ECONOMIA- Pagina 319

Il Covid cancella 650 imprese Torino la più colpita

La crisi economica causata dalla pandemia da’ i suoi primi amari frutti: il primo semestre del 2021 in Piemonte registrerà la fine di  650 imprese

Si stima che il numero complessivo delle aziende scenderà a 116.154. Il calo più consistente riguarderà la  provincia di Torino dove le imprese saranno 59.940, con una perdita di 382 unità produttive. Questa la previsione dell’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Piemonte.

Un ristoratore ci scrive: “Protestiamo nel rispetto delle regole”

Caro direttore, insieme a mio padre ho un ristorante a Torino che come è possibile immaginare, versa in una condizione decisamente difficile.

Mi rivolgo a voi semplicemente come cassa di risonanza per le nostre iniziative nel totale rispetto delle regole, riconoscendo che in una situazione di emergenza tale è assurdo mettere a rischio clienti e personale forzando un’apertura.
Da quando abbiamo riaperto dopo il primo lock down, abbiamo preso sul serio le norme anti contagio diventando bersaglio di critiche sui social dove ci dicevano di essere esagerati.
Per il sostegno della nostra attività ci siamo affidati alla Piattaforma Go Fund Me attraverso una raccolta fondi destinati al proseguimento della nostra attività con 11 dipendenti: https://gofund.me/151f4082
Aderiamo inoltre alla Protesta #IOAPRO del 15/01 modificando i nostri orari e aprendo in maniera simbolica per l’asporto e il domicilio Venerdi, Sabato e Domenica impedendo comunque la consumazione sul posto che riteniamo incosciente da parte di alcuni colleghi che andranno incontro a sanzioni e rischi inutili.
Tutto ciò che vi chiediamo è aiutarci a condividere le nostre iniziative per far conoscere la nostra realtà e aiutarci per proseguire la nostra attività.
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Andrea Carratello
Il Cavaliere ristorante pizzeria, Torino

Il traffico aereo a Caselle cala dell’80 per cento durante le vacanze invernali

Il  traffico dell’aeroporto di Torino Caselle è crollato a causa della pandemia durante le festività invernali.

Da lunedì 14 dicembre 2020 a domenica 10 gennaio, i passeggeri sono stati 61.077, suddivisi equamente tra arrivi e partenze.

A raffronto con lo stesso periodo del 2019 la contrazione è del 79,6%, calo dovuto alle restrizioni ai viaggi in Italia e all’estero a causa dell’emergenza sanitaria, oltre all’ assenza dei charter della neve: questi l’anno scorso avevano movimentato nelle vacanze oltre 18 mila passeggeri.

Il traffico in partenza da Torino ha prevalso fino alla fine dell’anno, mentre nei primi giorni del 2021 i voli sono stati molto affollati in arrivo. L’86% è prodotto da voli nazionali e il restante 14% dagli  internazionali che scontano la quasi totale assenza di traffico neve, sempre molto importante per lo scalo nei mesi invernali.

La compagnia aerea che durante le festività ha movimentato più passeggeri è Ryanair con oltre 25.500 passeggeri tra arrivi e partenze e registra uno share pari al 42%. A seguire Blue Air e Volotea: superano entrambe gli 11.500 passeggeri tra arrivi e partenze con  uno share del 19% per ambedue. I tre vettori restano molto forti sulle direttrici Nord-Sud.

Nuovo format nella filiera ortofrutticola a “Parlaconme”

La trasmissione PARLACONME di giovedì 14 gennaio su Radiovidanetwork, condotta dall’Agrifood Specialist Simona Riccio, tratterà il tema del nuovo format nella filiera ortofrutticola, dal produttore al consumatore

Il nuovo format del reparto ortofrutticolo nel confronti tra produttore, consumatore e GDO costituisce la tematica che sarà al centro della trasmissione PARLACONME, in programma il 14 gennaio prossimo, dalle 18 alle 19, sulla radio web di Carmagnola Radio Vidanetwork, condotta dall’ Agrifood & Organic Specialist Simona Riccio.
Saranno ospiti della trasmissione Giorgio Santambrogio, Ceo del gruppo Vege’, Giorgio Mercuri Presidente del Gruppo Nazionale di Alleanza Cooperative Agroalimentari, e Giorgio De Ponti, professore di Integrated Design al Politecnico di Milano e Product Strategy Manager EPTA.
Giorgio Santambrogio , Amministratore delegato del gruppo Ve’ge’, tratterà delle modalità attraverso cui la distribuzione riesca sempre maggiormente a valorizzare la filiera ortofrutticola, uno dei settori più trainanti nell’ambito di tutto il comparto della vendita e della distribuzione attuali. Il secondo ospite, Giorgio Mercuri, Presidente dell’Alleanza delle Cooperative Agroalimentari italiane, impegnato da sempre nel settore agricolo, racconterà il percorso compiuto dal settore ortofrutticolo negli ultimi vent’anni, divenendo il comparto maggiormente sostenibile d’Europa, proprio grazie all’impegno degli stessi operatori ortofrutticoli italiani.
Il professor Giorgio De Ponti affronterà, in tutti i suoi variegati aspetti, i temi della conservazione del prodotto fino alla preziosa fase della riduzione dello spreco alimentare, trattando anche i nuovi concept dedicati ai cambiamenti sociali che la pandemia sta imponendo, sia nella quotidianità, sia nel retail 4.0, rendendo indispensabile il potenziamento della digitalizzazione dei prodotti destinati a quei clienti che seguono l’evoluzione tecnologica dell’informazione.
La trasmissione può essere seguita su radio Vidanetwork www.vidanetwork.it e scaricabile gratuitamente per Ios e Android, su speaker Alexa e Google Home.
La replica il giorno successivo venerdì 15 gennaio alle 9 e il venerdì della settimana successiva, 22 gennaio, alle 22.

Mara Martellotta

Agenzie di viaggio in piazza: “Siamo al collasso”

Manifestazione di protesta a Roma, a piazza del Popolo, delle agenzie di viaggio italiane, piegate dalla crisi causata dal Covid

Martedì 12 gennaio scorso a Roma si sono date appuntamento le agenzie di viaggio da tutta Italia per protestare contro la situazione di collasso lavorativo causata dal Covid.
Lo slogan degli agenti di viaggio, riunite in piazza del Popolo, è stato “nonsmetteremodiviaggiare”. Sotto questo slogan hanno manifestato gli agenti di viaggio rappresentanti da MAAVI, Movimento Autonomo Agenzie di Viaggio italiane, accanto alla FIAVET Lazio, tour operator commerciali e altri rappresentanti.

Il turismo in Italia, secondo la fotografia precedente l’era Covid, vantava tredicimila aziende, ottantamila occupati e un fatturato annuo intorno ai venti miliardi.
La manifestazione si è svolta con una buona partecipazione da parte dei rappresentanti del settore, provenienti da ogni parte d’Italia e anche dal Piemonte. Diverse le richieste avanzate da parte dei manifestanti, tra cui la redistribuzione dei fondi rimasti dal primo fondo perduto del febbraio/luglio 2020, con la quale si richiede inoltre la revisione per le fatturazioni con incremento della base di calcolo al 70 per cento almeno rispetto al 15 per cento medio considerato; la riapertura della presentazione delle domande per almeno 48 ore per i soggetti che non siano ancora riusciti a depositare istanza, a causa di errori commessi dai consulenti.

Si richiedono inoltre un incremento del fondo perduto con estensione dal primo agosto 2020 al 31 marzo 2021, per un importo di 650 milioni di euro, e la revisione dei criteri di calcolo del fondo perduto con valutazione del 15 per cento su 74 ter e 90% su intermediari e corrispettivi; l’anno fiscale bianco per tutto il 2020 e il primo semestre del 2021; il credito di imposta per gli affitti fino a giugno 2021; la detassazione delle vacanze, che sostituisca il bonus vacanze; il sostegno economico alla persona titolare di impresa per almeno sei mesi; la cassa integrazione in deroga fino a giugno 2021; il sostegno economico a partire IVA, commerciali, consulenti e startup per il periodo di fermo, e l’apertura di corridoi turistici sulla scia di quanto attuato da altri Paesi europei.
Secondo quanto indicato dal Presidente di MAAVI (Movimento Autonomo Agenzie di viaggio italiane) Enrica Montanucci, sarebbero 120 mila i posti di lavoro a rischio nel settore del turismo e delle agenzie di viaggio. “Molti di noi – spiega la Presidente di MAAVI – non hanno ancora avuto accesso al fondo perduto, c’è chi ha denunciato . Aprire comporta dei costi, non vi sono clienti e non è possibile vendere nulla. Durante le festività di Natale le uniche prenotazioni sono avvenute tramite piattaforme online”.

Mara Martellotta

I vantaggi fiscali al tempo della pandemia

I Decreti in tempi di Covid-19: agevolazioni e altre opportunità fiscali per gli imprenditori, il tema della web conference promossa il 14 gennaio dal CDVM in collaborazione con lo studio legale Lexchance

Proseguono anche nel nuovo anno le web conference promosse dal CDVM ( Club Dirigenti Vendite & Marketing dell’Unione Industriale di Torino), presieduto dal dottor Antonio De Carolis, in collaborazione con lo studio legale e fiscale torinese “Lexchance tax & legal“, con sede anche a Roma, impegnato nella consulenza legale, tributaria e nei servizi professionali alle imprese.

L’approccio dello studio risulta multidisciplinare e consente di supportare le esigenze specifiche dei clienti (dalle grandi aziende alle piccole e medie imprese), che gli richiedono una consulenza strategica.

Il primo appuntamento, in programma giovedì 14 gennaio prossimo alle 18, riguarda la tematica inerente “I vantaggi fiscali al tempo della pandemia”, della quale si desidera fornire ai partecipanti la conoscenza degli strumenti per orientarsi tra le numerose agevolazioni previste dai nuovi decreti degli ultimi mesi. Verranno trattati i Decreti Ristori, sia per quanto concerne i contributi a fondo perduto, lecategorie interessate (codici ATECO), la determinazione dell’importo spettante e le modalità di accredito; il fondo perequativo per il 2021 e altre novità sui contributi a fondo perduto; gli ammortizzatori sociali; l’esonero contributivo per imprese che rinunciano agli ammortizzatori. Verranno inoltreforniti brevi cenni sui reati di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato.

Altri aspetti del tema che verranno esaminati saranno ilcredito d’imposta delle locazioni e affitti; le proroghe neiversamenti e accertamenti, e brevi cenni sui reati tributari. Un’altra tematica che verrà affrontata durante la web conference sarà la Legge di Stabilità, nei suoi aspetti delcredito d’imposta per investimenti in beni strumentali nuovi, del credito d’imposta “ricerca e sviluppo”; degli incentivi per le nuove assunzioni; del baratto finanziario 4.0; verrà trattato anche il tema del rinvio della copertura delle perdite 2020 e verranno forniti brevi cenni sul reato di false comunicazioni sociali.

In conclusione verranno esaminati altri decreti previsti e tracciata una possibile evoluzione nel prossimo futuro.

Mara Martellotta 

Bar e ristoranti, molti non riaprono neanche con la zona gialla

Un buon 30 per cento dei bar e dei ristoranti di Torino non riapre neanche  con la zona gialla.

E anche per chi alza le serrande l’ attività è ridotta al 30%, sia in mattinata sia nella pausa pranzo, fino alla chiusura obbligatoria alle 18.

I dati sono di una indagine di Confesercenti. Secondo l’associazione di categoria, vista la mancanza di migliaia di dipendenti soprattutto pubblici che continuano a lavorare in smart working, bar e ristoranti sono fortemente penalizzati.

Alcuni dei commercianti del settore che non aprono sono costretti a farlo in quanto non sono in grado di pagare i fornitori, senza contare le elevate spese di luce e riscaldamento.

Infrastrutture digitali, Torino al 5° posto per “efficienza e maturità”

Il nuovo report “EY Digital Infrastructure Index” analizza il livello di efficienza e maturità delle infrastrutture digitali delle 107 province italiane, prendendo in considerazione sia la diffusione delle infrastrutture TLC e broadband, sia il grado di digitalizzazione delle altre infrastrutture presenti su un territorio.

In particolare dall’analisi emerge che:

  • Assenza di una spaccatura Nord-Sud: la «sofferenza digitale» è presente dappertutto, non solo al Sud (in particolare Sardegna, Sicilia, Calabria), ma anche al Nord (Piemonte soprattutto, con zone penalizzate che si ritrovano anche in Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia), e soprattutto al Centro (bassa Toscana, Lazio al di fuori di Roma, Marche e Abruzzo).
  • Diffuso ritardo della dorsale adriatica, che sconta una tradizionale minore priorità da parte degli operatori TLC, ed un sistema di utilities locali meno sviluppato rispetto al resto del Paese: Marche, Abruzzo, Molise, fino alla Puglia del Nord, sono tutti territori con indice di infrastrutturazione digitale di molto inferiore alla sufficienza.
  • Disomogeneità di territori anche molto vicini tra di loro. Quasi ogni regione ha al proprio interno almeno un’area in forte ritardo, con l’eccezione di Emilia-Romagna, Umbria, Liguria e le piccole regioni alpine, dove prevale il colore verde.
  • Il livello di infrastrutturazione digitale delle filiere produttive in Italia è assai disomogeneo: sette filiere superano il valore medio nazionale di infrastrutturazione digitale (Milano, Torino, Bologna, Roma).
  • Le filiere meno infrastrutturate sono l’Agrifood ed il Retail Food, che scontano una certa concentrazione nelle aree rurali, dove le infrastrutture digitali risultano meno diffuse. Tra le più infrastrutturate quelle che hanno retto maggiormente alla pandemia di COVID-19: Technology&Telco, Media&Entertainment, Farmaceutico e Dispositivi Medici.
  • Classifica: tra le prime posizioni nella top 20 troviamo Genova, Miano, Roma, Bologna, Torino, Firenze, Napoli, La Spezia, Ferrara, Parma, Prato, Cagliari, Reggio Emilia, Modena, Monza e Brianza, Trento e Brescia. Tra le ultime Nuoro, Isernia, Macerata, Pesaro Urbino, Carbonia Iglesias, Crotone, Rovigo, Vibo Valentia, Enna e Fermo.

 

Commenta Andrea D’Acunto, Med Telco, Media & Technology Leader di EY: “È ormai assodato che l’Italia per il rilancio economico debba accelerare sulla digitalizzazione, a partire dagli investimenti sulle infrastrutture digitali, che non si limitano solo a Banda Ultralarga e 5G, ma devono comprendere anche cloud computing, reti IoT e sensoristica. L’accelerazione deve avvenire sulla base dei business needs delle imprese, con una definizione delle priorità che metta in relazione la localizzazione del sistema produttivo italiano con la diffusione delle infrastrutture digitali sul territorio. Parte del supporto economico agli investimenti digitali necessari ai territori, che si trovano oggi in una condizione di gap infrastrutturale, può venire dal Recovery Fund e dal Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza, con le opportune differenze: nel caso delle PMI per la modernizzazione dell’impresa, nel caso delle aziende più grandi per costruire o rafforzare l’ecosistema di filiera”. 

Consorzio vini Colline del Monferrato: ecco il direttivo

Nuovo direttivo per il triennio 2021-23 per il Consorzio vini Colline del Monferrato Casalese, così come deliberato in occasione dell’assemblea dei soci di fine anno.

Presieduto da Luigi Ronchetti, il neo direttivo annovera rinnovi e new entry. Questa, la nuova composizione: Ronchetti (Azienda Agricola Cascina Allegra di Ottiglio Monferrato), Claudio Coppo (Cantina di San Giorgio Monferrato), Mirko Carzino (Cantina di Serralunga di Crea), Franco Angelini (Azienda Agricola Angelini Paolo di Ozzano Monferrato), Francesca Accornero (Azienda Agricola Accornero Giulio e Figli di Vignale Monferrato), Giacomo Cattaneo Adorno (Azienda Agricola Cattaneo Adorno Giustiniani di Gabiano), Tina Sbarato (Azienda Agricola Sbarato di Gabiano), Elena Novarino (Tenuta la Faletta di Casale Monferrato) e Fabio Saravesi (Azienda Agricola San Sebastiano di Dealessi di Lu Monferrato). Confermato il revisore dei conti e sindaco unico Carla Rondano. Il prossimo 13 di gennaio si riunirà il primo direttivo per l’elezione del vicepresidente.

Domenico Ravizza della Vicara, presidente in carica dalla costituzione del Consorzio, ha così passato il testimone, pur confermando disponibilità e collaborazioni future. Ronchetti, laureato in Scienze Biologiche all’Università degli Studi di Milano, con un Master Universitario in Enologia e Marketing alla Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, ha frequentato il programma OWP presso IMD di Losanna e, dal 1976, è iscritto all’Ordine Nazionale dei Biologici. Attualmente in quiescenza, ha all’attivo 35 anni di esperienza lavorativa nel settore Medical Devices & Diagnostic in Italia e all’estero, in qualità di Dirigente prima e, successivamente, di Presidente e Amministratore Delegato delle filiali italiane di settore delle multinazionali Eastman Kodak, Johnson&Johnson ed EliTech Group. Convinto sostenitore della cultura d’impresa e dell’associazionismo rappresentativo, Ronchetti ha ricoperto, per anni, posizioni di vertice in ambito Assobiomedica-Diagnostici, l’associazione delle Aziende MD&D di Confindustria in Assobiomedica Servizi ed è stato presidente del CdA di Istud Spa Business School. Maestro Assaggiatore di Vino Onav e membro cooptato del Consiglio della Sezione Onav di Varese, il neo presidente del Consorzio monferrino vede nel vino, sia in termini di business sia quale motivo di degustazione tecnica/edonistica, l’oggetto della propria attuale attenzione professionale e del proprio interesse culturale e di studio.

“Ringrazio Ravizza per la stima e la proposta d’incarico e i soci, tutti, per la fiducia con la quale hanno voluto affidarmi il ruolo di guida del Consorzio Colline del Monferrato Casalese. Una responsabilità complessa e impegnativa in un contesto di non facile evoluzione, anche per noi del mondo del vino. Contesto che impone, non solo, di dar seguito all’intenso lavoro promozionale svolto in precedenza ma, soprattutto, di ripensare le strategie e reinventare le attività, per affrontare in modo efficace una sfida, nella quale il passato è solo il punto di partenza. Accetto questo nuovo incarico con dedizione e consapevolezza e con la volontà di dare un contributo all’affermazione della nostra produzione e delle nostre aziende”.

Nella foto Luigi Ronchetti

“Ambiente a tutto TOndo” prosegue il 21 con gli incontri virtuali

Il 21 gennaio si terrà il quarto dei sei incontri virtuali con tecnici ed esperti, associazioni ed enti attivi della società civile torinese, per discutere sul tema Cittadinanza attiva

La Casa dell’Ambiente di Torino è un polo di cultura ambientale e della sostenibilità a tutto tondo.Il progetto nasce per essere, nel senso reale del termine, una “casa”: un luogo fisico in cui poter parlare di ambiente, uno spazio d’incontro per le realtà del territorio, realizzando la possibilità di costruire collaborazioni e partenariati.  Per impedire che l’emergenza attuale possa ostacolare tali possibilità di confronto, la Casa dell’Ambiente ha deciso di riprendere le proprie attività in modalità a distanza. La prima iniziativa on line proposta è una serie di tavole rotonde tra dicembre e febbraio, con due incontri mensili.

Questo ciclo di incontri verrà realizzato in modo da presentare le sfide, i progetti e le realtà del territorio torinese, affrontando sei tematiche:

mobilità, inquinamento atmosferico, verde urbano, cittadinanza attiva, cibo e rifiuti.
L’iniziativa è rivolta a tutti i cittadini, con l’obiettivo di renderli più consapevoli della realtà in cui vivono, dando loro la possibilità di partecipare e condividere idee, dubbi e perplessità.
Ogni incontro vedrà la partecipazione di tecnici ed esperti, associazioni ed enti attivi della società civile, con l’obiettivo di rispondere a due domande:
Come la città sta affrontando le sfide ambientali?
Cosa può fare ciascun cittadino per contribuire?
La durata indicativa è di 60 minuti per ciascun incontro.

 

Sarà possibile seguire la tavola rotonda virtuale tramite la pagina Facebook di “Casa dell’ambiente” https://www.facebook.com/casadellambiente

FUTURI INCONTRI

I prossimi incontri dell’evento si terranno:
21 gennaio: Verde urbano e nature based solutions
4 febbraio: Inquinamento atmosferico
18 febbraio: Mobilità
Ambiente a tutto TOndo è organizzato da Casa dell’Ambiente – WEEC
Media partner “.eco, l’educazione sostenibile”, Eco dalle Città, Istituto per l’Ambiente e l’Educazione Scholé Futuro Onlus