ECONOMIA- Pagina 389

Morire in ospizio. Per la felicità del sistema economico

Cioè negli ospizi per anziani, hanno solo cambiato nome. Ma se gli operatori ecologici sono pur sempre gli spazzini, le Rsa restano i ricoveri per vecchi destinati ad uscirne solo da morti.

L’unica differenza, rispetto a pochi mesi orsono, è che si è drammaticamente accorciato il tempo di permanenza. Per la felicità dell’Inps e di tutti quelli, come Fornero, che ritengono la vecchiaia un peso insostenibile per i conti pubblici…

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Morire in ospizio. Per la felicità del sistema economico

 

Le regole da seguire per la riapertura delle attività di lavoro

Così il governatore Alberto Cirio in trasmissione a Rai Radio 1: “Abbiamo bisogno che le nostre attività ripartano:  quindi, facciamo una proposta al governo scientificamente testata dall’università. Ci potrà essere una graduazione di ritorno al lavoro, magari anche legato all’età, per far tornare al posto di lavoro le persone meno esposte al rischio. Si potrebbe ragionare su un orario lavoro diverso, magari che non preveda la mensa”.

FASE 2: DAL PIEMONTE UN “VADEMECUM” PER FAR RIPARTIRE IL PAESE IN SICUREZZA
Cooordinati dal Politecnico di Torino e dagli altri Atenei Piemontesi, cinque gruppi di lavoro hanno elaborato proposte su strumenti e procedure
per una ripresa in sicurezza delle attività lavorative.  La Regione Piemonte e il Politecnico proporranno il progetto a livello nazionale
Torino, 14 aprile 2020  – Sono state condivise oggi in Prefettura con i vertici politici regionali e il mondo imprenditoriale le fasi finali di stesura del documento, frutto del lavoro di una task force di esperti tecnico-scientifici delle università piemontesi e di altre università e centri di ricerca coordinati dal  Politecnico di Torino , che ha elaborato una serie di linee guida da applicare per l’avvio della cosiddetta Fase 2, quella della riapertura delle attività produttive.
“Una volta ultimato, nei prossimi giorni, con il Politecnico invieremo questo documento al premier Conte mettendo a disposizione del nostro Paese il lavoro di studio elaborato in Piemonte e che testeremo su un campione di realtà del territorio che si sono già rese disponibili  – spiega il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio – . Abbiamo bisogno che le nostre imprese ripartano, ma è fondamentale che lo facciano in sicurezza perché non si vanifichino tutti gli sforzi messi in campo finora. Questo vademecum sarà uno strumento utile, scientificamente testato dal Politecnico e dai nostri atenei, per dare supporto concreto ai nostri imprenditori e far sì che si possa ripartire, ma in sicurezza”.
Le numerose linee guida delineate dai gruppi di lavoro daranno indicazioni precise su come gestire la riapertura. Ad esempio, saranno fornite istruzioni su come  gestire ingressi, turni e spazi : dalla distanza interpersonale da adottare in relazione alle superfici dei locali, all’organizzazione degli ingressi e degli spazi grazie anche all’adozione di dispositivi di monitoraggio non invasivo (telecamere IR, telecamere, “intelligenti”) nel rispetto della privacy, alla suddivisione dei lavoratori in squadre.
Un punto chiave sarà l’utilizzo corretto di metodi semplici ed estendibili a tutte le realtà aziendali: i dispositivi di prevenzione del contagio, in primis le mascherine, la garanzia del distanziamento, l’igiene e la sanificazione dei luoghi.
Anche  l’utilizzo delle tecnologie dovrà essere potenziato , in modo coerente e tarato sullo sviluppo tecnologico di ciascuna realtà aziendale. Le tecnologie suggerite vanno dall’impiego di diari online per il tracciamento a metodi di screening diagnostico rapidi, economici e applicabili in larga scala (es. temperatura con visori IR durante l’intera giornata lavorativa, app di autovalutazione dei sintomi, telediagnosi, ecc.), da attività di formazione online fino alle app per evitare di recarsi in luoghi nei quali già ci sono assembramenti, a sistemi di simulazione degli spazi e dei flussi, fino all’utilizzo della realtà virtuale per la formazione e il lavoro.
Tutte le tecnologie suggerite saranno tecnicamente ed economicamente praticabili da tutti, le grandi come le piccole imprese.
Le linee guida definite nel rapporto saranno applicate in alcune aziende e realtà culturali che si sono già candidate per la  sperimentazione , e che saranno seguite dalla task force per garantire misure adatte alla riapertura.
Per avviare questa fase, è necessaria un’analisi attenta dei  fabbisogni di dispositivi e strumentazioni  dei quali sarà necessario che aziende e realtà produttive si dotino.
A titolo di esempio, l’indagine definisce che, per coprire il fabbisogno delle imprese piemontesi, serviranno ogni mese 80 milioni di mascherine, 750 metri cubi di igienizzante mani, 38 milioni di guanti e 21.000 cuffie; per garantire la rilevazione della temperatura in ingresso, invece, saranno necessari 175.000 termometri.
Per avere una stima del fabbisogno a livello italiano, bisogna moltiplicare questi dati all’incirca per 12 volte.
“La riapertura sarà un elemento chiave per la competitività delle aziende italiane, se non per la loro stessa sopravvivenza, specialmente nel caso delle piccole e medie imprese, ma siamo altrettanto convinti che la massima protezione delle persone nel loro luogo di lavoro sia irrinunciabile. Per questo ci siamo messi, con le altre università del territorio, a disposizione del sistema produttivo del nostro Paese, perché la ripartenza sia progettata al più presto e nella piena sicurezza deli lavoratori, mettendo a sistema tutte le conoscenze disponibili”, spiega il Rettore del Politecnico di Torino  Guido Saracco

A Torino il cibo per cani arriva a domicilio

Boom di richieste di pappa fresca “delivery” in quarantena: +300% durante il mese di marzo. La startup estende il servizio di consegna a domicilio a tutta l’Italia

 

Quarantena e delivery: l’associazione è ormai immediata e riguarda ormai qualsiasi bene di consumo, comprese le pappe per gli amici a quattro zampe. Al punto che Dog Heroes, la startup milanese che consegna a domicilio pappe fresche per cani, ha fatto registrare nel mese di marzo il +300% delle richieste e, vista l’esigenza dettata dall’emergenza, ha deciso di estendere il servizio di delivery a tutta Italia.

 

Con i supermercati presi d’assalto e i lunghi tempi d’attesa sugli e-commerce della GDO, infatti, anche reperire il cibo per gli animali domestici diventa più complesso: e così Dog Heroes, attiva prima dell’emergenza COVID-19 solo su Milano, ha deciso di anticipare i tempi e attrezzarsi per consegnare i suoi piani alimentari personalizzati nelle case – e nelle ciotole – dei cani di tutta Italia.

 

«Estendere il servizio a tutta Italia era già nei nostri piani di sviluppo, ma nel mese di marzo abbiamo fatto il +300% degli ordini, con oltre 20.000 mila utenti che si sono collegati a marzo sul nostro sito. Ci hanno scritto in molti, da tutta Italia, per chiedere se il servizio di delivery fosse disponibile anche per le lunghe distanze. Così, vista l’esigenza, abbiamo deciso di anticipare i tempi» – spiegano Pierluigi Consolandi e Marco Laganà, co-fondatori di Dog Heroes – «Le nostre pappe sono cucinate fresche e i piani alimentari sono personalizzati in base alle esigenze di ciascun cane: mantenere la qualità del prodotto nonostante la consegna sulla lunga distanza è una sfida, proprio come per il cibo fresco per gli umani. Nell’emergenza, però, ci siamo mossi subito per portare il servizio a più persone possibili: il cibo è cotto in forno e pastorizzato, già porzionato sulla base del fabbisogno del cane; le pappe vengono poi abbattute e surgelate, e spedite con ghiaccio e isolante termico compostabile ed ecofriendly».

 

Ordinare è semplice: basta andare sul sito www.dogheroes.it ed inserire i dati del proprio cane come razza, età, peso, abitudini e stile di vita. I veterinari Dog Heroes, quindi, elaborano un piano alimentare personalizzato sulle informazioni raccolte, che verrà consegnato a domicilio ogni due settimane, con porzioni giornaliere pronte per essere servite. Tutte le ricette sono, letteralmente, a prova di umano: sono realizzate con ingredienti di qualità e senza additivi chimici né conservanti, per dare al proprio cane un’alimentazione che sia il risultato di processi di selezione delle materie prime e processi produttivi identici a quelli della produzione alimentare per l’uomo, e contengono più del 60% di carne.

Dog Heroes sta Inoltre cercando di applicare il concetto della circular economy sul suo processo core – la produzione di pappe – rendendole a basso impatto, ottimizzando il surplus delle lavorazioni degli alimenti per uso umano, riducendo le eccedenze alimentari.

 

E per chi sta sfruttando il tempo libero per cucinare in casa le pappe per il proprio amico a quattro zampe? Dog Heroes mette in guardia: «E’ vero, adesso c’è più tempo per cucinare anche per il cane, ma la dieta casalinga ha delle insidie: tra queste, quella di realizzare una pappa che non rispetti il fabbisogno del cane e che non fornisca un apporto nutrizionale adeguato. Specialmente in questo periodo in cui la sedentarietà obbligata cambia anche il metabolismo dell’animale» – concludono Pierluigi Consolandi e Marco Laganà – «Con Dog Heroes vogliamo stare vicino ai padroni durante questo periodo: sui nostri canali social offriamo anche informazioni sul rapporto tra il virus e i nostri animali domestici, insieme a veterinari nutrizionisti e pet trainer».

Italia non profit, la filantropia diventa sistema

631 milioni di euro il valore delle 723 donazioni già tracciate Un mare di solidarietà si sta muovendo per l’Italia. Fondazioni, aziende, calciatori, vip e cittadini comuni: ognuno di loro si sta mobilitando per donare fondi per contrastare l’emergenza coronavirus. Iniziative e atti di generosità spesso annunciati dai social e dai media tradizionali, ma che hanno bisogno di una messa a sistema.

 

Per questo motivo Italia non profit ha lanciato il portale dedicato denominato “Coronavirus: filantropia a sistema” (https://italianonprofit.it/aiuti-coronavirus/); l’iniziativa è promossa insieme ai principali attori della filantropia istituzionale italiana e altri attori del terzo settore fra cui Fondazione CRT, Fondazioni di Comunità di Fondazione Cariplo, Banca Etica e altri ancora.

Obiettivo di questa iniziativa è permettere ai beneficiari (o potenziali beneficiari) di entrare in contatto con i diversi aiuti (e agevolazioni) messi in campo a loro favore e sollecitare nuove azioni. A oggi sono 723 le donazioni già mappate, per un totale di 631 milioni di euro: di queste, 430 iniziative sono rivolte agli ospedali, 149 a enti non profit, 120 a cittadini e famiglie, 65 alla Protezione civile.

Al contempo, sono tantissime le realtà del Terzo Settore che chiedono un aiuto a causa dei costi non previsti che devono affrontare e che rischiano altrimenti di essere meno “sotto i riflettori” dei possibili donatori. Il portale vuole dare voce a questo mondo e metterlo in connessione con quanti – aziende e privati  desiderano donare.

Mentre da un lato vengono raccolte le iniziative filantropiche, dall’altro la società civile – e in particolare gli enti non profit  potranno partecipare a una mappatura dei loro bisogni, tramite una survey digitale (https://italianonprofit.it/aiuti-coronavirus/bisogni-enti/), segnalando a loro volta esigenze e bisogni.

Le false parabole dei rigoristi

L’algoritmo di Facebook ha tanti pregi, ma ancora non è perfetto. Lo dico perché, a meno che non fosse uno scherzo dovuto al primo aprile, avrebbe dovuto immaginare il mio fastidio leggendo una frase del genere. E so che qualche lettore, leggendo il paragone di cui sopra, si sia ritrovato a concordare: non si preoccupi, posso redimerla…

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Le false parabole dei rigoristi

 

Fastweb dona alla Città 500 connessioni illimitate per studenti senza rete

Grazie all’adesione di Fastweb attraverso il progetto WOW FI alla campagna ‘Torino City Love’, 500 studenti torinesi potranno connettersi da casa propria e accedere alle lezioni online fino al termine dell’anno scolastico.

Il servizio, che rientra nel programma dell’iniziativa di solidarietà digitale e di innovazione rivolta ai partner di ‘Torino City Lab’, e non solo, per offrire gratuitamente risorse, azioni e competenze a supporto di cittadini e imprese del territorio durante l’emergenza COVID-19 (https://www.torinocitylab.it/it/submit-to/challenge/torino-city-love) – prevede la donazione, tramite username e password, da parte dell’operatore di 500 accessi gratuiti con connessione illimitata della rete WOW-FI (rete wi-fi di Fastweb con più di un milione di punti di accesso in Italia) ad altrettanti allievi selezionati dal Circuito Scuole insieme all’assessorato all’Istruzione della Città.

Torino è la prima città italiana ad aver attivato una simile collaborazione rivolta alla didattica digitale, formalizzata in tempi rapidi e frutto delle propositive interlocuzioni tra l’assessorato all’Innovazione e Fastweb, una delle aziende tecnologiche italiane più all’avanguardia.

Il progetto WOW-FI di Fastweb si aggiunge alle azioni, ad oggi circa 60, della campagna ‘Torino City Love’, rivolte a cittadini, imprese, scuola e istituzioni locali.

Sono molto contento che con il progetto WOW-FI siamo riusciti in pochi giorni a trovare una soluzione a un bisogno significativo di una fascia di studenti della città – sottolinea Marco Pironti, Assessore all’Innovazione della Città di Torino -. Grazie al lavoro che stiamo realizzando con Torino City Lab e il suo ecosistema innovazione stiamo riscontrando una crescente attenzione da parte di importanti aziende nazionali e internazionali del mondo tecnologico. Un grazie doveroso anche a Fastweb per aver scelto Torino come prima, e unica ad ora, città in Italia per attivare questa iniziativa“.

Sono orgogliosa che sia stata trovata una soluzione così innovativa per offrire la connettività agli studenti in difficoltà e ringrazio tutti coloro che hanno lavorato al progetto, in particolare gli operatori, perché hanno avuto la sensibilità di rispondere ai bisogni della comunità scolastica adottando un principio di condivisione e solidarietà – dichiara Antonietta Di Martino, Assessora all’Istruzione della Città di Torino –. Nei prossimi giorni provvederemo, con il supporto dell’Amministrazione scolastica e della CittàMetropolitana, a definire le modalità per fornire gli accessi alla rete. Siamo consapevoli che le istituzioni, le scuole, i soggetti pubblici e privati sono tutti attori di un processo che per il settore dell’istruzione non è solo la gestione di un’emergenza ma può contribuire a disegnare il suo futuro”.

Oggi più che mai la rete è necessaria per comunicare, lavorare e studiare. Con questa iniziativa, Fastweb, insieme alla community dei suoi clienti, mette a disposizione la propria rete WOW FI per permettere agli studenti più bisognosi di completare questo anno scolastico e seguire le lezioni online. È una situazione di emergenza che vede la nostra azienda impegnata a garantire i servizi a famiglie, imprese, pubblica amministrazione. Siamo contenti di dare il via a questa iniziativa proprio a Torino, una delle città più impegnate nell’innovazione dei servizi per i cittadini” afferma Roberto Chieppa, Chief Marketing e Customer Experience Officer di Fastweb.

Sistema produttivo in crisi, ecco le prime misure regionali per evitare il tracollo

In attesa della ripresa delle attività sono  partiti i primi interventi della Regione Piemonte in favore del sistema produttivo per affrontare la crisi in atto determinata dall’emergenza Covid-19.

L’obiettivo principale è garantire immediata liquidità alle imprese, attraverso contributi diretti e rafforzamento delle garanzie pubbliche, per ampliare così il più possibile le forme di accesso al credito messe in campo dal sistema finanziario locale (banche, confidi, fondazioni bancarie).

Contemporaneamente si sta cercando di prorogare per quanto possibile le scadenze in atto legate ai bandi  di finanziamento in corso, al fine di non gravare di ulteriori incombenze le imprese che stanno affrontando questa drammatica crisi.

Ecco  tutte le informazioni tecniche e pratiche sugli strumenti in atto e su quelli che a breve partiranno.

  •  Moratoria dei prestiti bancari: con delibera del 6 marzo 2020, la Regione ha approvato l’adesione agli interventi di moratoria dei prestiti concessi con il concorso di risorse regionali alle imprese piemontesi da parte degli intermediari finanziari, prefigurando quindi in anticipo anche gli interventi a livello nazionale in tal senso. Tale azione riguarda potenzialmente circa 110 milioni di euro di finanziamenti agevolati e circa 150 milioni di euro di operazioni sostenute da garanzie regionali. Per poter aderire alla sospensione del pagamento le imprese devono rivolgersi alla propria banca, con la quale è stata definita l’operazione di finanziamento per cui si intende beneficiare della moratoria, chiedendo di volersi avvalere di tale facoltà.
  • Sezione Piemonte Fondo Centrale di Garanzia per le PMI: la Regione  ha impegnato 54 milioni di euro per la costituzione di una Sezione speciale all’interno del Fondo Centrale di Garanzia per le PMI, finalizzata a potenziare l’intervento di tale strumento nazionale su scala regionale. Questo è uno degli strumenti che dovrà essere adeguato al nuovo contesto, con l’obiettivo di potenziare ancora, laddove possibile e necessario, le ricadute dello strumento nazionale sul territorio piemontese. Sono in corso le interlocuzioni tecniche con il Ministero per lo sviluppo economico per definire le iniziative più opportune atte a utilizzare le risorse stanziate a completamento, rafforzamento e integrazione dell’azione nazionale, sempre al fine di ampliare il più possibile l’efficacia dello strumento. Il Fondo Centrale di Garanzia è attivo sulla base delle norme nazionali. Sul sito del Ministero dello Sviluppo economico è disponibile l’elenco delle banche e dei confidi convenzionati. Per richiedere ulteriori informazioni contattare la propria banca oppure consultare questa pagina
  • Sostegno alle micro, piccole e medie imprese piemontesi e ai lavoratori autonomi: concessione di contributi a fondo perduto che consentano alle imprese beneficiarie dei finanziamenti finalizzati ad esigenze di liquidità di far fronte agli oneri connessi al credito e, in via generale, di favorire quindi la concessione di credito da parte delle banche e degli intermediari abilitati. Per questa misura è stato previsto uno stanziamento iniziale di circa 7,3 milioni di euro, che consentirà di fornire velocemente ed in forma anticipata contributi fino a 7.500 euro per soggetto beneficiario, a seconda dell’importo dell’operazione finanziaria sottostante. Il bando sarà disponibile nelle prossime settimane, ma intanto le imprese interessate si possono rivolgere al proprio istituto per richiedere già il finanziamento, che sarà la condizione per accedere al bonus.
  • Fondo unico Finpiemonte, modifica temporanea: nell’ambito di tale intervento, già attivo con una dotazione complessiva di oltre 90 milioni di euro, di cui circa 67 milioni a favore delle MPMI, sono in approvazione alcune modifiche temporanee finalizzate a rispondere ad alcune esigenze emerse a causa delle ricadute dell’emergenza sanitaria in corso. Si tratta, sostanzialmente, di prorogare i termini per la presentazione facilitata delle domande e per l’ammissibilità della retroattività delle spese sostenute, unitamente all’incremento della quota di spese ammissibili per scorte e circolante all’interno dei progetti di investimento proposti dalle imprese. Tale misura può essere utilizzata dalle imprese anche per sostenere gli investimenti necessari a modificare i propri processi produttivi e di lavoro, al fine di adeguarli rispetto alle esigenze di sicurezza e distanziamento sociale derivanti dall’emergenza sanitaria e le necessità legate all’attivazione e al rafforzamento dello smart working.
  • Fondo europeo di sviluppo regionale: verranno effettuate alcune modifiche bandi già esistenti, per accelerare il più possibile le procedure. Sui voucher per le infrastrutture di ricerca, ad esempio, è imminente l’avvio di una nuova linea per rimborsare le spese sostenute sui test di autocertificazione finalizzati, alla produzione di mascherine e dispositivi sanitari.
  • Inoltre, contestualmente, è stato disposto il differimento dei termini per adempimenti a carico di beneficiari di agevolazioni, contributi e incentivi economici. Un differimento che comprende anche il bando sull’efficienza energetica delle imprese.

Ruffino (Fi): “Il Governo acceleri la Fase 2”

Il provvedimento del governo per assicurare liquidità alle imprese è un’autentica beffa per migliaia di piccoli e medi imprenditori.

Nessuna impresa vedrà un euro prima di due o tre mesi, cioè quando probabilmente molte di loro avranno chiuso per fallimento e licenziato i dipendenti. Il governo ha messo il muro della burocrazia fra le proprie decisioni e i loro effetti concreti. Ad allungare i tempi c’è poi l’attesa delle autorizzazioni europee, necessarie per un Paese che non ha margini fiscali per agire autonomamente.

È l’insieme di queste circostanze che carica il dibattito sulla riapertura di una drammaticità che non ha altrove. Le cronache ci informano che domani riaprono molte attività in Spagna, Paese come il nostro senza grandi margini di spesa pubblica. Il governo Conte ha tragicamente sbagliato i tempi: se non arriva liquidità nelle casse delle imprese, l’Italia dovrà accelerare la riapertura con gravi rischi sanitari. Se non accelera la fase-2 migliaia di imprese saranno destinate al fallimento. E sarà il fallimento del governo.

on. Daniela Ruffino, deputata di Forza Italia

In che modo le banche supporteranno le imprese?

*Save the Date Mercoledì 15/4 ore 11.00 WEBINAR Gratuito* ? Emergenza Covid-19: Liquidità alle imprese

In che modo le banche supporteranno le imprese con il Decreto Liquidità.

I relatori saranno:
? Stefano Bresciani – Professore Ordinario di Economia e gestione dell’innovazione presso l’Università di Torino
? Beppe Ghisolfi – Vice presidente Organismo europeo Casse di risparmio
? Giorgio Draperis – Direttore generale BCC di Caraglio
? Ferruccio Franza – Vice direttore generale BCC di Caraglio
? Gianluigi Gola – Dottore Commercialista, Professore incaricato di Corporate governance Univ. Torino
? Andrea Rivolta – Dottore Commercialista, docente di Business Financial Strategy MBA Univ. Torino
Modera:
? Claudio Benedetto – Dottore Commercialista, Professore incaricato di Corporate Governance ad Strategic Analysis, Univ. Torino
Ascolta il parere dei massimi esperti del settore.
Posti limitati. ISCRIVITI SUBITO!
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Dal Britannia al covid l’importante è svendere l’economia italiana

COMMENTARII di Augusto Grandi / Nei giorni scorsi, su Electomag, Adele Piazza aveva sottolineato i rischi di infiltrazioni mafiose nella fase di post emergenza da virus. Ed anche la banda del lìder minimo pare essersene accorta. Limitatamente, però, ai rischi di proteste organizzate o all’usura.

Ci si dimentica, volutamente, che gli arresti domiciliari di massa creano le condizioni per la svendita di attività commerciali ed industriali.

Le mafie, non solo quelle italiane, dispongono della liquidità necessaria per superare la crisi ed anche per avviare la ripresa. Ma il denaro lo possiedono anche le società straniere che sono pronte a far shopping in Italia. Gli errori disastrosi di Boccia e di Confindustria, uniti all’incapacità del lìder minimo, di Gualtieri e Patuanelli, stanno creando le condizioni per un passaggio di mano di una infinità di piccole imprese…

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Dal Britannia al Covid, l’importante è svendere l’economia italiana