ECONOMIA- Pagina 389

La Regione rottama i vecchi automezzi per la raccolta rifiuti

In 53 Comuni piemontesi. Arriva il porta a porta in 33 città e nel 2021 anche la tariffa puntuale. Il presidente Alberto Cirio e l’assessore regionale all’Ambiente Matteo Marnati«Accordo da 1,8 milioni per abbassare le tariffe, incrementare la differenziata e migliorare la qualità dell’aria»

 

Nuovi mezzi ecologi per la raccolta dei rifiuti in 53 Comuni piemontesi: 19 fanno parte del consorzio chierese (dove risiedono circa 124.000 abitanti) e dove saranno acquistati 95 automezzi  a metano, gpl benzina e gasolio di categoria euro 6 che sostituiranno quelli vecchi e inquinanti.

A questi si aggiungeranno quelli acquistati in 33 Comuni nel Novese e Tortonese dove sarà anche completato il passaggio dalla raccolta stradale al porta a porta per circa 66.000 utenze e dove entro il 2021 arriverà anche il sistema di tariffazione puntuale.

«Con i contratti tra Regione e Consorzi approvati nell’ultima riunione di Giunta – ha detto l’assessore regionale all’Ambiente Matteo Marnati – mettiamo sul piatto 1,8 milioni di euro per aiutare gli enti che svolgono il servizio di raccolta rifiuti ad aumentare la percentuale di differenziata raggiungendo centinaia di edifici con contenitori separati, ma anche di aumentare il numero di utenze raggiunte dalla tariffazione puntuale e infine di rottamare i mezzi inquinanti destinati alle operazioni di raccolta, migliorando così la qualità dell’aria».

L’accordo tra Regione e consorzi comprende, infine, anche il Comune di Bagnolo dove 5000 utenze saranno raggiunte dal porta a porta. In tutto sono quindi 53 i comuni piemontesi che incrementeranno la raccolta differenziata, e rottameranno i mezzi inquinanti.

Per realizzare l’accordo di programma del Novese e Tortonese la Regione ha impegnato 776.568 euro. Per quello di Bagnolo è previsto un esborso di 238.880 euro, mentre per quanto riguarda il consorzio chierese l’investimento regionale ammonta a 856.837 euro.

I COMUNI DEL CHIERESE

I Comuni del Consorzio chierese coinvolti sono 19: Andezeno, Arignano, Baldissero T.se, Cambiano, Carmagnola, Chieri, Isolabella, Marentino, Mombello, Moncucco T.se, Montaldo T.se, Moriondo T.se, Pavarolo, Pecetto T.se, Pino T.se, Poirino, Pralormo, Riva presso Chieri, Santena.

I COMUNI DEL NOVESE E TORTONESE

I comuni coinvolti del Novese e Tortonese sono 33: Alluvioni Piovera, Alzano Scrivia, Basaluzzo, Capriata d’Orba, Carbonara Scrivia, Carezzano, Carrosio, Cassano Spinola, Castellar Guidobono, Castellazzo Bormida, Castelnuovo Scrivia, Fraconalto, Francavilla Bisio, Fresonara, Gavi, Guazzora, Isola Sant’Antonio, Molino dei Torti, Novi Ligure, Parodi Ligure, Pasturana, Pontecurone, Pozzolo Formigaro, Predosa, Sale, Serravalle Scrivia, Spineto Scrivia, Sardigliano, Tassarolo, Tortona, Viguzzolo, Villaromagnano e Voltaggio.

Il servizio di raccolta domiciliare è stato avviato nel 2019 per 15 comuni dell’area (26.370 abitanti serviti), ed ora sarà avviato nei Comuni di Novi Ligure, Tortona, Spineto Scrivia e Gavi (60.446 abitanti) entro il 1 aprile 2020 consentendo un miglioramento della percentuale di raccolta differenziata, ma anche della qualità del materiale raccolto ed una riduzione della produzione pro capite di rifiuto indifferenziato che – a partire dal 2021 – si dovrà attestare ad un valore non superiore a 159 kg/ab all’anno secondo gli obiettivi del Piano regionale per il 2020. Negli stessi comuni è prevista l’adozione della tariffazione puntuale corrispettivo dall’anno 2021.

LA TARIFFA PUNTUALE

La raccolta è effettuata mediante contenitori individuali assegnati a ciascuna utenza, dotati di codici identificativi associati in maniera univoca all’utenza assegnataria e, per quanto riguarda i contenitori destinati alla raccolta del rifiuto indifferenziato residuale, anche di transponder passivi a bassa frequenza (tecnologia RFID) in grado di registrare i singoli svuotamenti al fine di applicare,la TARI puntuale.

Incubatori d’impresa: se ne parla con la ministra Pisano al Poli

Venerdì 31 gennaio – ore 10 Sala Consiglio di Facoltà del Politecnico in corso Duca degli Abruzzi

 

Interviene Paola Pisano, Ministra per l’Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione

 

Gli incubatori e acceleratori d’impresa rappresentano sempre di più un elemento fondamentale dei sistemi nazionali e regionali dell’innovazione: infatti, supportano attivamente il processo di creazione e sviluppo di nuove imprese innovative attraverso una serie di servizi e risorse offerti sia direttamente, sia attraverso una rete di partner.

Queste nuove imprese (startup) hanno sia un impatto diretto in termini di crescita economica, nuove tecnologie e nuovi prodotti e servizi, sia un impatto indiretto, di stimolo e contaminazione positiva delle imprese esistenti.

Il terzo Report sull’impatto degli incubatori e acceleratori italiani raccoglie dati e informazioni su questa realtà: è il lavoro del gruppo di ricerca Social Innovation Monitor (SIM), coordinato da Paolo Landoni, docente del Dipartimento di Ingegneria Gestionale e della Produzione del Politecnico di Torino. Un documento, scaricabile e gratuito, sia di mappatura delle start up incubate, che dei servizi a disposizione delle stesse e un’analisi dell’andamento dei modelli di Business.

Programma:

10:00 Registrazione

10:30 Apertura da parte del Rettore del Politecnico di Torino, Prof. Guido Saracco

10:40 Presentazione della ricerca da parte di Paolo Landoni e Giuliano Sansone

11:30 Tavola rotonda

12:15 Conclusioni da parte del Ministro per l’Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione, Paola Pisano

“Lo Stato tartassa le partite Iva ma è il primo fuorilegge”

Riceviamo e pubblichiamo / CORTE UE, MONTARULI (FDI): “AMENDOLA VENGA A RIFERIRE”

“Lo Stato tartassa le partite Iva ma è il primo ad essere fuorilegge. Il governo abbia un po’ di decenza e rispetti chi lavora, almeno chi lavora per lui”.

Va all’attacco la parlamentare di Fratelli d’Italia Augusta Montaruli, dopo la sentenza della Corte di Giustizia Ue che condanna l’Italia per i ritardi nei pagamenti della pubblica amministrazione. “Amendola venga a riferire su quali provvedimenti intenda assumere. Come dicevamo noi – prosegue Montaruli -, non è bastato approvare la Legge europea del 2018 per evitare la pronuncia della Corte Ue. Anziché essere un buon pagatore il Governo ha solo cercato escamotage escamotage per ammazzare i suoi fornitori, che sono poi parte del nostro tessuto produttivo. Controlla i creditori senza controllare se stesso, un pessimo esempio. Quello che però fa ancora più rabbia – prosegue la parlamentare di Fdi – è che il fanalino di coda siano proprio il Ministero della Giustizia (23 gg nel 2018) e dell’Interno (37 gg nel 2018), quelli che dovrebbero far rispettare la legge e invece oggi sono totalmente fuori controllo. Su 105 comuni esaminati, poi, la Torino con amministrazione grillina “conquista” la maglia nera, con ben 42 giorni di ritardo (undicesima su 105 comuni). Una situazione inaccettabile in un paese civile”.

Comuni alluvionati, in arrivo 24 milioni

Terza tranche di contributi dal governo: in totale 60 milioni al Piemonte per i lavori di somma urgenza relativi agli eventi alluvionali estivi e autunnali

Facendo seguito alle deliberazioni del 14 novembre e del 2 dicembre 2019, su richiesta della Regione Piemonte, il Consiglio dei Ministri ha deliberato uno stanziamento di 23.944.455 euro in favore dei comuni e territori del Piemonte interessati dagli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati nel mese di novembre 2019, per il completamento delle attività di organizzazione ed effettuazione degli interventi di soccorso e assistenza alla popolazione, il ripristino della funzionalità dei servizi pubblici e delle infrastrutture di reti strategiche, l’attività di gestione dei rifiuti, delle macerie, del materiale vegetale o alluvionale o delle terre e rocce da scavo prodotti dagli eventi e per misure volte a garantire la continuità amministrativa.

«Questo stanziamento si somma ai 10 milioni di fondi regionali erogati a fine 2019 ed arriviamo così a coprire il 90% delle somme richieste – sottolineano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alla Protezione civile Marco Gabusi. – Siamo molto soddisfatti del risultato: abbiamo argomentato un’interlocuzione fitta con il Dipartimento della Protezione Civile, che, unitamente al pressing fatto sul Governo, ha portato all’ottenimento della quasi totalità di quanto richiesto. Questa tranche da 24 milioni si somma infatti alle due precedenti da 17 e 19 milioni».

«Vogliamo ora assicurarci che i contributi vengano trasferiti rapidamente agli enti locali – concludono il governatore Cirio e l’assessore Gabusi –. Per questo motivo approfittiamo del periodo necessario per l’erogazione per lavorare fianco a fianco alle amministrazioni locali in modo accorciare i tempi di assegnazione definendo da subito la destinazione di quanto stanziato. Questa boccata d’ossigeno ci darà il tempo per approfondire le richieste dei territori in merito alle ulteriori somme da mettere a disposizione per gli interventi più articolati ma ugualmente urgenti volti a ridurre il rischio idrogeologico residuo».

Torino alla conquista di nuove frontiere nella connettività

Grazie ad una start up proiettata verso il futuro: Fibering SpA

L’economia torinese oggi vive un nuovo dinamismo nel campo dell’innovazione tecnologica grazie ad una start up di recente fondazione, Fibering SpA, nata nel 2014 dall’esperienza decennale dell’azienda torinese Dialogic di Elio Romagnoli, fondatore e Amministratore Delegato dell’azienda.

“Fibering – spiega Carlo Patetta Rotta, Business Angel torinese e socio di Fibering – è un operatore di telecomunicazioni specializzato nel fornire connettività dati e voce alle aziende, si tratta infatti di un business cosiddetto B2B. La nostra azienda ha a disposizione un’infrastruttura di rete estesa a tutto il territorio nazionale, in grado di erogare servizi in fibra ottica, sia condivisa sia dedicata, wireless, rame, 4 e 5 G, satellitare, cloud, cloud PBX e VoIP. I Data Center sono presenti a Milano Caldera, che ha un collegamento diretto con il nodo di interscambio MIX di Milano e upstream verso alcuni operatori internazionali”.

“Fibering – precisa Carlo Patetta Rotta – attraverso il suo marchio Fiberwide offre soluzioni integrate e disegnate sulla base delle esigenze di ogni cliente, affiancate ad assistenza tecnica chiara e rapida, affidata a personale altamente specializzato. Ciascun cliente, infatti, viene affiancato da un nostro tecnico dedicato”.

“La nostra azienda – aggiunge Carlo Patetta Rotta – offre pacchetti e sviluppa progetti creati ad hoc, a partire dalle necessità di ogni cliente. Una delle connessioni per eccellenza che offriamo alle aziende è   quella della fibra ottica per la banda ultralarga, con velocità di trasmissione da 10 Mbps fino a 10 Gbps simmetrici ad alta affidabilità. Un’altra opportunità che Fibering offre alle aziende è la connessione wireless o satellitare, capace di arrivare anche nei luoghi che non riescono ad essere raggiunti dagli altri tipi di connessione. Grazie a questo tipo di connessione in abbinamento alla fibra ottica progettuale, Fibering è in grado di offrire un accesso ad Internet ad alta velocità in qualunque punto d’Italia, incluse le aree in Digital Divide che non sono servite da reti terrestri, a costi contenuti, con standard elevatissimi, sicurezza, qualità e disponibilità del servizio”.

Aggiunge Carlo Patetta Rotta: “Nel 2014 il fondatore ed attuale AD della società, Elio Romagnoli, e il direttore amministrativo, Ilenia De Bortoli, hanno unito le forze con due soci di capitale: Enrico Toledo, attualmente AD dello storico marchio di pennarelli Carioca, e me, creando appunto Fibering SpA. A soli cinque anni di distanza dalla sua fondazione, questo connubio societario e la creazione di una squadra giovane, dinamica e altamente professionale ha permesso una crescita del fatturato del 1000%. L’acquisizione poi nel 2019 di un system integrator piemontese con licenza di operatore telefonico, Six Comm Group, ha fatto decollare i ricavi e quest’anno la società prevede di avvicinarsi ai 10 milioni di euro di fatturato. Nel futuro a breve, ci proponiamo di crescere non solo in modo organico ma anche grazie all’acquisizione di altre aziende del settore, l’obiettivo è quello di raggiungere nei prossimi anni i 20 milioni di fatturato, mèta che ci permetterebbe di inserirci nel gruppo delle medie aziende di servizi di telecomunicazioni”.

“L’acquisizione di Six Comm Group – precisa Carlo Patetta Rotta – ha consentito inoltre di mettere a punto un sistema sempre più capillare sul territorio, rendendoci sempre più vicini ai nostri clienti e alle loro necessità. Con questa operazione è stato possibile sia acquisire nuovi clienti, sia aggiungere nuovi servizi cosicché da permetterci di raggiungere ambiziosi obiettivi di fatturato e di portare l’organico dell’azienda a 40 unità, di cui circa metà tecnici specializzati”.

Così adesso il gruppo Fibering ha sia sede a Milano, nel quartiere dell’hi-tech di Porta Nuova, sia a Torino nelle vicinanze dell’Allianz Stadium sta già pianificando l’apertura di un terzo polo operativo a Verona o, comunque, nel produttivo Nord d’Est italiano.

Grazie a Fibering le aziende possono oggi usufruire attraverso il marchio Fiberwide di soluzioni integrate di fibra, xDSL, wireless, satellite, VoIP cloud e dell’assistenza altamente qualificata fornita per diminuire i rischi di interruzione della propria operatività (business interruption). Focalizzandosi così unicamente sulla crescita del proprio business.

Mara Martellotta

 

Nella foto, da sinistra, Enrico Toledo, Ilenia De Bortoli,  Elio Romagnoli,  Carlo Patetta Rotta

In un anno Gtt ha venduto biglietti per quasi 130 milioni di euro

Nella seduta di Commissione Urbanistica di Palazzo Civico, Gtt (Gruppo torinese trasporti) ha presentato i dati 2019 riferiti all’andamento delle vendite dei titoli di viaggio

Le vendite complessive si attestano a 128,9 milioni di euro, in crescita del 4,4 per cento rispetto al 2018, con 5,4 milioni di euro di maggiori ricavi.

Nell’area urbana di Torino, sommando i biglietti e gli abbonamenti (entrambe le voci rappresentano il 50 per cento del valore complessivo), gli introiti 2019 sono stati pari a circa 97,45 milioni rispetto ai 92,13 del 2018.

E’ in controtendenza il dato della rete extraurbana – ferrovie dove si registra un calo del 3 per cento, da 7,25 a 7,03 milioni.

I dati aggiornati a settembre 2019 segnalano ancora un aumento degli introiti degli abbonamenti per gli under 26 (rispetto a settembre 2018) da 17,05 a 18,96 milioni, mentre nello stesso periodo si registra un calo degli abbonamenti over 65 da 2.52 a 1.17 milioni.

 

(Dall’ufficio stampa di Palazzo Civico)

Foto: il Torinese

E se ci impegnassimo un po’ di più?

Ambiente: tra una protesta e l’altra chiediamoci se facciamo abbastanza

Siamo sicuri di fare il massimo? Siamo certi che il nostro impegno nei confronti dell’ambiente circostante, sia esso urbano o naturale, sia sufficiente ed autentico?

 

Forse, anzi sicuramente, è arrivato il momento di porsi queste domande, è tempo di capire, intraprendendo un dialogo onesto con sé stessi, se sia possibile andare oltre le lamentele, le recriminazioni e il rammarico, anche se legittimi, cominciando a fare qualcosa di più, di più concreto.

L’argomento è molto attuale, l’ambiente è in pericolo, il nostro pianeta non sta tanto bene, ci lancia dei segnali forti attraverso avvenimenti straordinari e disastri vari, opponendosi alla mancanza di rispetto che i suoi abitanti, tutti noi per intenderci, stanno consumando, utilizzando il metodo più comune e sfrontato:lo scarico di responsabilità, il vile non ci riguarda.

Assistendo alle diverse richieste di attenzione di ordine planetario, ai vari moniti ed esortazioni che ci arrivano da personaggi più o meno noti, consultando i social media, guardando servizi televisivi giornalieri su come il mondo si stia degradando e stia cedendo la sua bellezza e purezza ai rifiuti e all’inquinamento, quello che salta all’occhio, la percezione che probabilmente ha maggioranza delle persone è di una situazione problematica sì, ma molto lontana, sfuocata, una storia terribile e drammatica, ma ad anni luce dalla quotidianità, dal mondo reale. Invece tutto questo ci appartiene, è alla nostra portata,  il benessere, o la rovina, del nostro ecosistema comincia proprio sotto casa nostra, nel nostro quartiere, nella nostra città e in tutti quei luoghi che viviamoabitualmente: strade, parchi, fiumi, spiagge. La catastrofe comincia con un piccolo gesto innocente come buttare una sigaretta per terra, abbandonare il sacchetto dell’immondiziainspiegabilmente lontano dai cassonetti, non raccogliere i bisogni dei cani, farsi sfuggire dalle mani rifiuti di ogni tipo, magari controllando se qualcuno ci sta osservando, sbarazzarsi di bottiglievuote sui marciapiedi, contaminare giardini, effettivamente non sempre ben curati, con buste di plastica e altri rifiuti e tante altre meschine azioni che umiliano e mortificano il nostro ambiente. I nostri sconsiderati gesti quotidiani, conditi da dosi massicce di vigliaccheria e prepotenza,  procurano un enorme danno che sfortunatamente non riconosciamo,  anzi ci sembra tutto solo un insieme di immagini distanti e straniere spesso commentate, soprattutto sui più comuni social media, con frasi di stupore e indignazione come se stessimo guardando un film, un film dell’orrore.

Qualche giorno fa una signora mi ha rincorso per la strada ringraziandomi per aver raccolto le deiezioni del mio cane, un gesto che, seppur gratificante e confortante per la sua gentilezza, mi ha stupito e allo stesso tempo mi ha fatto riflettere sul fatto che un gesto dovuto e responsabile sia invece così degno di nota. Girando per questa meravigliosa città, promossa ultimamentedalla più autorevole stampa straniera, ho avuto l’occasione imbattermi in scene di civiltà estrema che al momento ci appaiono purtroppo straordinarie: cittadini molto responsabili che puliscono metri di marciapiede, cestini improvvisati per le sigarette con scritto “buttala qui”, gruppi di gente che se ne va in giro a bonificare le strade. Queste scene di sana cittadinanza sono molto incoraggianti, rappresentano quella luce dopo il tunnel che ci fa sperare e pensare che non è tutto perduto, ma ahimè non bastano. La rarità di queste nobili azioni deve diventare normalitàcon la luminosa convinzione che ogni nostra azione quotidiana di rispetto e affezione verso il nostro piccolo habitat corrisponde ad un grande gesto nei confronti il nostro pianeta.

Se la Fisica dice che “Il battito d’ali di una farfalla può provocare un uragano dall’altra parte del mondo”, possiamo crederci senza riserve, ogni piccola azione benefica, apparentemente senza valore, può contribuire seriamente a curare il nostro ecosistema.

Maria La Barbera

Torino scelta per la 29^ convention della Meeting industry

MPI Italia: via ai lavori organizzativi per il 3-5 luglio 2020

Ufficiale la destinazione che ospiterà la 29esima edizione della Convention Annuale del capitolo italiano dell’associazione internazionale dei meeting professional MPI . Dopo il successo registrato a Roma per “MY STORY” lo scorso anno e nel 2018 a Treviso per ‘Meetica’, i professionisti nazionali della meeting industry saranno invitati a riunirsi a Torino, dal 3 al 5 luglio 2020, per partecipare al nuovo appuntamento annuale organizzato da MPI Italia Chapter , in partnership con VisitPiemonte e Turismo Torino e Provincia Convention Bureau nella elegante città del Piemonte.

Turismo Torino e Provincia Convention Bureau, Ente preposto alla promozione dell’intero territorio provinciale quale destinazione leisure e MICE, si è aggiudicato questa edizione in Piemonte, grazie ad un sapiente lavoro di squadra e la conferma di una eccellente filosofia dell’accoglienza turistica e MICE.

Al fianco di MPI, dell’Ente del Turismo locale e di VisitPiemonte, la società in-house della Regione Piemonte partecipata anche da Unioncamere che si occupa della valorizzazione turistica e agroalimentare del territorio e da un anno dello sviluppo del segmento MICE regionale, si sta componendo una solida cabina di regia con l’Ente del Turismo Langhe Monferrato Roero, i cui paesaggi patrimonio UNESCO sono cornice ideale per accogliere incentive e piccoli meeting di lusso, NH Hotel Group , e Nuvola Lavazza , partner e sponsor della Convention di luglio.
A fine gennaio la prima riunione operativa a Torino dove il Consiglio Direttivo MPI Italia e i rappresentanti degli attori locali coinvolti avvieranno la macchina dei lavori avvalendosi della avanguardista metodologia dell’Event Canvas per progettare l’evento di luglio con ricchi contenuti formativi ed attività sociali rivolte alla valorizzazione del territorio ospitante.

“ Siamo onorati – sottolinea Marcella Gaspardone , Marketing & Convention Manager di Turismo Torino e Provincia – che la nostra città, Torino, si sia aggiudicata questa prestigiosa Convention alla quale parteciperanno i professionisti della meeting industry ; i partecipanti avranno così l’occasione di conoscere ed apprezzare l’offerta MICE di Torino e dell’intero territorio.”

Aggiunge Luisa Piazza , Direttore di VisitPiemonte : “ Il Piemonte è una combinazione di arte, storia e cultura, di eccellente gastronomia e tradizione vitivinicola, di paesaggi straordinari e di una ricca offerta di attività per il tempo libero. Tutte caratteristiche molto apprezzate e tali da rendere la nostra regione una destinazione molto attrattiva, a livello nazionale ed internazionale, non solo per il turismo leisure ma anche per il settore MICE . Poter ospitare i principali esponenti della meeting industry italiana è per noi un motivo di orgoglio e lavoreremo al meglio per presentare le peculiarità e l’autenticità della nostra regione, vera e propria terra di eventi”.

Entusiasta della scelta fatta, Enrico Jesu, Presidente MPI Italia 2019-2020, commenta: “Questa candidatura ci ha appassionato perché ha unito il meglio dell’impulso imprenditoriale privato con la regia delle istituzioni pubbliche, ed ha saputo coinvolgere tutta la filiera. Siamo entusiasti che quest’anno la convention sarà a Torino ed in Piemonte, perché potremo lavorare con un grande team locale, che ci ha già dato moltissimi stimoli per rendere l’evento memorabile, facendoci gustare il meglio del territorio ospitante.”

Il President Elect MPI Italia, Maddalena Milone, aggiunge: “La Convention di MPI Italia Chapter è un momento atteso da tutta la community della meeting industry. Siamo già al lavoro e siamo certi che grazie al lavoro di squadra riusciremo a coniugare un programma formativo di qualità con la scoperta degli angoli più esclusivi e delle esperienze non convenzionali di un meraviglioso territorio, nell’atmosfera gioiosa e cordiale 100% MPI” – e conclude con un invito – “Facciamolo sapere a tutti!”

(foto M. Bursuc)

Scontrino elettronico: i vantaggi per i consumatori

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori

 

Dal 1° gennaio 2020 è scattato l’obbligo di emissione dello scontrino elettronico per tutti gli esercenti

Al nuovo sistema devono attenersi artigiani, albergatori, ristoratori, partite Iva al regime dei minimi e forfettari con redditi annui inferiori ai 65.000 euro e tutti quegli operatori economici che emettono ricevute fiscali.

Il passaggio al nuovo sistema era già entrato in vigore dal luglio dello scorso anno per circa 200mila soggetti che nel 2018 avevano dichiarato un volume d’affari superiore a 400.000 euro.

L’Agenzia delle Entrate ha invece posticipato al 30 giugno 2020 l’introduzione delle sanzioni per chi non rispetterà l’obbligo.

Per sostituire o aggiornare i registratori di cassa, omologandoli così ai nuovi registratori telematici, gli esercenti hanno dovuto spendere tra gli 800 e i mille euro. Si tratta di una spesa che però è stata in parte ammortizzata da un contributo statale, sotto forma di credito d’imposta, pari al 50% della cifra investita. Il contributo arriva a un massimo di 250 euro in caso di acquisto e di 50 euro in caso di adattamento. Con il nuovo sistema gli esercenti non dovranno più tenere il regime dei corrispettivi, conservando le copie dei documenti commerciali rilasciati ai clienti.

Con i registratori telematici l’Agenzia delle Entrate è infatti in grado di acquisire tempestivamente e correttamente i dati fiscali delle operazioni effettuate durante il giorno per metterli poi a disposizione degli operatori Iva o dei loro intermediari. Per non incorrere in sanzioni, la trasmissione dei dati fiscali attraverso i registratori telematici dovrà essere eseguita dagli esercenti nella stessa giornata in cui è stata effettuata la vendita o al massimo entro e non oltre 12 giorni.

Modifiche alla legge sul turismo itinerante

Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza il Ddl 85 che modifica la legge regionale sui complessi ricettivi all’aperto e sul turismo itinerante, approvata nel 2019. Come ha spiegato l’assessore Vittoria Poggio, il provvedimento si è reso necessario dopo le osservazioni, i pareri e le impugnazioni da parte di alcuni Ministeri (Mibact e Interni) e dell’Autorità Garante della concorrenza e del mercato.

Nella relazione di Maggioranza Valter Marin (Lega) ha spiegato che sono stati apportati correttivi sulla compatibilità ambientale per quanto riguarda gli allestimenti ricettivi all’aperto, nonché sul rischio di generare confusione con le norme vigenti nel settore tecnico-edilizio.

Il primo relatore di Opposizione Raffaele Gallo, ha affermato che “alcune modifiche al testo del disegno di legge sul turismo itinerante sono effettivamente quelle richieste dal Governo, altre rispondono alla necessità di chiarimento o coordinamento del testo. Sul tema del garden sharing, invece, vogliamo portare avanti una riflessione ampia e articolata e per questo motivo abbiamo chiesto di stralciare tutte le parti che riguardano questo argomento”.

Temi su cui si è soffermata anche la seconda relatrice dei Gruppi di Minoranza Sarah Disabato (M5s), che ha ricordato come sia stata accolta all’unanimità la proposta di rinviare a un’ulteriore norma gli interventi non oggetto di rilievo governativo.

Il testo approvato contiene l’emendamento a firma dell’assessore Maurizio Marrone, con il quale vengono inasprite le sanzioni con il sequestro amministrativo del mezzo mobile di pernottamento insediato in aree non consentite