ECONOMIA- Pagina 434

Emergenza covid, a Torino buoni spesa anche in versione digitale

La sindaca  Chiara Appendino interviene a proposito dei fondi stanziati dal governo, i buoni spesa per gli aiuti alimentari per l’ emergenza coronavirus. A Torino spettano 4,6 milioni di euro

Per richiederli bisogna autocertificare che si tratta di necessità dovuta all’emergenza Covid

“Da sabato sera siamo al lavoro con gli assessori per trasformare queste risorse in uno strumento che sia accessibile il più in fretta possibile, e che aiuti chi non riesce ad accedere a beni di prima necessità”. Verrà anche creato un nuovo strumento per l’occasione: “buoni spesa familiari che terranno conto della numerosità del nucleo, allargando la rete anche ai negozi di prossimità, così da dare una valenza di aiuto economico anche alle piccole imprese del territorio. Sarà inoltre sviluppata – prosegue la sindaca –  una modalità che permetta il più possibile la distribuzione digitale di questi buoni, così da ridurre al minimo la necessità di spostarsi per recuperarli”.

Il marketing turistico non fa per l’Italia

È il testo di una pubblicità delle Isole Canarie. Ma sono numerose le località turistiche che – spiega FTourism News – stanno continuando a promuoversi in modo intelligente anche in questa fase di estrema difficoltà e di sostanziale blocco totale del settore. C’è chi si limita ad un augurio generale del tipo “Ce la faremo”, chi sceglie l’autoironia con un’immagine della Sfinge che assicura “Ti aspetto da secoli, posso aspettarti un po’ di più”.

E poi c’è il grande marketing all’italiana. “Non azzardatevi a venire qui”, “Statevene a casa vostra”, “Non vi vogliamo”. Dunque è questa l’immagine che offre di sè quello che è stato il principale Paese turistico del mondo, salvo poi continuare a perdere posizioni. E ci si chiede anche perché le abbia perse…

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“Ti aspettiamo”. “Andatevene”. Il marketing turistico non fa per l’Italia

Ok alla vendita di cancelleria nei negozi già aperti

E priorità di accesso per la spesa agli operatori sanitari e di protezione civile All’interno delle attività di vendita di generi alimentari e alle altre attività commerciali non soggette a chiusura sarà possibile a partire da domani lunedì 30 marzo la vendita al dettaglio di articoli di cartoleria e forniture per ufficio (codice ATECO 47.62.20).

Lo stabilisce, in deroga al Decreto nazionale che vieta il commercio di questa tipologia di prodotti, l’ordinanza firmata dal presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio. Il documento è stato definito in collaborazione con l’assessore al Commercio Vittoria Poggio e gli assessori all’Istruzione Elena Chiorino e ai Bambini Chiara Caucino.

Parallelamente le cartolibrerie e gli altri esercizi commerciali, che da Decreto devono mantenere i locali chiusi al pubblico, potranno proseguire la vendita di questi prodotti di cancelleria per corrispondenza con consegna a domicilio, come già avvenuto fino ad oggi.Realtà per le quali il commercio a distanza è, al momento, l’unica opzione possibile. Per questo la Regione Piemonte, in accordo che le associazioni di categoria, si impegnerà a promuovere e a dare visibilità sul proprio sito istituzionale alle cartolibrerie che eseguono il servizio di vendita per corrispondenza con consegna a domicilio.

«Abbiamo ritenuto importante venire incontro alle esigenze espresse da tante famiglie e dal mondo scolastico in un momento in cui la didattica a distanza è uno strumento fondamentale da continuare a potenziare – sottolineano il presidente della Regione, Cirio e l’assessore al Commercio, Poggio -. Comprendiamo però il disagio e le difficoltà del settore per questo, oltre a promuovere e a dare visibilità alle cartolibrerie costrette alla chiusura ma attive con il commercio per corrispondenza, lavoreremo insieme ai loro rappresentanti nell’ambito del Piano di misure economiche straordinarie che stiamo predisponendo per sostenere tutte le imprese e i lavoratori colpiti dalle drammatiche conseguenze del coronavirus».

«Raccogliendo i numerosi appelli – spiegano il presidente Cirio e l’assessore Poggio – e le tante richieste che in queste settimane sono pervenute soprattutto dalle famiglie con bambini, ma più in generale da tutta la collettività, circa l’esigenza di reperire prodotti quali quaderni, pennarelli, biro e fogli, come Regione siamo intervenuti nel limite delle nostre possibilità giuridico-normative per consentire la vendita di questi prodotti. Parliamo di articoli che da un lato consentono ai bambini e ai ragazzi di proseguire senza problemi nella didattica a distanza e dall’altra permettono a tutti i cittadini di affrontare i difficili momenti di questo isolamento in casa con il sostegno di attività come la scrittura e il disegno che sono oggi più che mai fondamentali, soprattutto per i bambini, per aiutarci a definire e ad affrontare una nuova routine quotidiana».

L’ordinanza firmata oggi prevede anche che le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità garantiscano un accesso prioritario a medici, infermieri, operatori socio sanitari (OSS), membri della Protezione Civile, soccorritori e volontari muniti di tesserino di riconoscimento.

«Un atto che ci sembrava doveroso – concludono il presidente Cirio e l’assessore Poggio – nei confronti di coloro che da settimane dedicano ogni istante del proprio tempo a tutelare e proteggere le nostre vite».

Architetti, Architettura, Città, Coronavirus

Seduti al tavolo del soggiorno di casa oppure nello studio deserto senza colleghi o collaboratori: è la vita degli architetti e penso dei professionisti in genere in questo tempo di emergenza sanitaria.

Siamo circondati da una città inesorabilmente silenziosa che a volte avremmo voluto vedere così ma che oggi invece inquieta, così cerchiamo di lavorare ai nostri progetti con la calma e la riflessione che spesso rivendichiamo ma è quel silenzio stesso oggi a distrarci dal lavoro quasi fosse un chiasso assordante e in effetti lo è. La nostra non è una professione che in casi come questo possa essere in prima linea, non siamo medici anche se potremmo essere così considerati per la città, per il territorio e indirettamente per chi ci vive: un buon progetto rende migliore la vita di tutti.

Non siamo in prima linea ma vorremmo per il sistema Paese e per noi stessi, per le persone che con noi collaborano, guardare avanti per preparare il terreno di una ripresa delle attività in una normalità che non potrà più essere quella che conosciamo.L’attuale situazione rappresenta, io penso, una “discontinuità storica” che stravolgerà sia il nostro modo di lavorare sia il modo in cui si intrattengono rapporti sociali che inevitabilmente modificherà il disegno degli spazi che siamo abituati a vivere e, chi fa il mio mestiere, dovrà imparare a interpretarli.Una rivoluzione che forse intaccherà anche il modello delle grandi megalopoli, già molto fragili ed al centro della discussione negli ultimi anni per il loro costo sempre più elevato per il controllo e confinamento dei conflitti sociali, le diseguaglianze, l’inquinamento, che ora si devono cimentare con un pericolo invisibile quale quello di un contagio esponenziale che le mette in ginocchio, anche se oggi, io credo, non riusciamo ancora ad avere la visibilità complessiva di quello che sta accadendo.

Dunque è ragionevole pensare che si dovrà andare verso un modello di comunità cittadina più ristretta numericamente benchè aperta al sistema globale, luoghi che potrebbero essere rivalutati anche attraverso la constatazione, palese in questi giorni, che molte delle nostre attività si possono realizzare anche senza flussi importanti di persone, anche senza una presenza fisica. Gli spostamenti si possono ridurre senza intaccare i rapporti diretti e il tempo, il denaro “risparmiati” nei trasferimenti essere impiegato per migliorare la vita. Forse eravamo già a questo punto di svolta, ma nessuno lo considerava realmente possibile. Ora, guardando alla struttura del territorio italiano ma vorrei dire della maggior parte del territorio europeo, possiamo constatare come sia fatta prevalentemente di un tessuto di piccole e medie città in cui la qualità della vita è già oggi migliore e che a questo nuovo progetto sociale ed economico potrebbero ben rispondere. Si tratta dunque di riprendere in mano le fila di un disegno esistente al quale dare nuova vitalità.

Oggi tuttavia la limitazione non è una scelta e dunque si vive l’isolamento come privazione che rende difficile immaginare in positivo un futuro differente. Lo constatiamo giornalmente in questo periodo con i nostri progetti, molte cose potrebbero andare avanti anche in queste condizioni, ma restano in sospeso per mancanza di decisioni. I nostri committenti, privati che abbiano in animo di trasformare la propria abitazione oppure aziende e imprese che immaginino progetti per le proprie necessità produttive o di investimento, oppure ancora amministrazioni con l’intento di realizzare un migliore servizio ai cittadini con una pianificazione urbana, sono fermi, in un tempo sospeso, in attesa, per capire, per decidere ma senza avere l’ardire di farlo.È una grande preoccupazione per noi che viviamo giornalmente della nostra professione. Per noi, un ritardo, una indecisione, un rinvio determinano l’interruzione di un flusso di elaborazione intellettuale propedeutica ad una produzione materiale, con il conseguente spostamento nel tempo o peggio la perdita di un compenso nostro e di tutta la filiera che segue un progetto. Il tema oggi è superare questa china e anche premere affinchè per ripartire, si sgombri il campo dal peggiore dei virus che conosciamo: l’intreccio autoreferenziale e contagioso del sistema burocratico.

Giorgio Giani

architetto – Segretario IN/Arch Piemonte – Istituto Nazionale di Architettura

 

Photo by Jack Kolpitcke on Unsplash

Unione Europea. Un sogno per alcuni, per altri un incubo

Questo incipit, che è poi il motto del mio blog oltre che l’esclamazione di Mago Merlino, mi pare confacente per commentare l’articolo di un tale “Emanuele Ludovisi, dirigente industria, (Roma,1952) completati gli studi classici ed economici entra nel mondo dell’industria arrivando a ricoprire incarichi di vertice in importanti aziende pubbliche, a partecipazione statale e private. In gioventù collabora a iniziative giornalistiche in campo teatrale e letterario”.

Uso questo pronome senza alcuna valenza irrispettosa, ma per riconoscere la mia totale ignoranza su questa persona. Anche perché, a parte il suo curriculum autocitato e riportato testualmente, nulla è reperibile in rete come è consueto trovare – curriculum, lavori letterari, articoli ed altre notizie personali…

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Unione Europea.Un sogno per alcuni, per altri un incubo

Ied open day: Stay home and design your future!

Sabato 4 aprile l’Istituto Europeo di Design dà il via alla prima giornata Open Day dell’anno e si racconta con tutta la forza del suo network internazionale e dei suoi 10.000 studenti all’anno

Si racconta IED questa volta in un Open Day online multisede, forte del messaggio Stay home and design your future! che lancia a tutti i suoi potenziali studenti come un invito a cogliere – anche in questo momento di difficoltà mondiale – nuovi stimoli per guardare al proprio futuro, progettandolo. E così tutta l’offerta formativa delle sedi IED di Milano, Roma, Torino, Firenze, Cagliari e dell’Accademia Aldo Galli di Como sarà a disposizione attraverso una pagina dedicata del sito che accoglierà dirette online con lo staff e la possibilità di fare colloqui e richiedere informazioni. Quello che l’Istituto presenta al pubblico è un lavoro corale, a cui hanno partecipato direttori, docenti e coordinatori, rivolgendo dalle proprie abitazioni 21 video messaggi ai futuri studenti, quindi ragazzi che stanno per iniziare il loro percorso di studio dopo il diploma o professionisti che cercano gli strumenti per valorizzare le proprie competenze.

“Abbiamo deciso di entrare nelle vostre case con un Open Day contemporaneo per tutte le nostre sedi. Lo abbiamo chiamato Stay home and design you future! per due motivi fondamentali: il primo è proprio la necessità di stare a casa, in questo difficilissimo momento storico; il secondo è di avere la capacità in questo frangente di andare oltre, la capacità di innovare, che è in sostanza il motore dell’intera umanità – afferma Emanuele Soldini, Direttore IED Italia. Ci troviamo in una situazione dove non possiamo permetterci di perdere la voglia di fare un passo oltre, di guardare al nostro futuro, di immaginare quello che faremo domani”.

La giornata di Open Day online, a cui sarà possibile prendere parte previa registrazione, sarà fruibile attraverso due tipologie di ambienti: live e no-live. Nell’ambiente live vi saranno 18 dirette da tutte le sedi IED, che riguarderanno i corsi Triennali, Master e di Formazione Continua, in ambito Design, Moda, Arti Visive, Comunicazione, Arte e Restauro. Tra le dirette non mancherà una presentazione dell’intera offerta formativa in lingua inglese e un momento dedicato alla presentazione del bando per 104 borse di studio triennali, messe in palio quest’anno dall’Istituto. In apposite stanze virtuali, gli interessati potranno inoltre incontrare gli advisor per ricevere tutte le infomazioni relative alle modalità di iscrizione insieme ad una figura della faculty, con la possibilità di fare domande via chat. Nell’ambiente no-live, oltre al messaggio di benvenuto del Direttore IED Italia, spazio agli interventi del Direttore Accademico Riccardo Balbo e dei Direttori di sede, alle Scuole, ai Progetti Speciali e al Career Service. Coloro che prenderanno parte all’Open Day potranno scaricare i materiali utili a orientarsi nell’offerta IED oltre a poter approfondire l’attività delle sedi Italia tramite una selezione di video di progetto. Una sezione sarà dedicata alle IEDTips, pillole video girate nei laboratori IED o quando possibile anche da casa, pensate per ridurre il gap di conoscenze tecniche degli studenti, che oggi non possono accedere alle attività laboratoriali. Le IED Tips sono inoltre la base della futura Biblioteca digitale delle lavorazioni di IED, che diventerà un patrimonio intangibile dell’Istituto.

L’obiettivo dell’Open Day online di IED rimane quello di continuare a raccontare la forza del suo network internazionale e della sua storia. Una storia di cui fanno parte moltissimi talenti divenuti oggi professionisti di successo. Tra i più giovani Francesco Murano, neodiplomato 2019 in Fashion Design, che ha disegnato l’abito Ossimoro Dress indossato di recente da Beyoncé al Roc Nation’s pre-Grammys brunch, l’evento che precede i prestigiosi premi Grammy Awards; Ricardo Campos che dopo il Master in Transportation Design è stato inserito da Forbes Messico nella lista dei 100 messicani più creativi per aver ideato gli esterni della concept car Tomo, presentata al Salone di Ginevra e sviluppata in collaborazione con Honda; Phaim Bhuiyan che dopo il diploma in Video Design e Filmaking ha scritto, diretto e interpretato Bangla, film che è entrato nelle sale cinematografiche prodotto da Fandango e TIMvision; Tommaso Maria Araldi, Amina Gatti, Marina Maiuri e Giorgia Raffaele, neodiplomati in Design della Comunicazione sul podio del Clio Awards di New York con la campagna Steal it, realizzata per Heinz.

Per ulteriori informazioni e per registrarsi all’Open Day basterà accedere a: ied.it/openday. Nel momento della registrazione si potrà già prenotare un colloquio da fare nella giornata di Open Day o successivamente.

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Cultura, commercio, turismo: il soccorso della Regione per superare la crisi

L’emergenza covid 19 sta mettendo a rischio interi comparti. Particolarmente in sofferenza saranno cultura, turismo e commercio. Teatri, sale cinematografiche, musei, bar e ristoranti a Torino e in Piemonte temono di non riuscire ad assorbire il duro colpo

“Martedì è stato approvato il Bilancio di previsione 2020-2021 che, vista la situazione di estrema emergenza, era un atto di vitale importanza. Arrivare all’approvazione del bilancio in tempi brevi era doveroso, nei confronti di tutti i cittadini piemontesi, che stanno affrontando l’emergenza attuale con grande senso di responsabilità -spiega l’Assessore regionale alla Cultura, Turismo, Commercio Vittoria Poggio – Il commercio è un’importante componente della nostra economia regionale che da troppo tempo sta attraversando un periodo di difficoltà, dovuto alla destrutturazione dei sistemi commerciali e distributivi tradizionali, aggravato in modo esponenziale dall’emergenza Covid-19, che sui questi settori ha una incidenza diretta e impattante. Conosco bene le dinamiche del comparto commerciale, le difficoltà che questo comparto stava attraversando anche prima che questa pandemia si abbattesse sul territorio, sul nostro Paese e per questo voglio sottolineare che sarà mia cura impegnarmi per sostenere, recuperare, ricostruire e rafforzare le attività commerciali piemontesi con particolare riferimento ai negozi di vicinato, che mai come in questo momento stanno mostrando tutto il loro valore, non solo economico, ma anche sociale. Per sostenere le imprese in questo momento in cui il cuore economico delle attività è stato forzatamente e fortemente rallentato e per aiutarle, quando il virus sarà vinto, a riprendere a correre, lavoreremo a misure che possano garantire un accesso al credito agevolato, lavoreremo affinchè si possa arrivare all’estensione della moratoria sui mutui per tutti i soggetti e ci impegneremo in una azione straordinaria di sburocratizzazione di tutte le procedure che vedono coinvolta la Regione Piemonte.

“Dopo l’approvazione del Bilancio di martedì, – continua l’assessore Poggio – possiamo dare il via a quella che abbiamo definito “Operazione commercio”: una grande e solida operazione regionale, che comprende misure destinate al settore per uno stanziamento complessivo di oltre 23 milioni di euro. Premetto che il Settore Commercio della Regione sta lavorando anche alla revisione completa delle leggi regionali che regolano il commercio, con l’obiettivo di arrivare all’adozione di un Testo Unico del commercio quanto prima, che dia una regolamentazione organica alla materia, rispondente alle mutate esigenze di un settore che negli ultimi 15 anni ha subìto un cambio di paradigma completo. Anche i capitoli di bilancio dedicati al turismo sono indirizzati a fronteggiare l’emergenza, ma puntano anche ad agevolare una ripresa rapida ed efficace, una volta cessata la fase emergenziale che stiamo attraversando: lo stanziamento per queste misure è di quasi 65 milioni di euro, di cui 17 derivanti dalle rimodulazioni FESR.”

“Il comparto turistico, ora è duramente e direttamente colpito – prosegue l’assessore -, ma negli ultimi 20 anni questo settore si è rivelato essere un asset strategico e imprescindibile per la nostra Regione, affermandosi e consolidandosi in Piemonte: lo dimostrano i trend sempre positivi, sia dei flussi sia dell’offerta turistica ricettiva e infrastrutturale. Merito degli importanti investimenti regionali per lo sviluppo e la qualificazione dell’offerta ricettiva e infrastrutturale, a partire da quelli realizzati per accogliere le Olimpiadi e, poi, per mantenerne e valorizzarne le ricadute positive successivamente, nonché delle azioni di promozione e di promo-commercializzazione realizzate in partnership con gli operatori. Il turismo è forse, più di altri, un comparto estremamente rapido nella sua evoluzione e nei suoi cambiamenti, soggetto ai trend socio-economici e culturali della società e quindi necessita di essere sostenuto nei suoi fabbisogni in materia di innovazione tecnologica e non, di sostenibilità e di integrazione. Alla luce di tutto questo, ad emergenza finita, come Regione, con l’aiuto di Enit, daremo il via ad una grande campagna di comunicazione per rilanciare e riaffermare il brand Piemonte su tutti i mercati nazionali ed internazionali.”

“Da sempre in Piemonte – conclude l’assessore Poggio – la cultura riveste un ruolo nevralgico. La cultura è, e dovrà essere sempre di più motore di spinta economico-sociale per il nostro territorio ed è per questo che ho fortemente voluto che a bilancio fossero stanziati quasi 132 milioni di euro per il prossimo triennio. Il comparto ora , come molti altri, sta vivendo un momento drammatico. Ma, ne sono certa, sarà uno dei settori trainanti e determinati per la ripresa. A tal proposito ho appoggiato la volontà della nostra Giunta di immettere immediatamente liquidità nel sistema culturale piemontese, provvedendo al saldo dei contributi 2018 e degli acconti sul 2019 per tutti gli enti culturali. Ora, con all’approvazione del bilancio procederemo , grazie ai quasi 30 milioni di euro resi disponibili, al pagamento dei saldi 2019 e all’acconto 2020 in modo da immettere altra liquidità nel sistema delle nostre imprese culturali. La priorità strategica che questa amministrazione intende perseguire è quella di inserire nell’azione regionale a sostegno della cultura elementi di innovazione, sostenibilità economica e competitività.”

Pratiche edilizie gratis in tutti i comuni

Regione Piemonte e CSI consentono a tutti i comuni piemontesi di attivare gratuitamente per tutto il 2020 “Mude Piemonte”, il Modello Unico Digitale per l’Edilizia

«La decisione – spiega l’Assessore ai servizi Digitali, Matteo Marnati – è sulla scia delle recenti disposizioni per contrastare il Coronavirus, e per incentivare la Pubblica Amministrazione a utilizzare soluzioni informatiche a fornire servizi on line a cittadini, professionisti e imprese, evitando così ogni spostamento non necessario. Stiamo usando tutti gli strumenti possibili per aiutare imprese e professionisti ad accorciare la filiera della burocrazia, in questo caso anche economico perché il servizio sarà gratuito».

“L’emergenza sanitaria come quella che stiamo affrontando – aggiunge l’Assessore all’Urbanistica, Fabio Carosso – necessita di un grande impegno da parte di tutti e la tecnologia può darci una grande mano in questo momento. Si tratta di uno strumento che soccorre professionisti in difficoltà ai quali la Regione e io personalmente siamo vicini”.

Mude è un servizio di semplificazione amministrativa che ha come obiettivo la dematerializzazione delle pratiche edilizie, consentendo la condivisione delle informazioni tra amministrazioni, cittadini, professionisti e imprese.

È un sistema unificato a livello regionale per presentare ai comuni, senza recarsi agli sportelli e in modalità web, le pratiche edilizie secondo la modulistica regionale, utilizzando le banche dati sviluppate dalla PA. Sono quindi consultabili in modo integrato per tutti i comuni piemontesi la Base Dati Territoriale di Riferimento, le mappe e le informazioni censuarie catastali e lo stradario regionale. È anche possibile l’integrazione con le principali soluzioni di back office per la gestione delle pratiche edilizie in uso presso i comuni.

Per accedere al servizio è necessario collegarsi al portale www.mude.piemonte.it che offre servizi informativi, scambio di opinioni e assistenza. I professionisti attraverso una scrivania virtuale, denominata “scrivania del professionista”, possono organizzare e predisporre i materiali necessari all’inoltro delle istanze, controllarne i cambi di stato, leggere le comunicazioni provenienti dal Comune o cercare nello storico dei lavori registrati. I funzionari delle pubbliche amministrazioni invece attraverso la “scrivania della PA” possono ricevere le istanze, comunicare con il professionista o alimentare il fascicolo “digitale”.

Gli enti interessati all’attivazione del servizio possono scrivere alla casella di posta assistenza.mudepiemonte@csi.it, indicando nell’oggetto dell’e-mail “richiesta attivazione Mude”. Ulteriori informazioni in merito al servizio sono disponibili su www.mude.piemonte.it.

Pietro Pacini, Direttore Generale del CSI osserva: «Ci tengo a ribadire che oggi siamo a fianco dei nostri soci nel fornire ai cittadini risposte rapide e soluzioni semplici e veloci, proteggendo i dati pubblici e garantendo il buon funzionamento dei servizi che eroghiamo anche in una situazione di crisi come questa. La Regione e tutti gli altri nostri soci possono contare su di noi: il nostro impegno è massimo nell’affrontare al meglio delle nostre possibilità una situazione senza precedenti”.

Una partita da giocare punto a punto

Deprimente, veramente deprimente il ciarpame che continua a soffiare sul vento della
discordia sociale in barba all’emergenza che stiamo vivendo

Fortunatamente non sono la
maggioranza, direi una minima parte tremendamente rumorosa e decisamente fastidiosa. Odiosa
nella sua inconsistenza e totale ignavia.

Minoranza che si distribuisce equamente in tutte le classi sociali, tra la gente e tra le cosiddette
classi dirigenti. Politici, industriali ed anche sindacati. Vogliono guardare solo il loro ombelico, il
loro presunto tornaconto.

Dai poveretti che fanno dieci spese al giorno ai politici che falsano le notizie utilizzandole a uso
proprio. Stupidi che ci credono ci sono sempre e sempre ci saranno. Ma, appunto, sono oramai
una infima minoranza. La maggioranza è come Salizzoni ed i medici in pensione presentatisi in
servizio. E Conte che afferma: mai più tagli alla sanità. Sono Mario Draghi: unica alternativa
è spendere ed indebitarsi per rilanciare  l’economia. E sicuramente il nostro Presidente della
Repubblica Sergio Mattarella che è decisamente intervenuto contro le piccolezze di certi Stati
europei che si pensano più furbi degli altri.

E sui cinesi che risiedono e lavorano da anni ci sono
notizie? Sì,  ma in positivo. Insultati da ragazzotti , anche nella nostra città, razzisti come untori,
loro  organizzandosi non hanno fatto sviluppare la pandemia nello loro comunità. Anche a Biella dove
il sarto cinese ha chiuso per tempo e non ci sono casi in questa realtà. Studentesse che si
sono messe in quarantena in tempi non sospetti. Anche i giovani volontari che fanno la spesa
per anziani e chi non può proprio uscire di casa. Ora l’ ultimo fronte della guerra si sposta nelle
case di riposo per anziani. Tamponi per tutti.

Si rincorre, vero, ma come in tutte le partite di Basket ci sono 4 tempi da giocare. Non penso di
essere un inguaribile ottimista ma mi sembra che l’ Italia sia in fase di recupero. Magari ancora
sotto, in una partita che si giocherà punto a punto, ma con il fattore campo dalla parte nostra.
Ora la maggioranza degli italiani è dalla parte del governo.

Superata la crisi poi si vedrà. Magari come con Winston Churchill che dopo aver vinto la guerra
ebbe il benservito per poi vincere le successive. Trovare 50 miliardi non sarà uno scherzo.
Chi si oppone non è l’Europa. Sono alcuni paesi europei capitanati dalla Germania, con la
Merkel in grossa difficoltà. Cederanno? Tutti ce lo auguriamo ed il fatto che siano intervenuti il Presidente del
Consiglio Conte ed il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella fa ben sperare in un positivo
risultato. Soprattutto il decisivo intervento di Mario Draghi. Decisivo non solo per la sua indubbia
competenza, ma anche perché è uomo con mille ed importanti relazioni internazionali. Ciò che
hanno capito i cinesi e, forse sta capendo anche Trump che non si esce da questa emergenza
nei singoli stati.

Ed i tedeschi non hanno fatto i conti bene, anche per se stessi. Speriamo che la logica prevalga.
In molti ricordano ai tedeschi la solidarietà che hanno avuto dalla comunità internazionale dopo
la seconda guerra mondiale. Solidarietà anche se la guerra l’avevano scatenata loro. Ce la faremo.

Patrizio Tosetto