ECONOMIA- Pagina 347

Luna park e circhi: lo spettacolo viaggiante manifesta per riaprire

Milano, Roma, Napoli, Torino, Venezia, Bologna, Firenze, Perugia, Potenza, Bari e Cagliari: gli operatori del settore manifestano in tutta Italia per richiedere la riapertura del settore

Un anno di chiusura quasi totale, centinaia di luna park e circhi annullati in tutta Italia, oltrecinquemila famiglie senza lavoro e reddito dal primo lockdown. È tragico il bilancio degli ultimi dodici mesi per gli esercenti dello spettacolo viaggiante e circense che, nella mattinata di oggi venerdì 26 marzo (ore 10.30), scendono uniti in piazza in tutta Italia con la manifestazione “Lo spettacolo viaggiante italiano scende nelle piazze”, per accendere un faro sulla situazione drammatica del settore a causa della pandemia da Covid-19 e richiedere la ripartenza, in sicurezza, della stagione 2021. La richiesta è già stata presentata al ministro Dario Franceschini e alla Conferenza delle Regioni.

«Luna park e circhi sono chiusi da un anno – tuona Ferdinando Uga, esercente e presidente dell’Associazione nazionale esercenti spettacoli viaggianti, che ha organizzato l’evento – ed è una disgrazia per le migliaia di piccole imprese la cui vita è fondata su questo lavoro. Le nostre attività sono all’aperto e abbiamo dimostrato di poterla gestire in piena sicurezza: abbiamo necessità di riaprire per dare respiro alle imprese. Le riserve economiche sono finite, gli aiuti stanziati dalle istituzioni sono stati insufficienti, dobbiamo tornare a far sorridere e a portare spensieratezza al nostro pubblico, ai giovani, alle famiglie e ai più piccoli. Chiediamo al Governo una data per la riapertura e un sostegno per la ripartenza, mentre ai Sindaci che lo scorso anno non hanno fatto svolgere i luna park anche quando si poteva, più attenzione al settore e collaborazione, per tornare ad offrire ai cittadini un divertimento popolare in piena sicurezza».

Gli esercenti dello spettacolo viaggiante e del circo manifestano quindi la mattina di venerdì 26 marzo a Milano (piazza Duomo), Torino (piazza Castello), Venezia(piazza Mercato, Marghera), Ferrara (piazza Trento e Trieste), Firenze (piazza Santa Croce), Perugia (piazza Italia), Roma (piazza del Popolo), Napoli (piazza del Plebiscito), Potenza (piazza Mario Pagano), Bari (Palazzo dell’Economia, ad. Piazza della Libertà) e Cagliari (piazza Giuseppe Garibaldi). «La quasi totalità dei nostri esercenti ha concluso il 2020 con neanche 50 giornate di attività – conclude Uga – e, se non vengono presi provvedimenti, il 2021 rischia di essere ancor più catastrofico e drammatico. Circhi e luna park sono un’attività di cultura e spettacolo popolare che si svolge all’aperto e in piena sicurezza, nel rispetto delle linee guida nazionali e degli specifici protocolli approvati dall’autorità sanitaria».

Queste le piazze che hanno ospitato  l’evento nella mattinata del giorno 26 marzo:
Milano – Piazza Duomo
Torino – Piazza Castello
Venezia (Marghera) – Piazza del Mercato
Ferrara – Piazza Trento e Trieste
Firenze – Piazza Santa Croce
Perugia – Piazza Italia
Roma – Piazza del Popolo
Napoli – Piazza del Plebiscito
Potenza – Piazza Mauro Pagano
Bari – Palazzo dell’Economia (ad. Piazza della Libertà)
Cagliari – Piazza Giuseppe Garibaldi

la protesta dei lavoratori dell’AF Logistics di Nichelino

Riceviamo e pubblichiamo / Si preparano ad una giornata di protesta i lavoratori dell’AF Logistics di Nichelino, nella cintura torinese. Domani, 26 marzo l’intero polo logistico che gestisce il trasporto e il montaggio dei mobili IKEA entrerà in sciopero:

“Il lavoro non viene svolto direttamente da AF Logistics – precisa Stefano CAPELLO, CUB Trasporti Torino e Città Metropolitana – ma da una serie di cooperative che operano in subappalto. E in questo caso siamo al far west: ci sono cooperative che pagano la giornata lavorativa senza riconoscere la malattia, l’eventuale assenza e gli straordinari e le cui buste paga sono letteralmente da fame“.

A questo si aggiungono: “Comportamenti inaccettabili di prevaricazione e discriminazione nei confronti dei lavoratori e il responsabile per AF Logistics del polo di Nichelino si è ripetutamente esibito in atteggiamenti svalorizzanti dei lavoratori – sottolinea Stefano CAPELLO – Poi a seguito dell’eccezionale aumento delle vendite online i carichi di lavoro sono lievitati senza che a questo sia corrisposto un aumento salariale”.


“Chiediamo nelle trattative un coinvolgimento diretto di IKEA – aggiunge il responsabile CUB Trasporti Torino e Città Metropolitana – in quanto responsabile ultimo del valore complessivo dell’appalto. Per questo motivo dopo il presidio al polo logistico abbiamo intenzione di trasferire la protesta davanti ad IKEA di Collegno“.

Le nostre richieste sono:

– Un contratto di polo logistico che riconosca pienamente il CCNL ed eviti le differenze tra dipendenti delle varie cooperative.

– La sostituzione del responsabile di AF Logistics Torino

– Adeguamento dei carichi di lavoro all’effettivo peso delle varie lavorazioni con il coinvolgimento di IKEA nella determinazione del tempo necessario alle varie operazioni.

Www.cub.it

Risparmio, nell’incertezza del presente i torinesi cercano una maggiore sicurezza

I dati dell’Osservatorio Sara Assicurazioni / A che cosa pensano i torinesi quando si parla di risparmio? Il 30% alla
preoccupazione per lo stato delle proprie finanze, alimentata dalla congiuntura del momento, il
40% ci vede una risorsa per affrontare anzitutto un presente complesso, mentre un ulteriore
30% lo associa all’idea di futuro e alla possibilità di un domani più solido per la famiglia e i figli.

Lo evidenzia l’Osservatorio Sara Assicurazioni, la Compagnia assicuratrice ufficiale dell’ACI. Dati
che si inseriscono nel quadro della crisi economica generata dalla pandemia, che ha determinato
un senso generale di incertezza, con ripercussioni su famiglie e attività. Incertezza che va di pari
passo, non a caso, con l’aumento dei depositi bancari in Italia, cresciuti a gennaio 2021, come
segnala l’Abi, di circa 181 miliardi rispetto all’anno prima raggiungendo quota 1.744 miliardi.


Gli abitanti di Torino si confermano un popolo di risparmiatori, con il 42% che afferma di vivere
il presente cercando abitualmente di mettere da parte qualcosa per affrontare possibili imprevisti
e difficoltà e un 26% che si dice sempre parsimonioso, al punto da fare rinunce oggi per riuscire
a pianificare meglio il domani.

Nella gestione dei soldi la tecnologia si ritaglia uno spazio sempre maggiore, tanto che il 32% si
dichiara propenso ad affidarsi in misura crescente anche ad app e sistemi fintech per gestire
l’economia domestica e organizzare il budget familiare.

Ma oltre a pensare al presente, i torinesi riconoscono l’importanza di una pianificazione del futuro
economico. Le soluzioni ritenute più idonee sono il fondo pensione (50%) e le polizze assicurative
per il risparmio e l’investimento (30%). A seguire le polizze vita per le garanzie che possono
offrire alla famiglia (12%), gli investimenti nel mattone (12%), e gli investimenti direttamente
sul mercato finanziario (10%).

La caratteristica più apprezzata in uno strumento di risparmio è la sicurezza (34%). A seguire i
rendimenti che si possono ottenere (22%), la flessibilità (22%), quindi la capacità di rispondere
al presentarsi di diverse esigenze e disponibilità, e la convenienza in termini di costi (18%).

“Il risparmio è da sempre molto importante nel nostro Paese e la sua centralità è emersa con
evidenza dalla ricerca del nostro Osservatorio. – commenta Marco Brachini, Direttore Marketing,
Brand e Customer Relationship di Sara Assicurazioni – Per gestire e dare valore alle proprie
risorse le polizze di risparmio e di investimento assicurativo sono una soluzione efficace in grado
di offrire una risposta innovativa e personalizzata, in funzione degli obiettivi di ognuno: tutelare
il tenore di vita, integrare il reddito, incrementare il livello della pensione futura e progettare fin
da oggi piani futuri per sé e la famiglia”.

Premio Odisseo, il CDVM online per le aziende

Giovedì 25 marzo quarto webinar promosso dal Premio Odisseo del CDVM con le aziende finaliste

Parteciperanno Giorgio Proglio, creatore dell’App tabUi, e Edy Incoletti di Logic System

 

Quarto appuntamento giovedì 25 marzo prossimo con la serie dei webinar promossi dal Premio Odisseo con protagonisti, ogni volta, due responsabili delle imprese selezionate, che dialogano con gli organizzatori del Premio, in attesa della cerimonia di conferimento del Premio stesso, che avverrà quando le condizioni Covid lo consentiranno.

Il Premio Odisseo, nato per volere del CDVM ( Club Dirigenti Vendite & Marketing dell’Unione Industriale  di Torino), presieduto dal dottor Antonio De Carolis, in collaborazione con gli altri Club Dirigenti dell’Unione Industriale torinese, nella sua edizione 2020 si è posto come obiettivo quello di valorizzare e premiare realtà territoriali che si fossero distinte nella realizzazione di progetti creativi, abbinati  ad attività di marketing improntate all’innovazione, digitali e inclusive dell’obiettivo della sostenibilità ambientale.

Ideato a partire dal 2005, il Premio Odisseo ha l’obiettivo di promuovere le attività economiche e professionali del territorio che si siano contraddistinte quali esempi di eccellenza nell’ambito delle proprie competenze, con un’attenzione particolare rivolta alle start up innovative territoriali. Seguendo una lunga tradizione, anche l’edizione 2020 del Premio Odisseo vuole premiare la creatività imprenditoriale con opere d’arte contemporanee, facendo risaltare la stretta connessione presente tra le espressioni artistiche note a livello internazionale e gli esempi di eccellenza imprenditoriale del territorio.

Giovedì 25 marzo durante il webinar sarà possibile incontrare Giorgio Proglio, creatore dell’App tabUi, che sfrutta la realtà aumentata e la geolocalizzazione,  consentendo a tutti di caricare contenuti, raccogliendo tutte le informazioni utili ai visitatori in ununico sistema. Questa applicazione risulta di grande praticità in quanto contiene tutte le informazioni utili al turista o a chi viva sul territorio, grazie a un’esperienza  semplice e innovativa resa possibile dalla geolocalizzazione, dala categorizzazione delle attività, dalla realtà aumentata e dalle audio guide. Si tratta di contenuti che crescono ogni giorno grazie alla Community di utenti e di follower, capaci di contribuire quotidianamente all’inserimento e ottimizzazione dei contenuti stessi.

Secondo ospite, responsabile di una delle aziende finaliste, sarà  Edy Incoletti di Logic System, creatore del sistema gestionaleAimSafe per la salute e la sicurezza dei lavoratori, ma ancheaperto, condiviso e alimentato da una social community.

Mara Martellotta 

La digital transformation in radio a Parlaconme

La digital transformation e le sue implicazioni future saranno al centro della trasmissione PARLACONME in onda giovedì 25 marzo prossimo su Radio Vidanetwork e condotta da Simona Riccio

 

La digital  transformation sarà l’argomento portante della trasmissione PARLACONME in onda giovedì 25 marzo prossimo dalle 18 sulla Radio web Radiovidanetwork  e condotta da Simona Riccio, Agrifood & Organic Specialist, oltre che digital Strategist.

Ospiti della puntata, che verterà sui temi della fondazione, trasformazione e evoluzione digitali, saranno Alessio Frugoni, Web & E-Commerce, e Simone Stricelli, Co-Founder e Creative Director della Kaos Communication, che rappresenta anche laweb agency della trasmissione PARLACONME.

Con Alessio Frugoni verrà trattato l’argomento dell’ e commerce, inteso al giorno d’oggi come processo creativo, e verranno formulati esempi concreti, presentando anche due case history, ilprimo dei quali riferito ad un’università, che ha progettato il suo sito per le persone ipovedenti, iniziativa che consentirà di parlare di inclusione, tema che rappresenta il core business della trasmissione PARLACONME. Verrà inoltre analizzato il sito di uno studio legale e verranno spiegate l’importanza di avere un sito web e le modalità necessarie da seguire per rendere l’azienda il più trasparente possibile  di fronte al consumatore che sia alla ricerca di informazioni  sul web.

Grazie all’intervento di Simone Stricelli verrà analizzato il processo vero e proprio di trasformazione digitale e ipotizzato un vero e proprio manuale di sopravvivenza digitale per l’impresa di oggi e l’imprenditore del futuro.

Per seguire la trasmissione i si può collegare al sito www.vidanetwork.it oppure scaricare la app ufficiale Radio Vida Network scaricabile per Ios e Android, o seguirla Su speaker Alexa e Google

Replica il giorno successivo venerdì alle ore 9

Replica il sabato della settimana successiva alle ore 11.30

Mara Martellotta 

Gli effetti del lockdown sulle abitudini alimentari

Il punto di vista / Le interviste di Maria La Barbera

La Dottoressa Elisabetta Gatti, medico dietologo, ci parla di nutrizione al tempo del Covid.

Il virus ha cambiato definitivamente la nostra vita. Questa imprevista e duratura pandemia ha stravolto le abitudini quotidiane portando con sé un cambio di paradigma che per molti aspetti sarà irreversibile. L’isolamento forzato, per esempio, ha prodotto un notevole incremento delle postazioni lavorative da remoto, smart working, viste le innegabili abilità della tecnologia, come l’interconnessione e l’elevato potenziale produttivo, ma grazie anche ad una nuova ed imperante “cultura manageriale” fondata sugli obiettivi e sulla formazione piuttosto che su rigidi orari di lavoro. La Dottoressa Elisabetta Gatti, medico dietologo a Torino, ci spiega come questa modalità di lavoro flessibile, fondata sull’autonomia di gestione e sulla responsabilità personale, ha cambiato anche le abitudini alimentari delle persone, a volte affinandole ma più spesso creando delle disfunzioni . “Da una parte”, spiega infatti la Dr.ssa Gatti, “e purtroppo in percentuale minore, troviamo chi ha approfittato di questa situazione per migliorare la qualità della propria alimentazione dedicando più tempo all’acquisto di prodotti freschi e alla cucina sana e casalinga, dall’altra, sfortunatamente in quantità maggiore, il consumo dei pasti principali, in presenza, a casa ha creato o peggiorato alcune abitudini scorrette”.
Tra le “cattive” pratiche alimentari, in questo periodo pandemico, si registra per esempio l’aumento del consumo di prodotti conservati e processati (cibo industriale contenente additivi, preparati attraverso cotture con oli di scarsa qualità o grassi saturi, saccarosio, fruttosio e sodio), l’incremento della vendita di bibite gassate, l’intensificazione dello spilluzzicamento di snack confezionati sia dolci che salati. Al di là di alcune positive e riconosciute prerogative collegate al lavoro da remoto, ci sono indubbiamente diverse conseguenze negative che l’isolamento socio-professionale sta arrecando alla popolazione. La tensione, l’inquietudine, la pigrizia ma anche la trascuratezza, infatti, stanno causando problematiche di natura differente tra cui comportamenti alimentari nocivi come l’emotional eating (fame emotiva) che porta gli individui a mangiare in modo incontrollato e ipercalorico. La chiusura delle palestre e la ridotta possibilità di fare attività motoria e sport ha diminuito, inoltre, il consumo calorico giornaliero provocando aumento di peso, ritenzione idrica e problemi più seri come danni alle ossa, alla circolazione e la comparsa o l’aggravamento del diabete. Cattive abitudini alimentari, poca attività fisica e debilitazione del sistema psicologico-emotivo, che spesso sfocia in vere e proprie depressioni, possono portare le difese immunitarie ad un livello basso con diverse conseguenze sul nostro organismo. Ma vediamo come proteggerci da consuetudini e pratiche poco salutari attraverso alcuni semplici accorgimenti e una condotta alimentare regolare.

3 domande alla dottoressa Elisabetta Gatti

Dr.ssa Gatti quali sono le abitudini alimentari corrette da ristabilire per mantenere una buona condizione fisica e mantenerci in salute quando si lavora da casa?
E’ necessario partire dalla spesa, abituarsi quindi ad acquistare prodotti freschi e di qualità, se invece non si riesce sempre ad andare al mercato si può ricorrere anche ai surgelati, ma l’essenziale è che non siano precotti. In secondo luogo è importante il tempo che dedichiamo ai pasti, soprattutto alla colazione che, oltre a dover contenere i nutrienti che diano l’energia per buona parte della giornata, deve essere consumata lontano dal computer o dal cellulare e senza fretta, magari ci si può alzare un po’ prima e farla comodamente seduti. Inoltre è consigliabile seguire la regola dei 3 pasti al giorno, contenenti carboidrati, proteine e grassi nelle giuste dosi, e dei 2 spuntini evitando sicuramente quelli confezionati ma prediligendo al contrario frutta fresca, frutta secca come noci e mandorle, oppure uno yogurt. Infine è indispensabile bere molta acqua, ancora meglio se povera di sodio.

Come possiamo gestire il lavoro da remoto senza che questo diventi totalizzante e ci porti ad una vita eccessivamente sedentaria e relegata davanti ad uno schermo?E’ importante alzarsi spesso, fare delle pause e se possibile anche delle passeggiate all’aria aperta. Quando siamo in ufficio, sul posto di lavoro, ci spostiamo, interagiamo con i colleghi, alterniamo il tempo passato alla nostra postazione con brevi attività fisiche e sociali, è necessario intervallare il nostro tempo lavorativo con esercizi e scambi interpersonali anche quando lavoriamo da casa.

Quali sono gli alimenti migliori da consumare quando si è in smart working?

La Dieta Mediterranea, riconosciuta in tutto il mondo, è perfetta per alimentarci correttamente ma anche per difenderci e mantenerci in forma. In questo momento delicato e complesso sarebbe opportuno mangiare cibi ricchi di nutrimento utili per il nostro sistema immunitario come il merluzzo, l’aringa, il salmone, il latte, le uova e i funghi che contengono la vitamina D, legumi, cereali integrali, semi di zucca contenenti lo zinco, agrumi e kiwi ricchi di vitamina C e per dare il giusto apporto di magnesio, modulatore dell’umore e miorilassante naturale, anche un quadratino cioccolato fondente al giorno. E’ molto importante che, in un regime di attività lavorativa poco dinamico, si trovi la voglia e il tempo per alimentarsi nella giusta maniera, evitando il cibo processato ma anche ridimensionando le porzioni. Gli obesi in Italia sono 5 milioni, le persone in sovrappeso 18 milioni e in queste condizioni la possibilità di ammalarsi di Covid aumenta del 50%.
Come diceva Ippocrate “Fai che il cibo sia la tua medicina”.

 

“Morosità incolpevole e blocco sfratti”, convegno a Torino

24 marzo, il Convegno di Ape Confedilizia Torino

 

“Morosità incolpevole e blocco sfratti” è il titolo del Convegno online organizzato da Ape Confedilizia Torino che si svolgerà mercoledì 24 marzo dalle 15 alle 18.

 

In apertura dei lavori porteranno il saluto: il Presidente Ape Torino Confedilizia, PierLuigi Amerio, la Presidente del Collegio Geometri Torino, Luisa Roccia e il Presidente Fiaip Torino, Aurelio Amerio.

 

Introduce e modera la Vice Presidente Ape Torino, AnnaRosa Penna.

 

GianMauro Merendino, responsabile di Lo.C.A.Re – Aslo Torino illustrerà il “Protocollo d’intesa per la riduzione del disagio abitativo connesso all’incremento del rischio di morosità nel contesto della pandemia da Covid 19”. Ape Confedilizia Torino ha aderito all’iniziativa dell’Amministrazione comunale, sottoscritta anche dal Tribunale di Torino, dall’Ordine degli Avvocati di Torino e da UPPI.

A seguire Alberto Badini Confalonieri e Maria Saveria Del Vecchio, rispettivamente Vice Presidente e Consigliere Ape Confedilizia tratteranno “Blocco dell’esecuzione degli sfratti: quale futuro”.

 

Il Convegno muove dall’esigenza di diffondere uno strumento importante per i proprietari di casa e gli inquilini, che è il F.I.M.I. Fondo Inquilini Morosi Incolpevoli e di evidenziare la grossa criticità determinata dalla volontà governativa di mantenere il blocco degli sfratti fino al 30 giugno 2021.

 

Il Fondo a sostegno della morosità incolpevole è uno strumento teso a dare nuovo ossigeno al pianeta casa, già oggetto di una crisi strutturale seria peggiorata ulteriormente per effetto della pandemia.

 

E’ un aiuto per i proprietari di casa, che abbiano dato in locazione i propri immobili ad inquilini impossibilitati a corrispondere l’affitto a causa di sopraggiunte problematiche lavorative, di salute, anche legate al contesto familiare.

 

Il perdurante blocco degli sfratti non aiuta i proprietari di casa e nemmeno i loro inquilini, poichè posticipa in modo indiscriminato un evento “lo sfratto” ineludibile e priva dei possibili effetti benefici di uno strumento quale il Fondo Inquilini Morosi Incolpevoli, che è stato pensato per risolvere momenti di crisi che non abbiano però a protrarsi, come nel caso del blocco sfratti per parecchi mesi.

Si allega locandina con il link al Convegno su piattaforma Zoom

Ambulanti non alimentari, una situazione difficile

DA PALAZZO CIVICO L’assessore al Commercio Alberto Sacco ha risposto  in Sala Rossa, ad una richiesta di comunicazioni del consigliere Raffaele Petrarulo (Forza Italia) in merito alle difficoltà riscontrate dai commercianti ambulanti extra alimentari nel proseguire la propria attività nel periodo di pandemia.

Sacco, nel ribadire la vicinanza ad una categoria di lavoratori che ha subito notevoli danni economici a causa del perdurare dell’emergenza sanitaria, ha precisato che il problema nasce dalla necessità di rispettare la normativa nazionale. La normativa prevede che all’interno dei mercati sia consentito vendere solo prodotti alimentari, ma l’incongruenza è data dal fatto che alcuni dei prodotti vietati: biancheria, cosmetici, detersivi, abbigliamento per bambini, siano invece acquistabili nei negozi e nei supermercati.

L’assessore ha spiegato che la Città, oltre ad avere già sollecitato il Governo nel tentativo di porre fine a questo squilibrio, ha provato ad intervenire direttamente per risolvere almeno in parte la questione. Di fatto, viene consentita la vendita di questi prodotti non alimentari in aree definite di copertura commerciale. Sono aree più piccole e tecnicamente non definibili come mercati, che permettono ad alcuni operatori di riprendere la propria attività.

Soddisfatto Petrarulo per la risposta dell’assessore “che dimostra di avere recepito in modo corretto il grido d’allarme lanciato da un settore in forte crisi”. Per il consigliere servono, però, regole nazionali precise e non discriminanti, mentre la soluzione adottata dalla Città di permettere l’utilizzo di spazi alternativi ai mercati, pur essendo una buona idea, risolve solo parzialmente il problema. Per il ristretto numero di operatori che possono usufruire di questa soluzione e per la difficoltà di ottenere un incasso adeguato.

Il Piemonte consulta i giovani per progettare il futuro


“PIEMONTE2027. NEXT GEN PER IL FUTURO”: 400 GIOVANI UNDER 35 COINVOLTI DALLA REGIONE IN UNA UNA MARATONA DIGITALE
PER CO-PROGETTARE IL LORO FUTURO EUROPEO IN PIEMONTE

Il tour sul territorio “Piemonte Cuore d’Europa” si è concluso  sabato 20 marzo, con “Piemonte2027. Next Gen per il futuro”.

La Regione Piemonte, per la prima volta nella sua storia, ha deciso infatti di dedicare un focus particolare alla consultazione dei giovani tra i 18 e i 35 anni, che vivono in Piemonte e che saranno protagonisti della prossima programmazione europea.

All’insegna del claim “Ripartiamo da nuove idee. Le tue” dalla Sala della Trasparenza del Palazzo di piazza Castello ha preso vita stamattina una vera e propria maratona digitale per raccogliere contributi concreti ed innovativi “a misura di giovani” da inserire nel Documento Strategico che verrà approvato dalla Regione Piemonte entro la fine di aprile: dalla digitalizzazione alla sostenibilità, dall’innovazione sociale alle professioni del domani, dal benessere alla vivibilità delle aree urbane e del territorio.

Cinque ore di brainstorming, in decine di tavoli virtuali connessi tra loro, per un unico confronto collettivo.

“Pensiamo sia fondamentale consultare i giovani sui temi della prossima programmazione europea 2021-2027, le cui ricadute impatteranno direttamente sulle loro vite – spiega il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio -. Hanno aderito in centinaia, oltre ogni nostra aspettativa e di questo siamo molto felici”.

Sono stati infatti 400 i giovani sotto i 35 anni che vivono, lavorano o studiano in Piemonte che hanno risposto all’apposita call di partecipazione attiva all’evento. Durante le cinque ore di confronto collettivo virtuale, dalle 9.30 alle 14.30, sono stati affrontati i cinque temi prioritari per il futuro: un Piemonte più digitale (Smart), più sostenibile (Ambiente), più sociale (Inclusione), più innovativo (Next Gen), più vivibile (Benessere). Ciascuna delle cinque sessioni tematiche è stata introdotta da un talk a cura di un esperto che ha ispirato la discussione e lanciato alcuni spunti di riflessione. A seguire i giovani si sono divisi in decine di gruppi di lavoro, sotto la guida di oltre 40 facilitatori/moderatori, appositamente formati, per attivare il confronto sui temi scelti. A ispirare i lavori dei tavoli Emanuela Girardi, Massimiano Tellini, Paolo Pileri, Cristina Pozzi e Christian Greco.

Tutte le idee e le proposte emerse nei vari tavoli sono state giudicate positivamente anche dai giovani partecipanti. Per Andrea Pace è stata “un’esperienza veramente bella, impegnativa come preparazione, ed una grande opportunità che ha consentito ad una fascia di popolazione spesso esclusa dai processi decisionali di confrontarsi in modo piacevole e utile con la Regione, in quanto ci teniamo molto a fare qualcosa di importante per il Piemonte”. Per Elena Rajteri “dalla giornata son emerse richieste valide interessanti, tra le quali la necessità di una formazione scolastica e culturale più incisiva e una maggiore connessione tra il territorio, in modo da rendere più partecipative le varie realtà che compongono il Piemonte”.

“400 giovani che decidono di passare il loro sabato a discutere di futuro non sono una cosa da poco, è il segno che la loro generazione ha deciso di prendere in mano di persona le redini del proprio destino – afferma l’assessore alle Politiche giovanili Fabrizio Ricca -. Le complessità da affrontare per loro saranno tante, a partire da quelle legate al mondo del lavoro, un mondo in costante evoluzione. Chi meglio dei giovani, però, può trovare e indicarci i nuovi percorsi da intraprendere?”

“Piemonte Cuore d’Europa” è il roadshow che la Regione ha organizzato per condividere con i rappresentanti del mondo economico, sociale e degli enti locali di tutte le province i documenti di lavoro che delineano le priorità su cui concentrare le risorse in arrivo nei prossimi anni dall’Europa: dai fondi del Recovery Plan, su cui il Piemonte ha presentato un piano del valore di 13 miliardi di euro, alla prossima programmazione dei fondi europei 2021-2027, che avrà un valore di quasi 4 miliardi di euro (circa un miliardo in più rispetto al passato).

I commercianti ambulanti: “Non siamo l’ultima ruota del carro”

Stufi di essere considerati l’ultima ruota del carro

In duecento gli ambulanti torinesi hanno manifestato davanti alla Prefettura, in piazza Castello a Torino, per protestare contro il divieto di lavorare in zona rossa.

La categoria si lamenta per ristori  insufficienti. “I magazzini sono vuoti o con la roba di un anno fa- dicono all’agenzia Ansa i rappresentanti degli ambulanti – Molti sono andati a rateizzare, ma se non lavori come le paghi le rate? Non ci arrendiamo e siamo pronti a incominciare a lavorare anche utilizzando i furgoni”.

Una delegazione di mercatali è stata ricevuta dal prefetto Claudio Palomba.

(nella foto de “il Torinese” una precedente manifestazione di protesta degli ambulanti torinesi)