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Piemonte 2025: crescita, sfide e innovazione al centro del Rapporto Economico-Sociale

Presentato il Rapporto annuale “Piemonte Economico Sociale 2025”

All’Auditorium della Città Metropolitana di Torino, è stato presentato il Rapporto annuale Piemonte Economico Sociale 2025. Per la Regione Piemonte hanno partecipato l’Assessore Enrico Bussalino e il Sottosegretario Claudia Porchietto.

Il documento tratteggia un quadro complessivamente positivo per l’economia e l’occupazione regionale nel 2024, nonostante l’instabilità globale. Evidenzia inoltre i principali cambiamenti in atto e le priorità su cui agire per orientare il futuro del Piemonte. Al termine della presentazione sono state raccolte le dichiarazioni del Presidente di IRES Piemonte Alessandro Ciro Sciretti, del Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e dell’Assessore agli Enti locali Enrico Bussalino.

Crescita economica e occupazionale

Nel 2024, il Piemonte ha registrato una crescita del PIL dello 0,6%, in linea con le regioni settentrionali comparabili e superiore allo 0,3% del 2023. La maggior parte dei settori manifatturieri ha mantenuto risultati stabili o in crescita, sia per valore aggiunto sia per esportazioni, fatta eccezione per l’automotive, in calo del 4,9% dopo anni di crescita.

Il terziario ha mostrato dinamismo, in particolare il turismo, trainato dagli arrivi internazionali, e la logistica, sostenuta dalla posizione strategica della regione nei corridoi europei. Anche l’agricoltura ha vissuto un’annata positiva.

Sul fronte occupazionale, le unità di lavoro sono cresciute del 2,3%, con circa 110.000 occupati in più rispetto al periodo pandemico. Il tasso di disoccupazione è sceso al 5,4%, un dato migliore rispetto al 7,6% del 2020 e inferiore alla media nazionale (6,5%).

Prospettive per i prossimi anni: continuità e trasformazione

Per il biennio 2025-2026 è prevista una crescita dello 0,5%, leggermente sotto la media delle regioni del Nord. Il tasso di disoccupazione dovrebbe stabilizzarsi attorno al 5%, mentre entro il 2027 si prevede un tasso di attività del 74% e un tasso di occupazione del 70,4% nella fascia 15-64 anni.

Il sistema produttivo piemontese si sta evolvendo verso una maggiore diversificazione: insieme all’espansione del terziario, crescono investimenti e occupazione in settori ad alta tecnologia come aerospazio, semiconduttori, microelettronica, biomedicale, logistica e servizi ad alta intensità di conoscenza. Anche l’agroalimentare e il tessile-abbigliamento attraversano un processo di rinnovamento.

Il PNRR contribuisce significativamente al rafforzamento dei fattori abilitanti la crescita e la transizione ecologica, intervenendo su infrastrutture, digitalizzazione, formazione e ricerca.

Demografia ed equilibri sociali in cambiamento

Nel 2024 la popolazione piemontese è aumentata di oltre 4.000 residenti, grazie a una riduzione della mortalità e alla ripresa dell’immigrazione, pur a fronte del continuo calo delle nascite. L’invecchiamento demografico impone una profonda revisione del sistema socio-sanitario, ma è necessario anche un focus sui giovani: se da un lato i NEET sotto i 25 anni sono scesi al 9%, dimezzandosi rispetto al picco pandemico, dall’altro persistono disuguaglianze legate all’origine e alla condizione socio-economica delle famiglie, che influenzano percorsi scolastici e inclusione. Occorre quindi rafforzare il sistema educativo e le reti di inclusione sociale.

Competenze e sistema formativo

In Piemonte le forze lavoro immediatamente attivabili sono ormai limitate e poco qualificate, mentre cresce il numero di giovani qualificati che emigrano. Un dato paradossale in una regione dove solo il 25% dei giovani possiede un titolo di studio terziario, contro il 40% della media UE, e che attrae laureati dal Sud. Il sistema produttivo richiede competenze qualificate, spesso tecniche e non necessariamente accademiche, che il sistema formativo attuale fatica a fornire. In Europa, l’istruzione terziaria include percorsi tecnici altamente professionalizzanti; in Italia, questo ruolo è parzialmente affidato agli ITS, che in Piemonte rappresentano un’eccellenza ma coinvolgono ancora pochi giovani.

Nuovi bisogni di salute e riorganizzazione del sistema sanitario

La speranza di vita in Piemonte ha raggiunto 83,4 anni, ma gli anni di vita in buona salute si sono ridotti a 59. Aumentano criticità negli stili di vita e nei livelli di salute mentale, soprattutto tra giovani e donne. Queste tendenze richiedono un rafforzamento delle azioni di prevenzione e la promozione di stili di vita sani, insieme a un’adeguata rimodulazione dei servizi per rispondere all’evoluzione dei bisogni, con priorità a fasce vulnerabili come anziani, bambini e adolescenti.

Il sistema sanitario piemontese presenta buone performance in prevenzione, assistenza distrettuale e ospedaliera, superando i livelli di adeguatezza previsti, pur con criticità da affrontare. La realizzazione della rete territoriale finanziata dal PNRR procede, con le Aziende Sanitarie impegnate nell’adattare i modelli di cura alle specificità locali. Il PNRR sostiene inoltre investimenti in tecnologie digitali come telemedicina e intelligenza artificiale per migliorare la presa in carico dei cittadini.

Territorio: vulnerabilità e trasformazione

Il cambiamento climatico, più marcato nell’area alpina, rende il Piemonte vulnerabile a eventi estremi come alluvioni e siccità, con effetti su salute, infrastrutture e settori chiave come agricoltura e turismo. La Regione ha attivato strumenti di pianificazione per mitigare i rischi, investendo risorse nella prevenzione e gestione delle emergenze. La gestione dell’acqua emerge come tema strategico, richiedendo politiche per ridurre i consumi e aumentare le riserve.

Digitalizzazione della PA e governance

La digitalizzazione della pubblica amministrazione avanza grazie al PNRR e ad altri fondi, con strumenti come ANPR, PagoPA e l’app IO, oltre al miglioramento delle infrastrutture di rete. Persistono però disuguaglianze tra grandi e piccoli comuni, con i secondi penalizzati da carenze strutturali e di personale, a causa della frammentazione amministrativa. Le recenti riforme regionali puntano a rafforzare le Unioni dei Comuni, basandosi su criteri di contiguità territoriale e flessibilità.

Accanto a questo modello, si diffondono nuove forme di governance locale – Green Communities, GAL Leader, Contratti di Fiume e Distretti del Cibo – che fungono da infrastrutture sociali capaci di attivare politiche multilivello e generare valore collettivo.

“Il Rapporto Piemonte Economico Sociale 2025 – dichiara il Presidente IRES Piemonte, Alessandro Ciro Sciretti – restituisce l’immagine di una regione che, pur in un contesto complesso e in trasformazione, dimostra capacità di adattamento, resilienza e innovazione. Le sfide demografiche, climatiche, sociali e tecnologiche richiedono visione strategica, coesione tra attori istituzionali e territoriali, e un forte investimento sul capitale umano e sull’innovazione. È proprio in questa complessità che IRES vuole essere d’aiuto – continua Sciretti – offrendo chiavi di lettura non dogmatiche e facilitando la ricerca di soluzioni mediante l’utilizzo del buonsenso, senza imporre schemi precostituiti. Tutto questo, grazie ad un lavoro di squadra che guarda avanti, con il rigore scientifico del presente e l’ambizione del futuro.”

“La Relazione Annuale di IRES Piemonte è uno strumento strategico non solo per la Regione, ma anche per tutti gli enti locali del nostro territorio. Offrire una lettura approfondita delle trasformazioni economiche, demografiche e sociali in atto significa dare ai sindaci, alle Province, alle Unioni di Comuni elementi concreti per programmare il futuro con maggiore consapevolezza e visione” dichiarano il presidente Alberto Cirio e l’assessore agli Enti locali Enrico Bussalino.

“Come Regione stiamo investendo con forza su infrastrutture e logistica, dal Terzo Valico alla nuova Pedemontana, fino alla rigenerazione dello scalo merci di Alessandria, e questi interventi stanno generando effetti reali sul tessuto occupazionale con una progressiva crescita nel settore logistico. Ma per rendere questi progetti davvero efficaci serve il coinvolgimento diretto dei territori, in particolare dei comuni più piccoli, che vanno sostenuti, semplificati e messi nelle condizioni di partecipare attivamente alle grandi strategie regionali. È in questa direzione che prosegue il nostro impegno a favore delle autonomie locali, con fondi specifici per le Province, il rafforzamento delle Unioni dei Comuni e il sostegno alla gestione associata delle funzioni fondamentali” aggiunge l’assessore Bussalino.

Piemonte alla guida della strategia dei semiconduttori

Si è svolta  a Bruxelles l’assemblea generale dell’European Semiconductor Regions Alliance (ESRA) guidata dalla Regione Piemonte, attuale presidente di turno.

Alla riunione hanno partecipato il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore alle Attività produttive Andrea Tronzano, insieme ai rappresentanti delle principali Regioni europee impegnate nello sviluppo della filiera dei semiconduttori.

Nel corso dell’assemblea è stato ufficialmente approvato e firmato il Position Paper Shaping Europe’s Semiconductor Future”, documento strategico che definisce le priorità condivise per rafforzare la competitività europea e sostenere gli obiettivi dello European Chips Act, che punta a raddoppiare entro il 2030 la quota di produzione mondiale di semiconduttori realizzata in Europa.

“La presidenza piemontese di ESRA – dichiarano il presidente Cirio e l’assessore Tronzano – è un riconoscimento del ruolo di primo piano che il nostro territorio sta assumendo in questo settore strategico per il futuro dell’economia europea. Oggi abbiamo fatto un passo importante per consolidare le relazioni internazionali e dare più forza alle istanze delle imprese e dei centri di ricerca del Piemonte”.

L’incontro di Bruxelles si inserisce in un percorso che vede il Piemonte sempre più protagonista nello sviluppo della microelettronica e delle tecnologie avanzate. Tra i progetti più rilevanti figura l’investimento di Silicon Box a Novara – 3,2 miliardi di euro e 1600 posti di lavoro – destinato a creare un polo produttivo di livello internazionale nel campo dell’advanced packaging dei semiconduttori, con importanti ricadute in termini di occupazione qualificata e innovazione.

“L’arrivo di Silicon Box conferma che il Piemonte è un territorio attrattivo per i grandi player internazionali – prosegue l’assessore Tronzano – e dimostra la capacità di visione strategica che stiamo portando avanti. Come Regione continueremo a lavorare per semplificare le procedure di accesso ai fondi europei, sostenere le infrastrutture di ricerca e la formazione di competenze specialistiche, in coerenza con la strategia delineata oggi da ESRA”.

Il Piemonte conta già oltre 250 aziende e centri di ricerca attivi nella microelettronica e nella sensoristica avanzata, con un fatturato complessivo stimato in oltre 3 miliardi di euro. La Regione proseguirà il proprio impegno per costruire un ecosistema integrato capace di generare crescita, innovazione e nuova occupazione, in stretta collaborazione con le istituzioni europee e con tutti i partner dell’Alleanza.

“Vogliamo che il Piemonte – concludono Cirio e Tronzano – sia protagonista della trasformazione tecnologica che cambierà l’industria europea nei prossimi decenni. La presidenza di ESRA e l’insediamento di Silicon Box a Novara sono due risultati concreti di questa visione”.

cs

Saldi, 203 euro a famiglia. Ascom: “Esperienza urbana per torinesi e turisti”

 92 euro pro capite. Coppa: «I saldi vanno ripensati come esperienza più ampia». Orecchia: «Quest’anno sconti importanti. La scelta della qualità nei negozi di fiducia».

Torino, 03 luglio 2025 – Sabato 5 luglio iniziano ufficialmente i saldi estivi 2025, che dureranno otto settimane fino alla fine di agosto. Secondo le stime dell’Ufficio Studi Confcommercio, ogni famiglia spenderà in media 203 euro per l’acquisto di capi scontati con una media di 92 euro pro capite, per un valore complessivo nazionale di 3,3 miliardi di euro, di cui oltre 300 milioni solo in Piemonte. Le previsioni sono in linea con lo scorso anno. In particolare, per quest’estate è atteso un significativo contributo agli acquisti dagli oltre 19 milioni di turisti stranieri previsti in Italia.

A Torino e provincia l’attesa è alta da parte dei commercianti, che sono pronti ad accogliere i clienti, ma chiedono anche di ripensare i periodi di ribasso per renderli più attraenti. «Nelle ultime stagioni – sottolinea Maria Luisa Coppa, presidente di Ascom Confcommercio Torino e provincia –, i saldi sono stati inficiati da concorrenza sleale, svendite anticipate ed e-commerce senza regole. La soluzione sembra ancora lontana. Ma se vogliamo che i saldi tornino ad essere un momento di acquisto importante, serve un cambio di passo. Non possono più essere solo un periodo di ribassi, ma devono trasformarsi in un’occasione più ricca e coinvolgente. È tempo di ripensare i saldi come un’esperienza urbana integrata, capace di connettere lo shopping con l’arte, la cultura, gli eventi, la gastronomia e il turismo. Possono diventare un tassello dell’offerta turistica stagionale, contribuendo a rendere la città ancora più accogliente e interessante». La direzione da prendere potrebbe dunque essere quella dei “saldi esperienziali”, dove lo shopping è parte di un percorso urbano che unisce i negozi ai luoghi d’arte e di storia, agli eventi culturali e gastronomici.

«I saldi ci sono e sono un punto di riferimento, ma vanno ripensati e attualizzati – afferma Roberto Orecchia, presidente del Gruppo Moda di Ascom Confcommercio Torino e provincia –. L’indicazione che noi negozianti ci sentiamo di dare ai clienti è quella di prediligere l’acquisto di qualità: il vestito fatto bene, l’accessorio di valore, la scarpa curata, il Made in Italy. Da sabato si potrà scegliere di investire in capi belli, durevoli, realizzati con cura, senza cadere nella tentazione del prezzo stracciato per prodotti di pessima qualità. Quest’anno l’offerta sarà molto interessante e con sconti significativi. L’esperienza di acquisto migliore, anche nei saldi, è quella nei negozi di fiducia e di vicinato, dove la competenza e il servizio fanno la differenza. Il nostro consiglio è semplice: compra vicino, compra bene».

Nel primo week end di saldi, i commercianti aspettano a braccia aperte i torinesi in cerca di affari e guadano con attesa anche alle 200 mila persone che arriveranno da tutta Europa per il Kappa Futur Festival. Non solo i negozi, soprattutto del centro, che già dallo scorso anno hanno notato un maggior interesse da parte del popolo della musica elettronica, ma anche i ristoranti confermano un aumento di prenotazioni durante i giorni di festival. La sinergia con eventi di richiamo rappresenta un’opportunità importante anche nei periodi di saldi. «Visitare una città in occasione di un evento – conclude la presidente Coppa – è ormai un’abitudine consolidata, e lo shopping deve diventarne parte integrante. Un’opportunità da cogliere con urgenza, in vista di un ulteriore aumento dei flussi turistici anche grazie ai nuovi collegamenti aerei recentemente annunciati da Ryanair».

Caffè Vergnano è Official Coffee dei Giochi Olimpici di Milano Cortina 2026

Santena – Caffè Vergnano è il Caffè Ufficiale di Milano Cortina 2026, grazie all’accordo di distribuzione con Coca-Cola HBC e al supporto di Coca-Cola ai Giochi Olimpici e Paralimpici di Milano Cortina 2026.

A partire dal 6 febbraio 2026 e per tutta la durata dell’evento, le miscele di Caffè Vergnano saranno servite in tutte le sedi olimpiche e paralimpiche, consentendo ad atleti, staff e spettatori di gustare l’autentica esperienza del caffè italiano.

 

La partecipazione di Caffè Vergnano come Official Coffee a Milano Cortina 2026 è una celebrazione dei valori condivisi che uniscono Caffè Vergnano allo spirito olimpico. Alla base di questo accordo, c’è la condivisione di valori come impegno, onestà e passione che da oltre 140 anni guidano la realtà torinese.

 

Inoltre, il forte legame con il territorio italiano è un elemento distintivo che accomuna Caffè Vergnano ai Giochi di Milano Cortina 2026. L’evento rappresenta una vetrina globale per l’Italia, e Caffè Vergnano, profondamente radicata nella cultura del Made in Italy, ha saputo negli anni portare la tradizione dell’espresso italiano ben oltre i confini nazionali, affermandosi come simbolo di eccellenza riconosciuto in tutto il mondo.

 

Carolina Vergnano, CEO di Caffè Vergnano, commenta così: “Siamo entusiasti di entrare a fare parte di un evento così ricco di valori: vedere il nostro marchio in un contesto così prestigioso rappresenta un traguardo straordinario. Questa partecipazione è una pietra miliare che ci permette di entrare in una storia dalle radici antiche e rappresenta un’incredibile opportunità per condividere i principi che, da cinque generazioni, guidano il nostro lavoro quotidiano. Crediamo che lo sport sia una fonte d’ispirazione per molti aspetti della nostra attività: l’impegno, la determinazione e la costanza nel perseguire i propri sogni con passione. Sono gli stessi valori che ci hanno permesso di crescere e innovare, mantenendo salda la nostra identità. Dal 1882, la nostra missione è portare l’espresso italiano nel mondo. Durante Milano Cortina 2026, sarà il mondo a essere in Italia e noi saremo pronti a offrire il miglior espresso a un pubblico internazionale, questa volta a casa nostra.”

 

Luca Santandrea, General Manager Olympic and Paralympic Winter Games Milano Cortina 2026 di Coca- Cola, commenta così: “Siamo felici che Caffè Vergnano sia l’Official Coffee dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Milano Cortina 2026. L’iconico espresso italiano, emblema di eccellenza e tradizione, offrirà un’esperienza unica a tutti i partecipanti, dagli atleti ai tifosi, fino agli addetti ai lavori. Il legame tra Coca-Cola e l’Italia rimanda a una storia che nasce da lontano, iniziata quasi cento anni fa: la presenza di Caffè Vergnano, una storica azienda dal forte attaccamento al territorio, è per noi motivo di grande orgoglio”.

La Regione: “Bene potenziare Ryanair a Torino”

«L’accordo tra Sagat e Ryanair per il potenziamento delle rotte da Torino grazie al terzo aereo basato nel nostro scalo rappresenta un ulteriore e strategico passaggio nel percorso di crescita dell’aeroporto e di sviluppo del turismo nel nostro territorio. È particolarmente significativo infatti che la prima compagnia aerea in Europa e in Italia per passeggeri continui a puntare su Torino e il Piemonte, e decida di far crescere la sua presenza con un investimento complessivo di 300 milioni di dollari e un traffico previsto di 3 milioni di passeggeri, nel quadro delle performance dello scalo che ha chiuso il 2024 con il record assoluto di passeggeri. Questo nuovo investimento darà ulteriore impulso in vista della stagione invernale in un contesto nel quale crescono i numeri di chi sceglie di trascorrere le vacanze in Piemonte, territorio che registra il 53 per cento di presenze di turisti stranieri, con un dato più alto della media nazionale, a conferma di una capacità di attrazione del pubblico internazionale che affonda le sue radici nella bellezza del nostro territorio, nella varietà dell’offerta turistica e dei grandi eventi» dichiarano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Turismo, Sport, Paolo Bongioanni commentando l’annuncio di Ryanair di aggiungere un terzo aereo su Torino a partire dall’inverno 2025-26.

Come uscire dalla crisi di Torino? Ci provano i giovani imprenditori e professionisti di Yes4To

Nell’ultima classifica annuale del Sole 24 Ore sulla qualità della vita delle città, Torino è scivolata al 58/mo posto, perdendo ben 22 posizioni. Eppure può offrire molte opportunità alle giovani generazioni, purchè la si sappia rigenerare. Lo sostengono le 20 associazioni giovanili di imprenditori e professionisti riunite in Yes4To, che hanno presentato alcune loro proposte alla classe dirigente cittadina. L’incontro si è svolto in un luogo simbolo per le future generazioni: la Escp Buiness School di via Andrea Doria, dove si tengono master internazionali cui sono iscritti più di mille allievi.

Si è trattato della tappa finale del progetto Top City, una lunga riflessione sul rilancio della città, che, come ha ricordato la vice sindaca di Torino, Michela Favaro, sta affrontando due gravi problemi: l’inverno demografico e la transizione del suo tessuto economico.

Ebbene, secondo i giovani di Yes4To, per far risalire Torino nelle classifiche sulla qualità della vita e quindi trattenere anche i suoi giovani talenti bisogna innanzi tutto partire dalla “rigenerazione” delle periferie. Si deve coinvolgerle e valorizzarle con eventi culturali, mostre, incontri, spettacoli, anche “notti bianche” adatte a tutte le generazioni, in modo da sottrarre spazi al degrado e al malaffare.

Ma non basta, bisogna insegnare ai giovani ad orientarsi nel mondo del lavoro. E allora YES4To ha messo a punto il progetto “DocenTo” per favorire la preparazione degli insegnanti (ma anche dei genitori) attraverso incontri con esperti che operano sul campo (imprenditori, professionisti, mondo della cooperazione). Ultima, ma non meno importante, è la proposta di far incontrare il mondo delle giovani start up con la fitta rete di imprese storiche, perché dal confronto si sviluppino modelli imprendtoriali più adatti al futuro.

“Manderemo queste proposte scritte tutti i decisori e i portatori di interessi –afferma Guseppe Buonocore, neo coordinatore di Yes4To – noi pensiamo di poter essere una cerniera fra imprese, istituzioni, associazioni e mondo della politica per fare in modo che i giovani investano su Torino. Qui c’è un ecosistema valido: ottime università, incubatori, Fondazioni bancarie fra le più importanti d’Italia. Ma bisogna fare squadra perché il futuro non può più ruotare solo intorno al mondo dell’auto”.

Maria Luisa Coppa Vicepresidente Vicaria della Camera di Commercio di Torino 

La presidente di Ascom Confcommercio Torino e provincia Maria Luisa Coppa, dopo il recente insediamento nella Giunta camerale, è stata eletta Vicepresidente Vicaria della Camera di Commercio di Torino all’unanimità.

«Sono onorata di questo incarico – sottolinea Maria Luisa Coppa – che accolgo con senso di responsabilità e che porterò avanti con l’impegno che deriva dalla consapevolezza del ruolo affidatomi. Importante è il ruolo che Camera di Commercio svolge oggi, in un momento in cui l’economia torinese sta attraversando una fase di profonda trasformazione. L’Ente camerale ha un ruolo centrale nell’accompagnare queste transizioni, ponendosi come interlocutore privilegiato per le istituzioni e sostenendo le imprese nei processi di innovazione, digitalizzazione e crescita. In questo quadro, intendo portare il contributo di una lunga esperienza a stretto contatto con le imprese e con le dinamiche del territorio, unita alla consapevolezza che lo sviluppo passa anche attraverso il rafforzamento delle relazioni istituzionali e la capacità di progettare il futuro.

La nomina a Vicepresidente è anche un segnale importante per il mondo del commercio e del turismo che rappresento attraverso Ascom. La Regione Piemonte, che ha conteggiato i numeri in funzione di questo rinnovo camerale, conferma Ascom come l’Associazione di categoria più grande di Torino e provincia per numero di imprese associate e numero di addetti del comparto».

Maria Luisa Coppa è alla guida di Ascom Confcommercio Torino e provincia dal 2005 e di Confcommercio Piemonte dal 2012 al 2024. È stata la prima Vicepresidente nazionale donna di Confcommercio – Imprese per l’Italia dal 2010 al 2018 e Vicepresidente della Camera di Commercio di Torino dal 2006 al 2013. È stata Membro del Consiglio di Amministrazione della Fondazione CRT e della Fondazione Sviluppo e Crescita CRT. È stata nel Consiglio di Indirizzo del Teatro Regio di Torino. È inoltre Consigliere di Turismo Torino e Presidente della Fondazione ITS Academy Turismo Piemonte.

Chivassese doc, figlia di commercianti, insegnante e poi imprenditrice nel settore dolciario, Maria Luisa Coppa è da sempre profondamente legata al tessuto economico torinese. Attiva sin dagli anni ’90 con l’Associazione Commercianti di Chivasso, è stata la prima donna a guidare sia Ascom Torino sia Confcommercio Piemonte. Ha posto al centro della sua azione strategica lo sviluppo del terziario nei suoi comparti del commercio, turismo e servizi, insieme alla valorizzazione del commercio di prossimità, alla creazione di sinergie tra cultura e commercio, e tra turismo e attività commerciali.

Già vent’anni fa, ha saputo intuire l’importanza di tracciare una direttrice turistica per Torino e la sua provincia, anticipando un modello di sviluppo integrato che oggi rappresenta un punto di riferimento per le politiche pubbliche. Tra i progetti più significativi, la promozione del turismo di prossimità con “Visit Torino, Valsusa, Canavese e Valli di Lanzo”, e il coinvolgimento del sistema Confcommercio nei grandi eventi del territorio, tra cui le Olimpiadi Invernali 2006, il Salone del Gusto, il Salone del Libro, l’Ostensione della Sindone, le Celebrazioni del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia, l’Expo Milano 2015.

Sotto la sua guida sono stati avviati i Distretti Urbani del Commercio, istituiti dalla Regione Piemonte, oltre a numerose iniziative di rigenerazione urbana, promozione territoriale e rilancio post-pandemia.

“Cresci Piemonte”: la legge che accelera le varianti urbanistiche per spendere i fondi europei

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La legge speciale “Cresci Piemonte”,  voluta dal presidente Alberto Cirio, entra nel vivo grazie all’ultima delibera approvata dalla Giunta regionale. L’obiettivo è chiaro: semplificare e velocizzare le procedure urbanistiche, dimezzando i tempi per l’approvazione delle varianti, soprattutto per gli interventi finanziati con fondi europei, Pnrr, ma anche risorse statali e regionali.

Tra le novità introdotte, anche i progetti strategici di soggetti privati superiori ai 5 milioni di euro di investimento potranno beneficiare delle procedure semplificate. È stata istituita una cabina di regia per monitorare i tempi delle varianti urbanistiche negli otto capoluoghi piemontesi — Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Novara, Torino, Verbania e Vercelli — con un’attenzione particolare a Torino, impegnata nella revisione del Piano Regolatore. Proprio per la città, il “Cresci Piemonte” dimezza i tempi della seconda conferenza di pianificazione, riducendoli da 120 a 60 giorni.

Un’altra novità significativa è la nascita del Tavolo di confronto per elaborare una nuova legge urbanistica regionale, adeguando la normativa risalente al 1977 alle esigenze attuali, in collaborazione con i principali portatori di interesse del comparto.

Il presidente Alberto Cirio ha spiegato:
«Questa legge nasce dalle sollecitazioni degli enti locali e delle associazioni di categoria e dall’esigenza di avere procedure semplificate e tempi ridotti per le varianti urbanistiche in modo da poter spendere in tempo le risorse del Pnrr e i fondi europei. In queste settimane abbiamo raccolto gli spunti dai vari soggetti coinvolti e messo a punto una norma che si applica anche ai Comuni più grandi, a partire da Torino, alle prese con l’approvazione dei nuovi piani regolatori».

L’assessore all’Urbanistica Marco Gallo ha sottolineato:
«L’obiettivo è incentivare lo sviluppo del Piemonte per renderlo più attrattivo agli occhi degli investitori, con riflessi positivi in termini di ricaduta occupazionale. L’attuale durata e complessità delle procedure può rappresentare una limitazione alla “messa a terra” delle risorse, soprattutto quelle stanziate per un periodo circoscritto, come accade per i fondi del Pnrr».

Anche l’assessore agli Enti locali Enrico Bussalino ha evidenziato l’importanza della misura:
«Un provvedimento importante per gli enti locali. Ai Comuni più grandi garantiamo una sburocratizzazione concreta, mentre ai più piccoli offriamo semplificazione e contributi significativi per redigere le varianti urbanistiche e rafforzare la loro capacità di programmazione».

Secondo Roberto Ravello, presidente della I Commissione Programmazione e Bilancio:
«L’avvio di un iter più snello e l’adozione di normative semplificate aumentano il grado di fiducia del territorio agli occhi degli investitori, con effetti economici e occupazionali significativi. Si tratta di un passo decisivo anche per promuovere la rigenerazione urbanistica e il recupero delle aree urbane».

Mauro Fava, presidente della II Commissione Pianificazione territoriale e urbanistica, ha aggiunto:
«Questo rappresenta un buon punto di partenza: dobbiamo lavorare quanto prima a una nuova legge urbanistica che consenta al Piemonte di rigenerarsi in modo concreto ed efficace».

Il testo della delibera riduce in modo sostanziale le tempistiche: per le varianti strutturali senza la necessità di Vas (Valutazione ambientale strategica), la prima conferenza passa da 60 a 30 giorni, la seconda da 90 a 45 giorni, mentre i termini per la pubblicazione e la presentazione delle osservazioni si accorciano da 60 a 30 giorni. In presenza di Vas, i tempi restano coordinati con la normativa nazionale.

Per le varianti semplificate, i termini per la pubblicazione e il parere finale si dimezzano da 30 a 15 giorni, se la Vas non è richiesta. Inoltre, sarà possibile utilizzare la variante semplificata anche in assenza del progetto edilizio, a condizione che l’area interessata sia inferiore ai dieci ettari.

Il nuovo pacchetto di norme, una volta approvato, resterà valido fino al 2030 e riguarderà investimenti potenziali superiori a 5 miliardi di euro (5,17 miliardi per la precisione) legati alla necessità di modificare i piani urbanistici e rispettare le stringenti tempistiche di rendicontazione. Tra queste risorse: 1,7 miliardi di fondi Pnrr, 1,5 miliardi di fondi Fesr, 820 milioni del Programma Sviluppo e Coesione 2021-2027, 400 milioni del Programma Operativo Complementare e oltre 750 milioni destinati allo sviluppo rurale.

La scelta della Giunta Cirio di approvare la legge speciale “Cresci Piemonte”, estendibile fino al 31 dicembre 2030, punta a garantire strumenti straordinari per ridurre la burocrazia. Come spiegano Cirio e Gallo:
«Nella sostanza significa che per cambiare i Piani Regolatori e per poter spendere i soldi che si sono ottenuti dall’Europa, un Comune, invece di utilizzare un anno, chiude la pratica in sei mesi poiché tutte le scadenze e tutti i termini che erano previsti dalle leggi regionali che disciplinano questa materia vengono ridotti. Il “Cresci Piemonte” servirà in particolare per accelerare e permettere ai Comuni di avere uno strumento in più, ai cittadini oneri burocratici in meno. Tutto questo senza allentare l’attenzione sulla tutela ambientale e paesaggistica: agiamo sulle procedure non sul merito».

Infine, per sostenere i Comuni più piccoli, l’articolo 8 della legge stanzia 1,4 milioni di euro per i prossimi anni, risorse destinate prioritariamente ai Comuni con meno di 5mila abitanti e alle Unioni dei Comuni, con la possibilità di ulteriori fondi in caso di assestamento di bilancio.

Accesso al credito e finanza innovativa: da oggi è più facile con l’aiuto della Regione

La Giunta regionale del Piemonte, su proposta dell’assessore allo Sviluppo delle Attività Produttive Andrea Tronzano, ha approvato  un intervento mirato a rafforzare il sistema del credito e a sostenere strumenti innovativi di finanziamento, stanziando complessivamente 15 milioni di euro.

L’iniziativa ha l’obiettivo di favorire l’accesso al credito per le imprese piemontesi e di incentivare soluzioni finanziarie innovative, così da stimolare nuovi investimenti e accrescere lo sviluppo economico del territorio.

“Siamo consapevoli – dichiara l’assessore Tronzano – delle difficoltà che molte imprese incontrano nell’ottenere credito per finanziare nuovi progetti e accrescere la propria competitività. Con questa misura vogliamo offrire un aiuto concreto alle piccole e medie imprese e alle imprese a media capitalizzazione che hanno la volontà di investire sul nostro territorio, puntando anche sulla finanza innovativa, quali i basket bond e le operazioni con la BEI, come strumento di crescita e sviluppo”.

La misura è destinata a piccole e medie imprese per il sostegno alle operazioni di emissione di bond, nonché a imprese a media capitalizzazione (mid cap, come definite dall’art. 2 del Regolamento UE 2015/1017) per il supporto ai finanziamenti attivati tramite provvista BEI, a condizione che dispongano di almeno un’unità operativa attiva in Piemonte.

Il provvedimento prevede la concessione di sovvenzioni in regime “de minimis”, destinate a ridurre i costi legati all’accesso al credito, compresi gli interessi passivi, e a cofinanziare strumenti di finanza innovativa. L’obiettivo è semplificare l’attivazione di nuove linee di credito e sostenere programmi di investimento che rafforzino la competitività del tessuto imprenditoriale piemontese.

Le risorse complessive, pari a 15 milioni di euro, saranno suddivise su due annualità: 4 milioni nel 2025 e 11 milioni nel 2026. Inoltre, fino a 600.000 euro saranno destinati alle attività di assistenza tecnica e gestione degli interventi.

A seguito dell’approvazione della delibera, gli uffici regionali elaboreranno il bando attuativo, che definirà tutti i dettagli operativi, i criteri di ammissibilità, la modulistica per le domande e le modalità di erogazione delle agevolazioni.

Le imprese interessate potranno presentare domanda non appena sarà pubblicato l’avviso pubblico, che disciplinerà le procedure e i termini per la partecipazione. La gestione delle domande sarà affidata a Finpiemonte e la valutazione seguirà l’ordine cronologico di presentazione, secondo la modalità dei bandi a sportello, fino a esaurimento delle risorse disponibili.

McDonald’s apre un nuovo ristorante a Cavour

Assunte 43 persone

Aprirà martedì 1° luglio il nuovo ristorante McDonald’s di Cavoursituato in via Pinerolo. Trentunesimo McDonald’s in provincia di Torino, ha portato a 43 nuove assunzioni; un team di lavoro che proviene del Comune di Cavour e dall’area limitrofa.

Per l’occasione, l’11 luglio ci sarà a partire dalle 17:30 una festa di inaugurazione con taglio del nastro tante attività di intrattenimento per tutti.

«Sono entusiasta di annunciare l’apertura di un nuovo ristorante McDonald’s proprio qui a Cavour», commenta Simone Dominioni, Licenziatario McDonald’s. «Il mio obiettivo, insieme con tutto il mio team, è quello di continuare a offrire momenti unici di convivialità e il nostro pieno supporto al territorio locale, generando non solo occupazione ma anche valore sociale. Sono sicuro che, con i nostri servizi e la nostra nuova offerta di ristorazione in questa parte della città, potremo diventare un punto di riferimento per tutta la comunità locale».

Il nuovo McDonald’s conta un totale di 183 posti a sedere ed è dotato di kiosk digitali che permettono di ordinare in totale autonomia, personalizzando alcune ricette e modificando alcuni ingredienti. Un’innovazione che consente ai nostri clienti di attendere il proprio ordine comodamente seduti al tavolo del ristorante.

Il locale mette a disposizione dei suoi clienti il McCafé: un luogo di ritrovo ideale per condividere con gli amici o in famiglia la colazione mattutina, per fare una pausa caffè veloce o per ritagliarsi un momento di gusto nel corso della giornata. Qui i clienti possono, infatti, non solo gustare un caffè di qualità ma anche scegliere tra la varietà di bevande calde, fresche spremute e gustosi prodotti da forno, tutti provenienti da aziende italiane.

Il ristorante ha una doppia corsia McDrive: primo in città è un servizio pratico e veloce, grazie al quale è possibile ordinare, pagare e ricevere il proprio ordine direttamente dalla propria auto.

Il ristorante ha pensato anche ai più piccoli. All’interno della sala si trova infatti uno spazio interamente dedicato ai bambini, con una serie di servizi che regalano alle famiglie momenti di spensieratezza e divertimento; all’esterno del locale, possono intrattenersi nell’area giochi a loro dedicata. Sempre alle famiglie è dedicato anche il servizio che permette ai più piccoli di celebrare il proprio compleanno, organizzando una festa a tema proprio all’interno del ristorante.

Il nuovo McDonald’s sarà aperto tutti i giorni da domenica a giovedì dalle 7:00 alle 23:00 e venerdì e sabato fino alla 1:00; la doppia corsia McDrive sarà disponibile da domenica a giovedì dalle 7:00 alle 24, venerdì e sabato fino alle 2:00.