ECONOMIA- Pagina 3

Rielezione di Maurizio Bologna alla Cantina Barbera dei Sei Castelli

La Cantina Sociale Barbera dei Sei Castelli archivia il triennio 2023/2025 con un bilancio che riflette una realtà in piena trasformazione, fatta di nuovi progetti culturali, investimenti strategici e di un percorso di crescita che sono stati capaci di rafforzarne la qualità, l’identità e il posizionamento. Si tratta di un ciclo che si chiude nel segno della continuità con la rielezione di Maurizio Bologna alla Presidenza della cooperativa. Simbolo della rinascita è il centro enoturistico “Il Risveglio del Ceppo”, inaugurato l’1 giugno 2024. Il centro rappresenta un luogo dove vino, territorio e ricerca universitaria dialogano grazie alla partnership con l’Ateneo torinese. A fare da catalizzatore culturale, è il Museo “L’Anima del Vino”, che dal 2026 entrerà nella rete Asti Musei, portando la cantina fra le eccellenze museali del territorio. Il triennio ha visto un deciso miglioramento della strategia comunicativa, dai canali social ai media internazionali, con un forte aumento della visibilità del marchio. Parallelamente è stata ampliata la collezione di vini con nuove etichette e un restyling grafico pensato per un pubblico sempre più giovane e internazionale. Tra gli investimenti più significativi spicca l’impianto fotovoltaico da 150 kW ottenuto tramite il bando Parco Agrisolare, che riduce i costi e rafforza la vocazione green della cooperativa. La modifica dello Statuto ha introdotto un sistema di gestione del conferimento più attuale e competitivo, rendendo la Cantina più agile sul mercato. La partecipazione a eventi di riferimento, da Grandi Laghi a Golosaria, da Barbera Wine Festival a Grand Tasting del Gambero Rosso e i numerosi premi enologici ottenuti, confermano un percorso di crescita qualitativa costante.
“Riassumere nuovamente la Presidenza della nostra Cantina – ha spiegato Maurizio Bologna di fronte all’Assemblea dei Soci – è un grande onore e una responsabilità che colgo con profondo senso di appartenenza. Ringrazio i soci per avermi rinnovato la fiducia. Continueremo a valorizzare il nostro territorio e la qualità dei nostri vini. L’obiettivo resta quello di proseguire nel solco dell’innovazione, della sostenibilità e della competitività, guardando con attenzione alle nuove generazioni”.
Il Presidente ha espresso sincera gratitudine ai soci e al Consiglio di Amministrazione per la collaborazione dei risultati raggiunti insieme, sottolineando come la cooperativa esca da questo triennio più strutturata, proiettata al futuro e pronta per le nuove sfide dei mercati.
Mara Martellotta

Mercato immobiliare e stagione sciistica: ecco i prezzi delle case di montagna in Piemonte

La stagione sciistica è partita a pieno regime e gli italiani hanno subito affollato le piste: con 29,7 milioni di arrivi e 93 milioni di presenze stimati nelle località turistiche più frequentate durante la stagione invernale, la montagna si conferma anche nel 2025 una delle mete preferite dagli italiani, attirando un numero crescente di potenziali acquirenti interessati a una seconda casa in quota.
Secondo l’analisi di Abitare Co. – società di intermediazione e servizi immobiliari specializzata sulle nuove residenze -, che ha analizzato 58 località sciistiche rinomate italiane e 10 estere, nel 2025 il prezzo richiesto per l’acquisto di un’abitazione nuova o totalmente ristrutturata in Italia, situata in centro paese o vicino agli impianti di risalita, è di 5.250 €/mq (+5,5% rispetto a un anno fa). In Italia i valori medi più elevati si registrano nella veneta Cortina d’Ampezzo (15.000 €/mq), mentre all’estero ben tre località superano i 30.000 €/mq: due svizzere — Gstaad (30.700 €/mq) e St. Moritz (30.300 €/mq) — e la francese Courchevel 1850 (30.100 €/mq).
I prezzi in Piemonte
Nella regione i prezzi medi più alti si registrano a Sestriere (TO) con 6.525 €/mq. Seguono Sansicario (TO) con 4.575 €/mq., Alagna Val Sesia (VC) con 4.400 €/mq., Bardonecchia (TO) con 4.375 €/mq., Limone (CN) con 4.025 €/mq. Sotto i 4mila euro si posizionano Sauze d’Oulx (TO) con 3.950 €/mq., Cesana (TO) con 3.900 €/mq., Macugnaga (VB) con 3.750 €/mq. Chiude Prato Nevoso (CN) con 2.950 €/mq.

Cucina italiana Patrimonio Unesco. Il sostegno di ASCOM – EPAT

La Cucina Italiana è ufficialmente Patrimonio Immateriale dell’Umanità UNESCO. È la prima volta che un intero sistema gastronomico nazionale riceve questo riconoscimento: non per una singola ricetta o prodotto tipico, ma per il valore culturale e sociale del cucinare, e per il ruolo che questo gesto quotidiano ricopre nell’identità degli italiani.

Ascom Confcommercio Torino e provincia ed EPAT – l’associazione dei pubblici esercizi di Torino –, hanno sostenuto con forza la candidatura, impegnandosi attivamente nella campagna nazionale “Io amo la cucina italiana” lanciata da FIPE, che ha visto il coinvolgimento in una mobilitazione diffusa di ben 1.500 ristoranti a Torino e provincia.

«Abbiamo creduto fin dall’inizio nel valore profondo della cucina italiana come patrimonio di cultura, relazioni e identità– dichiara Maria Luisa Coppa, presidente Ascom Confcommercio Torino e provincia –. Per questo, oggi, siamo felici e orgogliosi del riconoscimento Unesco: una vittoria che premia non solo l’Italia, ma ogni singolo ristoratore che ogni giorno vive e tramanda questa eredità. Ringraziamo tutti i ristoratori che hanno aderito con entusiasmo, dimostrando che la cucina è molto più di un’attività economica: è cultura viva, fatta di studio, ricerca, passione, gesti, stagioni e prodotti. È parte della nostra quotidianità, ma anche uno straordinario motore di attrazione turistica: sempre più viaggiatori scelgono l’Italia, il Piemonte e Torino, in particolare, per scoprire sapori autentici, tradizioni regionali e nuove esperienze enogastronomiche».

A sottolineare l’importanza culturale e sociale di questo traguardo, anche le parole del presidente di EPAT, Vincenzo Nasi: «Per la prima volta al mondo una cucina nazionale viene riconosciuta come un modello culturale. Un riconoscimento al nostro modo di “ospitare” e alla nostra tradizione enogastronomica unica: alle nostre cucine regionali, alle nostre tradizioni familiari, ai nostri territori e alle nostre materie prime. La nostra cucina racconta storie, territori, stagioni e identità. Questo riconoscimento celebra proprio la capacità di restituire, attraverso la nostra cucina, l’anima del nostro Paese, ed è una grande gioia».

La campagna “Io amo la cucina italiana” ha visto la partecipazione attiva di chef, ristoratori, istituzioni e dei giovani studenti dell’ITS Academy Turismo Piemonte, che hanno sensibilizzato le attività di ristorazione del territorio. Un’azione corale che ha preso vita nei ristoranti, nelle scuole, sui social e nei cuori di chi ama e vive la cucina italiana ogni giorno.

Il Mercato del Corso aperto per le domeniche prenatalizie

Arrivano le aperture festive prenatalizie per Il Mercato del Corso, il nuovo spazio coperto dedicato alla cultura del cibo a Km Zero, aperto da Campagna Amica Torino in corso Vittorio Emanuele II 50, angolo via Carlo Alberto. Il Mercato del Corso sarà aperto le domeniche 7, 14, 21 dicembre e lunedì 8 dicembre.
Rimangono invariate le altre aperture: tutti i venerdì e i sabati, sempre nell’orario dalle 10 alle 19.

L’enoteca dei vini piemontesi “Divinorum” sarà aperta, oltre che nelle stesse giornate, anche i martedì, mercoledì e giovedì nel medesimo orario.
Rimangono invariate le aperture di mercati domenicali torinesi di Campagna Amica. Domenica 7 dicembre, dalle 9 alle 18 in piazza Palazzo di Città; domenica 14 dicembre dalle 9 alle 14, ai giardini di piazza Cavour e domenica  21 dicembre, dalle 9 alle 18, in piazza Vittorio.

“Invitiamo i torinesi a venire a verificare la qualità offerta dai produttori di Campagna Amica sia al Mercato del Corso che negli altri mercati di Campagna Amica – ha dichiarato il presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici – si tratta sempre di prodotti freschissimi che non hanno percorso giorni e giorni di viaggi in tir e nave. Il prezzo pagato, inoltre, va interamente nelle tasche dei contadini che vendono in questa forma diretta”.

Al mercato del Corso è anche possibile comporre i propri cesti natalizi
con i prodotti dei singoli produttori.

Mara Martellotta

Disagi alle attività economiche per il cantiere metro Collegno-Cascine Vica: disponibili 400mila euro

Partono i ristori della Regione Piemonte per gli esercizi commerciali di Collegno Cascine Vica lungo l’asse di Corso Francia, penalizzati dal cantiere per il prolungamento della Linea 1 della metropolitana Torino-Rivoli. Apre oggi sul portale di Finpiemonte lo sportello per la presentazione telematica delle domande, e resterà aperto fino a fine anno. La misura prevede contributi a fondo perduto per un totale di 400.000 euro stanziati dalla Giunta regionale.

Commentano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, l’assessore al Bilancio e attività produttive Andrea Tronzano e l’assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Turismo, Sport e Post-olimpico, Caccia e Pesca, Parchi Paolo Bongioanni: «Come abbiamo fatto nei mesi scorsi con le attività economiche della Valle Vermenagna danneggiate dalla chiusura del Tunnel di Tenda, abbiamo voluto dare un segnale concreto alle attività economiche lungo l’asse di Corso Francia penalizzate da molti mesi dalla presenza dei cantieri della metropolitana. In un momento in cui il piccolo commercio deve affrontare impegnative sfide, costi e concorrenza, è dovere delle istituzioni ascoltare le sollecitazioni del territorio e sostenere chi ogni giorno tiene aperta la serranda in condizioni difficili, come queste imprese e le persone che le animano».

La misura è destinata alle micro e piccole imprese – esercenti e operatori su area pubblica (mercati) – attive nel tratto di corso Francia compreso tra il civico 107 di Collegno e il civico 196 di Rivoli, direttamente affacciate sull’asse viario o con ingresso da vie limitrofe. L’area individuata è quella maggiormente interessata dai disagi legati alla cantierizzazione, come stabilito attraverso il lavoro di confronto e concertazione svolto nei mesi scorsi con i Comuni di Collegno e Rivoli e le associazioni di categoria.

I ristori previsti ammontano a 1.500 euro per ciascun esercente con sede fissa e 500 euro per ciascun operatore attivo su area pubblica nei giorni di mercato. L’erogazione avverrà in un’unica soluzione, previa verifica dei requisiti formali. Le domande potranno essere presentate con modalità “a sportello” sul portale gestito da Finpiemonteche resterà aperto fino a fine anno con priorità cronologica in ordine di presentazione e fino a esaurimento delle risorse disponibili. Questo il link:

https://servizi.regione.piemonte.it/catalogo/bandi-piemonte-finanziamenti-domande

I codici Ateco ammessi, i criteri di selezione e i limiti del contributo sono stati definiti in coerenza con la normativa europea in materia di aiuti “de minimis” e approvati formalmente con la delibera regionale n. 4117/XII del 13 novembre 2025.

cs

Conti in ordine: Moody’s alza il rating della Regione Piemonte da Baa3 a Baa2

L’agenzia Moody’s ha alzato il rating della Regione Piemonte da Baa3 a Baa2, ovvero secondo gradino dell’area Investiment Grade, e con outlook stabile. Si tratta di un ulteriore riconoscimento del lavoro di risanamento e di consolidamento dei conti pubblici avviato negli ultimi anni, confermato da una traiettoria di miglioramento continua, e già riconosciuto da Moody’s lo scorso anno quando ha promosso il Piemonte dalla zona non Investiment Grade a quella Investiment Grade. Oggi un ulteriore passo avanti che si aggiunge a quello di un’altra agenzia, la Fitch che a settembre ha innalzato il rating da BBB a BBB+.

Andrea Tronzano

Il giudizio riflette una serie di elementi positivi: bilanci in equilibrio, riduzione progressiva dell’indebitamento, maggiore efficienza nella gestione finanziaria e un’economia regionale solida e diversificata. L’upgrade si inserisce nel quadro di valutazione dello dello Stato Italiano, ma Moody’s attribuisce al Piemonte passi avanti e progressi autonomi, legati alla qualità della governance, alla disciplina di bilancio e alla capacità di generare margini operativi positivi anche in un contesto complesso.

«Una Regione stabile è una Regione credibile ed è più forte nel conquistare e ottenere la fiducia delle imprese e di chi vuole investire in Piemonte creando sviluppo, crescita e posti di lavoro. Questo risultato – dichiarano il presidente Alberto Cirio e l’assessore al Bilancio Andrea Tronzano – È il riconoscimento oggettivo del lavoro di risanamento portato avanti in questi anni: una tappa importante all’interno di un percorso fatto di serietà, trasparenza e controllo della spesa pubblica. Il Piemonte è oggi una regione più solida, credibile e attrattiva, anche per gli investitori. Questo risultato conferma che la buona amministrazione produce effetti concreti e misurabili»

Bando Neve: i progetti finanziati dalla Regione sono un investimento sulla montagna piemontese

La Regione Piemonte ha presentato i progetti finanziati attraverso il Bando Neve, lo strumento che, per entità e ambizione, rappresenta l’intervento più significativo degli ultimi anni a sostegno del comparto sciistico piemontese.

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Un’iniziativa che segna l’avvio di una nuova fase per l’intero sistema neve regionale, in cui innovazione tecnologica, sicurezza degli impianti e sostenibilità ambientale diventano assi portanti di una strategia che guarda al futuro delle vallate alpine.

La presentazione, al Grattacielo Piemonte, ha visto la partecipazione del presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, dell’assessore allo Sviluppo e Promozione della Montagna e Sistema Neve Marco Gallo, l’assessore al Turismo Paolo Bongioanni, e gli assessori Enrico Bussalino e Gian Luca Vignale. Presenti anche i rappresentanti delle istituzioni locali e degli enti beneficiari del bando.

Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio«Con il Bando Neve la Regione Piemonte investe sulla montagna che è il primo prodotto turistico del territorio nel corso di tutto l’anno, dallo sci al turismo estivo e alla mobilità dolce. L’intervento mette in campo oltre 50 milioni di euro che, sommati ai 20 milioni già stanziati per le montagne che hanno ospitato le Universiadi e ai cofinanziamenti, raggiunge 100 milioni complessivi per impianti di risalita, stazioni sciistiche e sistema neve. Risorse destinate ai Comuni per rendere il comparto sempre più moderno, efficiente e sicuro. L’investimento ha anche un valore strategico per tenere il passo con Lombardia e Veneto e guarda con decisione al futuro  anche in vista della nostra candidatura per le Olimpiadi Invernali del 2030 nelle Alpi francesi che rappresenta per noi l’occasione per riportare il Piemonte nel circuito olimpico e proiettare le nostre montagne ancora di più in una dimensione internazionale».

L’assessore allo Sviluppo e Promozione della Montagna e Sistema Neve, Marco Gallo, ha illustrato il percorso che ha portato alla selezione dei progetti: «I risultati di questo bando dimostrano che il Piemonte ha scelto di investire con responsabilità e visione. Abbiamo sostenuto interventi che mettono al centro sicurezza, efficienza energetica e qualità dei servizi. Ma soprattutto abbiamo scelto di investire su una montagna viva tutto l’anno: capace di attrarre, di offrire lavoro, di generare economia e turismo. Da oggi il sistema neve piemontese ha una traiettoria chiara e concreta di sviluppo».

L’assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Turismo, Sport e Post-olimpico, Caccia e pesca, Parchi della Regione Piemonte, Paolo Bongioanni«È un grande bando, frutto di uno straordinario lavoro svolto dagli uffici regionali insieme ai territori per offrire stazioni sciistiche eccellenti, che facciano tornare a casa il turista con il sorriso e la voglia di raccontare la propria esperienza, poiché il passaparola è sempre lo strumento più efficace. È un bando che genera investimenti sulla qualità degli impianti e soprattutto sull’innevamento, in un segmento dove ogni euro speso dal turista sciatore nelle nostre stazioni ne genera 7 nell’indotto. Gli ultimi dati dei movimenti turistici sono incoraggianti. Le presenze crescono dell’8%, e per la prima volta i turisti internazionali superano gli italiani. Quest’anno inauguriamo la stagione l’8 dicembre con pieno innevamento naturale, e per un mese, dal 14 dicembre al 14 gennaio, promuoveremo il Piemonte bianco con un’imponente campagna di comunicazione nazionale sulle reti Rai e Mediaset. Dobbiamo diversificare sempre di più e guardare con coraggio ai nuovi mercati. Per supportare tutto questo impegno abbiamo anche riattivato la Legge 18 che sostiene l’offerta ricettiva: a fine anno avremo la graduatoria degli interventi».

«Gli interventi che interessano la Città Metropolitana di Torino restituiscono pienamente il senso del Bando Neve: investire sulle comunità, sugli impianti e sull’accessibilità della montagna come leva di sviluppo stabile. Dai grandi comprensori alle realtà più piccole delle valli, ogni progetto contribuisce a rafforzare sicurezza, qualità dell’offerta e competitività del sistema turistico. Una scelta che tutela il lavoro, sostiene l’economia locale e rende la montagna sempre più fruibile dodici mesi all’anno», dichiarano gli assessori torinesi Andrea TronzanoGian Luca Vignale e Maurizio Marrone insieme al sottosegretario Claudia Porchietto.

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Gli interventi nella Città Metropolitana di Torino

La Città Metropolitana di Torino è tra i territori maggiormente interessati dal Bando Neve, grazie a un insieme di interventi che coinvolge sia i grandi comprensori olimpici, sia le stazioni locali che garantiscono presidio e vitalità alle valli torinesi. Sono complessivamente 12 i progetti finanziati per oltre 13,5 milioni.

Nel dettaglio, le sedi di intervento sono:

  • Cesana Torinese – revisione generale degli impianti (contributo assegnato: 3,6 milioni)
  • Prali – revisioni generali seggiovie Malzat – Pian Alpet e Pian Alpet – Bric Rond (contributo assegnato: 941mila euro)
  • Usseglio e Viù – revisione generale seggiovia e sciovia e ampliamento stazione pompaggio, con innevamento pista tubby e sostituzione tappeto (contributo assegnato: 1.438.500 milioni)
  • Sestriere e Sauze d’Oulx – revisione generale impianti pubblici (contributo assegnato: 1.755.000 milioni)
  • Traversella – riqualificazione e destagionalizzazione dell’offerta turistica di Palit (contributo assegnato: 1 milione)
  • Locana – valorizzazione del comprensorio sciistico (contributo assegnato 508.939,85 euro)
  • Valprato Soana – progetto di riqualificazione aree sciabili località Piamprato (contributo assegnato: 874.900 euro)
  • Chiomonte – revisione seggiovia Chiomonte-Frais e interventi di destagionalizzazione (contributo assegnato: 720.450 euro)
  • Ala di Stura e Balme – progetto di ristrutturazione e diversificazione delle infrastrutture e dell’offerta turistica (contributo assegnato: 1.920.118,28 milioni)
  • Claviere – realizzazione copertura tappeto baby Claviere-Via Lattea (contributo assegnato: 135.000 euro)

Questi investimenti permetteranno alla montagna torinese di presentarsi con impianti più moderni, più sicuri e maggiormente resilienti ai cambiamenti climatici, rafforzando un sistema neve che rimane uno dei più importanti e riconosciuti dell’intero arco alpino.

cs

Ex Ilva, la Regione Piemonte a confronto con il Governo

Questa mattina la riunione con il ministro Urso, gli uffici del Ministero e i sindaci del territorio per parlare del futuro degli stabilimenti di Novi Ligure e Racconigi

Si è svolta questa mattina la riunione di aggiornamento sull’ex Ilva convocata dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, alla presenza degli uffici del Ministero, del vicepresidente della Regione Piemonte Elena Chiorino, dell’assessore alle Infrastrutture strategiche e Logistica Enrico Bussalino e dei sindaci dei territori interessati, Rocchino Muliere e Valerio Oderda. Un confronto importante per fare il punto sul futuro degli stabilimenti di Novi Ligure e Racconigi e sulle prospettive produttive dei prossimi mesi.

Nel corso dell’incontro è stata ribadita la volontà del Governo di riportare la produzione a 4 milioni di tonnellate, un livello che consentirebbe agli stabilimenti piemontesi di operare in piena continuità e ai lavoratori di guardare con maggiore serenità al proprio futuro.

«Ringraziamo il ministro Adolfo Urso — e, per suo tramite, l’intero Governo — per il confronto costante e per l’attenzione dedicata alla situazione degli stabilimenti piemontesi dell’ex Ilva. È un segnale importante per territori che hanno sempre dato un contributo essenziale alla manifattura nazionale e che oggi vivono una fase complessa» affermano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, il vicepresidente Elena Chiorino e l’assessore Enrico Bussalino.

«Accogliamo con favore la conferma che la riduzione dei flussi di coils verso gli stabilimenti del Nord sia solo temporanea e che, in questa fase, la produzione a Novi Ligure non subirà rallentamenti. Altrettanto positivo è stata l’attenzione rinnovata su Racconigi, con rassicurazioni da parte del Ministro di un approfondimento sulla situazione dello stabilimento cuneese. Un elemento fondamentale per assicurare serenità alle famiglie coinvolte» proseguono.

I rappresentanti della Regione sottolineano inoltre che «la reindustrializzazione resta un passaggio cruciale: solo attraverso un piano industriale solido, sostenibile e orientato alla ripartenza sarà possibile superare l’amministrazione straordinaria e tornare a una gestione ordinaria, capace di restituire stabilità ai lavoratori e prospettive certe ai territori».

«La Regione Piemonte continuerà a mantenere un dialogo costante con il Governo, seguendo da vicino ogni sviluppo e lavorando affinché si arrivi finalmente a una soluzione definitiva per una vicenda industriale delicata, che pesa sul futuro di centinaia di lavoratori e delle loro famiglie» concludono Cirio, Chiorino e Bussalino.

Il presidente di Coldiretti Mecca Cici al laboratorio Chimico della Camera di Commercio

Il presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici, è  stato nominato presidente del laboratorio Chimico della Camera di Commercio di Torino. Il laboratorio chimico rappresenta l’azienda speciale della Camera di Commercio di Torino, senza fini di lucro, che offre servizi di analisi e consulenza a disposizione delle categorie economiche e dei consumatori. Il laboratorio chimico svolge anche un’importante ruolo di diffusione dell’educazione alimentare e di formazione al consumo consapevole.
“Il laboratorio chimico – osserva il neo presidente Bruno Mecca Cici – rappresenta un patrimonio di saperi e di professionalità al servizio di Torino e del territorio.  È proprio attraverso istituzioni come la nostra che possiamo dimostrare quanto la sicurezza alimentare sia tutelata a Torino e nella sua provincia. Oggi guardiamo anche con speranza alla designazione della Cucina Italiana a patrimonio immateriale dell’Umanità da parte dell’Unesco e ciò anche in virtù del fatto che possiamo affermare che il nostro sistema alimentare è tra i più sicuri al mondo, dal campo al piatto”.
“La nomina del nostro presidente – afferma il direttore di Coldiretti Torino Carlo Loffreda – ai vertici del Laboratorio rappresenta un importante riconoscimento per l’importanza della agricoltura nello scenario economico del Torinese,  ma anche del legame cibo-salute.
Come agricoltori vogliamo ribadire come la sicurezza alimentare sia un vero e proprio carattere distintivo del cibo italiano. Un dato di fatto che ci permette di batterci contro i falsi del made in Italy e la concorrenza sleale da parte di quei Paesi che non seguono gli stessi standard normativi imposti ai nostri produttori”

Mara Martellotta

La Regione Piemonte aderisce a OuestRail 

La Regione Piemonte aderisce a OuestRail per gli anni 2025, 2026 e 2027, l’associazione che promuove la collaborazione per lo sviluppo ferroviario nella Svizzera occidentale e per garantire collegamenti transfrontalieri ferroviari efficienti tra Italia e Svizzera per passeggeri e merci.

Lo ha deliberato la Giunta regionale, su proposta dell’assessore alla Logistica Enrico Bussalino, in attuazione del Piano regionale della Mobilità delle Persone (PrMoP) e del Piano regionale della Logistica (PrLog) e con l’obiettivo di migliorare l’offerta dei servizi ferroviari che vanno ad interessare importanti direttrici della rete di trasporto piemontese, quali il nodo di Novara, il terminal multimodale di Domo II e l’asse del Sempione.

“Prosegue l’attività della Regione per promuovere l’integrazione dei sistemi di trasporto e lo sviluppo della logistica piemontese e con questo provvedimento il Piemonte prende parte al sistema di cooperazione tra enti interregionali europei per lo sviluppo del trasporto transfrontaliero tra Italia e Svizzera. Il nodo di Novara e il terminal logistico Domo II ricoprono infatti un ruolo strategico lungo la rete di mobilità di passeggeri e merci dei Corridoi Europei Reno-Alpi e Mediterraneo”, precisa l’assessore alla Logistica Enrico Bussalino.

“Grazie al lavoro avviato nella scorsa legislatura con la mozione che avevo presentato al Consiglio regionale – ricorda il sottosegretario della Regione Piemonte Alberto Preioni – oggi arriviamo alla formalizzazione dell’ingresso del Piemonte in OUESTRAIL. È un passo importante, perché ci permette di collaborare in modo ancora più diretto con i partner svizzeri per il potenziamento dell’asse Genova–Rotterdam e della linea del Sempione. Parliamo di infrastrutture che possono davvero rimettere il nostro territorio al centro delle politiche europee, nazionali e internazionali, garantendo una linea ferroviaria efficiente ed efficace a sostegno dello sviluppo economico e della competitività del Piemonte. Ringrazio l’assessore Bussalino per l’impegno e la sensibilità dimostrati nel portare avanti questo percorso strategico per tutti il territorio”.