ECONOMIA- Pagina 365

Vendite promozionali anche 30 giorni prima dell’inizio dei saldi estivi

“Per sostenere la ripartenza e la ripresa del sistema commerciale piemontese nelle migliori condizioni di competitività ed efficienza e adottando una linea di apertura e liberalizzazione del mercato, si è deciso, di concerto con le associazioni di categoria, di sospendere il divieto di effettuare le vendite promozionali nei trenta giorni antecedenti i saldi estivi”

E’ quanto ha dichiarato l’assessore regionale al Commercio, Vittoria Poggio, dopo l’approvazione durante la seduta di Giunta del disegno di legge “Misure per il commercio a fronte dell’emergenza epidemiologica da Covid-19”.

Il provvedimento è stato quindi trasmesso al Consiglio regionale per l’approvazione urgente che sarà votata martedì prossimo dalla Prima Commissione riunita in sede legislativa.

Con le modifiche alla legge regionale n.28/1999 si stabilisce,per quest’anno, di permettere le vendite promozionali nei trenta giorni antecedenti le vendite di fine stagione, posticipate al 1° agosto 2020.

Prodotti fitosanitari, la deroga delle Regioni

È stato approvato nell’ultima seduta della Conferenza Stato Regioni, il decreto del Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali finalizzato ad integrare il DM 309/2011, che stabilisce un limite massimo di residui di sostanze non ammesse in agricoltura biologica, oltre il quale il prodotto contaminato non può essere commercializzato come “biologico”.

Il decreto, in procinto di emanazione, prevede una deroga nel caso di residui di acido fosfonico nonché, per il vino, anche di acido etilfosfonico. Il decreto ministeriale del 2011, infatti, con riferimento ai prodotti fitosanitari non presenti nell’allegato II del Reg. (CE) n. 889/2008, ha fissato a 0,01 mg/kg il limite inferiore, inteso come “soglia numerica” al di sopra della quale non è concedibile la certificazione di prodotto biologicoanche in caso di contaminazione accidentale e tecnicamente inevitabile, a meno che non siano previsti limiti inferiori dalla legislazione applicabile per particolari categorie di prodotto.

Poiché in base ai metodi di analisi più utilizzati nel settore – dichiara Giuseppe L’Abbate, Sottosegretario alle Politiche Agricole – questo valore risulta difficilmente applicabile nel caso di acido fosfonico, è stato opportuno prevedere una deroga alla precedente disposizione. Per tale ragione, il Decreto su cui si è trovata l’intesa prevede una nuova soglia specifica per questa sostanza, pari a 0,05 mg/kg, stabilendo al tempo stesso un periodo transitorio di due anni, durante il quale si applica il limite più elevato di 0,5 mg/kg per le colture erbacee e 1 mg/kg per quelle arboree”.

Il provvedimento contiene, inoltre, una specifica norma per la contaminazione di acido etilfosfonico nel vinoderivante da un processo di produzione spontanea che si verifica durante il processo di trasformazione. Al fine di incentivare l’agricoltura biologica, il periodo di transizione sarà applicabile anche alle aziende che si saranno convertite al biologico successivamente all’emanazione del decreto.

Alla luce delle indicazioni fornite dal CREA e con un attento confronto tecnico – conclude Giuseppe L’Abbate – poniamo fine ad una controversa situazione su cui si ingeneravano numerosi falsi positivi e che rischiava, di fatto, di penalizzare le nostre imprese biologiche, rendendo vani i loro sforzi”.​

In Val di Susa il nuovo modello di “abitare condiviso”

Da una vecchia baita montana sono nate unità abitative aggregabili grazie a locali in co-housing per il tempo libero e il lavoro: dalla sala cinema, alla palestra, fino al deposito per gli sci e per la ricezione dei pacchi postali. Un progetto decisamente inedito in un contesto montano dove solitamente predomina il modello della seconda casa. Una proposta abitativa che ha dimostrato tutta la sua efficacia durante i mesi del lockdown. Gettando le basi per un nuovo ritorno ai piccoli centri rurali e montani

E’ in Val di Susa che, dopo l’emergenza Covid19, ha confermato la sua validità un nuovo modello di “abitare condiviso” e a contatto con la natura. Stiamo parlando di Casa Giaglione. Questa ex baita, dotata di unità abitative autonome, propone una nuova fruizione degli spazi comuni, ripensati per dare vita a locali condivisi aggregabili tra loro attraverso modalità co-housing per il tempo libero e per lo smart working.

Una soluzione mai così attuale, soprattutto dopo l’impatto del Covid19 sulla nostra vita quotidiana. Ma l’aspetto ancora più innovativo è il contesto: siamo, infatti, a Giaglione (Torino), a circa 600 msl, in un territorio montano dove solitamente a prevalere sono modelli abitativi legati solo alla permanenza temporanea. Insomma, le classiche seconde case.

L’intervento è firmato dal celebre architetto Marco Visconti, fondatore dello Studio MV Architects e ritenuto tra gli architetti che stanno ridisegnando il paesaggio piemontese e italiano. Portano, infatti, la sua firma la Torre Zucchetti di Lodi, la Centrale termica di Moncalieri, l’Iveco training center di Torino, il Ristorante Ferrari di Maranello e lo Stabilimento FCA di Melfi, solo per citarne alcuni.

L’architetto Visconti, con Casa Giaglione, ha interpretato la baita storica riproponendo però un’inedita progettazione degli spazi comuni pensati per una fruizione che integra perfettamente tempo libero, locali di servizio e lavoro: dalla sala cinema, alla palestra, dal deposito per gli sci all’area per la ricezione dei pacchi postali.

Il progetto, i cui lavori di realizzazione si sono conclusi nel luglio del 2019, proprio per le sue caratteristiche di innovazione, sarà presentato alla mostra dedicata all’architettura montana in programma questo autunno a Torino, presso il Museo della Montagna.

«In questi mesi di emergenza sanitaria – spiega l’architetto – Casa Giaglione, che ho pensato in tempi non sospetti, ha confermato la validità e l’innovazione del suo modello abitativo.  L’emergenza Covid19 ha fatto riemergere, attraverso il lavoro agile, il ruolo importantissimo dei piccoli centri rurali e montani: durante il lockdown, infatti, questi luoghi hanno dimostrato la validità dei loro modelli di vita (maggiore contatto con la natura, minor rischio di assembramenti, possibilità di spazi abitativi più ampli). Sono convito che il Covid abbia gettato le basi per un ripopolamento di queste aree. A patto che le direttive governative puntino a un rafforzamento delle infrastrutture necessarie: dalla copertura internet alla predisposizione di una adeguata rete di trasporti pubblici, purtroppo ad oggi ancora molto carenti” conclude Marco Visconti.

“Servono certezze per le aziende agrituristiche”

Ad oltre un mese dalla firma dell’accordo sul turismo la Regione non ha ancora erogato il bonus previsto per gli agriturismi. A denunciare la situazione è il presidente di Cia Piemonte, Gabriele Carenini.

“Il 22 giugno, già con grave ritardo, sarebbero dovute partire le PEC per tutte le strutture ricettive – spiega Carenini -, ma ad oggi le aziende non hanno ancora ricevuto nulla. Mancano ancora gli elenchi degli agriturismi con ristorazione che la Regione si era impegnata a trasmettere alle organizzazioni agricole per verificare l’effettiva presenza di tutte le aziende che hanno diritto al bonus di 2.500 euro previsto dal riparti Piemonte”. 

“Le buone intenzioni della Regione – aggiunge Carenini – si stanno arenando sulle secche di una burocrazia inefficiente. Le aziende hanno bisogno di certezze e tempi rapidi. I nostri uffici sono subissati dalle telefonate dei soci spazientiti che chiedono spiegazioni. Dopo tre mesi di blocco totale, il settore sta cercando di ripartire ma la pubblica amministrazione sta dimostrando una volta di più di avere tempi non compatibili con quelli degli imprenditori”. 

“Chiediamo alla politica e alle amministrazioni pubbliche – conclude il presidente di Cia Piemonte – di garantire che i provvedimenti legislativi siano attuati in tempi celeri. In questo lungo periodo di emergenza troppi provvedimenti sono rimasti nel limbo delle buone intenzioni. Ma l’economia reale ha bisogno di concretezza, le idee da sole non bastano”.

In arrivo 40 milioni alle pmi del Nord-Ovest

Lo sforzo congiunto di Banca Generali, Credimi, Fondazione CRT e Finpiemonte ha permesso di realizzare, per la prima volta in Italia, una operazione che fa affluire risparmio delle famiglie a sostegno delle PMI di uno specifico territorio.

Si tratta di operazione che porterà , in poche settimane, 40 mln di euro di prestiti a quelle realtà che faticano ad accedere ai canali di finanziamento tradizionali. I finanziamenti concessi avranno un importo compreso tra 30.000 e 750.000 euro in funzione del fatturato dell’impresa da finanziare e mirano a raggiungere oltre 400 PMI del territorio.

La restituzione dei prestiti partirà dalla fine del 2021 per i successivi 4 anni. Le imprese che potranno accedere a questi fondi devono avere meno di 500 dipendenti, un fatturato sopra i 100.000 euro, essere Società di Capitali (SPA, SRL) con almeno un bilancio depositato o Società di Persone (SAS e SNC) con almeno una dichiarazione fiscale. La procedura è completamente digitale: la richiesta si fa online sul sito Credimi.com, in 2 minuti, da qualsiasi device, con documenti firmati digitalmente; la risposta arriva in soli 3 giorni per quelle imprese che hanno superato le verifiche e l’analisi del merito creditizio, con richieste fino a un limite massimo pari al 25% del proprio fatturato.

Dal fronte dell’investimento invece, la cartolarizzazione ha la durata di 6 anni e offrirà un rendimento ai clienti professionali di Banca Generali pari all’euribor (con floor a -0,10) a 3 mesi +3% .
Per l’assessore regionale alle attività produttive, Andrea Tronzano, ‘La Regione Piemonte sta mettendo in campo risorse ingenti per sostenere la ripresa e l’operazione Italianonsiferma è un esempio efficace di come le risorse pubbliche possano essere usate come leva per mobilitare quelle private, potenziando così i benefici per le imprese. L’intervento di FinPiemonte consente di contenere il costo dei finanziamenti e le imprese potranno anche ottenere un’ulteriore riduzione degli oneri attraverso il bando regionale che prevede un finanziamento in conto interessi fino a 7.500 Euro’ .

Anche Il Segretario Generale di Fondazione CRT e di Fondazione Sviluppo e Crescita Massimo Lapucci ha espresso soddisfazione per “una formula innovativa, realizzata insieme a partner di alto profilo, che coniuga le finalità di supporto e di sviluppo del territorio, proprie della nostra Fondazione, con la sostenibilità finanziaria dell’intervento, nella logica dell’impact investing. Con questa ambiziosa operazione, in un momento di forte difficoltà per il tessuto produttivo e per l’economia reale, acceleriamo con convinzione il processo intrapreso di ibridazione tra profit e non profit, creando un bridge tra il risparmio privato a sostegno delle imprese e gli investitori istituzionali come Sviluppo e Crescita CRT, che assume su di sé parte del rischio per creare valore economico e sociale”.

La Talpa. I soldi pubblici? Ai giovani per garantire il rilancio

Semplice, no? Intuito e determinazione. Costante lavoro di avanzamento, quindi di cambiamento.

Certo ogni modifica dell’esistente genera conflitti di resistenza. Ma non cogliere il cambiamento (se) in atto, quindi neanche resistervi, esserne ciechi o indifferenti, genera tragedie che consistono in occasioni di progresso perse, irripetibili. Stare fermi non è né un’opzione né un valore: è la manifestazione di una grave patologia depressiva che conduce all’annientamento…

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La talpa: i soldi pubblici? Ai giovani per garantire il rilancio

 

I commercianti: “Non basta San Giovanni virtuale a rilanciare l’economia”

Il commercio e ristorazione sono ancora in difficoltà  a Torino

In molti casi il fatturato è calato fino al 50%, a ormai un mese circa  dall’inizio della Fase 3.

L’Ascom ha messo in evidenza quanto sia difficile tornare alla normalità: non sono sufficienti, ritene l’associazione dei commercianti,  gli appuntamenti del palinsesto virtuale del Comune,  a colmare l’assenza dei torinesi e dei turisti e neanche  a migliorare gli effetti sui consumi della cassa integrazione e del  periodo di smart working. “Il web non può sostituire le trecentomila persone che ogni anno partecipavano alla festa del Santo Patrono”.  L’Ascom evidenzia anche gli effetti preoccupanti dello smart working su bar, ristoranti e negozi vicini a grandi aziende ed uffici pubblici”. Dice la presidente Coppa: “è necessario coinvolgere tutte le forze della Città e le imprese nella programmazione di appuntamenti di richiamo, coniugando il bisogno di ritorno alla normalità con la sicurezza di tutti.”

Distanziamento su treni e bus? Con la mascherina forse no

Si lavora per lo stop al distanziamento sui bus e treni, se i passeggeri indossano la mascherina. È questa la richiesta che il Piemonte intende fare al Governo, ribadita  dall’assessore regionale Marco Gabusi rispondendo all’interrogazione di Domenico Rossi (Pd) sulla gestione del trasporto pubblico locale in Piemonte in vista del ritorno alla normalità post Coronavirus a partire dal ritorno delle ferie estive.

“Il tavolo predisposto è al lavoro per cercare di capire che cosa potrà accadere a settembre e in autunno. La speranza è che si decida di togliere l’obbligo di distanziamento anche sui bus e treni, così come fatto con i ristoranti dove sono stati ridotti i metri di distanza per i clienti. Naturalmente tutto dipenderà dall’andamento dei contagi. Rispetto allo scorso 4 maggio, siamo in una fase diversa: la metropolitana di Torino è al 45% di passeggeri, la ferrovia al 35-40%. Abbiamo già chiesto al Governo di eliminare il distanziamento a bordo perché pensiamo bastino le mascherine” ha detto Gabusi.

Per elaborare il piano di ritorno alla normalità di settembre, legato alle ripartenze del mondo scolastico e industriale, la Regione e l’Agenzia della mobilità piemontese hanno inviato in questi giorni una prima tranche di questionari ad aziende, associazioni di categorie e istituti scolastici.

L’obiettivo, come ha concluso l’esponente della Giunta, è elaborare un sistema di trasporto che risponda  alle esigenze degli enti ed utenti. A tal scopo sono anche stati aperti tavoli interdisciplinari.

Nel corso delle interrogazioni e interpellanze è stata fornita risposta anche agli atti ispettivi dei consiglieri Sean Sacco (M5s) sui servizi di Amag Mobilità nell’Alessandrino; e Alberto Avetta (Pd) sui disagi sulla linea ferroviaria Torino-Ivrea-Aosta, sulla crisi occupazionale alla LivaNova di Saluggia (Vc), sulla riattivazione dei tirocini e sul Piano Bul per ottenere la massima copertura della banda ultralarga.

Locali commerciali, domanda e offerta

Prima dell’emergenza sanitaria, nel 2019 il settore commerciale ed il settore terziario hanno registrato un aumento delle compravendite rispettivamente del 6,5% e del 4,8%.

Dati positivi quindi che mettono in evidenza un interesse per l’acquisto di queste tipologie che, soprattutto nelle grandi metropoli, stanno attirando gli investitori. L’Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa ha analizzato le richieste pervenute alle reti Tecnocasa Immobili per l’Impresa e Tecnorete Immobili per l’Impresa relativi a negozi ed uffici.

NEGOZI
Il segmento dei negozi è da sempre orientato alla locazione che, infatti, interessa l’80,6% delle richieste. Solo il 19,4% della domanda opta per l’acquisto. Il 43,6% è rappresentato da investitori, un dato abbastanza allineato con quello degli scorsi anni alla luce degli interessanti rendimenti da locazione. Segue un 15,1% che desidera aprire attività di ristorazione e somministrazione, dato in aumento rispetto all’ultima rilevazione alla luce della maggiore attrattiva del comparto food. La metratura più gettonata tra gli acquirenti è inferiore a 50 mq. Sul mercato della locazione, quella che raccoglie la maggioranza delle richieste, il 38,0% dei potenziali affittuari desidera metrature comprese tra 51 e 100 mq, seguito dal 33,1% che ceca metrature inferiori a 50 mq. Il 26,8% di chi cerca in affitto lo fa per avviare attività di somministrazione e ristorazione, il 9,3% per cimentarsi nel settore dell’abbigliamento. C’è poi un 5,4% che realizza studi professionali. Le zone centrali sono quelle maggiormente ambite dai retailer che tendono a posizionarsi soprattutto nelle città ad elevato afflusso turistico. Chi è presente nelle posizioni top cerca di difenderle e, se può, di migliorarle. In questo momento Milano è la città che, in Italia, attira maggiormente i brand più importanti che aprono qui i loro flagship store vista la grande attrattività che la città sta dimostrando oltre alla capacità di sperimentare nuove modalità di shopping che uniscono tradizione e innovazione. Dopo Milano anche Firenze, Roma, Torino e Napoli richiamano l’interesse dei retailer con il capoluogo partenopeo che, negli ultimi tempi, è in grande spolvero. Continua l’ascesa della ristorazione ed Il food si conferma un settore dinamico, soprattutto per quanto riguarda i nuovi concept.

Altro fenomeno che vale la pena segnalare è il progressivo abbandono dei centri storici da parte delle attività terziarie (presenza di Ztl e difficoltà di parcheggio tra i principali problemi) con conseguente liberazione di location importanti che sono così occupate da retailer a caccia di posizioni di primaria importanza. Nelle grandi città così come nelle città capoluogo e di piccola dimensione i locali commerciali in vie a basso transito continuano a soffrire e spesso chiudono. Al loro posto si insediano attività di servizi che non necessitano di passaggio. Nelle grandi città il cui mercato immobiliare residenziale è in ripresa si segnalano diversi casi in cui il locale commerciale in via non di passaggio è sottoposto a cambio d’uso in residenziale.

L’analisi dell’offerta rileva che il 57% dei negozi presenti sul mercato sono in locazione e prevalgono le metrature fino a 100 mq.

UFFICI

 

 

Anche sugli uffici si registra una prevalenza di immobili in locazione, 78,8% contro un 21,2% di richieste di acquisto. Quello degli uffici resta al momento l’unico segmento ad avere delle difficoltà, ad eccezione di Milano dove il comprato è molto vivace perché attira numerosi investitori e registra diversi interventi sul territorio. Negli ultimi mesi sembra esserci una leggera ripresa anche se, al momento, la domanda è inferiore all’offerta. Quando possibile si procede ad un cambio di destinazione d’uso in residenziale. La domanda si concentra su immobili in buono stato, posizionati possibilmente non lontano dalla metropolitana e comunque in zone ben collegate con i mezzi. La maggioranza delle richieste, sia in acquisto sia in locazione, sono orientate su tagli inferiori a 150 mq. L’apertura di studi professionali è la motivazione prevalente di chi affitta e compra un ufficio. Un 23,2% acquista per investimento.

L’offerta sugli uffici vede prevalere le tipologie in affitto (63,9%) e il taglio più presente sul mercato misura fino a 150 mq.

Fonte: Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa

Ripensare un nuovo mondo alle Ogr

Un webinar sugli scenari della rivoluzione digitale nel “nuovo mondo” da ripensare e ricostruire nel prossimo futuro; visite guidate gratuite per raccontare la storia recente delle OGR Torino, a partire da quella delle 15 grandi statue d’acciaio che compongono Procession of reparationists, l’opera site-specific dell’artista sudafricano di fama mondiale William Kentridge; uno show in streaming con media-artist, collettivi e musicisti del panorama della musica elettronica torinese.

OGR Brand New Day: l’alba di un nuovo giorno sarà un evento aperto a tutti, lungo 12 ore, all’insegna delle contaminazioni tra arte e tecnologia. L’appuntamento proposto dalle OGR – Officine Grandi Riparazioni di Torino si svolgerà giovedì 25 giugno, in occasione del primo compleanno di OGR Tech powered by Talent Garden, hub dell’innovazione scientifica, tecnologica e industriale progettato e realizzato da Fondazione CRT per far crescere l’ecosistema italiano del tech su scala internazionale.

“OGR Tech, la nostra hub di innovazione da sempre proiettata al futuro, è tornata a operare a pieno regime sin dal primo giorno della Fase 2 e festeggia il suo primo compleanno segnando più che mai ‘L’alba di un nuovo giorno’. L’evento del 25 giugno rappresenta l’inizio della sfida che porteremo avanti nei prossimi mesi, ovvero far dialogare le due anime Cult e Tech delle Officine utilizzando tecnologie digitali, arte e cultura, per parlare a nuovi e più ampi pubblici. In questa doppia modalità, virtuale e reale, si realizza concretamente la nostra mission e si ‘ripara’, così come è insito nel nostro stesso nome, l’istinto umano alla socialità, che speriamo quanto prima si possa esprimere di nuovo anche nella manica Cult”, afferma il Direttore Generale delle OGR e Segretario Generale di Fondazione CRT Massimo Lapucci.

Programma della giornata

 

La digital R-evolution di OGR Tech

Dalle 11 alle 12 webinar sui canali social delle OGR Torino

Big Data, Intelligenza Artificiale, gaming, imprenditoria sociale, arte e innovazione digitale saranno i temi al centro del talk che coinvolgerà Massimo Lapucci – Direttore Generale OGR Torino e Segretario Generale di Fondazione CRT, Silvia Candiani – AD Microsoft Italia, Davide Dattoli – CoFounder e CEO Talent Garden partner operativo di OGR Tech, Valerio Di Donato – CEO di 34BigThings, Ciro Cattuto – Professore associato presso il Dipartimento di Computer Science dell’Università di Torino, Principal Scientist ISI Foundation, Patrick Tuttofuoco  artista visivo, Nicola Ricciardi – Direttore Artistico OGR Torino. Modera Matteo Pessione – coordinatore operativo OGR Torino e docente di Management e Marketing delle industrie creative all’Università degli Studi di Torino.

A condurre, Carlo Pastore – speaker radiofonico.

Obiettivo del talk è ripensare la contemporaneità attraverso i progetti e le nuove linee di produzione culturale tra arte e tecnologia che caratterizzeranno le OGR nei prossimi mesi, nella prospettiva interdisciplinare che connota da sempre le nuove OGR – Officine Grandi Riparazioni di Torino.


Come nasce una mostra – Live

Alle 16 e alle 18, visite guidate gratuite – Corte Est, OGR Torino, Corso Castelfidardo 22

prenotazione obbligatoria con mail a prenotazioni@ogrtorino.it

 

Il 25 giugno la rubrica Come nasce una mostra, nata in occasione del lancio del progetto OGR is digital, si trasforma e da digitale diventa live. Un racconto orale, sotto forma di visite guidate gratuite a cura del Direttore Artistico Nicola Ricciardi e del team curatoriale, per narrare la storia artistica recente delle OGR, a partire dall’opera Procession of reparationists di William Kentridge, artista tra i massimi esponenti dell’arte contemporanea a livello mondiale.

Nel pomeriggio, alle 16 e alle 18, nella Corte Est delle OGR di corso Castelfidardo 22, verranno svelati tutti i retroscena delle 15 grandi sculture in acciaio di oltre 4 metri di altezza che hanno viaggiato per circa un mese via mare dal Sudafrica per raggiungere le OGR Torino, dopo mesi di intenso lavoro da parte dell’artista. La storia artistica delle OGR sarà quindi raccontata a partire da un’opera fortemente attuale, significativa e simbolica sul tema del lavoro, frutto di una minuziosa ricerca di William Kentridge a partire dalle industrie del Nord Italia tra Ottocento e Novecento, attraverso le fotografie degli operai dell’epoca.

Brand New Day: 2 ore di musica originale in streaming

Dalle 21 alle 23 show online sui canali social delle OGR Torino

La sperimentazione musicale del format OGR SoundSystem, in occasione del compleanno delle OGR Tech, diventa digitale grazie all’evento OGR Brand New Day, show online organizzato dalle OGR Cult in collaborazione con C2C Festival con contenuti multimediali in cui l’architettura delle OGR Tech si fonderà a elementi di Visual Art originali.

OGR SoundSystem è la rassegna sviluppata dalle OGR Torino in collaborazione con C2CFestival, una piattaforma per sperimentazioni audiovisive, collaborazioni uniche e nuove produzioni firmate da artisti emergenti e non solo.

Protagonisti degli show del 25 giugno, quattro artisti della scena elettronica e avant-pop tra Torino e Milano:

72-Hour Post Fight: hanno esordito su La Tempesta International, con un flusso continuo di 30 minuti fatto di campi elettronici e colpi di scena musicali, sospinti da improvvisazioni jazz al sax, chitarre taglienti e percussioni dinamiche.

 

PALM WINE: è un progetto di Simone Bertuzzi lanciato in formato blog nel 2009: un’apertura verso i movimenti dei suoni e degli immaginari nel mondo post-globale, inebriati dai vapori dell’alcol. Palm Wine suona regolarmente come dj proponendo calde sonorità border-crossing. Simone Bertuzzi è inoltre metà del duo artistico Invernomuto, attivo nell’ambito delle arti visive dal 2003.

SPIME.IM: collettivo formato da due musicisti, un media-artist, un visionario ingegnere, autore di una personalissima e caleidoscopica realtà virtuale, progettata per ambiziosi spettacoli audiovisivi.

 

Virginia W.: giornalista, scrittrice tv, promoter e fondatrice di alcune delle principali club night di Milano, Spiritual Sauna e Just Cavalle.

“La storia recente che abbiamo vissuto, e che stiamo ancora vivendo, ci conferma più che mai che è proprio dai momenti di maggiore crisi che prendono forma le più grandi innovazioni. Le migliori opportunità, infatti, nascono dal dialogo tra creatività, conoscenza, coraggio e visione, e le OGR rappresentano un fertile terreno per mettere in pratica questo dialogo. In occasione del primo compleanno di OGR Tech festeggiamo un luogo dove quotidianamente le arti e l’innovazione tecnologica convivono per creare qualcosa di inedito, che impara dal passato ma guarda sempre al futuro”, sostiene il Presidente OGR Fulvio Gianaria.

“Questa giornata per noi segna un momento di ripartenza, anche se non possiamo certo dire di aver mai smesso di correre in questi tre mesi. Dapprima abbiamo corso all’indietro, ripercorrendo la nostra storia per il progetto online Come nasce una mostra. E adesso sfruttiamo quella rincorsa per fare un balzo in avanti: verso strade inedite, come quelle situate all’incrocio tra arti e tecnologia. Sempre perseguendo l’obiettivo che ci siamo posti dal 2017, ovvero la costruzione e la crescita – in misura e consapevolezza – di un nuovo pubblico nel campo delle arti visive e performative, capace di rappresentare una domanda di cultura ancora inespressa”, dichiara il Direttore Artistico Nicola Ricciardi.