ECONOMIA- Pagina 39

Abolire i derivati per salvare il mondo

Cercate di immaginarvi questa bella scena: abitate in un appartamento di 109 metri quadrati al piano terreno di un palazzo costruito su un terreno di 105 metri quadrati (vabbé, un piccolo abuso edilizio…) il cui secondo piano è di 100 metri ma il terzo addirittura 630 metri, costruito in una zona ad alto rischio sismico.

Penso che tutti voi definireste la scena frutto di un incubo per l’eccesso di uova sode mangiate la sera prima; oppure il frutto di un architetto malato di mente e fuggito dalla casa di cura in cui era rinchiuso che non trova altro sistema per far parlare di sé che realizzare opere inutili e rischiose…

Bene, siete persone ragionevoli, ma purtroppo per voi non sapete che in realtà voi abitate proprio in questa folle “piramide rovesciata”.

E’ vero, per lo meno considerando il mondo in cui attualmente ci troviamo a vivere. Se parliamo di questa folle costruzione è perché essa rappresenta esattamente la situazione del mercato finanziario odierno.

Alla base c’è il PIL mondiale (cioè il totale della produzione di tutti i paesi del mondo) che è il “terreno”: non raggiunge i 105.000 miliardi di dollari.

Al piano terreno ci sono i titoli azionari, che in tutto il mondo valgono circa 109.000 miliardi di dollari; sopra di loro sono state emesse obbligazioni (titoli di debito) per 100.000 miliardi di dollari, ed al di sopra ancora sono stati costruiti i famigerati contratti “derivati” (privi assolutamente di qualunque riferimento all’economia reale, rappresentativi di pure e semplici scommesse) che ammontano a quasi 630.000 miliardi di dollari, cifra mostruosa che si fa fatica a pensare quanti zero abbia..

Occorre al più presto intervenire per bloccare i finanzieri d’assalto, proibire i contratti derivati di qualunque tipo, proibire le operazioni speculative, proibire l’utilizzo spregiudicato della finanza che si è presentata anni fa come “creativa” ma che si è dimostrata invece “distruttiva” (tranne che per i “soliti noti”, le grandi banche d’affari internazionali, i fondi speculativi, le società con sede nei “paradisi fiscali”).

Per chi non lo avesse ancora capito, la causa dei tracolli di Borsa degli ultimi anni non è certo legata a valori “fondamentali” ma, più banalmente, all’abuso di strumenti azionati da grandi operatori internazionali. Eppure nessuno ha osato toccare i meccanismi che consentono di spingerci tutto nel baratro.

Ad esempio, è inutile proclamare che “si bloccano le vendite allo scoperto” se non si impedisce, contemporaneamente, di effettuare il prestito titoli. I risparmiatori sanno che banche e fondi comuni prestano i titoli a chi li vende allo scoperto per lucrare modeste commissioni? E’ come se un condannato a morte per fucilazione consegnasse al plotone di esecuzione le pallottole con le quali caricare le loro armi…

Ma purtroppo chi sarà giustiziato siamo noi illusi risparmiatori!

E allora proviamo a proporre una semplicissima legge al nostro Parlamento, sperando che qualche spirito libero che abita nel Palazzo la legga ed abbia il coraggio di proporla; un unico articolo per evitare poi bizantinismi nell’applicazione: “Le banche e gli intermediari finanziari di ogni tipo operanti in Italia (comprese le Filiali di operatori aventi sede legale all’estero) non possono organizzare, vendere, collocare prodotti derivati, né in collegamento a prestiti preesistenti né in collegamento a prestiti contestualmente erogati. Eventuali operazioni realizzate in contravvenzione alla presente legge sono considerate nulle. Le banche e gli intermediari che contravvengono alla disposizione sono puniti con un’ammenda pari a 10 volte l’operazione stipulata.”

Vuoi vedere che bloccando i mostruosi “OGM della finanza” l’economia riprende a funzionare normalmente?

GIANLUIGI DE MARCHI

demarketing2008@libero.it

Due nuovi riconoscimenti per uBroker

L’azienda energetica torinese si è aggiudicata il premio ‘Le Fonti Awards’ e l’attestato di ‘Eccellenza italiana’ del ‘Best Performance Award’ di Bocconi SDA a conferma di un percorso di crescita avvincente e sostenibile.

Continua l’ascesa di ‘uBroker Spa’. La multiutilities company piemontese, nata nel 2015 a Collegno (TO), continua a ricevere premi e riconoscimenti. Ultimi fra tutti, Le fonti Awards istituto dall’omonimo gruppo e l’attestato di “Eccellenza italiana” del Best Performance Award de La Bocconi.

Il premio Le Fonti Awards giunto alla sua XIV edizione è stato assegnato in questi giorni in seguito a una lunga fase di analisi da parte della Redazione, del Centro Studi e col supporto del Comitato Scientifico de Le Fonti Group, la Business Community internazionale dedicata al settore economico, finanziario e legale.

Segnalato per essere un’eccellenza in forte crescita, il Gruppo uBroker è stato riconosciuto come punto di riferimento innovativo nella vendita alla clientela finale di servizi di fornitura di energia elettrica e gas naturale. Pertanto, leader in grado di puntare su innovazione, flessibilità e qualità.

Il premio, consegnato a Milano presso la sede di Borsa Italiana (Palazzo Mezzanotte) è stato ritirato dal Cfo Angelo Sidoti, dal Coo Mauro Lorenzo Marinelli e dal Cto Ivano Pomatto. Le Fonti Awards (7° media company in Europa secondo il Financial Times, per crescita e il 1° media per economia in Italia) sono tra i più importanti Summit e riconoscimenti in Italia per il settore economico, finanziario e legale riconosciuti anche a livello internazionale, sono infatti tra i pochi ad essere presenti nelle principali piazze d’affari del mondo.

Ma c’è di più. A fare il paio è giunto contestualmente anche l’attestato di ‘Eccellenza italiana’ del Best Performance Award, il premio annuale istituito da SDA Bocconi e dedicato alle imprese italiane che si distinguono per l’eccellenza nello sviluppo sostenibile.

Per l’edizione 2023-2024 la uBroker Spa si è classificata fra le prime 100 finaliste su oltre 2000 società posizionando così tra le aziende più virtuose ed esperte sulle tematiche legate alla sostenibilità e agli indicatori ESG (Environmental, Social e Governance).

Il riconoscimento, consegnato nelle mani di Angelo Sidoti, Membro del Cda di ‘uBroker’, viene rilasciato ai soggetti di mercato particolarmente meritevoli che creano valore economico, tecnologico, umano, sociale e ambientale, operando in modo complessivamente sostenibile nonché in grado di fare impresa garantendo la continuità aziendale (condizione necessaria) nel rispetto della dimensione umana e ambientale (Green & Social), dell’innovazione (Innovation & Technology) e della gestione economica (Value Added).

Tutte le company candidate alle nominations sono state selezionate da SDA Bocconi School of Management in partnership con PwC Italy, Banca Mediolanum, Fondazione Umberto Veronesi ETS, Havas PR Milan e Radio Deejay.

Esprimiamo soddisfazione per i risultati sin qui raggiunti, frutto di un gioco di squadra fondato su etica d’impresa, lavoro, coraggio e successo. Valori che ci appartengono insieme a innovazione, formazione e sostenibilità, fondamentali per una sana e corretta competizione in un mercato variabile e volubile in continua trasformazione quale quello dell’energia”, afferma Cristiano Bilucaglia, Founder con Fabio Spallanzani di ‘uBroker Spa’.

Pantanella (FMPI): “Desertificazione commerciale in aumento del 15% in Piemonte”

Lo rende noto studio dell’Osservatorio Economico della Federazione Piccole e Medie Imprese.

Piemonte, desertificazione commerciale a +15% rispetto al primo quadrimestre 2023”. Lo rende noto uno studio di Luca Pantanella, presidente dell’Osservatorio Economico Federazione Medie e Piccole imprese che in Piemonte conta oltre 500 aziende su un totale di 6000 in Italia. “Mentre Milano vara un piano triennale da 15 milioni di euro per salvare i negozi di vicinato, Torino sta a guardare. Invito il sindaco Lo Russo a farsi un giro a piedi a Borgo Vittoria, Santa Rita, Parella, Mirafiori, San Secondo per rendersi conto che ogni vetrina persa è un punto a favore di insicurezza e microcriminalità. Idem a Biella, Novara, Vercelli”, spiega Pantanella, anche segretario generale provinciale torinese del sindacato FSP Polizia di Stato. “La politica di favoreggiamento selvaggio a vantaggio dell’apertura massiva di gdo e centri commerciali ha incrementato la sparizione sistematica dei dettaglianti di quartiere, già colpiti anche dalla concorrenza del web, penalizzando i servizi necessari soprattutto per le fasce più deboli, anziani in primis”.

Ma c’è di più. “I negozi vuoti – chiosa Pantanella – divengono appannaggio di stranieri pronti a locarli al prezzo delle patate, facendosi scudo di vetrine spesso non in regola con il Fisco, e pronte a trasformarsi in pretesto per altri illeciti”.

 

Per i giovani di Terra Madre – Salone del Gusto appuntamento a Torino

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“La rigenerazione si fa con la gioia, o non si fa!”

Al MAXXI di Roma 150 giovani riuniti da Slow Food discutono di cibo, clima e bellezza futura, per tornare nei loro territori con una missione: mappare le realtà virtuose di tutta Italia e raccontarle a Terra Madre Salone del Gusto, dal 26 al 30 settembre, a Torino, Parco Dora

Connessioni e ispirazione, relazioni e fiducia, speranza e pace, entusiasmo e rigenerazione, ma anche rabbia e rivoluzione: per 150 giovani, riuniti a Roma da Slow Food Italia per l’Anteprima di Terra Madre, a discutere intorno a cibo, clima e bellezza futura, la transizione da un modello estrattivista che sfrutta le risorse naturali e relazionali è possibile oltre che necessaria. Realtà diverse si sono ritrovate al MAXXI, dal 24 al 26 maggio, e hanno costruito ponti a partire da un sentimento positivo e di gioioso slancio rivoluzionario nell’affrontare le sfide che abbiamo davanti.

«In questo evento non abbiamo voluto dire né fare, ma favorire: la partecipazione civile, l’autodeterminazione, la riflessione condivisa, l’elaborazione, la sintesi. Il nostro impegno stavolta è stato farci da parte, creare uno spazio vuoto e un tempo silenzioso per lasciar parlare e ascoltare ciò che le ragazze e i ragazzi vogliono dire» sottolinea Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia. «Abbiamo ascoltato ciò che pensano del presente come intendono disegnare il futuro. Queste giornate non vogliono essere un punto di arrivo ma una partenza per una transizione che le giovani generazioni possono ispirare, avviare e guidare. Sono espressione di fiducia e speranza, e simboleggiano la nostra idea di impegno e partecipazione per il bene comune nella prospettiva del diritto di tutti a una vita di pace e prosperità e al cibo che la nutre» conclude Nappini.

La mappatura delle buone pratiche e l’appuntamento a Terra Madre Salone del Gusto

A partire dai lavori di questi giorni, segnati dalla condivisione dei desideri e dalle azioni virtuose da compiere per realizzarli, sarà elaborato un documento di sintesi. Per quattro mesi i giovani attivisti saranno impegnati a condividerlo con le associazioni di appartenenza per farlo proprio e a misurarlo con la realtà,  individuando buone pratiche, iniziative e aziende che già le applicano in tutta Italia. Il risultato sarà una mappatura di chi sta già rigenerando i territori, presentata ufficialmente in occasione di Terra Madre Salone del Gusto a Torino, dal 26 al 30 settembre 2024.

Oltre 30 le associazioni che hanno partecipato alla tre giorni, tra cui Agesci, AGIA-CIA Agricoltori Italiani,  Agroecology Europe, Arci, LVIA, CNG Consiglio Nazionale Giovani, Coldiretti Giovani, Comunità di Sant’Egidio, Demeter, Giovani cuochi dell’Alleanza Slow Food e produttori dei Presìdi Slow Food, Giovani delle Acli, I.I.S.S. “V. Cardarelli” di Tarquinia, I.P.S.E.O.A. “Tor Carbone – A. Narducci” di Roma, Legambiente, Libera, Liminal, Marevivo, Modavi, Navdanya International Onlus, Oltreterra, Recup Roma,  Slow Food Youth Network Italia, UCI – Unione Coltivatori Italiani, UNISG – Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, WWF.

Terziario torinese ottimista, crescono gli investimenti ma preoccupa la sicurezza

Lo stato di salute delle imprese al I trimestre 2024 e le previsioni per il II trimestre. Nel 2023 quasi il 30% degli imprenditori ha percepito un aumento dei furti e il 26% un incremento degli atti di vandalismo rispetto al 2022. Oltre il 70% ha investito in antifurti e sorveglianza

 

 

 Sono oltre la metà (51%) gli imprenditori che hanno iniziato il 2024 all’insegna della ‘stabilità’ per quanto riguarda l’andamento dell’attività, mentre è ‘in miglioramento’ per il 24% di essi. Sono, inoltre, alte le aspettative per il secondo trimestre dell’anno, nonostante il peggioramento del fabbisogno finanziario. Per la prima volta, dopo oltre un anno, potrebbe flettere il livello occupazionale. Ed è grande la preoccupazione per la sicurezza e la legalitàQuesto il quadro che emerge dall’indagine trimestrale realizzata da Confcommercio Ascom Torino in collaborazione con Format Research sulle imprese del commercio, del turismo e dei servizi del territorio di Torino e provincia nel periodo da gennaio a marzo 2024.

«I dati evidenziano la volontà delle imprese di resistere in attesa di una prospettiva migliore per i mesi estivi. Constatiamo che il turismo continua a rappresentare un elemento fondamentale per l’economia torinese – sottolinea la presidente di Ascom Confcommercio di Torino e provincia Maria Luisa Coppa –, contribuendo significativamente alla crescita del nostro territorio e al ridimensionamento della crisi che sta colpendo molti settori, tra cui il commercio non alimentare, primo tra tutti l’abbigliamento. È essenziale continuare a coltivare la crescita del comparto turistico, che non solo attira visitatori, ma stimola anche l’indotto economico locale. Tuttavia, è altrettanto importante avviare, come chiediamo da tempo, una politica commerciale strutturale e incisiva per rivitalizzare la domanda interna. Attraverso una combinazione di investimenti strategici nel turismo e nel commercio possiamo garantire una crescita sostenibile e diffusa per la nostra città».

Per quanto riguarda il sentiment delle imprese, a inizio anno la fiducia circa l’andamento economico della propria attività economica ha visto una leggera flessione rispetto all’ultimo trimestre 2023 (l’indice passa da 54 a 50, ancora sopra la media nazionale di 46), ma viene comunque definita ‘stabile’ o ‘migliore’ dal 75% degli intervistati. Il trend è destinato a tornare sui livelli di fine anno entro giugno. 

Stessa tendenza anche per i ricavi: il 74% degli intervistati ritiene che saranno ‘uguali’ o ‘migliori’ rispetto alla fine del 2023. L’indice di fiducia è previsto in aumento da 45 a 50 nel mese di giugno.

Resta stabile la situazione occupazionale per l’80% degli imprenditori, ma ci si aspetta una flessione nel trimestre successivo.

Sul fronte creditizio permangono le difficoltà segnalate nei trimestri precedenti, con qualche segnale di miglioramento. È in calo la percentuale delle imprese che hanno chiesto credito alle banche negli ultimi tre mesi, ma aumenta la quota di imprese che hanno ottenuto tutto il credito richiesto; si allenta l’irrigidimento del sistema bancario verso le imprese del terziario.

In particolare, risale il numero delle imprese che chiede credito per realizzare investimenti, che passa dal 20% di fine 2023 al 29% nel primo trimestre 2024.

«Preoccupa il peggioramento della liquidità delle imprese in relazione al proprio fabbisogno finanziario – dichiara il direttore di Ascom Confcommercio Torino e provincia Carlo Alberto Carpignano -. Il tema del rapporto con le banche rimane centrale: il segnale incoraggiante di una ripresa degli investimenti rispetto al trimestre precedente deve portare il sistema bancario ad intervenire con una riduzione degli oneri per accedere al credito, dei costi di istruttoria e degli interessi».

FOCUS ‘SICUREZZA E LEGALITÀ’

In occasione dell’Osservatorio trimestrale è stato sviluppato un focus sulla sicurezza e la legalità analizzando la percezione degli imprenditori nel 2023 rispetto al 2022. «La sicurezza rimane una priorità assoluta – conferma la presidente Maria Luisa Coppa –. Facciamo appello al Prefetto Donato Cafagna e al neo Assessore alla Sicurezza del Comune di Torino Marco Porcedda affinché gli imprenditori possano tornare ad operare in un contesto sicuro e protetto.  Questo clima non solo mina la serenità delle attività commerciali, ma influisce negativamente anche sull’attrattività di Torino e della provincia. Chiediamo una politica di sicurezza integrata e un rafforzamento della collaborazione tra le Forze dell’Ordine e le Associazioni di categoria. Solo così potremo creare un ambiente sicuro dove le nostre imprese possano prosperare e contribuire attivamente alla crescita economica locale».

Il 17,5% delle imprese del terziario di Torino – escludendo le imprese dei servizi – ha percepito, nell’ultimo anno rispetto all’anno precedente, un peggioramento dei livelli di sicurezza, soprattutto per quanto riguarda le attività del commercio no food (25%), della ristorazione (24%) e del commercio food (20%); sono stati meno toccati la ricezione turistica (14%) e i trasporti e logistica (13%).

Ed è il furto il crimine più temuto. Lo dichiara il 40% degli imprenditori; seguito dalle truffe e frodi informatiche (31%), dalle spaccate e atti vandalici (28%).

Oltre un imprenditore su tre (38,6%) teme ritiene di essere «molto» o «abbastanza» esposto al rischio di fenomeni criminali.

Oltre il 70% delle imprese ha investito in misure di sicurezza, in particolare in sistemi di videosorveglianza e sistemi di allarmi antifurto. L’adozione di misure per la sicurezza ha pesato sui ricavi 2023 in media il 4,5%.

Preoccupa anche l’estorsione. Il 28% degli intervistati ha sentito parlare o ha avuto notizia di imprenditori che sono stati esposti a tentativi di estorsione. Di questi, il 14% ne ha sentito parlare direttamente da altri imprenditori. Le Forze dell’ordine (44%) e le Associazioni di categoria/Organizzazioni antiusura (34%) sono i soggetti che le imprese minacciati dalla criminalità avvertono come più vicini. Il 56,4% degli imprenditori ritiene grave il problema dell’esposizione al rischio dell’usura, racket ed estorsioni.

Le imprese torinesi ritengono sostanzialmente invariato il fenomeno del taccheggio nel 2023 rispetto al 2022. Il 58% ha investito in misure anti-taccheggio.

Festival dell’Economia al Collegio Carlo Alberto

Gli incontri al Collegio Carlo Alberto

La città di Torino ospiterà, dal 30 maggio al 2 giugno 2024, il Festival Internazionale dell’Economia.

Ricerca scientifica, divulgazione informale ma rigorosa, pluralismo delle idee, autonomia da condizionamenti politici ed economici: questi gli ingredienti del FIE, diretto da Tito Boeri, progettato e ideato dagli Editori Laterza e organizzato con il Torino Local Committee (TOLC).

“Chi possiede la conoscenza” è il tema della terza edizione. Un argomento di straordinaria attualità che coinvolge ogni singolo settore della vita pubblica: dalle imprese al commercio, dalla salute alle politiche urbane, dai trasporti alla comunicazione oltre, naturalmente, al mondo della ricerca e della formazione. Ne discuteremo con prestigiosi relatori internazionali, premi Nobel ed esperti di diverse discipline.

Anche quest’anno, oltre a coordinare il TOLC, la Fondazione Collegio Carlo Alberto è una delle sedi del Festival: il CCA ospiterà 31 incontri del FIE.

L’ingresso è libero e gratuito fino ad esaurimento posti.

Prezzi al consumo a Torino, ecco tutti gli aumenti

Nel mese di Aprile 2024 a seguito della rilevazione dei prezzi effettuata dal Servizio Statistica della Città, l’indice complessivo dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) è risultato pari al 119,0 (Base Anno 2015=100) segnando una variazione del -0,1% rispetto al mese precedente e del +0,4% rispetto al mese di Aprile 2023 (tasso tendenziale).

I prezzi dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto segnalano +0,2% sul mese precedente e +1,9% su aprile 2023. I prezzi dei prodotti a media frequenza d’acquisto segnalano una variazione del -0,4% rispetto al mese di marzo 2024 e del -1,1% rispetto all’anno precedente. I prezzi dei prodotti a bassa frequenza d’acquisto segnalano -0,1% rispetto al mese precedente e +0,4% rispetto a aprile 2023.

Nella tipologia di prodotto dei BENI si rileva -0,4% su base congiunturale e -1,0% su base tendenziale.

I prodotti in rilevazione hanno subito queste variazioni:

Beni Alimentari -0,1% sul mese precedente e +1,4% sull’anno precedente,

Beni Energetici -1,8% sul mese precedente e -12,7% sull’anno precedente,

Tabacchi +1,3% sul mese precedente e +3,3% sull’anno precedente,

Altri Beni -0,1% sul mese precedente e +0,9% sull’anno precedente.

Nella tipologia di prodotto dei SERVIZI si registra +0,4% su base congiunturale e +2,2% su base tendenziale.

Sono state riscontrate le seguenti variazioni:

Servizi relativi all’Abitazione +0,1% sul mese precedente e +2,4% sull’anno precedente,

Servizi relativi alle Comunicazioni INVARIATO sul mese precedente e +0,5% sull’anno precedente,

Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona +0,3% sul mese precedente e +2,9% sull’anno precedente,

Servizi relativi ai Trasporti +0,8% sul mese precedente e +2,4% sull’anno precedente,

Servizi vari +0,1% sul mese precedente e +1,5% sull’anno precedente.

L’inflazione di fondo al netto degli energetici e degli alimentari freschi segnala +0,1% rispetto al mese precedente e +1,7% rispetto all’anno precedente.

L’Indagine dei Prezzi al Consumo è stata effettuata secondo le disposizioni e le norme tecniche stabilite dall’ISTAT.

I dati relativi al mese di Aprile si possono consultare sul sito: http:/www.comune.torino.it/statistica/

TORINO CLICK

Poste italiane cerca portalettere in provincia di Torino

In provincia di TorinoPoste Italiane cerca portalettere da inserire nel proprio organico. I candidati saranno assunti con contratto a tempo determinato e si occuperanno della distribuzione di corrispondenza e pacchi nel territorio in relazione alle specifiche esigenze aziendali.

Per poter presentare la propria candidatura è sufficiente inserire il proprio curriculum vitae sulla pagina web del sito istituzionale di Poste https://www.posteitaliane.it, nella sezione “Carriere” dedicata a “Posizioni Aperte”.

Tra i requisiti richiesti per la candidatura c’è il possesso di un diploma di scuola media superiore o diploma di laurea, anche triennale e patente di guida in corso di validità idonea per la guida dei mezzi aziendali.

La ricerca è valida fino a domenica 26 maggio.

Candidati a confronto: la Cisl chiede per il Piemonte una Comunità della Logistica e delle Infrastrutture

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Confronto questa mattina con i candidati presidenti alla Regione Piemonte sul tema della logistica e delle infrastrutture.

Luca Caretti, segretario generale Cisl Piemonte: “O il Piemonte viene semplicemente attraversato dalle reti infrastrutturali, lasciando le opportunità produttive e occupazionali ad altri, oppure crede nella loro realizzazione, lavorando da subito per l’individuazione di aree e infrastrutture di II livello, indispensabili per collegare le tante realtà della regione”

Leggi l’articolo di Patrizia Corgnati su lineaitaliapiemonte.it:

https://www.lineaitaliapiemonte.it/2024/05/22/leggi-notizia/argomenti/lineaitaliapiemonteit/articolo/la-cisl-chiede-per-il-piemonte-una-comunita-della-logistica-e-delle-infrastrutture.html

(foto di copertina Cisl Piemonte)

 

 

A Torino le eccellenze internazionali dell’Intelligenza Artificiale

Al Centro Congressi del Lingotto dal 22 maggio a venerdì 24 maggio

 

Da mercoledì 22 maggio fino a venerdì 24 maggio, presso il Centro Congressi del Lingotto, si tiene il congresso LREC – COLING 2024, una delle più importanti conferenze di “naturallanguage processing”, la disciplina che studia nell’ambito dell’intelligenza artificiale il trattamento automatico del linguaggio umano, e che ha dato origine, tra le tante cose, a chat GPT, Alexa, Siri e Google. La cerimonia di apertura vede i saluti istituzionali del Prof. Guido Boella, Vice Rettore Vicario per la promozione dei rapporti con le imprese e le associazioni di categoria delle imprese e per il coordinamento con le iniziative di innovazione industriale sul territorio dell’Università di Torino.

La conferenza è interamente focalizzata sulle tematiche relative all’applicazione dell’AI al linguaggio      naturale ed è caratterizzata da una forte impronta interdisciplinare che favorisce l’incontro tra tecnologie informatiche, linguistica, psicologia e scienze cognitive, per la costruzione di language models e altre risorse dalle diverse applicazioni.      

La conferenza è stata organizzata da due tra i principali attori internazionali nel campo della linguistica computazionale, ELRA Language Resources Association (ELRA) e l’International Committee on Computational Linguistics (ICCL), che hanno unito le forze per organizzare una Conferenza congiunta per il 2024, a Torino. Seguendo la tradizione delle affermate conferenze madri COLING e LREC, la conferenza congiunta presenterà grandi sfide e offrirà ampie opportunità per scambiare informazioni e idee attraverso presentazioni orali, numerose poster session, il tutto completato e un programma sociale accogliente. A LREC-COLING 2024 parteciperanno 3000 persone circa provenienti da tutto il mondo.

Tra i Keynote speaker Roger Levy del MIT, Juanzi Li della Tsinghua University e Michele Loporcaro dell’Università di Zurigo e Scuola Normale Superiore di Pisa. Roger Levy presenterà un talk su Large Language Models e Comprensione Umana, offrendo uno sguardo sull’elaborazione umana del linguaggio dell’ LLMs e il loro impatto sulla comprensione della mente umana. Juanzi Li esplorerà temi che riguardano la conoscenza nell’era dei LLMs, focalizzandosi sulle recenti conquiste nel campo dell’intelligenza artificiale e sulle sulleopportunità legate all’utilizzo dei LLMs nei vari contesti. Michele Loporcaro offrirà una panoramica sul paesaggio linguistico italiano, esplorando la ricchezza dei dialetti iitaliani il loro contributo alla comprensione della diversità linguistica. L’evento è organizzato da ELRA Language Resources Association, associazione non profit per la diffusione delle tecnologie e del linguaggio, e la condivisione delle relative risorse computazionali e linguistiche, e da International Committee for ComputationalLinguistics. A capo dell’organizzazione ci sono due General Chair, la Professoressa Nicoletta Calzolari dell’Istituto di Linguistica Computazionale del CNR di Pisa e il Professor Min-Yen Kan della National University of Singapore. L’organizzazione locale per la conferenza di Torino è ad opera del Dott. Valerio Basile, della Prof.ssa Viviana Patti e della Prof.ssa Cristina Bosco, Docenti del Dipartimento di Informatica di UniTo

La linguistica computazionale – spiega la Prof.ssa Viviana Patti – è al centro di un incredibile insieme di applicazioni che pervadono in nostro quotidiano, si pensi agli assistenti vocali come Alexa, i traduttori automatici come Google Translate, gli assistenti personalizzati sui telefonini che, fra le altre cose, ci suggeriscono la parola successiva da inserire nei messaggi che scriviamo, i motori di ricerca guidati dalla semantica, e in generale di tutte le più recenti tecnologie basate sull’Intelligenza Artificiale.  LREC-COLING 2024 è un’opportunità straordinaria che riunisce a Torino i maggiori scienziati esperti e le maggiori aziende mondiali per progettare il futuro in questi e altri ambiti. Il risultato è anche il frutto di un grande gioco di squadra tra centri di ricerca e università italiane, che si sono aggregate quasi dieci anni fa attorno a AILC, l’Associazione Italiana di Linguistica Computazionale (www.ai-lc.it). I linguisti computazionali italiani infatti sono scientificamente coinvolti, a livello nazionale e internazionale, nei più recenti sviluppi dell’Intelligenza Artificiale, in particolare dei cosiddetti grandi modelli linguistici, come quello alla base di ChatGPT. Il dipartimento di Informatica di Torino si conferma uno dei poli di eccellenza nel panorama italiano in questo ambito, con una storica tradizione di ricerca relativa alla creazione di risorse e modelli computazionali di conoscenza linguistica per la lingua italiana e al benchmarkinglinguistico aperto, mantenuta viva anche anche dalla progettazione di nuovi percorsi didattici multidisciplinari e internazionali come la nuova laurea magistrale in Language Technologies and Digital Humanities che contribuisce alla formazione di nuove generazioni di esperti”.

Mara Martellotta