ECONOMIA- Pagina 386

A fine mese torna Expocasa: all’Oval 20 mila metri di idee

Torna a Torino, all’Oval Lingotto dal 29 febbraio all’8 marzo 2020, il più importante appuntamento del nord ovest d’Italia per tutto ciò che riguarda l’arredamento e le idee per l’abitare, Expocasa, giunta all’edizione numero 57.

9 giorni di evento, 20 mila mq di superficie espositiva, oltre 400 espositori: organizzata da GL events Italia, Expocasa è una vetrina di eccellenza che offre al grande pubblico una panoramica completa sulle novità e tendenze nel settore arredamento e sulle soluzioni migliori per dare nuova vita agli spazi domestici ed esterni.

 

A conferma che l’arredamento è uno dei segmenti del lifestyle più amati dal pubblico, Expocasa dedica grande spazio al meglio dell’interior design, alle ultime tendenze in fatto di disposizione degli spazi e della scelta dei colori, ma anche all’innovazione nel settore domotica con i comandi intelligenti che sono centrali nel rendere la casa uno spazio costruito su misura per sé e per le proprie esigenze. Non è un caso che sia cresciuta la scelta di “macchine intelligenti”, strumenti che hanno permesso una gestione smart e al tempo stesso divertente dello spazio casalingo, un luogo-rifugio in cui oggi convivono praticità e tecnologia, senza tralasciare però l’attenzione agli aspetti della convivialità e benessere che rendono la casa accogliente per chi la abita.

 

Da una parte Expocasa propone un percorso suddiviso per aree tematiche, con i migliori marchi del settore, da Arredo3 a Zecchinon Cucine, da Le Fablier a Caccaro: in mostra le novità per la zona cucina, passando attraverso gli spazi del benessere e l’area giorno, per arrivare alla zona notte e alle camerette per bambini e ragazzi, sempre più orientate ad essere funzionali in vista della loro crescita. Un percorso dinamico strutturato in modo da consentire al pubblico di trovare la soluzione più adatta alle proprie esigenze e al proprio stile abitativo, da quello classico e tradizionale a quello più contemporaneo e all’avanguardia.

 

Expocasa si conferma come punto di riferimento del nord ovest d’Italia per le idee per l’abitare proponendo un ricco calendario di appuntamenti aperti a tutti: tornano infatti la Cucina di Expocasa, animata da showcooking e incontri con chef ed esperti del settore food, ma anche i workshop e laboratori con gli interior design ed esperti del settore a disposizione, gratuita, del pubblico per fornire suggerimenti e indicazioni, anche legislative, per rinnovare e rendere ancora più su misura la propria casa. E quindi: come si può utilizzare anche in casa il colore dell’anno, il classic blu Pantone, in maniera elegante? O ancora, come applicare negli appartamenti i principi dell’armocromia per raggiungere un risultato di equilibrio e di benessere cromatico? E come rendere una abitazione ancora più green? Queste solo alcune delle risposte che si potranno avere visitando Expocasa, dal 29 febbraio all’8 marzo 2020, all’Oval Lingotto di Torino.

Enzo Ghigo in visita al negozio Biraghi

Il Presidente del Museo Nazionale del Cinema consolida la collaborazione con l’azienda cuneese

 

Enzo Ghigo, Presidente del Museo Nazionale del Cinema di Torino, ha visitato nei giorni scorsi il negozio Biraghi di piazza San Carlo a Torino.

Accompagnato da Claudio Testa, Direttore Marketing e Strategie Commerciali di Biraghi, che ha illustrato il progetto di ristrutturazione del negozio curato in collaborazione con la Soprintendenza delle Belle Arti di Torino, Ghigo ha avuto modo di vedere ambientati i due zootropi moderni – dispositivi ottici per visualizzare immagini e disegni in movimento – creati artigianalmente e commissionati da Biraghi traendo ispirazione da un antico zootropio presente negli archivi del Museo Nazionale del Cinema.

 

Uno di questi, posizionato in vetrina, racconta attraverso la rapida successione di immagini la produzione dei Biraghini. Una collaborazione che l’azienda di Cavallermaggiore ha voluto fortemente per avviare un dialogo con le realtà museali torinesi ed entrare in contatto con il grande pubblico. Il negozio, inaugurato lo scorso ottobre, sorge nei locali ex F.lli Paissa e raccoglie in un unico luogo le eccellenze enogastronomiche di tutto il Piemonte, vicine per filosofia e vocazione al progetto.

 

Ghigo si è poi confrontato con Bruno Biraghi, alla guida dell’azienda con la sorella Anna, e con l’occasione ha espresso il desiderio di rinnovare in futuro la collaborazione con Biraghi: «Ho sempre seguito l’azienda, da quando ero in Regione fino a oggi – sostiene Ghigo -. In questa nuova veste di Presidente del Museo Nazionale del Cinema di Torino ho avuto la possibilità e l’onore di visitare il negozio di piazza San Carlo dove sono esposti i due zootropi, che denotano l’attenzione e l’interesse dell’azienda verso la nostra realtà museale. Spero che questo primo passo sia di auspicio per ulteriori collaborazioni con questa azienda che senza dubbio è un fiore all’occhiello per la nostra Regione».

Premio Odisseo: creatività, innovazione e sostenibilità

Il CDVM valorizza i fattori chiave del successo delle organizzazioni del futuro

Il Premio Odisseo 2020, giunto quest’anno alla sua nona edizione, si propone lo scopo di valorizzare e premiare le realtà territoriali che siano state capaci di distinguersi per la realizzazione di progetti orientati alla creatività, innovazione e sostenibilità. Si tratta, in particolare, di progetti relativi ad attività di marketing innovativo e digitale e di promozione della sostenibilità ambientale.

Il titolo, che definisce meglio gli ambiti, permettendo altresì la flessibilità delle candidature, è “Odisseo 2020. Creatività. Innovazione. Sostenibilità. Fattori chiave del successo delle organizzazioni del futuro”.

“Si possono candidare tutte le aziende – spiega Antonio De Carolis, presidente del CDVM (Club Dirigenti Vendite & Marketing dell’Unione Industriale di Torino), in seno al quale è nato il Premio – enti ed organizzazioni presenti in Piemonte ed in Valle d’Aosta di piccole e medie dimensioni nei loro rispettivi settori”. Le candidature saranno accettate fino al termine ultimo del 10 febbraio prossimo, attraverso la compilazione di una scheda e la fornitura di materiali illustrativi e di comunicazione. Seguirà, sempre in febbraio, la riunione della giuria di primo livello che esaminerà le candidature e creerà la short list di un massimo di dodici nominativi.

La giuria di secondo livello – prosegue il presidente De Carolis – si riunirà invece nel mese di marzo prossimo per la scelta dei sei vincitori. Seguiranno poi la comunicazione agli interessati ed entro aprile avrà luogo la cerimonia di premiazione”.

Il Premio Odisseo è nato da un’idea del Consiglio Direttivo del CDVM che, nel novembre 2004, ha recepito una serie di preziose sollecitazioni pervenute da alcuni consiglieri e da alcuni componenti del Gruppo Giovani. Dopo una bozza preliminare elaborata nel dicembre 2004, nel gennaio immediatamente successivo il gruppo si rafforzò con l’entrata di nuovi componenti che avrebbero dato un ulteriore valido contributo alla creazione e alla prima edizione del Premio Odisseo, tra cui il Past President del CDVM Gianluigi Montresor, che assunse la carica di Presidente del Premio portandolo al livello di notorietà che oggi vanta; al gruppo avrebbero partecipato anche l’allora Presidente Paolo Guazzone ed altri Consiglieri quali Bocchi, Gennaro e Turcati che ancora oggi collaborano all’organizzazione. Seguendo una lunga tradizione, anche l’edizione 2020 del Premio Odisseo si propone di premiare la creatività imprenditoriale con opere d’arte contemporanea, quali espressione diversa ma complementare di un unico talento. Infatti ai vincitori andrà l’omaggio di un’opera d’arte esclusiva, offerta da artisti contemporanei, mentre a tutte le aziende entrate nella short list sarà consegnato un diploma di partecipazione.

Tutte le informazioni e notizie inerenti il Premio sono disponibili sul sito www.premiodisseo.com e sul sito www.cdvm.it.

Ulteriore riferimento è la Segreteria del CDVM e del Premio Odisseo presso l’Unione Industriale, Via Fanti 17, 10128 Torino. Tel 011 5718438, Mail cdvm@ui.torino.it

 

Mara Martellotta

Grattacielo Regione, approvata la variante 7

Approvata la variante che potrà permettere di concludere la vicenda tecnico-amministrativa di costruzione del Palazzo Unico della Regione Piemonte: nel 2021 potrebbe esserci il trasferimento dei dipendenti regionali nel grattacielo di via Nizza 

“Dobbiamo mettere un punto finale per terminare i lavori del Palazzo”, ha dichiarato l’assessore al Patrimonio, Andrea Tronzano, nel rispondere all’interrogazione del consigliere del M5S, Giorgio Bertola nell’ambito dei question time pomeridiani. “Dopo oltre un anno di attesa – ha aggiunto – abbiamo approvato la variante 7 su pavimentazione e impianti che permetterà di concludere il cantiere. Con la prudenza dovuta, poiché si tratta di un’opera che dura da più di un decennio, se i termini saranno rispettati, una volta terminati i lavori a novembre 2020 si procederà con i collaudi nel periodo estivo del 2021 per permettere al personale di trasferirsi a settembre 2021”.

Nella sua replica, il firmatario dell’interrogazione Bertola ha obiettato che questo “è un altro anno di ritardo che si somma al quinquennio già passato.  L’ingresso dei dipendenti regionali avverrà quindi, nella migliore delle ipotesi, non prima del 2021, ovvero un anno dopo rispetto a quanto previsto nel corso dell’ultimo sopralluogo avvenuto l’anno scorso. Questo si tradurrà, naturalmente, in ulteriori costi per i cittadini dovuti agli affitti delle attuali sedi regionali. Continueremo a tenere alta l’attenzione sul completamento del grattacielo regionale finché non sarà scritta la parola fine a questa lunga telenovela”.

Durante i question time è stata data risposta anche alle interrogazioni di Daniele Valle (Pd) sullo spostamento del poliambulatorio Asl di Alpignano; di Domenico Rossi (Pd) sulla diminuzione delle risorse per il piano annuale 2019 degli interventi regionali per la promozione di una cultura ed educazione di pace, cooperazione e solidarietà internazionale; di Silvio Magliano (Moderati) sui percorsi formativi alternativi alle sanzioni disciplinari; di Monica Canalis (Pd) sui disservizi GGT nell’area sud ovest della città metropolitana di Torino; di Paolo Bongioanni (FdI) sulla situazione del manto stradale della strada provinciale  Valle varaita e Colle dell’Agnello in relazione al passaggio del prossimo Giro d’Italia; di Marco Grimaldi (Luv) sulla piena occupazione dell’indotto FCA-Peugeot; di Francesca Frediani (M5S) sulla revoca dei mezzi di soccorso avanzato; di Sarah Disabato (M5S) sulle verifiche regionali dei controlli sllle carni di cinghiale da Trichinellosi.

Il Comune dice sì alla linea 2 della metropolitana

Dall’ufficio stampa di Palazzo Civico / La Giunta Comunale ha approvato il progetto di fattibilità tecnico economica della linea 2 della metropolitana di Torino redatta dal raggruppamento d’imprese che ha come capofila la società francese Systra

Il tracciato ha uno sviluppo di circa 28 chilometri lungo il quale saranno realizzate 32 stazioni. Progettata per essere compatibile con le diverse tipologie di treni in commercio, sia su gomma che su ferro, la nuova linea avrà caratteristiche simili alla 1 (sarà di tipo ‘automatico leggero’ senza conducente), ma se ne differenzierà necessariamente (in termini di ‘sistema ferroviario’ e dimensioni dei rotabili) anche per tener conto dello sviluppo tecnologico intervenuto in questi anni.

Tre le tratte lungo le quali è stato suddiviso il percorso che dal tracciato originariamente previsto nel bando per la progettazione preliminare si è poi allungato a sud-ovest e a nord-est: a quella centrale, tra le stazioni Anselmetti e Rebaudengo (circa 15700 metri e 23 stazioni) si sono aggiunte le estensioni verso Orbassano (circa 5700 metri e 5 stazioni) e San Mauro (circa 6500 metri e 4 stazioni).

Fin dalla fase di analisi della domanda di mobilità è infatti emersa chiara la necessità, per la sostenibilità finanziaria dell’infrastruttura, di massimizzarne la capacità trasportistica, creando altresì un vero e proprio sistema di connessioni intermodali col trasporto pubblico e privato.

Obiettivi che la progettazione ha perseguito individuando le fermate in modo che le loro aree di influenza fossero in grado di servire nel modo migliore possibile i principali poli di attrazione dell’utenza, realizzando una corrispondenza adeguata con le stazioni del sistema ferroviario metropolitano (Porta Nuova, Rebaudengo e Zappata) e assicurando un alto livello funzionale per garantire un ottimo livello del servizio.

La linea 2 della metro di Torino si incrocerà con la 1 in corrispondenza di Porta Nuova, in via Nizza. Proseguendo verso sud toccherà il Politecnico e arriverà allo stabilimento FCA di Mirafiori. Dopo la stazione Anselmetti (ora all’interno dello svincolo della tangenziale sud), raggiungerà Orbassano Centro passando attraverso Beinasco Fornaci, Beinasco Centro, Orbassano Centro Ricerche (dove è ipotizzato il nodo di scambio con mezzi pubblici e privati) e Pasta di Rivalta. La fermata del centro storico di Torino sarà realizzata sotto piazza Carlo Alberto. Si raggiungeranno quindi i Giardini Reali, per toccare poi la frequentatissima zona del Campus Einaudi. Nella zona nord, i treni attraverseranno via Bologna e l’ex trincerone, arrivando nei pressi dell’ospedale San Giovanni Bosco e, quindi, giungere alla stazione ferroviaria Rebaudengo. Dal bivio Cimarosa Tabacchi avrà origine la deviazione che, attraverso piazza Sofia, Banca/Bertolla, via Aosta (dove è prevista la stazione di San Mauro Pra Granda) raggiungerà l’area industriale di Pescarito.

Parcheggi di interscambio – con circa mille stalli per vetture ciascuno – saranno realizzati presso le stazioni di Orbassano, Anselmetti e San Mauro Piemonte/Pescarito.

Due le ipotesi di posizionamento per il deposito della nuova linea: una a nord nella zona San Mauro-Pescarito, mentre l’area individuata a sud si trova tra il deposito GTT e il cimitero Parco, ad ovest della stazione Anselmetti.

L’iter per la costruzione della linea 2 proseguirà ora con la convocazione della conferenza dei servizi e l’avvio della procedura di verifica di assoggettabilità alla valutazione d’impatto ambientale.

Automotoretrò si chiude con oltre 73.000 visitatori

 

De Tommaso e Rocchi vincono “La Grande Sfida” e il “Trofeo Lady”

 

Stranieri in aumento tra il grande pubblico di Automotoretrò e Automotoracing, da quest’anno sotto un unico acronimo. Bilancio positivo anche sul fronte commerciale, che ha visto predominare le Youngtimer

 

Torino, 4 febbraio 2019 – Sono Damiano De Tommaso, a bordo di una Skoda Fabia R5, e Silvia Rocchi su Peugeot 208 R2B i vincitori de “La Grande Sfida” e del “Trofeo Lady”, le due gare di velocità che nel weekend hanno emozionato il folto pubblico di AMR, che da quest’anno riunisce sotto un solo acronimo Automotoretrò e Automotoracing, le due rassegne dedicate al collezionismo d’epoca, al mondo delle corse e delle alte prestazioni. Il grande evento per gli appassionati di motori si è chiuso domenica 2 febbraio con oltre 73.000 visitatori accorsi al Lingotto Fiere e all’Oval di Torinoche nei quattro giorni hanno ospitato più di 1.200 espositori e circa 3.300 vetture tra instant-classic Anni ’90, lussuose berline tedesche, affascinanti spider due posti, inarrestabili 4×4 e ancora, leggerissime moto da trial spagnole, iconiche Delta con livrea Martini Racing e sfrontate vetture da rally. La grande e variegata platea – composta da appassionati e addetti ai lavori, piloti e curiosi – è arrivata a Torino da tutta Italia ed Europa, ma non solo: si è registrato, infatti, un aumento considerevole di presenze tra gli stranieri, in particolare tra i collezionisti inglesi e giapponesi.

 

L’edizione 2020 è stata un successo anche sul fronte commerciale, con centinaia di trattative private condotte da commercianti e privati che hanno schierato i loro migliori gioielli. In forte rialzo le quotazioni delle Youngtimer, in bella mostra nell’Area tematica realizzata in collaborazione con Catawiki nel Padiglione 2 e assolute protagoniste di AMRun’auto su quattro in fiera è, infatti, una “giovane d’epoca” – vetture con almeno vent’anni d’età che si apprestano a diventare a tutti gli effetti le storiche di domani – confermando il trend che le vede al centro dell’attenzione dei collezionisti, soprattutto quelli più giovani che si stanno affacciando a questo mondo desiderosi di guidare l’auto che sognavano da bambini.

 

“In un contesto fieristico in forte contrazione, non può che gratificarci poter riconfermare i numeri dello scorso anno, con un incremento anche dei visitatori stranieri – dichiarano gli organizzatori Beppe e Alberto Gianoglio -. Siamo stati ripagati dagli sforzi fatti per aumentare il livello complessivo degli espositori e la qualità del programma, che hanno fatto sì che in un weekend molto soleggiato migliaia di torinesi scegliessero di venire ad AMR. “La Grande Sfida” e il “Trofeo Lady” sono ormai diventati un appuntamento importante per il nostro pubblico, accorso numeroso per vedere i propri beniamini sfrecciare in pista. Non ci resta che dare appuntamento al 2021 per un’edizione ancora più ricca”. 

 

Tra i festeggiamenti per i compleanni di Pininfarina e Alfa Romeo, i visitatori sono stati positivamente colpiti anche dall’Area tematica dedicata alle moto da trial nel Padiglione 2 e dalle vetture d’epoca in esposizione nei numerosi stand dei club storici, così come dalle esibizioni di guida sportiva che si sono susseguite nell’area esterna, dalle fuoriserie costruite appositamente per incrementarne le prestazioni o per migliorarne estetica e funzionalità e dai raduni in centro città.

Nuove abitazioni, a Torino crescono domanda e prezzi

Il nuovo rappresenta l’11,7% dell’offerta totale in città. Per acquistare un’abitazione il prezzo medio è di €4.600 a mq, il 30% in più rispetto all’usato

Osservatorio Abitare Co. sul mercato residenziale delle nuove costruzioni nelle 8 principali città metropolitane nel 2019

 

Le caratteristiche delle nuove abitazioni: sempre più sostenibili e tecnologiche, su misura, personalizzabili, con spazi interni “comuni” come la storage room, la SPA e l’area fitness, l’area giochi per i bambini e le sale prenotabili per riunioni di lavoro, attrezzate per lavorarci come in ufficio

 

Nei primi nove del 2019 prosegue il segno positivo del mercato immobiliare residenziale torinese (9.867 compravendite e +1,6% sul 2018), seppur con valori più contenuti rispetto alla media delle principali città metropolitane (+5,1%) [1]. Un incremento che riguarda non solo le abitazioni “usate”, ma anche il nuovo. Secondo le stime di Abitare Co, a Torino le vendite di nuove abitazioni nel 2019 sono aumentate del +3,5% rispetto al 2018, i prezzi medi hanno registrato un incremento del +1,4% (€4.600 al mq.), i tempi di vendita sono pari a 6,5 mesi e l’offerta è stabile. Le nuove abitazioni rappresentano, così, l’11,7% dell’offerta totale presente sul mercato residenziale in città e i prezzi medi di vendita sono superiori del +30% rispetto a quelli delle abitazioni “usate”.

Sono questi alcuni risultati emersi dall’analisi del Centro Studi di Abitare Co. – società di intermediazione immobiliare focalizzata sulle nuove residenze – che ha analizzato l’andamento del mercato immobiliare delle nuove abitazioni nel 2019 nelle otto principali città metropolitane italiane (Roma, Milano, Torino, Napoli, Genova, Firenze, Bologna e Palermo).

Dove si concentra l’offerta di abitazioni nuove a Torino? Il 16% nelle aree centrali più pregiate comprese fra il Centro Storico e il Quadrilatero Romano, il 26% nei quartieri semicentrali, il 35% nelle aree periferiche e il restante 23% si distribuisce invece nelle aree dell’hinterland torinese.

Analizzando le singole città metropolitane, secondo l’analisi di Abitare Co., nel 2019 le vendite di nuove abitazioni crescono in tutte le città (+9,8% sul 2018). Ai primi posti troviamo Milano (+12,4%) e Roma (+9,7%), seguite da Bologna (+5,4%), Napoli (+4,8%), Genova (+4,8%), Firenze (+4,5%), Torino (+3,5%) e Palermo (+1,8%).

Anche i prezzi di vendita crescono in tutte le città, ma a ritmi differenti: le più dinamiche sono Milano (+6,6%) e Bologna (+3,5%), seguite da Firenze (2,1%), Palermo (+2,1%) e Torino (+1,4%), mentre Genova, Napoli e Roma risultano le meno vivaci con variazioni annue minori dell’1%.

Ma quanto costa oggi acquistare un’abitazione nuova? A Torino servono in media €4.600 a mq (+1,4% sul 2018), ma con valori che variano sensibilmente: €3.200 a mq per le zone periferiche, €4.500 per le aree semicentrali e €6.000 a mq per le vie centrali, sino ad arrivare a €7.500 per le abitazioni di pregio.  Nelle altre città a Milano il prezzo medio è €5.600 a mq (+6,6%), a Roma €5.160 (+0,9%), a Firenze €4.950 (+2,1%), a Genova €4.480 (+0,6%), a Bologna €4.000 (+3,5%), a Napoli €3.950 (+0,5%) e a Palermo €3.030 (+2,1%). Questi sono i valori medi, ma in ogni capoluogo i prezzi possono variare molto a seconda della tipologia di intervento edilizio e di localizzazione.

Le nuove abitazioni rappresentano solo il 9,8% dell’offerta totale del mercato residenziale, con Milano (17,3%) e Roma (16,8%) che hanno il peso maggiore. Seguono Torino (11,7%), Bologna (10,2%), Palermo (6,8%), Firenze (6,5%), Napoli (5,5%) e Genova (3,6%).

Le tempistiche per vendere una casa nuova sono più basse rispetto al mercato dell’usato. A Torino occorrono 6,5 mesi, un tempo superiore rispetto alla media nazionale (5,4 mesi), ma soprattutto a Milano dove ne bastano 2,5.

 

Per quanto riguarda le caratteristiche delle abitazioni, si conferma la tendenza a offrire un prodotto sempre più attento alle tematiche legate alla sostenibilità ambientale, al risparmio energetico e alla tecnologia digitale. Oggi realizzare degli “smart building” è più semplice e meno costoso rispetto alla vecchia domotica e la domanda dimostra di apprezzare molto tutti i nuovi servizi legati sia all’edificio che alla persona. Si fa più attenzione alle soluzioni abitative su misura, personalizzabili, con spazi interni all’edificio utili e sfruttabili da tutti i condomini come la storage room, la SPA e l’area fitness, l’area giochi per i bambini e le sale prenotabili per riunioni di lavoro, attrezzate per lavorarci come in ufficio.

“Le previsioni rimangono positive per il mercato in generale e anche per il comparto delle nuove residenze. La domanda di chi vuole oggi comprare continua ad essere sostenuta dai bassi tassi applicati sui muti – sottolinea Alessandro Ghisolfi, Responsabile del Centro Studi di Abitare Co.

Parchi da Amare, il salone del turismo green

E’ ospite della Regione Abruzzo alla Bit di Milano, Fieramilanocity, 9-11 febbraio

 

Parchi da Amare è il salone del turismo green, etico e sostenibile che si svolgerà presso il Palacongressi d’Abruzzo Pala Dean Martin di Montesilvano (PE) dal 23 al 25 ottobre. In occasione della Borsa internazionale del turismo di Milano del 9-11 febbraio Parchi da Amare sarà ospite dello stand della Regione Abruzzo a dimostrazione della sempre più stretta collaborazione tra le istituzioni locali e gli organizzatori dell’evento.

Fulvio Avataneo, Presidente dell’Associazione Italiana Agenti di Viaggio che è tra i partner di Parchi da Amare, dichiara: “Ringrazio la Regione Abruzzo che ci ha accolto con disponibilità ed entusiasmo all’interno del suo spazio espositivo alla Bit e che si è proposta di ospitare Parchi da Amare non solo nel 2020, ma anche nei prossimi due anni. Per chi come noi si occupa di turismo e vede in quello ambientale uno degli snodi per il futuro del comparto, la collaborazione diretta della regione più verde d’Europa è il segnale che stiamo andando nella giusta direzione e che solo facendo rete, anche grazie ad esperienze come Parchi da Amare, si potranno ottenere risultati apprezzabili in termini di valorizzazione dei territori passando attraverso un corretto approccio turistico all’ambiente”.

L’importanza del turismo naturalistico è tale da rappresentare oggi uno dei principali fattori di scelta del nostro Paese come meta a livello mondiale. Forti di questa consapevolezza, gli organizzatori di Parchi da Amare intendono sostenere e agevolare l’importante domanda del mercato turistico facendo incontrare le aree protette italiane – e le realtà economiche di questi territori – con i più qualificati operatori turistici. L’obiettivo è offrire una vetrina alle Regioni e promuovere, a livello nazionale e internazionale, i parchi e le aree protette di loro competenza così da facilitare i tour operator nella selezione di partner capaci di offrire servizi e prodotti in linea con le aspettative dei viaggiatori. L’Abruzzo ospita numerose aree protette e riserve naturali, oltre a 3 parchi nazionali: il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, il Parco Nazionale della Maiella e il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. La regione è dunque la location ideale per ospitare un evento come Parchi da Amare che ha come mission la condivisione e la diffusione dei valori ambientali, la promozione di un turismo slow e consapevole, il rispetto per la natura nelle sue diverse forme e la valorizzazione di quanto ad essa collegato.

La manifestazionead ingresso libero, sarà destinata non solo ai Tour Operator italiani ed esteri, agli operatori economici green e alle associazioni ambientaliste, ma anche alle famiglie e a chi ama la natura, lo sport e le attività esperienziali en plein air.  I partner di Parchi da Amare attualmente confermati sono: AIAV, Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del MareRegione AbruzzoRete WEECUncemAnciAigae. È stata inoltre richiesta la collaborazione a Legambiente e Federparchi.

Ex Embraco, verso un nuovo piano industriale

FRANCESCA BONOMO (PD) E JESSICA COSTANZO (M5S): “ADESSO FARE IL PUNTO CON GLI AMMORTIZZATORI SOCIALI”

Al tavolo al Mise per la Ex Embraco-Whirlpool di Riva di Chieri oggi  hanno partecipato anche i rappresentanti di Ventures e di Whirlpool Latin-America, Invitalia e i sindacati.

I rappresentanti di Whirlpool Latin-America, presenti al tavolo, hanno illustrato i punti alla base di un prossimo possibile accordo con Ventures che avrebbe l’obiettivo di supportare un nuovo piano di reindustrializzazione e tutelare i lavoratori.

Bonomo e Costanzo riferiscono: “Dal tavolo è emerso che un advisor internazionale avrà il compito di verificare la presenza di nuovi possibili investitori in grado di rilanciare le attività produttive dello stabilimento di Riva di Chieri. Vista la possibilità di una nuova reindustrializzazione siamo già state rassicurate che ci sarà un prossimo incontro al Ministero del lavoro per cercare di dare garanzie di continuità degli ammortizzatori sociali. Rispetto dunque alla pesante situazione di partenza, oggi si sono mossi i primi passi di discontinuità. Auspichiamo che anche la regione Piemonte collabori per ciò che è di sua competenza, perchè una conclusione positiva della vertenza è possibile solo in un’ottica di squadra e di sinergia a tutti i livelli istituzionali. ” Concludono le due deputate.

Fdi, cantieri di lavoro nelle periferie

Riceviamo e pubblichiamo

MARRONE : “DA DESTRA FATTI, NON PAROLE”

“La destra sociale è questo: fatti, non parole”. È soddisfatto il capogruppo di Fratelli d’Italia Maurizio Marrone commentando l’uscita delle graduatorie dei cantieri di lavoro per over 58 e per disoccupati. “In campagna elettorale – prosegue Marrone – avevamo promesso di stare al fianco delle fasce più deboli, oggi la destra al governo della Regione Piemonte conferma la parola data. Grazie al nostro lavoro, a stretto contatto con l’assessore Elena Chiorino, possiamo annunciare che i progetti approvati per la Città metropolitana, sono 98 per un totale di 415 cantieristi. Un numero importante, che aiuterà molte persone a rimboccarsi le maniche e darà loro un lavoro. Le persone inserite nel cantiere, infatti, percepiranno un’indennità lorda giornaliera di 29,70 euro, per un massimo di 30 ore di lavoro a settimana. L’assegno sarà poi erogato dall’Inps al lavoratore. Il nostro compito ora – conclude il capogruppo di Fratelli d’Italia – sarà quello di dare la massima risonanza al bando pubblicizzandolo nei nostri sportelli sociali di Barriera di Milano e Lingotto. Quelle periferie in cui la destra sociale lotta ogni giorno in difesa degli italiani”.