Partito un anno fa, giunge ora al traguardo finale il progetto TOp City, la lunga riflessione sul rilancio di Torino proposta alla classe dirigente della città dalle 20 associazioni giovanili di imprenditori e professionisti aderenti a Yes4To.
Dopo il successo dei World’s 50 best Restaurants, il Piemonte a New York presenta l’eccellenza della sua cucina e consolida la presenza negli Stati Uniti con un programma di show cooking, degustazioni e occasioni di business. Per la decima volta al Summer Fancy Food, il più grande evento commerciale negli Stati Uniti per l’industria alimentare e delle bevande Dopo il grande successo dei World’s 50Best Restaurants che sisono svolti, per la prima volta in Italia, a Torino la scorsa settimana, il Piemonte torna a proporre le eccellenze della sua enogastronomia sulla scena internazionale. E la fa da protagonista, a New York dal 28 al 30 giugno, all’interno della missione del governo italiano, e in particolare del ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, per promuovere la candidatura della cucina italiana come patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO. In programma una cena il 28 giugno con buyer internazionali organizzata da ICE Agenzia presso la Gotham Hall a Broadway.
Nella stessa sera sugli schermi di Times Square sarà proiettato il video ufficiale della candidatura per mostrare la straordinarietà della cucina italiana. E da domenica 29 il via a Summer Fancy food, la più importante manifestazione B2B in Nord America dedicata alle specialità alimentari e alle innovazioni del settore è ormai un appuntamento consolidato per il Piemonte: fino al 1° luglio, una delegazione di 16 aziende torna a New York coordinata da Ceipiemonte nell’ambito delle attività del Progetto Integrato di Filiera (PIF) “Agroalimentare” promosso da Regione Piemonte e finanziato dal PR FESR 2021-2027, nell’anno in cui l’Italia è Country Partner – primo Paese a ricevere questo onore per ben quattro volte. A guidare la delegazione piemontese il Presidente Alberto Cirio con il Presidente di Ceipiemonte Dario Peirone e il Direttore Stefano Nigro: è questa, infatti, l’occasione per promuovere il territorio anche come terra di investimenti e meta turistica, un binomio molto ricercato negli Stati Uniti, mercato che apprezza l’offerta enoturistica piemontese e i prodotti agroalimentari del territorio. «La presenza del Piemonte a New York arriva all’indomani dello straordinario successo di 50 best di Torino, con la nostra città, la nostra cucina e le nostre eccellenze agroalimentari al centro dell’interesse dei media, degli chef e dei gourmet di tutto il mondo – dichiara il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio – Siamo protagonisti e ambasciatori della candidatura Unesco della cucina italiana e siamo qui con le nostre aziende per promuovere i nostri prodotti”
Interessante confronto stamane a Torino sull‘appello ai privati a investire di più a Torino e su Torino che il Cardinale Repole ha rivolto durante la omelia di S. Giovanni e che ha suscitato una accesa discussione nel mondo finanziario torinese. La Messa di S.Giovanni e’ la occasione nella quale il Vescovo della Città fa il punto anche sulle condizioni di vita. Se nel 2012 l’Arcivescovo Nosiglia disse che la Città era divisa in due , la metà della Città che sta bene e la metà della Città che sta male , il nuovo Arcivescovo Repole in una delle sue prime omelie parlò del lavoro povero che viene offerto oggi a molti giovani o ai cinquantenni messi in mobilità. Posti di lavoro a tempo determinato e stipendi che non superano i mille euro oltre all’aumento dei cassaintegrati. Martedì scorso il Cardinale è stato preciso nell’ individuare la necessità di aumentare gli investimenti privati a Torino con l’obiettivo di rilanciare la crescita economica torinese che da oltre vent’anni è inferiore a quella delle altre Città per creare nuove opportunità di lavoro. Un po’ come fece il vecchio Senatore Agnelli che insieme agli altri industriali torinesi costruì negli anni trenta la Autostrada Torino Milano , una infrastruttura che ha aiutato molto lo sviluppo così come successivamente la autostrada Torino Savona e il terminal portuale di Genova Voltri.
Il dibattito indetto da Mino GIACHINO E coordinato da Marco BARDESONO, vice direttore di Torino Cronaca ha visto gli interventi di Giorgio MERLO e Mauro CARMAGNOLA, segretario provinciale della nuova DC. Unanime l’apprezzamento nei confronti del coraggioso intervento del Cardinale Repole.
Cirio incontra Newprinces su caso Diageo
Al Circolo della Posta l’incontro con la Consigliera Regionale ospitata da Piego Gola
È stato un incontro molto interessante quello del 25 giugno scorso, che ho avuto il piacere e l’onore di moderare; Laura Pompeo, infatti, all’interno della cornice di fascino e di prestigio del Circolo della Posta, ospite di Piego Gola coordinatore di Dumsedafe, ha trattato il tema “Industria e cultura: traiettorie di sviluppo di Torino e del Piemonte”. Tra tradizione e innovazione in una ottica di trasformazione, il Piemonte e il suo capoluogo, Torino, possiedono oggi un cuore industriale diversificato: auto motive, aerospazio, robotica, chimica, ma anche una vocazione al rinnovamento attraverso la logistica, la mobilità, la cultura e il turismo.
Ed è proprio quest’ultimo argomento che è stato approfondito durante l’evento. Il Piemonte nono in classifica delle regioni italiane per numero di turisti nel 2024 ha registrato 6.280.000 di arrivi e 16.890.000 presenze. “La Torino del passato, quella del boom industriale, la città fabbrica dopo la crisi degli anni ’80, si è dovuta reinventare, ha dovuto cambiare pelle ed identità. La svolta culturale è avvenuta con le Olimpiadi del 2006” spiega Laura Pompeo “diversi spazi industriali come le OGR o il Lingotto, sono stati convertiti, c’è stata una significativa crescita museale e culturale in generale, ma anche accademica-universitaria, che ha segnato l’inizio di un nuovo stile di vita”.
Torino oggi è una città d’arte, una capitale storica gettonata in grado di elargire un’offerta culturale importante. I numeri del turismo tra il 2015 e il 2024 parlano chiaro e forte, c’è stato un aumento delle visite del 23% e il 40% di queste erano di interesse per la cultura, l’arte e i luoghi simbolo della citta.
La cultura è la “nuova fabbrica”, la capitale subalpina è ora “accogliente, europea, sostenibile con una identità urbana definita” chiosa la consigliera Pompeo; mentre una volta il turismo era principalmente stagionale con un apprezzamento quasi esclusivo per la montagna e per i laghi, oggi si può definire diffuso grazie all’interesse per le diverse prerogative e attrazioni di questa poliedrica regione come le langhe, i borghi, le città con i suoi centri storici, la tradizione religiosa, l’enogastronomia, l’ecologia e le terme, ecc.
Laura Pompeo, eletta Consigliera Regionale nella circoscrizione di Torino nel 2024, è stata Assessore alla Cultura del Comune di Moncalieri e ha dimostrato il suo impegno concreto nella realizzazione di diversi importanti progetti tra cui la creazione dello Sbam, il sistema bibliotecario dell’area metropolitana di Torino, e la riqualificazione del parco del Castello di Moncalieri.
Dumsedafe’, ispirato a Lelio Lantella giurista e politico italiano, è un sodalizio spontaneo voluto da Piero Gola i cui frequentatori sono accomunati dall’interesse per la cultura in ogni sua forma. Nato nel 2012 riceve sempre più interesse e apprezzamento grazie alle sue attività di notevole cifra e interesse. Non è una associazione, non c’è uno statuto né cariche o quote associative, è una realtà che, tramite incontri e l’approfondimento di diversi temi che riguardano la società in cui viviamo, propone di “darsi da fare” al fine di fare proposte concrete volte ad un rinnovamento e alla modernizzazione delle istituzioni con l’obiettivo di preparare la via al futuro che ci aspetta.
Maria La Barbera
Info https://www.dumsedafe.it/
Lo studio di Confartigianato
Il 22,7% delle imprese piemontesi con addetti utilizza l’intelligenza artificiale per ottimizzare i processi aziendali, realizzare prodotti migliori e offrire servizi più adeguati, quindi per sicurezza informatica, relazioni con clienti e fornitori, videosorveglianza, elaborazione immagini, gestione robot, analisi dati e sistemi previsionali, automazione di processo e trattamento linguaggio macchina.
Delle 11.724 realtà che sfruttano questa nuova tecnologia, 2.663 sono artigiane con dipendenti.
A livello territoriale, a Torino 6.301 imprese utilizzano l’intelligenza artificiale, di cui 1.274 sono artigiane (20,2%).
E’ questo ciò che emerge dallo studio “I pionieri dell’IA” realizzato dell’Ufficio Studi di Confartigianato che ha analizzato i dati di UnionCamere, Ministero del Lavoro, Sistema Excelsior e Istat.
Lo studio evidenzia inoltre che le applicazioni più diffuse nelle MPI artigiane riguardano la gestione economico-finanziaria (46%), il marketing e l’e-commerce (34,8%) seguite a distanza da gestione dei clienti con il 18,8%, gestione dei servizi e della produzione con il 18,5% e la sicurezza informatica (18,3%).
I settori maggiormente interessati sono le attività di servizi, le costruzioni, il manifatturiero, il trasporto e magazzinaggio; a seguire i servizi alle imprese, la gestione di rifiuti e acqua, alloggio e ristorazione, informazione e comunicazione.
“Questi dati dimostrano come il tessuto imprenditoriale torinese e piemontese non sia solo reattivo, ma anche coraggioso nell’innovare – afferma Dino De Santis Presidente di Confartigianato Imprese Torino – un segnale che parla di futuro, innovazione e capacità di adattamento del nostro saper fare, La cosiddetta “intelligenza artigiana” si rivela un fattore strategico per affrontare la transizione digitale, senza perdere l’anima del nostro lavoro: creatività, manualità e legame con il territorio. Il nostro compito è quello di accompagnare le imprese affinché non restino indietro, ma
bisogna aver ben chiaro che l’IA non sostituisce l’uomo, lo potenzia: la sfida è saperla governare”.
L’analisi, al contrario, dimostra anche come rimanga alta la quota di imprese che dichiara di non sapere come introdurre l’IA nei propri processi: ben il 69,5%.
Dall’analisi emerge anche che le imprese piemontesi hanno previsto l’entrata di oltre 48mila lavoratori con elevate competenze digitali avanzate pari al 13,0% del totale delle entrate annuali. Di questi, oltre 27mila addetti sono difficili da trovare, con una percentuale equivalente del 56,5%.
Confartigianato ha voluto anche indagare sulle motivazioni che portano ancora troppe realtà a non usare tecnologie legate all’IA.
Dall’analisi dell’Ufficio Studi emerge infatti come il 69,9% delle imprese (7 su 10) non sappia come introdurre soluzioni di IA nei processi produttivi o di servizio mentre il 15,6% pensa che il proprio business aziendale non possa beneficiare dell’uso delle tecnologie legate all’IA.
“I dati ci dicono che si deve agire su diversi fronti – conclude De Santis– il primo è sicuramente la formazione attraverso un maggior impegno in fase di orientamento e dei rapporti con le istituzioni formative per arrivare ad avere figure e competenze adeguate alle necessità delle imprese. Emerge inoltre, la necessità di aumentare le conoscenze delle imprese sulle applicazioni dell’IA con investimenti mirati”.
A livello nazionale due terzi (66%) degli imprenditori e lavoratori autonomi italiani hanno un’opinione positiva sull’utilizzo di intelligenza artificiale (IA) e robot nei luoghi di lavoro.
In Italia nel 2024 sono 181.652 imprese con dipendenti le pioniere che hanno adottato tecnologie legate all’IA, pari all’11,4% delle imprese con dipendenti, con una maggiore diffusione nei Servizi (12,6%) rispetto al Manifatturiero (8,8%) e alle Costruzioni (7,7%).
Le regioni leader per pionieri dell’IA sono Lombardia con 32.080 imprese (17,7% del totale), Lazio con 17.669 imprese, Campania con 17.221 imprese, Veneto con 15.507 imprese ed Emilia-Romagna con 13.649 imprese. Sono 177.887 le Micro e Piccole Imprese (MPI), utilizzatrici di IA mentre 34.997 sono le imprese artigiane. Le imprese artigiane pioniere dell’IA sono il 19,3% delle imprese utilizzatrici di IA, con una maggiore incidenza nelle Marche con 27,5%, Veneto con 24,0%, Sardegna con 23,4%, Provincia Autonoma di Bolzano con 23,3% ed Emilia-Romagna e Toscana, entrambe con 23,1%.
Maggiore uso dell’IA per cybersicurezza e management.
Il 13,1% delle imprese ha già assunto o intende assumere personale per la gestione delle tecnologie IA. Le imprese prevedono l’entrata di 686mila lavoratori con elevata richiesta di competenze digitali avanzate, che includono l’intelligenza artificiale, oltre a cloud computing, Industrial Internet
of Things (IIoT), data analytics e big data, realtà virtuale e aumentata e blockchain, pari al 12,4% del totale delle entrate. La carenza di competenze digitali avanzate rappresenta un ulteriore vincolo alla diffusione dell’IA: il 53,5% dei profili richiesti è di difficile reperimento, in particolare in Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Umbria e Toscana.
Sabato 28 Giugno ore 11 , piazza Savoia , Dehor Caffè PETIT FLEUR
Stop prelievi irrigui: rinvio a fine 2026
Rinviata al 31 dicembre 2026 in tutto il Piemonte l’applicazione del cosiddetto “Deflusso ecologico”, ossia l’obbligo, imposto da una normativa europea, di garantire una portata prefissata nell’alveo dei fiumi limitando o impedendo così l’irrigazione dei campi, compresi settori peculiari e di pregio come le risaie, a forte rischio di rimanere all’asciutto. A stabilirlo un emendamento alla Legge annuale di riordino dell’ordinamento regionale 2025 approvato dal Consiglio.
«Con questo provvedimento – commenta l’assessore regionale all’Agricoltura Paolo Bongioanni con il presidente della Commissione Agricoltura del Consiglio Claudio Sacchetto – si è voluto dare un segnale forte rispetto alle richieste che più volte sono pervenute dalle organizzazioni agricole e dai Consorzi irrigui in merito all’applicazione del Deflusso Ecologico, che in molti casi risulta del tutto inapplicabile e potenzialmente devastante per il sistema irriguo del Piemonte. È un intervento di buon senso a favore della nostra agricoltura. Mette uno stop alle imposizioni astratte e ideologiche del Green Deal, che non tengono minimamente conto della specifica realtà del Piemonte e sono fortemente contestate ovunque, sia dai Paesi membri sia dalle Regioni».
Inoltre, un comma inserito dall’emendamento nel testo di legge va a normare la percentuale d’acqua da garantire nei corsi d’acqua in maniera compatibile con la necessità di provvedere alle operazioni di irrigazione e di cura dei terreni. La norma viene quindi resa più flessibile, meno teorica e più aderente alla realtà idrografica del Piemonte, che vede la preponderanza di corsi d’acqua a carattere torrentizio e dalla portata discontinua. Spiegano Bongioanni e Sacchetto: «Per stabilire la possibilità e l’entità del prelievo idrico, la portata del corso d’acqua non verrà più predeterminata a priori e a tavolino, ma calcolata in modo dinamico sulla base del flusso effettivo del periodo di riferimento».
Ai presidenti delle Province viene garantita la copertura legislativa necessaria alla possibilità di concedere le deroghe specifiche.
cs
Antonio Filosa affronta una sfida non semplice nel momento in cui assume ufficialmente la carica di amministratore delegato di Stellantis. Alcuni dei marchi storici del gruppo – tra cui Fiat, Lancia, Alfa Romeo e Maserati – stanno attraversando un periodo difficile. Anche se Elkann ha cercato di mandare un segnale positivo alla città di Torino con l’organizzazione del concertone di San Giovanni, il clima generale resta tutt’altro che sereno. I sindacati sono in allerta, preoccupati non solo per il futuro dello stabilimento di Mirafiori, ma anche per il destino più ampio del settore.
Filosa ha annunciato immediatamente la composizione del suo nuovo team di vertice, composto in gran parte da figure già presenti nell’azienda. A far parte della nuova squadra operativa ci sono anche tre manager italiani: Davide Mele, che si occuperà della pianificazione dei prodotti, Monica Genovese, a capo dell’area acquisti, ed Emanuele Cappellano, responsabile per il Sud America e ora anche leader della divisione Stellantis Pro One, dedicata ai veicoli commerciali.
Filosa manterrà inoltre la guida dell’area nordamericana e dei marchi USA. Richard Palmer continuerà a offrire supporto in qualità di consulente strategico. Intanto, lasciano l’azienda Maxime Picat e Beatrice Fouché.
Prima di trarre conclusioni, è opportuno attendere che arrivino segnali concreti e risultati positivi, soprattutto per quanto riguarda il futuro dell’automotive a Torino.
Rapporto Montagna Uncem, il futuro delle Terre Alte
Sono questi i punti fermi che oggi a Roma, presso l’Università Mercatorum, verranno analizzati nel corso della Presentazione del Rapporto Montagne Italia 2025, realizzato dall’Uncem nell’ambito del Progetto ITALIAE ed edito da Rubbettino. Eccolo: https://uncem.it/uncem-presenta-il-rapporto-montagne-italia-2025/
Il lavoro di 800 pagine, tra numeri, analisi, dati, approfondimenti, è stato curato, con la Fondazione Montagne Italia e Uncem insieme, da Luca Lo Bianco e Marco Bussone, e gli autori – da Giampiero Lupatelli a Nando Pagnoncelli, da Aldo Bonomi a Fabio Renzi, da Antonio Nicoletti a Guido Castelli, sino a Giovanni Vetritto e il Ministro Calderoli – raccontano la montagna che cambia.
“Una montagna cne non è quella dello “spopolamento” – evidenzia il Presidente nazionale Uncem, Marco Bussone – Uncem dice no alle semplificazioni, alle letture senza numeri, ai must buoni per convegni e comizi. E nel Rapporto – con analisi divise in “comunità territoriali”, area per area, in tutte le Alpi e gli Appennini. Territori vivi. Dove i numeri sono sorprendenti”.
I principali numeri del Rapporto, sulla demografia nella Montagna