ECONOMIA- Pagina 36

“Il rilancio parte da Mirafiori”: la giornata dell’ #orgogliotorinese

A cura di lineaitaliapiemonte.it

Anche l’arcivescovo di Torino, Mons. Roberto Repole, partecipa idealmente alla giornata promossa dai sindacati e condivisa dalle istituzione intitolata all’orgoglio torinese: “Oggi ci occorre molto orgoglio, nel senso positivo, di riconoscimento delle nostre capacità, per uscire da una certa sottile rassegnazione della città di fronte al declino industriale”

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Alta Val Susa, il bilancio della stagione invernale

Una prima stima dei dati in termini di flussi turistici e economici fa registrare, a causa di un meteo ballerino, un andamento ondivago, soddisfacente ma con tante ombre

E’ terminata da poco la stagione invernale 2023/2024 e anche in Val di Susa è tempo di bilanci e di un primo resoconto sull’andamento stagionale in termini di presenze sui monti e sulle piste di sci (sci alpino, snowboard e fondo) nel vasto Comprensorio della Via Lattea (Sestriere, Cesana, Claviere/Monginevro, San Sicario, Ulzio/Salice d’Ulzio e Pragelato) e di Bardonecchia (Campo Smith, Pian del Sole, Les Arnauds, Melezet-Chesal, Jafferau, Pian del Colle).

Naturalmente anche quest’anno si sono vissute le ormai note e tipiche criticità stagionali legate a un altalenante e imprevedibile fenomeno nevoso, cui neppure l’innevamento artificiale può far fronte sia per le temperature oltre la media sia per i costi enormi derivanti da un uso eccessivo dei cannoni. Aspetti, noti da tempo, sui quali si interrogano peraltro politici, scienziati, climatologi e ovviamente gli operatori del settore turistico montano, concordando sul fatto che si debba giocoforza porre in essere tutta una serie di strategie innovative per limitare e arginare questo annoso problema che, al momento, non sembra risolversi naturalmente e che arreca evidenti danni economici a tutto il settore. Un tema talmente sensibile da essere persino e continuamente all’ordine del giorno nell’agenda, in primis, della Coppa del Mondo di Sci Alpino. E senza entrare nel dibattito aperto, polemico e contraddittorio del cambiamento climatico e del global warming, assurto quasi a scontro fazioso,  fideistico e settario, rimane tuttavia evidente che un problema reale sussista al di là che le cause siano di origine antropica (cioè la responsabilità umana) o più semplicemente, essendo la Terra e il clima sempre vivi e in movimento, di origine naturale, secondo cicli che prescindono dalle attività inquinanti e impattanti degli esseri umani (attività produttive e abitudini varie di ogni singolo uomo o della società nel suo complesso).

E’ stata una stagione particolarmente faticosa – spiega il presidente della Sestriere S.p.A. e del Comprensorio Via Lattea Giovanni Brasso – per via delle altalenanti condizioni meteo che non hanno garantito un innevamento costante e ottimale durante l’intera stagione invernale. Grandi nevicate alternate a situazioni meteo molto soleggiate, insieme alla presenza di un forte vento, hanno complicato a dismisura il regolare andamento della stagione turistica invernale, provocando ovviamente un impatto sensibile sui costi sostenuti per l’innevamento artificiale, quando e se reso possibile da una temperatura idonea all’impiego dei cannoni, una minore presenza dei solitamente tantissimi turisti italiani e stranieri, che ogni anno raggiungono la nostra Alta Valle con il suo comprensorio, e una serie di disguidi connessi alla situazione contingente.

Tuttavia, in questo quadro problematico, un primo bilancio -prosegue il presidente del comprensorio sciistico Via Lattea – ci mostra dei segnali incoraggianti, persino migliori delle attese, seppur certamente non si possa parlare di stagione record. Per il prossimo futuro – conclude il presidente Brasso – , in relazione alla stagione invernale e dando per scontato un meteo particolarmente instabile e capriccioso, dovremo urgentemente studiare una serie di misure e di politiche innovative allo scopo di cambiare e di allargare l’offerta turistica, svincolandola, almeno in parte e per quanto possibile, dalle pratiche sportive sciistiche, ma senza perdere ovviamente in termini di fascino, interesse e richiamo tanto per i turisti abituali e affezionati quanto per quelli nuovi”.

Anche per Bardonecchia, i cui impianti e strutture sciistiche sono gestiti da un’altra società, il discorso ovviamente non cambia sia per quanto riguarda le difficoltà provocate dal meteo sia per, seppur soddisfacenti, i minori flussi turistici registrati e legati in primis alla pratica di sport invernali.

Ora però è tempo di stagione estiva e del solleone in tutta l’Alta Valle di Susa e dunque si volta pagina in attesa del sempre più crescente turismo estivo che apprezza, oltre al clima frizzante e fresco delle alte quote, le infinite e variegate bellezze, bontà e possibilità che sa offrire la montagna anche in questa bella stagione in relazione alle attività sportive, turistiche e naturalmente al relax.

PATRIZIO BRUSASCO

Ikea Collegno compie 15 anni: più di 40 milioni di visitatori

Dal 2009 il negozio ha accolto oltre 40 milioni di visitatori, servito quasi 2 milioni di polpette  e oltre 4 milioni di caffè, diventando parte integrante della quotidianità di tanti piemontesi

 

 

L’11 giugno 2009 IKEA apriva il suo negozio a Collegno, diventando presto un punto di riferimento per chi desidera arredare la propria casa, ispirando le scelte e incontrando le necessità delle persone nelle diverse fasi della vita. Quello di Collegno segue alla prima apertura di Grugliasco datata 1990, con la quale IKEA arrivava a Torino con la sua offerta di prodotti dai nomi scandinavi e soluzioni d’arredo accessibili a tutti, diventando presto un punto di riferimento per chi desidera arredare la propria casa, ispirando le scelte e incontrando le necessità delle persone nelle diverse fasi della vita.

Da allora in questi quindici anni il negozio IKEA di Collegno ha accolto 40 milioni di visitatori, servito oltre 4 milioni di caffè e circa 2 milioni di polpette e venduto 18 milioni di Frakta blu. Le brugole o le borse FRAKTA blu porta-tutto sono solo alcune delle piccole, nuove, abitudini che si sono integrate nella quotidianità dei piemontesi, accompagnando il racconto di un trasloco, della prima volta fuori casa, della nuova cameretta, e di quanti in questi anni hanno sentito l’esigenza di rendere più funzionale e accogliente la propria abitazione.

Il negozio IKEA di Collegno rappresenta inoltre un valore aggiunto per l’intero territorio anche in termini d’impatto economico e occupazionale: sono infatti 429 i co-worker che lavorano all’interno del negozio, con una presenza femminile al 60,8%.

“Quindici anni di attività rappresentano un traguardo davvero importante, che testimonia l’affetto che i piemontesi ripongono quotidianamente in noi. Un risultato che vogliamo festeggiare con chi ci ha permesso di raggiungerlo: i nostri co-worker, clienti, fornitori e tutti coloro che ci hanno dato fiducia e scelto per arredare il posto più importante al mondo, la loro casa” dichiara Oleg PaninMarket Manager IKEA Collegno“Fin dal nostro arrivo in città, ci siamo sentiti accolti e parte di questa comunità. Per questo, giorno dopo giorno, lavoriamo con impegno e dedizione per promuovere un’idea di casa e, più in generale, di società, aperta e accogliente, stando attenti ai bisogni delle persone e dell’ambiente, fedeli alla nostra visione di creare una vita migliore per la maggioranza delle persone”. 

 

In linea con l’impegno di IKEA di divenire un’azienda con un impatto positivo sul clima entro il 2030, sono diverse le iniziative messe in atto dallo store piemontese in tema di sostenibilità: Torino è tra le città italiane che ha visto IKEA dotarsi di una flotta di 12 veicoli elettrici, con l’obiettivo di arrivare a coprire la totalità delle consegne ai clienti in modalità zero emissioni. Per permettere a clienti, dipendenti e fornitori di raggiungere IKEA in modo più conveniente e sostenibile, nella aree parcheggio dello store di Collegno è prevista inoltre l’implementazione di ulteriori 12 colonnine di ricarica elettrica di ultima generazione, grazie alla partnership di IKEA Italia con Be Charge – società controllata da Plenitude (Eni) – che si occupa della diffusione delle infrastrutture e dei servizi di ricarica per la mobilità elettrica.

Il negozio di Collegno è dotato di pannelli fotovoltaici per soddisfare il fabbisogno del negozio, di un sistema di raccolta e riciclo dell’acqua piovana che unito alla gestione responsabile della falda acquifera permette l’utilizzo interno e per l’irrigazione delle aree verdi.

Un legame quello di IKEA con Torino che, nel corso degli anni, si è tradotto anche nel supporto e nello sviluppo di oltre 40 progetti sociali attivati sul territorio insieme a istituzioni, associazioni locali e realtà impegnate a favore dei più fragili, con l’obiettivo di restituire un senso di casa a chi l’ha perduto, offrendo non solo i propri prodotti, ma anche la competenza e la cura dei tanti co-worker coinvolti.

Tra le numerose iniziative promosse e sostenute in questi 15 anni di attività, quella con il Gruppo Abele per il contrasto alla povertà educativa di bambini e bambine, con l’associazione “L’Isola che non c’è” per l’arredo di una casa in cui le persone con disabilità hanno l’opportunità di intraprendere un percorso di autonomia nella propria quotidianità e con l’Associazione Quore per l’arredo di appartamenti destinati all’accoglienza di persone LGBTQI. Oltre a numerosi progetti portati avanti grazie al prezioso contributo dei clienti, come Riscalda La Notte per raccogliere coperte, trapunte e piumoni da destinare alle persone senza dimora o Prodotto Sospeso, l’iniziativa con Croce Rossa Italiana – Valle di Susa a supporto dei profughi ucraini.

Per celebrare questa ricorrenza speciale insieme alla sua comunità, IKEA Collegno ha previsto da lunedì 10 a lunedì 24 giugno promozioni su una selezione di prodotti e la realizzazione di un evento speciale “Un viaggio nel tempo in IKEA” per tutti i soci Family.

Stefano Ricagno Presidente del Consorzio Asti DOCG e Moscato d’Asti DOCG

Cambio della guardia alla guida di Asti DOCG e Moscato d’Asti DOCG. Il neopresidente del consorzio di tutela astigiano è Stefano Ricagno e ha preso il testimone da Lorenzo Barbero. Rimarrà in carica fino al 2027, con un cda completato da Bruno Fortunato, Massimo Marasso, Gianfranco Torelli e Paola Zappino, e continuerà ad essere vicepresidente della Vignaioli Piemontesi e di Piemonte Land of Wine, l’ente che rappresenta tutti i 14 consorzi del vino piemontesi riconosciuti dal Ministero dell’Agricoltura.

“Da Presidente mi impegnerò a rispettare la compattezza della filiera in prospettiva di uno sviluppo virtuoso e proficuo – spiega Stefano Ricagno – oggi l’Asti Spumante, in Italia, è venduto in minor misura rispetto al passato per motivi contingenti che ne hanno diminuito la perequazione sul mercato domestico, nonostante il consorzio da alcuni anni vi abbia investito molto. Alcuni investimenti sono stati la firma del consorzio sul paesaggio dell’Asti Spumante e del Moscato d’Asti attraverso la riproduzione del brand istituzionale e nelle rotonde stradali, sulle pagine e sulle insegne installate sulle vigne, la partnership con notissimi testimonial e brand internazionali, la sponsorizzazione di grandi eventi sportivi e culturali sono tutti atti espliciti che devono essere replicati e, se possibile, ampliati”.

“Non dimentichiamo che proprio da Canelli è partita la candidatura UNESCO dei paesaggi vitivinicoli – aggiunge Stefano Ricagno – e qui è nato il primo Spumante a base di uve Moscato d’Italia. Lavoreremo per valorizzare sempre di più i vigneti riconosciuti dal governo e per individuare le colline soleggiate con le caratteristiche necessarie per rientrare nella mappa degli “eroici”, così da accedere ai supporti previsti”.

 

Mara Martellotta

La finanza internazionale a Torino per la Conferenza Fma

Si terrà nel capoluogo piemontese l’edizione 2024 della “Conferenza Europea” dell’ “FMA – Financial Management Association”

Dal 12 al 14 giugno

Per tre giorni, da mercoledì 12 a venerdì 14 giugno, Torino accoglierà oltre 300 ospiti – accademici, decision-maker, membri di istituzioni finanziarie e banche centrali – provenienti da tutto il mondo per 33 diverse nazionalità, che si riuniranno sotto la Mole per analizzare il presente ed il futuro della Finanza, nell’ambito della “Conferenza Europea 2024”dell’“FMA-Financial Management Association”, l’Associazione Internazionale, fondata nel 1970, che riunisce molti dei più importanti esponenti della finanza globale, “con l’obiettivo di promuovere l’interazione professionale, la ricerca, l’educazione finanziaria e le migliori pratiche, approfondendo i principali temi della finanza contemporanea e le sue direzioni”.

La Conferenza si terrà presso il Grattacielo Intesa Sanpaolo (in corso Inghilterra 3) ed è in partnership con “ESCP Business School”, scuola fondata nel 1819, oggi articolata in vari “Campus” presenti a Berlino, Londra, Madrid, Parigi, Varsavia e, dal 2004, a Torino (“Turin Campus”, in corso Unione Sovietica 218 bis), grazie al supporto della Chambre de Commerce et d’Industrie de Paris, della Camera di Commercio torinese, dell’ Università degli Studi e del Politecnico di Torino, insieme a numerose “aziende partner”.

A presiedere la “Conferenza”, strutturata in circa ottanta sessioni di “presentazioni” e “discussioni”, saranno i professori Alberta Di Giuli, direttrice del “Campus di Torino”, Santiago Barraza, coordinatore del “Dipartimento di Finance di ESCP Business School”, e Vikas Agarwal, “Bank of America Distinguished Chair” e  docente di “Finance” della “Georgia State University”.

“Keynote speaker” (“oratore principale”, cui spetta d’aprire le danze, catturando la massima attenzione dal pubblico) sarà l’americana Laura Starks, tra i principali esperti internazionali dei temi “ESG – Environmental Social and Governance” (Bilanci di Sostenibilità Ambientale, Pubblicazione dati ambientali e sociali, nonché di governanceaziendale).

ll programma completo e i “paper” integrali che verranno presentati sono disponibili al link.

“Siamo felici di aver portato la Conferenza Europea dell’‘FMA’ a Torino – commenta Alberta Di Giulidirettrice del ‘Campus di Torino’ di ‘ESCP Business School’ – in un anno che vede la città ‘Capitale della Cultura d’Impresa’.  L’evento richiama gli esponenti più prestigiosi del panorama accademico e finanziario globale, che si riuniranno per condividere le loro ricerche e discutere delle prossime sfide per l’economia internazionale. La complessità crescente dello scenario globale rende ancora più importante lo sviluppo e la diffusione di competenze e l’interazione tra accademici e professionisti”.

 

Da ricordare ancora che la “Conferenza Europea FMA 2024”, organizzata anche con il supporto di “Turismo, Torino e Provincia”, fa parte del programma di iniziative ed eventi “Torino, spazio al futuro” per “Torino 2024 Capitale della Cultura d’Impresa”.

Per info: “ESCP Business School – Turin Campus”, corso Unione Sovietica, 218 bis, Torino; tel. 011/6705894 o www.escp-businessschool.it

g.m.

Nelle foto:

–       Prof.ssa Alberta Di Giuli

–       Prof. Santiago Barraza

–       Prof.ssa Laura Starks

All’Urban Lab uno sguardo sulla Torino di domani

 

Si chiama “Turning Point. Rivelare il futuro” il nuovo programma culturale messo a punto dall’Urban Lab di piazza Palazzo di Città per andare alla scoperta dei grandi progetti avviati dalla Città di Torino che nei prossimi mesi trasformeranno, grazie ai fondi del Pnrr, il Valentino e la Cavallerizza Reale.

Due luoghi simbolo di Torino, oggi al centro di un processo di trasformazione urbana, saranno raccontati attraverso un articolato programma che prevede un’esposizione, un ciclo di incontri, visite guidate e laboratori con le scuole.

A guardare alla Torino del futuro è l’esposizione allestita negli spazi di Urban Lab in Piazza Palazzo di Città che aprirà ufficialmente al pubblico domani.

Qui l’allestimento permanente, suddiviso nelle sezioni “now” e “soon”, accompagna i visitatori in quello che è un vero e proprio racconto della città e del suo patrimonio naturalistico e architettonico. Nei due ambienti dedicati all’esposizione sono raccolti approfondimenti sui progetti, dati, immagini e interviste coi protagonisti, oltre che vetrine progettuali, studiate e focalizzate per l’occasione proprio sulle aree del Valentino e della Cavallerizza Reale.

La panoramica dedicata al Valentino si snoda lungo l’asse del Po, seguendo il progetto di riqualificazione di quello che rappresenta uno degli investimenti più importanti della Città per i prossimi anni. Un progetto messo in campo per valorizzare al tempo stesso la vocazione culturale dell’area, unitamente a quella naturalistica e ambientale data dalla presenza del parco e del fiume. I principali interventi presentati sono la riqualificazione del Padiglione Nervi di Torino Esposizioni, con la creazione della nuova Biblioteca Civica Centrale, il recupero del Teatro Nuovo, il restauro e la valorizzazione dell’offerta ricettiva e turistica del Borgo Medievale, il ripristino della navigazione sul Po e la risistemazione del parco per migliorarne la fruizione, potenziarne i servizi e aumentarne la sicurezza.

Per la Cavallerizza Reale invece il focus dell’esposizione è sull’intervento stesso, che opera su un pezzo del cuore barocco della città dallo straordinario valore culturale e architettonico. Un compendio articolato che vede già insediata l’Aula Magna dell’Università di Torino nel Maneggio Chiablese, nel quale troveranno spazio un hub culturale, un polo di ricerca dell’Università di Torino, il Polo delle Arti dell’Accademia Albertina di Belle Arti, Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino e Fondazione Collegio Einaudi, oltre alla nuova sede della Fondazione Compagnia di San Paolo.

Fanno parte del programma culturale anche una serie di incontri, laboratori con le scuole e visite guidate, la cui partenza è prevista in autunno.

La mostra, ad ingresso libero, sarà visitabile fino a maggio 2025 dal mercoledì al venerdì in orario 14-19 e il sabato dalle 11 alle 19. Maggiori informazioni e contatti su: www.urbanlabtorino.it

TORINO CLICK

Sovraindebitamento: che fare?

La legge parla di sovraindebitamento quando il debitore non è in grado di rimborsare in maniera regolare i propri debiti, anche considerando le disponibilità economiche dei successivi dodici mesi. Le persone possono trovarsi in questa situazione perché non hanno valutato attentamente la propria capacità, attuale ed in prospettiva, di rimborso dei debiti oppure perché sono subentrati eventi imprevisti e involontari che determinano nuove uscite, come ad esempio spese mediche, oppure minori entrate, pensiamo alla perdita del lavoro, alla cassa integrazione oppure alle malattie.

Il concetto di “sovraindebitamento” è stato introdotto nel sistema giuridico italiano dalla Legge 3/2012, conosciuta anche come “legge salva suicidi”. L’iter legislativo è iniziato al Senato nel settembre 2008. Il Parlamento ha approvato la legge nel gennaio 2012, con cui ha disciplinato una nuova tipologia di concordato per comporre le crisi di liquidità del singolo debitore, al quale non si possono applicare le ordinarie procedure concorsuali. Su tale disciplina è poi intervenuto il decreto-legge 179 del 2012, che ha modificato alcuni aspetti della procedura e ne ha esteso l’applicazione al sovraindebitamento del consumatore. Recentemente, parliamo di luglio 2022, la legge 3/2012 è stata sostituita dal Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza. Questo nuovo procedimento disciplina in modo esclusivo ed unitario le situazioni di crisi o insolvenza del debitore, sia esso consumatore, professionista o imprenditore, che eserciti, anche non a fini di lucro, un’attività commerciale, industriale, artigiana o agricola, operando quale persona fisica, persona giuridica o altro ente collettivo, gruppo di imprese o società pubblica, con esclusione dello Stato e degli enti qualificati pubblici dalla legge. Un nuovo strumento d’aiuto, dunque, per chi è in difficoltà.

L’associazione Codici è impegnata con i propri esperti a fornire assistenza anche per casi di sovraindebitamento. È possibile richiedere assistenza e chiarimenti telefonando al numero 065571996 o scrivendo a segreteria.sportello@codici.org.

Superbonus edilizia, l’allarme degli artigiani

“Ulteriore batosta per il comparto è la riduzione dell’aliquota agevolata per gli interventi recupero edilizio e riqualificazione energetica: dal 1° gennaio 2025 la detrazione è ridotta dal 50 al 36 percento e dal 1/1/2028 passa al 30 per cento”.

L’INTERVENTO DI CONFARTIGIANATO IMPRESE

Il settore edile rischia il default. Infatti, con il decreto 39/2024 il Governo ha deciso di mettere la parola fine al Superbonus inserendo un ritocco incisivo nelle detrazioni previsto dall’emendamento a firma del Ministro dell’Economia Giorgetti: l’allungamento a dieci rate del tempo di recupero di diversi sconti fiscali a partire dalle spese effettuate nel 2024.

Secondo i dati forniti dalla CGIA di Mestre, entro il 30 aprile scorso, gli interventi di ristrutturazione/efficientamento edilizio realizzati per mezzo del Superbonus sono stati poco meno di 500mila (precisamente 495.469). Il 4,1% del totale degli edifici residenziali presenti nel Paese è stato interessato dall’agevolazione fiscale.

A livello regionale è il Veneto ad aver registrato il ricorso più numeroso al 110%. Con 59.588 asseverazioni depositate, l’incidenza percentuale di queste ultime sul numero degli edifici residenziali esistenti è stata pari al 5,6 per cento.

In Piemonte sono state 35.986 le asseverazioni depositate sui 944.690 edifici residenziali pari al 3,8%.

A livello nazionale, l’onere medio a carico dello Stato è stato di 247.531 euro per edificio residenziale interessato da un intervento con il Superbonus. Il picco massimo lo scorgiamo in Valle d’Aosta con 401.671 euro per edificio.

In Piemonte il costo medio a carico dello Stato è stato di 252.079 euro.


L’obiettivo del Governo commenta Enzo Tanino, Presidente di Confartigianato Imprese ediliziaPiemonte è quello di riportare i bonus casa all’interno della dichiarazione dei redditi, limitando ilmeccanismo come la cessione del credito e lo sconto in fattura. Tutta questo tira e molla sul Superbonus sta penalizzando le imprese edili italiane e piemontesi generando incertezza e crisi di liquidità. “

“La rimodulazione della detraibilità in 10 anni delle spese sostenute per alcuni interventi edilizi a partire dal 2024 – continua Tanino e il divieto, con effetto dalle compensazioni eseguite dal 1° gennaio 2025, per le banche di compensare i propri crediti d’imposta derivanti da cessione del credito con contributi previdenziali, assistenziali e premi per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, colpisce imprese e famiglie bloccando interventi di riqualificazione già avviati”.

“Ulteriore batosta per il comparto-prosegue Tanino – è la riduzione dell’aliquota agevolata per gli interventi recupero edilizio e riqualificazione energetica: dal 1° gennaio 2025 la detrazione è ridotta dal 50 al 36 per cento e dal 1/1/2028 passa al 30 per cento”.

Il nuovo decreto – continua Tanino penalizzerà leimprese edili da cui le banche acquistano i crediti; infatti, più la compensazione si fa complicata, meno spazio fiscale hanno gli istituti per accogliere i crediti in entrata. La catena della cessione si arresterà e le aziende si troveranno impossibilitate a vendere i loro crediti. A breve si creerà un corto circuito e le impresedovranno fare i conti con la mancanza di liquidità che avevano messo in conto di incassare.

Dalla pubblicazione dell’art. 11 del DL 24/2020 (decreto che ha sancito il superbonus 110%), – conclude Tanino – abbiamo subito 32 modifiche. Il contenuto dell’articolo è talmente “astruso, burocratico, complesso” che ha generato una valanga di interpelli alla Agenzia Entrate: circa 25.000 mila!

Noi chiediamo solo di lavorare con regole certe e non con una tale incertezza / burocrazia che allontana sempre di più i giovani dall’aspirazione a diventareimprenditori”.

A Torino il “Gotha” della Finanza mondiale

Si terrà nel capoluogo piemontese l’edizione 2024 della “Conferenza Europea” dell’ “FMA – Financial Management Association”

Dal 12 al 14 giugno

Per tre giorni, da mercoledì 12 a venerdì 14 giugno, Torino accoglierà oltre 300 ospiti – accademici, decision-maker, membri di istituzioni finanziarie e banche centrali – provenienti da tutto il mondo per 33 diverse nazionalità, che si riuniranno sotto la Mole per analizzare il presente ed il futuro della Finanza, nell’ambito della “Conferenza Europea 2024”dell’“FMA-Financial Management Association”, l’Associazione Internazionale, fondata nel 1970, che riunisce molti dei più importanti esponenti della finanza globale, “con l’obiettivo di promuovere l’interazione professionale, la ricerca, l’educazione finanziaria e le migliori pratiche, approfondendo i principali temi della finanza contemporanea e le sue direzioni”.

La Conferenza si terrà presso il Grattacielo Intesa Sanpaolo (in corso Inghilterra 3) ed è in partnership con “ESCP Business School”, scuola fondata nel 1819, oggi articolata in vari “Campus” presenti a Berlino, Londra, Madrid, Parigi, Varsavia e, dal 2004, a Torino (“Turin Campus”, in corso Unione Sovietica 218 bis), grazie al supporto della Chambre de Commerce et d’Industrie de Paris, della Camera di Commercio torinese, dell’ Università degli Studi e del Politecnico di Torino, insieme a numerose “aziende partner”.

A presiedere la “Conferenza”, strutturata in circa ottanta sessioni di “presentazioni” e “discussioni”, saranno i professori Alberta Di Giuli, direttrice del “Campus di Torino”, Santiago Barraza, coordinatore del “Dipartimento di Finance di ESCP Business School”, e Vikas Agarwal, “Bank of America Distinguished Chair” e  docente di “Finance” della “Georgia State University”.

“Keynote speaker” (“oratore principale”, cui spetta d’aprire le danze, catturando la massima attenzione dal pubblico) sarà l’americana Laura Starks, tra i principali esperti internazionali dei temi “ESG – Environmental Social and Governance” (Bilanci di Sostenibilità Ambientale, Pubblicazione dati ambientali e sociali, nonché di governanceaziendale).

ll programma completo e i “paper” integrali che verranno presentati sono disponibili al link.

“Siamo felici di aver portato la Conferenza Europea dell’‘FMA’ a Torino – commenta Alberta Di Giulidirettrice del ‘Campus di Torino’ di ‘ESCP Business School’ – in un anno che vede la città ‘Capitale della Cultura d’Impresa’.  L’evento richiama gli esponenti più prestigiosi del panorama accademico e finanziario globale, che si riuniranno per condividere le loro ricerche e discutere delle prossime sfide per l’economia internazionale. La complessità crescente dello scenario globale rende ancora più importante lo sviluppo e la diffusione di competenze e l’interazione tra accademici e professionisti”.

 

Da ricordare ancora che la “Conferenza Europea FMA 2024”, organizzata anche con il supporto di “Turismo, Torino e Provincia”, fa parte del programma di iniziative ed eventi “Torino, spazio al futuro” per “Torino 2024 Capitale della Cultura d’Impresa”.

Per info: “ESCP Business School – Turin Campus”, corso Unione Sovietica, 218 bis, Torino; tel. 011/6705894 o www.escp-businessschool.it

g.m.

Nelle foto:

–       Prof.ssa Alberta Di Giuli

–       Prof. Santiago Barraza

–       Prof.ssa Laura Starks