ECONOMIA- Pagina 44

Cresce il divario tra i prezzi degli affitti e le aspettative

L’ultima ricerca di HousingAnywhere, la più grande piattaforma europea di affitti a medio termine riguarda il divario tra i prezzi degli affitti in Europa e le aspettative di spesa degli inquilini.

 

Si tratta del Rent Gap Monitor per il primo trimestre del 2024, che confronta il prezzo medio degli appartamenti presenti sulla piattaforma con la spesa massima media impostata dagli utenti in cerca di alloggio in affitto su HousingAnywhere.

L’indagine ha analizzato oltre 3,9 milioni di ricerche in 28 città in 12 paesi europei nei primi trimestri del 2024 e del 2023, rivelando che gli inquilini di gran parte dell’Europa si aspettavano di trovare alloggi in affitto a un prezzo inferiore del 18,7% rispetto al prezzo reale di mercato.

Per quanto riguarda l’Italia, la differenza tra aspettative e realtà è cresciuta maggiormente a Torino (da 0 a 219 euro), ma è diminuita significativamente a Bologna, Milano, Firenze e Roma.

Tuttaviail mercato immobiliare italiano in diverse città è ancora lontano dall’accessibilità. Roma è regina in Italia nei prezzi degli appartamenti, seconda in tutte e 28 le città europee analizzate solo a Parigi, con un canone di 2.000 euro, Milano è ottava con ben 1.700 euro.

La città che cambia: alloggi residenziali nell’ex fabbrica Paracchi

Tornerà finalmente a nuova vita la ex fabbrica Paracchi all’incrocio tra le vie Pessinetto e Pianezza dove, all’inizio degli anni ’20 del secolo scorso, si insediò la più antica azienda d’Italia per la fabbricazione di tappeti industriali.

Il complesso da 1.600 metri quadrati su 4 piani, abbandonato da oltre vent’anni dopo la chiusura dello stabilimento nei primi anni ’90, ha finalmente trovato un compratore nella società Olivero Srl di Fossano che se lo è aggiudicato grazie a un’offerta di 651mila e 500 euro, con un rialzo di oltre il 22% sul prezzo a base d’asta di 531mila euro.

“L’acquisto del compendio Paracchi e le sua rigenerazione sono un’ottima notizia per tutti e in particolare per i cittadini della zona che nell’edificio messo insicurezza e riqualificato sapranno riconoscere un  passo fondamentale e concreto all’interno di un percorso lungo e delicato di riqualificazione dell’area” – commenta la Vicesindaca con delega al Patrimonio Michela Favaro che aveva deciso di inserire il bene in un nuovo procedimento di alienazione, dopo che la prima gara a dicembre dello scorso anno era andata deserta.

L’immobile è destinato ad ospitare alloggi residenziali.

L’apertura delle buste e l’esame delle offerte pervenute hanno riguardato altri 5 dei 16 lotti indicati per un valore complessivo di quasi 1 milione e 826mila euro (comprensivi dei 651mila euro della ex fabbrica Paracchi).

Si tratta dell’immobile ai civici 8-10 di strada Calleri che ospitava la ex scuola materna “Fiorina” (lotto 4), dell’ alloggio su due livelli con box auto triplo e cantina al civico 79 di strada  comunale di Mongreno (lotto 8), del locale commerciale al civico 16/a di piazzale Valdo Fusi n. 16/A (lotto 10),  del basso fabbricato al civico 73/d di via Bianchi (lotto 13) e del terreno in via Bellardi in prossimità del civico 71 (lotto 15).

TORINO CLICK

Percorsi di educazione finanziaria al Museo del Risparmio di Torino

 
Il Museo del Risparmio  di Via San Francesco d’Assisi 33  presenta la prima Escape Room di educazione finanziaria: sabato 15 giugno si potrà provare gratuitamente la nuova attività, diffusa lungo le sale del museo 
 
 

Nella vita quotidiana, soprattutto in questo delicato e incerto periodo e economico, dove le scelte finanziarie devono essere calibrate fino all’ultimo centesimo, la gestione del proprio denaro non è affare semplice.  In realtà, quella che potremmo definire una vera e propria ‘ educazione finanziaria’, pochissimi ne sono stati o ne sono influenzati, abituati da sempre a far gestire ” ad altri” del settore, finanze o, i più caparbi, investimenti.

A ben vedere, tuttavia, la credibilità di un professionista, non solo operatore negli ambienti economici, ma chiunque abbia obiettivi finanziari, anche minimi , nel breve o nel lungo termine, dimostrare di avere competenze finanziarie di base, supportate poi dagli approfondimenti dai professionisti del settore, rappresenta un notevole  passo per essere ” avanti” in tanti aspetti della vita lavorativa e personale; per non incappare, ad esempio, in situazioni sgradevoli determinate da disattenzione o ignoranza.

Il Museo del Risparmio, progettato e voluto dal gruppo bancario di Intesa San Paolo, nasce quindi dall’idea di creare un luogo unico, innovativo, divertente dedicato alle famiglie, agli adulti e ai bambini. Uno spazio in cui sia possibile avvicinarsi ai concetti di risparmio e investimento con linguaggio chiaro e semplice, al fine di migliorare il proprio livello di ALFABETIZZAZIONE FINANZIARIA.

È, infatti, possibile fare buone scelte finanziarie anche senza essere in grado di usare formule matematiche complesse!

L’iniziativa di sabato15 giugno ha l’obiettivo di coinvolgere famiglie e ragazzi particolarmente sensibili alle tematiche a sfondo finanziaria,  attaverso varie attivitá immersive e che si sviluppano in diverse ambientazioni, accompagnati da giochi luminosi e situazioni di interattività digitale, creati per l’occasione

Un’esperienza di gioco  coinvolgente che, per la particolare tematica trattata, trae ispirazione dalla scalata in montagna, una delle attività sportive che più di tutte riporta alla fatica nel raggiungere la vetta, metafora della pianificazione finanziaria per arrivare all’obiettivo,  la ” vetta” . I giocatori,  cioè i risparmiatori, attaverso la ricerca degli strumenti per la ” scalata” , passo dopo passo, compiono tutti i processi per accantonare, investire e, appunto, imparare a risparmiare. Per non arrivare all’obiettivo scarichi di energia, vuoti di soldi.

Interessanti anche i totem digitali a racconto dell’evoluzione della moneta sino ai giorni nostri

Il pubblico potrà provare la nuova attività sabato 15 giugno in uno dei tre turni in programma: ore 15 , ore 16 e ore 17 prenotandosi all’indirizzo mail prenotazioni@civita.art. L’attività sarà poi riprogrammata anche a luglio e, da settembre, una volta al mese.

Chiara Vannini

L’allarme degli autotrasportatori: autostrade ingolfate per i cantieri

Si prospettano mesi duri per gli autotrasportatori di Torino e del Piemonte, a causa  dei perenni lavori sulla tangenziale e dei rallentamenti sulla Torino-Savona con i cantieri a cielo aperto, con lunghe code e tempi di percorrenza triplicati. Questa è la situazione delle autostrade piemontesi, come si prefigura alle soglie dell’estate e che proseguirà fino al 2025.

Manutenzione stradale o rifacimenti che non riguardano solo i collegamenti con la Liguria, ma anche con la Francia. Infatti sia la Torino- Bardonecchia, che vive sotto una costante manutenzione straordinaria, sia la Torino-Savona costituiscono un enorme disagio per gli autotrasportatori a causa dei rallentamenti o delle vere e proprie soste forzate.

A questa situazione infrastrutturale di emergenza con la Liguria si aggiungono le lunghe ore di attesa fuori dai gate del porto di Genova. Elementi che stanno generando, da molte settimane, enormi perdite di produttività ed extracosti, insostenibili per le già limitate capacità di ricavi delle imprese di autotrasporto.

“La perdita di produttività economica generata da questi disservizi del sistema portuale di Genova – commenta Giovanni Rosso, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte Trasporti – non può più essere sostenuta solo dalle imprese di autotrasporto, ma deve essere spalmata su tutta la filiera di servizi alla merce. Voglio ricordare che ad oggi solo il 4% dei 10 miliardi di euro di valore generati dal Porto di Genova arriva in Piemonte”.

“Questa situazione di emergenza – continua Rosso – sta mettendo in ginocchio le imprese dell’autotrasporto, che rischiano di non ammortizzare gli extra-costi dovuti al dilatarsi delle tempistiche di percorrenza. Chiediamo almeno una pianificazione dei cantieri sulle tratte maggiormente battute e l’esenzione del ticket del pedaggio autostradale. Il Piemonte da anni vive una carenza infrastrutturale, mai veramente affrontata dalle istituzioni. Le principali aree di attenzione includono lo sviluppo e la manutenzione delle strade e autostrade, la riapertura dei trafori, il completamento dell’autostrada Asti-Cuneo e l’ampliamento e completamento della tangenziale di Torino. Queste sono solo alcune delle problematiche che da anni causano enormi difficoltà logistiche per le imprese del territorio. Al fine di poter dare impulso all’economia del Piemonte, risulta pertanto urgente dare priorità al completamento e alla realizzazione di queste opere”.

“Occorre che la politica esca dalla contingenza e dalla rincorsa delle emergenze – conclude Rosso – per tracciare un disegno complessivo per dotare il Nord Ovest di infrastrutture moderne senza le quali rischiamo di compromettere il futuro del comparto dell’autotrasporto e dell’economia tutta”.

“Il rilancio parte da Mirafiori”: la giornata dell’ #orgogliotorinese

A cura di lineaitaliapiemonte.it

Anche l’arcivescovo di Torino, Mons. Roberto Repole, partecipa idealmente alla giornata promossa dai sindacati e condivisa dalle istituzione intitolata all’orgoglio torinese: “Oggi ci occorre molto orgoglio, nel senso positivo, di riconoscimento delle nostre capacità, per uscire da una certa sottile rassegnazione della città di fronte al declino industriale”

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https://www.lineaitaliapiemonte.it/2024/06/12/leggi-notizia/argomenti/lineaitaliapiemonteit/articolo/il-rilancio-parte-da-mirafiori-torino-in-piazza-per-orgogliotorinese.html

Alta Val Susa, il bilancio della stagione invernale

Una prima stima dei dati in termini di flussi turistici e economici fa registrare, a causa di un meteo ballerino, un andamento ondivago, soddisfacente ma con tante ombre

E’ terminata da poco la stagione invernale 2023/2024 e anche in Val di Susa è tempo di bilanci e di un primo resoconto sull’andamento stagionale in termini di presenze sui monti e sulle piste di sci (sci alpino, snowboard e fondo) nel vasto Comprensorio della Via Lattea (Sestriere, Cesana, Claviere/Monginevro, San Sicario, Ulzio/Salice d’Ulzio e Pragelato) e di Bardonecchia (Campo Smith, Pian del Sole, Les Arnauds, Melezet-Chesal, Jafferau, Pian del Colle).

Naturalmente anche quest’anno si sono vissute le ormai note e tipiche criticità stagionali legate a un altalenante e imprevedibile fenomeno nevoso, cui neppure l’innevamento artificiale può far fronte sia per le temperature oltre la media sia per i costi enormi derivanti da un uso eccessivo dei cannoni. Aspetti, noti da tempo, sui quali si interrogano peraltro politici, scienziati, climatologi e ovviamente gli operatori del settore turistico montano, concordando sul fatto che si debba giocoforza porre in essere tutta una serie di strategie innovative per limitare e arginare questo annoso problema che, al momento, non sembra risolversi naturalmente e che arreca evidenti danni economici a tutto il settore. Un tema talmente sensibile da essere persino e continuamente all’ordine del giorno nell’agenda, in primis, della Coppa del Mondo di Sci Alpino. E senza entrare nel dibattito aperto, polemico e contraddittorio del cambiamento climatico e del global warming, assurto quasi a scontro fazioso,  fideistico e settario, rimane tuttavia evidente che un problema reale sussista al di là che le cause siano di origine antropica (cioè la responsabilità umana) o più semplicemente, essendo la Terra e il clima sempre vivi e in movimento, di origine naturale, secondo cicli che prescindono dalle attività inquinanti e impattanti degli esseri umani (attività produttive e abitudini varie di ogni singolo uomo o della società nel suo complesso).

E’ stata una stagione particolarmente faticosa – spiega il presidente della Sestriere S.p.A. e del Comprensorio Via Lattea Giovanni Brasso – per via delle altalenanti condizioni meteo che non hanno garantito un innevamento costante e ottimale durante l’intera stagione invernale. Grandi nevicate alternate a situazioni meteo molto soleggiate, insieme alla presenza di un forte vento, hanno complicato a dismisura il regolare andamento della stagione turistica invernale, provocando ovviamente un impatto sensibile sui costi sostenuti per l’innevamento artificiale, quando e se reso possibile da una temperatura idonea all’impiego dei cannoni, una minore presenza dei solitamente tantissimi turisti italiani e stranieri, che ogni anno raggiungono la nostra Alta Valle con il suo comprensorio, e una serie di disguidi connessi alla situazione contingente.

Tuttavia, in questo quadro problematico, un primo bilancio -prosegue il presidente del comprensorio sciistico Via Lattea – ci mostra dei segnali incoraggianti, persino migliori delle attese, seppur certamente non si possa parlare di stagione record. Per il prossimo futuro – conclude il presidente Brasso – , in relazione alla stagione invernale e dando per scontato un meteo particolarmente instabile e capriccioso, dovremo urgentemente studiare una serie di misure e di politiche innovative allo scopo di cambiare e di allargare l’offerta turistica, svincolandola, almeno in parte e per quanto possibile, dalle pratiche sportive sciistiche, ma senza perdere ovviamente in termini di fascino, interesse e richiamo tanto per i turisti abituali e affezionati quanto per quelli nuovi”.

Anche per Bardonecchia, i cui impianti e strutture sciistiche sono gestiti da un’altra società, il discorso ovviamente non cambia sia per quanto riguarda le difficoltà provocate dal meteo sia per, seppur soddisfacenti, i minori flussi turistici registrati e legati in primis alla pratica di sport invernali.

Ora però è tempo di stagione estiva e del solleone in tutta l’Alta Valle di Susa e dunque si volta pagina in attesa del sempre più crescente turismo estivo che apprezza, oltre al clima frizzante e fresco delle alte quote, le infinite e variegate bellezze, bontà e possibilità che sa offrire la montagna anche in questa bella stagione in relazione alle attività sportive, turistiche e naturalmente al relax.

PATRIZIO BRUSASCO

Ikea Collegno compie 15 anni: più di 40 milioni di visitatori

Dal 2009 il negozio ha accolto oltre 40 milioni di visitatori, servito quasi 2 milioni di polpette  e oltre 4 milioni di caffè, diventando parte integrante della quotidianità di tanti piemontesi

 

 

L’11 giugno 2009 IKEA apriva il suo negozio a Collegno, diventando presto un punto di riferimento per chi desidera arredare la propria casa, ispirando le scelte e incontrando le necessità delle persone nelle diverse fasi della vita. Quello di Collegno segue alla prima apertura di Grugliasco datata 1990, con la quale IKEA arrivava a Torino con la sua offerta di prodotti dai nomi scandinavi e soluzioni d’arredo accessibili a tutti, diventando presto un punto di riferimento per chi desidera arredare la propria casa, ispirando le scelte e incontrando le necessità delle persone nelle diverse fasi della vita.

Da allora in questi quindici anni il negozio IKEA di Collegno ha accolto 40 milioni di visitatori, servito oltre 4 milioni di caffè e circa 2 milioni di polpette e venduto 18 milioni di Frakta blu. Le brugole o le borse FRAKTA blu porta-tutto sono solo alcune delle piccole, nuove, abitudini che si sono integrate nella quotidianità dei piemontesi, accompagnando il racconto di un trasloco, della prima volta fuori casa, della nuova cameretta, e di quanti in questi anni hanno sentito l’esigenza di rendere più funzionale e accogliente la propria abitazione.

Il negozio IKEA di Collegno rappresenta inoltre un valore aggiunto per l’intero territorio anche in termini d’impatto economico e occupazionale: sono infatti 429 i co-worker che lavorano all’interno del negozio, con una presenza femminile al 60,8%.

“Quindici anni di attività rappresentano un traguardo davvero importante, che testimonia l’affetto che i piemontesi ripongono quotidianamente in noi. Un risultato che vogliamo festeggiare con chi ci ha permesso di raggiungerlo: i nostri co-worker, clienti, fornitori e tutti coloro che ci hanno dato fiducia e scelto per arredare il posto più importante al mondo, la loro casa” dichiara Oleg PaninMarket Manager IKEA Collegno“Fin dal nostro arrivo in città, ci siamo sentiti accolti e parte di questa comunità. Per questo, giorno dopo giorno, lavoriamo con impegno e dedizione per promuovere un’idea di casa e, più in generale, di società, aperta e accogliente, stando attenti ai bisogni delle persone e dell’ambiente, fedeli alla nostra visione di creare una vita migliore per la maggioranza delle persone”. 

 

In linea con l’impegno di IKEA di divenire un’azienda con un impatto positivo sul clima entro il 2030, sono diverse le iniziative messe in atto dallo store piemontese in tema di sostenibilità: Torino è tra le città italiane che ha visto IKEA dotarsi di una flotta di 12 veicoli elettrici, con l’obiettivo di arrivare a coprire la totalità delle consegne ai clienti in modalità zero emissioni. Per permettere a clienti, dipendenti e fornitori di raggiungere IKEA in modo più conveniente e sostenibile, nella aree parcheggio dello store di Collegno è prevista inoltre l’implementazione di ulteriori 12 colonnine di ricarica elettrica di ultima generazione, grazie alla partnership di IKEA Italia con Be Charge – società controllata da Plenitude (Eni) – che si occupa della diffusione delle infrastrutture e dei servizi di ricarica per la mobilità elettrica.

Il negozio di Collegno è dotato di pannelli fotovoltaici per soddisfare il fabbisogno del negozio, di un sistema di raccolta e riciclo dell’acqua piovana che unito alla gestione responsabile della falda acquifera permette l’utilizzo interno e per l’irrigazione delle aree verdi.

Un legame quello di IKEA con Torino che, nel corso degli anni, si è tradotto anche nel supporto e nello sviluppo di oltre 40 progetti sociali attivati sul territorio insieme a istituzioni, associazioni locali e realtà impegnate a favore dei più fragili, con l’obiettivo di restituire un senso di casa a chi l’ha perduto, offrendo non solo i propri prodotti, ma anche la competenza e la cura dei tanti co-worker coinvolti.

Tra le numerose iniziative promosse e sostenute in questi 15 anni di attività, quella con il Gruppo Abele per il contrasto alla povertà educativa di bambini e bambine, con l’associazione “L’Isola che non c’è” per l’arredo di una casa in cui le persone con disabilità hanno l’opportunità di intraprendere un percorso di autonomia nella propria quotidianità e con l’Associazione Quore per l’arredo di appartamenti destinati all’accoglienza di persone LGBTQI. Oltre a numerosi progetti portati avanti grazie al prezioso contributo dei clienti, come Riscalda La Notte per raccogliere coperte, trapunte e piumoni da destinare alle persone senza dimora o Prodotto Sospeso, l’iniziativa con Croce Rossa Italiana – Valle di Susa a supporto dei profughi ucraini.

Per celebrare questa ricorrenza speciale insieme alla sua comunità, IKEA Collegno ha previsto da lunedì 10 a lunedì 24 giugno promozioni su una selezione di prodotti e la realizzazione di un evento speciale “Un viaggio nel tempo in IKEA” per tutti i soci Family.

Stefano Ricagno Presidente del Consorzio Asti DOCG e Moscato d’Asti DOCG

Cambio della guardia alla guida di Asti DOCG e Moscato d’Asti DOCG. Il neopresidente del consorzio di tutela astigiano è Stefano Ricagno e ha preso il testimone da Lorenzo Barbero. Rimarrà in carica fino al 2027, con un cda completato da Bruno Fortunato, Massimo Marasso, Gianfranco Torelli e Paola Zappino, e continuerà ad essere vicepresidente della Vignaioli Piemontesi e di Piemonte Land of Wine, l’ente che rappresenta tutti i 14 consorzi del vino piemontesi riconosciuti dal Ministero dell’Agricoltura.

“Da Presidente mi impegnerò a rispettare la compattezza della filiera in prospettiva di uno sviluppo virtuoso e proficuo – spiega Stefano Ricagno – oggi l’Asti Spumante, in Italia, è venduto in minor misura rispetto al passato per motivi contingenti che ne hanno diminuito la perequazione sul mercato domestico, nonostante il consorzio da alcuni anni vi abbia investito molto. Alcuni investimenti sono stati la firma del consorzio sul paesaggio dell’Asti Spumante e del Moscato d’Asti attraverso la riproduzione del brand istituzionale e nelle rotonde stradali, sulle pagine e sulle insegne installate sulle vigne, la partnership con notissimi testimonial e brand internazionali, la sponsorizzazione di grandi eventi sportivi e culturali sono tutti atti espliciti che devono essere replicati e, se possibile, ampliati”.

“Non dimentichiamo che proprio da Canelli è partita la candidatura UNESCO dei paesaggi vitivinicoli – aggiunge Stefano Ricagno – e qui è nato il primo Spumante a base di uve Moscato d’Italia. Lavoreremo per valorizzare sempre di più i vigneti riconosciuti dal governo e per individuare le colline soleggiate con le caratteristiche necessarie per rientrare nella mappa degli “eroici”, così da accedere ai supporti previsti”.

 

Mara Martellotta

La finanza internazionale a Torino per la Conferenza Fma

Si terrà nel capoluogo piemontese l’edizione 2024 della “Conferenza Europea” dell’ “FMA – Financial Management Association”

Dal 12 al 14 giugno

Per tre giorni, da mercoledì 12 a venerdì 14 giugno, Torino accoglierà oltre 300 ospiti – accademici, decision-maker, membri di istituzioni finanziarie e banche centrali – provenienti da tutto il mondo per 33 diverse nazionalità, che si riuniranno sotto la Mole per analizzare il presente ed il futuro della Finanza, nell’ambito della “Conferenza Europea 2024”dell’“FMA-Financial Management Association”, l’Associazione Internazionale, fondata nel 1970, che riunisce molti dei più importanti esponenti della finanza globale, “con l’obiettivo di promuovere l’interazione professionale, la ricerca, l’educazione finanziaria e le migliori pratiche, approfondendo i principali temi della finanza contemporanea e le sue direzioni”.

La Conferenza si terrà presso il Grattacielo Intesa Sanpaolo (in corso Inghilterra 3) ed è in partnership con “ESCP Business School”, scuola fondata nel 1819, oggi articolata in vari “Campus” presenti a Berlino, Londra, Madrid, Parigi, Varsavia e, dal 2004, a Torino (“Turin Campus”, in corso Unione Sovietica 218 bis), grazie al supporto della Chambre de Commerce et d’Industrie de Paris, della Camera di Commercio torinese, dell’ Università degli Studi e del Politecnico di Torino, insieme a numerose “aziende partner”.

A presiedere la “Conferenza”, strutturata in circa ottanta sessioni di “presentazioni” e “discussioni”, saranno i professori Alberta Di Giuli, direttrice del “Campus di Torino”, Santiago Barraza, coordinatore del “Dipartimento di Finance di ESCP Business School”, e Vikas Agarwal, “Bank of America Distinguished Chair” e  docente di “Finance” della “Georgia State University”.

“Keynote speaker” (“oratore principale”, cui spetta d’aprire le danze, catturando la massima attenzione dal pubblico) sarà l’americana Laura Starks, tra i principali esperti internazionali dei temi “ESG – Environmental Social and Governance” (Bilanci di Sostenibilità Ambientale, Pubblicazione dati ambientali e sociali, nonché di governanceaziendale).

ll programma completo e i “paper” integrali che verranno presentati sono disponibili al link.

“Siamo felici di aver portato la Conferenza Europea dell’‘FMA’ a Torino – commenta Alberta Di Giulidirettrice del ‘Campus di Torino’ di ‘ESCP Business School’ – in un anno che vede la città ‘Capitale della Cultura d’Impresa’.  L’evento richiama gli esponenti più prestigiosi del panorama accademico e finanziario globale, che si riuniranno per condividere le loro ricerche e discutere delle prossime sfide per l’economia internazionale. La complessità crescente dello scenario globale rende ancora più importante lo sviluppo e la diffusione di competenze e l’interazione tra accademici e professionisti”.

 

Da ricordare ancora che la “Conferenza Europea FMA 2024”, organizzata anche con il supporto di “Turismo, Torino e Provincia”, fa parte del programma di iniziative ed eventi “Torino, spazio al futuro” per “Torino 2024 Capitale della Cultura d’Impresa”.

Per info: “ESCP Business School – Turin Campus”, corso Unione Sovietica, 218 bis, Torino; tel. 011/6705894 o www.escp-businessschool.it

g.m.

Nelle foto:

–       Prof.ssa Alberta Di Giuli

–       Prof. Santiago Barraza

–       Prof.ssa Laura Starks