Sabato 9 novembre
Presso SERMIG – Arsenale della Pace Piazza Borgo Dora, 61 – Torino
Assemblea pubblica di Confartigianato Torino 2024
L’Assemblea di Confartigianato Torino 2024 assume una rilevanza significativa alla luce degli scenari internazionali, nazionali e locali come l’inasprimento del conflitto russo-ucraino e l’escalation della guerra in Medio Oriente, gli esiti negativi per il comparto casa dovuti allo stop del Superbonus, la crisi dell’automotive, le preoccupazioni dell’autotrasporto, l’export rallentato e reso più costoso dai valichi chiusi o intermittenti, il caro energia.
Secondo il Presidente Dino De Santis “il clima di guerra sta penalizzando l’approvvigionamento di prodotti essenziali per la trasformazione della manifattura, aggravando il rallentamento del commercio. Motivi di ulteriore preoccupazione derivano dalla frenata di due fra i grandi player della manifattura mondiale (Germania e Cina).”
“Inoltre, l’instabilità politica che agita il Medio Oriente – prosegue De Santis – sta rallentando la vendita dei prodotti piemontesi verso un’ampia area di Paesi arabi o confinanti in quella zona. Voglio ricordare che dal Piemonte partono beni e servizi per oltre 2 miliardi e mezzo di euro, verso Emirati Arabi, Arabia Saudita, Israele, Qatar, Kuwait oltre ad altre 12 nazioni”.
La crisi dell’automotive rischia di affondare non solo le grandi imprese manifatturiere ma anche le piccole imprese della subfornitura che gravitano attorno a loro, aprendo scenari futuri molto preoccupanti. Già adesso provoca ripercussioni sull’intera filiera, con commesse in diminuzione e contrazione delle esportazioni fino al 46%, coinvolgendo migliaia di piccole imprese, anche artigiane.
“L’Ufficio studi di Confartigianato Torino valuta che nell’area metropolitana torinese saranno coinvolte 20 mila imprese, con un’occupazione stimata di 45 mila addetti, dei quali 1/3 rischia il posto di lavoro. – continua De Santis – Una crisi che ha già prodotto un rallentamento degli investimenti e il ricorso massiccio agli ammortizzatori sociali che entro fine anno coinvolgerà oltre il 30% delle imprese manifatturiere.”
“Edilizia ed Autotrasporto sono altri due comparti ad elevato rischio – denuncia De Santis -; gli esiti negativi per il comparto casa dovuti allo stop del Superbonus con l’abbassamento dell’agevolazione al 50% nel 2025 per la prima casa, e l’incertezza sulle risorse da mettere in campo dal Governo per dare seguito alla direttiva europea sulle case green, sta mettendo in ginocchio il mondo delle costruzioni. Voglio ricordare che da settembre 2022 a settembre 2024 il settore delle Costruzioni piemontesi ha perso 309 imprese artigiane, passando da 49.187 a 48.878. Resta, poi, la criticità sulla patente a crediti che non è lo strumento idoneo a ridurre e, soprattutto, prevenire gli infortuni sul lavoro, ma sembra piuttosto un ulteriore fardello burocratico”.
“Le imprese dell’autotrasporto sono state duramente colpite dalle diverse crisi economiche succedutesi e dai ricorrenti rincari dei costi. L’ipotizzato innalzamento delle accise (che si andrebbe ad aggiungere al caro pedaggi ed alle penalizzazioni derivanti dall’isolamento del Piemonte) provocherebbe un’esplosione dei costi difficilmente scaricabile sui prezzi di listino. Un provvedimento che escluderebbe chi opera con veicoli sopra le 7,5 tonnellate e da euro 5 in su ma che penalizzerebbe i furgoni di 3,5 tonnellate.”
C’è poi il tema del caro energia “tra il 2022 e il 2023 l’extracosto per le PMI di Torino e provincia è cresciuto di 430 milioni. Reclamiamo a gran voce – chiede il Presidente – una politica energetica che miri all’autonomia del Paese agendo su più fronti: diversificazione delle fonti di approvvigionamento, sostegno convinto delle rinnovabili, del nucleare e delle azioni per l’efficientamento e la riqualificazione energetica degli edifici ove non impattino sulla capacità economica di famiglie ed imprese, riduzione degli sprechi”.
“In questa difficile situazione – conclude il Presidente De Santis – l’impegno di Confartigianato Torino si rivolge alle imprese in difficoltà per sostenerle in modo pratico e concreto. Nel corso della nostra assemblea annuale verrà presentato il progetto VAL.E. – la multicompetenza al servizio delle imprese. Un servizio gratuito che, in collaborazione con un gruppo di ex dirigenti in pensione, provenienti da Fiat e da altre grandi imprese, fornisce consigli specialistici per risolvere le situazioni di crisi aziendale”.