ECONOMIA- Pagina 297

Online la cerimonia del Premio Odisseo

E’ promosso dal CDVM: lunedì 14 giugno

Si svolgerà in modalità online, lunedì 14 giugno prossimo alle 17, ma con un programma attrattivo e dinamico, la cerimonia di Premiazione del Premio Odisseo 2020, sviluppatosi nel contesto della pandemia da Covid 19, che ne ha allungato i tempi e influenzato le stesse modalità di svolgimento.

La cerimonia verrà introdotta da Gianluigi Montresor, Presidente onorario del Premio, e da Antonio De Carolis, Presidente del CDVM ( Club Dirigenti Vendite e Marketing dell’Unione Industriale di Torino), organismo creatore della manifestazione dal lontano 2005.

La narrazione condurrà a conoscere meglio le dodici aziende finaliste e i sei artisti che hanno creato le opere esclusive che saranno consegnate come premio. Alla fine verranno proclamate le sei aziende vincitrici e il loro abbinamento con gli artisti.

L’evento costituirà una gradevole occasione di incontro e di socializzazione promosso da un gruppo di professionisti d’impresa che desiderano, sin dalla loro nascita, valorizzare la cultura del marketing e delle vendite, in questo caso una cultura affiancata dall’espressione artistica quale frutto di un unico talento.

Il Premio Odisseo è nato nel lontano 2005 in seno al Club Dirigenti Vendite e Marketing dell’Unione Industriale di Torino, con l’obiettivo di valorizzare imprese operanti sul territorio. Viene, infatti, assegnato ad aziende e enti operanti sia in Piemonte sia in Valle d’Aosta, capaci di innovare con originalità  e creatività,  in un’ottica di sostenibilità ambientale.

L’edizione 2020 del Premio Odisseo, seguendo una lunga tradizione, si propone di premiare la creatività  d’impresa con un’opera d’arte contemporanea, con l’obiettivo di motivare le aziende ad essere un esempio di eccellenza sul territorio, insomma “ad essere come Odisseo, eroe e al tempo stesso un uomo concreto, ma sognatore, individualista ma anche capace di fare squadra, un mito cui tutti noi aspiriamo a somigliare”.

Il Premio Odisseo suggerisce nel suo stesso nome l’associazione tra l’originale dicitura in greco antico e le nuove sfide che siamo chiamati ad affrontare all’inizio del nuovo millennio, fatto che costituisce una vera e propria provocazione tra classicità e innovazione, antico e moderno, tradizione e sperimentazione.

Mara Martellotta 

Quaglia presidente del comitato di supporto Cdp

Il Comitato di Supporto di Cassa Depositi e Prestiti – di cui le Fondazioni di origine bancaria sono azioniste per il 15,93% – sarà guidato fino al 2023 da Giovanni Quaglia, Presidente della Fondazione CRT e dell’Acri Piemonte.

 

La riconferma unanime del Presidente, in linea con la designazione da parte dell’Assemblea delle 62 Fondazioni azioniste, è avvenuta stamane durante la riunione di insediamento del Comitato alla presenza del Presidente di CDP Giovanni Gorno Tempini e del neo Amministratore Delegato e Direttore Generale Dario Scannapieco, che sono intervenuti per sottolineare la rilevanza del Comitato di Supporto nella funzione di raccordo con i territori per il tramite delle Fondazioni azioniste.

 

Insieme al Presidente Quaglia fanno parte del Comitato di Supporto altri 8 rappresentanti di Fondazioni: Konrad Bergmeister (Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano), Marcello Bertocchini (Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca), Michele Bugliesi (Presidente Fondazione di Venezia), Paolo Cavicchioli (Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Modena), Cristina Colaiacovo (Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia), Giovanni Fosti (Presidente Fondazione Cariplo), Rossella Paliotto (Presidente Fondazione Banco di Napoli), Giovanni Toffoli (Vicepresidente Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo).

 

Il Comitato di Supporto, previsto dall’art. 22 dello Statuto di CDP, ha funzione di analisi e approfondimento degli investimenti e delle operazioni societarie di rilievo effettuate dal Cda.

 

Sostegno all’innovazione dei territori e delle imprese, interventi di rigenerazione urbana e di recupero delle aree dismesse, progetti di social housing ampio al servizio delle persone: sono i tre principali ambiti in cui il Comitato di Supporto, consolidando la propria funzione di raccordo tra le Fondazioni azioniste e CDP, proporrà e promuoverà progettualità congiunte e nuove opportunità di investimento di ‘capitali pazienti’ per innescare i necessari meccanismi virtuosi di crescita e sviluppo del Paese dopo la pandemia, in linea con le priorità del Recovery Plan”, ha dichiarato il Presidente del Comitato di Supporto di CDP Giovanni Quaglia, che ha dato il benvenuto ai nuovi componenti e ringraziato gli uscenti.

Comune di Valenza e Banco Bpm, siglato l’accordo

DAL PIEMONTE  Il Comune di Valenza, nella persona del Sindaco Maurizio Oddone e il Banco PPM, rappresentato da Marina Milanesio e Luigi Rotella della Direzione Territoriale Novara Alessandria e Nord Ovest hanno siglato un importante accordo per dare un’attuazione concreta al Patto per Valenza.

La firma del documento è avvenuta al termine dell’incontro che si è svolto giovedì pomeriggio nella sala del consiglio comunale di Valenza su ‘Patto per Valenza – I primi concreti passi’ di un progetto, come ha ricordato il Sindaco Oddone “che mira allo sviluppo a 360° di tutta la Città di Valenza, con l’Amministrazione che si rende disponibile a fare da tramite con le aziende, senza ovviamente entrare nelle loro scelte”. Nel corso dell’incontro si sono alternati il Vice Ministro dello Sviluppo Economico, Gilberto Pichetto Fratin (in videoconferenza) che ha ricordato come Valenza sia una realtà che rispetto ad altre nel quadro nazionale abbia saputo accompagnare una crescita industriale di qualità e che potrebbe trovarsi in buona posizione per recepire contributi del Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), l’Assessore regionale Andrea Tronzano che ha sottolineato come ‘Il Patto per Valenza è un impegno politico e ci sia la garanzia da parte della Regione di aiutare il settore del lusso, ma non solo, anche la Città di Valenza, il cui territorio ha dimostrato di essere coeso”. Sono seguiti gli interventi di Gian Paolo Coscia, Presidente della Camera di Commercio Alessandria-Asti e di Unioncamere Piemonte, Roberto Molina, Presidente Finpiemonte Spa, del collaboratore di Confindustria Alessandria, l’avvocato Francesco Brignola, di Marina Milanesio di Banco BPM. Il Vice Sindaco con delega a Industria, Artigianato, Formazione, Lavoro, Unesco e Rapporti con l’Università, Luca Rossi ha poi presentato l’accordo che sarebbe stato siglato di li a poco tra Comune e Banco BPM. In base all’intesa, l’Amministrazione Comunale di Valenza si impegna, quando richiesta da imprese del territori,o a supportarle nell’interpretazione dei provvedimenti governativi di supporto alla liquidità ed eventualmente nella presentazione delle domande di finanziamento presso Banco BPM, restando esclusa la raccolta delle domande di finanziamento stesse e si renderà disponibile a collaborare con la banca coadiuvandola per la soluzione di eventuali criticità che emergessero in istruttoria. Dal canto suo Banco BPM si impegna a mettere in atto le azioni ragionevolmente e concretamente percorribili in coerenza con le norme che possano, il più possibile, facilitare la tempestività dei tempi di istruttoria, delibera ed erogazione dei finanziamenti resi disponibili dalla Banca e previsti dai decreti ‘Cura Italia’, ‘Liquidità’ e ‘Sostegni Bis’. Inoltre c’è l’impegno dell’istituto di credito a valutare forme di prefinanziamento e/o finanziamento ponte per possibili situazioni di emergenza finanziaria non compatibili con le tempistiche dei decreti in questione e a collaborare con l’Amministrazione Comunale per lo scambio di informazioni sullo stato e la tempistica delle pratiche e per la soluzione rapida di criticità sorte in sede istruttoria. Un approfondimento sull’accordo è stato poi effettuato da Roberto Re, referente per il Comune di Valenza per l’attuazione del Patto.

Piemonte e Valle d’Aosta: servizi bibliotecari condivisi

Studenti, docenti e personale di tutti gli atenei potranno gratuitamente accedere al prestito, alla consultazione e a tutta l’offerta delle biblioteche dei cinque Atenei che hanno siglato una convenzione di reciprocità

È stata firmata nei giorni scorsi una convenzione per la reciprocità dei servizi bibliotecari tra il Politecnico di Torino, l’Università degli Studi di Torino, l’Università del Piemonte Orientale, l’Università della Valle d’Aosta – Université de la Vallée d’Aoste e l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo.

L’impegno è assicurare il reciproco accesso alle strutture bibliotecarie, secondo le norme in vigore in ciascun Ateneo. L’identificazione degli utenti sarà garantita dalla presentazione del tesserino universitario o “smart card”.

Grazie all’accordo, quindi, studenti, docenti e personale tecnico di ciascun Ateneo potranno, gratuitamente e in regime di reciprocità, usufruire di molti tra i servizi offerti da tutte le biblioteche delle università firmatarie: dal prestito a domicilio ai servizi di fotoriproduzione e stampe da internet – nel rispetto della normativa vigente – fino ai servizi interbibliotecari, vale a dire la possibilità di ricevere presso la propria biblioteca volumi e copie di articoli o parti di volumi posseduti dalle altre biblioteche. Agli utenti di tutti gli atenei sarà poi garantita la consultazione del patrimonio bibliografico e documentale degli Atenei, con la precisazione che l’accesso degli utenti alle risorse elettroniche sarà consentito esclusivamente dalle postazioni informatiche messe a disposizione nei locali delle biblioteche che le ospitano.

Sarà possibile anche l’utilizzo delle postazioni informatiche e la navigazione in rete, per effettuare ricerche bibliografiche e accedere alle risorse documentarie, selezionate in coerenza con la missione e gli obiettivi di studio, ricerca e documentazione delle biblioteche.

Gli atenei si impegnano inoltre a cooperare nell’organizzazione di iniziative di aggiornamento e di formazione del personale e nell’attuazione di ulteriori progetti comuni interbibliotecari.

In tal modo, sono poste le basi per la realizzazione di progetti finalizzati all’innovazione delle strategie e delle pratiche che riguardano sia i servizi bibliotecari digitali, sia la promozione dell’accesso aperto alle risorse della cultura e della scienza.

In una prospettiva di medio e lungo periodo, infine, è volontà degli Atenei promotori collaborare alla costruzione e valorizzazione delle conoscenze attraverso la cultura del libro – cartaceo e/o digitale – per contribuire allo sviluppo sociale, culturale ed economico del territorio, favorendo in tal modo il raggiungimento dei comuni obiettivi in tema di Terza Missione.

Terzo Settore e responsabilità sociale d’impresa, insieme per rispondere ai bisogni delle comunità

PARLACONME La trasmissione viene trasmessa in diretta web-radio da Radio Vida Network sul sito www.vidanetwork.it e tramite app Radio Vida Network.

Onorevole Maria Chiara Gadda – Capogruppo di Italia Viva in Commissione agricoltura alla Camera dei Deputati e promotrice della legge 166/2016 c.d. “Antispreco”

Gianluca Cornelio Meglio – Direttore Generale del Caat – Centro Agro Alimentare di Torino

Giulio Baroni – Project Manager presso Eco dalle Città – Carovana Salvacibo di Torino

Terzo Settore e responsabilità sociale d’impresa, insieme per rispondere ai bisogni delle comunità

Dopo l’interessante puntata della scorsa settimana, domani 10 giugno avremo l’importante occasione di parlare con l’Onorevole Maria Chiara Gadda, Gianluca Cornelio Meglio e Giulio Baroni, di un tema che ci sta particolarmente a cuore: il “Terzo settore”.

Durante la pandemia il terzo settore ha dato grande prova di efficienza e capacità di risposta ai bisogni delle nostre comunità. Con la riforma del terzo settore, si è riconosciuto un modello organizzativo articolato che svolge numerose attività di interesse generale in molti ambiti, da quello socio assistenziale fino alle politiche attive del lavoro, educazione, sanità, ricerca, cultura o economia circolare solo per fare alcuni esempi. Un settore produttivo dunque quello dell’economia sociale, che genera valore e occupazione insieme all’opera fondamentale degli oltre cinque milioni e mezzo di volontari. Ora con le risorse del PNRR è possibile un cambio di passo nella fase di attuazione, anche nel rinnovato rapporto tra pubblica amministrazione e terzo settore in una ottica di sussidiarietà, co-progettazione e co-gestione delle politiche.

Di fronte a questo importante scenario faremo conoscere all’Onorevole Gadda chi ha fatto squadra con il terzo settore soprattutto nel periodo pandemicoper rispondere insieme ai bisogni della comunità.

Il Direttore Generale del Caat, Gianluca Cornelio Meglio, ci spiegherà quanto, soprattutto nel periodo pandemico, il Centro abbia maturato una nuova consapevolezza c irca l’importanza di misurare le performance dell’azienda non solo dal punto di vista economico-finanziario, bensì anche relativamente al loro impatto ambientale, sociale e di governance.

Nell’ambito delle iniziative volte a contrastare lo spreco alimentare, sono stati infatti siglati tre protocolli d’intesa:

– Protocollo Solidarietà Alimentare, sottoscritto nel mese di Giugno tra CAAT, Associazione Piemontese Grossisti Ortoflorofrutticoli (APGO), Solidarietà Alimentare Torino e Global Truck Srl.

– Protocollo Banco Alimentare, sottoscritto nel mese di Luglio tra CAAT, Comune di Torino, Fondazione Banco Alimentare Onlus e Associazione Piemontese Grossisti Ortoflorofrutticoli (APGO).

– Protocollo d’intesa, sottoscritto nel mese di Dicembre tra CAAT, Città di Grugliasco, Associazione Piemontese Grossisti Ortoflorofrutticoli (APGO), Cisap e Solidarietà Alimentare.

Nell’ambito delle associazioni coinvolte nel recupero delle eccedenze alimentari all’interno del Caat, un importante ruolo è stato svolto dai volontari di Carovana Salvacibo, progetto promosso da Eco dalle Città. Le Carovane Salvacibo, insediatesi in alcune aree metropolitane italiane, sono nate durante l’emergenza Covid per favorire una concreta azione di contrasto allo spreco alimentare destinando importanti quantitativi di risorse edibili a sostegno dei nuclei familiari in condizioni di disagio economico-sociale.

Ai nostri microfoni ci sarà proprio Giulio Baroni, Project Manager presso Eco dalle Città, per presentarci il progetto. Giulio, dal mese di gennaio 2020, progetta e coordina le azioni di recupero delle eccedenze alimentari all’ingrosso e al dettaglio sul territorio urbano di Torino.

QUANTITATIVO RECUPERATO PER EFFETTO DELL’INTERVENTO DELLE ASSOCIAZIONI:

Nel corso dell’anno 2020, per effetto dell’intervento congiunto operato dalle associazioni del terzo settore all’interno del CAAT, il quantitativo di ortofrutta complessivamente recuperata, su base annua, si attesta in 690.000 kg, a fronte dei 406.000 kg del 2019, quindi, un aumento di + 284.000 kg di prodotto valorizzato come risorsa, anziché trattato come rifiuto. Un altro incremento positivo è rappresentato dalle partite di merce gestite in collaborazione con le associazioni no profit che, su base giornaliera, sono passate da 4.500 kg a 4.700 kg.

Insieme si può e si fa meglio!

La trasmissione viene trasmessa in diretta web-radio da Radio Vida Network sul sito www.vidanetwork.it e tramite app Radio Vida Network.

La trasmissione viene trasmessa in diretta web-radio da Radio Vida Network sul sito www.vidanetwork.it e tramite app Radio Vida Network.

Per collegarsi ed ascoltare la trasmissione:

– collegarsi al sito www.vidanetwork.it

–  app ufficiale RADIO VIDA NETWORK scaricabile gratuitamente per IOS e ANDROID

– nei maggiori aggregatori di radio

– su speaker Alexa e Google Home

REPLICHE:

–  REPLICA il giorno successivo – venerdì – alle ore 9.00 

–  REPLICA il sabato mattina della settimana successiva alle ore 11.30 

PARLACONME è il titolo della trasmissione radiofonica ideata da Simona Riccio, Agrifood & Organic Specialist e LinkedIn Top Voice Italia, in onda da dicembre 2020 su Radio Vida Network (www.vidanetwork.it ) che si pone l’obiettivo di porre al centro dell’attenzione l’intera filiera agroalimentare, coinvolgendo numerosi ospiti in studio e collegamento telefonico dall’Italia e dal mondo.

Simona Riccio, laureata in Comunicazione Internazionale e Pubblicitaria presso l’Università per Stranieri di Perugia, con un’esperienza ultra-ventennale nel settore del biologico èSocial Media Marketing Manager e Ambassador del Caat – Centro Agroalimentare di Torino e svolge altre consulenze nel settore dell’Agrifood & Organic.

Gli obiettivi principali di PARLACONME consistono nel valorizzare, promuovere, tutelare e far conoscere la filiera agroalimentare italiana, creare consapevolezza sul ruolo importante che riveste nel valorizzare l’identità della cultura materiale del nostro Paese e sull’importante ruolo strategico che dovrebbe avere, oltre a creare occasioni di confronto e collaborazione tra i vari attori del sistema.

PARLACONME vuol dare voce a numerosi soggetti appartenenti alla filiera agroalimentare, dando loro la possibilità di raccontare le proprie storie ed esperienze, le proprie criticità ma, soprattutto, le numerose opportunità che si dimostrano capaci di cogliere, creando quella sinergia in grado di rendere il settore agroalimentare trainante per l’economia italiana e tale da costituire un’eccellenza a livello internazionale. Confronti e opportunità che permettano a molti cittadini di conoscere meglio un universo culturale fatto d’identità e amore per la buona tavola e di un’alimentazione sana e consapevole.

Il “sì” dei matrimoni per far ripartire l’economia. In Piemonte oltre 38mila imprese impegnate

Più di 30 figure professionali coinvolte. Nel 2019 sono stati celebrati 12.306 matrimoni mentre nel 2020 solo 7.098 con un crollo del 42,3% (-5.208).

 

Giorgio Felici (Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte): “Dal lungo elenco di attività che ruotano attorno al settore delle cerimonie si capisce quanto sia importante il peso economico del comparto sull’economia del territorio.”

 

Anche un “si” può aiutare la ripartenza delle piccole imprese, far crescere l’economia del Piemonte e arginare la perdita di posti di lavoro. Il “si” in questione è quello dei matrimoni, un circuito virtuoso che in Piemonte coinvolge 38.431 imprese, di cui 16.668 artigiane (43,4%), con oltre 112.878 addetti; un piccolo esercito di aziende e addetti che, non appena il Piemonte entrerà in zona bianca, potranno ricominciare a lavorare e quindi a organizzare eventi.

Un mondo di professionisti altamente specializzati che lavorano sempre in tandem e sinergia per rendere unico il giorno delle nozze.

Sono, infatti, circa 30 le figure che, direttamente e indirettamente, vengono abitualmente impegnate in ogni matrimonio; si parte dai wedding planner, dalle agenzie di service, di eventi, di viaggi, di organizzazione di cerimonie, e dai produttori di bomboniere, si passa per i sarti, i parrucchieri, gli estetisti, i fioristi, gli orafi, i fotografi, gli autisti, si arriva ai cuochi, ai camerieri, e ai gestori di ristoranti e dimore e si conclude con i musicisti di ogni genere e gli organizzatori di spettacoli e di intrattenimento.

Sono questi alcuni dei numeri sui matrimoni e le cerimonie in Piemonte che emergono dal dossier realizzato dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese, su dati Istat 2019-2020, analisi che fa emergere anche come i matrimoni celebrati in Piemonte nel 2019 sono stati 12.306 mentre nel 2020 solo 7.098 con un crollo del 42,3% (-5.208). Come detto, tra i settori a vocazione artigiana legati al mondo delle cerimonie e matrimoni spiccano i segmenti che si occupano di benessere, come parrucchieri ed estetiste, l’alimentare tra produzione di cibi, pasticceria fresca, gelati e dolciumi, le attività fotografiche, il settore moda e il settore artistico; aree che dall’esplosione della pandemia ad oggi hanno registrato cali di fatturato che viaggiano dal 20% in meno fino al 70% in meno.

 

“Il settore del wedding, anche in Piemonte, ha subito pesanti effetti della crisi Covid-19  a  causa  dei  provvedimenti  introdotti  per  il  contenimento  del virus – commenta Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte – inoltre le imprese operanti in questo segmento sono state ulteriormente penalizzate, seppur con intensità differenti, dal crollo di eventi, congressi, fiere e delle attività culturali e di attrazione turistica.”

 “Il settore ha bisogno di lavorare e incassare, anche per disinnescare la bomba ad orologeria sociale attivata con lo sblocco dei licenziamenti – continua Felici –  soprattutto per il settore matrimoni, infatti, questo è il periodo cruciale.”

Nel perimetro dei settori interessati dalla domanda di beni e servizi per cerimonie e wedding, dall’analisi emerge anche come tra i settori in esame, quelli a più elevata vocazione artigiana sono: servizi dei parrucchieri e di altri trattamenti estetici (90,8%), produzione di pasticceria fresca (80,3%), gelaterie e pasticcerie (78,7%), attività fotografiche (78,3%), trasporto mediante noleggio di autovetture da rimessa con conducente (72,9%), fabbricazione di altri articoli, quali cesti floreali, bouquet e corone di fiori artificiali o secchi (69,2%).

Sulla base delle rilevazioni di Confartigianato Imprese, molti dei settori rientranti nella perimetrazione del settore del wedding figurano tra quelli che nel 2020, rispetto all’anno pre-crisi (2019), hanno registrato cali di fatturato delle MPI superiori a quello medio del -25,5%: trasporto persone (-73,8%), pasticcerie (-36,7%), moda (tessile, abbigliamento, calzature, occhiali e gioielleria) (-35,9%), comunicazione: grafici e fotografi (-33,7%) e area benessere (acconciatori ed estetica) (- 33,6%).

 

“Sono dati che descrivono un settore in caduta libera – riprende Felici – quelli che emergono da studi e ricerche, oltre dalla constatazione quotidiana che ciascuno può effettuare tra i propri contatti diretti.”

 “Dal lungo elenco di attività che ruotano attorno al settore delle cerimonie e in particolare dei matrimoni – sottolinea Felici – si capisce quanto sia importante il peso economico del comparto sull’economia del territorio. Le attività in questione sono in gran parte artigiane e nello svolgimento del loro lavoro, racchiudono tutta l’attenzione, la cura e la passione necessarie a rendere indimenticabile e perfetto uno dei giorni più importanti della vita di chi si affida a questi servizi.”

 “A breve i nostri artigiani – conclude Felici – torneranno a lavorare. Ci auguriamo che l’avvio previsto per il 15 giugno, sia solo l’inizio di una strada in discesa e senza più ostacoli per uno dei settori più duramente colpiti dalla crisi pandemica.”

Il business inizia da piacevoli occasioni di networking

Sono organizzate grazie all’associazione LinkTurin

Ritorna in presenza, dopo la forzata pausa dovuta alla pandemia,LinkTurin, il Network professionale torinese, con un aperitivo di networking in programma giovedì 17 giugno prossimo dalle 19 alle 20.30 presso le OGR di corso Castelfidardo 22.

Lo scopo sarà quello di ritrovarsi in presenza, scambiare nuovi contatti e riprendere il fil rouge di quella convivialità che i tempi di Covid sembravano aver fatto dimenticare.

Gerardo Cornagliotti  è il fondatore  di LinkTurin, un gruppo inizialmente nato in rete e poi trasformatosi in un’associazione, che oggi raccoglie le adesioni di oltre cinquecento tra imprenditori e professionisti torinesi.

LinkTurin si occupa di networking, con un “focus” particolare rivolto alla realtà torinese e della provincia, con l’intento di valorizzare le tante virtù del territorio  e di stimolare possibili sinergie tra loro.

Lo scopo principale dell’associazione, infatti, è quello di aiutare i propri membri a potenziare il proprio business attraverso la promozione di eventi quali incontri, business dinner, serate organizzate, che consentano loro di sviluppare una rete direlazioni significative capaci, sul lungo periodo, di consentire distringere sinergie tra i rispettivi campi professionali.

L’associazione è nata senza scopo di lucro, addebitando i costi vivi degli eventi ai partecipanti. Questo consente all’associazione, nella volontà del suo fondatore, di mantenere libertà e indipendenza.

Obiettivo del networking è quello di creare e far maturare tra le persone relazioni che possano condurre a nuove opportunità di business. Tra la conoscenza ed il fatto che possano nascere opportunità di business esiste, infatti, un passaggio fondamentale, rappresentato dalla nascita di una relazione di fiducia, basata, come quella d’affari, sulla comprensione delle esigenze, dei problemi e delle necessità della persona che si ha di fronte.Fondamentale è, in questa fase, non la parola, ma l’ascolto.

LinkTurin crea eventi divertenti partendo dalla convinzione che possano coesistere perfettamente business e divertimento, consentendo a chi partecipa alle singole serate di conoscere ad unsingolo evento almeno 20 25 persone, il che costituisce il punto di partenza per poi creare la vera e propria opportunità di business.

Il prossimo appuntamento di LinkTurin sarà alle OGR giovedì 17 giugno, in corso Castelfidardo 22, dalle 19 alle 20.30, con aperitivo servito a tavola, secondo le normative anti Covid.

Mara Martellotta

 

Costo 15 euro. Posti limitati

Sito web www.linkturin.it

Daniela Biolatto nuova Presidente delle imprenditrici di Confartigianato Imprese

Già Presidente delle imprenditrici di Confartigianato Imprese Piemonte

 

 l’Assemblea di Donne Impresa Confartigianato ha eletto Daniela Biolatto alla Presidenza del Movimento che rappresenta quasi 85.000 donne alla guida di imprese artigiane e micro e piccole imprese. La Presidente Biolatto, già Presidente del movimento donna di Confartigianato Imprese Piemonte, guiderà Donne Impresa per i prossimi 4 anni e sarà affiancata dalle Vicepresidenti Elena Ghezzi, Presidente di Donne Impresa Lombardia che ha ricevuto l’incarico di Vice Presidente Vicaria, e Emanuela Bacchilega, Presidente di Donne Impresa Emilia Romagna.

Daniela Biolatto, di Cuneo, è imprenditrice nel settore della moda, fondatrice e titolare dell’azienda ‘Ami2’ che opera ininterrottamente dal 1985 sul mercato nazionale ed estero. Attualmente Presidente di Donne Impresa di Confartigianato Piemonte, Daniela Biolatto ha svolto numerosi incarichi di vertice nell’ambito di Confartigianato, a livello provinciale, regionale e nazionale.

La Presidente Biolatto ha ringraziato la Presidente uscente Daniela Rader per l’impegno con cui ha guidato il Movimento dal 2017 e, presentando il suo programma, ha espresso la volontà di intensificare le iniziative per consolidare il ruolo economico e sociale delle imprenditrici di Confartigianato. “Continueremo a batterci – ha detto – contro le discriminazioni di genere per costruire le condizioni che permettano alle donne di esprimere nel lavoro e nell’impresa le proprie potenzialità e contribuire alla ripresa del Paese”. “Per rilanciare la competitività delle nostre aziende – ha aggiunto – dobbiamo puntare sulla formazione soprattutto in materia di strumenti finanziari, su un nuovo sistema di welfare attento alla specificità del lavoro indipendente femminile e capace di generare benessere per le imprenditrici, le loro famiglie, la comunità, su un cambiamento culturale che parta dalle istituzioni scolastiche per combattere gli stereotipi di genere. Intensificheremo il confronto con le istituzioni per costruire politiche di conciliazione in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030, e per supportare le imprenditrici in azioni e soluzioni all’emergenza sanitaria, progettare interventi strutturali che contribuiscano al miglioramento qualitativo e quantitativo della presenza femminile nel mondo del lavoro”.

Il Politecnico consolida la partnership con la russa Rosneft

PETROLIO E GAS NATURALE:  L’Ateneo ha siglato un contratto per un progetto di ricerca con l’azienda pubblica della Federazione Russa in occasione del XXIV Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo 

 

Il Politecnico di Torino consolida la sua partnership con Rosneft, la principale società pubblica del settore petrolifero russo, firmando un contratto di ricerca e sviluppo. L’accordo è stato firmato dall’Amministratore Delegato Igor Sechin e dal Rettore dell’Ateneo, Guido Saracco. Il contratto è stato firmato nel corso della 24ma edizione dello SPIEF – St. Petersburg International Economic Forum –  il summit economico internazionale che riunisce gli amministratori delegati di importanti compagnie russe e internazionali, rappresentanti di banche e organizzazioni finanziarie, capi di stato e leader politici in una serie di incontri e confronti sull’evoluzione dell’economia globale.

 

Il contratto è uno dei risultati dell’Accordo quadro di Cooperazione per la Ricerca e la Tecnologia (RTCA), stipulato nel 2018 tra Rosneft e il Politecnico di Torino con l’obiettivo di promuovere la cooperazione nel campo dell’istruzione, della tecnologia e dell’innovazione.

In futuro la partnership verrà arricchita dall’implementazione congiunta di progetti di ricerca nel campo della meccanica quantistica, del deposit modeling, dei Big Data e della proprietà intellettuale.

“Il Politecnico ha una forte tradizione nel settore dell’uso più efficiente di gas e petrolio, vettori in prospettiva da rimpiazzare con nuovi vettori rinnovabili, ma che ancora per qualche tempo sosterranno le esigenze di approvvigionamento energetico del Pianeta. In questo contesto, il consolidamento della partnership con Rosneft, uno dei principali attori del settore petrolifero mondiale, conferma il ruolo chiave del nostro Ateneo nello scenario internazionale, in un campo di grande interesse per tutto il sistema locale, la Città di Torino e la Regione Piemonte. Inoltre, si inserisce pienamente nella strategia di un ulteriore rafforzamento della collaborazione con il sistema imprenditoriale italiano che può essere svolta all’estero dal nostro Ateneo”, dichiara il Rettore del Politecnico Guido Saracco. 

Pil Piemonte in crescita tra aprile e maggio, primi segnali di ripresa dopo il lockdown

Nei primi due mesi del secondo trimestre si stima una crescita del +2,5% . Lo rileva il Comitato Torino Finanza che calcola tempestivamente l’andamento dell’ economia regionale attraverso il “Pil Nowcasting”.

 

Nel primo trimestre 2021 il Pil del Piemonte ha ancora risentito degli effetti dei provvedimenti per contenere la pandemia da Covid-19 ed è lievemente calato (-0,2%) rispetto al primo trimestre dello scorso anno, comunque meno del Pil italiano (-1,4%), ma già nei primi due mesi del secondo trimestre si sono registrati segnali di ripresa, con una crescita del 2,5% rispetto all’ analogo periodo del 2020. L’aumento potrebbe risultare ancora maggiore quando si conoscerà l’ andamento del Pil del mese di giugno.

I dati in anteprima sullo stato di salute dell’ economiapiemontese – e con notevole anticipo rispetto alle stime dell’ Istat, che fra l’ altro non fornisce le variazioni regionali trimestrali – sono diffusi dal Comitato Torino Finanza della Camera di Commercio di Torino, che è in grado di effettuare un calcolo del Pil in tempo quasi reale grazie a un modello statistico inedito e innovativo, definito “Pil Nowcasting”.

Con questo metodo è stato anche calcolato l’effetto del lockdown. Se le attività ferme fossero state attive, in Piemonte la variazione del Pil del primo trimestre sarebbe stata positiva, con un +2,6%. Questa indicazione è utile per capire la vitalità di fondo dell’economia piemontese.

Se si confronta, poi, il Pil piemontese del primo trimestre con quelli francese, tedesco ed europeo, emerge come il risultato sia stato migliore rispetto alla media europea (-1,7%) e alla Germania (-3,1%), e inferiore rispetto alla Francia (+1,2%).

Prosegue un andamento del Pil piemontese meno severo di quello italiano – sottolinea il Presidente del Comitato Torino Finanza, Vladimiro Rambaldi per il probabile effetto della specializzazione manifatturiera, meno sensibile al lockdown delle attività turistiche e commerciali. Già l’ anno scorso Il Pil del Piemonte aveva fatto registrare una riduzione sensibilmente inferiore rispetto alla media italiana, -6,8%, contro -8.9%. Ma non dimentichiamo che mancano ancora 6 miliardi di Pil per recuperare la perdita del 2020 e 14 per tornare ai livelli pre crisi 2008”.

Il Presidente di Unioncamere Piemonte, Gian Paolo Coscia, commenta: “I dati del Comitato Torino Finanza della Camera di commercio di Torino sembrano ridare fiducia al nostro tessuto economico e sociale. Ma c’è ancora molta strada da fare, come istituzioni locali e nazionali, per recuperare tutto quello che il Covid-19 ci ha portato via: abbiamo una grande responsabilità nei confronti delle nostre imprese e dei cittadini. I nostri sforzi devono continuare a concentrarsi sul sostegno dei settori più colpiti da questa pandemia. Solo stando a fianco alle imprese piemontesi, potremo evitare contraccolpi all’occupazione e allo sviluppo della nostra regione”.