufficiali. Il primo trimestre di quest’anno si è chiuso con un +0,7% (rispetto al I trimestre del 2023), un dato migliore della media nazionale (+0,6%) e di quella europea (+0,5%), ma soprattutto rappresenta un’inversione di tendenza in confronto all’ultimo trimestre del 2023, quando si era registrato un -0,5%. Recessione evitata, dunque, con il ritorno in terreno positivo dopo un solo trimestre. E sono già positive le stime per i primi due mesi del secondo trimestre.

Nel dettaglio, la crescita è stata sostenuta dal miglioramento del credito ai consumi e agli investimenti interni, dal turismo e, inoltre, dall’aumento dei trasporti, indicatore coincidente tanto di consumi quanto di attività produttive in corso. L’export ha tenuto, nonostante un rallentamento che, però, è stato inferiore rispetto a quello registrato a livello nazionale. C’è da tenere presente la debolezza dell’economia della Germania (-0,2% il Pil trimestrale), che è il maggiore mercato di sbocco per le esportazioni regionali. Da sottolineare anche che continua ad essere sotto la media italiana l’andamento della CIG, sia pure in crescita tendenziale. A livello locale come a livello nazionale hanno positivamente inciso i bonus edilizi, mentre sta arrivando la “benzina” fornita dal Pnrr. Il PILNOW piemontese vale 136 miliardi di euro a prezzi costanti del 2015 e 156 miliardi a prezzi correnti: in media per ogni abitante il Pil prodotto in Piemonte è di 36.700 euro all’anno; 300 euro in più rispetto al trimestre precedente e superiore alla media nazionale (35.600 euro).

Vladimiro Rambaldi, Presidente del Comitato Torino Finanza della Camera di commercio di Torino: “Registriamo una resilienza confortante delle imprese della nostra regione, nonostante un quadro generale ancora condizionato dalle turbolenze internazionali. È probabile che imprese e consumatori abbiano anticipato con il loro sentiment il previsto ribasso dei tassi di interesse della Bce per giugno. Certo, se non ci fosse, potremmo avere un contraccolpo congiunturale”.

Il Presidente di Unioncamere Piemonte ha commentato: “I segnali positivi che ci arrivano dalle stime del Pil regionale fatte dal Comitato Torino Finanza presso la Camera di commercio di Torino ci mostrano un Piemonte che, su più fronti, continua a resistere alle sfide endogene ed esogene. Come Camere di commercio affianchiamo le imprese nel loro percorso di sviluppo e crescita, anche internazionale, fornendo concreti strumenti di ausilio sia nel campo della trasformazione digitale che green, nuove frontiere della nostra economia”.

 

Parla con me: “Turismo e formazione, il connubio perfetto”

Viaggiare e apprendere

Giovedì 6 giugno alle ore 18.00, Simona Riccio, Agrifood & Organic Specialist e fondatrice di “Parla Con Me”, sarà in diretta per parlare di temi di cui ultimamente sta parlando in maniera più approfondita:

l’importanza della formazione all’interno del settore turistico, del canale horeca e dell’accoglienza.

La puntata, intitolata ” Viaggiare e apprendere: turismo e formazione, il connubio perfetto “, vedrà la partecipazione di relatori illustri quali:

  • Claudia Ferrero – Founder Horeca Job Srl

  • Emanuela Spernazzati – Consulente di carriera e LikedIn Top Voice

  • Maurizio Fiengo – Tutor Politiche Attive del Lavoro

Partendo dal presupposto che il settore Ho.Re.Ca. richiede sempre di più persone qualificate e professionalmente pronte al fine di accogliere in maniera professionale il cliente, è necessario parlare di quanto sia importante effettuare una ricerca del personale da parte dell’azienda in maniera mirata proprio al fine di migliorare la qualità del servizio che aiuta a far crescere il business e la professione delle persone.

Le persone giuste con le quali parlare di questo tema saranno proprio gli addetti al lavoro, da Horeca Job Srl, che propone un servizio innovativo a chi offre e cerca lavoro nel mondo Ho.re.ca. (ristorazione, catering, strutture alberghiere) al consulente di carriera e al tutor delle politiche attive del lavoro. Esperti nella selezione, nella formazione e nella ricerca mirata del lavoro.

Il lavoro è una cosa seria, non ci si improvvisa e non si può pensare di ricoprire un lavoro senza essere formati!

“Parla Con Me” sarà trasmesso in diretta sulla pagina LinkedIn Top Voices e Facebook di Simona Riccio, oltre al canale YouTube di Parla Con Me. Tutte le informazioni e gli aggiornamenti saranno condivisi attraverso i canali social ufficiali.

La missione di “Parla Con Me” si estende al coinvolgimento dei giovani, promuovendo un cambio generazionale in un mondo che richiede consapevolezza e sostenibilità. Per riascoltare le puntate e per ulteriori informazioni, visitate il sito ufficiale www.parlaconmeofficial.it.

Vi invitiamo a partecipare giovedì 6 giugno alle ore 18.00

Per riascoltare tutte le edizioni precedenti potete visitare il sito www.parlaconmeofficial.it

Al via i preparativi per la Fiera del peperone

Iniziano i preparativi per la 75ª edizione della Fiera Nazionale del Peperone a Carmagnola (TO), un evento imperdibile che celebra uno dei prodotti più pregiati e caratteristici del territorio. La manifestazione si svolgerà dal 30 agosto al 8 settembre 2024, offrendo dieci giorni di festa, cultura, gastronomia e divertimento per tutta la famiglia.

La pianta peruviana del peperone giunse a Carmagnola agli inizi del Novecento ed è stata introdotta nella coltivazione del luogo dal lungimirante orticoltore di Borgo Salsasio Domenico Ferrero, diventando da subito una coltivazione di pregio e rappresenta oggi una risorsa fondamentale per l’agricoltura e l’economia.

Una lunga storia di eccellenza e qualità. Il peperone di Carmagnola, coltivato nelle fertili terre della provincia di Torino, è noto per le sue caratteristiche organolettiche distintive. Disponibile in diverse varietà, tra cui il Quadrato, il Lungo detto Corno di Bue, il Trottola, il Quadrato allungato e il Tomaticot, questo ortaggio si distingue per la polpa spessa, il sapore dolce e l’elevato contenuto di vitamina C. La coltivazione segue rigorosi metodi tradizionali e sostenibili, garantendo un prodotto di alta qualità che rispetta l’ambiente e le antiche pratiche agricole.

Il peperone di Carmagnola è un ingrediente versatile che trova largo impiego in cucina, sia nelle ricette tradizionali che in quelle più innovative. Dai piatti tipici piemontesi come la bagna càuda, ai più moderni antipasti, primi piatti, secondi e contorni, il peperone aggiunge un tocco di colore e sapore unico a ogni preparazione. Grazie alla sua dolcezza naturale, è perfetto anche per conserve e salse, contribuendo a creare piatti dal gusto autentico e inconfondibile.

A ogni tipologia la sua preparazione per esaltarne il sapore, dal quadrato adatto al consumo crudo o come ripieno per le preparazioni al forno al quadrato allungato chiamato anche Bragheis, a maturazione precoce estremamente e versatile quindi adatto a tutti gli usi in cucina e ideale per la cottura al forno. Il tumaticot invece, dalla forma tondeggiante e schiacciato ai poli come un pomodoro, grazie alla sua polpa spessa è adatto alla preparazione di antipasti e alla conservazione in edizioni raffinate e sfiziose anche agrodolce mentre la variante lungo, detto corno di bue, dalla forma a cono e molto allungato è ideale per la peperonata e la conservazione perché grazie alla sua polpa compatta ha un’ottima tenuta della cottura. Infine il Trottola, a forma di cuore con punta leggermente estroflessa o con punta troncata è una qualità estremamente versatile che assicura alte rese in tutte le preparazioni culinarie.

Il peperone di Carmagnola ha inoltre ottenuto importanti riconoscimenti, tra cui il marchio di qualità del Consorzio del Peperone di Carmagnola e il riconoscimento come Prodotto Agroalimentare Tradizionale (PAT) da parte del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. Questi attestati certificano l’eccellenza del prodotto e ne garantiscono l’origine e la qualità.

Non mancherà un ricco palinsesto di eventi che accompagnerà il pubblico alla scoperta di un’eccellenza del territorio e dell’agricoltura. Oltre all’esposizione di tutte le varianti di peperoni sarà possibile partecipare a showcooking, degustazioni guidate, veri e propri percorsi enogastronomici il tutto circondati da spettacoli e intrattenimento per i gourmet lovers, gli addetti ai lavori e per un pubblico di tutte le età.

La Fiera Nazionale del Peperone di Carmagnola rappresenta un appuntamento storico imperdibile, un evento    enogastronomico riconosciuto come uno dei più importanti d’Italia che attira ogni anno migliaia di visitatori da ogni parte del mondo. Con una tradizione che affonda le radici nel 1949 e rappresenta un punto di riferimento per gli amanti della buona cucina, i produttori locali e gli appassionati di agricoltura.

Anche per il 2024 si riconferma la rassegna musicale deIl Foro Festival, con importanti ospiti della musica e del cabaret del panorama nazionale, un vero festival nella Festa, che ogni anno viene sempre più amato ed apprezzato dal pubblico, con una selezione di artisti e di generi musicali in grado di incontrare tutti i gusti, dalla musica leggera al rock, dalle proposte pop a rinomati cantautori, oltre ai più noti e divertenti comici sia televisivi che teatrali.

Appuntamento a Carmagnola con la 75esima edizione della Fiera Nazionale del Peperone dal 30 Agosto all’8 Settembre con ingresso gratuito. Una kermesse cultural-gastronomica organizzata dalla Città di Carmagnola e prodotta, per la prima volta, da Sgp Grandi Eventi.