ECONOMIA- Pagina 4

La Regione Piemonte aderisce a OuestRail 

La Regione Piemonte aderisce a OuestRail per gli anni 2025, 2026 e 2027, l’associazione che promuove la collaborazione per lo sviluppo ferroviario nella Svizzera occidentale e per garantire collegamenti transfrontalieri ferroviari efficienti tra Italia e Svizzera per passeggeri e merci.

Lo ha deliberato la Giunta regionale, su proposta dell’assessore alla Logistica Enrico Bussalino, in attuazione del Piano regionale della Mobilità delle Persone (PrMoP) e del Piano regionale della Logistica (PrLog) e con l’obiettivo di migliorare l’offerta dei servizi ferroviari che vanno ad interessare importanti direttrici della rete di trasporto piemontese, quali il nodo di Novara, il terminal multimodale di Domo II e l’asse del Sempione.

“Prosegue l’attività della Regione per promuovere l’integrazione dei sistemi di trasporto e lo sviluppo della logistica piemontese e con questo provvedimento il Piemonte prende parte al sistema di cooperazione tra enti interregionali europei per lo sviluppo del trasporto transfrontaliero tra Italia e Svizzera. Il nodo di Novara e il terminal logistico Domo II ricoprono infatti un ruolo strategico lungo la rete di mobilità di passeggeri e merci dei Corridoi Europei Reno-Alpi e Mediterraneo”, precisa l’assessore alla Logistica Enrico Bussalino.

“Grazie al lavoro avviato nella scorsa legislatura con la mozione che avevo presentato al Consiglio regionale – ricorda il sottosegretario della Regione Piemonte Alberto Preioni – oggi arriviamo alla formalizzazione dell’ingresso del Piemonte in OUESTRAIL. È un passo importante, perché ci permette di collaborare in modo ancora più diretto con i partner svizzeri per il potenziamento dell’asse Genova–Rotterdam e della linea del Sempione. Parliamo di infrastrutture che possono davvero rimettere il nostro territorio al centro delle politiche europee, nazionali e internazionali, garantendo una linea ferroviaria efficiente ed efficace a sostegno dello sviluppo economico e della competitività del Piemonte. Ringrazio l’assessore Bussalino per l’impegno e la sensibilità dimostrati nel portare avanti questo percorso strategico per tutti il territorio”.

Il turismo smart europeo fa tappa a Torino

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Si è aperto  a Torino il workshop europeo dedicato al turismo smart, alla presenza dell’assessore al Turismo, Sport e Grandi Eventi della Città di Torino, Domenico Carretta e del presidente di Turismo Torino e Provincia, Maurizio Vitale.

L’iniziativa, promossa e coordinata dalla Commissione europea e rivolta alle città insignite negli anni dei titoli di European Capital of Smart Tourism e European Green Pioneer, ha l’obiettivo di raccogliere contributi e proposte per la nuova Strategia europea del turismo sostenibile, attualmente in fase di definizione.

L’incontro si è svolto presso l’Intesa Sanpaolo Innovation Center, società dedicata all’innovazione di frontiera e alla ricerca applicata, anche nel turismo, e ha visto la partecipazione di rappresentanti di oltre 20 destinazioni europee. Insieme al Cities Innovate Summit, in programma il 3 e 4 dicembre alle Officine Grandi Riparazioni, l’incontro di oggi rappresenta una delle tappe conclusive di un periodo significativo per Torino, che nel 2025 ha detenuto contemporaneamente i titoli di European Capital of Innovation (iCapital) e European Capital of Smart Tourism.

Nel corso del workshop sono stati discussi gli obiettivi e le priorità della Strategia, che mira a trasformare il settore attraverso innovazione digitale, sostenibilità e coinvolgimento delle comunità locali. Nel breve periodo il documento punta a modernizzare le infrastrutture, potenziare i servizi digitali e introdurre un quadro comune per la valutazione delle destinazioni. Nel lungo termine, l’obiettivo è favorire una crescita sostenibile del turismo, promuovere l’adattamento ai cambiamenti climatici, sostenere l’innovazione e rafforzare il posizionamento internazionale delle mete europee.

Un focus specifico è stato dedicato alla definizione di una metodologia europea condivisa e di un set uniforme di indicatori per valutare le destinazioni in modo coerente e comparabile. Questo approccio faciliterà il benchmarking, la diffusione delle buone pratiche, il miglioramento dell’efficacia delle politiche pubbliche e la trasparenza, creando al contempo condizioni favorevoli per nuovi investimenti. È stato inoltre sottolineato il ruolo strategico delle PMI, chiamate ad essere parte attiva nell’attuazione della Strategia e nella crescita dell’economia delle destinazioni smart. L’obiettivo complessivo è rendere il turismo europeo più resiliente, innovativo e sostenibile, generando benefici duraturi per i territori e migliorando la qualità della vita dei cittadini.

“Il nostro impegno nella rete delle città candidate al premio European Capital of Smart Tourism – ha sottolineato l’assessore Carretta – deve andare oltre il rafforzamento delle competenze individuali. Insieme possiamo contribuire a delineare la destinazione turistica smart del futuro: l’Europa. Possiamo essere pionieri di un modello più equo, inclusivo, attento alle comunità e all’ambiente e aperto alle opportunità offerte dall’innovazione tecnologica”.

Durante il soggiorno in città, i delegati europei avranno l’occasione di scoprire Torino, il suo patrimonio storico, culturale e artistico, oltre alle iniziative – come Luci d’Artista – che contribuiscono a renderla una meta sempre più apprezzata a livello internazionale. “Questo patrimonio – ha ribadito Carretta – deve rimanere accessibile a tutti, e al tempo stesso va tutelato per le generazioni future: è questa la nostra sfida quotidiana”.

L’assessore ha infine rivolto le congratulazioni della Città di Torino alle nuove città insignite del titolo di European Capital of Smart Tourism e Green Pioneer 2026, Tampere e Dubrovnik, augurando loro un percorso ricco di risultati, collaborazioni e opportunità di sviluppo.

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Le cifre chiave del Nord Ovest: Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta polo strategico europeo

La macroregione vanta un PIL di quasi 225 miliardi di euro, contribuendo al 10,3% del dato nazionale

Sono 4.255.702 i residenti in Piemonte a fine 2024, circa 4mila unità in più rispetto a fine 2023. Per il secondo anno consecutivo si è arrestato il calo della popolazione in atto a partire dalla fine del 2013. Il risultato si è tradotto in un tasso di crescita totale piatto, pari al +1,0‰, frutto di un tasso di crescita naturale ancora negativo (-6,6‰) solo e di un saldo m migratorio totale pari al +7,5‰.

La combinazione di un’alta speranza di vita e il perdurare di un regime di bassa fecondità contribuiscono da un lato al progressivo aumento degli anziani e dall’altro alla contrazione dei giovani, determinando uno sbilanciamento intergenerazionale particolarmente critico.

Questi alcuni dei dati contenuti all’interno della III edizione della pubblicazione “Le cifre chiave del Piemonte 2025” di Unioncamere Piemonte presentati presso il Grattacielo della Regione Piemonte, a Torino.

Aerospazio a Torino, 10 edizioni per fare il punto sull’industria del settore

Aerospace & Defense Meetings Torino taglia il traguardo delle 10 edizioni: dal 2 al 4 dicembre la più importante business convention per il settore aerospaziale organizzata in Italia vedrà protagonista all’Oval Lingotto l’intera comunità internazionale del settore e un nutrito programma di conferenze, workshop e incontri tra aziende.

Per tre giorni il Piemonte e Torino saranno il punto di incontro della comunità internazionale dell’industria aerospaziale mondiale: multinazionali, pmi, startup potranno cogliere opportunità di collaborazione e confrontarsi sulle ultime tecnologie del settore.

La manifestazione, voluta e sostenuta da Regione Piemonte e Camera di commercio di Torino, è organizzata dalla società internazionale specializzata in business convention abe-BCI Aerospace, in collaborazione con Ceipiemonte e ICE Agenzia.

“Dieci edizioni degli ADM – dichiarano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alle Attività produttive e all’Internazionalizzazione Andrea Tronzano – dimostrano che, se si vuole parlare di aerospazio, in Italia il punto di riferimento è il Piemonte, che guida un comparto strategico di grandi player e oltre 450 piccole e medie imprese con un fatturato superiore a 8 miliardi, crescita dell’export e nuova occupazione. L’ecosistema piemontese unisce manifattura, ricerca, startup e formazione tecnica d’eccellenza: per questo sostenere il settore significa investire nella competitività e nel futuro del nostro territorio”.

Edizione da record

I numeri confermano il ruolo di ADM sullo scenario mondiale. Oltre Leonardo, Thales Alenia Space, Avio Aero, Safran, Mecaer Aviation Group e Altec, saranno a Torino per incontrare fornitori e trovare soluzioni innovative 300 rappresentanze di differenti divisioni di importanti industrie mondiali tra i quali Airbus, Aresia, Axiom, Baykar Piaggio Aerospace, Boeing, Collins Aerospace, Comac, Deutsche Lufthansa, Diehl Defense, E-Orbit, Ferrari, Heroux Devtek, Honeywell Aerospace, IHI Corporation, Jaxa, Kale Jet, L2 Aviation, Lockheed Martin, Mbda, Mitsubishi, Northrop Grumman Italy, Patria Group Rheinmetall Italia, Spacerep Ou, TEI – Tusas Engine Industries, Telespazio, Voyager Europe.

Parteciperanno anche alcuni distretti aerospaziali italiani: Piemonte (la regione più rappresentata con 118 imprese e 21 startup incubate da I3p/ESA BIC e Take Off), Lombardia, Campania, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Umbria, Emilia-Romagna.

Presenti, inoltre, delegazioni di aziende e distretti provenienti da Francia, Germania, Svizzera, Portogallo, Austria, Finlandia, Spagna, Canada, Corea del Sud, Gran Bretagna, Stati Uniti, Paesi Bassi, Polonia, Lettonia e Repubblica Ceca.

Nel corso delle tre giornate sono in programma 23 conferenze e 16 workshop su tematiche chiave come tecnologia, innovazione e sostenibilità nella gestione della supply chain, Big Data e trasformazione digitale, collaborazione internazionale e autonomia strategica europea, partnership e innovazione per promuovere la sicurezza, commercializzazione del settore spaziale, sistema dell’economia lunare.

La conferenza internazionale di apertura del 2 dicembre sarà focalizzata in particolare su tecnologia e innovazione come leve per il miglioramento continuo nella catena del valore del settore aerospazio e sul ruolo del Cluster europeo per lo Sviluppo tecnologico.

L’ultima giornata del 4 dicembre sarà interamente dedicata allo sppazio con la prima edizione del “Lunar Economy Summit”, dove Thales Alenia Space, Voyager Technologies Europe, ESA, Telespazio e Lockheed Martin si confronteranno sulla nuova era commerciale, sulla crescita della Space Economy e sulle applicazioni commerciali nell’agri-tech, nel monitoraggio ambientale e nelle infrastrutture (il programma completo è su https://lunareconomysummit.com/programme-2025)

Tra le novità di quest’anno, un’area interamente dedicata all’editoria “Made in Piemonte” legata al mondo dell’aerospazio. Una selezione di volumi, poster storici e materiali originali ripercorre l’evoluzione del settore in Piemonte mettendo in luce i protagonisti, i progetti iconici e il contributo allo sviluppo dell’intera filiera. Inoltre, dall’1 al 9 dicembre la mostra “Piemonte beyond Earth”, allestita nello Scalone Juvarriano di Palazzo Madama (a ingresso gratuito), celebra il dialogo sempre più stretto tra il Piemonte e la nuova frontiera dello spazio: dieci illustrazioni originali raccontano un territorio che fa della creatività, della precisione e dell’innovazione la propria vera “base di lancio” verso il futuro.

Il programma completo della decima edizione degli ADM è disponibile su https://torino.bciaerospace.com/conference-2025

L’aerospazio in Italia

Il comparto italiano dell’aerospazio e della difesa è settimo nel mondo e quarto in Europa e rappresenta il più grande comparto manifatturiero in Italia nel settore dei sistemi integrati ad alta tecnologia.

Il fatturato del settore dell’aeronautica e dello spazio in Italia ha raggiunto nel 2024 un valore di 19 miliardi di euro, in crescita di circa 1 miliardo rispetto all’anno precedente (Fonte CTNA), pari all’1% del pil, e il settore ha investito più del 5% del fatturato in ricerca e sviluppo, coinvolgendo imprese, università, centri di ricerca, enti pubblici. Una quota consistente del fatturato del settore è data dall’export: le analisi di interscambio mostrano destinazioni principali come Stati Uniti, Regno Unito, Francia. A livello globale nell’arco di 50 anni il settore aerospazio ha prodotto ritorni circa otto volte superiori rispetto all’importo investito, le prospettive di crescita sono una opportunità incredibile per la competitività del sistema imprenditoriale italiano. Il 2024 ha registrato inoltre 60.000 addetti occupati nel settore aerospaziale italiano e investimenti pubblici pianificati e programmi (nazionali/ESA/PNRR) che sostengono la crescita con risorse annunciate complessive per il periodo di programmazione fino al 2026/2027 nell’ordine di 7,5 miliardi € per la sola filiera spaziale.

La filiera spaziale in Italia è costituita per oltre il 90% da piccole e medie imprese e start up, fornitrici dei grandi player del settore e 85% delle aziende italiane non-spazio hanno già sentito parlare di Space Economy, e il 21% sta valutando come possa influire sul proprio business. Complessivamente, l’industria aerospaziale italiana vanta una supply chain completa: progettazione, produzione motori, avionica, assemblaggio, manutenzione e servizi di supporto.

L’ecosistema piemontese dell’aerospazio

In Piemonte l’aerospazio è un comparto strategico, dove tradizione, innovazione e competenze sono a disposizione dei principali attori internazionali grazie a una filiera completa caratterizzata da know-how, capacità tecniche, manifattura di alto livello.

Il territorio offre un ecosistema unico ed è un hub strategico caratterizzato da una forte collaborazione tra enti, mondo imprenditoriale e ricerca scientifica. Grandi industrie – Leonardo, Thales Alenia Space, Avio Aero, Safran, Altec, Mecaer Aviation Group – e un nucleo di oltre 450 pmi, un fatturato complessivo che supera gli 8 miliardi di euro, oltre 35.000 addetti: questi gli ultimi rilevamenti dell’analisi sul settore aerospazio in Piemonte condotta da Ceipiemonte e Distretto Aerospaziale Piemontese. Completano il panorama oltre 40 start up attive in campo aerospaziale, gli incubatori 2i3t, I3P e l’ESA Business Incubation Center Turin e gli acceleratori, tra cui Takeoff, il programma dedicato a startup che sviluppano soluzioni e servizi nei settori dell’aerospazio: sono questi i cardini dell’innovazione e del futuro tecnologico del settore in Piemonte, una delle eccellenze industriali italiane, con una filiera altamente integrata e un posizionamento competitivo a livello internazionale.

La quasi totalità della produzione spaziale è diretta negli Stati Uniti, mentre l’85% della produzione aeronautica va negli Stati Uniti, in Europa e nel Sud-Est asiatico (fonte: Distretto Aerospaziale Piemontese).

L’ecosistema dell’aerospazio in Piemonte è completato dalla formazione di Alta Specializzazione Tecnica post-diploma dell’ITS Meccatronica e Aerospazio e dall’apparato accademico dell’Università e del Politecnico di Torino. Quest’ultimo accoglie annualmente circa 1.650 studenti solo nel percorso di Laurea di I livello in Ingegneria aerospaziale e quasi 1.100 nel corso di Laurea magistrale.

IoLavoro cresce: più giovani, più territori e più opportunità di occupazione 

Elena Chiorino, vicepresidente della Regione Piemonte: “Questa edizione dimostra che, quando istituzioni, scuole, imprese e cittadini lavorano insieme, il Piemonte sa essere il cuore pulsante di una Nazione che guarda al futuro”

 

Cinque città, 15.000 persone coinvolte, più di 4.500 studenti e 8.000 persone in cerca di lavoro6.127 annunci per oltre 11.000 posizioni aperte, 344 realtà tra imprese, agenzie per il lavoro ed enti formativi: si è concluso così il viaggio regionale di IOLAVORO 2025, la più grande manifestazione dedicata a orientamento, formazione e lavoro in Piemonte, promossa da Regione Piemonte e organizzata da Agenzia Piemonte Lavoro.

Un tour, quello che si è appena concluso, dalla veste rinnovata, più contemporanea e interattiva, che nelle cinque tappe di Torino, Biella, Gravellona Toce, Vercelli e Beinasco ha saputo dialogare con territori diversi, interpretandone bisogni, vocazioni e dinamiche occupazionali. Al centro, soprattutto, ma non solo, un obiettivo comune: mettere le persone di ogni età nella condizione di scegliere il proprio percorso professionale con consapevolezza, grazie a strumenti concreti, momenti esperienziali e un contatto diretto con imprese, istituzioni e professionisti.

Un format nuovo, immersivo, costruito soprattutto intorno ai giovani

L’edizione 2025 ha introdotto un approccio più dinamico e partecipativo, capace di coinvolgere scuole di ogni ordine e grado, dagli studenti delle scuole primarie e medie fino alle superiori. Gli studenti in visita sono stati accolti da operatori qualificati e hanno potuto seguire un tour personalizzato attraverso tutti gli eventi, vivendo un’esperienza guidata e completa.

Tra le attività principali:

  • laboratori immersivi come Indovina il mio lavoroWhite JobsAziende FuoriclasseTour dei mestieri junior;
  • spazi di ispirazione come Storie che ispirano – microTED;
  • percorsi inclusivi come #Possibile;
  • esperienze dirette di mestiere nell’Area Demo “Scopri il tuo talento”, con oltre 46 mestieri mostrati complessivamente nelle varie sedi;
  • incontri dedicati alle scelte scolastiche come #IOSCELGO;
  • iniziative mirate su sicurezza, prevenzione, digital e green jobs.

Particolare rilevanza hanno avuto le fondazioni ITS, protagoniste in ogni tappa, offrendo informazioni e orientamento su percorsi tecnici e specializzanti di eccellenza. Complessivamente, oltre 4.500 studenti hanno partecipato ad attività pratiche, orientative e formative, accompagnati da operatori esperti

La presenza delle istituzioni: un segnale forte verso i giovani

IOLAVORO 2025 ha registrato una partecipazione istituzionale di alto livello, a partire dal Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e dalla Vicepresidente Elena Chiorino.

Significativo anche l’intervento di autorità nazionali nella tappa di Vercelli, tra cui:

  • Paola Frassinetti, Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Istruzione e del Merito,
  • Andrea Delmastro, Sottosegretario di Stato alla Giustizia.

Accanto a loro, le istituzioni scolastiche e territoriali – tra cui il Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte Stefano Suraniti, sindaci, presidenti di Provincia e rappresentanti del mondo produttivo – hanno confermato l’impegno condiviso nel costruire percorsi sempre più efficaci di orientamento e crescita.

I numeri complessivi del tour IOLAVORO 2025

Presenze totali: 15.000

  • Studenti: 4.500
  • Persone in cerca di lavoro: 8.000
  • Visitatori tra famiglie, docenti e altri: circa 2.400

Realtà coinvolte: 344

  • imprese: 205
  • agenzie per il lavoro: 98
  • enti formativi: 41

Annunci di lavoro complessivi: 6.127
Posizioni aperte totali: 11.059

Mestieri in dimostrazione: 46 totali nelle diverse Aree Demo

Un impegno che continua: il Piemonte investe sui giovani

«Con questa edizione possiamo dire di aver vinto una sfida importante: rinnovare IoLavoro, renderlo più contemporaneo, più vicino ai giovani e alle loro esigenze. Abbiamo scelto di cambiare passo, investendo in un format nuovo, immersivo, capace di parlare a tutte le età — dalle scuole primarie ai ragazzi che stanno scegliendo il loro futuro — e i numeri ci dicono che è stata la strada giusta» ha commentato Elena Chiorino, vicepresidente della Regione Piemonte.

«IoLavoro oggi è un evento davvero al passo con i tempi: coinvolgente, dinamico, e capace di incentivare la partecipazione sia delle imprese sia di chi cerca lavoro. Un appuntamento che racconta ciò che il Piemonte è e vuole continuare a essere: una Regione viva, attrattiva, ricca di opportunità per tutti, dai giovani ai professionisti» ha proseguito il vicepresidente. «Portare la manifestazione fuori dal capoluogo, attraversando cinque territori, ha permesso di valorizzarne vocazioni e competenze. La scommessa delle OGR come nuova casa torinese di IoLavoro si è rivelata vincente: un luogo iconico, moderno, che ha saputo accogliere migliaia di studenti e famiglie».

«Il nostro obiettivo resta sempre lo stesso: favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, dare ai giovani strumenti concreti e opportunità reali. Questa edizione dimostra che, quando istituzioni, scuole, imprese e cittadini lavorano insieme, il Piemonte sa essere il cuore pulsante di una Nazione che guarda al futuro. E noi ci siamo, con entusiasmo e determinazione, pronti a far crescere ancora IoLavoro e i talenti della nostra terra» ha concluso Chiorino.

Cinque territori, una sola anima del Piemonte

Ogni tappa ha raccontato un volto diverso della regione:

Torino – OGR

Una due giorni che ha inaugurato il nuovo format con grande partecipazione e un focus sulla multidisciplinarità e sulla relazione tra sport, valori e professioni.

Biella – Palaforum

Il cuore manifatturiero del territorio protagonista, con un’Area Demo dedicata al tessile, alla sanità e alle Forze dell’Ordine

Gravellona Toce – Palazzetto dello Sport

Un territorio che ha risposto con entusiasmo e grande attenzione al legame con il settore sanitario, all’inclusione e alle attività esperienziali in quattro filiere chiave (agroalimentare, benessere, meccanica, apicoltura).

Vercelli – Seminario Arcivescovile e Università UPO

Una tappa dal forte valore istituzionale e nazionale, con un dialogo profondo tra scuola e lavoro e un focus importante sull’apprendistato e sulle competenze richieste dalle imprese.

Beinasco – Palazzetto dello Sport

Tappa conclusiva caratterizzata da un grande coinvolgimento delle scuole, da incontri dedicati alla ricerca attiva del lavoro e da attività orientative rivolte sia ai più giovani sia agli adulti.

Per maggiori info www.iolavoro.org

A Torino, FederBIM porta al centro i servizi ecosistemici

Venerdì 28 novembre scorso, all’auditorium del Palazzo della Regione Piemonte, si è svolto il convegno nazionale dal titolo “Dai sovracanoni ai servizi ecosistemici – la montagna che vale all’Italia”, organizzato da FederBIM, a latere dell’assemblea ordinaria della Federazione. L’evento è stato realizzato in collaborazione con il Coordinamento BIM Piemonte e con il Patrocinio del Consiglio Regionale del Piemonte, della Regione Piemonte e della Città Metropolitana di Torino. Al centro dei lavori il tema del pagamento per i Servizi Ecosistemici, “capace di riconoscere in modo stabile il ruolo della montagna come infrastruttura strategica per il Paese”. L’incontro ha visto un’ampia partecipazione di Presidenti e Direttori di Consorzi BIM, Sindaci, Amministratori locali del mondo scientifico e del Terzo Settore, arrivati a Torino da tutta Italia.

Il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha riconosciuto il ruolo dei Consorzi BIM nella gestione della risorsa idrica e nel governo delle aree montane.

“Il sistema dei Consorzi BIM vanta un passato di decine di anni. L’esperienza maturata in questi anni da FederBIM e il lavoro svolto da FederBIM, possono essere un importante contributo alle politiche nazionali e territoriali  -ha dichiarato Pichetto Fratin”.

Sono seguiti i contributi dei relatori, incentrati sull’approfondimento del tema dei Servizi Ecosistemici da varie angolazioni, sulle condizioni alle quali possano essere valorizzati a vantaggio delle comunità locali di montagna. Il Presidente FederBIM, Gianfranco Pederzolli, ha richiamato al percorso compiuto dalla Federazione e alla definizione della rete dei Consorzi BIM come infrastruttura istituzionale operativa di una politica nazionale per i Servizi Ecosistemici.

“Il messaggio che vogliamo lasciare, a chiusura di questo convegno – ha dichiarato Pederzolli – è che FederBIM è pronta a fare la sua parte mettendo a disposizione una rete di Consorzi che da 70 anni gestisce i sovracanoni, conosce le concessioni, dialoga con Comuni, concessionari e Regioni. Una rete che può diventare, se messa in condizioni di farlo, il braccio operativo di una politica nazionale nei Servizi Ecosistemici nei territori montani”.

Il convegno è stato occasione per presentare il progetto FederBIM, sviluppato in collaborazione con CURSA, al fine di sperimentare e implementare una piattaforma abilitante per la produzione di carbon e water credits, partendo dall’assunzione di alcuni territori pilota, per sperimentare le soluzioni ipotizzate in coerenza con la domanda di mercato. Una piattaforma digitale operativa e interoperabile con sistemi MASE, basata su un gemello digitale e sulla tracciabilità dei flussi finanziari che possa supportare il lavoro dei Consorzi BIM. A seguito del convegno nella mattinata di sabato 29 novembre scorso, si è svolta l’assemblea della Federazione, all’interno della quale l’intervento del professor Comi, dell’Università di Bergamo, ha sviluppato un approfondimento sui Consorzi BIM, sovracanone e programmazione pubblica, richiamando le potenzialità dei Consorzi BIM come soggetti di raccordo tra politiche nazionali, scelte regionali e bisogni dei territori montani.

Mara Martellotta

Torino, Luiss e Confindustria: “Nuove prospettive per imprenditori e studenti”

Torino, 1 dicembre 2025 – Giovani, formazione e imprese si incontrano a Torino, città simbolo della tradizione industriale italiana e oggi laboratorio di nuove competenze e imprenditorialità. È qui che ha fatto tappa il roadshow nazionale “Luiss & Confindustria: nuove prospettive per imprenditori e studenti del territorio”, promosso da Università Luiss e SFC – Sistemi Formativi Confindustria, in collaborazione con Unione Industriali Torino.

All’incontro, aperto dai saluti istituzionali di Rita Carisano, Direttore Generale Luiss e di Angelo Cappetti, Direttore Generale Unione Industriali Torino, hanno preso parte i rappresentanti del mondo accademico, delle imprese e numerosi studenti, in un confronto dedicato ai temi dell’innovazione e delle competenze per la crescita.

Torino è un esempio di come un territorio possa rigenerarsi, trasformando una grande tradizione industriale in un ecosistema di innovazione, formazione e impresa. Qui la collaborazione tra università e aziende è diventata un motore di crescita sostenibile e di attrazione di talenti – ha dichiarato Rita Carisano, Direttore Generale Luiss, che ha aggiunto – Come Luiss, vogliamo contribuire a questo percorso mettendo in connessione la nostra rete di competenze con le realtà produttive del territorio, per costruire insieme nuove opportunità per i giovani e per il Paese”. 

 

In un mondo del lavoro che cambia sempre più rapidamente, è elevato il rischio per scuola, università e formazione professionale di costruire competenze già obsolete. Si può evitare tale rischio solo grazie all’aggiornamento dell’offerta formativa, che tuttavia richiede un confronto reciprocamente rispettoso tra gli attori del sistema di istruzione e formazione, e gli attori economici che presidiano le frontiere del cambiamento, a partire dalle imprese. Favorire tale confronto, se si preferisce, costruire i “ponti” di cui parla il programma, è un compito al quale lavoriamo quotidianamente” spiega Angelo Cappetti, Direttore Generale Unione Industriali Torino.

A seguire, il keynote speech di Livia De Giovanni, Prorettore per Rankings, Accreditamenti e Qualità e Professore Ordinario di Statistica, Luiss. Nel corso del suo intervento dal titolo: “La bussola per il futuro – analisi dei megatrends per imparare, guidare, crescere” sono stati analizzati i grandi trend globali che stanno ridisegnando le traiettorie economiche e sociali, offrendo una chiave di lettura per orientarsi in un contesto in continua trasformazione. Tra le tendenze più attuali il ruolo dell’intelligenze artificiale, destinata a incidere non solo sull’economia e sull’organizzazione del lavoro, ma anche sui processi di apprendimento e sulle modalità con cui le persone costruiscono conoscenza.

In questo quadro, la Luiss si posiziona tra le università che meglio anticipano le trasformazioni generate dalle nuove tecnologie, con l’obiettivo di coniugare eccellenza accademica e innovazione didattica. L’Ateneo intitolato a Guido Carli, infatti, è tra le prime università ad aver introdotto un Prorettore all’AI e alle Competenze Digitali – che guida anche il Centro di Ricerca AI4Society, dedicato a valorizzare l’impatto sociale, manageriale ed etico dell’AI – e ad aver creato un Dipartimento di AI, Data & Decision Sciences. A garanzia di una formazione che integri competenze digitali e responsabilità nell’uso delle nuove tecnologie, la Luiss ha, inoltre, introdotto due certificazioni obbligatorie per tutti i suoi studenti: AI Literacy per i corsi triennali e AI Readiness per quelli magistrali.

Infine, gli Alumni Luiss Enrico CavatortaChief Financial & Corporate Officer, Luigi Lavazza S.p.A., e Roberta ZerbiCEO Lancia  parte di una rete che conta oggi 66.000 laureati nel mondo – hanno condiviso la propria esperienza di ex studenti dell’Ateneo con il pubblico presente, offrendo una testimonianza concreta sul valore della formazione universitaria come leva di crescita personale e professionale.

Con la presentazione dell’offerta formativa, delle novità sui percorsi di studio e sulle opportunità di specializzazione e sviluppo professionale dell’Università romana si è concluso l’incontro.

Gli studenti torinesi interessati a entrare a far parte del mondo Luiss potranno partecipare alle prove di ammissione per l’Anno Accademico 2026/2027. Le iscrizioni al primo test per le Lauree Triennali e la Magistrale a Ciclo Unico in Giurisprudenza sono aperte fino al 16 febbraio 2026. Per i Corsi di Laurea Magistrale, invece, sarà possibile iscriversi alla sessione unica di test fino al 9 aprile 2026.

Tutte le informazioni sono disponibili sul sito: luiss.it/ammissione

 

Ultima tappa di IOLAVORO

Anche l’ultima tappa del 2025 ha acceso le luci su orientamento, formazione e lavoro, con circa 1.500 presenze

Il viaggio regionale di IOLAVORO 2025 ha compiuto il suo ultimo passo a Beinasco, nel Torinese, dove ha trasformato il Palazzetto dello Sport in un luogo di incontro tra studenti, persone in cerca di lavoro, imprese e istituzioni. L’iniziativa, promossa da Regione Piemonte e organizzata da Agenzia Piemonte Lavoro, ha concluso così un percorso che ha toccato cinque località del territorio piemontese (Torino, Biella, Vercelli, Gravellona Toce e Beinasco), con l’obiettivo di avvicinare le persone, soprattutto più giovani, al mondo del lavoro e fornire strumenti concreti per affrontare scelte formative e professionali.

“IOLAVORO Beinasco dimostra che i giovani possono trovare opportunità concrete di crescita e realizzazione professionale in Piemonte e in Italia, senza cercare opportunità all’estero – ha dichiarato Elena Chiorino, vicepresidente della Regione Piemonte – ill nostro impegno è offrire strumenti concreti per costruire un futuro solido, sostenendo le imprese con risorse qualificate e rafforzando l’attrattività e la competitività del tessuto economico del territorio. Il Piemonte, infatti, si conferma una regione che non ha paura del cambiamento. Lavoriamo per dare ai giovani strumenti concreti e alle imprese risorse preparate. Con IOLAVORO costruiamo una visione: un Piemonte che cresce grazie al talento e alla competenza e che tocca anche territori che per noi sono tutto fuorché marginali, ma sono invece centrali nelle nostre strategie”.

Una giornata dedicata a studenti, docenti e persone in cerca di occupazione
La tappa di Beinasco ha proposto un programma ricco e differenziato, pensato per rispondere ai bisogni orientativi di fasce diverse della popolazione scolastica e offrire momenti formativi alle persone in cerca di occupazione.
Ad aprire la giornata è stato #IOSCELGO, un incontro condotto da Elisabetta Pia e rivolto a studenti delle scuole secondarie di secondo grado, che ha offerto strumenti per leggere il mercato del lavoro e comprendere come individuare il proprio percorso futuro. L’iniziativa era curata da Regione Piemonte, Sviluppo Lavoro Italia e Agenzia Piemonte Lavoro.
Parallelamente, nell’Area Welcome Scuole, ha preso vita il Tour dei mestieri junior: aziende fuoriclasse, un percorso dedicato agli alunni delle scuole secondarie di primo grado, realizzato con Obiettivo Orientamento Piemonte, per scoprire da vicino il mondo delle imprese e lasciarsi ispirare dai mestieri del futuro.
Guardava agli studenti più giovani anche il Career Day Inail – La persona al centro, un appuntamento dedicato alla sicurezza, alla prevenzione e al valore del lavoro, realizzato da Inail Piemonte.
L’Area Welcome Scuole si è di nuovo popolata di alunni delle scuole secondarie di primo grado in occasione dell’incontro con Giulia Lamarca, content creator, divulgatrice e psicologa, che ha portato testimonianza ed esperienze sul tema della motivazione e dell’autoefficacia.
La mattinata si è conclusa con il Talk digital, green and white jobs, un appuntamento per studenti della scuola secondaria di secondo grado, organizzato da Regione Piemonte- Obiettivo Orientamento Piemonte e Sviluppo Lavoro Italia, per esplorare i settori professionali di maggiore crescita.
Nel pomeriggio il focus si è concentrato maggiormente sulle persone in cerca di occupazione, con La ricerca attiva di lavoro, un incontro formativo a cura di Agenzia Piemonte Lavoro per fornire strumenti pratici, strategie e metodi efficaci per affrontare il mercato del lavoro e valorizzare le proprie competenze.

L’edizione di IOLAVORO Beinasco si è chiusa con numeri significativi, confermando la centralità della tappa conclusiva del tour.
Il pubblico è infatti fluito con costanza durante l’intero arco della giornata e, alla fine, sono state complessivamente 1.500 circa le presenze complessive: di queste erano circa 700 le persone in cerca di lavoro che potevano candidarsi a 380 annunci di lavoro, per un totale di circa 1.000 posizioni aperte. Ottima anche la presenza di giovani e giovanissimi, con oltre 450 studenti coinvolti in attività orientative pensate per accompagnarli nella scoperta dei mestieri e delle professioni del futuro. Erano inoltre rappresentate 56 realtà economiche, tra cui 29 imprese, 22 agenzie per il lavoro, 2 enti formativi, 3 enti di formazione professionale.

Per maggiori info www.iolavoro.org http://www.iolavoro.org

Mara Martellotta

Terna e Politecnico di Torino: parte il primo master “Politech Lab”

Ha preso il via la prima edizione del Master universitario di II livello “PoliTech Lab”: Innovazione nei Sistemi Elettrici per l’Energia, promosso da Terna in collaborazione con i Politecnici di Torino, Milano e Bari.
Il Master è il primo progetto realizzato nell’ambito della Rete Politecnica di Alta Competenza, nata nel mese di aprile per formalizzare la collaborazione tra il Gruppo guidato da Giuseppina Di Foggia e i tre Atenei e nasce dalla collaborazione strategica tra il Gruppo guidato da Giuseppina Di Foggia e i Politecnici di Torino, Milano e Bari con l’obiettivo di formare competenze altamente qualificate sulle principali tematiche tecniche, economiche e regolatorie riguardanti i sistemi elettrici per l’energia.

“Il Master che inauguriamo oggi rappresenta un modello formativo unico perché per la prima volta, su iniziativa di Terna, i tre Politecnici italiani hanno realizzato un percorso post-laurea congiunto – ha dichiarato Giuseppina Di Foggia, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna – in un contesto in cui la transizione energetica e digitale richiede professionalità sempre più specializzate, questo progetto permette di unire le conoscenze accademiche alle competenze distintive di Terna. Questa collaborazione è un esempio virtuoso di come affrontare insieme le sfide che l’attuale contesto ci pone e, soprattutto, è un’opportunità per le nuove generazioni di approfondire la propria formazione e iniziare un percorso professionale all’interno del Gruppo.”

“Questo master dimostra come una collaborazione strutturata e coordinata tra i tre Politecnici nazionali sia di grande valore per il sistema Paese, ancor più su un tema tanto attuale quanto cruciale quale è la transizione energetica – ha commentato il Rettore del Politecnico di Torino Stefano Paolo Corgnati – gli atenei come i nostri possono infatti mettere a disposizione competenze sia settoriali che trasversali di livello riconosciuto, condividendole così da stabilire le basi per lo sviluppo di percorsi formativi e ricerca utili per accrescere la competitività su scala nazionale e europea.”

Il corso post-laurea è rivolto a giovani provenienti da percorsi di laurea a indirizzo ingegneristico, in particolare dalle aree dell’ingegneria elettrica e dell’ingegneria energetica. Tra le persone candidate al bando, sono stati selezionati 45 partecipanti, 15 per ciascun Politecnico, che saranno formati sulle principali tematiche tecniche, economiche e regolatorie riguardanti i sistemi elettrici per l’energia, fornendo le conoscenze teoriche e le competenze pratiche più avanzate nel settore. I giovani saranno accompagnati nel corso sia da docenti universitari, sia dalla Faculty Terna, composta da esperti tecnici interni all’azienda che da anni curano la trasmissione delle conoscenze e delle competenze alle persone del Gruppo. Alla fine del corso, i Politecnici rilasceranno agli studenti un diploma congiunto tra le tre Istituzioni Accademiche.
Il Master approfondirà i temi relativi alla modellizzazione delle reti, gestione e ottimizzazione della loro stabilità e sicurezza, progettazione degli impianti ad alta tensione, applicazione dell’elettronica di potenza e di macchinari innovativi. Verrà dedicata attenzione anche all’asset management in termini di affidabilità, manutenzione, data analysis e project management. I partecipanti studieranno inoltre le principali normative italiane ed europee che determinano il perimetro giuridico in cui i Transmission System Operator (TSO) come Terna operano quotidianamente. Il piano didattico prevede infine l’insegnamento delle principali metodologie di modellizzazione dei mercati elettrici, che vengono impiegate per gestire il dispacciamento e il bilanciamento dell’energia. Alla fine del percorso formativo le studentesse e gli studenti conosceranno il sistema elettrico e le principali direzioni di innovazione su cui Terna è chiamata a far evolvere la rete, per trasformarla nell’infrastruttura portante della transizione energetica italiana.
Il programma prevede un impegno complessivo di 1.500 ore e consente l’acquisizione di 60 Crediti Formativi Universitari (CFU). L’intero costo di partecipazione è sostenuto dall’azienda, che ha previsto anche una borsa di studio per ogni partecipante. Al termine del percorso, i partecipanti al Master saranno inseriti nel Gruppo Terna.

Mara Martellotta

Vehicle Valley Piemonte con Pininfarina e API Torino

A Cambiano (TO) un incontro dedicato allo sviluppo di sinergie tra le imprese dell’ecosistema: 15 aziende si confrontano con Pininfarina per valutare percorsi di collaborazione.

 

Torino, 27 novembre 2025. La forza di un ecosistema si misura dalla capacità di connettere le proprie eccellenze. Con questo spirito, Vehicle Valley Piemonte, insieme a due dei soci fondatori Pininfarina API Torino, ha promosso una mattinata di lavori dedicata al confronto e alla condivisione di opportunità tra diverse realtà della filiera. L’iniziativa, che si è svolta oggi all’headquarter di Pininfarina a Cambiano, nasce dalla volontà di sfruttare appieno le potenzialità della rete VVP, mettendo a sistema le eccellenze presenti al suo interno.

Protagoniste della giornata sono state 15 aziende, tra associate Vehicle Valley e API Torino, che hanno avuto l’opportunità di incontrare i referenti di Pininfarina, in un momento di scambio per esplorare e valutare concrete possibilità di collaborazione industriale. L’evento è il primo di questo nuovo format pensato per moltiplicare le occasioni di contatto all’interno dell’ecosistema. L’obiettivo è trasformare la vicinanza territoriale e l’appartenenza alla stessa rete in un vantaggio competitivo reale, facilitando il dialogo tra grandi player e PMI qualificate.

Al centro della mattinata, i tavoli di confronto dedicati all’approfondimento delle competenze e delle offerte tecniche delle aziende ospiti. Parallelamente, ampi spazi di networking tra i partecipanti, per stimolare la nascita di sinergie orizzontali, e la visita alla Collezione Pininfarina, simbolo di quella legame tra tradizione e innovazione che unisce tutti gli attori del distretto.

“Portare le nostre imprese al tavolo con un’eccellenza come Pininfarina significa valorizzare il nostro asset più importante: un ecosistema completo, capace di coprire ogni fase dello sviluppo veicolo con standard di livello assoluto”, ha spiegato la Presidente di Vehicle Valley Piemonte, Monica Mailander“Questo evento nasce per mettere a sistema le opportunità che possono emergere spontaneamente all’interno del nostro ecosistema. Il nostro compito è facilitare questi percorsi, creando le condizioni ideali perché i soci possano conoscersi e individuare terreni comuni di sviluppo. Iniziamo oggi con un gruppo selezionato di aziende, ma l’obiettivo è ampliare il modello man mano che cresce il numero degli associati, rendendo il ‘fare rete’ una pratica strutturata per la nostra filiera”.

L’evento conferma l’impegno di Pininfarina all’interno dell’ecosistema VVP, testimoniando l’importanza dei grandi player nel valorizzare la supply chain locale. “Nei settori dell’innovazione e delle tecnologie avanzate, la capacità di creare ecosistemi coesi è sempre stata un elemento determinante per consentire a un territorio di consolidare il proprio posizionamento in contesti altamente competitivi. Il Piemonte vanta una lunga tradizione di eccellenza in questo ambito, con un potenziale ancora significativo da valorizzare attraverso relazioni strategiche. Pur mantenendo uno sguardo attento sul panorama internazionale, il rafforzamento della rete di collaborazioni a livello regionale deve trasformarsi da semplice opportunità a vera e propria missione, da perseguire con convinzione da parte delle associazioni e dei loro membri“, ha commentato Marco Busi, Senior Vice President Operations & Coachbuilding di Pininfarina.

Fondamentale anche il ruolo di API Torino nel connettere il tessuto delle PMI con le grandi opportunità di commessa. “Uno dei ruoli fondamentali della nostra Associazione è quello di creare occasioni di incontro tra imprese con interessi comuni. Si tratta di un compito che riteniamo fondamentale soprattutto in un periodo complesso come quello che tutto il sistema economico sta vivendo. Il tema della mobilità, d’altra parte, è tra quelli che più toccano il nostro tessuto d’imprese. Rinunciare al patrimonio di conoscenze tecnologiche che le imprese del territorio detengono, sarebbe un errore fatale. Il lavoro in comune reso possibile dalla collaborazione di più realtà riunite da Vehicle Valley Piemonte è quindi prezioso e può costituire un modello anche per altri comparti”, ha aggiunto Antonio Casano, Presidente di Unionmeccanica API Torino.

L’iniziativa di Cambiano si inserisce nel calendario di attività proposte da Vehicle Valley Piemonte, confermando la volontà dell’Associazione di agire come acceleratore per la competitività del distretto automotive piemontese attraverso azioni mirate e di alto profilo.