ECONOMIA- Pagina 3

Piemonte, dove investire: ecco la mappatura regionale delle aree disponibili

Un catalogo aggiornato, trasparente e condiviso di tutte le aree e gli immobili produttivi disponibili in Piemonte: è l’obiettivo della Manifestazione di Interesse per la mappatura delle opportunità insediative presentata oggi dalla Regione Piemonte.

L’iniziativa, rivolta a soggetti pubblici e privati, si propone di individuare, classificare e promuovere superfici di almeno 5.000 metri quadrati e immobili produttivi da 1.000 metri quadrati in su, già disponibili oppure dismessi ma recuperabili, da destinare a nuove attività economiche. Sono inclusi sia i siti “greenfield” (aree edificabili) sia quelli “brownfield”, ovvero fabbricati e terreni industriali già urbanizzati, anche se necessitano di interventi di bonifica o ristrutturazione.

“Questo progetto fa parte di una strategia industriale – dichiarano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alle Attività produttive Andrea Tronzano – per rilanciare la competitività del Piemonte senza ampliare i confini edificabili e recuperando ciò che già esiste. Vogliamo offrire agli investitori un quadro chiaro, efficiente e attrattivo che permetta di scegliere il nostro territorio per la qualità delle opportunità e non solo per la quantità di spazio disponibile. È una politica che contrasta il consumo di suolo, evita degrado e restituisce valore a contesti che altrimenti rischierebbero l’abbandono”.

La mappatura rientra nel progetto regionale Team Attrazione, il punto di accesso unico a cui si possono rivolgere coloro che desiderano investire in Piemonte. Sarà il primo strumento pubblico ad aggregare informazioni tecniche, urbanistiche e logistiche in modo sistemico e omogeneo, al fine di facilitare l’insediamento di nuove imprese e valorizzare il patrimonio produttivo già esistente.

Secondo le stime preliminari in Piemonte potrebbero essere mappati oltre 3.500 ettari di superfici produttive tra aree inutilizzate e immobili sottoutilizzati. Un patrimonio diffuso che comprende poli industriali storici, zone artigianali non completamente sfruttate, immobili dismessi ma recuperabili, anche in aree periferiche. L’obiettivo della Regione è mettere a sistema queste risorse, renderle visibili e accessibili attraverso una piattaforma digitale e candidarle anche sui canali di promozione nazionale e internazionale – come per esempio il portale Investinitaly.gov.it promosso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

La Manifestazione di Interesse è rivolta a un’ampia platea di soggetti, quali enti pubblici (Comuni, Province, Città Metropolitana, enti sanitari e statali), persone fisiche o giuridiche proprietarie di aree o immobili a destinazione produttiva, intermediari e associazioni imprenditoriali muniti di delega.

Le candidature possono essere inviate attraverso la piattaforma MOON (Modulistica Online Regione Piemonte) entro il prossimo 3 luglio.

La raccolta dati proseguirà fino all’estate. Successivamente, le aree saranno classificate per destinazione d’uso, caratteristiche tecniche e accessibilità. In autunno è prevista l’attivazione di una vetrina digitale interattiva rivolta agli operatori economici, investitori italiani ed esteri e al sistema pubblico. Il portale sarà uno degli strumenti operativi del Team Attrazione per facilitare il “location scouting” e accompagnare gli insediamenti produttivi sul territorio.

“Ci aspettiamo una forte collaborazione da parte dei Comuni, delle Province, della Città Metropolitana di Torino e delle associazioni di categoria – concludono il presidente Cirio e l’assessore Tronzano – che consideriamo partner fondamentali per costruire insieme una mappatura efficace, capace di offrire un’immagine chiara, accessibile e competitiva del Piemonte industriale a livello nazionale e internazionale”.

“Confindustria Piemonte ha avviato nel 2018 la prima mappatura delle aree industriali libere e dismesse, uno strumento che si è costantemente arricchito nel tempo, accompagnando fasi molto diverse dello sviluppo economico regionale. La sinergia con la Regione Piemonte consoliderà ulteriormente questo progetto, supportando i piani di crescita delle imprese, sia di quelle già insediate, sia di quelle, sempre più numerose, che guardano con interesse alle opportunità offerte dal nostro territorio e dalle filiere produttive che lo caratterizzano”: così Alessandro Battaglia, presidente della Commissione Internazionalizzazione e Attrazione Investimenti di Confindustria Piemonte.

“In un momento complesso come questo – dichiara Roberto Cotterchio, presidente di Confapi Piemonte – è indispensabile avvicinare potenziali investitori che possono trovare qui un ecosistema di saperi e tecnologie sempre più vivace, coeso e collaborativo. Un ecosistema che non può essere basato solo sul prezzo ma sul capitale umano, sulla capacità a produrre prodotti non standardizzati e ad alto valore aggiunto. Conoscere bene quanto possiamo offrire è quindi un’operazione indispensabile”.

Il presidente del Comitato di coordinamento delle confederazioni artigiane del Piemonte Giorgio Felici dichiara: “Crediamo fortemente che anche l’artigianato debba essere protagonista della trasformazione produttiva e territoriale; pertanto, la mappatura è uno strumento di conoscenza e di governance che può diventare leva concreta per far crescere il settore, favorendo uno sviluppo equilibrato, sostenibile e radicato nelle comunità”.

“In un mondo sempre più interconnesso e competitivo, dobbiamo lavorare per rendere il Piemonte la scelta privilegiata per chi vuole investire. E dobbiamo farlo ora, cogliendo le opportunità offerte dalle grandi trasformazioni in atto, dalla transizione ecologica a quella digitale. Attrarre investimenti significa creare e coltivare un ecosistema favorevole. Le Camere di commercio del Piemonte e Unioncamere Piemonte sono impegnate da tempo, a fianco delle istituzioni, per facilitare il raggiungimento di questi obiettivi”, commenta Paolo Bertolino, segretario generale di Unioncamere Piemonte.

Le 5 cose da sapere

sulla mappatura delle aree produttive in Piemonte

3.500 ettari potenziali da recuperare
Secondo le prime stime in Piemonte esistono oltre 3.500 ettari di aree produttive sottoutilizzate o dismesse che potrebbero essere valorizzate attraverso nuovi investimenti.

Superfici minime richieste

Aree: almeno 5.000 m²

Immobili produttivi: almeno 1.000 m² di superficie lorda di pavimento – SLP
Possono essere candidati anche siti da bonificare o già edificati, purché disponibili alla vendita o alla concessione.

Zero consumo di nuovo suolo
L’obiettivo principale della Regione è recuperare l’esistente, evitando nuove edificazioni e contrastando il degrado urbano, con un approccio coerente con la pianificazione sostenibile.

Chi può candidare le aree

Comuni, Province, enti pubblici

Privati e imprese

Intermediari con delega
La candidatura è aperta fino al 3 luglio 2025, esclusivamente online sulla piattaforma MOON.

Un catalogo digitale per investitori
Tutti i siti approvati saranno pubblicati su:

una piattaforma regionale interattiva;

il portale nazionale Investinitaly.gov.it (https://www.investinitaly.gov.it/)

vetrine promozionali in fiere ed eventi internazionali, per dare massima visibilità all’offerta piemontese.

Al Quirinale ideatori e organizzatori del Festival Economia

Al Quirinale, questa mattina, gli ideatori e organizzatori del Festival Internazionale dell’Economia 2025, Tito Boeri, direttore scientifico, Giuseppe Laterza, presidente della casa editrice Laterza, Giorgio Barba Navaretti, presidente del Collegio Carlo Alberto di Torino, Pietro Garibaldi, coordinatore del Torino Local Committee (TOLC), e Innocenzo Cipolletta, Coordinatore editoriale del Festival, hanno presentato il programma della prossima edizione del Festival al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

La manifestazione, in programma a Torino dal 30 maggio al 2 giugno, avrà come tema centrale “Le nuove generazioni del mondo“, con un focus sulle sfide globali che i giovani sono chiamati ad affrontare: lavoro, istruzionesalute mentale e partecipazione alla vita sociale.

Il Presidente ha espresso forte apprezzamento per il lavoro di divulgazione dell’economia svolto dal Festival e per la capacità di creare intorno ai temi del Festival una comunità della conoscenza, in particolare il Presidente ha rilevato l’importanza del tema scelto per l’edizione di quest’anno sia in relazione alla questione demografica e della natalità sia riguardo al disorientamento dei giovani sulle prospettive future della nostra società.

«Proprio per questo» ha rilevato il Presidente «abbiamo enorme bisogno di occasione di ascolto dei giovani, in cui le precedenti generazioni non vogliano trasmettere un modello precostituito ma semmai fornire ai giovani gli strumenti per costruire il loro modello di società e di economia».

Edilizia sostenibile in Piemonte, interviene la Regione: come riqualificare edifici e limitare il consumo di suolo

“Si restituisce centralità ai Comuni e si riattiva uno strumento atteso da molti amministratori locali e professionisti del settore”: l’assessore all’Urbanistica Marco Gallo commenta così l’approvazione in Consiglio regionale del disegno di legge che aggiorna e riattiva alcune disposizioni fondamentali per la rigenerazione urbana e la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente.

Viene in questo modo colmato il vuoto normativo creatosi dopo che la Corte Costituzionale aveva dichiarato illegittime alcune parti della l.r. 7/2022 con la riformulazione della l.r. 16/2018 consentendo il recupero di edifici o gruppi di edifici esistenti “premiando” le operazioni di rigenerazione edilizia o riqualificazione in alternativa all’espansione urbana.

“La modifica della legge 16/2018 va verso una direzione chiara: favorire la rigenerazione urbana, contenere il consumo di nuovo suolo, agevolare il recupero di aree edificate degradate e incentivare pratiche edilizie più sostenibili – precisa Gallo – Si tratta di un passo importante, che affianca il lavoro già avviato con Cresci Piemonte e con la riforma complessiva della normativa urbanistica regionale, su cui stiamo lavorando per fornire strumenti efficaci, chiari e condivisi”.

L’assessore ci tiene anche a sottolineare che “con questa legge il Piemonte anticipa ancora una volta i tempi: in attesa che a livello nazionale venga approvata una riforma organica della rigenerazione urbana, si pone come esempio virtuoso per politiche urbanistiche attente all’ambiente e al futuro delle nostre comunità”.

Sono interessati dal provvedimento tutti gli edifici classificabili come vecchi od obsoleti, di scarsa qualità architettonica, non sicuri dal punto di vista sismico o energetico. Gli interventi dovranno favorire la sostenibilità ambientale, il miglioramento del tessuto urbano sotto il profilo sociale ed economico, la riduzione delle superfici impermeabilizzate, la demolizione selettiva dei manufatti edilizi, l’uso di manufatti o materiali da costruzione riciclati, e le azioni di bonifica ambientale. Inoltre, si rimette al centro l’autonomia dei Comuni, che potranno deliberare autonomamente per consentire il recupero delle strutture e diventare così uno strumento comunale sistematico dal concreto impatto sul tessuto urbano, specialmente nelle aree più periferiche.

cs

Festival Internazionale dell’Economia, un’edizione dedicata alle nuove generazioni

Tutti gli eventi del Festival sono a ingresso gratuito, e aperti al pubblico con accesso libero fino a esaurimento posti. Per alcuni appuntamenti potrebbe essere richiesta la prenotazione. Per rimanere aggiornati: www.festivalinternazionaledelleconomia.com

Torino, 30 maggio – 2 giugno 2025

 

Le nuove generazioni del mondo” è il titolo della quarta edizione del Festival Internazionale dell’Economia a cura di Editori LaterzaCollegio Carlo Alberto (CCA) – Torino Local Committee (TOLC), con la direzione scientifica di Tito Boeri, che si terrà dal 30 maggio al 2 giugno 2025 a Torino. Dopo il successo delle prime tre edizioni, il Festival riafferma l’esigenza di mantenere uno sguardo aperto alla complessità, alla pluralitàall’approccio scientifico. Questa edizione è dedicata alle nuove generazioni, colte in un momento di forte disagio che riguarda diversi ambiti: lavoro, istruzione, salute mentale e vita sociale. Gli avvenimenti degli ultimi anni hanno lasciato cicatrici profonde, e sempre più evidenti, in un’intera generazione. Allo stesso tempo, questi cambiamenti così rapidi e complessi creano anche nuove possibilità di crescita. Dobbiamo fare in modo che i giovani abbiano gli strumenti necessari per coglierle.

Per approfondire le dinamiche che determinano questa situazione ed esplorare insieme possibili prospettive, il Festival Internazionale dell’Economia si apre al dialogo con il grande pubblico su questi temi, coinvolgendo istituzioni, università, imprese, mondo dell’informazione attraverso un palinsesto di oltre 100 appuntamenti, articolato in diversi formati di approfondimento: “Le parole chiave”, “Dialoghi”, “Visioni”, “Incontri con l’autore”, “Confronti” e “Intersezioni”.

Un focus specifico sarà dedicato all’emergenza demografica e alle sue implicazioni sistemiche, ai mutamenti nell’organizzazione famigliare, alle trasformazioni del mercato del lavoro e al crescente disagio giovanile, affrontati con un approccio multidisciplinare. Contribuiranno alla discussione, tra gli altri, economisti, sociologi, statistici, demografi, scrittori e psicologi.

Giorgio Barba Navaretti, Presidente del Collegio Carlo Alberto: Siamo molto contenti che a partire da quest’anno la collaborazione tra CCA e TOLC con Editori Laterza, dopo il successo delle scorse edizioni, si rafforzi ulteriormente, con una maggior centralità del ruolo del Collegio Carlo Alberto e del TOLC per radicare ancor di più il Festival nel nostro territorio. Ricerca e formazione orientate al futuro sono il cuore dell’attività del CCA: siamo molto vicini al tema dell’edizione di quest’anno e lieti che il Festival affronti un tema così urgente e attuale, quale quello del disagio e dell’agio delle nuove generazioni, con un’attenzione particolare a sfide e opportunità del mondo del lavoro e dell’istruzione.

Tito Boeri, Direttore Scientifico del Festival Internazionale dell’Economia: Forse mai come quest’anno si avverte la necessità di analisi economiche accessibili ma al tempo stesso approfondite sugli scenari che ci stanno di fronte. Quali saranno gli effetti delle guerre commerciali? Cosa implica il piano di riarmo europeo? Quali le prospettive per l’economia italiana? Quest’anno il Festival sarà incentrato sulle nuove generazioni, il che vuol dire innanzitutto guardare al futuro che ci sta di fronte.

Giuseppe Laterza, Presidente della casa editrice Laterza: Il rapporto tra le generazioni oggi più che mai è la misura dell’equilibrio difficile tra passato, presente e futuro. Il disagio ma anche le aspirazioni, le richieste e i progetti dei giovani saranno al centro dell’analisi e delle riflessioni del Festival, partendo dall’economia e allargando lo sguardo a tante altre discipline. Nel discutere i drammatici cambiamenti in corso, come sempre il Festival affronterà anche le linee di tendenza e le possibilità nel medio-lungo periodo della convivenza globale.

Com’è difficile trovare case in affitto: il punto con Le Alte Vie e Ape Confedilizia

A Sestri Levante (GE) iniziato un serio approfondimento su un tema molto sentito

Nei giorni scorsi a Sestri Levante, nel convegno organizzato dall’Associazione “Le Alte Vie” e da APE Confedilizia Genova – delegazione di Chiavari e con il patrocinio del Comune di Sestri Levante, a Palazzo Fascinenella sala Carlo Bo, si è parlato di case, in particolare del perché non si trovino case in affitto.

Il convegno è stato introdotto dalla Presidente di “Le Alte Vie” Dott.sa Marina Noceti e dal Responsabile APE – Confedilizia di Chiavari Arch. Luciano Maggi; il giornalista economico Matteo Muzio ha moderato il dibattito tra diversi relatori: Avv. Giorgio Spaziani Testa Presidente Nazionale Confedilizia, Dott. Marco Celani Presidente AIGAB, Avv. Raffaella Gualco Responsabile delegazione APE – Confedilizia di Recco, Dott. Carlo Amenta Professore associato in Economia e Gestione delle Imprese Università di Palermo, Avv. Matteo Repetti Avvocato e libero professionista in Genova, Dott. Sandro Muzio Vicesindaco e Assessore al Bilancio del Comune di Sestri Levante.

Erano presenti anche il Sindaco del Comune di Sestri Levante Francesco Solinas e l’Assessore all’Urbanistica Avv. Luigi Ceffalo, e per l’Associazione “Le Alte Vie” i fondatori Daniele Cantore (vicepresidente), Mario Maggi e Gianluca Mangini.

Sono stati discussi: la ricorrente accusa a carico degli affitti brevi, di essere tra le principali cause della scarsità degli affitti “normali”; la libertà contrattuale come fattore di sviluppo; il ritorno alla locazione come affidabile impiego del risparmio; il caricamento del prezzo del rischio sul canone; il problema dell’incremento del numero dei locali sfitti; l’adeguamento alle mutate esigenze sociali.

La presidente della neocostituita associazione “Le Alte Vie”, una determinata Marina Noceti, ne ha indicato l’obiettivo: nella promozione della cultura politica nel trattare soprattutto temi importanti, ma ignorati dal dibattito attuale, ovvero temi anche molto frequentati, ma con un’impostazione sbagliata e non in grado di condurre verso soluzioni migliori. Uno di questi è il problema molto grave della scarsità di case in affitto, troppo spesso attribuita alla presunta avidità dei proprietari che sottraggono le abitazioni al mercato degli affitti lunghi per rivolgersi a quelli brevi perché più remunerativi. Nella realtà dei fatti, invece, sono molti di più i proprietari che lasciano le loro abitazioni sfitte, rinunciando a qualunque entrata per sfiducia nel sistema che dovrebbe tutelare equamente anche i loro interessi, spesso dopo esperienze molto negative. Un altro tema è quello della durata obbligatoriamente lunghissima degli affitti “stabili”: ma per molte categorie di aspiranti inquilini (giovani alla prima esperienza indipendente, lavoratori con un progetto a tempo, neo divorziati…) un contratto ad esempio triennale, magari a prezzi scontati, in cambio della sicurezza offerta di liberare l’alloggio al termine, potrebbe essere interessante. Lo stesso problema, ulteriormente amplificato, affligge l’edilizia pubblica, che infatti annovera quasi ovunque una impressionante quantità di abitazioni vuote perché ammalorate e prive di manutenzione per mancanza di fondi.Affidabilità dei patti conclusi e redditività sono dunque due condizioni del riformarsi di un’offerta adeguata per qualità e prezzo ad una buona parte della domanda di affitto. Un ultimo punto da rimarcare è che sui proprietari di abitazioni (quasi sempre piccoli) da decenni viene scaricato l’onere di compensare tramite i vari “equi canoni” succedutisi, la stagnazione dei salari in Italia, ma allora la questione diventa proprio quella dell’urgente adeguamento necessario e della competitività da riguadagnare per assicurarlo.

Il responsabile APE – Confedilizia di Chiavari un frizzante Arch. Luciano Maggi è intervenuto affermando: “Trovo veramente significativa che la nostra prima uscita con un Convegno a Sestri Levante avvenga con la preziosa presenza del nostro Presidente Nazionale di Confedilizia l’Avv. Giorgio Spaziani Testa che si impegna giornalmente e con costanza per la libertà di gestione del patrimonio immobiliare e per combattere le polemiche sugli affitti brevi, generalmente e superficialmente indicati come causa della mancanza di offerte di affitti stabili. Non si combatte il fenomeno degli affitti brevi con restrizioni, bensì incentivando benefici fiscali e certezze di rilascio degli appartamenti a fine scadenza locativa. Esprimo un apprezzamento al Comune di Sestri Levante che ci ha concesso il Patrocinio ed è qui presente con il Sindaco ing. Francesco Salinas e che partecipa attivamente al Convegno con l’intervento di due Assessori, e un ringraziamento all’Associazione Culturale Le Alte Vie, che ci ha coinvolto in questa organizzazione con contributi di relatori illustri. Concludo con alcune informazioni sulla nostra sede locale di Chiavari che ha competenza sul territorio da Portofino a Moneglia ed entroterra. Annovera oltre 600 soci, offre un servizio di sportello dal lunedì al venerdì per la gestione dei contratti d’affitto (calcolo canone, stesura e registrazione) e offre, anche, un ampio ventaglio di consulenze specialistiche per rispondere alle diverse esigenze dei soci in campo legale, fiscale, notarile, tecnico, urbanistico, di gestione immobiliare e condominiale.”

L’Avv. Giorgio Spaziani Testa Presidente Nazionale di Confedilizia ha esordito ricordando che “a Genova oltre un secolo fa sono nati i primi nuclei della nostra organizzazione” ha poi continuato “Ci vuole attenzione all’affitto privato che in Italia garantisce da sempre l’accesso all’abitazione. Bisogna dare maggiori garanzie nel rientro in possesso dell’immobile e maggiori incentivi fiscali: noi per esempio proponiamo l’azzeramento dell’IMU. Uno dei temi forti dell’affitto è il conflitto tra proprietari e inquilini, che non dovrebbe esserci. Un primo passo è stato fatto col rifinanziamento del fondo per la morosità incolpevole, per cui sono stati messi a bilancio nazionale 10 milioni per quest’anno e 20 per il prossimo. Ma quando si parla di politiche dell’abitare il dibattito pubblico si concentra soprattutto sugli affitti brevi, che spesso vengono visti dalle amministrazioni come qualcosa da ostacolare. Laddove ci sia l’esigenza di ridurre la quota di affitto breve o comunque aumentare quella di affitto lungo, la strada non deve essere quella di limitare, ostacolare o addirittura vietare gli affitti brevi ma incentivare maggiormente gli affitti lunghi: questo consentirebbe di avere più equilibrio nel mercato immobiliare. Abbiamo un’unica preoccupazione, difendere la proprietà e il diritto del proprietario, che deve avere il diritto di trarre il maggior vantaggio economico dai suoi beni. Non condividiamo le iniziative di molti Comuni chestanno avviando procedure coercitive e liberticide che complicano le situazioni dei locatari e che noi vogliamo contrastare.”

Il Dott. Sandro Muzio Vicesindaco e Assessore al Bilancio del Comune di Sestri Levante nel suo intervento ha specificato che: “A Sestri Levante le locazioni turistiche, con i 1288 appartamenti censiti e gli oltre 6500 posti letto disponibili, rappresentano un fenomeno importante nel contesto turistico locale e un’alternativa significativa alle strutture ricettive tradizionali. La nostra amministrazione comunale non ha adottato provvedimenti restrittivi o vincolistici per limitare il processo di crescita degli affitti brevi che appare attualmente inevitabile e che sarebbero contrari alla libera iniziativa privata, ma sta gestendo il fenomeno dal punto di vista fiscale equiparando la tassazione dell’imposta di soggiorno a quella delle strutture ricettive di fascia medio bassa, nonché con analoghe misure allo studio per quanto riguarda la TARI. Relativamente alle politiche fiscali a favore delle locazioni ad uso residenziale, ricordo che da anni l’aliquota IMU prevista per gli immobili affittati a residenti è più bassa di quella ordinaria e che a partire dal 2024 abbiamo esteso questo beneficio alle pertinenze inserite nel contratto di locazione. Compito dell’Amministrazione è quello di promuovere gli strumenti che favoriscano l’incontro fra la domanda e l’offerta di alloggio. In tale direzione intendiamo operare dando avvio alla procedura di rimodulazione dell’accordo territoriale per la stipula di contratti di locazione a canone concordato (cd 3+2). L’obiettivo è quello di rilanciare un nuovo strumento contrattuale, oggetto di concertazione da parte delle associazioni di categoria interessate, più moderno, destinato all’intero comprensorio della val Petronio e che consenta lo sfruttamento dei benefici fiscali previsti dalla normativa nazionale (abbattimento base imponibile IMU del 25%, aliquota cedolare secca agevolata del 10%)”.

L’Associazione culturale “Sestri Città Aperta” è intervenuta nei giorni successivi sui temi affrontati dal convegno. Ha apprezzato l’iniziativa di affrontare pubblicamente un tema cruciale come quello dell’abitare e dell’accesso alla casa, esprimendo tuttavia stupore nell’approccio adottato dal convegno: la scelta di dare voce esclusivamente a un gruppo di interesse ben definito quello dei proprietari immobiliari. Ha lanciato un appello per un confronto inclusivo e una politica abitativa che metta al centro i bisogni delle persone, non solo gli interessi del mercato, chiedendo con urgenza che si apra un confronto reale e plurale che tenga conto della voce di chi casa non ce l’ha, di chi la cerca, di chi è costretto a lasciarla ogni estate.

La Presidente Marina Noceti e il Vicepresidente Daniele Cantore, hanno ribadito la peculiare natura bi-regionale dell’Associazione che si esprimerà anche nella modalità con cui ne verranno organizzati gli incontri, concepiti con un “primo tempo” in cui lanciare l’argomento a cui verrà fatto seguire un “secondo tempo” nell’altra Regione, che terrà conto delle reazioni al primo incontro proponendone una rielaborazione. In questa direzione hanno annunciato che il secondo tempo del convegno avverrà in Piemonte, probabilmente in Valle di Susa, riprendendo i temi trattati e anche le proposte emerse durante e dopo il convegno, aprendo il confronto anche ad altri interlocutori.

MARA MARTELLOTTA

A Piobesi il 28 maggio apre uno sportello pubblico per il lavoro

Servizi più vicini a persone e imprese grazie alla collaborazione fra Agenzia Piemonte Lavoro e Comune di Piobesi.
Da mercoledì 28 maggio 2025 anche le comunità di Piobesi Torinese e dei comuni limitrofi potranno contare su un nuovo punto di riferimento per i servizi al lavoro. Nei locali del municipio, in corso Italia 9, aprirà infatti uno sportello territoriale per il lavoro del Centro per l’impiego di Moncalieri, attivo ogni quarto mercoledì del mese dalle 9.30 alle 12.30, su appuntamento.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Comune di Piobesi Torinese Agenzia Piemonte Lavoro, braccio operativo di Regione Piemonte per le politiche attive del lavoro.

L’obiettivo condiviso è rendere i servizi pubblici per l’impiego ancora più accessibili alle comunità locali, contribuendo così a promuovere il tessuto produttivo del territorio. Tramite lo sportello, infatti, le persone potranno usufruire più agevolmente di opportunità professionali e formative, e le imprese di servizi di consulenza.

Lo sportello di Piobesi si affianca a quelli di recente attivazione a Vinovo e Nichelino, rafforzando la presenza del Centro per l’impiego di Moncalieri nel territorio di sua competenza.

Per celebrare l’apertura ufficiale è prevista una cerimonia inaugurale mercoledì 28 maggio alle 17.30 nel municipio, alla presenza di rappresentanti istituzionali dell’amministrazione comunale.

Chi desidera chiedere informazioni sui servizi offerti e sulle modalità per accedervi o fissare un appuntamento può contattare il Centro per l’impiego di Moncalieri: 338 4701570, info.cpi.moncalieri@agenziapiemontelavoro.it

Richetti e Faina vicedirettori Unione Industriali

Nuovo assetto della struttura organizzativa dell’Unione Industriali Torino: dal 26 maggio al direttore generale Angelo Cappetti risponderanno i due vicedirettori Massimo Richetti ed Eleonora Faina.

La riorganizzazione, approvata dal Consiglio di Presidenza nei giorni scorsi, prevede che a Massimo Richetti, che continuerà a ricoprire il ruolo di responsabile dell’area lavoro e welfare, rispondano le aree Education coordinata da Stefano Molina; Amma, AIT, Energia coordinata da Gabriele Fenouil; Alimentari, Grafici Cartai e Cartotecnici, Editori, Legno e Sughero, Moda Tessile e Accessori, Innovation Services Industry coordinata da Alberto Gamba; Chimica Vetro, Gomma Plastica, Arpiet, Turismo e Cultura, Digital Technologies, Facility, Sanità Salute & Benessere, Trasporti Infrastrutture e Materiali da Costruzione coordinata da Roberto Romero.

Eleonora Faina faranno riferimento invece le seguenti aree: Tecnologie, Innovazione e Ricerca coordinata da Guido Ceresole; Piccola Industria, Gruppo Giovani Imprenditori, ESG coordinata da Daniela Laigueglia; Fisco, Finanza ed Estero coordinata da Fabio Francescatti; Energia e Mobilità, Anav coordinata da Alessandro Moschini; Ambiente, Gas & Power, Territorio e Normazione Tecnica coordinata da Paolo Piagneri.

Restano infine a diretto riporto del direttore generale Cappetti le aree: Marketing e Rapporti Associativi, Centro Congressi, Coordinamento Filiere Gruppi Merceologici, Club, Credito Finanza e Assicurazioni coordinata da Roberto De Luca; Amministrazione e Controllo, Sistemi Informativi, Servizi Generali coordinata da Massimiliano Pagnone; Servizi Legali, Compliance e Segreteria Generale coordinata da Savino Figurati; il Centro Studi coordinato da Ivan Sinis. Inoltre, Comunicazione Istituzionale e Ufficio Stampa continuano a essere in capo al direttore.

Massimo Richetti, 61 anni, è laureato in Giurisprudenza lavora all’Unione Industriali Torino da 35 anni, ed è responsabile dell’area Lavoro e Welfare dal 2008. È membro della Commissione Regionale di Concertazione della Regione Piemonte e della Commissione Regionale Stelle al Merito del Lavoro. È anche Presidente del Fondo di assistenza sanitaria integrativa per i dirigenti (FAIT).

Eleonora Faina, 43 anni, è laureata in scienze politiche, ha conseguito un Master in Antitrust e regolazione dei mercati, da oltre 15 anni si occupa di politiche pubbliche e affari istituzionali in Italia e a Bruxelles. Nel suo percorso professionale ha maturato una solida esperienza nell’attività di advocacy e vanta un lungo percorso nel sistema confindustriale iniziato nel 2008. Dopo un’esperienza tra il 2017 e il 2019 in Italiana Petroli, nel settembre 2020 è stata nominata Direttore Generale di Anitec-Assinform, l’Associazione di Confindustria delle imprese di Information & Communication Technology (ICT) e dell’elettronica di consumo operanti in Italia.

Il nuovo assetto della struttura dell’Unione Industriali Torino vuole imprimere la necessaria accelerazione per lavorare e sostenere le aziende associate in questa fase di trasformazione e nuove sfide” commenta Marco Gay, presidente dell’Unione Industriali Torino. “Sotto la direzione di Angelo Cappetti lavoreranno Massimo Richetti ed Eleonora Faina, alla guida della squadra della nostra Unione. Massimo è una delle figure cardine della nostra associazione, in grado di garantire a imprese e parti sociali un dialogo stabile e costruttivo, anche in fasi delicate come l’attuale, dove servono esperienza e visione. Eleonora ha un’esperienza nel sistema Confindustria, nel settore privato e nel mondo dell’innovazione riconosciuta e di forte credibilità. Siamo convinti di poter così dare il giusto impulso alla Intelligenza Industriale delle nostre oltre 2300 aziende associate” conclude

Approvato il bilancio Sagat

 

L’Assemblea dei Soci di SAGAT S.p.A. si è riunita ieri per l’approvazione del Bilancio d’esercizio 2024 della Capogruppo e del Bilancio Consolidato 2024 del Gruppo SAGAT, che chiude con un Risultato Netto del Gruppo positivo, pari a 2,8 milioni di euro.

Ecco i principali indicatori economici:

  • Valore della produzione: 82 milioni di euro
  • Ricavi aviation: in crescita del 3,5% sul 2023
  • Risultato Netto: 2,8 milioni di euro
  • Investimenti: 11,8 milioni di euro
  • Posizione Finanziaria Netta: -6,48 milioni di euro, in riduzione di 14,1 milioni di euro sul 2023

L’Assemblea dei Soci ha inoltre rinnovato le cariche sociali, nominando Roberta Neri Presidente, con incarico di durata triennale. Roberta Neri ha ricoperto numerosi ruoli apicali in contesti nazionali ed internazionali ed è stata Amministratore Delegato di ENAV fino al 2020. Attualmente è Operating Partner del fondo infrastrutturale spagnolo Asterion.

L’Assemblea dei Soci ha successivamente provveduto a nominare gli ulteriori componenti del Consiglio di Amministrazione, il cui mandato avrà durata triennale e che dunque risulta così composto: Roberta Neri (Presidente), Andrea Andorno, William Chang Yu, Lorenzo Di Gioacchino, Bice Francesca Di Gregorio, Antonio Lubrano Lavadera, Laura Pascotto. Il CdA ha infine rinnovato la fiducia all’Amministratore Delegato Andrea Andorno, in carica dal 24 gennaio 2019.

L’Amministratore Delegato, il Consiglio di Amministrazione e l’Assemblea dei Soci di SAGAT SpA hanno ringraziato la Presidente uscente Elisabetta Oliveri per il lavoro svolto negli ultimi sei anni e formulato i migliori auguri di un proficuo lavoro a Roberta Neri nello svolgimento del suo nuovo incarico. È stato espresso riconoscimento al CdA uscente, al Collegio Sindacale e a tutta l’organizzazione aziendale per aver operato in un contesto socioeconomico complesso e apprezzamento per il risultato raggiunto, concretizzatosi in una crescita del traffico a doppia cifra nel periodo compreso tra il 2019 e il 2024.

Il Gruppo SAGAT pubblica il Bilancio di Sostenibilità 2024

Oggi viene anche pubblicato il Bilancio di Sostenibilità 2024 del Gruppo SAGAT, che rendiconta con la massima trasparenza il proprio contributo al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità in accordo con gli impegni assunti all’interno di una visione strategica di lungo periodo.

Dopo aver integrato la sostenibilità nella strategia aziendale con la formalizzazione, nel 2022, del primo Piano di sostenibilità quadriennale 2023-2026 e il suo successivo aggiornamento sul quadriennio successivo 2024-2027, oggi, con il Bilancio di Sostenibilità 2024, il Gruppo SAGAT permette a tutti gli stakeholder di conoscere l’avanzamento delle iniziative attuate nello scorso esercizio.

Il rapporto mette in luce in particolare i risultati conseguiti in termini di impegno per la comunità, sostenibilità ambientale e impatto economico, fra cui:

  • Il 2024 è stato un nuovo anno record per il traffico dell’aeroporto, con 4.693.977 passeggeri movimentati, in aumento del +3,6% sui dati del 2023 e al +18,8% sui dati del 2019, anno pre-pandemico. Si tratta del miglior anno di sempre, che supera ogni precedente record mai registrato.
  • A riconoscimento del ruolo di abilitatore dello sviluppo economico del territorio, ACI Europe ha assegnato allo scalo il premio come Best European Airport nella categoria fino a 5 milioni di passeggeri e a conferma dell’impegno profuso da tutte le persone che lavorano presso l’aeroporto ACI World ha attribuito a Torino il riconoscimento Most dedicated staff in Europe.
  • L’ottenimento della certificazione al Livello 3+ Neutrality del programma ACA Airport Carbon Accreditation ottenuta nel 2024 attesta la capacità di coinvolgere costantemente terze parti, così come la partecipazione a progetti europei sulla decarbonizzazione permette di apportare un contributo fattuale alle sperimentazioni in atto su scala europea, in particolare per la produzione di idrogeno green in ambito aeroportuale.
  • L’attenzione al clima si realizza anche grazie alle tante iniziative capillari che hanno consentito di ridurre del 5% i consumi energetici dell’aeroporto rispetto al 2023 e di autoprodurre il 14% del fabbisogno grazie all’impianto fotovoltaico installato sui fabbricati dello scalo. La restante energia necessaria è stata acquistata da fonte rinnovabile con garanzia d’origine certificata GO e sono state compensate le emissioni residue.
  • Grande attenzione è stata dedicata nel 2024 ai passeggeri con bisogni speciali, in ottica inclusiva e innovativa: è stata assicurata assistenza integrata dal treno all’aereo d’intesa con RFI, avviata in concomitanza con l’apertura della nuova linea ferroviaria che collega l’aeroporto con il centro di Torino e con alcune località del Piemonte; ha preso il via il progetto ‘Vola Facile’ per meglio comprendere le necessità dei viaggiatori con disabilità e fragilità, in collaborazione con l’Università di Torino; è stata avviata la collaborazione con l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti del Piemonte, per facilitare il movimento autonomo all’interno del terminal ed è stato sottoscritto un accordo per la promozione del turismo accessibile con Turismabile.

Il valore economico distribuito alla comunità ammonta nel 2024 a 76,6 milioni di euro. In base al modello dell’Economic Impact Calculator di ACI Europe, l’impatto economico diretto, ossia quello generato dalle aziende che operano direttamente in aeroporto, basate nello scalo o nelle sue vicinanze, è pari a 465 milioni di euro.

Un polo in evoluzione: Lingotto Fiere tra grandi eventi e nuove sfide con Lingotto+

GL events Italia rafforza il ruolo centrale del Lingotto Fiere e lancia Lingotto+, un format innovativo pensato per attrarre a Torino eventi aziendali, con soluzioni scenografiche, flessibili e già pronte all’uso. Il centro fieristico torinese si conferma così come snodo strategico per l’economia e la cultura cittadina, grazie alla sua capacità di adattarsi a un’ampia varietà di esigenze: dalle produzioni televisive agli eventi di punta dell’autunno come Expocasa, Restructura e Torino Comics.

Torino, 21 maggio 2025 – Torino consolida il suo ruolo sulla scena degli eventi internazionali, e GL events Italia rilancia con Lingotto+, un nuovo concept pensato per ospitare eventi corporate con elevata flessibilità e impatto visivo. Il debutto è previsto per la fine del 2025: il Padiglione 1, con i suoi 7.620 mq, si trasformerà in uno spazio total black, modulare, elegante e completamente attrezzato, con palco pronto per convention, talk, spettacoli e dj set. L’esperienza sarà completata dall’offerta gastronomica d’eccellenza curata da FlyFood.

Il progetto nasce per rispondere a una domanda in forte crescita: quella degli eventi aziendali, che richiedono ambientazioni coinvolgenti, personalizzabili e pronte all’uso. L’obiettivo è semplificare l’organizzazione, offrendo massima libertà creativa e attenzione ai costi, favorendo così l’arrivo di nuovi eventi a Torino. Lingotto+ rientra in un piano più ampio di interventi finalizzati a migliorare l’efficienza energetica e a valorizzare ulteriormente gli spazi del complesso.

Gabor Ganczer

Il lancio avviene in un momento dinamico per GL events Italia, reduce dal successo della 37ª edizione del Salone Internazionale del Libro, che ha ribadito il ruolo centrale del Lingotto come cuore pulsante dell’attività culturale torinese. Il Salone ha già confermato la propria permanenza per le prossime due edizioni.
«Ospitarlo è per noi un onore e, ogni volta, una grande sfida. Quest’anno più che mai, i nostri 100.000 metri quadrati sono stati pienamente vissuti e integrati con tutto il distretto – commenta Gàbor Ganczer, amministratore delegato di GL events Italia –. E condividiamo pienamente le parole del presidente Cirio sulla volontà di individuare una soluzione strutturale e strategica per il futuro del sistema fieristico e congressuale di Torino. Il Lingotto rappresenta un patrimonio storico e simbolico per la città, ma necessita di un profondo rinnovamento per rispondere alle esigenze di eventi di portata internazionale come il Salone del Libro, che organizza e tira le fila di questa complessa manifestazione, a beneficio di tutto il territorio: grazie».

Torino si afferma così come polo attrattivo per eventi di ampio respiro, grazie anche all’attività di GL events Italia, che attraverso il Lingotto Fiere contribuisce al posizionamento della città come centro di innovazione, cultura e aggregazione.

A tal proposito, Ganczer aggiunge: «Siamo favorevoli a un modello pubblico-privato, che garantisca trasparenza, efficienza e sostenibilità. Siamo pronti a sederci al tavolo con Regione, Comune, Camera di commercio e tutti gli attori coinvolti per valutare insieme la soluzione migliore, sia essa il rilancio del Lingotto o la creazione di un nuovo polo».

Un calendario ricco e variegato

A giugno, in collaborazione con la Regione Piemonte, Lingotto Fiere sarà teatro di The World’s 50 Best Restaurants, uno degli eventi gastronomici più prestigiosi al mondo. Per la prima volta in Italia, questa manifestazione ha scelto Torino per il suo mix unico di arte, cultura e alta cucina. I momenti salienti si svolgeranno proprio al Lingotto Fiere, confermandone la vocazione a ospitare format di respiro internazionale. Una versatilità che si riflette anche nei Lingotto Studios, punto di riferimento per produzioni cinematografiche, televisive e audiovisive che, pur restando “invisibili” alla città, animano i padiglioni del quartiere fieristico.

Intanto, GL events Italia è al lavoro per l’intensa stagione autunnale. Tra gli appuntamenti principali:

  • La 62ª edizione di Expocasa, dal 4 al 12 ottobre, che animerà i 20.000 mq dell’Oval con il meglio dell’arredamento e della ristrutturazione domestica.

  • Restructura, dal 13 al 15 novembre, sempre all’Oval, rivolto al pubblico professionale, con un focus tecnico sul mondo della riqualificazione edilizia.

  • Torino Comics, in programma il 13 e 14 dicembre, chiuderà l’anno con la sua consueta celebrazione della cultura pop e del mondo del fumetto.

Artigianato piemontese tra incertezze e segnali di ripresa. L’indagine congiunturale del 2° trimestre

L’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Piemonte ha condotto la seconda indagine congiunturale del 2025, basandosi su un campione di 2.250 imprese artigiane appartenenti ai settori della produzione e dei servizi. I risultati rivelano un quadro ancora incerto, ma con alcuni segnali di miglioramento.

Le previsioni sull’occupazione migliorano leggermente, passando da -7,54% a -5,44%. Anche le assunzioni di apprendisti mostrano un incremento, dal -24,86% al -19,22%. La produzione totale resta in negativo, ma in lieve crescita: da -16,33% a -14,17%. Anche il saldo dei nuovi ordini registra un lieve recupero: da -14,88% a -12,95%.

Si riduce la quota di imprese che non prevedono investimenti (dal 78,20% al 74,90%), mentre preoccupano le esportazioni, che peggiorano significativamente da -24,76% a -29,3%. Migliora invece la regolarità negli incassi (dal 61,22% al 64,95%), con una diminuzione dei ritardi (dal 37,90% al 33,50%) e un lieve aumento degli anticipi (dallo 0,88% all’1,55%).

Il presidente di Confartigianato Imprese Piemonte, Giorgio Felici, commenta:

“L’indagine congiunturale relativa al 2° trimestre del 2025 ci restituisce un quadro di incertezza anche se si intravedono alcuni segnali positivi e di stallo. Il dato più preoccupante è quello relativo all’acquisizione di nuovi ordini per esportazioni che registra una flessione di quasi 6 punti percentuali, passando da -24,6% a -29,3%. Un dato che evidenzia più di altri il clima di incertezza rappresentata dalle dinamiche altalenanti dei mercati, da una situazione geopolitica di grande tensione. Voglio ricordare che l’Italia è uno dei maggiori esportatori globali di proprie eccellenze, come i prodotti artigianali piemontesi, apprezzati per la loro qualità e il loro valore storico. Occorre specificare che il clima di incertezza che gli artigiani si trovano a fronteggiare era già insito al contesto europeo, primo fra tutti il caso della situazione interna di recessione della Germania, che rappresenta il nostro primo mercato di riferimento”.

Felici sottolinea inoltre alcuni segnali incoraggianti:

“I dati dell’indagine congiunturale che tracciano, invece, una situazione di stallo previsionale, pur rimanendo ancora negativi, ma in ascesa di circa due punti percentuali, sono rappresentati dall’andamento occupazionale che passa da -7,54% a -5,44% e dall’acquisizione di nuovi ordini che da -14,88% va a -12,95%, mentre l’ipotesi di assunzione di apprendisti guadagna quasi 6 punti percentuali, passando da -24,86% all’attuale -19,22%. La sensazione che si ha è quella di una scommessa di rilancio, di ripresa e di crescita. Una dose moderata di ottimismo dovuta anche al Fondo unico artigianato, uno strumento di credito agevolato esistente sul territorio regionale a partire dalla legge regionale 34/2004, a cui le imprese artigiane possono accedere tramite bandi per poter ricevere fondi monetari, che vengono erogati tramite finanziamenti e alcune quote a fondo perduto. Apprezziamo lo sforzo che la Regione ha fatto per trovare i fondi necessari per far ripartire un settore che si è sempre dimostrato economicamente portante e trainante. Ovviamente siamo solo all’inizio di un percorso che dovrà continuare a sostenere chi è capace di creare reddito, dare lavoro e moltiplicare i sostegni ricevuti”.